Stop a smartphone e simili a scuola
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
sempreconfusa1 ha scritto:l'avevo vista anch'io. La problematica della diminuzione della soglia di attenzione (e direi per conseguenza anche quella di concentrazione, soprattutto per riuscire ad approfondire gli argomenti che si stanno affrontando) è qualcosa di talmente concreto e tangibile ormai, che penso che tutti gli insegnanti se ne rendano conto mentre cercano di far lezione ai propri alunni.
Ed è anche abbastanza difficile da contrastare.
Tanto poi l'unica soluzione considerata concepibile è quella di invitare le famiglie a portare i figli a fare accertamenti per DSA o per disturbi di attenzione, e quasi sempre glieli trovano di sicuro.
(e ci credo, i test sono solo fenomenologici, quindi se uno ha problemi di comprensione della lettura perché è dislessico davvero, mentre un altro ce li ha perché è semplicemente del tutto disabituato alla concentrazione sulla lettura e non conosce il concetto di sforzo e di pazienza, a entrambi danno la stessa identica diagnosi).
Quindi entrambi (sia Giovannino che è dislessico davvero, sia Sandruccio che non è affatto dislessico ma è semplicemente rincoglionito dai videogiochi, dalle chat di whatsapp e dalle notifiche dei clic di apprezzamento su facebook o su instagram) avranno il diritto al PDP, agli strumenti compensativi, alle verifiche ridotte, agli appunti da consultare quando vogliono, e di fatto alla facilitazione delle richieste e all'alleggerimento della programmazione da svolgere, e all'esonero di fatto da qualsiasi cosa che lamentino che "non gli riesce".
Se questo, nonostante tutto, non basta, e continueranno a prendere insufficienze lo stesso, ormai il meccanismo si è innescato, una volta riconosciuto come DSA sono DSA per sempre... e quindi la colpa è sempre solo del consiglio di classe che ha sbagliato a stilare il PDP e che deve aggiornarlo su livelli sempre più facilitati e sempre più bassi, fino a garantire loro il diritto a prendere la sufficienza in ogni caso.
L'idea che il presunto disturbo di apprendimento di Sandruccio possa essere "curato" semplicemente togliendogli di mano il cellulare o contingentando drasticamente i suoi tempi di utilizzo, aumentando invece le ore di studio e di esercizio, non è contemplata nemmeno da lontano.
E anche nel caso di Giovannino, che è dislessico vero, l'idea che tutte quelle ore di spippolamento ossessivo sullo smartphone PEGGIORINO la sua situazione invece di aiutarlo, e che sarebbe forse il caso di fare un atto di forza per ridurgliele, non fa presa da nessuna parte. Anzi, ci sarà sempre lo zelante pedagogista innovativo che dice che lo smartphone è un meraviglioso strumento di ausilio didattico per chi ha disturbi di apprendimento, e che quindi dovrebbe essere usato ancora di più di quanto il ragaazzino non lo usi già.
L'abbiamo voluta, una giovane generazione così? E ce la becchiamo.
Io personalmente me ne chiamo fuori (visto che in casa mia i videogiochi non ci sono mai stati, e i miei figli lo smartphone non ce l'hanno... e se lo vorranno a tutti i costi, ce l'avranno solo a un'età in cui le capacità di apprendimento e il metodo di studio si saranno già assestati), ma prima o poi qualcuno dovrà cominciare a farsi qualche riflessione sulle proprie responsabilità.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
paniscus_2.1 ha scritto:[(...)
Io personalmente me ne chiamo fuori (visto che in casa mia i videogiochi non ci sono mai stati, e i miei figli lo smartphone non ce l'hanno... e se lo vorranno a tutti i costi, ce l'avranno solo a un'età in cui le capacità di apprendimento e il metodo di studio si saranno già assestati), ma prima o poi qualcuno dovrà cominciare a farsi qualche riflessione sulle proprie responsabilità.
Quando arriveremo a un punto di saturazione tale, il danno sarà tangibile, allora forse. Prima ne dubito...
Una cosa che mi sono sempre chiesta, è come quei pochi genitori che scelgano queste linee di controtendenza, risolvano i conflitti inevitabili con i loro figli, perché certamente ci sarà quella fase in cui il confronto con gli altri farà nascere anche qualche incomprensione con i propri genitori. Specialmente in età adolescenziale, in cui il riconoscersi parte di un gruppo diventa questione di vita o di morte, per i ragazzi (con conseguente frustrazione se non ci comporta come il gruppo o se certe differenze nello stile di vita vengono interpretate come mere privazioni).
Come l'hai vissuto tu? Hai avuto bimbi già "maturi" prima del tempo oppure hai dovuto usare costanza e determinazione per un certo periodo?
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
sempreconfusa1 ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:[(...)
