Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
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herman il lattoniere
franco71
paniscus_2.1
Stefanoc71
8 partecipanti
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Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Mi rivolgo soprattutto a colleghe/i della suddetta disciplina: vi è capitato di darci un'occhiata? Che ne pensate?
Io sono sinceramente basita.
Ho dato uno sguardo al Sillabo - più di tanto non ho retto - e pare che ci siano due modi opposti di fare lezione: n. 1, "tradizionale", in cui appiccichiamo nella testa dei ragazzi nozioni su nozioni senza mai farli riflettere; n. 2, "per competenze", in cui gli facciamo fare cose come ragionare su quanto appreso, comprendere il senso della ricerca filosofica, le innovazioni dell'autore tale, sviluppare confronti sugli autori... Roba che al liceo facevo io pure, da studente, senza chiamarle "competenze". Era pane quotidiano per me e i miei docenti.
E ora cerco di applicarlo a mia volta: stimoli alla riflessione, alla critica, al confronto... Solo che occorre leggere e studiare gli autori - anche in ordine cronologico! - per sapere di che parlare. Il resto è aria fritta o ridurre la filosofia a chiacchiera da bar.
Che non credo sia quello che la scuola dovrebbe porsi come obiettivo.
Avete punti di vista più ottimisti? Mi sfugge qualcosa?
(Premetto che sono neo-docente, mi sono fatta Tfa e corsi di didattica innovativa, digitale e bla bla. Ma continuo a pensare che occorra leggere Platone e ragionarci sopra).
Io sono sinceramente basita.
Ho dato uno sguardo al Sillabo - più di tanto non ho retto - e pare che ci siano due modi opposti di fare lezione: n. 1, "tradizionale", in cui appiccichiamo nella testa dei ragazzi nozioni su nozioni senza mai farli riflettere; n. 2, "per competenze", in cui gli facciamo fare cose come ragionare su quanto appreso, comprendere il senso della ricerca filosofica, le innovazioni dell'autore tale, sviluppare confronti sugli autori... Roba che al liceo facevo io pure, da studente, senza chiamarle "competenze". Era pane quotidiano per me e i miei docenti.
E ora cerco di applicarlo a mia volta: stimoli alla riflessione, alla critica, al confronto... Solo che occorre leggere e studiare gli autori - anche in ordine cronologico! - per sapere di che parlare. Il resto è aria fritta o ridurre la filosofia a chiacchiera da bar.
Che non credo sia quello che la scuola dovrebbe porsi come obiettivo.
Avete punti di vista più ottimisti? Mi sfugge qualcosa?
(Premetto che sono neo-docente, mi sono fatta Tfa e corsi di didattica innovativa, digitale e bla bla. Ma continuo a pensare che occorra leggere Platone e ragionarci sopra).
Ospite- Ospite
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Ho letto il documento. A me sembra che si blandiscano i docenti di filosofia millantando la diffusione nei tecnici, ma poi si avveleni la pietanza riducendo la materia a un surrogato di educazione alla cittadinanza con elementi culturali, possibilmente da trattare senza lezione frontale e magari col Clil, abbandonando lo studio storico e semplificando molto i contenuti
Stefanoc71- Messaggi : 23
Data d'iscrizione : 29.03.14
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Stefanoc71 ha scritto:Ho letto il documento. A me sembra che si blandiscano i docenti di filosofia millantando la diffusione nei tecnici, ma poi si avveleni la pietanza riducendo la materia a un surrogato di educazione alla cittadinanza con elementi culturali, possibilmente da trattare senza lezione frontale e magari col Clil, abbandonando lo studio storico e semplificando molto i contenuti
Quel che pare a me.
Grazie, mi sento meno marziana (mi è arrivato con su scritto tipo "meditate gente...". E mi sono messa a rileggere Spinoza ché lo spiegherò frontale, frontalissimo).
Ospite- Ospite
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Benjo Hanamura ha scritto:Stefanoc71 ha scritto:Ho letto il documento. A me sembra che si blandiscano i docenti di filosofia millantando la diffusione nei tecnici, ma poi si avveleni la pietanza riducendo la materia a un surrogato di educazione alla cittadinanza con elementi culturali, possibilmente da trattare senza lezione frontale e magari col Clil, abbandonando lo studio storico e semplificando molto i contenuti
Quel che pare a me.
