Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
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Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
Per il rientro a scuola degli ATA, sia quelli a tempo determinato che indeterminato, si possono verificare alcune situazioni per il problema COVID-19.
Alcune regioni hanno iniziato i controlli sierologici sul personale della scuola.
Sono controlli volontari, ma è meglio schematizzare.
ATA a tempo determinato
1) un ATA non fa nessun esame, viene nominato ed assunto e solo dopo scopre di avere la Sars-CoV-2.
Cosa succede ?
- Viene licenziato con la motivazione che avrebbe dovuto fare l'esame sierologico o il tampone prima del 14/09 ?
- Rimane assunto, ma va in malattia senza stipendio ?
- Rimane assunto, ma va in malattia con stipendio ?
2) un ATA, prima dell'inizio delle lezioni del 14/09, fa l'esame e scopre di essere positivo al Sars-CoV-2. Visto che per l'immunizzazione ci vuole tempo, anche se avrebbe diritto ad essere chiamato ed assunto, non viene assunto.
Cosa succede ?
- Perde un anno scolastico o parte di esso se poi viene assunto ?
Per gli ATA a tempo indeterminato credo non ci siano problemi.
Se l'ATA non è positivo, tutto OK.
Se l'ATA è positivo va in malattia con stipendio.
Cosa ne pensate ?
Alcune regioni hanno iniziato i controlli sierologici sul personale della scuola.
Sono controlli volontari, ma è meglio schematizzare.
ATA a tempo determinato
1) un ATA non fa nessun esame, viene nominato ed assunto e solo dopo scopre di avere la Sars-CoV-2.
Cosa succede ?
- Viene licenziato con la motivazione che avrebbe dovuto fare l'esame sierologico o il tampone prima del 14/09 ?
- Rimane assunto, ma va in malattia senza stipendio ?
- Rimane assunto, ma va in malattia con stipendio ?
2) un ATA, prima dell'inizio delle lezioni del 14/09, fa l'esame e scopre di essere positivo al Sars-CoV-2. Visto che per l'immunizzazione ci vuole tempo, anche se avrebbe diritto ad essere chiamato ed assunto, non viene assunto.
Cosa succede ?
- Perde un anno scolastico o parte di esso se poi viene assunto ?
Per gli ATA a tempo indeterminato credo non ci siano problemi.
Se l'ATA non è positivo, tutto OK.
Se l'ATA è positivo va in malattia con stipendio.
Cosa ne pensate ?
Amministrativo11- Messaggi : 122
Data d'iscrizione : 04.10.17
Re: Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
1) Non sono test obbligatori, quindi nessuno può essere licenziato per non averli fatti.
Va in malattia con stipendio, come per qualunque altra malattia.
2) I test per ora sono previsti solo per il personale di ruolo, quindi non capisco se parli di una persona che va a fare un test per conto suo. In questo caso valgono le regole di tutte le malattie: potrà accettare e differire la presa di servizio mandando il certificato medico.
Va in malattia con stipendio, come per qualunque altra malattia.
2) I test per ora sono previsti solo per il personale di ruolo, quindi non capisco se parli di una persona che va a fare un test per conto suo. In questo caso valgono le regole di tutte le malattie: potrà accettare e differire la presa di servizio mandando il certificato medico.
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
Io parlo di un ATA che ogni anno prende incarichi al 30/6 o al 31/8, e che per gli esami segue le disposizioni della sua regione di residenza.
Quello che va chiarito per bene è:
- c'è il rischio che, al 14/09, un ATA che non ha fatto nessun esame (e potrebbe essere positivo al Sars-Cov-2) possa essere discriminato in sede di convocazione per le nomine rispetto ad un ATA che invece ha fatto tutti gli esami ed è negativo ???
Quello che va chiarito per bene è:
- c'è il rischio che, al 14/09, un ATA che non ha fatto nessun esame (e potrebbe essere positivo al Sars-Cov-2) possa essere discriminato in sede di convocazione per le nomine rispetto ad un ATA che invece ha fatto tutti gli esami ed è negativo ???
Amministrativo11- Messaggi : 122
Data d'iscrizione : 04.10.17
Re: Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
No, anzi è l'amministrazione che dopo averlo individuato dovrà garantirgli la possibilità di fare il test gratuitamente (se il lavoratore lo desidera).
