nuove disposizioni per l'uscita alle medie
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nuove disposizioni per l'uscita alle medie
Promemoria primo messaggio :
I DS della mia zona, Alto Milanese, nell'attesa di qualche decreto più specifico, si sono accordati su due fronti: accompagnamento degli allievi fino al cancello e firma di una lunga liberatoria ai genitori. La domanda è: chi ha l'ultima ora, può conteggiare i minuti in più spesi per accompagnare fino al cancello (invece che al portone interno), o non si possono aggiungere al famigerato "reupero" dovuto alle ore da 55 minuti?
I DS della mia zona, Alto Milanese, nell'attesa di qualche decreto più specifico, si sono accordati su due fronti: accompagnamento degli allievi fino al cancello e firma di una lunga liberatoria ai genitori. La domanda è: chi ha l'ultima ora, può conteggiare i minuti in più spesi per accompagnare fino al cancello (invece che al portone interno), o non si possono aggiungere al famigerato "reupero" dovuto alle ore da 55 minuti?
Silvia C.- Messaggi : 130
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
Io leggo solo il riferimento alla possibilità di uscita autonoma dei ragazzi (minori di 14 anni) e dunque alla non responsabilità della scuola né dell'eventuale conducente del mezzo di trasporto che possano prendere "autonomamente", etc etc.
L'unico punto debole mi sembra messo in luce da avido in merito alla soglia di minore età, non distinguendo tra elementari o medie, e che mi pare invece doveroso.
Dove leggete che si obbligano i genitori o eventuali parenti ad andare a prenderli?
L'unico punto debole mi sembra messo in luce da avido in merito alla soglia di minore età, non distinguendo tra elementari o medie, e che mi pare invece doveroso.
Dove leggete che si obbligano i genitori o eventuali parenti ad andare a prenderli?
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
A prescindere dalle macchinazioni che si possono fare, gli elementi di rischio per i minori sono sostanzialmente due:
1) il traffico
2) la frequentazione delle vie da parte di gente poco raccomandabile (pusher, ladri, pedofili e via dicendo)
Il primo è sicuramente un problema, ma invece di cercare i responsabili nei soliti capri espiatori, si dovrebbero chiudere in galera e buttare la chiave nella fossa delle marianne i veri responsabili ogni volta che vengono coinvolti: gli imbecilli che al volante credono di essere solo un gradino più sotto del padreterno.
Al volante sono una scheggia (cit.), ma se vedo un cane o un gatto o un bambino o la classica vecchietta sul marciapiede o sul bordo della strada rallento e soprattutto mi tengo pronto a inchiodare anche se sto andando a 20, perché può sempre capitare che qualcuno sbuchi di corsa da dietro un'auto parcheggiata, da un angolo o dall'uscita di un edificio. Il cellulare lo lascio dove deve restare quando si guida, anzi, in genere lo tengo nella borsa sul sedile posteriore e addirittura, spesso, con la suoneria disattivata.
Ogni giorno faccio un tratto di strada cittadina in cui ogni settimana c'è almeno uno sventurato che viene falciato sulle strisce pedonali. E non ci vuole molto a capire perché: velocità, spericolatezza e, soprattutto, distrazione. Ho perso il conto degli automobilisti che vedo cazzeggiare sul cellulare mentre sono alla guida. E non parlo di parlare al cellulare, parlo di imbecilli che messaggiano sul cellulare. E chissà quanti di questi sono mamme o babbi che stanno andando a prelevare il pargoletto per evitare che venga falciato da altri imbecilli che cazzeggiano sul cellulare.
Il problema del pericolo del traffico non si risolve certo facendo andare i genitori a prelevare i pargoli a scuola. Anzi, quest'usanza non fa altro che aumentare le situazioni di rischio. Il classico quadretto dell'uscita di una scuola dell'obbligo si configura ormai nel solito nonno dotato di paletta e fascia al braccio che fa il "vigile" sul passaggio pedonale davanti all'ingresso e in un vero e proprio casino entro i 200 metri prima e dopo quel passaggio costellato di macchine parcheggiate ad minchiam, in doppia, terza fila su entrambi i lati, a spina di pesce e chi più ne ha più ne metta, mamme che attraversano di corsa dove capita con pargoletto in una mano e cellulare nell'altra, che attraversano ad minchiam pur di raggiungere al più presto la macchina ferma in tripla fila 50 metri più avanti con le quattro frecce rigorosamente accese. Ecc. ecc. ecc.