Grazie, mi sento meno marziana (mi è arrivato con su scritto tipo "meditate gente...". E mi sono messa a rileggere Spinoza ché lo spiegherò frontale, frontalissimo).
Già che ci sei, specifica bene che Spinoza, oltre a fare il pensatore, si era mantenuto per tutta la vita svolgendo una dignitosissima professione artigianale e manuale!
"Le translucide mani dell'ebreo
sfaccettano cristalli nella penombra..."
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Quello sempre, paniscus.
Ospite- Ospite
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
agghiacciante... anche se non sono un esperto in filosofia quello che capisco è che questa mitica didattica per competenze, con tutto il suo corredo di tabelle, rubriche, descrittori e altre trovate pseudo-oggettive mira con ogni evidenza a uniformare tutto, sia l'apprendimento degli alunni che, soprattutto, l'insegnamento; si tratta in fin dei conti di una visione assolutistica di apprendimento, insegnamento e dell'educazione in genere, che identifica sé stessa con il bene e considera insopportabili devianze quelle dei docenti che ancora si ostinino a ragionare con la testa propria, a misurare concretamente le conoscenze e non improbabili competenze filosofiche, a proporre, magari alternata con altro, la vituperata lezione frontale. Produrre un ipertesto (tanto per usare una parola alla moda) su Spinoza, ad esempio, non vuol dire affatto aver compreso Spinoza e saper usare la sua filosofia per capire, se non altro, gli autori precedenti e successivi.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Già qualche tempo fa avevo proposto una riflessione in merito che, a mio parere, è preliminare ad ogni valutazione sulla didattica per competenze - che comunque non è una didattica che prescinde dalle conoscenze, quanto piuttosto una didattica che non si accontenta delle conoscenze - applicata alla filosofia quale disciplina scolastica:
https://www.orizzontescuolaforum.net/t152159-indicazioni-nazionali-queste-sconosciute
https://www.orizzontescuolaforum.net/t152159-indicazioni-nazionali-queste-sconosciute
MWM- Messaggi : 535
Data d'iscrizione : 30.07.15
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Quel che contesto io non è tanto il concetto di "competenze" (su cui torno a breve), quanto il presunto "dualismo" che intravedo in questo testo: o fai didattica vecchio stile (che, per loro, a quanto pare è "ti faccio imparare a memoria Platone poi Aristotele poi Epicuro poi Anselmo e non mi importa un tubo che tu ci ragioni sopra"), o fai "competenze e assi di competenze".
Io ho fatto una scuola pre-competenze nella quale il professore di filosofia ci faceva, nell'ordine, studiare un autore con appunti e manuale, leggere i testi di quell'autore e cercare di commentarli, ragionare su quanto appreso, confrontare con quanto già sapevamo, sviluppare una riflessione per temi a partire dai diversi filosofi (ma volendo anche letterati) che di un certo tema avevano trattato. Pur in lotta con i tempi e altri fattori, è più o meno quel che cerco di fare io.
Ma perché parliamo di qualcosa anziché di aria fritta, occorre che passiamo dalle vituperate "nozioni", nonché da "competenze" di base quali leggere un testo e capirlo, cercare parole sul vocabolario, sintetizzare e schematizzare pagine da studiare, memorizzare e organizzare un'esposizione...
Poi - ma non senza queste basi - problematizziamo, discutiamo, confrontiamo, creiamo.
Altrimenti non si capisce a cosa serva la filosofia, che, insisto, non è regno delle chiacchiere da bar. Per fare quelle non occorre studiare, la scuola è inutile.
Concordo che sia importante che i ragazzi imparino a esporre le proprie idee, a ragionare criticamente, a ascoltare e valutare opinioni. Ma da quando in qua il buon vecchio STUDIO nuocerebbe a queste "competenze"?
