Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
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Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Promemoria primo messaggio :
in continuo aggiornamento
RIAPERTURA DOMANDA MOBILITÀ FASE 2 PER REGIONI, ENTI DI AREA VASTA, CROCE ROSSA ITALIANA ED ENIT
E’ aperta la funzionalità di aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo di ricollocazione disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015 per le Regioni, gli Enti di area vasta e la Croce rossa italiana. Nella lista “Elenco personale da ricollocare” sono già stati esclusi i dipendenti assegnati nella prima fase. Nella lista “Archivio domanda di mobilità” è elencato il personale assegnato nella prima fase.
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http://www.mobilita.gov.it/comunicato-01-08-2016.php
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PROCEDURE DI MOBILITA’ – Pubblicazione graduatoria nazionale e assegnazioni
È pubblicata la graduatoria nazionale dei dipendenti in soprannumero degli Enti di area vasta e dei dipendenti della Croce Rossa Italiana con l’assegnazione dei posti presso le amministrazioni pubbliche di destinazione, per quei dipendenti che hanno espresso le preferenze ai sensi dell’articolo 6 del D.M. 14 settembre 2015. E’ altresì pubblicata l’assegnazione del personale in comando o fuori ruolo o altri istituti comunque denominati e quella del personale con funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.
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http://www.mobilita.gov.it/comunicato-28-07-2016.php
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http://www.mobilita.gov.it/
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Pubblicate le tabelle di equiparazione e il decreto sulla mobilità tra i comparti della Pubblica Amministrazione.
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http://www.flcgil.it/attualita/politica-societa/pubblicate-le-tabelle-di-equiparazione-e-il-decreto-sulla-mobilita-tra-i-comparti-della-pubblica-amministrazione.flc
in continuo aggiornamento
RIAPERTURA DOMANDA MOBILITÀ FASE 2 PER REGIONI, ENTI DI AREA VASTA, CROCE ROSSA ITALIANA ED ENIT
E’ aperta la funzionalità di aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo di ricollocazione disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015 per le Regioni, gli Enti di area vasta e la Croce rossa italiana. Nella lista “Elenco personale da ricollocare” sono già stati esclusi i dipendenti assegnati nella prima fase. Nella lista “Archivio domanda di mobilità” è elencato il personale assegnato nella prima fase.
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http://www.mobilita.gov.it/comunicato-01-08-2016.php
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PROCEDURE DI MOBILITA’ – Pubblicazione graduatoria nazionale e assegnazioni
È pubblicata la graduatoria nazionale dei dipendenti in soprannumero degli Enti di area vasta e dei dipendenti della Croce Rossa Italiana con l’assegnazione dei posti presso le amministrazioni pubbliche di destinazione, per quei dipendenti che hanno espresso le preferenze ai sensi dell’articolo 6 del D.M. 14 settembre 2015. E’ altresì pubblicata l’assegnazione del personale in comando o fuori ruolo o altri istituti comunque denominati e quella del personale con funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.
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http://www.mobilita.gov.it/comunicato-28-07-2016.php
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http://www.mobilita.gov.it/
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Pubblicate le tabelle di equiparazione e il decreto sulla mobilità tra i comparti della Pubblica Amministrazione.
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http://www.flcgil.it/attualita/politica-societa/pubblicate-le-tabelle-di-equiparazione-e-il-decreto-sulla-mobilita-tra-i-comparti-della-pubblica-amministrazione.flc
Ultima modifica di nesema il Lun Ago 01, 2016 8:44 pm - modificato 30 volte. (Motivazione : Aggiornamento dati/notizie/link)
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Ricollocazione del personale mediante processi di mobilità
E’ aperta la funzionalità di aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015.
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Il personale che gli enti di area vasta avevano collocato come soprannumerario nella fase 1 e che dalla presente procedura di riapertura della domanda (descrizione b) - punto 2.) risulta riassorbito dalle province, nel rispetto della normativa vigente, non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto non più soprannumerario.
Analogamente, il personale ricollocato direttamente dalla Regione, mediante la presente procedura di riapertura della domanda (descrizione a)- punto 1.), non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto già ricollocato dalla Regione medesima.
Resta fermo che, laddove i dati inseriti non siano stati preventivamente coordinati dagli enti interessati, prevale il dato inserito dalle Regioni.
Nel caso in cui gli enti di area vasta inseriscano nuovo personale soprannumerario rispetto a quello presente nella fase 1 (descrizione b)- punto 1.), tale personale parteciperà alle procedure di mobilità della fase 2.
Le operazioni sopra descritte dovranno concludersi entro il 19 febbraio prossimo.
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-12-02-2016.php
E’ aperta la funzionalità di aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015.
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Il personale che gli enti di area vasta avevano collocato come soprannumerario nella fase 1 e che dalla presente procedura di riapertura della domanda (descrizione b) - punto 2.) risulta riassorbito dalle province, nel rispetto della normativa vigente, non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto non più soprannumerario.
Analogamente, il personale ricollocato direttamente dalla Regione, mediante la presente procedura di riapertura della domanda (descrizione a)- punto 1.), non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto già ricollocato dalla Regione medesima.
Resta fermo che, laddove i dati inseriti non siano stati preventivamente coordinati dagli enti interessati, prevale il dato inserito dalle Regioni.
Nel caso in cui gli enti di area vasta inseriscano nuovo personale soprannumerario rispetto a quello presente nella fase 1 (descrizione b)- punto 1.), tale personale parteciperà alle procedure di mobilità della fase 2.
Le operazioni sopra descritte dovranno concludersi entro il 19 febbraio prossimo.
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-12-02-2016.php
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
quindi ? tanto casino per niente ?
noise- Messaggi : 311
Data d'iscrizione : 01.12.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Certo il solito schifo ai danni di chi come me (cs) la mattina apre la scuola accoglie tutti con un sorriso , pulisce come da piano di lavoro sempre nel massimo rispetto di tutto e tutti; di chi come voi tecnici che ogni giorno permettete agli alunni di entrare nei laboratori e di utilizzare le attrezzature al meglio; di chi come voi amministrativi che avete sulle spalle tutta la burocrazia del caso e spesso in condizioni numeriche oscene....
