Animatore digitale nelle scuole
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Animatore digitale nelle scuole
Promemoria primo messaggio :
Chi potrà fare l'animatore digitale?
Un animatore digitale in ogni scuola, lo prevede il piano di digitalizzazione
Questa figura sarà prevista nel bando di concorso 2015?
Chi potrà fare l'animatore digitale?
Un animatore digitale in ogni scuola, lo prevede il piano di digitalizzazione
Questa figura sarà prevista nel bando di concorso 2015?
skygirl- Messaggi : 287
Data d'iscrizione : 21.03.14
Re: Animatore digitale nelle scuole
mordekayn ha scritto:
A scuola non servono parolai o incarichi a pioggia pagati con piatti di lenticchie.
...
In un'azienda privata di un centinaio di dipendenti (analoga per complessità ad un istituto comprensivo "medio" di una provincia lombarda) nessuno si sognerebbe di fare l'animatore digitale (già il termine è ridicolo) per poche centinaia di euro. A meno che il titolo di "animatore" non sia onorifico, tanto per prendersi qualche soldino senza poi far nulla di concreto.
Fare l'"animatore digitale", purché non con questo nome, sarebbe il sogno della vita mia. Mi sono letta il PNSD e ci ho scoperto quello che penso si debba fare da anni.
MA.
Sto già lavorando ai limiti delle mie umane possibilità (primaria, maestra 56enne e acciaccata con classe difficile), dei soldi non me ne importerebbe nulla (nel senso che non è quello che mi serve per poterlo fare), ma vorrei il tempo. Perché il carico di lavoro, se preso seriamente, sarebbe molto oneroso.
Domanda: i DS non potrebbero utilizzare il personale del potenziamento, ammesso che l'anno prossimo ci sia per davvero e non solo sulla carta, come quest'anno, per sollevare da parte del lavoro di docenza chi ha voglia di prendersi la briga di tirarsi sulle spalle un fardello del genere?
Maestrameccanica- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 09.12.15
Re: Animatore digitale nelle scuole
Da circa un mese il router faceva le bizze. Caduta sistematica della connessione che costringeva al reset. Almeno due volte e possibilmente staccando i plug dei cavi di rete, sia il doppino telefonico sia il cavo ethernet, altrimenti la connessione non si riavviava. Ogni volta riavviata la connessione, il tempo di mantenimento era una vera e propria scommessa. A volte mezz'ora, a volte non facevi in tempo a tornare in classe che la connessione era di nuovo caduta. A rendere ancora più agevoli le cose era sto router posizionato nel punto più remoto dell'edificio, peraltro a una distanza di almeno una cinquantina di metri (in linea d'aria) dalla scatola da cui parte la linea telefonica esterna.
Sabato scorso mi sono rotto le balle e mi sono messo all'opera. Ho aperto la scatola rovistato tra mille mila cavi telefonici dismessi, cavi attivi, avvolgimenti erosi da topi. Un vero e proprio caos. Ancora più strano era vedere cavi immersi nella schiuma poliuretanica che occludeva il corrugato di uscita dalla scuola. Nulla da eccepire, con topi e ratti è sempre cosa buona e giusta chiudere le vie d'ingresso dall'esterno, peccato che l'imbecille che ha iniettato la schiuma poliuretanica è riuscito a coprire pure i fili che collegavano il doppino del router al morsetto di collegamento al doppino telefonico della linea ADSL. In effetti mi sembrava strano vedere, in un groviglio di inutili cavi, quattro fili che apparentemente venivano dal corrugato esterno per collegarsi alla scatoletta dei morsetti con scritto, bene evidente, ADSL.
Sticazzi. Conoscendo i miei polli e armandomi di intuito, pazienza e taglierina ho iniziato a scalzare la schiuma poliuretanica per venire a capo del capolavoro dell'ignoto imbecille. Eureka. Ho avuto la conferma: da quelle parti c'era passato un imbecille! Magari spacciato per "tecnico".