Dec- Moderatore
- Messaggi : 88150
Data d'iscrizione : 23.08.10
Re: Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
Un saluto a tutti ...
Facciamo qualche riflessione liberamente:
Suppongo che un collega a contratto e con regolare presa di servizio fino al 30/6 oppure 31/8 una volta ammalatosi A SCUOLA (quindi per causa di servizio) venga messo in malattia con regolare stipendio, e ci mancherebbe altro!
Qualcuno potrebbe domandarsi: "come faceva il collega a sapere di non essere malato PRIMA della presa di servizio (vale a dire: fino a che non ho messo piede a scuola ero sano)"?
Io direi per via indiretta: se uno vive con dei familiari a contatto quotidiano, magari anche anziani, e questi sono sani come un pesce, vedrei difficile sostenere la tesi che si tratti di una famiglia intera di asintomatici.
Ci siamo? Posso essere asintomatico io, per dire, ma se ho dei familiari a casa, almeno uno mi si ammala!
Se invece uno è positivo PRIMA della presa di servizio, l'unica cosa che potrebbe tentare di fare a mio avviso e come è gia stato detto, è la presa di servizio differita, ma io in questo caso suppongo la comparsa di discussioni e contestazioni varie.
Se invece si tratta di un "collega covid" cioé di un collega assunto per temporaneo ampliamento dell'organico (vale a dire quei colleghi la cui supplenza decadrebbe istantaneamente in caso di nuovo lockdown) allora si tratterebbe di distinguere, io credo, il caso in cui si ammali a scuola, quindi causa di servizio e relativa malattia, da quello di una condizione a/sintomatica indipendente che potrebbe pregiudicare l'anno di lavoro.
Speriamo comunque per il meglio, anche se ho sempre più la sensazione che si navigherà a vista ... E mi auguro che tutti si mettano le mascherine (opinione personale) altro che: "se stai a un metro te la puoi anche togliere."
I futuri adolescenti non sono statue immobili. Ridono, scherzano, si fanno il solletico, fanno giochi, fanno ricreazione, quindi quel metro esiste adesso, ma tra un secondo siamo a dieci centimetri. E poiché la scuola non è autoritaria e fatica a d essere anche autorevole, voglio proprio vedere bidelli e insegnanti a riproverare di continuo quegli alunni più vivaci e meno inclini a rispettare le regole.
O no? Perché chi pensa ad una situazione più rosea, mi pare abbia visto o stia vedendo un bel film, ma la situazione reale a scuola "noi" dovremmo conoscerla ...
Auguri ragazzi. A tutti.
Facciamo qualche riflessione liberamente:
Suppongo che un collega a contratto e con regolare presa di servizio fino al 30/6 oppure 31/8 una volta ammalatosi A SCUOLA (quindi per causa di servizio) venga messo in malattia con regolare stipendio, e ci mancherebbe altro!
Qualcuno potrebbe domandarsi: "come faceva il collega a sapere di non essere malato PRIMA della presa di servizio (vale a dire: fino a che non ho messo piede a scuola ero sano)"?
Io direi per via indiretta: se uno vive con dei familiari a contatto quotidiano, magari anche anziani, e questi sono sani come un pesce, vedrei difficile sostenere la tesi che si tratti di una famiglia intera di asintomatici.
Ci siamo? Posso essere asintomatico io, per dire, ma se ho dei familiari a casa, almeno uno mi si ammala!
Se invece uno è positivo PRIMA della presa di servizio, l'unica cosa che potrebbe tentare di fare a mio avviso e come è gia stato detto, è la presa di servizio differita, ma io in questo caso suppongo la comparsa di discussioni e contestazioni varie.
Se invece si tratta di un "collega covid" cioé di un collega assunto per temporaneo ampliamento dell'organico (vale a dire quei colleghi la cui supplenza decadrebbe istantaneamente in caso di nuovo lockdown) allora si tratterebbe di distinguere, io credo, il caso in cui si ammali a scuola, quindi causa di servizio e relativa malattia, da quello di una condizione a/sintomatica indipendente che potrebbe pregiudicare l'anno di lavoro.
Speriamo comunque per il meglio, anche se ho sempre più la sensazione che si navigherà a vista ... E mi auguro che tutti si mettano le mascherine (opinione personale) altro che: "se stai a un metro te la puoi anche togliere."
