Stop a smartphone e simili a scuola

Succede in Francia, dove è stata approvata una legge apposita:
http://www.repubblica.it/esteri/2018/07/30/news/in_francia_da_settembre_stop_all_uso_dei_cellulari_a_scuola-203014129/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1

Anche da noi esistono circolari e regolamenti interni, senza sortire effetti. Con una legge però sicuramente cambia l'aspetto sanzionatorio e forse nella speranza del legislatore anche l'uso indiscriminato e spropositato che si fa in classe.

Con i 5s al governo speri in un intervento legislativo per la riduzione dell’uso della tecnologia in classe? Semmai verranno aboliti anche gli inutili regolamenti e circolari. Spera che non ti sostituiscano con una videochiamata piuttosto

I musei gratis la domenica infatti non sono tecnologici:
http://www.repubblica.it/robinson/2018/07/31/news/_aboliamo_le_domeniche_gratis_al_museo_l_annuncio_del_ministro_della_cultura_bonisoli-203062062/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

franco71 ha scritto:Succede in Francia, dove è stata approvata una legge apposita:
http://www.repubblica.it/esteri/2018/07/30/news/in_francia_da_settembre_stop_all_uso_dei_cellulari_a_scuola-203014129/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P6-S1.8-T1

Anche da noi esistono circolari e regolamenti interni, senza sortire effetti. Con una legge però sicuramente cambia l'aspetto sanzionatorio e forse nella speranza del legislatore anche l'uso indiscriminato e spropositato che si fa in classe.

Il docente non dovrebbe consentire l'uso indiscriminato del cellulare in classe. Le scuole possono decidere in autonomia come utilizzare i dispositivi, smartphone, tablet, ecc. ma sicuramente nel regolamento di ciascun istituto è proibito l'uso indiscriminato. Il docente deve fare rispettare tale regolamento. E' un suo dovere.

Se ci fosse una legge con l'obbligo di depositare i telefonini in un cassetto sarebbe tutto più facile.

franco71 ha scritto:Se ci fosse una legge con l'obbligo di depositare i telefonini in un cassetto sarebbe tutto più facile.

... e poi chi è responsabile del cassetto?

franco71 ha scritto:Se ci fosse una legge con l'obbligo di depositare i telefonini in un cassetto sarebbe tutto più facile.

Non credo. C'è il divieto di fumo ma bisogna vigilare lo stesso, come sai.
Non c'è una legge che vieta calzare le infradito o indossare il costume da bagno in classe. C'è un regolamento scolastico che tutti devono rispettare.

il problema pare che sia la sanzione. Chi punisce chi fuma a scuola? Chi deve sanzionare? In che modo? Devono pagare i genitori per i loro figli sorpresi a fumare? Se ne parlava tempo fa, anche in altro topic. E vista la percentuale di fumatori, in ogni scuola, non mi stupisce che abbia poca presa.
Invece per i cellulari credo che si trovino molti più docenti a favore del divieto; e una legge in tal senso porrebbe fine all'incauto entusiasmo che la didattica via smartphone ha fatto nascere in altrettanti docenti. Se lo usassero a casa loro, gli studenti, se proprio ne sono così dipendenti.

Il DS può individuare docenti preposti all'applicazione del divieto e somministrazione della sanzione.
Il.cd. DecretoCarrozza del 12/09/2013,  al punto 1 dispone: All'articolo 51 della legge 16 gennaio 2003. n. 3, dopo il comma 1 e' inserito il seguente: "1-bis. Il divieto di cui al comma 1 e' esteso anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie.".
E' vietato l'utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche statali e paritarie, comprese le sezioni di scuole operanti presso le comunità di recupero e gli istituti penali per i minorenni, nonché presso i centri per l'impiego e i centri di formazione professionale”.
La  violazione di tali norme comporta l’ applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, di cui all'articolo 7 della legge 11 novembre 1975, n. 584, e successive modificazioni.
Si ricorda che per i trasgressori si applicano le seguenti sanzioni amministrative:
1. da € 27,50 a € 275,00 in caso di violazione del divieto di fumo;
2. da € 220,00 a € 2.200,00 per i soggetti incaricati dell’obbligo di curare l’osservanza del divieto e irrogare le sanzioni, qualora non ottemperino tale obbligo.
Si rammenta infine che le somme delle contravvenzioni vengono destinate in apposito fondo gestito dalle prefetture e che le sanzioni non riscosse comportano la devoluzione della pratica alla Agenzia delle Entrate.