Navigando nei meandri dell'idiozia, non sono riuscito a spiegare il senso di usare 50-60 metri di cavo ethernet come surrogato di doppino telefonico per collegare i morsetti dell'ADSL ad un router posizionato nel punto più remoto dell'edificio (un tempo adibito ad aula d'informatica del progetto MARTE). Conoscendo i miei polli ho fatto una breve indagine e dopo alcune domande alla bidella ho preso atto che i geni che hanno realizzato questo capolavoro erano tecnici di Tiscali che avevano installato le connessioni del progetto MARTE. Oh Zeus! in quali mani si sono sempre messi politicanti e scuole :-\
Va be', preso atto dell'immensità dell'universo e della stupidità umana ho fatto la cosa più banale che potessero partorire i miei due neuroni ancora funzionanti. Ho portato il router in bidelleria (stanza in cui è ubicata la scatola delle connessioni telefoniche), fatto un allestimento di fortuna, con router posizionato sopra una scatola di cartone, un doppino d'emergenza e ho bypassato quei 50-60 metri di cavo ethernet che passa chissà dove e sul quale ci hanno banchettato alla grande i topi di mezzo Sulcis. Alla bidella ho detto "per ora lasciamo così, tra qualche giorno facciamo una cosa seria".
Lunedì, al telefono, la bidella mi inoltra il nuntio vobis gaudium magnum: il router ha tenuto la connessione per tutto il weekend! eh eh...
Oggi ho fatto entrare gli studenti, gli ho detto di mettersi a ripassare per la verifica, e in mezz'oretta ho fatto le connessioni fisiche in modo un pochino più decente, sistemato il router in una posizione stabile, chiuso la scatola e riavviato il router. Resta solo da fascettare qualche cavo ethernet della LAN per evitare che la scopa ne agganci qualcuno all'occorrenza, ma le avevo dimenticate a casa. Poco male, lo farò sabato. La connessione va che è una meraviglia e, cosa più importante, è stabile.
Arrivata la collega di religione, mi ha chiesto se oggi le LIM funzionavano (impropriamente riferito alla connessione a internette, ma tant'è, i miei due neuroni sono abbastanza elastici per capire al volo). Vai tranquilla, funzionano che è una bellezza, ci ho pensato io. Va be', le LIM le ho messe in funzione io l'anno scorso, visto che i "tecnici" si erano limitati ad appiccicarle al muro.
Nulla di eccezionale, per quello che ho fatto bastavano due orette di pazienza, un pochino di intuito, due attrezzi di fortuna, un metro di doppino telefonico con relativo plug RJ11 una pinza crimpatrice e due neuroni funzionali. Ma nella scuola sembra che hai fatto un miracolo, colleghi e bidelli ti percepiscono come un guru dell'informatica.
Una cosa è certa: il fantomatico animatore digitale formato nei supercorsi onlain su indire e infare o vattelapescare, quello tanto decantato come salvatore delle scuole dai saccentoni ministeriali, mi chiedo cosa cacchio riuscirebbe ad animare se non ci fossero i manovali che si rimboccano le maniche per risolvere i problemini atavici, quelli che ti bloccano anche il più sofisticato e stratosferico "progetto".
Sticazzi, senza i "signor Wolf", quelli che risolvono i problemi, gli animatori digitali sono utili solo a ramazzare i corridoi.
Sabato scorso mi sono rotto le balle e mi sono messo all'opera. Ho aperto la scatola rovistato tra mille mila cavi telefonici dismessi, cavi attivi, avvolgimenti erosi da topi. Un vero e proprio caos. Ancora più strano era vedere cavi immersi nella schiuma poliuretanica che occludeva il corrugato di uscita dalla scuola. Nulla da eccepire, con topi e ratti è sempre cosa buona e giusta chiudere le vie d'ingresso dall'esterno, peccato che l'imbecille che ha iniettato la schiuma poliuretanica è riuscito a coprire pure i fili che collegavano il doppino del router al morsetto di collegamento al doppino telefonico della linea ADSL. In effetti mi sembrava strano vedere, in un groviglio di inutili cavi, quattro fili che apparentemente venivano dal corrugato esterno per collegarsi alla scatoletta dei morsetti con scritto, bene evidente, ADSL.