In alcuni comuni della mia zona, all'ingresso del paese c'è tanto di cartello con il seguente avviso: "Rallentate, in questo paese i bambini giocano ancora per strada". Questa è la vera dimensione umana. Ci vuole molto a capirlo? Da quando guido ho causato solo tre piccoli incidenti di poco conto, me ne sono assunto la responsabilità pagando i danni alle auto coinvolte, ma è certo che non ho mai causato danno alle persone. E ogni giorno evito parecchi incidenti, anche perché sono molto attento alle cazzate combinate dagli altri, automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. Rinuncio volentieri al mio diritto sacrosanto di precedenza se questo permette di evitare l'incidente. E non sono certo un ligio rispettoso del codice della strada.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, a fronte di immagini al limite del patetico con spiegamenti di vigili urbani a controllare se il disco orario è scaduto o spiegamenti di mille mila volanti e cellulari a controllare che un corteo di 100 bipedi non sfori il percorso programmato o che non scoppino tafferugli nelle movide, si è mai visto un agente di pubblica sicurezza vigilare in prossimità di una scuola, non dico 24 ore su 24, ma almeno negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole?
E perché non istituire le isole pedonali in prossimità delle scuole nelle fasce orarie a rischio? Chi vuole andare in auto e correre, usi le tangenziali e le strade ad alta percorrenza, le hanno inventate per quello.
Insomma, ci vuole molto invece di inventarsi improbabili equilibrismi giuridici? Le parole chiave sono tre: vigilanza, regole ferree e pugno di ferro con chi le infrange.
1) il traffico
2) la frequentazione delle vie da parte di gente poco raccomandabile (pusher, ladri, pedofili e via dicendo)
Il primo è sicuramente un problema, ma invece di cercare i responsabili nei soliti capri espiatori, si dovrebbero chiudere in galera e buttare la chiave nella fossa delle marianne i veri responsabili ogni volta che vengono coinvolti: gli imbecilli che al volante credono di essere solo un gradino più sotto del padreterno.
Al volante sono una scheggia (cit.), ma se vedo un cane o un gatto o un bambino o la classica vecchietta sul marciapiede o sul bordo della strada rallento e soprattutto mi tengo pronto a inchiodare anche se sto andando a 20, perché può sempre capitare che qualcuno sbuchi di corsa da dietro un'auto parcheggiata, da un angolo o dall'uscita di un edificio. Il cellulare lo lascio dove deve restare quando si guida, anzi, in genere lo tengo nella borsa sul sedile posteriore e addirittura, spesso, con la suoneria disattivata.
Ogni giorno faccio un tratto di strada cittadina in cui ogni settimana c'è almeno uno sventurato che viene falciato sulle strisce pedonali. E non ci vuole molto a capire perché: velocità, spericolatezza e, soprattutto, distrazione. Ho perso il conto degli automobilisti che vedo cazzeggiare sul cellulare mentre sono alla guida. E non parlo di parlare al cellulare, parlo di imbecilli che messaggiano sul cellulare. E chissà quanti di questi sono mamme o babbi che stanno andando a prelevare il pargoletto per evitare che venga falciato da altri imbecilli che cazzeggiano sul cellulare.
Il problema del pericolo del traffico non si risolve certo facendo andare i genitori a prelevare i pargoli a scuola. Anzi, quest'usanza non fa altro che aumentare le situazioni di rischio. Il classico quadretto dell'uscita di una scuola dell'obbligo si configura ormai nel solito nonno dotato di paletta e fascia al braccio che fa il "vigile" sul passaggio pedonale davanti all'ingresso e in un vero e proprio casino entro i 200 metri prima e dopo quel passaggio costellato di macchine parcheggiate ad minchiam, in doppia, terza fila su entrambi i lati, a spina di pesce e chi più ne ha più ne metta, mamme che attraversano di corsa dove capita con pargoletto in una mano e cellulare nell'altra, che attraversano ad minchiam pur di raggiungere al più presto la macchina ferma in tripla fila 50 metri più avanti con le quattro frecce rigorosamente accese. Ecc. ecc. ecc.