Ah dimenticavo il tutto con uno stipendio....lascio a voi il giudizio
Ah dimenticavo il tutto con uno stipendio....lascio a voi il giudizio
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Rilievoaiace – blOgLIVERI: La tragedia della ricollocazione dei dipendenti provinciali finisce in farsa
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
luigiolivieri.blogspot.it/2016/02/la-tragedia-della-ricollocazione-dei.html?m=1
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
https://rilievoaiaceblogliveri.wordpress.com/2016/02/13/rilievoaiace-blogliveri-la-tragedia-della-ricollocazione-dei-dipendenti-provinciali-finisce-in-farsa/
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Devo fare un corso accelerato:)
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Ma che schifo, si prendono gioco di tutti noi e noi accettiamo tutto con passività, è ora di farci sentire
shadow- Messaggi : 263
Data d'iscrizione : 30.09.11
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Condivido a pieno
Mirella- Messaggi : 84
Data d'iscrizione : 20.10.10
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Per gli «esuberi» di Province e Città aggiornamento dei dati entro venerdì
Continua la fase di inserimento dei dati nel portale della mobilità per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro con l'obiettivo del riassorbimento dei dipendenti in soprannumero di Province e Città metropolitane. Dopo la chiusura del portale al 12 di febbraio per gli enti locali, la palla torna alle Regioni, alle Province e alle Città metropolitane, chiamate ad aggiornare i dati dei dipendenti entro il prossimo venerdì 19 febbraio. Lo dice un comunicato della Funzione Pubblica.
Le tappe
Ricapitoliamo. Il decreto 14 settembre 2015, ha individuato il cronoprogramma per favorire il trasferimento dei dipendenti di Province e Città metropolitane. I tempi del decreto, peraltro, non sono stati fin da subito rispettati e il portale, oltre a funzionare a giorni alterni, è stato più volte rivisto nella sua impostazione di contenuto.
Solo qualche settimana fa, è stato indicato che gli enti locali avrebbero dovuto terminare l'inserimento delle informazioni relative all'offerta di posti entro venerdì scorso, il 12 febbraio, perché poi le modalità sarebbero state sospese. Nel frattempo, e finalmente, giungevano i primi chiarimenti da parte dell'Help Desk sulle tipologie di dati e sulle modalità di compilazioni delle tabelle.
Il «caso» Croce Rossa
Novità ancor più rilevante, però, è stata l'indicazione, che anche i dipendenti della Croce Rossa possono transitare negli enti territoriali alla luce di quanto disposto dall'articolo 1, comma 397, della legge 208/2015. Questo tassello è estremamente critico, in quanto, individuare e "opzionare" i profili professionali e le categorie di dipendenti di un altro comparto senza ulteriori indicazioni è veramente complicato. Di fatto, gli operatori hanno grossissime difficoltà a scegliere questi profili, spesso assenti nelle amministrazioni locali.
Il nuovo adempimento
A questo punto, però, è necessario dare un'altra scossa al sistema. Infatti, messi in stand-by i Comuni e gli altri enti locali, si chiede un ulteriore inserimento oppure l'aggiornamento dei dati già trasmessi da parte delle Regioni e delle Province delle domande di mobilità. L'occasione è anche quella di definire, passo per passo, anche i dipendenti che sono già stati ricollocati creando così un nuovo "punto zero" finalizzato a chiudere le operazioni entro marzo o aprile (ma, visti gli slittamenti del cronoprogramma, si prevedono già possibili ritardi).
Assunzioni bloccate
Da ultimo, va ricordato che solo dal momento della pubblicazione sul sito della mobilità del totale riassorbimento dei dipendenti nella regione di competenza, gli enti locali potranno tornare ad assumere personale sulla base delle capacità assunzionali ripristinate alla luce della normativa vigente. Fino ad allora, le capacità assunzionali degli anni 2015 e 2016 rimangono congelate; per la polizia locale, peraltro, questo significa un blocco totale alle assunzioni di qualsiasi tipo, se non per esigenze stagionali non superiori ai cinque mesi.
http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/personale/2016-02-15/per-esuberi-province-e-citta-aggiornamento-dati-entro-venerdi-195524.php?uuid=ABhYyz7
Continua la fase di inserimento dei dati nel portale della mobilità per favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro con l'obiettivo del riassorbimento dei dipendenti in soprannumero di Province e Città metropolitane. Dopo la chiusura del portale al 12 di febbraio per gli enti locali, la palla torna alle Regioni, alle Province e alle Città metropolitane, chiamate ad aggiornare i dati dei dipendenti entro il prossimo venerdì 19 febbraio. Lo dice un comunicato della Funzione Pubblica.
Le tappe
Ricapitoliamo. Il decreto 14 settembre 2015, ha individuato il cronoprogramma per favorire il trasferimento dei dipendenti di Province e Città metropolitane. I tempi del decreto, peraltro, non sono stati fin da subito rispettati e il portale, oltre a funzionare a giorni alterni, è stato più volte rivisto nella sua impostazione di contenuto.
Solo qualche settimana fa, è stato indicato che gli enti locali avrebbero dovuto terminare l'inserimento delle informazioni relative all'offerta di posti entro venerdì scorso, il 12 febbraio, perché poi le modalità sarebbero state sospese. Nel frattempo, e finalmente, giungevano i primi chiarimenti da parte dell'Help Desk sulle tipologie di dati e sulle modalità di compilazioni delle tabelle.
Il «caso» Croce Rossa
Novità ancor più rilevante, però, è stata l'indicazione, che anche i dipendenti della Croce Rossa possono transitare negli enti territoriali alla luce di quanto disposto dall'articolo 1, comma 397, della legge 208/2015. Questo tassello è estremamente critico, in quanto, individuare e "opzionare" i profili professionali e le categorie di dipendenti di un altro comparto senza ulteriori indicazioni è veramente complicato. Di fatto, gli operatori hanno grossissime difficoltà a scegliere questi profili, spesso assenti nelle amministrazioni locali.
Il nuovo adempimento
A questo punto, però, è necessario dare un'altra scossa al sistema. Infatti, messi in stand-by i Comuni e gli altri enti locali, si chiede un ulteriore inserimento oppure l'aggiornamento dei dati già trasmessi da parte delle Regioni e delle Province delle domande di mobilità. L'occasione è anche quella di definire, passo per passo, anche i dipendenti che sono già stati ricollocati creando così un nuovo "punto zero" finalizzato a chiudere le operazioni entro marzo o aprile (ma, visti gli slittamenti del cronoprogramma, si prevedono già possibili ritardi).