Sticazzi. Conoscendo i miei polli e armandomi di intuito, pazienza e taglierina ho iniziato a scalzare la schiuma poliuretanica per venire a capo del capolavoro dell'ignoto imbecille. Eureka. Ho avuto la conferma: da quelle parti c'era passato un imbecille! Magari spacciato per "tecnico".
Navigando nei meandri dell'idiozia, non sono riuscito a spiegare il senso di usare 50-60 metri di cavo ethernet come surrogato di doppino telefonico per collegare i morsetti dell'ADSL ad un router posizionato nel punto più remoto dell'edificio (un tempo adibito ad aula d'informatica del progetto MARTE). Conoscendo i miei polli ho fatto una breve indagine e dopo alcune domande alla bidella ho preso atto che i geni che hanno realizzato questo capolavoro erano tecnici di Tiscali che avevano installato le connessioni del progetto MARTE. Oh Zeus! in quali mani si sono sempre messi politicanti e scuole :-\
Va be', preso atto dell'immensità dell'universo e della stupidità umana ho fatto la cosa più banale che potessero partorire i miei due neuroni ancora funzionanti. Ho portato il router in bidelleria (stanza in cui è ubicata la scatola delle connessioni telefoniche), fatto un allestimento di fortuna, con router posizionato sopra una scatola di cartone, un doppino d'emergenza e ho bypassato quei 50-60 metri di cavo ethernet che passa chissà dove e sul quale ci hanno banchettato alla grande i topi di mezzo Sulcis. Alla bidella ho detto "per ora lasciamo così, tra qualche giorno facciamo una cosa seria".
Lunedì, al telefono, la bidella mi inoltra il nuntio vobis gaudium magnum: il router ha tenuto la connessione per tutto il weekend! eh eh...
Oggi ho fatto entrare gli studenti, gli ho detto di mettersi a ripassare per la verifica, e in mezz'oretta ho fatto le connessioni fisiche in modo un pochino più decente, sistemato il router in una posizione stabile, chiuso la scatola e riavviato il router. Resta solo da fascettare qualche cavo ethernet della LAN per evitare che la scopa ne agganci qualcuno all'occorrenza, ma le avevo dimenticate a casa. Poco male, lo farò sabato. La connessione va che è una meraviglia e, cosa più importante, è stabile.
Arrivata la collega di religione, mi ha chiesto se oggi le LIM funzionavano (impropriamente riferito alla connessione a internette, ma tant'è, i miei due neuroni sono abbastanza elastici per capire al volo). Vai tranquilla, funzionano che è una bellezza, ci ho pensato io. Va be', le LIM le ho messe in funzione io l'anno scorso, visto che i "tecnici" si erano limitati ad appiccicarle al muro.
Nulla di eccezionale, per quello che ho fatto bastavano due orette di pazienza, un pochino di intuito, due attrezzi di fortuna, un metro di doppino telefonico con relativo plug RJ11 una pinza crimpatrice e due neuroni funzionali. Ma nella scuola sembra che hai fatto un miracolo, colleghi e bidelli ti percepiscono come un guru dell'informatica.
Una cosa è certa: il fantomatico animatore digitale formato nei supercorsi onlain su indire e infare o vattelapescare, quello tanto decantato come salvatore delle scuole dai saccentoni ministeriali, mi chiedo cosa cacchio riuscirebbe ad animare se non ci fossero i manovali che si rimboccano le maniche per risolvere i problemini atavici, quelli che ti bloccano anche il più sofisticato e stratosferico "progetto".
