Le 6 domande aperte dello scritto

Promemoria primo messaggio :

Scusate ma possiamo parlare di queste 6 domande aperte?

Io non ho ben capito, nelle classi di concorso con prova pratica (es: A028,A034,A050,A060...), dove presuppongo che quest'ultima sia totalmente incentrata su competenze relative alla classe di concorso per cui si prartecipa, nella prova scritta, le 6 domande aperte di italiano, saranno incentrate totalmente sulle avvertenze generali o ci saranno anche domande pertinenti alla propria classe di concorso?

Questa cosa si sà già o è un mistero?

maverik ha scritto:

MaurG ha scritto:Colleghi, ci sono 6 ripeto 6 domande aperte (lasciamo stare le altre in lingua).
Con 6 domande possono chiedere di tutto. Volete che una legge non la chiedano???
Volete che non chiedano qualcosa sui BES???
Ci fossero meno domande penserei che siano solo su materia ma 6 sono tantissime...

Anche io la penso così

Ma infatti, capiremo com'è strutturato il concorso solo dopo che le povere cavie avranno affrontato il concorso il 28 Aprile. Fino ad allora, tutto ciò che è presente nel bando, potrebbe essere presente. E' tanto? Si, ovvio che è tanto, ma possono chiederlo.
Ricordo che non studiare una parte del bando è un grosso rischio per qualsiasi concorso che si voglia affrontare.

paolo88 ha scritto:

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Credo che la tua strategia sia molto rischiosa, nel senso che o il concorso ti va molto bene o ti va molto male. E la seconda è la più probabile. Bastano un paio di domande sulle avvertenze generali (una se non conosci l'inglese) e sei già fuori.
Sei pronto ad affrontare questo rischio?

Robert Bruce ha scritto:

paolo88 ha scritto:

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Credo che la tua strategia sia molto rischiosa, nel senso che o il concorso ti va molto bene o ti va molto male. E la seconda è la più probabile. Bastano un paio di domande sulle avvertenze generali (una se non conosci l'inglese) e sei già fuori.
Sei pronto ad affrontare questo rischio?

Chi ti dice che non le sappia comunque senza i libri della edises,cercando su internet magari le parti per me significative?Comunque si,prontissimo ad affrontare questo rischio.

Robert Bruce ha scritto:

paolo88 ha scritto:

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Credo che la tua strategia sia molto rischiosa, nel senso che o il concorso ti va molto bene o ti va molto male. E la seconda è la più probabile. Bastano un paio di domande sulle avvertenze generali (una se non conosci l'inglese) e sei già fuori.
Sei pronto ad affrontare questo rischio?

Comunque posso dire la stessa cosa di chi si studia 500 pagine di paroloni al vento,senza andare nel concreto sulla materia. Mi sembra molto rischioso come atteggiamento,sapere dei paroloni,ma poi non saperli calare nel concreto nella disciplina. Preferisco fare una preparazione sensata,se poi le domande saranno poco sensate,capirò che è un concorso poco serio e sarò ben lieto di non superarlo

paolo88 ha scritto:

Robert Bruce ha scritto:

paolo88 ha scritto:

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Credo che la tua strategia sia molto rischiosa, nel senso che o il concorso ti va molto bene o ti va molto male. E la seconda è la più probabile. Bastano un paio di domande sulle avvertenze generali (una se non conosci l'inglese) e sei già fuori.
Sei pronto ad affrontare questo rischio?

Comunque posso dire la stessa cosa di chi si studia 500 pagine di paroloni al vento,senza andare nel concreto sulla materia. Mi sembra molto rischioso come atteggiamento,sapere dei paroloni,ma poi non saperli calare nel concreto nella disciplina. Preferisco fare una preparazione sensata,se poi le domande saranno poco sensate,capirò che è un concorso poco serio e sarò ben lieto di non superarlo

Concordo.
E' un rischio concentrarsi solo sulle avvertenze generali. Poi escono delle domande di disciplina e non si riesce a rispondere.

