BES - Qualcuno mi aiuta a capire? Alunni con cittadinanza non italiana

Buongiorno a tutti,
nella Nota Ministeriale del 22/11/2013 si legge:

" Alunni con cittadinanza non italiana: per quanto concerne gli alunni con cittadinanza non italiana, è stato già chiarito nella CM n°8 del 21013 che essi necessitano anzitutto di interventi didattici relativi all'apprendimento della lingua e SOLO IN VIA ECCEZIONALE della formalizzazione tramite un PDP"

Quindi, la mia domanda è questa: il PDP per i BES con svantaggio linguistico avviene solo in via eccezionale? Anche voi capite questo, giusto? Quindi, perchè nella mia scuola ad ogni alunno straniero, arrivato da poco in Italia, si predispone il PDP, se questo Piano andrebbe redatto solo in via eccezionale?

Un'altra domanda: chi organizza i corsi L2? La scuola o enti accreditati? Lo studente paga o è gratuito?

Grazie mille, a chi mi risolverà questo dubbio. Ho sempre pensato che il PDP, sì, non fosse obbligatorio per gli stranieri, ma nemmeno da predisporre in via eccezionale....

La nota cerca di scoraggiare, ma poi normalmente si fa.
Il corso credo che sia organizzato dalla scuola e non mi risulta che lo studente debba pagare (mi sembrerebbe assurdo).

Oltretutto, non capisco cosa c'entri la cittadinanza.

Il bes per ragioni di disagio linguistico si può fare ogniqualvolta ci sia uno studente che non padroneggia la lingua, indipendentemente dalla cittadinanza, o da quanto tempo sia arrivato in Italia.

Anche il bambino nato a Prato da padre italiano e madre cinese separati subito, e cresciuto prevalentemente con la famiglia della madre, che quindi la cittadinanza italiana ce l'ha, ma che in casa parla solo cinese, potrebbe avere gli stessi problemi linguistici di un immigrato appena arrivato.

Mentre il figlio di genitori entrambi stranieri ma nato qui, perfettamente integrato, e che è stato a scuola in Italia fin dall'asilo nido, può non avere la cittadinanza italiana ma parlare italiano perfettamente...

Dec ha scritto:La nota cerca di scoraggiare, ma poi normalmente si fa.
Il corso credo che sia organizzato dalla scuola e non mi risulta che lo studente debba pagare (mi sembrerebbe assurdo).

Da noi c'è sempre un corso, abbastanza breve, organizzato dalla scuola, ma siccome abbiamo pochi stranieri con difficoltà linguistiche li mettimo tutti insieme ed è capitato un corso con un arabo, un ucraino e un cinese.
Poi c'è anche un altro corso, molto più lungo, organizzato da una delle scuole della rete, i ragazzi sono, ovviamente, molti di più, ma vengono suddivisi a seconda della lingua di provenienza. In ogni caso lo studente non deve pagare.

Grazie mille a tutti per i chiarimenti.
Vi chiedo un'altra cosa: il PDP redatto per un alunno con svantaggio linguistico è da considerare temporaneo? Può venir sospeso nel corso dell'anno scolastico? Se lo si attiva in prima, sarà attivato anche negli anni successivi?

Inoltre, nella Circolare ministeriale del 8/03/2013 si parla, per gli alunni con svantaggio linguistico, culturale e socioeconomico, di MISURE DISPENSATIVE transitorie. Perchè solo le misure dispensative e non anche gli strumenti compensativi?

"Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente ad aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati, più che strumenti compensativi e misure dispensative"

Il pdp per i Bes è sempre temporaneo. Può essere sospeso nel corso dell'anno scolastico e finisce in ogni caso alla fine dell'anno scolastico. Se si ritiene che sia necessario anche per l'anno successivo, bisogna presentarne un altro (eventualmente modificato).
Non so rispondere alla seconda domanda e non credo che ci sia una ragione particolare, se non il voler ribadire che, ove possibile, sono da preferire le misure compensative a quelle dispensative e i percorsi personalizzati agli strumenti compensativi.

Anche da me alle medie, scuola con altissimo numero di ragazzini stranieri molti dei quali appena arrivati in Italia, anche da me alfabetizzazione per tutto l'anno.
Intensiva fino a gennaio/febbraio... Poi solo un paio di ore a settimana.
I corsi li tengono docenti della scuola, uno mi pare proprio con distacco dedicato ai corsi di italiano, gli altri corsi, divisi per livello, nai a parte, li tengono tutti i colleghi, soprattutto lettere e lingue, con retribuzione aggiuntiva pagata dalla scuola e con ore da restituire (le famose ore da 50 ninuti).
Quest'anno però ho visto anche i due di potenziamento segnati nel tabellone di alfabetizzazione...
Ma mettendo insieme i ragazzini da alfabetizzare... Temo ne verrebbe fuori quasi un'intera sezione...
(Egitto e Marocco soprattutto ma anche tanti ragazzini dalla Cina, Romania, Albania, Ucraina e filippine).

Grazie mille a tutti, ora mi sembra un po' più chiaro! :-)