Riunioni collegiali in astensione obbligatoria

Saro' in astensione obbligatoria per maternita' fino a fine ottobre.
Poiche' nelle varie riunioni di settembre vengono prese decisioni importanti che riguardano l'attivita' di tutto l'anno scolastico, posso partecipare pur non essendo tenuta a farlo? Se posso partecipare, ho anche diritto a partecipare ad eventuali votazioni?
Grazie,

valeria.delgammba ha scritto:Saro' in astensione obbligatoria per maternita' fino a fine ottobre.
Poiche' nelle varie riunioni di settembre vengono prese decisioni importanti che riguardano l'attivita' di tutto l'anno scolastico, posso partecipare pur non essendo tenuta a farlo? Se posso partecipare, ho anche diritto a partecipare ad eventuali votazioni?
Grazie,

No che non puoi, sei in astensione per legge, inoltre non potresti esercitare diritto di voto,perchè legalmente assente.

Ma posso assumere una funzione strumentale o essere nominata coordinatrice?

E poi perche' non posso partecipare? Alle riunioni per i PDF degli alunni H, per esempio, credo di poter partecipare, con i genitori posso parlare.. Sono attivita' funzionali all'insegnamento quantificate su base annuale (le riunioni) o non quantificate affatto (rapporti con le famiglie, preparazione dell'attivita' didattica, ecc). Se io sono assente per un mese e mezzo in tutto l'anno mi condiziono cosi' pesantemente l'attivita' di tutto l'anno?

Si chiama astensione obbligatoria: in quel periodo il datore di lavoro non può consentirti di partecipare ad alcuna attività, collegiale o individuale.

Con i genitori puoi parlare, certo: se incontri un genitore al supermercato, nessuno può impedirti di fare una chiacchierata amena :-); se, come penso, intendi che puoi presenziare ai colloqui settimanali o mensili, sei del tutto fuori strada.

Mi chiedo perché escludi di presentarti in classe al mattino, ma vorresti andare a scuola il pomeriggio.

Aggiungo una cosa: se, al momento di assegnare il coordinamento delle classi, tu fossi ancora in obbligatoria, non avrebbe senso assegnare a te una classe, visto che al momento non ci sei e nessuno può escludere che al termine dell'obbligatoria tu entri in congedo parentale, anche per il resto dell'anno scolastico.
Avrebbe senso, magari, nominare il docente che ti sostituisce, con l'implicita conseguenza che, al tuo eventuale rientro, subentri di diritto tu.

Ritiro su questo post perche' ho un altro quesito: come per il coordinamento..non posso neanche assumere una funzione strumentale?
A me pare discriminatorio nei confronti della maternita'.

Con una certificazione del ginecologo pare che si possa sostenere l'esame conclusivo dell'anno di prova anche al nono mese (scritto in un altro post in questa sezione, non so se sia vero). Se mi faccio certificare dal pediatra che il neonato puo' sopravvivere due ore senza di me e il marito dichiara di saper cambiare il pannolino?

fradacla ha scritto:Aggiungo una cosa: se, al momento di assegnare il coordinamento delle classi, tu fossi ancora in obbligatoria, non avrebbe senso assegnare a te una classe, visto che al momento non ci sei e nessuno può escludere che al termine dell'obbligatoria tu entri in congedo parentale, anche per il resto dell'anno scolastico.
Avrebbe senso, magari, nominare il docente che ti sostituisce, con l'implicita conseguenza che, al tuo eventuale rientro, subentri di diritto tu.

Quest'anno nessuno mi ha chiesto garanzie che non subissi incidenti o che non avessi gravidanze a rischio, prima di affidarmi gli incarichi che ho avuto..

Non tentare di fare la furba :-)

Se ti danno un incarico mentre stai prestando regolarmente servizio, nessuno può sapere se ti ammalerai, ti romperai un braccio o metterai in cantiere un figlio. Può succedere di tutto, ma si tratta di imprevisti; se succedono, qualcuno sarà nominato supplente ed erediterà gli incarichi pro tempore.

Tu stai lamentando una discriminazione per una situazione diversa: se sei in obbligatoria al momento dell'assegnazione degli incarichi, sei legittimamente (e obbligatoriamente) assente ancora per un mese, due, tre, a seconda del punto a cui sei arrivata.
In base a quale principio intendi assumere un incarico che, almeno per un mese, due, tre..., non potrai certamente espletare?
Escludiamo anche l'ipotesi del congedo parentale o della riduzione oraria per allattamento.
Resta il fatto che l'incarico richiede che hic et nunc tu cominci a lavorare da coordinatore, da responsabile di funzione strumentale, da collaboratore del DS.

D'altra parte, se per un anno scolastico salti il giro degli incarichi aggiuntivi, non succede nulla.

Quanto al certificato del pediatra e al marito, potevi risparmiarti la satira: non hai capito che il punto non è quello che vuoi fare tu, ma quello che un datore di lavoro non può consentire.

Ok. Da un punto di vista legale probabilmente hai ragione e quindi il mio è più uno sfogo che una richiesta di informazioni. Non è che mi logori di non poter assumere incarichi aggiuntivi o che mi preoccupi di svolgere, al mio rientro, una programmazione che magari non c'entra niente con quello che qualcuno ha messo nel proprio piano di lavoro.
Mi dispiace però il modo di concepire la tutela della maternità, che mi sembra quasi la tutela dell'incapace invece che un reale tentativo di conciliare genitorialità e lavoro.

L'idea che il datore di lavoro non possa farmi fare NULLA mi pare sinceramente limitante. Neanche corsi di formazione, per esempio?
Se nel pubblico questo approccio non crea particolari discriminazioni, nel lavoro privato mi pare inevitabile che le donne siano lavorativamente molto penalizzate come possibilità di trovare impiego o di fare carriera.

Comunque ribadisco..il mio è più che altro uno sfogo..