Sticazzi, senza i "signor Wolf", quelli che risolvono i problemi, gli animatori digitali sono utili solo a ramazzare i corridoi.
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
Giancarlo Dessì ha scritto:
Nulla di eccezionale, [...]. Ma nella scuola sembra che hai fatto un miracolo, colleghi e bidelli ti percepiscono come un guru dell'informatica.
Sono stata la signora Wolf di un paio di plessi del mio istituto. Solo che la bambina che mi ha fatto omaggio del mio nick non aveva visto il film e si è arrangiata con la propria inventiva.
Sono stata, perché da un paio di anni mi sono rotta le scatole di utilizzare il mio tempo libero a scuola a riparare megagne, installare connessioni, collaudare LIM e tutto ciò che potete immaginare (il router di scuola non fa il DHCP, tanto per dirne una).
In teoria, se fossi l'animatore digitale, oltre al resto,potrei rompere le palle ai tecnici come solo quando voglio so fare. Da autodidatta in tutto.
Ma voglio il tempo.
Maestrameccanica- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 09.12.15
Re: Animatore digitale nelle scuole
avidodinformazioni ha scritto:inbaciare ed inletterare; tuttavia mi concentrerei sul testamento.Giancarlo Dessì ha scritto:Una cosa è certa: il fantomatico animatore digitale formato nei supercorsi onlain su indire e infare o vattelapescare, quello tanto decantato come salvatore delle scuole dai saccentoni ministeriali,
PS ti è mai passato per la mente che a scuola sei sprecato ?
Mi è capitato di pensarci, qualche volta, ma ho realizzato che, ammesso che io sia davvero sprecato, non se ne accorgerebbe nessuno. Quindi, tanto vale continuare a fare lo gnomo a scuola. Del resto è risaputo che chi non sa fare insegna, perciò mi sono calato da diversi anni nello stereotipo della mediocrità. Del resto, è molto probabile che in fondo sia davvero una persona mediocre che anni fa ha scelto di fare l'insegnante perché non sa fare altro.
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
Maestrameccanica ha scritto:Giancarlo Dessì ha scritto:
Nulla di eccezionale, [...]. Ma nella scuola sembra che hai fatto un miracolo, colleghi e bidelli ti percepiscono come un guru dell'informatica.
Sono stata la signora Wolf di un paio di plessi del mio istituto. Solo che la bambina che mi ha fatto omaggio del mio nick non aveva visto il film e si è arrangiata con la propria inventiva.
Sono stata, perché da un paio di anni mi sono rotta le scatole di utilizzare il mio tempo libero a scuola a riparare megagne, installare connessioni, collaudare LIM e tutto ciò che potete immaginare (il router di scuola non fa il DHCP, tanto per dirne una).
In teoria, se fossi l'animatore digitale, oltre al resto,potrei rompere le palle ai tecnici come solo quando voglio so fare. Da autodidatta in tutto.
Ma voglio il tempo.
Capisco perfettamente. Ho fatto lo stesso ragionamento alcuni anni fa, fino a giurare di non voler più occuparmi di informatica e ITC nella scuola calandomi nei panni dell'utonto. Ma poi mi sono affezionato a quella piccola scuola in cui sto lavorando, una sede staccata che il tecnico se lo sogna solo dopo un'overdose di allucinogeni.
La scorsa primavera il router di Alice è passato a miglior vita. Ho segnalato la cosa in presidenza, potevo aspettare sereno l'arrivo di un nuovo router. Nel frattempo ho scelto la strada più semplice: I brought my device. A casa, nello scatolone delle cianfrusaglie elettroniche in ripostiglio avevo un router D-Link avanzato da una connessione ADSL dismessa alcuni anni fa. Non mi sarebbe mai servito a niente, perciò l'ho portato a scuola per continuare a fruire della connessione. Sono passati mesi e mesi e quel router è ancora lì a fare il suo onesto lavoro. Le bizze che ha fatto nell'ultimo mese in realtà erano dovute ad un accidente di cavo malandato da qualche parte. Avrei potuto trascorrere questi mesi e mesi a rompere le scatole ogni giorno per avere questo benedetto router, mi sarei rovinato ulteriormente un fegato già malandato.
