Crotone sei sul Sole24Ore!

Promemoria primo messaggio :

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-09-02/precari-destino-pubblicato-mezzanotte-7mila-devono-traslocare-giannini-come-l-anno-scorso-ma-ora-hanno-posto-fisso-145617.shtml?uuid=ACPcfhq

sparviero. ha scritto:

gugu ha scritto:Sarà su TUTTO. La mobilità dei docenti di ruolo nel 2016 è su TUTTI i posti disponibili, qualsiasi essi siano senza alcun limite.

gugu ho capito che sarà su tutto ma se la chiederanno in tanti il 99% la otterrà sul potenziamento.

Ma secondo te a uno che vuole tornare a casa importa se va sull'OP o no?

Secondo te una persona preferirà vivere disperata e di ruolo a Verbania o felice e contenta a Catania sull'OP?
A me non pare che la risposta sia così difficile.

royalstefano ha scritto:

sparviero. ha scritto:Guarda che al sud i posti su od sono pochissimi, quindi se avverrà il controesodo deve essere per forza sul potenziamento!

A parte che la mobilità è su tutti i posti, ma se fosse come dici tu,  a maggior ragione zero possibilità per gli esodati di quest'anno. Tu confidi allora nelle AP su of?

Che non sappiamo né se ci sarà né come sarà.

1 l'of potrebbe essere prosciugato dai potenziatori, 2 anche per le AP mi pare che ci sia un buon numero di richieste...vuoi che ti linki le AP 2015/16 di Ct? o di Ragusa? che grado? in prospettiva ritieni che le domande possano diminuire?

Non confondiamo le ap con i trasferimenti.

Le AP di quest'anno sono i trasferimenti del prossimo.

si è vero le ap a catania sono state un bel pò ques'anno e aggiungerei per fortuna!

gugu ha scritto:Le AP di quest'anno sono i trasferimenti del prossimo.

scusa gugu, ma i trasferimenti non avvengono su od e le ap su of?

Dal prossimo anno cambia tutto. Trasferimenti massicci su tutto il nuovo organico dell'autonomia. Lo ha detto anche la Centemero.

Ma si può ripetere sempre la stessa cosa? Tutti vorrebbero poter rientrare (coloro che partiranno), poter continuare a lavorare nella provincia di residenza( i residui gae). Ma vogliamo prendere coscienza che le pretese di TUTTI non possono essere soddisfatte?

Posidonia ha scritto:si è vero le ap a catania sono state un bel pò ques'anno e aggiungerei per fortuna!

Potevi anche non aggiungerlo "per fortuna". Molti precari stagionati, molto stagionati, non hanno avuto la tua stessa felice sorte.

sparviero. ha scritto:

royalstefano ha scritto:

sparviero. ha scritto:Tranne qualche raro caso io non sarei tanto sicuro che chi è di ruolo chieda senza riflettere la mobilità per venire a prendere i posti di potenziamento della fase c.

Secondo te un catanese entrato di ruolo qualche anno fa a Verona, avendone la possibilità, non preferirebbe rientrare nella sua città, albi compresi? io sono sicuro che lo farebbe, però magari mi sbaglio.

può darsi ma non ne sono tanto sicuro che convenga lasciare la cattedra per il potenziamento.

Sparviero, le scelte di vita, quando si ha la possibilità di scegliere, presuppongono un'analisi benefici-costi che coinvolga più aspetti e non solo uno.
A prescindere dall'età, che può essere un fattore limitante della scelta, una persona può trovarsi di fronte alla scelta di stare nella regione di origine oppure di stare lontano dalla regione di origine.
Quali possono essere i benefici della prima scelta? Faccio alcuni esempi: ridurre il costo della vita (potrei tirare fuori molti esempi, non lo faccio per brevità), trovarsi in una sfera relazionale più gratificante (affetti, amici, ecc.), condurre uno stile di vita più adatto alla sua estrazione culturale. Quali possono essere i costi? Fare un lavoro meno gratificante, percepire un reddito più basso.
Quali possono essere i benefici della seconda scelta? Fare un lavoro più gratificante, percepire un reddito più alto, trovare una nuova dimensione relazionale, ecc. Quali possono essere i costi? Ad esempio, sostenere un costo della vita più alto a causa di limiti strutturali, non riuscire a integrarsi.

Ci sono operai generici che scelgono di restare nel proprio luogo di origine vivendo nel precariato, nello sfruttamento, nel reddito di sussistenza, ci sono operai che scelgono, se ne hanno l'occasione, di andare a lavorare in condizioni proibitive per buona parte dell'anno in una piattaforma petrolifera o nella costruzione di infrastrutture in paesi del terzo mondo fruendo dei benefit.
Un insegnante spostato in un'altra regione può integrarsi e scegliere di restare definitivamente, ma se condizioni strutturali ne impediscono l'integrazione o ne richiedono il ritorno nel luogo di origine, sarà disposto ad accettare qualsiasi costo correlato, se il trattamento economico resta invariato e, anzi, è penalizzante in un contesto in cui è impossibile integrarsi.

