la calligrafia e il sistema scolastico
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Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Figurati: mentre scrivono il compito di italiano uno accanto all'altro, è normale guardarli; io di solito non sono un buon osservatore, ma questo mi sembrava davvero evidente.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
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Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Purtroppo quando gli alunni arrivano da noi alle medie il danno è stato già fatto, visto che è la scuola elementare a dovere insegnare agli alunni a scrivere in maniera non solo leggibile, ma anche ordinata. Anche volendo, e ammettendo che a undici anni si possa reimparare a scrivere come si sarebbe dovuto imparare a sei, non potremmo recuperare questa abilità perché impegnati nell'insegnamento delle nostre discipline.
In prima media una buona metà degli alunni non è in grado di scrivere in maniera corretta e leggibile in corsivo, e la grafia della maggior parte di loro non sarebbe stata ritenuta accettabile solo quindici anni fa. Il fenomeno è troppo generalizzato per pensare che sia una somma di casi isolati o una epidemia di disgrafia, che pure è in aumento. La mancanza di questa abilità chiama in causa la scuola elementare, che nell'ottica produttivistica della scuola dell'autonomia ormai non insegna più cose come impugnare correttamente la penna, approcciare subito ai quattro stili di scrittura, esercitarsi e autocorreggersi fino ad ottenere un risultato accettabile. Si va avanti comunque: tanto, in nome di una falsa inclusione, a chi rimane indietro si appiccica la comodissima etichetta di disgrafico, di dsa o comunque di bes. Chi non riesce a scrivere correttamente in corsivo, anziché essere corretto e indotto a migliorarsi, viene esonerato dall'esercizio e indotto ad usare solo uno stampato maiuscolo altrettanto orribile, ma quanto meno leggibile. Del resto molti insegnanti ritengono che il corsivo sia il retaggio noioso e superato di una scuola polverosa e classista e pensano che "tanto ormai c'è il computer, anzi, c'è il touchscreen del dispositivo".Qualcosa di analogo avviene per la comprensione del testo, per i riassunti, per l'ortografia: tutto passa, perché tanto conta il contenuto e se non riesci devi essere "incluso". La scuola primaria in generale non è più in grado di consegnare a tutti, in maniera generalizzata, competenze di base come leggere (e capire), scrivere (in maniera leggibile), fare di conto (oltre al mero calcolo meccanico), stare insieme agli altri: colpa dei mutati approcci metodologici, dell'inclusione all'insegna del todos caballeros, del lassismo didattico e disciplinare.
In definitiva questo problema, che a meno di inversioni di rotte tenderà a peggiorare nei prossimi anni, deriva dall'insieme di più fattori: una scuola primaria che ha cambiato mission e approccio; le esigenze di un mondo digitale che preme affinché ciascuno di noi diventi dipendente dai dispositivi sin dalla più tenera età; una mutata condizione della famiglia che, a causa del sempre maggiore sfruttamento delle persone come lavoratori e come consumatori, trova sempre meno tempo per stare insieme e per interagire in maniera diversa dall'intrattenimento elettronico.