È da un mese che ho segnalato il malfunzionamento della rete, ho portato anche il vecchio router alla centrale, avrebbero potuto mandare un tecnico a vedere se si poteva risolvere. Per quanti mesi sarei andato avanti a farmi passeggiate in corridoio per andare a riattivare la connessione ogni 5 minuti? Ho scelto la strada più semplice: ho fatto fare un'ora in meno di scienze lasciando i ragazzi a cazzeggiare in aula. Quell'ora di scienze persa sarà recuperata in qualità.
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
Qualcuno ha elaborato il PNSD da allegare al Pof triennale?
ermete- Messaggi : 6
Data d'iscrizione : 28.02.14
Re: Animatore digitale nelle scuole
Faccio parte della commissione incaricata di redigere il PTOF. Nello specifico mi sono occupata della parte informatica del piano di miglioramento. Lavorando di buon senso e con poca speranza che si potesse realizzare, ho scritto un piano che corrisponde in gran parte alle premesse del PNSD, letto successivamente.
Sono preoccupata: sono diventata governativa oppure il PNSD resterà il libro dei sogni dei docenti che ci credono?
Sono preoccupata: sono diventata governativa oppure il PNSD resterà il libro dei sogni dei docenti che ci credono?
Maestrameccanica- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 09.12.15
Re: Animatore digitale nelle scuole
Maestrameccanica ha scritto:Faccio parte della commissione incaricata di redigere il PTOF. Nello specifico mi sono occupata della parte informatica del piano di miglioramento. Lavorando di buon senso e con poca speranza che si potesse realizzare, ho scritto un piano che corrisponde in gran parte alle premesse del PNSD, letto successivamente.
Sono preoccupata: sono diventata governativa oppure il PNSD resterà il libro dei sogni dei docenti che ci credono?
Ho vissuto in prima persona il piano nazionale Monfortic (io ero nel livello C) e in seguito il piano di formazione nell'ambito del progetto MARTE in Sardegna. Decine e decine di ore di "formazione" in presenza, senza considerare quella online, interi pomeriggi, gasolio a manetta. Tutto alle ortiche.
Da quasi una decina d'anni ho deciso che a tutta la fuffa formativa che mi viene propinata in merito al "digitale" rispondo con l'unica interpretazione possibile del termine "digitale": l'elevazione del dito medio della mano destra (e non per saggiare la direzione del vento).
E così ho fatto per la formazione dei Master Teacher e il progetto Semidas della regione Sardegna. Sono andato solo alla formazione fatta nella mia scuola per dare supporto tecnico e morale ad una carissima collega che si è fatta incastrare nella fregatura della formazione dei Master Teacher. Fregatura perché alla fine alla mangiatoia dei finanziamenti si sono saziati cani e porci lasciando gli avanzi delle briciole ai master teacher.
Il PSDN è un'altra sòla. A parte il fatto che è un doppione della formazione a suo tempo somministrata ai 15000 docenti del livello B del piano Monfortic. A volte ritornano (le sòle) per ingrassare i misteriosi meccanismi della megaformazione.
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
Dimenticavo... tutta la formazione che ho fatto non mi ha dato nulla dal punto di vista delle competenze, dal momento che avevo già una competenza mia. Semplicemente designavano me come candidato alla formazione perché nel mio istituto ero l'unico veramente competente in materia di informatica.
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
Che è ciò che sta succedendo a me.