In alcuni comuni della mia zona, all'ingresso del paese c'è tanto di cartello con il seguente avviso: "Rallentate, in questo paese i bambini giocano ancora per strada". Questa è la vera dimensione umana. Ci vuole molto a capirlo? Da quando guido ho causato solo tre piccoli incidenti di poco conto, me ne sono assunto la responsabilità pagando i danni alle auto coinvolte, ma è certo che non ho mai causato danno alle persone. E ogni giorno evito parecchi incidenti, anche perché sono molto attento alle cazzate combinate dagli altri, automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. Rinuncio volentieri al mio diritto sacrosanto di precedenza se questo permette di evitare l'incidente. E non sono certo un ligio rispettoso del codice della strada.
Per quanto riguarda il secondo aspetto, a fronte di immagini al limite del patetico con spiegamenti di vigili urbani a controllare se il disco orario è scaduto o spiegamenti di mille mila volanti e cellulari a controllare che un corteo di 100 bipedi non sfori il percorso programmato o che non scoppino tafferugli nelle movide, si è mai visto un agente di pubblica sicurezza vigilare in prossimità di una scuola, non dico 24 ore su 24, ma almeno negli orari di ingresso e di uscita dalle scuole?
E perché non istituire le isole pedonali in prossimità delle scuole nelle fasce orarie a rischio? Chi vuole andare in auto e correre, usi le tangenziali e le strade ad alta percorrenza, le hanno inventate per quello.
Insomma, ci vuole molto invece di inventarsi improbabili equilibrismi giuridici? Le parole chiave sono tre: vigilanza, regole ferree e pugno di ferro con chi le infrange.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
lucetta10 ha scritto:se aggiungi un'altra riga ci appioppano di nuovo il corso per il patentino...
Per le mamme al volante di un suv che falciano il vecchietto ottantenne mentre corrono a prelevare il pargoletto per evitare che venga falciato dal vecchietto ottantenne al volante di un suv?
Oppure per i nonni ottantenni alla guida di un suv che falciano mamme con la spesa perché stanno correndo a prelevare il nipotino al posto delle mamme sono intente a falciare vecchietti ottantenni mentre escono dal parcheggio dell'ipermercato?
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
Tiria ha scritto:E perché non istituire le isole pedonali in prossimità delle scuole nelle fasce orarie a rischio? Chi vuole andare in auto e correre, usi le tangenziali e le strade ad alta percorrenza, le hanno inventate per quello.
Davanti alla scuola elementare frequentata dai miei figli, la finestra oraria di pedonalizzazione nelle fasce orarie a rischio c'è, ma non viene rispettata, non se ne accorge nessuno e non si è mai visto un vigile nei paraggi all'ora giusta. Ogni tanto succede che le mamme, i babbi e i nonni in attesa dell'uscita dei pargoli, qualche volta attrezzati con le scenografiche carrozzine dei pargoli ancora più piccoli, si dispongono spontaneamente a fare una barricata in mezzo alla strada, che regge per qualche minuto in mezzo alle invettive feroci degli automobilisti abusivi...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
paniscus_2.1 ha scritto:Tiria ha scritto:E perché non istituire le isole pedonali in prossimità delle scuole nelle fasce orarie a rischio? Chi vuole andare in auto e correre, usi le tangenziali e le strade ad alta percorrenza, le hanno inventate per quello.
Davanti alla scuola elementare frequentata dai miei figli, la finestra oraria di pedonalizzazione nelle fasce orarie a rischio c'è, ma non viene rispettata, non se ne accorge nessuno e non si è mai visto un vigile nei paraggi all'ora giusta. Ogni tanto succede che le mamme, i babbi e i nonni in attesa dell'uscita dei pargoli, qualche volta attrezzati con le scenografiche carrozzine dei pargoli ancora più piccoli, si dispongono spontaneamente a fare una barricata in mezzo alla strada, che regge per qualche minuto in mezzo alle invettive feroci degli automobilisti abusivi...
Invece, dove abito io, i vigili non vengono impiegati a mettere multe per divieto di sosta, ma stranamente ci sono sempre, all'ingresso e all'uscita di tre scuole. C'è casino, di sono genitori in auto, scuolabus ma anche tanti ragazzini che tornano da soli, a piedi, in bicicletta, sullo skateboard. E nessuno viene investito.
Tiria- Messaggi : 755
Data d'iscrizione : 21.06.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
Tiria ha scritto: Le parole chiave sono tre: vigilanza, regole ferree e pugno di ferro con chi le infrange.
