Le 6 domande aperte dello scritto

Promemoria primo messaggio :

Scusate ma possiamo parlare di queste 6 domande aperte?

Io non ho ben capito, nelle classi di concorso con prova pratica (es: A028,A034,A050,A060...), dove presuppongo che quest'ultima sia totalmente incentrata su competenze relative alla classe di concorso per cui si prartecipa, nella prova scritta, le 6 domande aperte di italiano, saranno incentrate totalmente sulle avvertenze generali o ci saranno anche domande pertinenti alla propria classe di concorso?

Questa cosa si sà già o è un mistero?

Il sito Miuristruzione è farlocco e ovviamente dice tutto e niente.
L'unica cosa che abbiamo in mano sono le indicazioni del MIUR vero pubblicate l'altro ieri:
"trattazione articolata di tematiche disciplinari, culturali e professionali, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento"
Frase che parrebbe confermare quello che dicevo qualche settimana fa, ovvero che saranno domande disciplinari e che chi sta occupando il 90 % del tempo a farsi le Avvertenze Generali forse sbaglia.

Secondo me l'unico modo per capire che tipologia di domande ci saranno è quello di aspettare gli scritti dei primi 2 giorni e usufruire delle informazioni che ci metteranno a disposizione i disgraziati che andranno al patibolo durante le prime prove.
Questo potrebbe essere un modo per capire chi ha studiato gli argomenti giusti...

Scusate ma sapete quanti righi avremo a disposizione per ogni risposta aperta? Dovranno essere risposte di qualche rigo o temi? Grazie mille

Prenderei con le molle, in genere, quel che si trova su quel sito dal nome fuorviante. Alcune affermazioni comunque mi sembrano logiche.

Saranno domande sulla tua disciplina,come spiegherai un concetto o argomento e dovrai ricollegarti a qualche teoria dell'apprendimento, tipo costruttivismo ad esempio. Io mi sto preparando così,materia e qualche teoria dell'apprendimento.. Nessun pazzo ti chiede di sapere tutte le avvertenze generali,secondo me ognuno dovrebbe avere quelle due,tre teorie alle quali si rifà nel momento in cui spiega come presentare l'argomento,punto. Io sono convinto che sia così

paolo88 ha scritto:Saranno domande sulla tua disciplina,come spiegherai un concetto o argomento e dovrai ricollegarti a qualche teoria dell'apprendimento, tipo costruttivismo ad esempio. Io mi sto preparando così,materia e qualche teoria dell'apprendimento.. Nessun pazzo ti chiede di sapere tutte le avvertenze generali,secondo me ognuno dovrebbe avere quelle due,tre teorie alle quali si rifà nel momento in cui spiega come presentare l'argomento,punto. Io sono convinto che sia così

Concordo. Io mi sto concentrando solo sulla disciplina.

maverik ha scritto:
scusate ma possiamo parlare di queste 6 domande aperte? ... io non ho ben capito

neanche io ... e mi sono anche arreso ...

non esiste alcun metodo di studio/riassunto ragionevole

possono domandare piu' oceani di programmi vari

metodi di insegnamento ... conoscenze ... abilita' ... competenze ... norme tra le piu' varie e fantasiose

forse per la normativa potrebbe essere ragionevole studiare questo(???)

Codice disciplinare e codice di comportamento

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geki ha scritto:
secondo me l'unico modo per capire che tipologia di domande ci saranno
e' quello di aspettare gli scritti dei primi 2 giorni e usufruire delle informazioni
che ci metteranno a disposizione i disgraziati che andranno al patibolo durante le prime prove ...
questo potrebbe essere un modo per capire chi ha studiato gli argomenti giusti...

per me neanche questo e' attendibile ...

per come sono proposte(formato elettronico)

potranno pescare casualmente da una base di dati (cioe' domande) oceanica

charman ha scritto:

paolo88 ha scritto:Saranno domande sulla tua disciplina,come spiegherai un concetto o argomento e dovrai ricollegarti a qualche teoria dell'apprendimento, tipo costruttivismo ad esempio. Io mi sto preparando così,materia e qualche teoria dell'apprendimento.. Nessun pazzo ti chiede di sapere tutte le avvertenze generali,secondo me ognuno dovrebbe avere quelle due,tre teorie alle quali si rifà nel momento in cui spiega come presentare l'argomento,punto. Io sono convinto che sia così

Concordo. Io mi sto concentrando solo sulla disciplina.