Io personalmente me ne chiamo fuori (visto che in casa mia i videogiochi non ci sono mai stati, e i miei figli lo smartphone non ce l'hanno... e se lo vorranno a tutti i costi, ce l'avranno solo a un'età in cui le capacità di apprendimento e il metodo di studio si saranno già assestati), ma prima o poi qualcuno dovrà cominciare a farsi qualche riflessione sulle proprie responsabilità.
Quando arriveremo a un punto di saturazione tale, il danno sarà tangibile, allora forse. Prima ne dubito...
Una cosa che mi sono sempre chiesta, è come quei pochi genitori che scelgano queste linee di controtendenza, risolvano i conflitti inevitabili con i loro figli, perché certamente ci sarà quella fase in cui il confronto con gli altri farà nascere anche qualche incomprensione con i propri genitori. Specialmente in età adolescenziale, in cui il riconoscersi parte di un gruppo diventa questione di vita o di morte, per i ragazzi (con conseguente frustrazione se non ci comporta come il gruppo o se certe differenze nello stile di vita vengono interpretate come mere privazioni).
Come l'hai vissuto tu? Hai avuto bimbi già "maturi" prima del tempo oppure hai dovuto usare costanza e determinazione per un certo periodo?
Io ho figli più piccoli di paniscus, hanno iniziato da poco la primaria, quindi lei risponderà meglio di me e sono anch'io interessata al suo punto di vista.
Per adesso posso dirti che anch'io seguo delle "linee in controtendenza" come dici tu: prima di tutto i miei non vedono praticamente TV e non usano tablet o cell per giochi o video (anche musicali)... Chiaramente sono ancora abbastanza piccoli, ma io non mi sono mai dovuta scontrare con loro per questi NO: i no non ci sono praticamente stati perché non hanno "preso il vizio" per qualcosa che gli è stato negato solo in seguito. Io passo molto tempo con loro, fanno sport, insomma, hanno delle alternative evidentemente valide.
In secondo luogo, per questioni ambientali e salutari, non mangiano quasi mai carne, e mai affettati.. ecco, non è che si sentano esclusi o privati di qualcosa di importante: loro sanno che è per il loro bene e per il bene "della natura".
Fino a che sono piccoli, i bambini hanno una fiducia incredibile nei genitori e non si pongono problemi se sentono che certe scelte sono fatte in buona fede da parte dei genitori "per il loro bene".
Sicuramente da adolescenti le cose saranno diverse, ma spero che avendo seminato bene, i frutti si potranno cmq raccogliere...
Titti76- Messaggi : 1044
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
sempreconfusa1 ha scritto:
Come l'hai vissuto tu? Hai avuto bimbi già "maturi" prima del tempo oppure hai dovuto usare costanza e determinazione per un certo periodo?
Non ho dovuto fare nessun atto di forza, perché le richieste pressanti non ci sono mai state.
Spesso, quando esprimo una risposta del genere, mi sento replicare che "non è possibile" (perché lo sanno tutti, che TUTTI i ragazzini dell'universo mondo non fanno altro che martellare ossessivamente i genitori per avere lo smartphone dicendo che tutti gli altri ce l'hanno), e quindi mi sento insinuare che i casi sono due... o io dico bugie, oppure ho allevato i miei figli in maniera talmente repressiva e terrorizzante che non hanno il coraggio di chiedere nulla.
E invece non è così.
Che ci si creda o no, il conflitto su questo argomento non c'è mai stato.
Magari è vero che i miei figli, per loro carattere intrinseco sono molto meno conformisti e molto meno consumisti della media (ma questo non vuol dire che siano stati particolarmente "maturi prima del tempo", semplicemente sono cose indipendenti... i loro capricci infantili e incazzosi ce li hanno avuti eccome, e continuano ad averceli, ma su argomenti diversi, NON su quello dell'acquisto di oggetti materiali, o dell'imitazione delle mode di massa).
Per cui, il martellamento ossessivo sul volere qualcosa "perché ce l'hanno gli altri", non c'è mai stato.
Per quanto riguarda specificamente gli smartphone, le tecnologie digitali e i social... tanto per cominciare, i profili social, la dipendenza da messaggerie totalizzanti, e le abitudini frivole di consumismo digitale, non ce li abbiamo nemmeno noi genitori.
E ammetterai che c'è una bella differenza tra lo sbandierare sotto gli occhi dei figli che "noi possiamo e voi no, perchè siete ancora troppo giovani e dovete aspettare finché non ve lo diciamo noi"... e il dimostrare continuamente, nella vita reale di tutti i giorni, che si può vivere anche senza, a qualsiasi età, e avere una normale vita relazionale lo stesso.