Non ho mai avuto una formazione istituzionale in campo digitale: sono totalmente autodidatta. Ai tempi del MOntfortic ero impagnata in una gravidanza tardiva e lungamente desiderata, poi a fare la mamma, per cui manco ne ho sentito parlare, se non dopo da colleghe che li avevavo frequantati e che ne sapevano molto meno di me.
Si accettua un corso di formazione "allegato" al piano nazionale LIM, del quale non mi sono fatta un bel niente perché la LIM già la usavo per i fatti miei da due anni.
Pensare che ho colleghe, soprattutto, che sarebbero desiderose di imparare a fare qualcosa, ma se a tenere il corso fossi io, che non ho alcun titolo ufficiale, neppure l'ECDL, ma che tutti i giorni utilizzo le tecnologie per insegnare (e loro lo vedono).
Ho già messo in charo che non sono disposta a fare nulla gratis: che mi paghino in soldi o in tempo. Non ho neppure intenzione di essere coinvolta in iniziative di fuffologia ad uso e consumo della bella faccia di chi continua a menar vanto della buona squola; quindi, per il momento, aspetto e spero.
Salvo poi battere il naso contro l'ennesima vendita di fumo e dimettermi. Sono abituata.
Non ho mai avuto una formazione istituzionale in campo digitale: sono totalmente autodidatta. Ai tempi del MOntfortic ero impagnata in una gravidanza tardiva e lungamente desiderata, poi a fare la mamma, per cui manco ne ho sentito parlare, se non dopo da colleghe che li avevavo frequantati e che ne sapevano molto meno di me.
Si accettua un corso di formazione "allegato" al piano nazionale LIM, del quale non mi sono fatta un bel niente perché la LIM già la usavo per i fatti miei da due anni.
Pensare che ho colleghe, soprattutto, che sarebbero desiderose di imparare a fare qualcosa, ma se a tenere il corso fossi io, che non ho alcun titolo ufficiale, neppure l'ECDL, ma che tutti i giorni utilizzo le tecnologie per insegnare (e loro lo vedono).
Ho già messo in charo che non sono disposta a fare nulla gratis: che mi paghino in soldi o in tempo. Non ho neppure intenzione di essere coinvolta in iniziative di fuffologia ad uso e consumo della bella faccia di chi continua a menar vanto della buona squola; quindi, per il momento, aspetto e spero.
Salvo poi battere il naso contro l'ennesima vendita di fumo e dimettermi. Sono abituata.
Ultima modifica di Maestrameccanica il Lun Gen 11, 2016 12:09 am - modificato 1 volta.
Maestrameccanica- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 09.12.15
Re: Animatore digitale nelle scuole
Maestrameccanica ha scritto:Che è ciò che sta succedendo a me.
Non ho mai avuto una formazione istituzionale in campo digitale: sono totalmente autodidatta. Se si accettua un corso di formazione "allegato" al piano nazionale LIM, del quale non mi sono fatta un bel niente perché la LIM già la usavo per i fatti miei da due anni.
Pensare che ho colleghe, soprattutto, che sarebbero desiderose di imparare a fare qualcosa, ma se a tenere il corso fossi io, che non ho alcun titolo ufficiale, neppure l'ECDL, ma che tutti i giorni utilizzo le tecnologie per insegnare (e loro lo vedono).
Cos'è l'ECDL?
Ospite- Ospite
Re: Animatore digitale nelle scuole
European computer driving licence, certificazione europea di competenze informatiche. Non specifica per la didattica.
Maestrameccanica- Messaggi : 10
Data d'iscrizione : 09.12.15
Re: Animatore digitale nelle scuole
Leggendo e rileggendo qua e là ho arbitrariamente dedotto che l'animatore digitale dovrebbe ricevere un compenso dal suo Istituto. O mi sbaglio?
Ho anche individuato il "Pollo formativo" su cui graviterei: 35 km dall'altra parte di Milano raggiungibile in una comoda ora e mezza (previsione ottimistica google maps) di trasporto pubblico, con almeno 2 cambi, oppure in 40 minuti di tangenziale Ovest, che ogni due per tre si blocca.
