Vostra opinione su riforma?
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leone70
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Vostra opinione su riforma?
Promemoria primo messaggio :
Salve
premesso che non sono un addetto ai lavori, ma un giornalista che sta preparando uno speciale scuola,
vorrei chiedervi cosa ne pensate della annunciata riforma.
Promossa? Bocciata? Rimandata?
Se non vi va di dilungarvi qui, potete anche mandarmi un messaggio privato.
Grazie in anticipo.
Leone
Salve
premesso che non sono un addetto ai lavori, ma un giornalista che sta preparando uno speciale scuola,
vorrei chiedervi cosa ne pensate della annunciata riforma.
Promossa? Bocciata? Rimandata?
Se non vi va di dilungarvi qui, potete anche mandarmi un messaggio privato.
Grazie in anticipo.
Leone
leone70- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 08.04.15
Re: Vostra opinione su riforma?
Carissimo, quale vuole che sia l'opinione di un docente su questa riforma? partirei dal presupposto che tale termine, appunto riforma, sia ormai oggi sinonimo di linearità fatale dell'azione politica, di imposizione autoritaria e quindi ormai abusato e da rigettare.
Tale "provvedimento", getterebbe la scuola pubblica in uno scadimento ancora maggiore rispetto a quello che abbiamo sotto gli occhi, continuando sulla linea del disinvestimento pubblico nel settore istruzione.
Cosa abbiamo sotto gli occhi? il paese con il tasso più basso di alfabetizzazione tra quelli industrializzati insieme alla Spagna (fonte OCSE).
Qui non ci sono infatti nuovi investimenti, nuove progettualità che possano portare ad un ritorno per le generazioni future: ci sono solo esclusioni generazionali, aumento dell'arbitrio di disposizione attraverso la creazione di una figura autoritaria e non controllabile quale il nuovo preside plenipotenziario e trasformazione della funzione di istruzione pubblica, di per se garantita costituzionalmente, in un sistema collegato al mercato che produca un servizio aziendalizzato laddove il prodotto finale, il diploma, è una merce soggetta a concorrenza e non la formazione della coscienza critica e delle competenze umane e professionali delle nuove generazioni.
La ratio della legge è chiaramente una ragionieristica contrazione del bilancio pubblico, richiesta per garantire crediti privati di aziende estere in paesi esteri e avallata da una classe politica incosciente e populista, come quella attuale tutta, dal governo alla presunta opposizione di merito.
Siamo ormai regrediti alla condizione di produzione normativa dell'evo medio, quando i mercanti con la lex mercatoria erano allo stesso tempo destinatari dei provvedimenti e creatori del diritto commerciale, con la differenza che allora le conseguenze del fallimento di mercato li esponevano a pene severissime, oggi oltre una certa dimensione il fallimento del mercato privato viene addebitato per via politica al pubblico bilancio e quindi ai cittadini, creando il cortocircuito ben noto tra aumento del debito privato ed esplosione di quello pubblico, conseguentemente.
Le assunzioni? se e quando ci saranno, atto dovuto.
Non si poteva più tollerare che insegnanti su cattedra fissa lavorassero a tempo determinato in perpetuo e la condanna di tale comportamento è arrivata infatti puntuale.
Il lavoro a tempo determinato deve essere infatti legato ad una congiuntura temporanea di incremento della domanda di un bene o servizio: cessata la causa di temporaneità, non deve e non può più essere utilizzato in modo strutturale, in quanto crea enormi squilibri per la società quali diminuzioni nei consumi, nel gettito tributario con conseguenti squilibri di finanza pubblica e aumenti dell'imposizione fiscale per tutti i cittadini.
Questo decreto è un'aggressione di inaudita gravità ai diritti dei cittadini italiani di oggi e di domani e non s'ha da fare, se l'Italia vuole restare ancora a lungo un paese dove si desidera vivere e non un villaggio vacanze dove politici e imprenditori nordeuropei vengono a soggiornare in mezzo a villici ignoranti e impoveriti.
Su questo, vorrei citare uno dei decani del giornalismo italiano, Paolo Mieli, che ha pubblicamente dichiarato che senza l'euro l'Italia si riempirebbe di cafoni: caro Paolo, è con l'euro che siamo diventati più incivili, poveri e ignoranti, oppure "cafoni", come piace dire a te.