Poi, soprattutto, abbiamo fatto in modo di educare i figli a una consapevolezza del funzionamento dei computer e delle reti informatiche partendo dai fondamenti, ossia da come li abbiamo conosciuti noi negli anni passati, enfatizzando il loro possibile uso come strumenti di lavoro, di informazione, e di creatività intelligente, e non solo come veicolo di condivisione frivola e acritica di qualsiasi scemenza che capiti per la le mani, o di qualsiasi espressione pubblica dei cavoli propri personali (come le insostenibili valanghe di selfie, o le catene di tag e di condivisioni automatiche con migliaia di soggetti che hanno condiviso migliaia di link).
Abbiamo semplicemente spiegato, con pazienza e con chiarezza, il perché siamo contrari a questa modalità e la consideriamo proprio negativa: non "una cosa neutra, che dipende solo da come la si usa", ma proprio negativa in sé, dal punto di vista etico, economico, ambientale, psicologico e formativo.
(e appunto, dando l'esempio, ossia non usandola nemmeno noi... perché appunto ci crediamo davvero che sia una modalità dannosa anche per noi, e quindi abbiamo scelto di starne alla larga anche per il nostro benessere psicologico e sociale di adulti, non è che ci siamo inventati una scusa solo per vietarla ai figli).
Peraltro, ai miei figli non è mai stato vietato di usare i computer di casa, di fare ricerche su internet, e di usare software creativi anche molto complicati.
Al momento sta andando bene così.
Se poi in futuro le cose cambieranno, avremo comunque raggiunto l'obiettivo di farceli arrivare a un'età più matura, con un metodo di ragionamento e di concentrazione più consolidato, e dopo essere stati gradualmente educati a una certa consapevolezza di cosa sia la rete e cosa sia la comunicazione digitale... rispetto a quelli a cui è stato messo direttamente in mano lo smartphone a otto anni, senza la MINIMA educazione precedente a tali concetti.
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Sab Ott 27, 2018 12:26 am - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Neppure io ho incontrato problemi nel negare lo smartphone a mio figlio, oggi quasi diciottenne. Anzi, negare non è la parola giusta, visto che non mi è mai stato chiesto. Le sue lagne adolescenziali riguardano altre questioni, materiali (raramente) e non. Sulla questione in oggetto, invece, tutto tace. Ha il suo telefono normale, usa internet in casa ma non ha profili social come non li ha nessuno in casa. Io e mio marito usiamo lo smartphone ma non viviamo attaccati ad esso, semplicemente valutiamo opportuno poter avere un accesso ad internet anche fuori casa, per motivi pratici. Penso che io stessa ne comprerò uno a mio figlio quando farà il primo viaggio in autonomia. Fino a quel momento non ne ha bisogno.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Aggiungo un dettaglio "sociologico", che risale a un momento della crescita dei miei figli che ormai ho superato.
Nella mia esperienza, a un certo punto della seconda infanzia (diciamo, intorno alla quarta elementare), comincia a montare una sorta di ansia sociale tra i genitori, sull'argomento della concessione del cellulare, basata sulla convinzione che "ormai gli altri ce l'abbiano", e che quindi ci si debba rassegnare a uniformarsi prima possibile, perché nessuno vuole rischiare che il proprio figlio rimanga proprio l'ULTIMO a non avercelo ancora.
Solo che questa preoccupazione, appunto, precorre i tempi, nel senso che comincia a sorgere quando ancora non è affatto vero che la maggioranza degli altri ce l'abbia.
Magari ce l'hanno solo due o tre in tutta la classe (di solito, i primissimi ad avercelo sono i figli di genitori separati che vogliono che il pargolo comunichi liberamente con uno dei due quando è a casa dell'altro, oppure gli ultimogeniti con parecchi anni di differenza, già abituati a vedere i fratelli maggiori che li usano)... e comunque quei due o tre non lo portano a scuola, quindi sicuramente non esiste il problema della paura dell'esclusione dal gruppo.
E a quel punto si innesca un meccanismo perverso per cui quasi tutti glielo comprano perché pensano che quasi tutti gli altri gliel'abbiano già comprato, quando invece non è vero.
Di lì a poco, la profezia si autoavvera, e realmente ce l'hanno quasi tutti.
Rimane da capire perché gli mettano in mano direttamente lo smartphone, con collegamento a internet illimitato verso tutto il mondo (compresi molestatori, truffatori, pubblicità ingannevoli, sparpagliatori di virus informatici, e algoritmi di raccolta selvaggia di dati personali),
invece di farli passare prima attraverso una sanissima fase intermedia di abitudine a un telefonino semplice, che serve solo per telefonare e per mandare messaggini brevi, e poi eventualmente passare allo smartphone qualche anno dopo.
Probabilmente non sanno nemmeno che esistano, i cellulari più semplici.
Ma nemmeno ricordano di averli avuti loro stessi, in passato... perché se i genitori dei ragazzini di 10 anni ne hanno tra i 35 e i 50, ce l'avranno avuto pure loro, una ventina d'anni fa, il telefonino semplice che serviva solo per telefonare, e dovrebbero saperlo che esiste.