Assunzioni bloccate
Da ultimo, va ricordato che solo dal momento della pubblicazione sul sito della mobilità del totale riassorbimento dei dipendenti nella regione di competenza, gli enti locali potranno tornare ad assumere personale sulla base delle capacità assunzionali ripristinate alla luce della normativa vigente. Fino ad allora, le capacità assunzionali degli anni 2015 e 2016 rimangono congelate; per la polizia locale, peraltro, questo significa un blocco totale alle assunzioni di qualsiasi tipo, se non per esigenze stagionali non superiori ai cinque mesi.
http://www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com/art/personale/2016-02-15/per-esuberi-province-e-citta-aggiornamento-dati-entro-venerdi-195524.php?uuid=ABhYyz7
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-16-02-2016.php
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Mobilità province, si fa sul serio
Di Francesco Cerisano
La mobilità provinciale entra nel vivo. Terminato alla mezzanotte del 12 febbraio il primo step della procedura, consistente nell'inserimento sul «Portale della mobilità» (www.mobilita.gov) dei posti disponibili «offerti» da regioni ed enti locali per i dipendenti soprannumerari degli enti di area vasta, si apre una seconda finestra, questa volta molto breve. Si tratta dell'aggiornamento delle domande di mobilità che dovrà concludersi entro il 19 febbraio. A esserne interessati saranno, per esempio, le province che avevano collocato come soprannumerario personale poi riassorbito dagli enti di appartenenza e quindi per questo escluso dalle procedure di mobilità. Ma non può essere esclusa l'ipotesi opposta e, cioè, che a una ricognizione degli organici sia emerso nuovo personale provinciale sovrannumerario da includere nella procedura di mobilità.
Conclusa questa breve fase di aggiornamento, la macchina per ricollocare gli esuberi si metterà finalmente in moto perché palazzo Vidoni avrà tutti i dati per rendere pubblici sul Portale della mobilità i posti disponibili presso le regioni e gli enti locali. A quel punto i dipendenti in soprannumero avranno un mese di tempo per esprimere le proprie preferenze che diventeranno vincolanti per l'amministrazione ricevente (si veda box in pagina). Il problema del ricollocamento degli esuberi provinciali si è in questi mesi alquanto ridimensionato, visto che il numero di lavoratori interessati è passato dalla cifra monstre di 20.000 unità a circa 2.000. I conti sono presto fatti: 4.000 circa sono stati i pensionamenti, 2000 i dipendenti assorbiti dal ministero della giustizia, 6.500 circa quelli presi in carico dalle regioni a seguito del riordino delle funzioni provinciali imposto dal dl 78/2015 e 5.500 circa i lavoratori dei centri per l'impiego tutt'ora in attesa di conoscere il loro destino (andranno alle regioni o all'Anpal, la nuova agenzia per l'occupazione prevista dal Jobs act?). In totale 18.000. Ne residuano 2.000 che dovranno trovare lavoro grazie al Portale della mobilità. Nessuno, ovviamente, sarà lasciato a casa, ma c'è già chi giura che, una volta resi noti i dati sui posti disponibili, ne vedremo delle belle. Perché i posti, qualora siano sufficienti a coprire le richieste, non è detto che siano stati uniformemente offerti sul territorio nazionale. Con il rischio di ricominciare daccapo la procedura di ricollocamento
http://www.italiaoggi.it/soloentilocali/soloentilocali_dett.asp?id=201602161156211719
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Mobilità degli ex dipendenti delle Province: più offerte di lavoro che esuberi
Il ministero: "Per i circa 1.800 lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità, sono state ricevute oltre 2.500 offerte di posti da parte delle amministrazioni interessate"
"Per i circa 1.800 lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità, sono state ricevute oltre 2.500 proposte di offerta complessiva di posti da parte delle amministrazioni interessate". Il ministero della Pubblica Amministrazione ha diffuso così i dati provvisori dell'"operazione mobilità", che coinvolge i lavoratori delle ex Province, dopo la trasformazione in enti di area vasta. I dati servono per fotografare la situazione, poi il personale in soprannumero dovrebbe esprimere le preferenze per il ricololocamento, quindi dovrebe scattare l'assegnazione ai nuovi datori di lavoro e quindi l'entrata in servizio. Un capitolo a parte è invece quello della Croce Rossa (per cui i dati non sono ancora disponibili).
"L'offerta si è conclusa lo scorso 12 febbraio con una numerosa partecipazione da parte delle amministrazioni", spiega il ministero. Ora, evidenzia, si lavora "per un riallineamento tecnico dei dati, considerato anche l'elevato numero delle amministrazioni che hanno comunicato la loro disponibilità sul portale, al fine di incrociare e, per quanto possibile, far coincidere domanda e offerta delle professionalità, soprattutto a livello territoriale". Per il ministero "si avvia così a conclusione la più grande operazione di mobilità della storia italiana".
Marianna Madia, commentando i numeri, sottolinea: "I primi dati che emergono dall'incrocio tra domanda e offerta di mobilità sono molto incoraggianti. L'offerta da parte delle amministrazioni ha superato di gran lunga il numero dei lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità. Questa operazione - aggiunge - si avvia a conclusione e testimonia come i tempi siano maturi per entrare definitivamente nella logica dell'amministrazione unica della Repubblica".
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2016/02/18/news/mobilita_pa_esuberi-133704344/
Il ministero: "Per i circa 1.800 lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità, sono state ricevute oltre 2.500 offerte di posti da parte delle amministrazioni interessate"
"Per i circa 1.800 lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità, sono state ricevute oltre 2.500 proposte di offerta complessiva di posti da parte delle amministrazioni interessate". Il ministero della Pubblica Amministrazione ha diffuso così i dati provvisori dell'"operazione mobilità", che coinvolge i lavoratori delle ex Province, dopo la trasformazione in enti di area vasta. I dati servono per fotografare la situazione, poi il personale in soprannumero dovrebbe esprimere le preferenze per il ricololocamento, quindi dovrebe scattare l'assegnazione ai nuovi datori di lavoro e quindi l'entrata in servizio. Un capitolo a parte è invece quello della Croce Rossa (per cui i dati non sono ancora disponibili).
"L'offerta si è conclusa lo scorso 12 febbraio con una numerosa partecipazione da parte delle amministrazioni", spiega il ministero. Ora, evidenzia, si lavora "per un riallineamento tecnico dei dati, considerato anche l'elevato numero delle amministrazioni che hanno comunicato la loro disponibilità sul portale, al fine di incrociare e, per quanto possibile, far coincidere domanda e offerta delle professionalità, soprattutto a livello territoriale". Per il ministero "si avvia così a conclusione la più grande operazione di mobilità della storia italiana".