E il provvedimento sulla "buona scuola" criticato perfino dalla fondazione Agnelli con i suoi disinvestimenti e l'imbarbarimento nei rapporti aziendalizzati tra preside-padrone e insegnante dequalificato da funzionario pubblico a dipendente privato è un passo decisivo per l'aumento dei tronfi possessori di pezzo di carta senza futuro, senza cultura e senza mezzi per uscire dallo status di "cafone".
Tale "provvedimento", getterebbe la scuola pubblica in uno scadimento ancora maggiore rispetto a quello che abbiamo sotto gli occhi, continuando sulla linea del disinvestimento pubblico nel settore istruzione.
Cosa abbiamo sotto gli occhi? il paese con il tasso più basso di alfabetizzazione tra quelli industrializzati insieme alla Spagna (fonte OCSE).
Qui non ci sono infatti nuovi investimenti, nuove progettualità che possano portare ad un ritorno per le generazioni future: ci sono solo esclusioni generazionali, aumento dell'arbitrio di disposizione attraverso la creazione di una figura autoritaria e non controllabile quale il nuovo preside plenipotenziario e trasformazione della funzione di istruzione pubblica, di per se garantita costituzionalmente, in un sistema collegato al mercato che produca un servizio aziendalizzato laddove il prodotto finale, il diploma, è una merce soggetta a concorrenza e non la formazione della coscienza critica e delle competenze umane e professionali delle nuove generazioni.
La ratio della legge è chiaramente una ragionieristica contrazione del bilancio pubblico, richiesta per garantire crediti privati di aziende estere in paesi esteri e avallata da una classe politica incosciente e populista, come quella attuale tutta, dal governo alla presunta opposizione di merito.
Siamo ormai regrediti alla condizione di produzione normativa dell'evo medio, quando i mercanti con la lex mercatoria erano allo stesso tempo destinatari dei provvedimenti e creatori del diritto commerciale, con la differenza che allora le conseguenze del fallimento di mercato li esponevano a pene severissime, oggi oltre una certa dimensione il fallimento del mercato privato viene addebitato per via politica al pubblico bilancio e quindi ai cittadini, creando il cortocircuito ben noto tra aumento del debito privato ed esplosione di quello pubblico, conseguentemente.
Le assunzioni? se e quando ci saranno, atto dovuto.
Non si poteva più tollerare che insegnanti su cattedra fissa lavorassero a tempo determinato in perpetuo e la condanna di tale comportamento è arrivata infatti puntuale.
Il lavoro a tempo determinato deve essere infatti legato ad una congiuntura temporanea di incremento della domanda di un bene o servizio: cessata la causa di temporaneità, non deve e non può più essere utilizzato in modo strutturale, in quanto crea enormi squilibri per la società quali diminuzioni nei consumi, nel gettito tributario con conseguenti squilibri di finanza pubblica e aumenti dell'imposizione fiscale per tutti i cittadini.
Questo decreto è un'aggressione di inaudita gravità ai diritti dei cittadini italiani di oggi e di domani e non s'ha da fare, se l'Italia vuole restare ancora a lungo un paese dove si desidera vivere e non un villaggio vacanze dove politici e imprenditori nordeuropei vengono a soggiornare in mezzo a villici ignoranti e impoveriti.
Su questo, vorrei citare uno dei decani del giornalismo italiano, Paolo Mieli, che ha pubblicamente dichiarato che senza l'euro l'Italia si riempirebbe di cafoni: caro Paolo, è con l'euro che siamo diventati più incivili, poveri e ignoranti, oppure "cafoni", come piace dire a te.
E il provvedimento sulla "buona scuola" criticato perfino dalla fondazione Agnelli con i suoi disinvestimenti e l'imbarbarimento nei rapporti aziendalizzati tra preside-padrone e insegnante dequalificato da funzionario pubblico a dipendente privato è un passo decisivo per l'aumento dei tronfi possessori di pezzo di carta senza futuro, senza cultura e senza mezzi per uscire dallo status di "cafone".
Enoc- Messaggi : 473
Data d'iscrizione : 31.01.12
Re: Vostra opinione su riforma?
Io mi auguro che resti invariato proprio il disposto della chiamata diretta (in modalità bobby, vieni qui...).
