Sciopero ed apertura del plesso scolastico

Ciao a tutti!

Vi chiedo lumi (se possibile con riferimenti normativi) per una situazione che si è verificata in un Istituto comprensivo in occasione di uno sciopero.
L'Istituto prevede una scuola secondaria di I grado (dove hanno sede la segreteria e la presidenza), varie scuole primarie e varie scuole dell'infanzia. I plessi sono nello stesso Comune ma ad alcuni km di distanza uno dall'altro.
In occasione dello sciopero, le maestre avevano anticipato, ovviamente in via ufficiosa, ai genitori dei bambini di una delle primarie che non avrebbero aderito allo sciopero.
I genitori (e in alcuni casi i bambini più grandi non accompagnati) sono arrivati regolarmente a scuola nel giorno dello sciopero ma hanno trovato il cancello sbarrato.
Evidentemente ha aderito allo sciopero il personale ATA.
Dopo un po' di attesa, senza alcuna comunicazione da parte della scuola, tutti sono andati via, ma è scoppiato un putiferio.

Domanda: il comportamento della Dirigenza è stato regolare oppure il Dirigente avrebbe dovuto garantire l'apertura del plesso visto che le maestre non aderivano allo sciopero?

Avete riferimenti normativi? Si avvicina lo sciopero del 13 novembre e i genitori si stanno già allarmando...

Grazie!

Mi sa che non avete fatto i conti con i collaboratori scolastici del plesso quando avevate rassicurato i genitori del servizio scolastico nel giorno di sciopero.

Cmq il Preside farebbe bene ad avere una copia delle chiavi in modo tale da aprire il plesso qualora fosse necessario.

e il dirigente in prima ora dov'era per controllare chi aderiva allo sciopero o chi aveva delegato al controllo?

Ma scusate se tutto il personale ata aderisce allo sciopero e le insegnanti no, anche se il dirigente ha le chiavi mica può aprire o sbaglio? Mi spiego meglio se anche aprisse chi garantisce lo svolgimento regolare che i persale ata svolge? Suono campane, pulizia, assistenza insegnanti etc etc etc

lallaorizzonte ha scritto:e il dirigente in prima ora dov'era per controllare chi aderiva allo sciopero o chi aveva delegato al controllo?

Dirigente latitante. Di sicuro davanti alla scuola non si è fatto vedere (almeno davanti a quel plesso, l'Istituto comprensivo ne ha tanti) e, secondo i genitori, non è stato possibile parlarci per telefono (la Presidenza ha sede presso la scuola secondaria di I grado).
Secondo la segreteria, andare ad aprire la scuola sarebbe stata una sostituzione del personale in sciopero e comunque poi il Dirigente non avrebbe potuto garantire le funzioni svolte dal personale ATA (specialmente visto che si tratta di bambini tra i 6 e gli 11 anni).

D'altra parte, però, non risulta un'ordinanza di chiusura del plesso.
In pratica, dopo un po' i genitori sono andati via visto che non arrivava nessuno della scuola (le maestre davanti al cancello sbarrato non c'erano...), senza comunicazioni ufficiali.

Se si dovesse verificare di nuovo il 13 novembre, cosa si può rispondere ai genitori?

Grazie!

Il dirigente doveva mandare avviso ai genitori nei tempi previsti che, se tutto il personale ATA avesse aderito allo sciopero, la scuola rimaneva chiusa. Aprirla sarebbe stata una lesione dei diritti di sciopero del personale. Questa clausula va inserita anche nel regolamento di istituto nel POF e nel contratto di scuola, Il personale ATA ha gli stessi diritti degli altri lavoratori, considerato che in questo momento sono i più maltrattati. A mio parere è mancata trasparenza da parte della dirigenza e anche un po' di presunzione da parte delle maestre che hanno ignorato il problema.

miranda ha scritto:Il dirigente doveva mandare avviso ai genitori nei tempi previsti che, se tutto il personale ATA avesse aderito allo sciopero, la scuola rimaneva chiusa. [...] A mio parere è mancata trasparenza da parte della dirigenza e anche un po' di presunzione da parte delle maestre che hanno ignorato il problema.

Concordo! Capisco anche il disappunto dei genitori... il mondo della scuola è un po' un universo parallelo, non è sempre facile spiegare le dinamiche a chi non è del mestiere. Per un genitore, se la maestra ha detto che non farà sciopero, il bimbo va a scuola, punto.

Sarebbe bastata una comunicazione da parte del Dirigente e si sarebbero evitati tanti problemi. So però che anche per il 13 novembre non è stato comunicato nulla se non che "è previsto uno sciopero" (fatto scrivere sul diario ai bambini, orrori di ortografia inclusi, eheheh).

Grazie!

mordekayn ha scritto:Mi sa che non avete fatto i conti con i collaboratori scolastici del plesso quando avevate rassicurato i genitori del servizio scolastico nel giorno di sciopero.

Cmq il Preside farebbe bene ad avere una copia delle chiavi in modo tale da aprire il plesso qualora fosse necessario.

No, ha sbagliato completamente la procedura. Avrebbe dovuto assicurarsi preventivamente di precettare un certo numero di collaboratori scolastici al fine di garantire i servizi essenziali.
Non mi risulta che il DS possa aprire la scuola all'utenza in assenza di collaboratori scolastici.

Ma nei servizi essenziali risulta l'apertura del plesso?

Ad es. per noi AA il DS ci può precettare SOLO se dobbiamo pagare in quel giorno i supplenti temporanei o se ci sono di mezzo gli scrutini..e basta.

Le chiavi il preside può avercele e aprire lui..il problema più che le chiavi è che mancando i bidelli non si può garantire la vigilanza degli alunni..quindi il Ds dovrebbe chiudere la scuola.
Di base c'è l'atteggiamento scorretto del personale docente di quella scuola..che garantiscono i genitori senza fare i conti con l'oste, in questo caso il personale ata.