Non è che un quarantenne di oggi sia nato con lo smartphone in mano, o che gliel'abbiano regalato solennemente per la prima Comunione (e poi si parla male di chi sceglie un'educazione laica!)
Nella mia esperienza, a un certo punto della seconda infanzia (diciamo, intorno alla quarta elementare), comincia a montare una sorta di ansia sociale tra i genitori, sull'argomento della concessione del cellulare, basata sulla convinzione che "ormai gli altri ce l'abbiano", e che quindi ci si debba rassegnare a uniformarsi prima possibile, perché nessuno vuole rischiare che il proprio figlio rimanga proprio l'ULTIMO a non avercelo ancora.
Solo che questa preoccupazione, appunto, precorre i tempi, nel senso che comincia a sorgere quando ancora non è affatto vero che la maggioranza degli altri ce l'abbia.
Magari ce l'hanno solo due o tre in tutta la classe (di solito, i primissimi ad avercelo sono i figli di genitori separati che vogliono che il pargolo comunichi liberamente con uno dei due quando è a casa dell'altro, oppure gli ultimogeniti con parecchi anni di differenza, già abituati a vedere i fratelli maggiori che li usano)... e comunque quei due o tre non lo portano a scuola, quindi sicuramente non esiste il problema della paura dell'esclusione dal gruppo.
E a quel punto si innesca un meccanismo perverso per cui quasi tutti glielo comprano perché pensano che quasi tutti gli altri gliel'abbiano già comprato, quando invece non è vero.
Di lì a poco, la profezia si autoavvera, e realmente ce l'hanno quasi tutti.
Rimane da capire perché gli mettano in mano direttamente lo smartphone, con collegamento a internet illimitato verso tutto il mondo (compresi molestatori, truffatori, pubblicità ingannevoli, sparpagliatori di virus informatici, e algoritmi di raccolta selvaggia di dati personali),
invece di farli passare prima attraverso una sanissima fase intermedia di abitudine a un telefonino semplice, che serve solo per telefonare e per mandare messaggini brevi, e poi eventualmente passare allo smartphone qualche anno dopo.
Probabilmente non sanno nemmeno che esistano, i cellulari più semplici.
Ma nemmeno ricordano di averli avuti loro stessi, in passato... perché se i genitori dei ragazzini di 10 anni ne hanno tra i 35 e i 50, ce l'avranno avuto pure loro, una ventina d'anni fa, il telefonino semplice che serviva solo per telefonare, e dovrebbero saperlo che esiste.
Non è che un quarantenne di oggi sia nato con lo smartphone in mano, o che gliel'abbiano regalato solennemente per la prima Comunione (e poi si parla male di chi sceglie un'educazione laica!)
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Come vedi sembra che i primi a non conoscere i regolamenti d’istituto e/o a non farli rspettare sono proprio i docenti.royalstefano ha scritto:Avevo specificato in un precedente post che le scuole possono decidere in autonomia in che modo utilizzare dispositivi quali smartphone, tablet, ecc. Chiaramente il divieto di fumo è imposto da una Legge, in che modo utilizzare i cellulari è stabilito da un regolamento d'istituto. Se in esso è proibito l'uso indiscriminato dei dispositivi, bisogna fare rispettare quanto si è deliberato.
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
paniscus_2.1 ha scritto:sempreconfusa1 ha scritto:
Come l'hai vissuto tu? Hai avuto bimbi già "maturi" prima del tempo oppure hai dovuto usare costanza e determinazione per un certo periodo?
Non ho dovuto fare nessun atto di forza, perché le richieste pressanti non ci sono mai state.
Spesso, quando esprimo una risposta del genere, mi sento replicare che "non è possibile" (perché lo sanno tutti, che TUTTI i ragazzini dell'universo mondo non fanno altro che martellare ossessivamente i genitori per avere lo smartphone dicendo che tutti gli altri ce l'hanno), e quindi mi sento insinuare che i casi sono due... o io dico bugie, oppure ho allevato i miei figli in maniera talmente repressiva e terrorizzante che non hanno il coraggio di chiedere nulla.
E invece non è così.
Che ci si creda o no, il conflitto su questo argomento non c'è mai stato.
Magari è vero che i miei figli, per loro carattere intrinseco sono molto meno conformisti e molto meno consumisti della media (ma questo non vuol dire che siano stati particolarmente "maturi prima del tempo", semplicemente sono cose indipendenti... i loro capricci infantili e incazzosi ce li hanno avuti eccome, e continuano ad averceli, ma su argomenti diversi, NON su quello dell'acquisto di oggetti materiali, o dell'imitazione delle mode di massa).
(....)
