Concorso 2015

Promemoria primo messaggio :

Salve a tutti. Sono una docente di scuola primaria. Ho fatto il concorso nel 99 e ho preso l'abilitazione. Nn ho alcun tipo ma solo il diploma e l'abilitazione. Posso partecipare al concorso?

gold ha scritto:L'aumento di produttività ed efficienza della PA non passa attraverso la conoscenza della lingua inglese.
I laureati con conoscenza fluida della lingua francese sono meno capaci di altri? Non penso!
Se l'italiano è carta straccia, potremmo pure cancellare questa classe di concorso (tra l'altro, l'insegnamento della lingua italiana agli stranieri non dovrebbe figurare tra le nuove classi di concorso?)

No, ma dubito che i documenti in lingua straniera siano più in francese che in inglese.

Gugu avrei il coraggio di fare sostenere un bell'esame sulla lingua inglese a ministri e sottosegretari del governo in carica!

Inoltre ho l'impressione che l'equazione "inglese=scuola di qualità" rifletta un complesso di inferiorità tutto italiano. Comunque, questa è la mia opinione e come tale va presa!

L'inglese bisogna saperlo,specie se si fanno discipline tecniche.
Ciò detto,non capisco come materialmente si svolgerà questa prova computer based.
Se devi preparare una lezione hai bisogno di tempo.
Nel precedente concorso la lezione simulata era all'orale e si pescava l'argomento il giorno prima,quindi si avevano 24 ore di tempo per preparare il tutto,qui come si intende procedere? Arrivi,ti danno l'argomento e seduta stante devi simulare una lezione entro un tempo determinato?(2-3 ore) E senza poter consultare testi di riferimento? Ricordo che una lezione ben simulata deve includere anche degli esempi pratici,esercizi da sviluppare e commentare.
Fare tutto seduta stante è contro ogni buona regola della didattica dove si dice che un professore deve prepararsi la lezione almeno il giorno prima.
E poi che differenza c'è fra scritto e orale allora? Che forse all'orale ripeti a voce ciò che hai scritto al PC durante la prova scritta? Mah!
Non è chiaro poi se,fra scritto ed orale, ci sarà la prova di laboratorio e in cosa consisterà in tal caso.

gold ha scritto:Inoltre ho l'impressione che l'equazione "inglese=scuola di qualità" rifletta un complesso di inferiorità tutto italiano. Comunque, questa è la mia opinione e come tale va presa!

Gran parte della documentazone tecnica è in inglese,può piacere o no,ma è così.
Nello specifico però va anche fatta una distinzione fra l'inglese tecnico (che spesso è più americano che inglese vero e proprio) e l'inglese tradizionale.
Per un docente di area tecnica credo conti più il primo

gold ha scritto:Gugu avrei il coraggio di fare sostenere un bell'esame sulla lingua inglese a ministri e sottosegretari del governo in carica!

Hai sentito Renzi ? "Il Devid di Maichelangelo" ma si sà il merito non è neanche l'ultimo dei requisiti per i politici.

Si sa che i politici pretendono dagli altri ciò che loro non sarebbero in grado di fare...

Vitak: dalla Buona Scuola al Buon Governo!

Divertente.Propongo al presidente Renzi un doppio potenziamento:inglese e musica.

L'inglese(a scuola e nella vita), oltre ad essere una lingua che fa schifo,è diventata ormai una moda insopportabile,che non c'entra nulla con l'insegnamento(così come per la maggior parte delle aziende),così come il clil è la più grande buffonata dell'era moderna. Poi mi spiegheranno come si fa una lezione simulata,se mancano gli alunni?ahahahah

paolo88 ha scritto: L'inglese(a scuola e nella vita), oltre ad essere una lingua che fa schifo,è diventata ormai una moda insopportabile,che non c'entra nulla con l'insegnamento(così come per la maggior parte delle aziende),così come il clil è la più grande buffonata dell'era moderna. Poi mi spiegheranno come si fa una lezione simulata,se mancano gli alunni?ahahahah

Ma sono una serie di battute o c'è il rischio che quello che scrivi lo pensi veramente?
Le azienda attualmente richiedono il greco antico o competenze in paleografia latina?