Chi è entrato in ruolo al nord e chiede ogni anno l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione interprovinciale, in attesa di un trasferimento che non arriva, è disposto ad ottenerla in qualsiasi ambito: sull'insegnamento di materie che non gli sono proprie, sul sostegno, anche sull'essere "a disposizione". Ovvero essere impiegato in una scuola a fare sostituzioni quando serve.

Conservare la cattedra è un obiettivo se si integra in un contesto generale che offre più benefici che costi, ma se implica invece un maggior peso dei costi sensu lato, la titolarità di cattedra diventa un benefit insostenibile. L'organico di potenziamento è un'occasione. Certo, probabilmente produrrà più frustrazioni dal punto di vista professionale rispetto alla titolarità di cattedra (anche se non è detto che sia sempre così) ma potrebbe migliorare il rapporto frustrazione/gratificazione nel resto della sfera personale. A questo punto perdere la titolarità ed entrare nel sistema degli ambiti anche rischiando fortemente di entrare nel potenziamento, diventa un costo sostenibile.

Negli scorsi anni avevo l'occasione di ottenere l'utilizzazione in posti "sotto casa". L'anno scorso addirittura avevo forse la possibilità di essere utilizzato a 100 metri da dove abito. Non ho neppure provato e ho preferito macinarmi 80 km al giorno pur di insegnare in una scuola superiore materie che mi sono proprie e che mi gratificano di più, piuttosto che insegnare Tecnologia nella scuola media. E finché ho le energie fisiche e un margine finanziario che mi permettono di percorrere quotidianamente distanze di 40-60 km preferisco farlo.

La titolarità di cattedra, in fondo, è un mito. Certo, se ce l'hai è sicuramente gratificante. Ma se diventa un peso insostenibile, la titolarità di cattedra è un incubo.

Aggiungo un altro aspetto non trascurabile. Il nostro status cambia facilmente dall'oggi al domani. Ho visto parecchi colleghi di ruolo perdere la titolarità di cattedra e diventare DOP, una sorta di precario di ruolo. Anche a me è successo di perdere una titolarità dopo 19 anni. Quindi, non facciamoci troppe illusioni su un mito che prima o poi potrebbe sfaldarsi anche senza la nostra volontà.

francescaverdi ha scritto:
Era solo un numero indicativo, basato sull'ipotesi che il numero di domande fosse più o meno quello ... Non so esattamente quante siano le domande valide (tolte quelle dell'infanzia e quelle dei giù assunti in fase A)  magari alla fine le assunzioni saranno 85.000 o 90.000. Io sono convinta che assumeranno tutti quelli che hanno fatto domanda, non vedo alcun motivo per non farlo.  ;-)

Ok, ci voglio ancora sperare perché hai dalla tua parte due argomenti estremamente convincenti:

1) sei una persona tecnicamente competente a giudicare dal contenuto dei tuoi post, che sono,secondo me, sempre estremamente pertinenti e puntuali;

2) ho fiducia negli esseri umani e non vedo per quale motivo devo smettere di crederci proprio ora;

P.S. A questo punto conoscere il dato del numero delle domande valide, al netto delle assunzioni già effettuate e di quelle relative all'infanzia, avrebbe un valore dirimente, anche perché su questi numeri concordano anche alcuni sindacati che hanno manifestato, da sempre, la loro aperta contrarietà al piano assunzionale.

spillo16 ha scritto:

deboel75 ha scritto:

befeca ha scritto:Scusate ma quanti di voi sono d'accordo con le dichiarazioni del collega Crotone? Vorrei capire cioè per quanti di voi sia giusto presentare domanda e poi fare tutto il possibile per non prendere servizio. Vorrei inoltre sapere dove, secondo voi, finiscono i diritti degli insegnanti e iniziano quelli dei discenti.

Ti incollo di seguito alcune considerazioni fatte da Crotone, durante la famosa nottata:

in casa mia si sta piangendo ora, vista la meta lontana, ma era del resto prevista. Era la provincia prescelta, quindi mi va bene alla fine ;-)
Grazie Giancarlo, del resto ne sono sicuro, è il lavoro che amo e, pur dovendo lasciare gli affetti, non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura

Forse avresti dovuto indagare un pochino meglio e non fidarti solo di quello che hanno riportato i giornali.

ma secondo me si è confusa con toooore, ne parliamo quì:
https://www.orizzontescuolaforum.net/t112060p45-la-notte-dei-desideri-del-02-09-2015-ore-0001

Si scusate, e soprattutto chiedo scusa a Crotone. Non ritrovavo più il post e ho confuso i nomi.
Ovviamente mi riferivo a quanto dichiarato da Toore.

gugu ha scritto:

befeca ha scritto: ora sono in ruolo da 4 anni dopo 10 anni di precariato durante il quale ho girovagato per diverse scuole della provincia.

Pensa a chi è precario da 15 e ora deve girovagare per alcune scuole della nazione.
Forse la differenza sta proprio lì.

Fare confronti tra chi ha più o meno anni o tra chi ha macinato più o meno km mi pare inutile. Io volevo solo dire che ho conosciuto diverse realtà scolastiche.