Naturalmente non ho posto la domanda mossa dalle deduzioni che hai elencato, anzi io aggiungerei la mia, dunque una terza che manca, perché personalmente penso che, in ogni caso, agire in un contesto di forte omologazione come quello che stiamo esaminando qui, e contrastare tale tendenza non sia facile per nessuno.
Non a caso ho utilizzato i termini di "costanza e determinazione" e non quelli di repressione o costrizione; penso infatti che molte delle insane abitudini apprese dai bambini/ragazzini siano imputabili alla poca determinazione da parte degli stessi genitori a portare a termine i loro (sani) propositi. Voglio cioè dire che per avere risultati efficaci bisogna anche non cedere alla prima occasione, alle prime resistenze...perché di genitori che si lamentano dei figli ma che si sentono impotenti e non sanno come affrontare la situazione ce ne sono molti più di quanto non si creda, e spesso chiedono cosa devono fare proprio agli insegnanti...
Dare l'esempio, come hai sottolineato, è certamente uno dei metodi più efficaci: non si può pretendere di essere credibili, se si fa esattamente quello che nelle condotte altrui si condanna...e i ragazzi mica sono stupidi eh!
Quanto alla "maturità" precoce, che ho messo tra virgolette, intendevo un modalità di comprendere meglio certi insegnamenti e le parole stesse dei genitori quando affrontano certe problematiche, e che generalmente dipende dalla natura stessa del ragazzo, e in fondo dal suo dna.
Quanto agli interventi di chicca, titty, mi fa piacere apprendere come molti ragazzi abbiano in realtà altri interessi e dunque altre prospettive, e la questione social non se la filino per nulla; tuttavia tutte dovrete ammettere (anche come insegnanti stesse) che i casi come i vostri rappresentano l'eccezione alla regola...
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
sempreconfusa1 ha scritto:
Non a caso ho utilizzato i termini di "costanza e determinazione" e non quelli di repressione o costrizione; penso infatti che molte delle insane abitudini apprese dai bambini/ragazzini siano imputabili alla poca determinazione da parte degli stessi genitori a portare a termine i loro (sani) propositi. Voglio cioè dire che per avere risultati efficaci bisogna anche non cedere alla prima occasione, alle prime resistenze...perché di genitori che si lamentano dei figli ma che si sentono impotenti e non sanno come affrontare la situazione ce ne sono molti più di quanto non si creda, e spesso chiedono cosa devono fare proprio agli insegnanti...
Quello che intendevo dire è che spesso quello di "dover cedere o no" alle insistenze dei figli, è un falso problema, anzi è una scusa patetica... perché tanti genitori non arrivano nemmeno a sentirsela porre, la richiesta, semplicemente la anticipano di propria iniziativa, regalando smartphone e tablet ai bambini prima ancora che li abbiano chiesti, oppure consentendo loro di usare liberamete quelli personali degli adulti, a età inverosimilmente precoci, giusto per tenerli buoni!
Ma non hai fatto caso a quanti se ne vedono in giro, di bambini nel passeggino, cioè di due o tre anni, che ancora non parlano, e che smanettano allegramente con giochini colorati e musichette accattivanti (presumo, concepiti apposta per bambini di quell'età) sul cellulare della madre, mentre questa fa la spesa, o chiacchiera con l'amica?
Ci si si stupisce se poi a otto anni gliene regalano uno personale, con tanto di accesso ai social, a whatsapp, e collegamento a internet illimitato senza nessun controllo? Salvo poi scoprire a 12 che alcuni possono anche usarlo per prendersi in giro su una chat di classe, e strillare alla vergogna del cyberbullismo e "perché la scuola non fa niente per prevenirlo?"...
Anzi, poi vengono a sfogarsi con quelli che hanno agito come me, e sospirano "ma che brava, quanto ti ammiro, come hai fatto a resistere, io ho dovuto cedere per forza già a otto anni!" oppure "ma quanto ti invidio, beata te, che sei stata tanto fortunata da avere figli che non hanno mai insistito!" Come se dietro ci fosse solo la fortuna e non un percorso di scelte educative ben precise!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Il tema del topic è: Stop a smartphone e simili a scuola.
Sono d'accordissimo allo stop. Quello che fanno i genitori con i propri figli sono fatti loro.
Sono d'accordissimo allo stop. Quello che fanno i genitori con i propri figli sono fatti loro.
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
sempreconfusa1 ha scritto:
Quanto agli interventi di chicca, titty, mi fa piacere apprendere come molti ragazzi abbiano in realtà altri interessi e dunque altre prospettive, e la questione social non se la filino per nulla; tuttavia tutte dovrete ammettere (anche come insegnanti stesse) che i casi come i vostri rappresentano l'eccezione alla regola...