è proprio la "filosofia della logica coerenza" che certa cultura nostrana (ma non solo) rifugge per poter trovare invece cavilli e giustificazioni d'ogni tipo e adatti a ogni evenienza.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
sì, la filosofia del ban che ti arriva.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
che felicità farsi un nick che dura un minuto invece eh? WOW.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
CVD non si è ancora risolto nulla;
finché non sarà passata in tutti e due i rami del parlamento la legge, saremo costretti a questa attività extracontrattuale. E non è detto che l'anodino emendamento Marcucci convinca i fifoni dello scaricabarile.
Nella mia scuola i dissenzienti, come me e molti genitori, sono stati messi a tacere dai sottoposti dei sottoposti; eppure sarebbe bastato ascoltare tutti per trovare una soluzione più funzionale e più condivisa.
Al contrario ci si è incaponiti sulla linea del boss e non solo non si sono risolte le criticità, ma si è anche instaurato un clima sgradevole, gerarchico, non collaborativo e si è troncata ogni possibilità di dialogo.
Qualcuno a questo punto dovrebbe ammettere di aver sbagliato, e magari riconsiderare la validità di alcune proposte fatte, ad esempio quella dell'uscita scaglionata, l'affido agli ATA in caso di ritardo prolungato attraverso una rimodulazione del loro orario, la previsione di un badge per i delegati...
Però, a quanto pare, non si può disturbare il conducente.
finché non sarà passata in tutti e due i rami del parlamento la legge, saremo costretti a questa attività extracontrattuale. E non è detto che l'anodino emendamento Marcucci convinca i fifoni dello scaricabarile.
Nella mia scuola i dissenzienti, come me e molti genitori, sono stati messi a tacere dai sottoposti dei sottoposti; eppure sarebbe bastato ascoltare tutti per trovare una soluzione più funzionale e più condivisa.
Al contrario ci si è incaponiti sulla linea del boss e non solo non si sono risolte le criticità, ma si è anche instaurato un clima sgradevole, gerarchico, non collaborativo e si è troncata ogni possibilità di dialogo.
Qualcuno a questo punto dovrebbe ammettere di aver sbagliato, e magari riconsiderare la validità di alcune proposte fatte, ad esempio quella dell'uscita scaglionata, l'affido agli ATA in caso di ritardo prolungato attraverso una rimodulazione del loro orario, la previsione di un badge per i delegati...
Però, a quanto pare, non si può disturbare il conducente.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2017-10-30/uscita-scuola-minori-punto-normativo-e-possibile-soluzione-ponte-quanto-vale-liberatoria-182908.php?uuid=AEGPfB0C&refresh_ce=1
una dettagliatissima e a tratti sorprendente analisi del problema dell'uscita dei minori
una dettagliatissima e a tratti sorprendente analisi del problema dell'uscita dei minori
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
Scusate se forse mi ripeto, ma se ci fosse in ascolto qualche insegnante di materie giuridiche o qualche altro esperto in diritto, mi piacerebbe veramente che ci venisse spiegato un punto che mi ha sempre sollevato il massimo stupore.
Ovvero, cerco di spiegarmi:
visto che (almeno a livello europeo, o occidentale in genere), i principi generali di diritto sono un po' gli stessi ovunque, e le convenzioni internazionali sulla tutela dei minori sono sempre le stesse che sono state firmate indifferentemente da quasi tutti i paesi in questione... per quale motivo l'ossessione patologica per la sorveglianza ininterrotta dei minori sembra essere un problema solo italiano, mentre la maggior parte degli altri paesi europei non se lo pone affatto?
L'articolo del sole24ore citato sopra riporta un dato stupefacente: ovvero che, ad esempio in Germania, la percentuale dei bambini che si muovono da soli è PIU' ALTA al ritorno da scuola a casa, che all'andata da casa a scuola. Entrambi sono molto più alti dei rispettivi dati italiani, ma vista la situazione a cui siamo abituati noi, verrebbe da pensare che il ritorno a casa da soli debba essere più raro e più restrittivo rispetto all'andata, perché l'andata dipende solo dalla scelta dei genitori, mentre il ritorno dipende anche dal fatto che la scuola li lasci uscire da soli o no. Invece si vanno a guardare i numeri tedeschi, e si trova che i bambini abituati a tornare a casa da soli dopo scuola sono quasi il doppio di quelli abituati ad andare a scuola da soli la mattina!
