LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
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Paddington
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Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Faccio alcune considerazioni:
1. Spesso dietro al discorso "è introvabile la figura lavorativa X" si nasconde il discorso "è introvabile la figura lavorativa X alle nostre condizioni contrattuali". Ne ebbi esperienza diretta lavorando in un centro di formazione regionale professionale, dalla quale uscivano moltissimi preparati aspiranti lavoratori a cui venivano offerte condizioni contrattuali talmente misere che i ragazzi non le accettavano per non perderne di successive meno indecenti. Non pretendo che questo valga per tutti gli ambiti, ma quando sento questo discorso mi si drizzano le antenne.
2. Quando fu il mio turno di scegliere l'università ricordo benissimo gli sforzi di chi mi pronosticava un futuro di stenti all'ombra di ponti in periferia, ma ciò non è accaduto ed è possibile che la stessa cosa avvenga per i giovani di queste facoltà.
1. Spesso dietro al discorso "è introvabile la figura lavorativa X" si nasconde il discorso "è introvabile la figura lavorativa X alle nostre condizioni contrattuali". Ne ebbi esperienza diretta lavorando in un centro di formazione regionale professionale, dalla quale uscivano moltissimi preparati aspiranti lavoratori a cui venivano offerte condizioni contrattuali talmente misere che i ragazzi non le accettavano per non perderne di successive meno indecenti. Non pretendo che questo valga per tutti gli ambiti, ma quando sento questo discorso mi si drizzano le antenne.
2. Quando fu il mio turno di scegliere l'università ricordo benissimo gli sforzi di chi mi pronosticava un futuro di stenti all'ombra di ponti in periferia, ma ciò non è accaduto ed è possibile che la stessa cosa avvenga per i giovani di queste facoltà.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Tanto per cambiare è soprattutto un problema di due italie: al nord lavorano anche i laureati in comunicazione, a volte anche con stipendi dignitosi.
Inoltre, come dice Elirpe, c’è il problema di volere l’ingegnere a pochi soldi, e quello invece emigra.
Li pagassero tutti almeno 2.000 € al mese netti ne troverebbero di più.
Trovo inoltre schizofrenica questa storia dei periti che non ci sono più, lamentazione seguita immediatamente da quella per cui non ci sono abbastanza iscritti all’Università, perché i periti non si iscrivono, come invece facevano prima del 2008.
Insomma, ci servono i periti o i laureati?
In realtà ci servono i secondi, ma pagati come i primi.
Infine, a proposito di periti, il mio nipote perito agrario stufissimo di studiare e maturato a luglio ‘18 a settembre del medesimo anno è stato assunto come apprendista, lavora ed è felice.
Un ingegnere venticinquenne cui viene proposto un apprendistato può anche accettarlo, ma che debba anche considerarlo dignitoso ...
Inoltre, come dice Elirpe, c’è il problema di volere l’ingegnere a pochi soldi, e quello invece emigra.
Li pagassero tutti almeno 2.000 € al mese netti ne troverebbero di più.
Trovo inoltre schizofrenica questa storia dei periti che non ci sono più, lamentazione seguita immediatamente da quella per cui non ci sono abbastanza iscritti all’Università, perché i periti non si iscrivono, come invece facevano prima del 2008.
Insomma, ci servono i periti o i laureati?
In realtà ci servono i secondi, ma pagati come i primi.
Infine, a proposito di periti, il mio nipote perito agrario stufissimo di studiare e maturato a luglio ‘18 a settembre del medesimo anno è stato assunto come apprendista, lavora ed è felice.
Un ingegnere venticinquenne cui viene proposto un apprendistato può anche accettarlo, ma che debba anche considerarlo dignitoso ...
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Per favore, ti leggi "Energia per l'astronave Terra" della Zanichelli? :-)
OT: e mi dici in che campeggio eri sul gran paradiso? Carino? ;-)
OT: e mi dici in che campeggio eri sul gran paradiso? Carino? ;-)
Titti76- Messaggi : 1044
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Paddington, ai miei tempi nessuno si sognava di inquadrare un dr. ing., come diceva scherzando una nostra amica veterinaria, come apprendista anche se non era più “imparato” di adesso: partiva dalla II categoria per passare alla I e poi a quadro, man mano che formazione specifica teorica e sul campo ne aumentavano le competenze.