Marianna Madia, commentando i numeri, sottolinea: "I primi dati che emergono dall'incrocio tra domanda e offerta di mobilità sono molto incoraggianti. L'offerta da parte delle amministrazioni ha superato di gran lunga il numero dei lavoratori inclusi negli elenchi di mobilità. Questa operazione - aggiunge - si avvia a conclusione e testimonia come i tempi siano maturi per entrare definitivamente nella logica dell'amministrazione unica della Repubblica".
http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2016/02/18/news/mobilita_pa_esuberi-133704344/
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
ma quindi per noi ? quando si concludono definitivamente i lavori ?
noise- Messaggi : 311
Data d'iscrizione : 01.12.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Province: la mobilità dei sovrannumerari è un flop totale. 2500 posti disponibili significa occultamento dei dati veri.
La Funzione pubblica, con la stampa generalista al seguito sempre propensa a restare ferma sulle "veline", esulta perchè a fronte di 1800 (ma, se sono 1957?) dipendenti provinciali in sovrannumero, vi sono "molti più posti disponibili", cioè 2.500.
I comunicati stampa, come troppo spesso accade, nascondo il dato reale. Che è uno solo: il censimento dei posti disponibili è un flop sotto ogni profilo.
A parte la circostanza che detto censimento andava effettuato ben prima del taglio obbligatorio delle dotazioni organiche provinciali del 50% e non dopo (per l'esattezza un anno e due mesi dopo!), troppo facile è constatare come le amministrazioni pubbliche si siano tenute ben nascoste i posti disponibili.
Non è possibile che solo 2500 posti siano disponibili, quando andando a controllare i flussi delle assunzioni complessivi nel settore pubblico degli anni precedenti accedendo al Conto annuale, si constata che annualmente vi sono circa 14.000 assunzioni per concorso nei comparti chiamati ad assorbire i sovrannumerari e quasi il doppio di assunzioni per mobilità. Solo restando al mondo dei comuni, nel 2014 vi sono state 2167 assunzioni per concorso e 3766 per mobilità.
Il dato rilevato, dunque, è certamente falsato ed insufficiente. I posti disponibili presso le amministrazioni sono sicuramente molti ma molti di più.
Invece di esaltarsi per questi numeri, la Funzione Pubblica dovrebbe porsi alcune domande e cercare di capire cosa non ha funzionato. Nel nostro piccolo, ci proviamo noi:
non andava chiesto alle amministrazioni di indicare le disponibilità, ma imposto loro di rendere disponibili tutti i posti vacanti della dotazione organica ed i limiti di spesa sostenibili;
occorreva istituire un sistema di controllo sull'adempimento;
occorreva sanzionare tutte le amministrazioni reticenti, vietando loro di effettuare assunzioni, sia per concorso sia per mobilitèà, per un numero superiore ai posti segnalati sul portale per almeno il triennio successivo.
Invece, Palazzo Vidoni si lascia allegramente prendere in giro. Anzi, magnifica il risultato come il preludio al sistema di gestione univoca dei dipendenti "della Repubblica". Sistema che già si presenta come un devastante fallimento, se non accompagnato dai correttivi.
Perchè, Palazzo Vidoni non ha saputo tenere conto di una cosa che sanno tutti: quando si tratta di assumere per mobilità (non per concorso, dunque), gli appetiti della politica tornano fortissimi. Per restare negli enti locali, i sindaci vogliono scegliersi il dipendente da prendere con mobilità e tanti direttori generali, segretari comunali e dirigenti dipendenti dagli incarichi dei sindaci si prestano a sistemi molto opachi di selezione. La piattaforma per la ricollocazione dei dipendenti in sovrannumero ha impedito questo neoclientelismo, ed ecco la risposta: solo 2500 posti disponibili, che rischiano di lasciare ancora aperto il problema.
Palazzo Vidoni, infatti, dovrebbe sapere che il numero superiore dei posti rispetto ai sovrannumeri non basta; occorre capire le sedi territoriali di questi posti (se fossero concentrati in poche sedi sarebbe un disastro), le categorie e le mansioni, per verificare se il marching fra domanda e offerta risulterà possibile.
Sta di fatto, scusandoci per la "dietrologia", che se non fossero state costrette le regioni ad intervenire per effetto del d.l. 78/2015, regionalizzando circa 6.500 dipendenti e se non vi fosse il "trucco" di escludere dal computo dei sovrannumerari i 5.500 dipendenti dei servizi per il lavoro, il disastro sarebbe sotto gli occhi di tutti. Infatti, le varie amministrazioni avrebbero lo stesso tenuto nascosto i dati delle loro reali disponibilità di organico.
Grazie alle forzature viste sopra e allo spostamento sulle regioni di gran parte del carico della spesa provinciale, Palazzo Vidoni può fingere di esultare e la stampa attenta solo alle veline invece che ai fatti andarvi dietro.
http://luigioliveri.blogspot.it/2016/02/province-la-mobilita-dei-sovrannumerari.html
La Funzione pubblica, con la stampa generalista al seguito sempre propensa a restare ferma sulle "veline", esulta perchè a fronte di 1800 (ma, se sono 1957?) dipendenti provinciali in sovrannumero, vi sono "molti più posti disponibili", cioè 2.500.
I comunicati stampa, come troppo spesso accade, nascondo il dato reale. Che è uno solo: il censimento dei posti disponibili è un flop sotto ogni profilo.
A parte la circostanza che detto censimento andava effettuato ben prima del taglio obbligatorio delle dotazioni organiche provinciali del 50% e non dopo (per l'esattezza un anno e due mesi dopo!), troppo facile è constatare come le amministrazioni pubbliche si siano tenute ben nascoste i posti disponibili.
Non è possibile che solo 2500 posti siano disponibili, quando andando a controllare i flussi delle assunzioni complessivi nel settore pubblico degli anni precedenti accedendo al Conto annuale, si constata che annualmente vi sono circa 14.000 assunzioni per concorso nei comparti chiamati ad assorbire i sovrannumerari e quasi il doppio di assunzioni per mobilità. Solo restando al mondo dei comuni, nel 2014 vi sono state 2167 assunzioni per concorso e 3766 per mobilità.
Il dato rilevato, dunque, è certamente falsato ed insufficiente. I posti disponibili presso le amministrazioni sono sicuramente molti ma molti di più.