Evidentemente la motivazione per cui i genitori preferiscono accompagnarli la mattina è soltanto pratica, e non cautelativa (ad esempio, il genitore esce comunque a quella stessa ora per andare al lavoro, e già che ci sta accompagna anche il figlio, oppure deve accompagnare un altro figlio più piccolo in un'altra scuola e li fa uscire di casa tutti insieme)... ma la possibilità che la scuola possa non farli uscire, o che possa rifiutare un'autorizzazione dei genitori, non è nemmeno immaginata!
E allora, in conclusione: come mai questo problema esiste solo in Italia? In che modo i principi base sulla tutela dei minori possono essere tanto diversi tra paesi che aderiscono alle stesse identiche convenzioni internazionali e che hanno radici del diritto abbastanza simili?
Ovvero, cerco di spiegarmi:
visto che (almeno a livello europeo, o occidentale in genere), i principi generali di diritto sono un po' gli stessi ovunque, e le convenzioni internazionali sulla tutela dei minori sono sempre le stesse che sono state firmate indifferentemente da quasi tutti i paesi in questione... per quale motivo l'ossessione patologica per la sorveglianza ininterrotta dei minori sembra essere un problema solo italiano, mentre la maggior parte degli altri paesi europei non se lo pone affatto?
L'articolo del sole24ore citato sopra riporta un dato stupefacente: ovvero che, ad esempio in Germania, la percentuale dei bambini che si muovono da soli è PIU' ALTA al ritorno da scuola a casa, che all'andata da casa a scuola. Entrambi sono molto più alti dei rispettivi dati italiani, ma vista la situazione a cui siamo abituati noi, verrebbe da pensare che il ritorno a casa da soli debba essere più raro e più restrittivo rispetto all'andata, perché l'andata dipende solo dalla scelta dei genitori, mentre il ritorno dipende anche dal fatto che la scuola li lasci uscire da soli o no. Invece si vanno a guardare i numeri tedeschi, e si trova che i bambini abituati a tornare a casa da soli dopo scuola sono quasi il doppio di quelli abituati ad andare a scuola da soli la mattina!
Evidentemente la motivazione per cui i genitori preferiscono accompagnarli la mattina è soltanto pratica, e non cautelativa (ad esempio, il genitore esce comunque a quella stessa ora per andare al lavoro, e già che ci sta accompagna anche il figlio, oppure deve accompagnare un altro figlio più piccolo in un'altra scuola e li fa uscire di casa tutti insieme)... ma la possibilità che la scuola possa non farli uscire, o che possa rifiutare un'autorizzazione dei genitori, non è nemmeno immaginata!
E allora, in conclusione: come mai questo problema esiste solo in Italia? In che modo i principi base sulla tutela dei minori possono essere tanto diversi tra paesi che aderiscono alle stesse identiche convenzioni internazionali e che hanno radici del diritto abbastanza simili?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
avidodinformazioni ha scritto:Hai dimenticato un aggettivo: interessata.herman il lattoniere ha scritto:http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2017-10-30/uscita-scuola-minori-punto-normativo-e-possibile-soluzione-ponte-quanto-vale-liberatoria-182908.php?uuid=AEGPfB0C&refresh_ce=1
una dettagliatissima e a tratti sorprendente analisi del problema dell'uscita dei minori
Secondo il tizio che non rischia nulla, la scuola ha il dovere di accettare liberatorie, tanto se poi qualcosa va storto i giudici condannano la scuola, non il sole 24 ore, non il giornalista e non la famiglia.
Cosa non si farebbe per vendere qualche copia in più
L'articolo parte da un presupposto semplicissimo: appena posto piede sul marciapiede fuori dal cancello di scuola, l'alunno senza i genitori si trova in una situazione di rischio concreto e imminente, tale da dover far scattare l'obbligo di vigilanza non solo da parte dei docenti, ma di qualsiasi adulto che passa di là per caso? Cioè fuori della scuola ci sono i caimani, gli alieni, le cavallette? Se io cittadino qualunque vedo un bambino di 13 anni per le vie del paese devo chiamare le forze dell'ordine per un pericolo imminente e per l'abbandono del minore?
A questa considerazione ne aggiunge un'altra: è nell'interesse del ragazzo essere privato di questo minimo spazio di autonomia costituito dal percorrere il tragitto scuola-casa? L'articolista, che non mi sembra l'ultimo scemo, dice di no e aggiunge che l'iperprotezione del minore contrasta con il suo diritto fondamentale all'autonomia, sancito dalla convenzione dei diritti dei minori firmata anche dall'Italia.
