Fare notizia con i temi

Promemoria primo messaggio :

Qualche giorno fa è uscita questa interessantissima notizia. https://www.ilmessaggero.it/italia/giorgia_meloni_tema_stranieri_16_dicembre_2018-4176664.html
Cose largamente già viste.
Tema (nel senso dell'elaborato scolastico) che fa discutere, con tanto di foto pubblicata in bella vista (bah...!). Per il resto non si capisce niente: chi lo ha scritto, a cosa si sarebbe ribellata la giovane patriota, quale fosse la traccia (che non sta scritta sul tema e viene riferita genericamente), quale gola profonda abbia fatto arrivare la foto del tema alla Meloni.
Visto il copione già noto, mi interessa poco entrare nel tema (quello al centro del dibattito, non scolastico).
Vi segnalo però il commento finale di Meloni, che recita secco: "Che voto le metteranno secondo voi?", ad adombrare una presunta parzialità dell'insegnante, che certamente valuterà, dice Meloni, non è chiaro a che titolo e sulla base di quale degli elementi da lei stessa riferiti, in modo negativo.
Ora, va bene inscenare polemiche da operetta usando come fonte i temi degli adolescenti; non va bene alludere a una presunta incapacità di un insegnante (ma mi pare che qui ci si voglia riferire alla categoria intera) a valutare un elaborato.
Visto che per diventare insegnante di lettere ho dovuto prendere un laurea, fare concorsi, prendere abilitazioni, è forse utile chiarire a chi evidentemente crede che valutare un tema sia come dare un like a post su faccialibro, alcune ovvietà:
1. premessa necessaria: l'insegnamento è una professione, non un diletto per opinionisti o una copertura per plagiatori
2. la valutazione spetta a professionisti formati all'uopo
3. la valutazione non ha nulla a che vedere con i "gusti" del valutatore. Se così fosse, Pierino potrebbe aspirare al 10 solo per aver espresso il suo apprezzamento per Francesco Totti
4. se si intende attaccare una categoria di professionisti e mettere in dubbio la loro capacità di svolgere un incarico caratterizzante qual è la valutazione per l'insegnante, bisognerebbe saperne un minimo di parametri di valutazione, griglie, item e descrittori: roba da perderci il sonno!

Tornado all'argomento, io credo che, anche se il tema grammaticalmente è scritto in un italiano corretto (avercene alunni così in terza media….), la struttura argomentativa non sia il massimo. L'alunna non argomenta, semplicemente espone i propri sentimenti di appartenenza alla patria, ma con il "sentire" non si argomenta nulla, si esprime solo ciò che si prova. Non c'è nessuna argomentazione sul concetto di patria, sul perché i confini tra le nazioni siano stati edificati (ahimè spesso per legittimare la violenza di una guerra!), sul concetto di "straniero", sul fatto che nella stessa Italia per tanto tempo ci sono state divisioni anche tra gli stessi cittadini per cui un meridionale poteva essere considerato "straniero" (si usavano ben altri termini…..) e via discorrendo. Insomma tema che sembra uscito dalla penna di uno studente in pieno ventennio fascista!

Scuola70 ha scritto:Tornado all'argomento, io credo che, anche se il tema grammaticalmente è scritto in un italiano corretto (avercene alunni così in terza media….), la struttura argomentativa non sia il massimo. L'alunna non argomenta, semplicemente espone i propri sentimenti di appartenenza alla patria, ma con il "sentire" non si argomenta nulla, si esprime solo ciò che si prova. Non c'è nessuna argomentazione sul concetto di patria, sul perché i confini tra le nazioni siano stati edificati (ahimè spesso per legittimare la violenza di una guerra!), sul concetto di "straniero", sul fatto che nella stessa Italia per tanto tempo ci sono state divisioni anche tra gli stessi cittadini per cui un meridionale poteva essere considerato "straniero" (si usavano ben altri termini…..) e via discorrendo. Insomma tema che sembra uscito dalla penna di uno studente in pieno ventennio fascista!

...e chi ti dice dovesse argomentare e non esporre il proprio amor patrio?
Non sappiamo nulla della traccia, solo Meloni riesce a valutarlo senza consegna!

@melia ha scritto:

Tiria ha scritto:
Chiedo scusa per aver urtato la sensibilità. Non intendo giustificarmi, perché non farei che arrampicarmi sui vetri. Ho sbagliato e basta.

Mi sembrava impossibile che quelle parole uscissero dalla tua tastiera. Ti avevo sempre considerato una persona equilibrata. Se scusato e ti chiedo scusa anch'io per lo sfogo ...