Invece di esaltarsi per questi numeri, la Funzione Pubblica dovrebbe porsi alcune domande e cercare di capire cosa non ha funzionato. Nel nostro piccolo, ci proviamo noi:
non andava chiesto alle amministrazioni di indicare le disponibilità, ma imposto loro di rendere disponibili tutti i posti vacanti della dotazione organica ed i limiti di spesa sostenibili;
occorreva istituire un sistema di controllo sull'adempimento;
occorreva sanzionare tutte le amministrazioni reticenti, vietando loro di effettuare assunzioni, sia per concorso sia per mobilitèà, per un numero superiore ai posti segnalati sul portale per almeno il triennio successivo.
Invece, Palazzo Vidoni si lascia allegramente prendere in giro. Anzi, magnifica il risultato come il preludio al sistema di gestione univoca dei dipendenti "della Repubblica". Sistema che già si presenta come un devastante fallimento, se non accompagnato dai correttivi.
Perchè, Palazzo Vidoni non ha saputo tenere conto di una cosa che sanno tutti: quando si tratta di assumere per mobilità (non per concorso, dunque), gli appetiti della politica tornano fortissimi. Per restare negli enti locali, i sindaci vogliono scegliersi il dipendente da prendere con mobilità e tanti direttori generali, segretari comunali e dirigenti dipendenti dagli incarichi dei sindaci si prestano a sistemi molto opachi di selezione. La piattaforma per la ricollocazione dei dipendenti in sovrannumero ha impedito questo neoclientelismo, ed ecco la risposta: solo 2500 posti disponibili, che rischiano di lasciare ancora aperto il problema.
Palazzo Vidoni, infatti, dovrebbe sapere che il numero superiore dei posti rispetto ai sovrannumeri non basta; occorre capire le sedi territoriali di questi posti (se fossero concentrati in poche sedi sarebbe un disastro), le categorie e le mansioni, per verificare se il marching fra domanda e offerta risulterà possibile.
Sta di fatto, scusandoci per la "dietrologia", che se non fossero state costrette le regioni ad intervenire per effetto del d.l. 78/2015, regionalizzando circa 6.500 dipendenti e se non vi fosse il "trucco" di escludere dal computo dei sovrannumerari i 5.500 dipendenti dei servizi per il lavoro, il disastro sarebbe sotto gli occhi di tutti. Infatti, le varie amministrazioni avrebbero lo stesso tenuto nascosto i dati delle loro reali disponibilità di organico.
Grazie alle forzature viste sopra e allo spostamento sulle regioni di gran parte del carico della spesa provinciale, Palazzo Vidoni può fingere di esultare e la stampa attenta solo alle veline invece che ai fatti andarvi dietro.
http://luigioliveri.blogspot.it/2016/02/province-la-mobilita-dei-sovrannumerari.html
nesema- Messaggi : 1764
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Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Il «pubblico» prova la mobilità
Supera quota tremila (3.149 per essere precisi) il numero di posti segnalati come disponibili dalle amministrazioni centrali e periferiche per la prima operazione di mobilità gestita dal ministero della Semplificazione e la Pa tramite il portale digitale nazionale. Il dato, che «Il Sole 24Ore» è in grado di anticipare, corregge al rialzo i numeri grezzi diffusi qualche giorno fa e conferma un’offerta di ricollocamento ben superiore ai 1.957 esuberi delle ex province rimasti da ricollocare.
A questi numeri finali - che saranno pubblicati in settimana con gli allineamenti tra domanda e offerta Regione per Regione e sulla base dei profili professionali - si aggiunge poi la disponibilità di 1.919 posti per il ricollocamento dei 2.074 dipendenti della Croce rossa italiana. Si tratta di addetti che, con la privatizzazione scattata a inizio anno, avevano chiesto di restare nella Pa e che, una volta effettuato l’allineamento domanda-offerta nelle fasi successive di lavorazione dei dati, dovrebbero essere tutti ricollocati. Secondo i dati provvisori che abbiamo potuto visionare l’allineamento è al 100% già in quattro Regioni. In Emilia Romagna, per esempio, su 83 domande di ricollocamento nella Pa da parte di dipendenti Cri sono stati offerti 208 posti e in Piemonte su 105 domande i posti sono 183.
Fanno ben sperare anche i primi dati sull’allineamnto domanda-offerta per gli esuberi delle ex Province: il 100% è raggiunto in sette Regioni. Si va dalle 59 domande presentate in Lazio a fronte di 158 offerte di posti alle 247 della Lombardia che trovano addirittura 1.307 posti disponibili. «Il processo di mobilità dei lavoratori delle Province sta proseguendo molto bene: con un’offerta di posti doppia rispetto alla domanda si sta concludendo la più grande operazione di mobilità della storia italiana», spiega la ministra Marianna Madia. «Stiamo finalmente invertendo la rotta, mentre fino ad oggi ogni amministrazione pensava per sé e la mobilità sembrava impossibile. I lavoratori ora saranno impiegati per potenziare dove serve l’amministrazione e far arrivare così servizi migliori ai cittadini».
Guardando ai profili selezionati per i ricollocamenti - dati ancora parziali - si scopre che i 3.192 posti offerti dalle amministrazioni (1.578 sono della Pa centrale e comprendono anche le disponibilità del ministero della Giustizia) sono perlopiù per fasce medie, quelle di funzionario cui si accede con diploma o un titolo di specializzazione. Ma ci sono anche 25 posizioni per dirigenti di seconda fascia. Una volta incrociati i dati di domanda e offerta, il Dipartimento Funzione pubblica procederà ai bandi per i ricollocamenti che avverranno all’interno del territorio delle ex Province. Il dipendente che passa alla nuova amministrazione non cambierà trattamento economico e, in caso di differenti inquadramenti, avrà garantito un assegno ad personam, come prevede la norma sulla mobilità. Con il ricollocamento dei 1.957 dipendenti delle ex Province si avvia a conclusione un cantiere di mobilità partito con l’attuazione della legge Delrio: dei circa 20mila esuberi, poco meno di 5.600 sono passati alle Regioni, circa 7mila sono in attesa di passare all’Agenzia nazionale per le politiche attive che gestirà i centri per l’impiego, circa 1.700 sono andati in pensione.