Sono un'eccezione ma non così rara come si potrebbe credere. Nella classe in cui trascorro più ore e con la quale sono più in confidenza, ci sono 2 ragazze su 17 che hanno un telefono vecchio modello, senza accesso ad internet. Si tratta di una quarta liceo. Minoranza ma non mosche bianche. Anche tra quelle che possiedono lo smartphone, non tutte hanno profili facebook o instagram. Questo significa che la diffusione dei social, che tendiamo a ritenere universale, è più apparente che reale.
Il fatto poi che un ragazzo non richieda con insistenza l'acquisto di uno smartphone non significa che sia una perla di ubbidienza, bontà ed anticonsumismo. Mio figlio ha richiesto con grande insistenza una telecamera ed una macchina fotografica professionali che mi sono costate più di diversi iphone messi insieme. Ovunque vada, crea documentari ed album fotografici. Ha interessi diversi dalla maggioranza ma non meno costosi.
chicca70- Messaggi : 3610
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Ma si ammetterà che chiedere l'acquisto di un oggetto materiale (per quanto pregiato e impegnativo) perché si è interessati a un suo uso particolare, che a sua volta richiede cura, impegno, pazienza e dedizione... è una cosa ben diversa dall'automatismo di richiedere qualcosa solo perché va di moda, "perché ce l'hanno gli altri", e perché è facile e divertente da usare senza la minima fatica, e senza la minima riflessione sul significato del suo uso?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Lo smartphone in classe è un’arma di distrazione di massa.
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
giobbe ha scritto:Lo smartphone in classe è un’arma di distrazione di massa.
Ma infatti non dovrebbe starci e basta, dovrebbe essere semplicemente un oggetto di consumo privato che si usa nel tempo libero...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Perfetto!paniscus_2.1 ha scritto:giobbe ha scritto:Lo smartphone in classe è un’arma di distrazione di massa.
Ma infatti non dovrebbe starci e basta, dovrebbe essere semplicemente un oggetto di consumo privato che si usa nel tempo libero...
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Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Ieri mi succede questo.
Apro il registro di mio figlio, e trovo un'ammonizione perché non ha fatto una parte dei compiti di inglese. Solo la parte che era riportata nel registro elettronico, come del resto quasi tutti gli altri allievi (tranne 4). 12 ammonizioni per non aver fatto i compiti, che erano riportati nel registro elettronico.
Ora, mio figlio ha 12 anni, non ha il permesso di andare liberamente su internet, inoltre ha lo smartphone ma con molte limitazioni, al punto che ormai non lo guarda nellemo quella mezz'ora in cui ha il permesso.
Ma è legale a 12 anni andare su internet da soli? Può una docente obbligare un dodicenne a guardare il registro elettronico?
Ma soprattutto, li puoi mettere 12 ammonimenti su 16 ragazzi della classe perché non hanno fatto una delle 3 consegne che avevi dato, perché l'avevi solo scritta sul registro elettronico e non detta a voce?
Non so, se io facessi una cosa simile non credo che la passerei liscia, anche se i miei studenti hanno l'accesso al registro elettronico (ma con la LORO password, non certo con la password dei genitori).
Apro il registro di mio figlio, e trovo un'ammonizione perché non ha fatto una parte dei compiti di inglese. Solo la parte che era riportata nel registro elettronico, come del resto quasi tutti gli altri allievi (tranne 4). 12 ammonizioni per non aver fatto i compiti, che erano riportati nel registro elettronico.
Ora, mio figlio ha 12 anni, non ha il permesso di andare liberamente su internet, inoltre ha lo smartphone ma con molte limitazioni, al punto che ormai non lo guarda nellemo quella mezz'ora in cui ha il permesso.
Ma è legale a 12 anni andare su internet da soli? Può una docente obbligare un dodicenne a guardare il registro elettronico?
Ma soprattutto, li puoi mettere 12 ammonimenti su 16 ragazzi della classe perché non hanno fatto una delle 3 consegne che avevi dato, perché l'avevi solo scritta sul registro elettronico e non detta a voce?
Non so, se io facessi una cosa simile non credo che la passerei liscia, anche se i miei studenti hanno l'accesso al registro elettronico (ma con la LORO password, non certo con la password dei genitori).
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
dubitoergosum ha scritto:Ieri mi succede questo.
Apro il registro di mio figlio, e trovo un'ammonizione perché non ha fatto una parte dei compiti di inglese. Solo la parte che era riportata nel registro elettronico, come del resto quasi tutti gli altri allievi (tranne 4). 12 ammonizioni per non aver fatto i compiti, che erano riportati nel registro elettronico.
Ora, mio figlio ha 12 anni, non ha il permesso di andare liberamente su internet, inoltre ha lo smartphone ma con molte limitazioni, al punto che ormai non lo guarda nellemo quella mezz'ora in cui ha il permesso.