Le aziende chiedono l'inglese,ma non serve a molto,solamente ad un livello buono,in pochi casi. Ad esempio,se vuoi programmare ti serve l'inglese, ma solamente un minimo per capire alcuni termini tecnici,non nel modo esasperato in cui si richiede. Per il resto le penso veramente,anzi le riconfermo con più fermezza. Non intendevo dire che non si deve insegnare inglese,ovviamente,ma che le altre materie si devono insegnare in italiano,punto(con questo intendevo dire che non centra nulla con l'insegnamento)

Così come riconfermo che il tfa è una buffonata colossale,seconda solo al Clil

Così come fare una lezione simulata,senza gli alunni,è assolutamente ridicolo!!Ma ormai dal miur escono solo cose ridicole,in effetti parliamo di scuola pubblica.

paolo88 ha scritto: L'inglese(a scuola e nella vita), oltre ad essere una lingua che fa schifo,è diventata ormai una moda insopportabile,che non c'entra nulla con l'insegnamento(così come per la maggior parte delle aziende),così come il clil è la più grande buffonata dell'era moderna. Poi mi spiegheranno come si fa una lezione simulata,se mancano gli alunni?ahahahah

Paolo88, la conoscenza di una lingua straniera (inglese,ma perchè no arabo o cinese) serve cosi come serve conoscere un po' di matematica, un po' di diritto etc...Che poi nella vita per motivi professionali possa non capitare di applicare quella conoscenza è un altro discorso. Che l'inglese, nello specifico abbia egemonizzato, per motivi di varia natura, la comunicazione a livello globale anche questo è un altro discorso.
Per quel che riguarda la lezione simulata, in effetti il vero banco di prova sono gli alunni, la commissione al concorso deve in quel caso simulare la presenza di una classe reale con tutti i limiti del caso.Inoltre una classe che ti giudica ad un concorso ripropone lo stesso problema dei criteri e modi di valutazione del docente con la legge 107, che tanto è stata discussa e criticata da moltissimi nel forum e fuori.

franco71 ha scritto:

paolo88 ha scritto: L'inglese(a scuola e nella vita), oltre ad essere una lingua che fa schifo,è diventata ormai una moda insopportabile,che non c'entra nulla con l'insegnamento(così come per la maggior parte delle aziende),così come il clil è la più grande buffonata dell'era moderna. Poi mi spiegheranno come si fa una lezione simulata,se mancano gli alunni?ahahahah

Paolo88, la conoscenza di una lingua straniera (inglese,ma perchè no arabo o cinese) serve cosi come serve conoscere un po' di matematica, un po' di diritto etc...Che poi nella vita per motivi professionali possa non capitare di applicare quella conoscenza è un altro discorso. Che l'inglese, nello specifico abbia egemonizzato, per motivi di varia natura, la comunicazione a livello globale anche questo è un altro discorso.
Per quel che riguarda la lezione simulata, in effetti il vero banco di prova sono gli alunni, la commissione al concorso deve in quel caso simulare la presenza di una classe reale con tutti i limiti del caso.Inoltre una classe che ti giudica ad un concorso ripropone lo stesso problema dei criteri e modi di valutazione del docente con la legge 107, che tanto è stata discussa e criticata da moltissimi nel forum e fuori.

Si,ho modificato il messaggio precedente,spiegando la frase "non c'entra nulla con l'insegnamento". Certo che bisogna insegnare l'inglese,ma insegnare in inglese altre materie è una buffonata,senza se e senza ma,mi spiace.

Detto questo,io conosco l'inglese a livello intermedio eh,non è che dico così perchè non lo so. Dico così perchè il clil è una buffonata,come il tfa,seppur abbia fatto anche quello.

Sono in parte d'accordo. Se leggi in un mio precedente post, faccio notare l'utilità diversa di una lezione clicl per un docente di fisica ed uno di lettere.Nel primo caso tieni conto che lo studente potrebbe in futuro affrontare gli studi universitari in discipline scientifiche ed in quel caso il vantaggio di conoscere la lingua inglese ad un livello tecnico è indubbio anche onestamente partire da un buon livello (senza clil). Nel caso di uno studente che poi affronta studi umanistici la situazione è diversa.Facevo notare anche che basterebbe per fare una lezione clil un lavoro di simbiosi tra docente su materia e docente di inglese.In conclusione ciò che è discutibile in generale è se sia necessario che un docente su materia (naturalmente non di lingua inglese!) sappia spiegare la sua materia anche in inglese, indipendentemente da quello che insegna (materie scientifiche o letterarie).Saperlo fare è certamente un allargamento culturale.