I nostri laureati, mica solo gli ingegneri, lavorano ovunque all’estero, non solo in Germania, e mediamente se sanno l’inglese non hanno il minimo problema anche in carenza dell’idioma locale.
L’umanita’ andrà avanti ... non vuole tornare all’eta Della pietra.
Ma quando i combustibili fossili saranno esauriti tuo figlio, e suo figlio, e il figlio di tuo figlio ci torneranno, all’eta’ della pietra, a meno che quelli come te (e me, e tutti) non comincino a porsi qualche domanda ed a cercare qualche risposta. Adesso, e forse è già troppo tardi.
I nostri laureati, mica solo gli ingegneri, lavorano ovunque all’estero, non solo in Germania, e mediamente se sanno l’inglese non hanno il minimo problema anche in carenza dell’idioma locale.
L’umanita’ andrà avanti ... non vuole tornare all’eta Della pietra.
Ma quando i combustibili fossili saranno esauriti tuo figlio, e suo figlio, e il figlio di tuo figlio ci torneranno, all’eta’ della pietra, a meno che quelli come te (e me, e tutti) non comincino a porsi qualche domanda ed a cercare qualche risposta. Adesso, e forse è già troppo tardi.
Annaangelaelvira- Messaggi : 2310
Data d'iscrizione : 03.09.15
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Paddington ha scritto:Caro balanzone, un problema senza soluzioni, per definizione, è poco interessante.
Una cosa è dire che a te sembra poco interessante, un'altra è convincerti (e cercare di convincere gli altri) che siccome è poco interessante allora non esiste.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Paddington ha scritto:Io non so quando finirà il petrolio..
Vedo cosa accade nel mondo:
SEMPRE PIU AUTO, PIU GROSSE , PIU AEREI,PIU CAMION, PIU PULLMAN, PIU NAVI , BARCHE..i somma stiamo divorando petrolio e derivati come mai in passato.
Ma ci vuole tanto a rendersi conto che questa crescita NON PUO' continuare all'infinito? Sia per l'esaurimento delle risorse, sia per la questione dei residui, scorie, inquinamento e affini?
O si riesce a essere talmente ottusi da dare per scontato che "siccome finora è andata così, allora continuerà ad andare così anche in futuro"?
Qualunque crescita che inizia idealmente come esponenziale, nella realtà, prima o poi viene deviata da quell'andamento, a causa di limiti esterni. Nel migliore dei casi si schiaccia su una curva logistica, nel peggiore crolla a zero...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Paddington ha scritto:Io non so quando finirà il petrolio..
Vedo cosa accade nel mondo:
I cinesi non vanno più in bici, sono ricchi ..ora comprano i suv BMW.
Gli indiani sono sulla stessa strada, un po più indietro.
Le principali compagnie di crociera stanno vivendo un boom di turisti, e gli ordini 2020 per nuove navi non sono mai stati così numerosi.
In Italia da 20 anni a questa parte hanno dismesso piu del 50%del trasporto merci su rotaia , ecologico, per riempire le autostrade di centinaia di migliaia di camion e furgoni. Trenitalia ex fs ha chiuso decine e decine di linee ferroviarie per acquistare pullman inquinanti e favorire l autotrasporto.
Il turismo vive continui record, le autostrade perennemente intasate, le low cost comprano nuovi aerei, dopo la crisi dell 11 settembre il trasporto aereo , altamente inquinante quasi come quello marittimo, sta vivendo un boom incredibile.
Ho rivisto una vecchia mia foto del porto di Castiglione della Pescaia del 1983: tre o quattro motoscafi, 5 pescherecci e boh. Ora si vedono decine e decine di motoscafi, yacht, barche e barchine da 40 cv di potenza a 800-1000-2000 cv..
E potrei continuare..
SEMPRE PIU AUTO, PIU GROSSE , PIU AEREI,PIU CAMION, PIU PULLMAN, PIU NAVI , BARCHE..i somma stiamo divorando petrolio e derivati come mai in passato.