Tornando ai dati del ministero, l’altro elemento interessante riguarda le amministrazioni che hanno partecipato alla rilevazione dei fabbisogni. Su 10.265 amministrazioni coinvolte 5.346 (il 52,1%) hanno inviato i loro profili entro il termine del 12 febbraio scorso: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto le più virtuose con un tasso di partecipazione attorno al 60%, Abruzzo e Molise le meno sollecite con tassi di adesione sotto il 40 per cento. Sono numeri che, in prospettiva, danno l’idea della potenzialità di questo modello di gestione della mobilità con il portale nazionale della Funzione pubblica. Con una partecipazione più massiccia, dopo anni di blocco del turn over c’è da aspettarsi un’offerta di posti ancora maggiore che incontrerà la domanda di ricollocamento dei dipendenti a rischio esubero delle amministrazioni coinvolte nella riforma della Pa (si pensi alle Camere di commercio o ad alcune direzioni territoriali dei ministeri). Il prossimo ente che entrerà in questo meccanismo è l’Enit, trasformato in ente pubblico non economico e con 80 addetti da ricollocare perché, appunto, hanno optato per restare nella pubblica amministrazione.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-02-22/il-pubblico-prova-mobilita-063600.shtml
Supera quota tremila (3.149 per essere precisi) il numero di posti segnalati come disponibili dalle amministrazioni centrali e periferiche per la prima operazione di mobilità gestita dal ministero della Semplificazione e la Pa tramite il portale digitale nazionale. Il dato, che «Il Sole 24Ore» è in grado di anticipare, corregge al rialzo i numeri grezzi diffusi qualche giorno fa e conferma un’offerta di ricollocamento ben superiore ai 1.957 esuberi delle ex province rimasti da ricollocare.
A questi numeri finali - che saranno pubblicati in settimana con gli allineamenti tra domanda e offerta Regione per Regione e sulla base dei profili professionali - si aggiunge poi la disponibilità di 1.919 posti per il ricollocamento dei 2.074 dipendenti della Croce rossa italiana. Si tratta di addetti che, con la privatizzazione scattata a inizio anno, avevano chiesto di restare nella Pa e che, una volta effettuato l’allineamento domanda-offerta nelle fasi successive di lavorazione dei dati, dovrebbero essere tutti ricollocati. Secondo i dati provvisori che abbiamo potuto visionare l’allineamento è al 100% già in quattro Regioni. In Emilia Romagna, per esempio, su 83 domande di ricollocamento nella Pa da parte di dipendenti Cri sono stati offerti 208 posti e in Piemonte su 105 domande i posti sono 183.
Fanno ben sperare anche i primi dati sull’allineamnto domanda-offerta per gli esuberi delle ex Province: il 100% è raggiunto in sette Regioni. Si va dalle 59 domande presentate in Lazio a fronte di 158 offerte di posti alle 247 della Lombardia che trovano addirittura 1.307 posti disponibili. «Il processo di mobilità dei lavoratori delle Province sta proseguendo molto bene: con un’offerta di posti doppia rispetto alla domanda si sta concludendo la più grande operazione di mobilità della storia italiana», spiega la ministra Marianna Madia. «Stiamo finalmente invertendo la rotta, mentre fino ad oggi ogni amministrazione pensava per sé e la mobilità sembrava impossibile. I lavoratori ora saranno impiegati per potenziare dove serve l’amministrazione e far arrivare così servizi migliori ai cittadini».
Guardando ai profili selezionati per i ricollocamenti - dati ancora parziali - si scopre che i 3.192 posti offerti dalle amministrazioni (1.578 sono della Pa centrale e comprendono anche le disponibilità del ministero della Giustizia) sono perlopiù per fasce medie, quelle di funzionario cui si accede con diploma o un titolo di specializzazione. Ma ci sono anche 25 posizioni per dirigenti di seconda fascia. Una volta incrociati i dati di domanda e offerta, il Dipartimento Funzione pubblica procederà ai bandi per i ricollocamenti che avverranno all’interno del territorio delle ex Province. Il dipendente che passa alla nuova amministrazione non cambierà trattamento economico e, in caso di differenti inquadramenti, avrà garantito un assegno ad personam, come prevede la norma sulla mobilità. Con il ricollocamento dei 1.957 dipendenti delle ex Province si avvia a conclusione un cantiere di mobilità partito con l’attuazione della legge Delrio: dei circa 20mila esuberi, poco meno di 5.600 sono passati alle Regioni, circa 7mila sono in attesa di passare all’Agenzia nazionale per le politiche attive che gestirà i centri per l’impiego, circa 1.700 sono andati in pensione.
Tornando ai dati del ministero, l’altro elemento interessante riguarda le amministrazioni che hanno partecipato alla rilevazione dei fabbisogni. Su 10.265 amministrazioni coinvolte 5.346 (il 52,1%) hanno inviato i loro profili entro il termine del 12 febbraio scorso: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto le più virtuose con un tasso di partecipazione attorno al 60%, Abruzzo e Molise le meno sollecite con tassi di adesione sotto il 40 per cento. Sono numeri che, in prospettiva, danno l’idea della potenzialità di questo modello di gestione della mobilità con il portale nazionale della Funzione pubblica. Con una partecipazione più massiccia, dopo anni di blocco del turn over c’è da aspettarsi un’offerta di posti ancora maggiore che incontrerà la domanda di ricollocamento dei dipendenti a rischio esubero delle amministrazioni coinvolte nella riforma della Pa (si pensi alle Camere di commercio o ad alcune direzioni territoriali dei ministeri). Il prossimo ente che entrerà in questo meccanismo è l’Enit, trasformato in ente pubblico non economico e con 80 addetti da ricollocare perché, appunto, hanno optato per restare nella pubblica amministrazione.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-02-22/il-pubblico-prova-mobilita-063600.shtml
nesema- Messaggi : 1764
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Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
ma tanto nella scuola non verrà nessuno
noise- Messaggi : 311
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Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
noise ha scritto:ma tanto nella scuola non verrà nessuno
lo speriamo tutti
minniemouse- Messaggi : 2589
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Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Mobilità nella Pubblica amministrazione. Disponibili 3.149 posti per gli esuberi delle ex Province
3.149, sono i posti disponibili segnalati dalle amministrazioni centrali e periferiche per il ricollocamento del personale pubblico in Italia
1.919, sono i posti disponibili per gli ex dipendenti della Croce Rossa
3.192, sono le posizioni vacanti di fascia media (funzionari)
La legge di stabilità del 2015 prevede che le pubbliche amministrazioni comunichino al dipartimento della Funzione pubblica i posti disponibili, in modo da consentire al personale in esubero di fare domanda di ricollocamento. Oggi, gli esuberi delle Province soppresse e gli esuberi che si sono determinati a seguito della privatizzazione della Croce rossa fanno della mobilità interna un meccanismo prezioso, utile a evitare che molti impiegati pubblici si ritrovino disoccupati (gli esuberi della sola Croce Rossa sono 2.074).