Certamente è utile conoscere termini scientifici,non c'è dubbio,però non è una cosa prioritaria,almeno dal punto di vista della scuola media(visto che insegno in questo ordine di scuola). A quest'età ci sono ben altri problemi sinceramente,già tenere la classe in italiano non è semplice,materie come matematica sono già poco comprensibili in italiano,figuriamoci in inglese. Ecco,voglio vedere Renzi spiegare una materia in inglese ai ragazzi delle medie o delle superiori(magari al liceo può essere più semplice),cambierebbe subito idea. Quello che bisogna fare è migliorare il modo di insegnare le materie,ad esempio matematica,insegnata non nel modo giusto,infatti i ragazzi italiani sono tra gli ultimi nei test di problem solving e cose del genere(non è una mia deduzione,ma una cosa insegnataci al tfa).

Su questo sono completamente d'accordo, la sostanza vale più dell'apparenza.

paolo88 ha scritto:Così come fare una lezione simulata,senza gli alunni,è assolutamente ridicolo!!Ma ormai dal miur escono solo cose ridicole,in effetti parliamo di scuola pubblica.

Hai ragione.
In Svizzera, la prova di abilitazione ed i concorsi prevedono una lezione VERA, tenuta agli alunni davanti ad una commissione, all'interno della quale è presente un membro del Dicastero per l'istruzione!!! Segue una prova orale, dove ti viene data l'occasione di spiegare il perchè di certe scelte.

arcipippo ha scritto:

paolo88 ha scritto:Così come fare una lezione simulata,senza gli alunni,è assolutamente ridicolo!!Ma ormai dal miur escono solo cose ridicole,in effetti parliamo di scuola pubblica.

Hai ragione.
In Svizzera, la prova di abilitazione ed i concorsi prevedono una lezione VERA, tenuta agli alunni davanti ad una commissione, all'interno della quale è presente un membro del Dicastero per l'istruzione!!! Segue una prova orale, dove ti viene data l'occasione di spiegare il perchè di certe scelte.

Nella vecchia SSIS era prevista la lezione in classe con una valutazione del tutor, non so come sia strutturata per l'attuale tfa. Era un elemento di giudizio che si affiancava alle altre prove, e poi il tutor, con tutta la sua professionalità, non era certo severo come un commissario mandato dal miur, questo almeno dalla mia esperienza e di altre sentite.Resta comunque il fatto che, dall'esempio che riporti, mi sembra che gli alunni non abbiano un potere valutativo, al limite il membro miur può prender nota della noia o attenzione degli alunni stessi.

franco71 ha scritto:

arcipippo ha scritto:

paolo88 ha scritto:Così come fare una lezione simulata,senza gli alunni,è assolutamente ridicolo!!Ma ormai dal miur escono solo cose ridicole,in effetti parliamo di scuola pubblica.

Hai ragione.
In Svizzera, la prova di abilitazione ed i concorsi prevedono una lezione VERA, tenuta agli alunni davanti ad una commissione, all'interno della quale è presente un membro del Dicastero per l'istruzione!!! Segue una prova orale, dove ti viene data l'occasione di spiegare il perchè di certe scelte.

Nella vecchia SSIS era prevista la lezione in classe con una valutazione del tutor, non so come sia strutturata per l'attuale tfa. Era un elemento di giudizio che si affiancava alle altre prove, e poi il tutor, con tutta la sua professionalità, non era certo severo come un commissario mandato dal miur, questo almeno dalla mia esperienza e di altre sentite.Resta comunque il fatto che, dall'esempio che riporti, mi sembra che gli alunni non abbiano un potere valutativo, al limite il membro miur può prender nota della noia o attenzione degli alunni stessi.

Oltre all'interesse o meno dei ragazzi, i membri della commissione valutano come hai programmato il tuo lavoro, come proponi gli argomenti (stile di insegnamento) e come reagisci di fronte alle difficoltà che eventualmente possono emergere.

Si, questo lo davo per scontato.Mi riferivo al ruolo diretto o indiretto della classe.