Ma è legale a 12 anni andare su internet da soli? Può una docente obbligare un dodicenne a guardare il registro elettronico?
Ma soprattutto, li puoi mettere 12 ammonimenti su 16 ragazzi della classe perché non hanno fatto una delle 3 consegne che avevi dato, perché l'avevi solo scritta sul registro elettronico e non detta a voce?
Non so, se io facessi una cosa simile non credo che la passerei liscia, anche se i miei studenti hanno l'accesso al registro elettronico (ma con la LORO password, non certo con la password dei genitori).
Il/la docente ha detto che i compiti erano sul registro elettronico? Se sì, lo studente chiede ai genitori di accedere al registro per vedere i compiti assegnati. Poi il genitore magari va a dire al/alla docente che è meglio se assegna i compiti esplicitamente in classe visto che gli studenti non accedono a Internet da soli vista l'età.
Se poi il/la docente li scrive sul registro elettronico senza nemmeno avvisare gli alunni, allora l'incontro del genitore con il/la docente diventa ancora più necessario.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Se l'avesse detto in classe non avrebbero svolto il compito assegnato solo 4 allievi, immagino.
Era solo una consegna in più, che poteva benissimo dire a voce, come ha fatto con le altre 2 che tutti hanno svolto correttamente.
Apprezzo molto i docenti che caricano materiale aggiuntivo nel registro elettronico, e quando il piccolo perde scuola per qualche motivo il registro diventa prezioso.
Ma come minimo gli insegnanti che lo usano dovrebbero avvisare i genitori, che c'è questo materiale o che frequentemente viene aggiunto, in modo che insieme lo possano scaricare.
Ma dico, se 12 studenti su 16 non svolgono una consegna chiediti perché, al massimo dagli dei compiti extra e poi imponigli di consultare sempre il registro- coi genitori (ma che perdita di autonomia) - per controllare i compiti.
Ma non dare 12 ammonimenti: io tanti così non li ho dati nemmeno in 10 anni di servizio tutti svolti in scuole professionali, troverei inconcepibile farli in una volta sola.
Era solo una consegna in più, che poteva benissimo dire a voce, come ha fatto con le altre 2 che tutti hanno svolto correttamente.
Apprezzo molto i docenti che caricano materiale aggiuntivo nel registro elettronico, e quando il piccolo perde scuola per qualche motivo il registro diventa prezioso.
Ma come minimo gli insegnanti che lo usano dovrebbero avvisare i genitori, che c'è questo materiale o che frequentemente viene aggiunto, in modo che insieme lo possano scaricare.
Ma dico, se 12 studenti su 16 non svolgono una consegna chiediti perché, al massimo dagli dei compiti extra e poi imponigli di consultare sempre il registro- coi genitori (ma che perdita di autonomia) - per controllare i compiti.
Ma non dare 12 ammonimenti: io tanti così non li ho dati nemmeno in 10 anni di servizio tutti svolti in scuole professionali, troverei inconcepibile farli in una volta sola.
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Ma davvero quello dell'impossibilità di accedere a internet è un problema?
Normalmente avviene l'esatto contrario, ossia i ragazzi hanno perso completamente l'abitudine a stare attenti alle indicazioni date in classe e a segnarsi le consegne sul diario, perché "tanto c'è il registro elettronico".
Incidentalmente... se qualcuno dichiara davvero di aver dato meno di 12 note o ammonizioni in tutto, in 10 anni di lavoro a scuola (in particolare nei professionali, ma vale anche per i licei), i casi sono due: o è un fricchettone pseudo-libertario che è sempre contrario a qualsiasi provvedimento diciplinare per principio, oppure è un opportunista che ha capito che nella scuola di oggi dare le note "non conviene", e quindi si adegua.
Come è possibile che non si siano mai date più di 10 o 12 note, in assoluto, in 10 anni di insegnamento? Meno di una all'anno, in assoluto, considerando diverse classi per ogni anno? E per di più, nel contesto disciplinare e didattico tipico dei professionali?
Normalmente avviene l'esatto contrario, ossia i ragazzi hanno perso completamente l'abitudine a stare attenti alle indicazioni date in classe e a segnarsi le consegne sul diario, perché "tanto c'è il registro elettronico".
Incidentalmente... se qualcuno dichiara davvero di aver dato meno di 12 note o ammonizioni in tutto, in 10 anni di lavoro a scuola (in particolare nei professionali, ma vale anche per i licei), i casi sono due: o è un fricchettone pseudo-libertario che è sempre contrario a qualsiasi provvedimento diciplinare per principio, oppure è un opportunista che ha capito che nella scuola di oggi dare le note "non conviene", e quindi si adegua.