In prima media una buona metà degli alunni non è in grado di scrivere in maniera corretta e leggibile in corsivo, e la grafia della maggior parte di loro non sarebbe stata ritenuta accettabile solo quindici anni fa. Il fenomeno è troppo generalizzato per pensare che sia una somma di casi isolati o una epidemia di disgrafia, che pure è in aumento. La mancanza di questa abilità chiama in causa la scuola elementare, che nell'ottica produttivistica della scuola dell'autonomia ormai non insegna più cose come impugnare correttamente la penna, approcciare subito ai quattro stili di scrittura, esercitarsi e autocorreggersi fino ad ottenere un risultato accettabile. Si va avanti comunque: tanto, in nome di una falsa inclusione, a chi rimane indietro si appiccica la comodissima etichetta di disgrafico, di dsa o comunque di bes. Chi non riesce a scrivere correttamente in corsivo, anziché essere corretto e indotto a migliorarsi, viene esonerato dall'esercizio e indotto ad usare solo uno stampato maiuscolo altrettanto orribile, ma quanto meno leggibile. Del resto molti insegnanti ritengono che il corsivo sia il retaggio noioso e superato di una scuola polverosa e classista e pensano che "tanto ormai c'è il computer, anzi, c'è il touchscreen del dispositivo".Qualcosa di analogo avviene per la comprensione del testo, per i riassunti, per l'ortografia: tutto passa, perché tanto conta il contenuto e se non riesci devi essere "incluso". La scuola primaria in generale non è più in grado di consegnare a tutti, in maniera generalizzata, competenze di base come leggere (e capire), scrivere (in maniera leggibile), fare di conto (oltre al mero calcolo meccanico), stare insieme agli altri: colpa dei mutati approcci metodologici, dell'inclusione all'insegna del todos caballeros, del lassismo didattico e disciplinare.
In definitiva questo problema, che a meno di inversioni di rotte tenderà a peggiorare nei prossimi anni, deriva dall'insieme di più fattori: una scuola primaria che ha cambiato mission e approccio; le esigenze di un mondo digitale che preme affinché ciascuno di noi diventi dipendente dai dispositivi sin dalla più tenera età; una mutata condizione della famiglia che, a causa del sempre maggiore sfruttamento delle persone come lavoratori e come consumatori, trova sempre meno tempo per stare insieme e per interagire in maniera diversa dall'intrattenimento elettronico.
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
A me pare che siamo già (di nuovo?) ai geroglifici:
forse dovremmo rispolverare i geroglifici? magari hanno velleità artistiche, e sono bravi nel disegno... :-) anche io ho avuto a che fare con certe lettere in maiuscolo del tutto sconosciute, non sei da solo
I ragazzi, ma non solo loro, ormai si esprimono solo con gli emoticon, e tan ti saluti all’articolazione del pensiero ed all’attenzione ai particolari ed alle sfumature
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
herman il lattoniere ha scritto:In prima media una buona metà degli alunni non è in grado di scrivere in maniera corretta e leggibile in corsivo, e la grafia della maggior parte di loro non sarebbe stata ritenuta accettabile solo quindici anni fa. Il fenomeno è troppo generalizzato per pensare che sia una somma di casi isolati o una epidemia di disgrafia, che pure è in aumento.
Perché sostieni che, comunque, la disgrafia effettiva sia in aumento? Una cosa è che siano in aumento le diagnosi, un'altra è che sia in aumento la diffusione del disturbo vero.
Nel resto del tuo ragionevolissimo intervento dai un'interpretazione eloquente, e del tutto plausibile, sulla VERA motivazione che può stare alla base dell'aumento delle diagnosi:
- innanzi tutto, perché quelli che vengono mandati a fare accertamenti sono molto più numerosi rispetto al passato,
- e poi perché, tra tutti quelli che ci vengono mandati davvero, vengono riconosciuti come disgrafici tutti quelli che "scrivono male", indipententemente dalla causa, e quindi nel mucchio ci finiscono anche tutti quelli che non sono affatto disgrafici, ma che scrivono male per altre ragioni, da te chiaramente descritte (mancanza quasi totale di educazione alla scrittura corretta e al controllo della manualità fine nella scuola primaria).
Quindi, non c'è nessuna prova per sostenere che i casi di vera disgrafia siano aumentati!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
lucetta10 ha scritto:Mannaggia la pupazza! La lettoscrittura alle medie! E alle elementari per cinque anni che farebbero?
Ma di fatto tu, alle medie, come ti comporti, quando scrivono in maniera illeggibile?
O quando scrivono tutto in stampatello, o peggio ancora alternano a caso singole lettere in stampatello con altre in corsivo e altre ancora in un orrendo maiuscoletto da finta stampa?