E la stessa gente che prende l aereo o il suv per farsi accompagnare a scuola sarebbe quella che va in piazza a cazzeggiare e sventolare "there is no planet b"??
Ma fatemi il piacere.la realtà è questa e nessuno vuole rinunciarci..
Il problema è questo: spesso gli slogan ambientali vengono propugnati senza rendersi conto delle conseguenze; io non ho l'automobile, un ristretto numero di mie conoscenze non ce l'ha, ma la stragrande maggioranza appena compie 18 anni si precipita a comprarla o farsela comprare e non si tratta certamente solo di persone che vivono isolate lontane dai mezzi pubblici. Quindi su questo concordo con Paddington: la realtà dei fatti mostra che il consumo del petrolio sta aumentando in modo significativo e non c'è nessun indizio che fa pensare a un'inversione di tendenza.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
elirpe ha scritto: la realtà dei fatti mostra che il consumo del petrolio sta aumentando in modo significativo e non c'è nessun indizio che fa pensare a un'inversione di tendenza.
Scusa se mi ripeto, ma secondo te il fatto che stia aumentando il consumo, significa che stia aumentando anche la DISPONIBILITA' di petrolio? Così, in automatico, per magia, solo per far felice la gente che lo vuole?
I dati sono dati, c'è poco da dire: la disponibilità delle fonti non rinnovabili sta diminuendo (non è che ci stiamo avvicinando al punto di inversione della curva, l'abbiamo già superato, siamo già nel versante in discesa), e nemmeno in maniera lineare, perché quanto più diminuisce, tanto più diventa difficile, costoso e meno efficiente estrarre quella parte che c'è ancora!
Il fatto che la richiesta sia in aumento non cambia di una virgola questa realtà, se non eventualmente in peggio (ossia, con l'effetto di accelerare il crollo e rendere il processo ancora più disperato, conflittuale e violento)!
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
paniscus_2.1 ha scritto:elirpe ha scritto: la realtà dei fatti mostra che il consumo del petrolio sta aumentando in modo significativo e non c'è nessun indizio che fa pensare a un'inversione di tendenza.
Scusa se mi ripeto, ma secondo te il fatto che stia aumentando il consumo, significa che stia aumentando anche la DISPONIBILITA' di petrolio? Così, in automatico, per magia, solo per far felice la gente che lo vuole?
I dati sono dati, c'è poco da dire: la disponibilità delle fonti non rinnovabili sta diminuendo (non è che ci stiamo avvicinando al punto di inversione della curva, l'abbiamo già superato, siamo già nel versante in discesa), e nemmeno in maniera lineare, perché quanto più diminuisce, tanto più diventa difficile, costoso e meno efficiente estrarre quella parte che c'è ancora!
Il fatto che la richiesta sia in aumento non cambia di una virgola questa realtà, se non eventualmente in peggio (ossia, con l'effetto di accelerare il crollo e rendere il processo ancora più disperato, conflittuale e violento)!
Da dove leggi che secondo me all'aumentare della domanda di petrolio ne aumenterebbe anche la disponibilità? So benissimo che terminerà, dico solamente che ha ragione Paddigton quando fa notare che molti che si entusiasmano per questi temi non rinuncerebbero per nulla al mondo alle loro comodità.
elirpe- Messaggi : 1127
Data d'iscrizione : 02.08.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
elirpe ha scritto:So benissimo che terminerà, dico solamente che ha ragione Paddigton quando fa notare che molti che si entusiasmano per questi temi non rinuncerebbero per nulla al mondo alle loro comodità.
Tanto, quando dovremo cominciare a rinuciarvi per forza, dovremo farlo tutti, mica solo quelli che adesso ci credono o solo quelli che non ci credono...
Sul serio, io rimango stupefatta da questa sistematica opposizione, da parte di persone adulte, colte, e in qualche caso anche ferrate in temi scientifici, verso il credere a qualcosa che si porta dietro evidenze forti, solo perchè implica prospettive che a loro fanno paura, o comunque non piacciono.