Per gli insegnanti favorevoli il DDL sarà la loro Nemesi, ovvero la giusta e logica imposizione di un castigo terribile che si manifesterà attraverso l'opera di un agente adeguato, personificato nella fattispecie da un terribile figlio di puttana... il diligente scolastico!
Nei prossimi anni ci sarà da divertirsi, anche se saranno risate amare, a leggere e rispondere alle lamentele che fioccheranno su presidi che si proiettano all'esterno un po' troppo rispetto ad un comune balcone.
Per gli insegnanti favorevoli il DDL sarà la loro Nemesi, ovvero la giusta e logica imposizione di un castigo terribile che si manifesterà attraverso l'opera di un agente adeguato, personificato nella fattispecie da un terribile figlio di puttana... il diligente scolastico!
Nei prossimi anni ci sarà da divertirsi, anche se saranno risate amare, a leggere e rispondere alle lamentele che fioccheranno su presidi che si proiettano all'esterno un po' troppo rispetto ad un comune balcone.
Ospite- Ospite
Re: Vostra opinione su riforma?
con l'effetto collaterale delle riventicazioni di nottue e grillotalpa, che accampano diritto di sfruttamento di entrambi i fitofagi.ufo polemico ha scritto:Mi pare che uno dei principali effetti della riforma sia stato quello, pianificato, di mettere il coltivatore dell'orticello X contro il coltivatore dell'orticello Y
ma non dire gufate...la promessa di un posto, anche squalificato come quello che si avrebbe dopo la riforma, sembra ottenere il risultato voluto di perdere di vista il disegno complessivo della riforma, che è inaccettabilmente autoritario, mercatista, precarizzante, demolitore di diritti sacrosanti dei lavoratori.
Ospite- Ospite
flagello d'Italia
Altro che buona scuola il primo capoverso è assolutamente condivisibile, poiché vi sono ogni anno numerosi soprannumerari che fine faranno costoro? Se puoi insegnare senza abilitazione perché affaticarti e spendere soldi? quindi chi è laureato in inglese e francese ma ha l'abilitazione solo per inglese se occorre può insegnare anche francese? e poi perchè fare concorsi? perchè piuttosto non assumere tutti gli idonei dei concorsi precedenti? Piuttosto se non ci sono più posti di insegnante chiudano le facolta' di scienze della formazione e tutti quei corsi di laurea dove l'unico sbocco è l'insegnamento. invece di creare cattedre e nuovi corsi di laurea mettano soprannumerari i docenti universitari.
primula81 ha scritto:II parte
Questa riforma è peggio del "FLAGELLO DI ATTILA" per tutte le componenti: 1)Per il personale di ruolo, perchè diventando soprannumerari e/o con la mobilità non si sa quale sarà poi il destino,2) l'art.7 comma3/d manderà in cattedra immessi in ruolo da GAE in esubero che saranno dirottati su classi di concorso di cui non hanno abilitazione e così, di conseguenza, verranno intasate anche le classi di concorso esaurite, pur in presenza di molti "Abilitati" per quelle discipline, abilitati di STATO che verranno cestinati. 3) Docenti abilitati non inseriti in GAE ma in II fascia perchè per lo scriteriato art.7 precedente annullerà le possibilità di ottenere supplenze, anche per i docenti di III fascia.
In ultimo, ma non di minore importanza, il DDL porterà in cattedra anche la moglie di RENZI,AGNESE LANDINI 37 anni, precaria da 8, inserita nelle GaE. IL DDL porterà FINALMENTE IN CATTEDRA anche lei. CONFLITTO DI INTERESSE?
Da un'intervista di Repubblica del 20 settembre 2014:
FIRENZE - "Io l'ispiratrice della riforma sulla scuola? Beh, è normale che fra marito e moglie ci si parli. Sono un'insegnante precaria da otto anni e Matteo ha sempre conosciuto bene la realtà della scuola italiana, l'ha vissuta con me". Aula magna strapiena di giovani docenti e senza aria condizionata.
È arrivata di mattina presto Agnese Landini, 37 anni, la first lady. Al liceo Russell Newton di Scandicci assegnano le supplenze annuali per le medie e superiori. In fila, a caccia di una cattedra che a fine giornata non arriverà, c'è anche la moglie del premier Renzi. Hanno tutti gli occhi su di lei. E lei sorride, ogni tanto dà uno sguardo all'iPad e conversa con le amiche. "Come una comune mortale, certo. Perché non dovrei?".