Ti ricordo che il sole24 ore, che ha un sito specifico sulla scuola, ha sostenuto negli anni anche posizioni molto impopolari o controverse sulla scuola italiana.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
E comunque mi pare piuttosto implausibile che l'autore dell'articolo avesse un qualche interesse personale nella questione.
Visto che in media il sole24ore lo leggono solo persone interessate alla finanza, al management e al commercio, e non certo alla scuola... mi sembra MOLTO improbabile che quell'articolo abbia garantito al giornale l'acquisto di qualche copia cartacea in più, o di qualche abbonamento digitale in più.
Al massimo, se il redattore avesse davvero qualche interesse personale alla faccenda, immagino che ce l'abbia solo come genitore inferocito, e non certo come giornalista.
Visto che in media il sole24ore lo leggono solo persone interessate alla finanza, al management e al commercio, e non certo alla scuola... mi sembra MOLTO improbabile che quell'articolo abbia garantito al giornale l'acquisto di qualche copia cartacea in più, o di qualche abbonamento digitale in più.
Al massimo, se il redattore avesse davvero qualche interesse personale alla faccenda, immagino che ce l'abbia solo come genitore inferocito, e non certo come giornalista.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: nuove disposizioni per l'uscita alle medie
in una notissima scuola non distante dalla mia si è scelto di redigere un "patto per l'autonomia dei minori", che è molto diverso dalla liberatoria, in cui i genitori specificano:
1) se vuole che il minore sia prelevato da uno di loro o da un delegato;
2) oppure se vuole che il minore torni a casa da solo, nell'ambito di un processo di crescita teso all'autonomia;
3) nel caso torni a casa da solo, deve specificarne il percorso, gli attraversamenti, la distanza ecc.
4) deve assicurare che il minore è in grado di camminare in sicurezza lungo questo percorso e che sia edotto sulle modalità di attraversamento ecc.
La scuola, sotto indicazioni del coordinatore, vista la distanza e la difficoltà del percorso, nonché la maturità dell'alunno e la presenza di eventuali elementi di rischio decide se concedere o no l'autorizzazione all'uscita autonoma del minore.
Il genitore, alla fine del modulo, scarica la responsabilità della scuola e dei docenti.
Come si vede non si tratta di una mera liberatoria, ma di un patto che coinvolge famiglia e scuola nell'esame della situazione alunno per alunno, per cui a me risulta difficile immaginare che un genitore che abbia firmato un documento così articolato e ragionato possa prima fare ricorso e poi, dopo aver liberamente espresso la propria volontà sul ritorno a casa del minore, possa addirittura aver ragione come nel caso della semplice liberatoria, che non è altro che uno scarico di responsabilità quasi in malafede.
Aggiungo che non si spiega il motivo per cui ciò che è possibile e normale a Berlino, Parigi, Londra, Amsterdam, Tokio e così via debba essere così impossibile e anomalo a Roma, Napoli, Milano, Lucca, Grottaglie, Rimini e così via.
1) se vuole che il minore sia prelevato da uno di loro o da un delegato;
2) oppure se vuole che il minore torni a casa da solo, nell'ambito di un processo di crescita teso all'autonomia;
3) nel caso torni a casa da solo, deve specificarne il percorso, gli attraversamenti, la distanza ecc.
4) deve assicurare che il minore è in grado di camminare in sicurezza lungo questo percorso e che sia edotto sulle modalità di attraversamento ecc.
La scuola, sotto indicazioni del coordinatore, vista la distanza e la difficoltà del percorso, nonché la maturità dell'alunno e la presenza di eventuali elementi di rischio decide se concedere o no l'autorizzazione all'uscita autonoma del minore.
Il genitore, alla fine del modulo, scarica la responsabilità della scuola e dei docenti.
Come si vede non si tratta di una mera liberatoria, ma di un patto che coinvolge famiglia e scuola nell'esame della situazione alunno per alunno, per cui a me risulta difficile immaginare che un genitore che abbia firmato un documento così articolato e ragionato possa prima fare ricorso e poi, dopo aver liberamente espresso la propria volontà sul ritorno a casa del minore, possa addirittura aver ragione come nel caso della semplice liberatoria, che non è altro che uno scarico di responsabilità quasi in malafede.
Aggiungo che non si spiega il motivo per cui ciò che è possibile e normale a Berlino, Parigi, Londra, Amsterdam, Tokio e così via debba essere così impossibile e anomalo a Roma, Napoli, Milano, Lucca, Grottaglie, Rimini e così via.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
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