https://m.orizzontescuola.it/guida/divieto-fumo-scuola-quanto-ammontano-le-sanzioni-avviene-pagamento-modelli-verbali-riferimenti-normativi-partire-dalla-costituzione/

Bene a sapersi!

royalstefano ha scritto:Il DS può individuare docenti preposti all'applicazione del divieto e somministrazione della sanzione.
Il.cd. DecretoCarrozza del 12/09/2013,  al punto 1 dispone: .../

Il tuo intervento dettagliato dimostra una cosa e cioè che una legge dello Stato (e i suoi regolamenti attuativi) ha messo a disposizione del DS gli strumenti necessari per contrastare in modo efficace il fumo nelle scuole. E se il DS non lo facesse violerebbe lui stesso la legge.
Si può dire altrettanto per una semplice circolare che vieta l'uso dei telefonini a scuola?

(p.s. E già con il divieto di fumo (una legge dello stato), in un precedente thread, lo ha ricordato sempreconfusa, si parlava dei possibili raggiri dei ragazzi che fumano nei bagni o di quelli che usano la sigaretta elettronica pensando di non violare la legge etc...)

La questione dei cellulari a scuola è di competenza esclusiva delle singole scuole, riguardando aspetti regolamentari e didattici. Non è minimamente paragonabile al divieto di fumo, che può essere imposto per legge. La legge non può intervenire in questo campo. Inoltre recentemente vanno incrementandosi politiche di BYOD. Basti vedere l'azione #6 del PNSD. La questione va inquadrata quindi nell'ambito della gestione dell'ambiente di apprendimento

Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare dispositivi quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito da un regolamento d'istituto. Se in esso è proibito l'uso indiscriminato dei dispositivi, bisogna fare rispettare quanto si è deliberato.

royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare  dispositivi  quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito  da un regolamento d'istituto.

Comunque la circolare di Fioroni non sarà proprio la stessa cosa di una legge, ma è ancora valida.

paniscus_2.1 ha scritto:

royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare  dispositivi  quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito  da un regolamento d'istituto.

Comunque la circolare di Fioroni non sarà proprio la stessa cosa di una legge, ma è ancora valida.

Uno smartphone in modalità aereo non è più un telefono ;-)

paniscus_2.1 ha scritto:

royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare  dispositivi  quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito  da un regolamento d'istituto.

Comunque la circolare di Fioroni non sarà proprio la stessa cosa di una legge, ma è ancora valida.

La circolare è una semplice comunicazione di una linea di indirizzo, così come è un documento di indirizzo il PNSD (che è certamente più aggiornato della circolare Fioroni). La responsabilità della regolamentazione spetta alla scuola per mezzo dei propri organi. La questione didattica va discussa in collegio docenti, per la questione regolamentare va per investito il consiglio di istituto. In ultima analisi la responsabilità è solo nostra, non possiamo aspettarci interventi risolutori da enti estranei alla scuola

Gianfranco ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare  dispositivi  quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito  da un regolamento d'istituto.

Comunque la circolare di Fioroni non sarà proprio la stessa cosa di una legge, ma è ancora valida.

La circolare è una semplice comunicazione di una linea di indirizzo,

E allora lo è anche la normativa sui BES, che appunto è stata innescata da una semplice circolare, e NON da una legge.

A proposito di dispositivi tecnologici, il rischio malattie professionali in caso di utilizzo regolare del registro elettronico è proprio una chicca per i docenti.