Se non ho capito male si comincerebbe con 4 incontri in presenza di 2h 30" ciascuna.
Ho fatto un paio di addizioni: 5h 30' in caso di mezzo pubblico, oppure 4 h con la mia auto (tutte le spese di spostamento a carico mio e non sono poche in nessuno dei due casi) non le ho né di mattina né di pomeriggio (lavoro di mattina il lunedì dalle 8:30 alle 14:30, il mercoledì dalle 8:30 alle 12:30, il venerdi a settimane alterne dalle 8:30 alle 12:30 oppure dalle 12:30 alle 16:30; di pomeriggio il martedì dalle 12:30 alle 19:45 e il giovedì dalle 12:30 alle 16:30). Si aggiungano collegi o commissioni o altre riunioni random, che, in un comprensivo, possono essere fissate solo dalle 17 in avanti.
Con gli organici tagliati da Gelmini in poi e lo pseudopotenziamento in atto (si è vista 1 persona su 6) non mi è possibile alcuno scambio di turno.
Poi c'è il lavoro domestico e scolastico correlato alla funzione di animatore e riversato nella formazione.
Poi dovrei avere una vita.
La mia preside (incaricata) è più immobile della spada nella roccia. I miei colleghi non ardono dal desiderio di scalfire le loro granitiche certezze metodologiche.
Vedo sempre più imminenti le mie dimissioni.
Questa figura è ritagliata sui i professori (che è l'unica appellativo, del resto, che Renzi e i titolisti dei giornali utilizzano quando si riferiscono alla categoria docenti). Una povera untorella di maestra di scuola primaria cosa vuol cercare di alzare la testa?
Senza riferimento ad alcuno dei presenti: il pesce puzza solo nella testa.
Ho anche individuato il "Pollo formativo" su cui graviterei: 35 km dall'altra parte di Milano raggiungibile in una comoda ora e mezza (previsione ottimistica google maps) di trasporto pubblico, con almeno 2 cambi, oppure in 40 minuti di tangenziale Ovest, che ogni due per tre si blocca.
Se non ho capito male si comincerebbe con 4 incontri in presenza di 2h 30" ciascuna.
Ho fatto un paio di addizioni: 5h 30' in caso di mezzo pubblico, oppure 4 h con la mia auto (tutte le spese di spostamento a carico mio e non sono poche in nessuno dei due casi) non le ho né di mattina né di pomeriggio (lavoro di mattina il lunedì dalle 8:30 alle 14:30, il mercoledì dalle 8:30 alle 12:30, il venerdi a settimane alterne dalle 8:30 alle 12:30 oppure dalle 12:30 alle 16:30; di pomeriggio il martedì dalle 12:30 alle 19:45 e il giovedì dalle 12:30 alle 16:30). Si aggiungano collegi o commissioni o altre riunioni random, che, in un comprensivo, possono essere fissate solo dalle 17 in avanti.
Con gli organici tagliati da Gelmini in poi e lo pseudopotenziamento in atto (si è vista 1 persona su 6) non mi è possibile alcuno scambio di turno.
Poi c'è il lavoro domestico e scolastico correlato alla funzione di animatore e riversato nella formazione.
Poi dovrei avere una vita.
La mia preside (incaricata) è più immobile della spada nella roccia. I miei colleghi non ardono dal desiderio di scalfire le loro granitiche certezze metodologiche.
Vedo sempre più imminenti le mie dimissioni.
Questa figura è ritagliata sui i professori (che è l'unica appellativo, del resto, che Renzi e i titolisti dei giornali utilizzano quando si riferiscono alla categoria docenti). Una povera untorella di maestra di scuola primaria cosa vuol cercare di alzare la testa?
Senza riferimento ad alcuno dei presenti: il pesce puzza solo nella testa.
Maestrameccanica- Messaggi : 10
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