Fai benissimo,anche io..Purtroppo la maggior parte della gente si è fissata con le avvertenze generali,il che non ha senso,secondo me. Bisognerà avere presente quelle due o tre teorie di apprendimento alle quali si farà riferimento quando spiegheremo come presentare l'argomento che ci chiederanno. Questa è la chiave su come studiare,non certo leggersi quei libroni della edises che non dicono nulla in concreto e che nessuno si potrà mai ricordare.

IO credo che una o 2 domande sulle avvertenze ci saranno....una sulla legislazione, o sui dsa o sulle tecnologie informatiche....sulla valutazione insomma il brodo c'è ....prepararsi troppo sulle avvertenze non è buono, prepararsi solo sulla disciplina non è buono....si dovrebbe sapere tutto....

Io sono convintissimo invece che sulle avvertenze non ci sarà nulla,dovrai inglobarle te nella disciplina,tipo citando i bes,dsa, teorie dell'apprendimento.. Non capisco la fissazione per le avvertenze generali di questo concorso ahah,bah..Forse per vendere i libri della edises. Metodologica non significa niente contenuti e studiarsi il librone della edises,ma che dovrai cercare di spiegare un argomento ricollegandoti alla questione bes, magari ad una teoria che ti piace e alla quale ti ispiri per spiegare,ecc..

Tra l'altro, i commissari non sanno nulla di queste avvertenze ahah,sono prof di ruolo, che quindi non hanno la minima di idea di queste cose. Perchè fortunatamente una volta la scuola era seria e della pedagogia non fregava una mazza a nessuno

Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

maverik ha scritto:Il problema è che non possiamo saperlo fin quando non ci sediamo nella postazione...o almeno fin quando non sapremo le domande dai pionieri dei primi giorni....una cosa è certa...nel bando c'è scritto che le avvertenze le devi conoscere....tutti i punti.

Ho capito,ma se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree, nella tua materia,in pedagogia,in psicologia dello sviluppo,in legge..Uno sceglie la propria via di studio, io di certo non leggo quei libroni della edises,primo perchè non credo che serva a qualcosa,secondo perchè non mi ricorderei comunque un fico secco,terzo perchè non ho tempo. La ragione mi ha indicato questa strada di studio,se poi è sbagliata pace e amen,me ne farò una ragione e sarò bocciato.

Il testo della Edises sulle "Avvertenze generali", soprattutto nella prima parte (pedagogia, psicologia dell'educazione, metodologie didattiche, etc.) è molto ben fatto: è un'ottima sintesi. Non credo che studiarla costerà molta fatica.

Il problema principale, secondo me, è come dobbiamo impostare le risposte: dovranno somigliare più ad un manuale da liceo (chiaro, sintetico, generalizzante) o ad un testo universitario (complesso ed altamente specialistico e molto articolato nell'esposizione dei contenuti), aggiungendo ovviamente, in entrambi i casi, i riferimenti a come inquadrare la tematica trattata dal punto di vista didattico?

Sul sito miuristruzione.com è scritto che le risposte devono essere "chiare, semplici e sintetiche". E' vero, non è un sito ufficiale del ministero, cosa che viene specificata nella sezione redazione e contatti (prima non l'avevo notato. Però devo dire che la scelta del nome del sito mi sembra abbastanza singolare). Bisognerebbe capire, però, se questo dettaglio che ho citato ("risposte chiare, semplici e sintetiche") ha una certa attendibilità. Se almeno questo particolare potesse essere considerato attendibile, direbbe molto su come prepararsi e come orientare le risposte.

>se guardi il bando dovresti anche avere 6 lauree

si in teoria pero' se capisci l'aria che tira

piu' sei giovane e piu' e' probabile che passerai lo scritto e avrai domande ragionevoli all'orale

(valgono i miei precedenti interventi su: Primi abbinamenti aule...

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B.u.m. ha scritto:Alcune affermazioni comunque mi sembrano logiche.