Robert Bruce ha scritto:

paolo88 ha scritto:

Robert Bruce ha scritto:

paolo88 ha scritto:

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Credo che la tua strategia sia molto rischiosa, nel senso che o il concorso ti va molto bene o ti va molto male. E la seconda è la più probabile. Bastano un paio di domande sulle avvertenze generali (una se non conosci l'inglese) e sei già fuori.
Sei pronto ad affrontare questo rischio?

Comunque posso dire la stessa cosa di chi si studia 500 pagine di paroloni al vento,senza andare nel concreto sulla materia. Mi sembra molto rischioso come atteggiamento,sapere dei paroloni,ma poi non saperli calare nel concreto nella disciplina. Preferisco fare una preparazione sensata,se poi le domande saranno poco sensate,capirò che è un concorso poco serio e sarò ben lieto di non superarlo

Concordo.
E' un rischio concentrarsi solo sulle avvertenze generali. Poi escono delle domande di disciplina e non si riesce a rispondere.

Io infatti non ho mai detto di non studiare le avvertenze generali,ma di fare una bella selezione delle cose veramente importanti,tipo i bes,se vuoi avere un'idea della legislazione, le varie teorie dell'apprendimento,magari anche non saperle tutte,ma ispirarsi almeno a qualcuna. La mia idea di studio è stata questa sin dall'inizio.

fraclama ha scritto:

Frammento_Adespoto ha scritto:Bisognerebbe capire  se questo dettaglio che ho citato ("risposte chiare, semplici e sintetiche") ha una certa attendibilità. Se almeno questo particolare potesse essere considerato attendibile, direbbe molto su come prepararsi e come orientare le risposte.

Ma perchè l'alternativa qual'è?

Vuoi dare risposte "oscure, contorte e prolisse"?  

Se leggi con più attenzione il mio intervento [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] , può darsi che è chiaro quello che intendo dire: l'espressione "risposte chiare, semplici e sintetiche" lascia intendere che non sono richieste risposte di tipo accademico. E molti lettori del forum sanno cosa significa l'aggettivo "accademico" (o, più volgarmente, "universitario") e tutto quello che comporta.

E' ovvio che non bisogna dare risposte "oscure, contorte e prolisse".

Ti faccio notare, inoltre, che hai citato il mio intervento in maniera impropria: quando nel riportare una citazione si omette qualcosa, bisogna aggiungere, prima e/o dopo la parte omessa, il segno [...], oppure (...). Per cui il modo in cui hai citato il mio intervento dà ragione alla tua interpretazione.
Molto probabilmente non lo hai fatto apposta, però ritengo doveroso fartelo notare.

paolo88 ha scritto: Io infatti non ho mai detto di non studiare le avvertenze generali,ma di fare una bella selezione delle cose veramente importanti,tipo i bes,se vuoi avere un'idea della legislazione, le varie teorie dell'apprendimento,magari anche non saperle tutte,ma ispirarsi almeno a qualcuna. La mia idea di studio è stata questa sin dall'inizio.

Ok, allora è una strategia sensata.
Alla fine, lavorando e con il poco tempo che abbiamo, non possiamo studiare bene tutto quanto. Pertanto, operare una scelta è necessario.

sosia88 ha scritto:io penso che in questi ultimi anni si parli tanto di metodologie didattiche, pedagogia ecc... dimenticandosi di valorizzare le competenze disciplinari degli studenti, che sono quelle che  serviranno terminato il percorso scolastico sia che vogliano accedere all'università dove di pedagogia non si interessano, sia se intendono accedere direttamente nel mondo del lavoro.

Concordo in pieno.

paolo88 ha scritto:Che leggendo quelle cose pedagogiche viene solo da dormire, dicono dei concetti con paroloni,per poi finire sempre con il dire cose banali e a volte la stessa cosa.

Sul leggere cose pedagogiche staccate dalla realtà - o frutto di menate accademiche - concordo in pieno.

Ritengo comunque che la scuola sia seria anche (e dunque non solo) quando i docenti tengono conto che la loro professionalità è legata all'educare e non solo all'istruire.

paolo88 ha scritto:Io infatti non ho mai detto di non studiare le avvertenze generali,ma di fare una bella selezione delle cose veramente importanti,tipo i bes,se vuoi avere un'idea della legislazione, le varie teorie dell'apprendimento,magari anche non saperle tutte,ma ispirarsi almeno a qualcuna.