Li costringi a riscrivere tutto da capo? Abbassi il voto? Improvvisi un corso di recupero? Inviti i genitori a portarli a fare immeediatamente gli accertamenti per la disgrafia? Insomma, come ti regoli?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Dec ha scritto:Ho in mente una ragazza in particolare che, consapevole di questo problema, aveva voluto andare a fare i test per verificare se non fosse disgrafica (anche su suggerimento dell'insegnante dell'anno prima). Io le avevo detto che secondo me non lo era (e avevo ragione), ma era evidente come tenesse la penna in modo completamente diverso rispetto ai compagni (e quindi suppongo scorretto, se i risultati erano questi); probabilmente nessuno le aveva mai spiegato come si doveva tenere.
Ho avuto uno studente che impugnava la penna in modo assolutamente primitivo (come si impugna un pugnale per conficcarlo in qualcosa, ma tra medio e anulare). Era il più brillante della classe e aveva una grafia gradevolissima, nonché leggibilissima.
Per dire che l'impugnatura conta fino a un certo punto.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
A me qualche mese fa è stato chiesto da un alunno di seconda (secondaria di secondo grado): "ma prof, lei come fa a capire quello che scriviamo?".
Quindi porelli, la domanda se la pongono anche loro a questo proposito!
In effetti, se alla scrittura illeggibile aggiungiamo che dovrei leggere una lingua straniera, i miei studenti giustamente si preoccupano per me.
Quindi porelli, la domanda se la pongono anche loro a questo proposito!
In effetti, se alla scrittura illeggibile aggiungiamo che dovrei leggere una lingua straniera, i miei studenti giustamente si preoccupano per me.
JaneEyre- Messaggi : 1988
Data d'iscrizione : 25.11.11
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
lucetta10 ha scritto: E' un po' come la questione del cambio per fare ginnastica: in prima sono ancora tutti precisi con le loro magliettine bianche e le scarpe di ricambio, zelanti, in seconda già cambiano colore, in terza una scarpa si e una no, alle superiori sono più quelli seduti che quelli in campo.
Questo credo che abbia un'altra origine, e cioè che fino alla fine delle elementari, e quindi per trascinamento anche all'inizio delle medie, alla preparazione del cambio di vestiti ci pensano direttamente i genitori (che, sempre nella modalità psicologica da elementari, ci tengono moltissimo a fare le cose per bene, perché altrimenti hanno paura che il bambino sia bollato come "poco seguito in famiglia", e cioè hanno paura di essere loro a venire giudicati, e non il figlio).
Non appena il ragazzino è considerato abbastanza grande per farsi la borsa da solo, comincia a sbracare (come è normale che sia perché è sempre un 11-12enne), e quindi comincia a dimenticarsi la maglietta di ricambio, a portarsi quella sporca e spiegazzata perché all'ultimo momento non ne trova un'altra, a portare le scarpe con i lacci rotti perché a casa si è dimenticato di dire che si erano rotti, e così via).
Ma non è che in prima media siano ligi, precisi e perfezionisti e poi in seconda e in terza non lo siano più...
...semplicemente, in prima ci pensava la mamma, e in seconda e in terza fanno da soli!
Se avessero dovuto fare da soli anche in prima, avrebbero fatto ancora peggio!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
herman il lattoniere ha scritto:
(...)
In definitiva questo problema, che a meno di inversioni di rotte tenderà a peggiorare nei prossimi anni, deriva dall'insieme di più fattori: una scuola primaria che ha cambiato mission e approccio; le esigenze di un mondo digitale che preme affinché ciascuno di noi diventi dipendente dai dispositivi sin dalla più tenera età; una mutata condizione della famiglia che, a causa del sempre maggiore sfruttamento delle persone come lavoratori e come consumatori, trova sempre meno tempo per stare insieme e per interagire in maniera diversa dall'intrattenimento elettronico.