"In coerenza con quanto previsto dalla circolare 28/2003 sussiste l’obbligo assicurativo degli insegnanti se per lo svolgimento della loro attività fanno uso di macchine elettriche (videoterminali, computer, fotocopiatrici, videoregistratori, mangianastri, proiettori ecc.) ovvero se frequentano un ambiente organizzato ove sono presenti le suddette macchine. Tuttavia, ai fini della tutela, è necessario che tale attività sia svolta dal lavoratore in modo abituale e non occasionale e ciò si verifica proprio nel caso in cui l’insegnante provvede sistematicamente ad elaborare il registro elettronico di classe, mediante l’utilizzo del personal computer (sentenza Cassazione S.U. n. 3476/94). La progressiva estensione dell’utilizzo della tecnologia informatica consentirà in proseguo la generalizzazione dell’obbligo assicurativo e della conseguente tutela contro infortuni e le malattie professionali agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado (L. 135/12)".

Gianfranco ha scritto: inoltre recentemente vanno incrementandosi politiche di BYOD

una cosa e' certa: BYOD e BYOB non vanno scambiati :-)

https://snap.berkeley.edu/

paniscus_2.1 ha scritto:

Gianfranco ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare  dispositivi  quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito  da un regolamento d'istituto.

Comunque la circolare di Fioroni non sarà proprio la stessa cosa di una legge, ma è ancora valida.

La circolare è una semplice comunicazione di una linea di indirizzo,

E allora lo è anche la normativa sui BES, che appunto è stata innescata da una semplice circolare, e NON da una legge.

Certo, ma la circolare sui Bes trova legittimazione sul diritto alla personalizzazione dell'apprendimento presente nella legge 53/2003 e che si concretizza con l'attuazione della delega per mezzo D.Lgs. 59/2004. Non introduce procedure non previste dalla normativa. La norme generali sull'istruzione e gli strumenti messi a disposizione (come la personalizzazione dell'apprendimento) sono di competenza statale e sono regolate da leggi. La gestione e la regolamentazione delle attività all'interno della scuola non possono essere definite dalla legge, perché le norme assegnano la competenza organizzativa alle singole scuole. Del resto non essere dipendenti da decisioni provenienti dall'alto dovrebbe agevolare il processo decisionale. Sia se si vuole permettere l'uso mirato dei cellulari sia se lo si voglia impedire, è sufficiente discuterne in seno agli organo collegiali e prendere la decisione ritenuta migliore per il contesto in cui si opera.

sono casi limite pero' ci sono persone che sono virtualmente drogate dallo smartphone (a partire da un articolo tedesco)

https://www.gildavenezia.it/smartphone-mania-i-genitori-non-guardano-piu-i-figli-nemmeno-mentre-fanno-il-bagno-al-mare/

La guerra agli smartphone continua:
https://www.tecnicadellascuola.it/smartphone-bloccati-nelle-ore-di-lezione-a-piacenza-la-prima-scuola-senza-cellulare

https://video.repubblica.it/cronaca/piacenza-viaggio-nella-prima-scuola-italiana-con-la-tecnologia-anti-cellulari/314508/315137?ref=RHPPRB-BH-I0-C4-P2-S1.4-T1

Un'intervista al preside (dal minuto 35:30):
https://www.capital.it/programmi/tg-zero/puntate/tg-zero-del-17-09-2018/

La sperimentazione di questi yondr ha un suo costo (il sistema è brevettato), che per scuole con utenze medio-grandi diventa discutibile.

https://www.corriere.it/cultura/18_ottobre_13/presa-diretta-raitre-nuova-puntata-iperconnessi-86d70a3e-cf09-11e8-a416-b8065213a278.shtml?refresh_ce-cp

"...Ma fa pensare il fatto che il 71% delle persone fatichi a leggere un articolo di giornale e che oggi il “tempo di attenzione” sia minore di quello di un pesce rosso (otto secondi; il pesce rosso nove)». ..."

franco71 ha scritto:presa diretta raitre puntata iperconnessi

la ho guardata tutta, e' stata angosciante

si stanno producendo generazioni di dipendenti patologici

inondati di informazioni inutili e i maschi di videopornografia fuori controllo

(1817)

l'avevo vista anch'io. La problematica della diminuzione della soglia di attenzione (e direi per conseguenza anche quella di concentrazione, soprattutto per riuscire ad approfondire gli argomenti che si stanno affrontando) è qualcosa di talmente concreto e tangibile ormai, che penso che tutti gli insegnanti se ne rendano conto mentre cercano di far lezione ai propri alunni.
Ed è anche abbastanza difficile da contrastare.