Anche io farò così.

maverik ha scritto:

MaurG ha scritto:Colleghi, ci sono 6 ripeto 6 domande aperte (lasciamo stare le altre in lingua).
Con 6 domande possono chiedere di tutto. Volete che una legge non la chiedano???
Volete che non chiedano qualcosa sui BES???
Ci fossero meno domande penserei che siano solo su materia ma 6 sono tantissime...

Anche io la penso così

Infatti 6 domande (più 2 di inglese) e da fare in 150 minuti.
Non penso che in così poco tempo possano chiedere domande come quelle che ho visto passare in questi giorni nei vari topic o riesumate su libri edises, dove solo per leggerle ci vogliono 10 minuti.
Nel concorso precedente c'era circa lo stesso tempo e le domande erano solo tre (per la mia disciplina) ed erano solo sulla materia, avevamo inoltre il vocabolario dove se avevi qualche dubbio potevi cercarti i termini.
Vi posso garantire che abbiamo sfruttato tutto il tempo a disposizione.

La logica vorrebbe che, in così poco tempo, i quesiti, anche quelli più teorici e nozionistici (parte legislativa, per esempio) fossero sempre calati in un contesto reale, cioè relativo alla pratica docente quotidiana e, dove possibile, alla propria materia/e di insegnamento. Purtroppo non so quanto potremo fidarci di questa gente... Non vedo l'ora di leggere i commenti dal 28 in poi, che saranno sicuramente utilissimi.

Secondo me le domande saranno articolate così:

PRIMA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 1 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

SECONDA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 2 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

TERZA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 3 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

QUARTA DOMANDA:
Psicologia dell'educazione, dello sviluppo, dell'apprendimento o Pedagogia

QUINTA DOMANDA:
Metodologie didattiche

SESTA DOMANDA:
Legislazione scolastica

Ho dimenticato qualcosa?

CarmillaK. ha scritto:La logica vorrebbe che, in così poco tempo, i quesiti, anche quelli più teorici e nozionistici (parte legislativa, per esempio) fossero sempre calati in un contesto reale, cioè relativo alla pratica docente quotidiana e, dove possibile, alla propria materia/e di insegnamento. Purtroppo non so quanto potremo fidarci di questa gente... Non vedo l'ora di leggere i commenti dal 28 in poi, che saranno sicuramente utilissimi.

La penso nello stesso modo...!!!!!!
In questi giorni ho pensato e ripensato alle possibili domande (cambiando idea in continuazione). A mio parere dal 28 cominceremo ad avere un'idea più chiara

Frammento_Adespoto ha scritto:Secondo me le domande saranno articolate così:

PRIMA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 1 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

SECONDA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 2 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

TERZA DOMANDA:
Contenuti della disciplina n. 3 della tua classe di concorso + eventuali indicazioni sull'articolazione didattica dei contenuti

QUARTA DOMANDA:
Psicologia dell'educazione, dello sviluppo, dell'apprendimento o Pedagogia

QUINTA DOMANDA:
Metodologie didattiche

SESTA DOMANDA:
Legislazione scolastica

Ho dimenticato qualcosa?

Credo che questa impostazione probabilmente si avvicini alla realtà.

Si diciamo che è una buona proposta....quindi bisogna studiare tutto....evvaiiiiii!!!!!!
Chissà cosa ci sarà sulla lingua, testo letterario o testo in inglese sulla materia??

Secondo me le domande saranno articolate così: ha scritto:

Non mi sembra tu abbia dimenticato niente. Sono domande plausibilissime e anche logiche, solo che bisognerebbe (è ovvio) vedere più in dettaglio come verranno formulate (es. partendo da un articolo preciso? Da un'affermazione di qualche psicologo o pedagogista? Oppure da una situazione concreta) e che tipo di risposte consentiranno (schematiche e sintetiche? Approfondite e articolate?). E per noi di lingue che abbiamo tutte e 8 le domande a risposta aperta chissà cosa s'inventeranno (l'analisi di un testo? Una traduzione?). Teoricamente tutto è possibile...