Concordo e ne condivido la sintesi sopra esposta; aggiungo che proprio per questo è di difficile soluzione, come sempre accade quando le cause sono molteplici e gli effetti così pervasivi.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
lucetta10 ha scritto:mac67 ha scritto:Dec ha scritto:Ho in mente una ragazza in particolare che, consapevole di questo problema, aveva voluto andare a fare i test per verificare se non fosse disgrafica (anche su suggerimento dell'insegnante dell'anno prima). Io le avevo detto che secondo me non lo era (e avevo ragione), ma era evidente come tenesse la penna in modo completamente diverso rispetto ai compagni (e quindi suppongo scorretto, se i risultati erano questi); probabilmente nessuno le aveva mai spiegato come si doveva tenere.
Ho avuto uno studente che impugnava la penna in modo assolutamente primitivo (come si impugna un pugnale per conficcarlo in qualcosa, ma tra medio e anulare). Era il più brillante della classe e aveva una grafia gradevolissima, nonché leggibilissima.
Per dire che l'impugnatura conta fino a un certo punto.
ne ho una anche io proprio in questo momento: grafia perfetta ma impugnatura assurda
mmh...secondo me sono delle eccezioni quelle da voi riportate...l'impugnatura dovrà pur avere il suo peso...
a sproposito (ma un po' ci sta) mi viene anche in mente che non conosco nessun mancino che scriva in modo ordinato...voi?
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
Data d'iscrizione : 05.08.11
Località : MA COSA E' SUCCESSO AL FORUM??????
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
sempreconfusa1 ha scritto:lucetta10 ha scritto:mac67 ha scritto:Dec ha scritto:Ho in mente una ragazza in particolare che, consapevole di questo problema, aveva voluto andare a fare i test per verificare se non fosse disgrafica (anche su suggerimento dell'insegnante dell'anno prima). Io le avevo detto che secondo me non lo era (e avevo ragione), ma era evidente come tenesse la penna in modo completamente diverso rispetto ai compagni (e quindi suppongo scorretto, se i risultati erano questi); probabilmente nessuno le aveva mai spiegato come si doveva tenere.
Ho avuto uno studente che impugnava la penna in modo assolutamente primitivo (come si impugna un pugnale per conficcarlo in qualcosa, ma tra medio e anulare). Era il più brillante della classe e aveva una grafia gradevolissima, nonché leggibilissima.
Per dire che l'impugnatura conta fino a un certo punto.
ne ho una anche io proprio in questo momento: grafia perfetta ma impugnatura assurda
mmh...secondo me sono delle eccezioni quelle da voi riportate...l'impugnatura dovrà pur avere il suo peso...
a sproposito (ma un po' ci sta) mi viene anche in mente che non conosco nessun mancino che scriva in modo ordinato...voi?
L'impugnatura facilita, ma non è necessariamente la soluzione.
I mancini sono svantaggiati dalla scrittura da sinistra verso destra.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
mac67 ha scritto:I mancini sono svantaggiati dalla scrittura da sinistra verso destra.
E allora in tutto il mondo arabo come fa a cavarsela, la maggioranza che scrive con la destra? : - )
Io ho l'impressione che questo sia un po' un mito, che ci portiamo dietro da tempi lontani, ossia da quando si scriveva con l'inchiostro fluido e il pennino gocciolante, ma che adesso non è più attuale. In quella situazione, era sicuramente vero che un mancino rischiasse molto di più di sbafare la scrittura passandoci la mano sopra (e quindi, per evitare di farlo, dovesse fare contorsioni complicate, tenendo la mano in posizione innaturale), ma non sono convinta che questo sia ancora vero con tutta l'infinita varietà di materiali da scrittura di oggi.