Concordo.

paolo88 ha scritto:Saranno domande sulla tua disciplina,come spiegherai un concetto o argomento e dovrai ricollegarti a qualche teoria dell'apprendimento, tipo costruttivismo ad esempio. Io mi sto preparando così,materia e qualche teoria dell'apprendimento.. Nessun pazzo ti chiede di sapere tutte le avvertenze generali,secondo me ognuno dovrebbe avere quelle due,tre teorie alle quali si rifà nel momento in cui spiega come presentare l'argomento,punto. Io sono convinto che sia così

E per la normativa, secondo te Paolo88 ci sarà qualcosa?

paolo88 ha scritto:Perchè fortunatamente una volta la scuola era seria e della pedagogia non fregava una mazza a nessuno

Scusa ma faccio fatica a vedere il nesso tra serietà della scuola e menefreghismo della pedagogia.

caminante ha scritto:

paolo88 ha scritto:Perchè fortunatamente una volta la scuola era seria e della pedagogia non fregava una mazza a nessuno

Scusa ma faccio fatica a vedere il nesso tra serietà della scuola e menefreghismo della pedagogia.

Non so ovviamente se la sua opinione è la medesima, ma io penso che in questi ultimi anni si parli tanto di metodologie didattiche, pedagogia ecc... dimenticandosi di valorizzare le competenze disciplinari degli studenti, che sono quelle che serviranno terminato il percorso scolastico sia che vogliano accedere all'università dove di pedagogia non si interessano, sia se intendono accedere direttamente nel mondo del lavoro. Un'azienda vuole un ragioniere che conosca la contabilità (mi riferisco ad un diplomato in un ITC ovviamente).
Tornando, però, all'oggetto, le avvertenze generali fanno parte integrante del programma e, pertanto, secondo me un paio di domande di legislazione, didattica per competenze ci saranno. Aggiungo: spero di sbagliarmi

Frammento_Adespoto ha scritto:Bisognerebbe capire se questo dettaglio che ho citato ("risposte chiare, semplici e sintetiche") ha una certa attendibilità. Se almeno questo particolare potesse essere considerato attendibile, direbbe molto su come prepararsi e come orientare le risposte.

Ma perchè l'alternativa qual'è?

Vuoi dare risposte "oscure, contorte e prolisse"?

Colleghi, ci sono 6 ripeto 6 domande aperte (lasciamo stare le altre in lingua).
Con 6 domande possono chiedere di tutto. Volete che una legge non la chiedano???
Volete che non chiedano qualcosa sui BES???
Ci fossero meno domande penserei che siano solo su materia ma 6 sono tantissime...

MaurG ha scritto:Colleghi, ci sono 6 ripeto 6 domande aperte (lasciamo stare le altre in lingua).
Con 6 domande possono chiedere di tutto. Volete che una legge non la chiedano???
Volete che non chiedano qualcosa sui BES???
Ci fossero meno domande penserei che siano solo su materia ma 6 sono tantissime...

Anche io la penso così

caminante ha scritto:

paolo88 ha scritto:Perchè fortunatamente una volta la scuola era seria e della pedagogia non fregava una mazza a nessuno

Scusa ma faccio fatica a vedere il nesso tra serietà della scuola e menefreghismo della pedagogia.

Che leggendo quelle cose pedagogiche viene solo da dormire, dicono dei concetti con paroloni,per poi finire sempre con il dire cose banali e a volte la stessa cosa. Prendi ad esempio la teoria di moda adesso,il costruttivismo, gli autori dicono tutti la stessa cosa in fondo, che lo studente deve costruire il sapere da solo con la guida dell'insegnante. Nello scritto se mettete costruttivismo in ogni domanda secondo me vi danno il massimo.

sosia88 ha scritto:

caminante ha scritto:

paolo88 ha scritto:Perchè fortunatamente una volta la scuola era seria e della pedagogia non fregava una mazza a nessuno

Scusa ma faccio fatica a vedere il nesso tra serietà della scuola e menefreghismo della pedagogia.

Non so ovviamente se la sua opinione è la medesima, ma io penso che in questi ultimi anni si parli tanto di metodologie didattiche, pedagogia ecc... dimenticandosi di valorizzare le competenze disciplinari degli studenti, che sono quelle che  serviranno terminato il percorso scolastico sia che vogliano accedere all'università dove di pedagogia non si interessano, sia se intendono accedere direttamente nel mondo del lavoro. Un'azienda vuole un ragioniere che conosca la contabilità (mi riferisco ad un diplomato in un ITC ovviamente).
Tornando, però, all'oggetto, le avvertenze generali fanno parte integrante del programma e, pertanto, secondo me un paio di domande di legislazione, didattica per competenze ci saranno. Aggiungo: spero di sbagliarmi

Si,più o meno intendevo quello..Ok,per didattica per competenze cosa possiamo dire?In sostanza gira e rigira torni al costruttivismo,con imparare ad imparare, apprendere facendo e balle varie. Sostanzialmente la didattica per competenze è quella.