Sì, certo. Bisognerebbe vedere più in dettaglio. Anche se non stiamo nella testa del MIUR, possiamo fare, nel tempo che abbiamo a disposizione, una serie di ipotesi diverse, tutte plausibili, in modo che già in questi giorni possiamo riflettere su come rispondere e, se scopriamo di avere delle lacune, siamo ancora in tempo per colmarle.

Anche secondo me le domande potrebbero essere articolate come dice Frammento_Adespoto.

Sulla modalità delle risposte possiamo prendere in considerazione alcuni fattori, che possiamo considerare oggettivi. Il tempo concesso è 150 minuti. Dunque, se le domande sono 8, per ogni domanda avremo circa 18 minuti. Questo significa che difficilmente le nostre risposte supereranno le 2000 battute (bisogna inoltre considerare che, nel corso della scrittura, è necessario ritornare indietro, rileggere il testo digitato e fare subito, se è necessario, qualche correzione, e alla fine, rileggere il testo per l'ultima volta: queste operazioni possono portare via dai 2 ai 3 minuti). Per leggere la domanda e capire cosa dobbiamo scrivere nello spazio di 2000 battute, senza pensare a possibili approfondimenti ulteriori, occorrono, nel migliore dei casi, almeno 2 minuti netti (cioè 40 secondi per leggere bene la domanda e 1 minuto e 20 sec. per riflettere su come vogliamo organizzare i contenuti della nostra risposta); consideriamo anche che saranno necessarie alcune pause fisiologiche e psicologiche (perché non siamo delle macchine e non scriveremo sotto dettatura), pause che possono durare in tutto, per ogni domanda, due minuti (supponendo che, nel migliore dei casi, le pause potranno essere 4, ciascuna di 30 sec.). Tenuto conto di tutto questo, possiamo assumere che il tempo netto e concreto che abbiamo a disposizione per la digitazione è un tempo di circa 11 minuti.

Considerando questo, non credo che potremmo scrivere trattazioni ampie e accademiche, ma dovremo limitarci ad esporre i contenuti essenziali, e questo per un semplice motivo: dopo aver letto la domanda e dopo aver pensato, nelle linee generali, quello che vogliamo scrivere, il tempo a disposizione, pause psicologiche e fisiologiche comprese, è di 16 minuti.

P.S. Non so dove ho letto che, dopo i primi 20 minuti, la capacità di attenzione e di concentrazione comincia a venire meno: speriamo che questo non si verificherà nel nostro caso.

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Questo è quello che ci aspetta !!!!

Quello che ci aspetta? La sveglia di Fantozzi? Io lo sto facendo già da alcuni giorni. Sono letteralmente incollato ai libri (e di tanto in tanto mi affaccio sul forum e sulle news di Orizzonte Scuola per vedere se ci sono delle novità, visto che, tra l'altro, il concorso può saltare da un momento all'altro se si accorgono che mancano i commissari).

Ma visto che i nostri sono Tempi moderni, dobbiamo adeguarci alla situazione. D'altronde per fare il docente è richiesta la massima preparazione e la massima efficienza.

Beato chi di domande aperte ne ha solo sei...

Frammento_Adespoto ha scritto:Quello che ci aspetta? La sveglia di Fantozzi? Io lo sto facendo già da alcuni giorni. Sono letteralmente incollato ai libri (e di tanto in tanto mi affaccio sul forum e sulle news di Orizzonte Scuola per vedere se ci sono delle novità, visto che, tra l'altro, il concorso può saltare da un momento all'altro se si accorgono che mancano i commissari).

Ma visto che i nostri sono Tempi moderni, dobbiamo adeguarci alla situazione. D'altronde per fare il docente è richiesta la massima preparazione e la massima efficienza.

La sveglia era solo un riferimento alla tua puntigliosa descrizione sulla tempistica necessaria per svolgere le domande e le funzioni fisiologiche....
.....tanto per sdrammatizzare !!!!!
Non era una presa per i fondelli....anzi apprezzo e condivido tutto quello che hai scritto.