Come è possibile che non si siano mai date più di 10 o 12 note, in assoluto, in 10 anni di insegnamento? Meno di una all'anno, in assoluto, considerando diverse classi per ogni anno? E per di più, nel contesto disciplinare e didattico tipico dei professionali?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
paniscus_2.1 ha scritto:Ma davvero quello dell'impossibilità di accedere a internet è un problema?
Normalmente avviene l'esatto contrario, ossia i ragazzi hanno perso completamente l'abitudine a stare attenti alle indicazioni date in classe e a segnarsi le consegne sul diario, perché "tanto c'è il registro elettronico".
Incidentalmente... se qualcuno dichiara davvero di aver dato meno di 12 note o ammonizioni in tutto, in 10 anni di lavoro a scuola (in particolare nei professionali, ma vale anche per i licei), i casi sono due: o è un fricchettone pseudo-libertario che è sempre contrario a qualsiasi provvedimento diciplinare per principio, oppure è un opportunista che ha capito che nella scuola di oggi dare le note "non conviene", e quindi si adegua.
Come è possibile che non si siano mai date più di 10 o 12 note, in assoluto, in 10 anni di insegnamento? Meno di una all'anno, in assoluto, considerando diverse classi per ogni anno? E per di più, nel contesto disciplinare e didattico tipico dei professionali?
Metti sempre in dubbio tutto Paniscus....qualche volta dovresti avere fiducia in quello che dicono gli altri e non credo che Dubitoergosum abbia motivi per raccontare balle
Perchè giudicarlo "fricchettone pseudo-libertario" oppure "opportunista"?
Alla tua domanda "Come è possibile che non si siano mai date più di 10 o 12 note, in assoluto, in 10 anni di insegnamento?" rispondo io "E' possibilissimo e non in 10 anni di insegnamento, ma in più del triplo. Ti garantisco, inoltre, che non sono "fricchettona pseudo-libertaria" e neanche "opportunista"
giovanna onnis- Messaggi : 22246
Data d'iscrizione : 15.04.12
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Possibile Paniscus che tu sulla base di una dichiarazione bolli una persona come fricchettona pseudo libertaria od opportunista?
Ma che diamine ne sai?
Ma Giovanna ha avuto una gran pazienza a sprecare tempo a risponderti, mica lo meritavi.
Come quando, senza nemmeno avere la più pallida idea di chi io sia, 3 anni fa dissi che anche il mio figliolo quattrenne sapeva perfettamente usare il tablet. Apriti cielo! Subito bollata come una di quelle mamme che lasciano gli infanti per ore alle prese con i dispositivi elettronici.
Non credi di avere tu un problema, giacché trai conclusioni tranchant alla velocità della luce?
Ma che diamine ne sai?
Ma Giovanna ha avuto una gran pazienza a sprecare tempo a risponderti, mica lo meritavi.
Come quando, senza nemmeno avere la più pallida idea di chi io sia, 3 anni fa dissi che anche il mio figliolo quattrenne sapeva perfettamente usare il tablet. Apriti cielo! Subito bollata come una di quelle mamme che lasciano gli infanti per ore alle prese con i dispositivi elettronici.
Non credi di avere tu un problema, giacché trai conclusioni tranchant alla velocità della luce?
dubitoergosum- Messaggi : 1923
Data d'iscrizione : 04.09.10
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
Non esistono solo gli pseudo libertari o gli opportunisti. Io non ho avuto problemi a dare note se necessario ma, per mia fortuna e non per mio merito, ho avuto classi poco problematiche a livello di disciplina. Nei miei 16 anni di insegnamento avrò dato una decina di note, quasi tutte per tentativi palesi di copiatura durante una verifica. Per il resto, un episodio di omofobia ed un litigio sfociato in insulti pesanti e bestemmie. Normalmente, però, vivo situazioni tranquille. Non ho motivo di dare note e suppongo che molti siano nelle mie condizioni.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Stop a smartphone e simili a scuola
In 40 anni di insegnamento ho messo una sola nota sul registro di classe, il primo anno.
Ho subito capito che mettere una nota sul registro di classe fa perdere di dignità l’insegnante atteso che i provvedimenti del caso non vengono mai presi dal DS, con l’appoggio di tutto il resto del CdC.
Ho sempre risolto i pochi problemi incontrati convocando direttamente i genitori.
Dal mio punto di vista agli alunni i compiti si assegnano direttamente in classe. La loro trascrizione sul registro elettronico serve ai genitori per controllare l’operato del figlio
Ho subito capito che mettere una nota sul registro di classe fa perdere di dignità l’insegnante atteso che i provvedimenti del caso non vengono mai presi dal DS, con l’appoggio di tutto il resto del CdC.
Ho sempre risolto i pochi problemi incontrati convocando direttamente i genitori.
Dal mio punto di vista agli alunni i compiti si assegnano direttamente in classe. La loro trascrizione sul registro elettronico serve ai genitori per controllare l’operato del figlio
Ospite- Ospite
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