Semmai il mancino è svantaggiato proprio per la difficoltà di imparare la tecnica per imitazione, visto che la maggioranza degli altri (e quindi, anche la maggioranza degli insegnanti) scrive con la destra, e quindi fa fatica a spiegare e a mostrare adeguatamente a un bambino principiante un'impugnatura corretta dal punto di vista di quest'ultimo. Io non ci ho mai pensato, non avendo mai insegnato né alle elementari né alle materne, e non avendo nemmeno i figli mancini... ma appunto, ora che ci faccio caso, non sono affatto sicura che sarei capace di insegnare a un bambino mancino come si tiene correttamente la penna con la sinistra, perché non lo so fare nemmeno io!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Con mio nipote, unico mancino della famiglia, abbiamo adottato il metodo di fargli usare delle matite e delle penne sagomate per mancini, per i primi due anni delle elementari. Ha funzionato abbastanza bene. Adesso al Liceo la sua scrittura è migliore di quella di molti compagni destri.paniscus_2.1 ha scritto:... ma appunto, ora che ci faccio caso, non sono affatto sicura che sarei capace di insegnare a un bambino mancino come si tiene correttamente la penna con la sinistra, perché non lo so fare nemmeno io!
@melia- Messaggi : 4461
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Re: la calligrafia e il sistema scolastico
paniscus_2.1 ha scritto:mac67 ha scritto:I mancini sono svantaggiati dalla scrittura da sinistra verso destra.
E allora in tutto il mondo arabo come fa a cavarsela, la maggioranza che scrive con la destra? : - )
Infatti, hai visto come scrivono? Non si capisce niente! :-)
Scherzi a parte, prova a scrivere da destra verso sinistra; vedrai che l'attrito mano-carta è un problema.
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
franco71 ha scritto:Alla materna, gestita dalle suore, capitò a mio fratello con tendenze "sinistrorse" di essere "corretto" a scrivere con la destra. Allora ed in certi ambienti, la mano sinistra era considerata la mano del diavolo.paniscus_2.1 ha scritto:... ma appunto, ora che ci faccio caso, non sono affatto sicura che sarei capace di insegnare a un bambino mancino come si tiene correttamente la penna con la sinistra, perché non lo so fare nemmeno io!
Se il numero che compare nel tuo nick è il tuo anno di nascita, siamo quasi coetanei, e devo dire che francamente non ho mai sentito niente del genere nella mia infanzia. Non conosco nessun mancino della mia generazione che sia stato forzato a scrivere con la destra, e anzi conosco anche diverse persone (tra cui tre o quattro colleghi insegnanti) che hanno circa 10 anni di più, cioè quasi sessantenni adesso, che hanno fatto le elementari negli anni sessanta, e che sono stati sempre lasciati liberi di scrivere come volevano.
L'unico testimone diretto che conosco, che sia stato vittima di tale pratica, è mio zio, che ha più di 70 anni (il quale fu costretto a scrivere con la destra, ma SOLO a scrivere, perché all'epoca sembrava che fosse quella l'unica cosa rilevante in materia, per cui ha continuato allegramente a fare qualsiasi altra cosa con la sinistra, dal pettinarsi, al girare le chiavi, al versare le bevande dalla bottiglia, all'usare attrezzi meccanici)... e che a sua volta ha avuto un figlio mancino, che adesso ha circa 45 anni, che non è mai stato forzato, e che è rimasto normalmente mancino in tutte le stesse identiche cose che fa il padre, ma in più anche nella scrittura.
Aggiungo l'osservazione che, in tempi passati, la fissazione per "correggere" i mancini, cioè per costringerli a scrivere con la destra, non aveva necessariamente motivazioni religiose o superstiziose (la storia citata sopra, sulla "mano del diavolo"), ma poteva anche avere motivazioni apparentemente razionali e positivistiche, anche se oggi sarebbero considerate sbagliate.
Cioè, non avendo la minima idea delle basi neurologiche della lateralizzazione (ma non solo di quella... si credeva sinceramente che il bambino piccolo fosse una "tabula rasa" priva di qualunque inclinazione congenita e che dovesse solo essere riempita dagli insegnamenti degli adulti),
si pensava in buona fede che scrivere con la destra o con la sinistra fosse solo una questione di educazione ad abitudini corrette da acquisire da zero, senza nessun altro influsso (positivo o negativo) sul coordinamento generale dell'organismo.