Esempio classico visto anche qui sopra: siccome a Tizio piace viaggiare spesso in aereo e non vuole rinunciarci, o piace consumare cibi stoccati in contenitori di plastica monouso, allora si convince che non possa essere vero che il volume attuale del trasporto aereo o la quantità di plastica monouso stiano creando un ENORME problema ambientale, che pagheremo tutti di qui a poco, o che comunque pagheranno i nostri figli e i nostri nipoti. Continua a rifugiarsi nell'illusione che, "siccome se fosse vero sarebbe troppo brutto", allora non è vero (e anzi, per sentirsi ancora più rassicurato, esorcizza il problema insultando o prendendo in giro quelli che glielo fanno notare).
Ultima modifica di paniscus_2.1 il Lun Lug 08, 2019 11:55 pm - modificato 1 volta.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: LA LAUREA NON SERVE A NIENTE..
Ma io infatti non mi sono mai sognata di dire che si troveranno fonti rinnovabili che ci permettano di sostituire quelle attuali. Al contrario, sono convinta che NON si troveranno, e che quindi, alla fine, una ridimensionata dovremo darcela per forza.
Tu ritieni, ad esempio, che il mercato dell'auto farà progressivamente sparire le utilitarie per vendere solo i suv, e che quindi, al momento di cambiare la macchina, TUTTI dovranno per forza comprarsi il suv? No, non andrà così, perchè ci sarà un sacco di questa gente che non potrà permetterselo comunque, e quindi non se lo comprerà, e dovrà per forza adeguarsi a vivere senza macchina, anche se prima non aveva mai pensato che fosse possibile.
E magari ci sarà anche qualcun altro che resisterà ancora per qualche anno a possedere qualche forma di automobile privata, ma si ritroverà comunque nella necessità di usarla molto di meno di adesso, perché ci ritroveremo con la benzina che costa talmente tanto (perché appunto il petrolio sarà diventato un bene rarissimo, e quel poco che sarà rimasto avrà costi di estrazione e di lavorazione gravosissimi per le aziende) che non potremo permetterci di usarla con i ritmi attuali. Senza contare che, se tutti hanno il macchinone ingombrante (e magari anche due o tre per famiglia) diventerà sempre più difficile trovare spazio dove tenerlo... e se ci si rende conto che, oltre a spendere mezzo stipendio solo per la benzina, bisogna anche perdere due o tre ore al giorno a camminare a piedi per raggiungere il veicolo, avendolo dovuto parcheggiare a svariati chilometri da casa, allora mi aspetto che possa esserci un po' più di gente che si fa due conti e conclude che forse si può vivere anche senza. O che si trova COSTRETTA a vivere senza, anche senza averne mai avuto alcuna intenzione prima, per ragioni ideali o ecologiche.
Certo, esiste il rischio che inzialmente la cosa sarà dolorosissima in termini di qualità della vita, drammi personali, fallimenti lavorativi, esaurimenti nervosi, malcontento sociale, magari anche rivolte pubbliche violente, aumento della delinquenza, dei suicidi, della tossicodipendenza, delle tragedie familiari, della marginalità sociale, della corruzione, dell'illegalità generalizzata, e di certo queste cose non me le auguro... però, dopo che si sarà raggiunta una massa critica in cui una percentuale sufficiente di persone ha trovato un nuovo modo di impostare la vita, rassegnandosi al fatto che non ci sono più le stesse comodità di prima e che bisogna cambiare ritmi e abbassare l'asticella delle pretese, immagino che possa svilupparsi anche una certa forma di resilienza e di adattamento.
La rinuncia a quelli che sembravano diritti scontati e che invece di fatto erano lussi non sostenibili, sembra insopportabile finché a subirla sono in pochi, e (legittimamente ) strillano con furia "ma perché tocca SOLO a me, mentre tutti gli altri possono continuare a fare come gli pare?"... ma quando comincia a riguardare la maggioranza, allora le cose cambiano.