Ad oggi risultano circa 3.149 i posti disponibili segnalati dalle amministrazioni centrali e periferiche. A questi vanno aggiunti 1.919 posti specifici per i dipendenti della Croce rossa.
Finora i risultati dell’incrocio tra domanda è offerta sono buoni: il Lazio ha 158 offerte di posti per 59 domande, la Lombardia ha ben 1.307 posti disponibili per 247 domande. Secondo i dati parziali, 3.192 posti offerti dalla Pa sono per lo più di fascia media (cioè quello di funzionario, a cui si accede con diploma o titolo di specializzazione) e 25 invece sono per posizioni dirigenziali di seconda fascia.
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/02/22/mobilita-nella-pubblica-amministrazione-disponibili-3-149-posti-per-gli-esuberi-delle-ex-province/
3.149, sono i posti disponibili segnalati dalle amministrazioni centrali e periferiche per il ricollocamento del personale pubblico in Italia
1.919, sono i posti disponibili per gli ex dipendenti della Croce Rossa
3.192, sono le posizioni vacanti di fascia media (funzionari)
La legge di stabilità del 2015 prevede che le pubbliche amministrazioni comunichino al dipartimento della Funzione pubblica i posti disponibili, in modo da consentire al personale in esubero di fare domanda di ricollocamento. Oggi, gli esuberi delle Province soppresse e gli esuberi che si sono determinati a seguito della privatizzazione della Croce rossa fanno della mobilità interna un meccanismo prezioso, utile a evitare che molti impiegati pubblici si ritrovino disoccupati (gli esuberi della sola Croce Rossa sono 2.074).
Ad oggi risultano circa 3.149 i posti disponibili segnalati dalle amministrazioni centrali e periferiche. A questi vanno aggiunti 1.919 posti specifici per i dipendenti della Croce rossa.
Finora i risultati dell’incrocio tra domanda è offerta sono buoni: il Lazio ha 158 offerte di posti per 59 domande, la Lombardia ha ben 1.307 posti disponibili per 247 domande. Secondo i dati parziali, 3.192 posti offerti dalla Pa sono per lo più di fascia media (cioè quello di funzionario, a cui si accede con diploma o titolo di specializzazione) e 25 invece sono per posizioni dirigenziali di seconda fascia.
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/02/22/mobilita-nella-pubblica-amministrazione-disponibili-3-149-posti-per-gli-esuberi-delle-ex-province/
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
ELABORAZIONE DATI I^ FASE DOMANDA MOBILITA’
L’aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015 è sospeso a dalle ore 24.00 del 25 febbraio sino alle ore 24.00 del 27 febbraio 2016. Ciò al fine di definire i dati della domanda di mobilità che sarà presa in considerazione nella procedura della prima fase tenuto conto degli aggiornamenti acquisiti dal sistema.
Resta fermo che il personale che gli enti di area vasta avevano inizialmente indicato come soprannumerario nella fase 1 e che ora risulta riassorbito dagli enti di area vasta o ricollocato direttamente dalle regioni, nel rispetto della normativa vigente, non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto non più soprannumerario. Laddove i dati inseriti non siano stati preventivamente coordinati dagli enti interessati, prevale il dato inserito dalle Regioni.
Nel caso in cui gli enti di area vasta abbiano inserito nuovo personale soprannumerario rispetto a quello presente nella fase 1, tale personale parteciperà alle procedure di mobilità della fase 2.
Anche per il personale della CRI si procederà con le stesse modalità.
Pertanto si invitano tutte le amministrazioni che non hanno ancora provveduto alla correzione dei dati relativi alla domanda di mobilità riferita alla prima fase di adempiere tempestivamente.
Le regioni, gli enti di area vasta e la CRI, alla riapertura del sistema, attraverso l’opzione “Elenco personale ricollocato - Fase 2” ovvero “Elenco personale destinatario di mobilità - Fase 2”, potranno continuare ad aggiornare gli elenchi fino a nuove indicazioni.
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-24-02-2016.php
L’aggiornamento della domanda di mobilità riferita alla seconda fase del processo disciplinato dal decreto ministeriale 14 settembre 2015 è sospeso a dalle ore 24.00 del 25 febbraio sino alle ore 24.00 del 27 febbraio 2016. Ciò al fine di definire i dati della domanda di mobilità che sarà presa in considerazione nella procedura della prima fase tenuto conto degli aggiornamenti acquisiti dal sistema.
Resta fermo che il personale che gli enti di area vasta avevano inizialmente indicato come soprannumerario nella fase 1 e che ora risulta riassorbito dagli enti di area vasta o ricollocato direttamente dalle regioni, nel rispetto della normativa vigente, non parteciperà alla mobilità della fase 1 in quanto non più soprannumerario. Laddove i dati inseriti non siano stati preventivamente coordinati dagli enti interessati, prevale il dato inserito dalle Regioni.
Nel caso in cui gli enti di area vasta abbiano inserito nuovo personale soprannumerario rispetto a quello presente nella fase 1, tale personale parteciperà alle procedure di mobilità della fase 2.
Anche per il personale della CRI si procederà con le stesse modalità.
Pertanto si invitano tutte le amministrazioni che non hanno ancora provveduto alla correzione dei dati relativi alla domanda di mobilità riferita alla prima fase di adempiere tempestivamente.
Le regioni, gli enti di area vasta e la CRI, alla riapertura del sistema, attraverso l’opzione “Elenco personale ricollocato - Fase 2” ovvero “Elenco personale destinatario di mobilità - Fase 2”, potranno continuare ad aggiornare gli elenchi fino a nuove indicazioni.
http://www.mobilita.gov.it/comunicato-24-02-2016.php
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
29/02/2016 SBLOCCO ASSUNZIONI POLIZIA PROVINCIALE
Al via Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto
Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto sono le prime regioni che potranno procedere a nuove assunzioni. Sulla base dei dati acquisiti sul portale Mobilità.gov.it, non risulta infatti abbiano personale di polizia municipale in soprannumero. Per questa specifica professionalità potranno quindi riprendere le ordinarie procedure di reclutamento.
http://www.mobilita.gov.it/documenti/Assunzioni%20e%20mobilit%C3%A0%20polizia%20municipale.pdf
http://www.mobilita.gov.it/home.php
Al via Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto
Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Piemonte e Veneto sono le prime regioni che potranno procedere a nuove assunzioni. Sulla base dei dati acquisiti sul portale Mobilità.gov.it, non risulta infatti abbiano personale di polizia municipale in soprannumero. Per questa specifica professionalità potranno quindi riprendere le ordinarie procedure di reclutamento.