No, non sono equilibrato. Lo sono quando mi confronto con persone intellettualmente oneste, ma se il gioco si fa sporco allora sguazzo nel fango anch'io, è più forte di me.
Tu non devi chiedere scusa per niente, lo sfogo era più che lecito e avevo bisogno di una lezione :-)

Scuola70 ha scritto:L'alunna non argomenta, semplicemente espone i propri sentimenti di appartenenza alla patria, ma con il "sentire" non si argomenta nulla, si esprime solo ciò che si prova. Non c'è nessuna argomentazione sul concetto di patria, sul perché i confini tra le nazioni siano stati edificati (ahimè spesso per legittimare la violenza di una guerra!), sul concetto di "straniero", sul fatto che nella stessa Italia per tanto tempo ci sono state divisioni anche tra gli stessi cittadini per cui un meridionale poteva essere considerato "straniero" (si usavano ben altri termini…..) e via discorrendo.

Ragioniamo per assurdo e ipotizziamo che questa alunna esista veramente e che abbia veramente scritto questo tema. Non sono un insegnante di italiano, ma presumo che un tema di italiano, soprattutto in una terza media, possa prescindere da una struttura argomentativa, a meno che questo non sia richiesto dalla traccia.
Se questa alunna esistesse, non si può certo pretendere che a 13 anni sia un'analista. In questo caso, scrivere di ciò che si sente, dei propri sentimenti, senza "argomentare", può starci tutto, a prescindere dal come la pensiamo. Le argomentazioni lasciamole a chi ha qualche anno in più e ha quelle competenze tali da permettergli di argomentare nel merito in ambito storico, giuridico, politico.
Il compito dell'insegnante, a mio parere, dovrebbe perciò essere quello di valutare come ha scritto, non quello che ha scritto. Se poi si vuole entrare nel merito di quello che ha scritto, lo si può considerare come un input per una fase didattico-educativa successiva.

I contenuti devono essere pertinenti alla traccia, non certo allineati al pensiero del valutatore. Mi pareva abbastanza banale, invece pare che nelle alte sfere immaginino docenti di italiano impegnati come dei mecenate a farsi comporre versi di encomio dai propri allievi preadolescenti

Tiria ha scritto:
Ragioniamo per assurdo e ipotizziamo che questa alunna esista veramente e che abbia veramente scritto questo tema. Non sono un insegnante di italiano, ma presumo che un tema di italiano, soprattutto in una terza media, possa prescindere da una struttura argomentativa, a meno che questo non sia richiesto dalla traccia.
Se questa alunna esistesse, non si può certo pretendere che a 13 anni sia un'analista. In questo caso, scrivere di ciò che si sente, dei propri sentimenti, senza "argomentare", può starci tutto, a prescindere dal come la pensiamo. Le argomentazioni lasciamole a chi ha qualche anno in più e ha quelle competenze tali da permettergli di argomentare nel merito in ambito storico, giuridico, politico.
Il compito dell'insegnante, a mio parere, dovrebbe perciò essere quello di valutare come ha scritto, non quello che ha scritto. Se poi si vuole entrare nel merito di quello che ha scritto, lo si può considerare come un input per una fase didattico-educativa successiva.

Il testo argomentato è una delle possibili proposte dell'esame di terza media. Argomentate si può/si dovrebbe sempre (anche nelle risse da bar), ciascuno a seconda delle proprie capacità dialettiche. Non si può certo pretendere una disamina del concetto di straniero da Giulio Cesare a Camus o di patria da Mazzini a Salvini, ma un commento sensato con una tesi e un paio di argomenti mi pare largamente alla portata di un tredicenne.
nel caso in specie non possiamo dire nulla, per quello che ne sappiamo la traccia avrebbe anche potuto essere "spara la cazz....ta più grossa che ti viene in mente"

Tiria ha scritto:

@melia ha scritto:

Tiria ha scritto:
Chiedo scusa per aver urtato la sensibilità. Non intendo giustificarmi, perché non farei che arrampicarmi sui vetri. Ho sbagliato e basta.

Mi sembrava impossibile che quelle parole uscissero dalla tua tastiera. Ti avevo sempre considerato una persona equilibrata. Se scusato e ti chiedo scusa anch'io per lo sfogo ...

No, non sono equilibrato. Lo sono quando mi confronto con persone intellettualmente oneste, ma se il gioco si fa sporco allora sguazzo nel fango anch'io, è più forte di me.
Tu non devi chiedere scusa per niente, lo sfogo era più che lecito e avevo bisogno di una lezione :-)

Ah, come ti capisco...e quando mi ritrovo attorniata da falsità ad alta densità, talmente alta che si taglia a fette, io ci vedo rosso come il toro...è più forte di me.