Per cui, si pensava che i mancini fossero svantaggiati perché "tanto, il mondo è fatto su misura per i destri", e che quindi, prima o poi, dovessero tutti imparare ad essere destri... e quindi che valesse la pena di "correggerli" perché, una volta "diventati" destri, si sarebbero trovati meglio nella pratica.
Il fatto che non fosse per nulla vero che "diventassero destri", ma che diventassero solo persone forzate a usare artificiosamente e faticosamente la mano con cui riuscivano peggio, invece di usare liberamente quella più efficiente, non passava per la testa a nessuno. Si credeva davvero che, a forza di obblighi, di rimproveri e di punizioni, si decidessero finalmente a convincersi a "diventare destri"... ma questo non c'entrava niente con la superstizione riguardante il diavolo!
Parlando dei miei parenti di cui sopra: mia nonna aveva approvato e caldeggiato che suo figlio (mio zio) venisse forzato a scrivere con la destra, perché 70 anni fa si usava così... ma non ebbe il coraggio di dire una parola quando invece il nipote (mio cugino) fu lasciato libero di scrivere con la sinistra, semplicemente perché 30 anni dopo non si usava più.
E nonostante mia nonna fosse molto religiosa, non l'ho mai sentita criticare il mancinismo come roba riferita al diavolo... ma solo come roba imbarazzante, che secondo lei non stava bene socialmente, in quanto troppo disordinata, o troppo poco elegante, o comunque fuori dalle regole del perbenismo della sua generazione. Ma di diabolico, proprio niente.
Però onestamente, come in tanti altri usi, vale/va la ragion pratica, quella per cui chi t'insegna ad impugnare la penna non è mancino/a.
Appunto, l'unico problema pratico oggi è quello!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Io però devo ammettere di conoscere questa "superstizione" della mano sinistra considerata come quella "del diavolo".
La definisco superstizione perché non credo che fosse sostenuta da un punto di vista religioso (non a tal punto da costringere tutti i mancini a non usarla per scrivere) ma piuttosto che incidesse più a livello privato, e dunque fosse molto arbitraria. I più superstiziosi magari la adottavano; quelli religiosi e praticanti, ma poco inclini a queste forme di degenerazione religiosa, invece non la consideravano.
Però l'ho sentita anche in famiglia.
Bisogna poi ricordarsi che persino nel vangelo, la mano sinistra viene definita impura, ma più per ragioni igieniche (la usavano per lavarsi) se non erro, e di conseguenza non si poteva usare per mangiare. Forse da lì l'origine di tutta la superstizione della mano del diavolo.
La definisco superstizione perché non credo che fosse sostenuta da un punto di vista religioso (non a tal punto da costringere tutti i mancini a non usarla per scrivere) ma piuttosto che incidesse più a livello privato, e dunque fosse molto arbitraria. I più superstiziosi magari la adottavano; quelli religiosi e praticanti, ma poco inclini a queste forme di degenerazione religiosa, invece non la consideravano.
Però l'ho sentita anche in famiglia.
Bisogna poi ricordarsi che persino nel vangelo, la mano sinistra viene definita impura, ma più per ragioni igieniche (la usavano per lavarsi) se non erro, e di conseguenza non si poteva usare per mangiare. Forse da lì l'origine di tutta la superstizione della mano del diavolo.
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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Re: la calligrafia e il sistema scolastico
Può anche darsi che la diffusione di alcune credenze o superstizioni cambi a seconda delle regioni o zone all'interno delle stesse...magari in quel di firenze e dintorni non c'è traccia, e invece al sud e nelle isole abbiano mantenuto una certa vitalità. Non so, parlo per ipotesi, bisognerebbe sentire altri pareri in merito.
p.s. io parteggio per la compagna sinistra naturalmente ;-)
p.s. io parteggio per la compagna sinistra naturalmente ;-)
sempreconfusa1- Messaggi : 6338
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