Ma non si era messa in aspettativa per stare al fianco di suo marito?
"Era un momento particolare, bisognava organizzare la vita familiare. Io amo tantissimo il mio lavoro, non voglio abbandonarlo. Matteo lo sa, ne abbiamo parlato. E comunque l'aspettativa durava fino a giugno, io sono una precaria, finora ho avuto solo incarichi annuali".
Quindi rimarrà a Pontassieve, non si trasferirà a Roma?
"Non lo so, vediamo"
Dove insegnerà?
"Non so nemmeno se riuscirò ad ottenere una cattedra. Insegno italiano e latino nei licei, e quest'anno per la mia materia ci sono 25 incarichi a tempo pieno e qualche part time. Io sono trentacinquesima in graduatoria, non ci spero molto, ma chissà, magari qualcuno rinuncia".
Quindi anche lei si mette in coda?
"Certo, perché non dovrei? Ma non ascoltate solo la mia storia. Raccontate il terno al lotto delle nomine. Queste sono giornate campali e penose per tutti i precari che cercano un posto. Io lo sono da otto anni, ma in questa sala ci sono atipici della scuola da dieci e anche da quindici anni. E ogni anno, a settembre, devono venire qui ed attendere ore senza sapere se riusciranno a veder ripagati i loro sacrifici".
Ma allora le 150 mila assunzioni che dovrebbero azzerare le graduatorie dei precari le ha suggerite lei al premier, è lei l'ispiratrice della riforma?
"Beh sì, come in tutte le coppie, ci confrontiamo. Matteo conosce la realtà della scuola italiana. Sa quali sono i punti di forza e di debolezza del mondo dell'istruzione anche attraverso la mia esperienza".
Senta, ma da precaria, che ne pensa dell'idea di rivedere l'articolo 18?
"No, guardi, parlo solo di scuola".
Che professoressa è Agnese Landini, cosa ama insegnare di più?
"I poemi Omerici e la poesia del Novecento. Ora però mi scusi, hanno chiamato, cominciano le nomine". Si alza e corre dai funzionari del provveditorato. Si siede, scorre le liste.
Come è andata?
"Niente, solo part time, per il momento sono senza cattedra. Aspetto le graduatorie di istituto. Capita spesso che si liberino posti dopo questa prima ondata. Spero in una chiamata nei prossimi giorni".
marcanna- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 10.02.15
Re: Vostra opinione su riforma?
chicca 70 complimenti analisi chiara della situazione!!!!!
chicca70 ha scritto:Sono insegnante di ruolo nella scuola superiore. Elementi positivi della riforma? Nemmeno uno. Dare più potere ai presidi comporta non il rischio ma la certezza di frequenti casi di nepotismo e di corruzione. Inoltre almeno il 50% dei presidi è inadeguato per svolgere il proprio compito. Maggiore potere porterebbe moltr scuole allo sbando. Premiare il merito? Il merito di un docente non è quantificabile, di certo non dipende dal numero di ore passate a scuola. Merito è saper insegnare, cosa che nessuno può valutare. Infatti i risultati degli studenti dipendono da numerose variabili e l'insegnante è soltanto una di queste. Costringere gli insegnanti a rimanere su sostegno? Da delirio! Gli studenti disabili si ritroverebbero con docenti demotivati e con scarsa voglia di svolgere un lavoro che non amano o non amano più. Le assunzioni? Sarebbero splendide se fossero su posti veri. Comr si ottengono i posti veri? Abbassando il numero di alunni per classe. Con classi di 18 studenti (invece di 28/30) la qualità del servizio fornito sarebbe infinitamente migliore. Tutte le scelte che sono state fatte vanno in direzione del peggioramento della scuola.
marcanna- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 10.02.15
Re: Vostra opinione su riforma?
Tutti i docenti verranno ghettizzati se dal curriculum risulta che ha lavorato in scuole professionali nessun dirigente di liceo lo sceglierà mai a meno che siano grandi amici. Ovviamente sarà noioso e frustrante e ciò si ripercuotera' sugli studenti
rafzzz- Messaggi : 772
Data d'iscrizione : 09.11.09
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