Mi permetto anche di ipotizzare che chi è già consapevole adesso della necessità di cambiare ritmi e abitudini sia, in generale, un po' più protetto dal trauma della svolta, e che avrà maggior possibilità di attraversare la transizione senza dare di matto, rispetto a chi insiste a non curarsene e a sostenere che tanto il problema non esiste, e se esiste è lontanissimo e ci penseremo dopo.
E ripeto anche un'altra cosa: se dovessero davvero succedere quelle (bruttissime) cose descritte sopra, NON E' colpa di chi si pone il problema adesso, e prova a mettere in guardia gli altri già adesso. Che invece saranno probabilmente colpevolizzati per essere quelli che ne sono "ingiustamente" usciti con meno danni.
Tu ritieni, ad esempio, che il mercato dell'auto farà progressivamente sparire le utilitarie per vendere solo i suv, e che quindi, al momento di cambiare la macchina, TUTTI dovranno per forza comprarsi il suv? No, non andrà così, perchè ci sarà un sacco di questa gente che non potrà permetterselo comunque, e quindi non se lo comprerà, e dovrà per forza adeguarsi a vivere senza macchina, anche se prima non aveva mai pensato che fosse possibile.
E magari ci sarà anche qualcun altro che resisterà ancora per qualche anno a possedere qualche forma di automobile privata, ma si ritroverà comunque nella necessità di usarla molto di meno di adesso, perché ci ritroveremo con la benzina che costa talmente tanto (perché appunto il petrolio sarà diventato un bene rarissimo, e quel poco che sarà rimasto avrà costi di estrazione e di lavorazione gravosissimi per le aziende) che non potremo permetterci di usarla con i ritmi attuali. Senza contare che, se tutti hanno il macchinone ingombrante (e magari anche due o tre per famiglia) diventerà sempre più difficile trovare spazio dove tenerlo... e se ci si rende conto che, oltre a spendere mezzo stipendio solo per la benzina, bisogna anche perdere due o tre ore al giorno a camminare a piedi per raggiungere il veicolo, avendolo dovuto parcheggiare a svariati chilometri da casa, allora mi aspetto che possa esserci un po' più di gente che si fa due conti e conclude che forse si può vivere anche senza. O che si trova COSTRETTA a vivere senza, anche senza averne mai avuto alcuna intenzione prima, per ragioni ideali o ecologiche.
Certo, esiste il rischio che inzialmente la cosa sarà dolorosissima in termini di qualità della vita, drammi personali, fallimenti lavorativi, esaurimenti nervosi, malcontento sociale, magari anche rivolte pubbliche violente, aumento della delinquenza, dei suicidi, della tossicodipendenza, delle tragedie familiari, della marginalità sociale, della corruzione, dell'illegalità generalizzata, e di certo queste cose non me le auguro... però, dopo che si sarà raggiunta una massa critica in cui una percentuale sufficiente di persone ha trovato un nuovo modo di impostare la vita, rassegnandosi al fatto che non ci sono più le stesse comodità di prima e che bisogna cambiare ritmi e abbassare l'asticella delle pretese, immagino che possa svilupparsi anche una certa forma di resilienza e di adattamento.
La rinuncia a quelli che sembravano diritti scontati e che invece di fatto erano lussi non sostenibili, sembra insopportabile finché a subirla sono in pochi, e (legittimamente ) strillano con furia "ma perché tocca SOLO a me, mentre tutti gli altri possono continuare a fare come gli pare?"... ma quando comincia a riguardare la maggioranza, allora le cose cambiano.
Mi permetto anche di ipotizzare che chi è già consapevole adesso della necessità di cambiare ritmi e abitudini sia, in generale, un po' più protetto dal trauma della svolta, e che avrà maggior possibilità di attraversare la transizione senza dare di matto, rispetto a chi insiste a non curarsene e a sostenere che tanto il problema non esiste, e se esiste è lontanissimo e ci penseremo dopo.
E ripeto anche un'altra cosa: se dovessero davvero succedere quelle (bruttissime) cose descritte sopra, NON E' colpa di chi si pone il problema adesso, e prova a mettere in guardia gli altri già adesso. Che invece saranno probabilmente colpevolizzati per essere quelli che ne sono "ingiustamente" usciti con meno danni.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
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