http://www.mobilita.gov.it/documenti/Assunzioni%20e%20mobilit%C3%A0%20polizia%20municipale.pdf
http://www.mobilita.gov.it/home.php
nesema- Messaggi : 1764
Data d'iscrizione : 01.09.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
a quando la comunicazione che ci riguarda?
pavi- Messaggi : 130
Data d'iscrizione : 27.01.11
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
http://m.orizzontescuola.it/news/personale-ata-ministro-madia-sblocco-assunzioni-dal-prossimo-anno-scolastico
:\
:\
SonoATA- Messaggi : 38
Data d'iscrizione : 28.07.15
Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
Blocco turn over ATA: la politica finalmente batte un colpo
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione risponde a un question time impegnandosi a stabilizzare gli Ata a settembre 2016. La soddisfazione del sindacato anche se non c’è ragione di aspettare ulteriori sei mesi. Le condizioni per assumere sui posti del turn over ci sono già.
Il Ministro Marianna Madia ha risposto ad question time presentato alla Camera sulle mancate assunzione del personale ATA che finora è rimasto escluso, senza alcuna giustificazione, dal piano di assunzioni in ruolo varato dal Governo Renzi.
La vicenda è da ricollegare al riassorbimento del personale in esubero proveniente dalle Province che di fatto ha impedito l’assunzione del personale ATA sui posti liberi (oltre 6.400) per effetto del turn over.
Su questa vicenda i sindacati scuola non hanno mai smesso di fare un’operazione di pressing nei confronti del Miur e della politica promovendo sit in e manifestazioni locali e nazionali.
L’ultima iniziativa risale al 19 gennaio scorso con l’invio di un sollecito da parte dei segretari generali dei sindacati scuola al Capo di Gabinetto del Miur con la richiesta di un incontro congiunto tra Miur/Mef e Dipartimento della Funzione pubblica finalizzato allo sblocco immediato delle assunzioni.
Prendiamo atto finalmente che adesso c’è questa consapevolezza anche da parte del Ministro Madia. Bene è questo il frutto dell’iniziativa dei sindacati ma non basta: chiediamo di procedere subito con le assunzioni visto che abbiamo dimostrato, dati alla mano, che ci sono tutte le condizioni per poterlo fare.
La questione del personale ATA è un punto centrale del documento di FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola e SNALS Confsal posto alla base della nuova fase di mobilitazione generale.
http://www.flcgil.it/scuola/precari/blocco-turn-over-ata-la-politica-finalmente-batte-un-colpo.flc
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione risponde a un question time impegnandosi a stabilizzare gli Ata a settembre 2016. La soddisfazione del sindacato anche se non c’è ragione di aspettare ulteriori sei mesi. Le condizioni per assumere sui posti del turn over ci sono già.
Il Ministro Marianna Madia ha risposto ad question time presentato alla Camera sulle mancate assunzione del personale ATA che finora è rimasto escluso, senza alcuna giustificazione, dal piano di assunzioni in ruolo varato dal Governo Renzi.
La vicenda è da ricollegare al riassorbimento del personale in esubero proveniente dalle Province che di fatto ha impedito l’assunzione del personale ATA sui posti liberi (oltre 6.400) per effetto del turn over.
Su questa vicenda i sindacati scuola non hanno mai smesso di fare un’operazione di pressing nei confronti del Miur e della politica promovendo sit in e manifestazioni locali e nazionali.
L’ultima iniziativa risale al 19 gennaio scorso con l’invio di un sollecito da parte dei segretari generali dei sindacati scuola al Capo di Gabinetto del Miur con la richiesta di un incontro congiunto tra Miur/Mef e Dipartimento della Funzione pubblica finalizzato allo sblocco immediato delle assunzioni.
Prendiamo atto finalmente che adesso c’è questa consapevolezza anche da parte del Ministro Madia. Bene è questo il frutto dell’iniziativa dei sindacati ma non basta: chiediamo di procedere subito con le assunzioni visto che abbiamo dimostrato, dati alla mano, che ci sono tutte le condizioni per poterlo fare.
La questione del personale ATA è un punto centrale del documento di FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola e SNALS Confsal posto alla base della nuova fase di mobilitazione generale.
http://www.flcgil.it/scuola/precari/blocco-turn-over-ata-la-politica-finalmente-batte-un-colpo.flc
nesema- Messaggi : 1764
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Re: Situazione esuberi provinciali nelle regioni italiane
nesema ha scritto:Blocco turn over ATA: la politica finalmente batte un colpo già, ma non è il colpo in cui tutti noi speravamo!!
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione risponde a un question time impegnandosi a stabilizzare gli Ata a settembre 2016. La soddisfazione del sindacato anche se non c’è ragione di aspettare ulteriori sei mesi. Le condizioni per assumere sui posti del turn over ci sono già.
Il Ministro Marianna Madia ha risposto ad question time presentato alla Camera sulle mancate assunzione del personale ATA che finora è rimasto escluso, senza alcuna giustificazione, dal piano di assunzioni in ruolo varato dal Governo Renzi.
La vicenda è da ricollegare al riassorbimento del personale in esubero proveniente dalle Province che di fatto ha impedito l’assunzione del personale ATA sui posti liberi (oltre 6.400) per effetto del turn over.
Su questa vicenda i sindacati scuola non hanno mai smesso di fare un’operazione di pressing nei confronti del Miur e della politica promovendo sit in e manifestazioni locali e nazionali.
L’ultima iniziativa risale al 19 gennaio scorso con l’invio di un sollecito da parte dei segretari generali dei sindacati scuola al Capo di Gabinetto del Miur con la richiesta di un incontro congiunto tra Miur/Mef e Dipartimento della Funzione pubblica finalizzato allo sblocco immediato delle assunzioni.
Prendiamo atto finalmente che adesso c’è questa consapevolezza anche da parte del Ministro Madia. Bene è questo il frutto dell’iniziativa dei sindacati ma non basta: chiediamo di procedere subito con le assunzioni visto che abbiamo dimostrato, dati alla mano, che ci sono tutte le condizioni per poterlo fare.
La questione del personale ATA è un punto centrale del documento di FLC CGIL, CISL scuola, UIL scuola e SNALS Confsal posto alla base della nuova fase di mobilitazione generale.
http://www.flcgil.it/scuola/precari/blocco-turn-over-ata-la-politica-finalmente-batte-un-colpo.flc
minniemouse- Messaggi : 2589
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