Io ho fatto una scuola pre-competenze nella quale il professore di filosofia ci faceva, nell'ordine, studiare un autore con appunti e manuale, leggere i testi di quell'autore e cercare di commentarli, ragionare su quanto appreso, confrontare con quanto già sapevamo, sviluppare una riflessione per temi a partire dai diversi filosofi (ma volendo anche letterati) che di un certo tema avevano trattato. Pur in lotta con i tempi e altri fattori, è più o meno quel che cerco di fare io.
Ma perché parliamo di qualcosa anziché di aria fritta, occorre che passiamo dalle vituperate "nozioni", nonché da "competenze" di base quali leggere un testo e capirlo, cercare parole sul vocabolario, sintetizzare e schematizzare pagine da studiare, memorizzare e organizzare un'esposizione...
Poi - ma non senza queste basi - problematizziamo, discutiamo, confrontiamo, creiamo.
Altrimenti non si capisce a cosa serva la filosofia, che, insisto, non è regno delle chiacchiere da bar. Per fare quelle non occorre studiare, la scuola è inutile.
Concordo che sia importante che i ragazzi imparino a esporre le proprie idee, a ragionare criticamente, a ascoltare e valutare opinioni. Ma da quando in qua il buon vecchio STUDIO nuocerebbe a queste "competenze"?
Ospite- Ospite
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Da totale ignorante della materia, ho sempre pensato che la filosofia per servire a qualcosa di pratico deve essere nient'altro che una chiacchiera da bar guidata dal docente in cui si cerca di far capire ai ragazzi cosa significa davvero essere liberi, aver rispetto degli altri, pensare più al bene della collettività che dell'individuo singolo. Se si riesce a ottenere questo si realizza qualcosa di utile. La pappardella a memoria della quale 99 ragazzi su 100 non capiscono nulla e che è totalmente scollegata dalla loro realtà e dalla vita quotidiana non credo proprio raggiunga nessuno scopo pratico e, francamente, se l'Italia è messa così male rispetto ad altri paesi è anche perché nella scuola nessuno si preoccupa realmente di far capire a questi ragazzi che cosa significa essere cittadini e far parte di una società (in altri paesi questa è la priorità, basti pensare a quali materie si studiano in Svizzera!).
tecnologo alim- Messaggi : 392
Data d'iscrizione : 16.04.14
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Mi permetto di dissentire. Tra pappardella a memoria, come provo a dire dall'inizio, e chiacchiera da bar c'è un livello intermedio: la discussione critica e informata che parte dallo studio, il quale studio ti mette a confronto con qualcosa di diverso da ciò che già pensavi, con i prodotti di secoli di storia del pensiero umano.
E "se l'Italia è messa così male", non vedo il paradiso altrove.
E "se l'Italia è messa così male", non vedo il paradiso altrove.
Ospite- Ospite
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
Certi alunni la "pappardella" la propinano per tutte le discipline.
Eppure mica stiamo qui a valutare se serva o no fare biologia, se studiata/ripetuta a pappardella.
Semplicemente alcuni partono dell'idea che filosofia non serva e quindi si adducono tutti gli stereotipi negativi per farla risultare tale.
Ma questo giochetto si può fare con tutte le discipline.
Eppure mica stiamo qui a valutare se serva o no fare biologia, se studiata/ripetuta a pappardella.
Semplicemente alcuni partono dell'idea che filosofia non serva e quindi si adducono tutti gli stereotipi negativi per farla risultare tale.
Ma questo giochetto si può fare con tutte le discipline.
arrubiu- Moderatore
- Messaggi : 28333
Data d'iscrizione : 24.10.14
Località : Casteddu70
Re: Orientamenti per l'insegnamento della filosofia e Sillabo delle competenze
arrubiu ha scritto:Certi alunni la "pappardella" la propinano per tutte le discipline.
Eppure mica stiamo qui a valutare se serva o no fare biologia, se studiata/ripetuta a pappardella.
Semplicemente alcuni partono dell'idea che filosofia non serva e quindi si adducono tutti gli stereotipi negativi per farla risultare tale.
Ma questo giochetto si può fare con tutte le discipline.
Sono d'accordo.
Ospite- Ospite
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