I futuri adolescenti non sono statue immobili. Ridono, scherzano, si fanno il solletico, fanno giochi, fanno ricreazione, quindi quel metro esiste adesso, ma tra un secondo siamo a dieci centimetri. E poiché la scuola non è autoritaria e fatica a d essere anche autorevole, voglio proprio vedere bidelli e insegnanti a riproverare di continuo quegli alunni più vivaci e meno inclini a rispettare le regole.
O no? Perché chi pensa ad una situazione più rosea, mi pare abbia visto o stia vedendo un bel film, ma la situazione reale a scuola "noi" dovremmo conoscerla ...
Auguri ragazzi. A tutti.
Pinus- Messaggi : 202
Data d'iscrizione : 04.06.11
Re: Casistica COVID-19 per rientro ATA a scuola
Il Covid 19 è un virus come tanti altri, la differenza sostanziale sta solamente nella sua pericolosità e sopratutto nella sua capacità di diffondersi a velocità diverse da altri virus. Qualsiasi altro tecnicismo, diventa argomento di persone esperte, che tutti noi abbiamo imparato a conoscere.
Venendo al quesito legittimante posto da Amministrativo 11, ad oggi dobbiamo attenerci alle disposizioni regionali e alle disposizioni ministeriali. Facendo un sunto, se non hai sintomi e se non sei stato in vacanza nelle zone a rischio non hai alcun obbligo a quarantena, tamponi o test vari. Proprio ieri, con articolo riportato anche dal La Repubblica, ed il alcune Provincie già trasmesse alle Scuole tramite le UST, il personale su base volontaria potrà recarsi dal medico curante e vare esami sierologici, e qualora negativo torna a lavoro altrimenti fa il tampone ed aspetta l'esito. Il tutto, risulta coperto da assenza giustificata dal lavoro. Se, nel ipotesi peggiore risultassi positiva al tampone, in automatico vai in quarantena per cui in malattia. La tua malattia ha termine solo con il doppio negativo al COVID 19.
La condizione peggiore potrebbe essere che vieni chiamato in servizio e sei in quarantena, ho amici che sono rimasti positivi per 72 gg, ma asintomatici puri. Come giustamente dice Pinus, accetti l'incarico ma con presa in servizio differita, dove hai 30gg per prendere servizio e non perdere il posto. Questa l'ipotesi peggiore, ma nulla cambia se fosse stato una gamba ingessata o una normale bronchite. Ad oggi, e dico ad oggi, non ci sono deroghe in merito, ovvero nulla è cambiato sul limite massimo dei 30gg.
In Bocca al Lupo per il nuovo anno scolastico.
Venendo al quesito legittimante posto da Amministrativo 11, ad oggi dobbiamo attenerci alle disposizioni regionali e alle disposizioni ministeriali. Facendo un sunto, se non hai sintomi e se non sei stato in vacanza nelle zone a rischio non hai alcun obbligo a quarantena, tamponi o test vari. Proprio ieri, con articolo riportato anche dal La Repubblica, ed il alcune Provincie già trasmesse alle Scuole tramite le UST, il personale su base volontaria potrà recarsi dal medico curante e vare esami sierologici, e qualora negativo torna a lavoro altrimenti fa il tampone ed aspetta l'esito. Il tutto, risulta coperto da assenza giustificata dal lavoro. Se, nel ipotesi peggiore risultassi positiva al tampone, in automatico vai in quarantena per cui in malattia. La tua malattia ha termine solo con il doppio negativo al COVID 19.
La condizione peggiore potrebbe essere che vieni chiamato in servizio e sei in quarantena, ho amici che sono rimasti positivi per 72 gg, ma asintomatici puri. Come giustamente dice Pinus, accetti l'incarico ma con presa in servizio differita, dove hai 30gg per prendere servizio e non perdere il posto. Questa l'ipotesi peggiore, ma nulla cambia se fosse stato una gamba ingessata o una normale bronchite. Ad oggi, e dico ad oggi, non ci sono deroghe in merito, ovvero nulla è cambiato sul limite massimo dei 30gg.
In Bocca al Lupo per il nuovo anno scolastico.
G1970Luisa- Messaggi : 207
Data d'iscrizione : 20.05.20
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