Genitore insegnante e figlio a scuola

Insegno in una scuola secondaria di primo grado e ho molti BES e figli di lavoratori appartenenti a categorie essenziali in presenza.

Avrei anche io la necessità di mandare mia figlia di sette anni a scuola, visto che devo essere fisicamente presente nel mio istituto per erogare un servizio essenziale. Posso farlo? Rientriamo anche noi in questa categoria?

Grazie

Posso frequentare in presenza soltanto gli alunni diversamente abili con accordo tra le famiglie e l'insegnante di sostegno (NON gli altri BES) e i ragazzi che hanno entrambi i genitori appartenenti alle categorie professionali delle forze dell'ordine e del personale sanitario impegnato nella gestione dell'emergenza Covid.
Solo in questi limitati casi è ammessa la frequenza in presenza e solo dietro motivata richiesta, poiché si cerca in questo periodo di limitare il più possibile la movimentazione di studenti per limitare il contagio.

Rientra anche il personale scolastico

Sì, grazie, è vero la scuola l'ha accettata. Grazie

Da noi possono frequentare anche ragazzi con bes di vario tipo... Scuola che vai... interpretazione che trovi. Io nonostante tutto continuo a trovare assurdo il sistema "scuola chiusa per tutti...ah no quasi tutti".

Cozza ha scritto:Da noi possono frequentare anche ragazzi con bes di vario tipo... Scuola che vai... interpretazione che trovi. Io nonostante tutto continuo a trovare assurdo il sistema "scuola chiusa per tutti...ah no quasi tutti".

BES e DSA in presenza su richiesta dovrebbe valere su tutto il territorio nazionale.

stupita78 ha scritto:Rientra anche il personale scolastico

Sono anche io interessato. E' possibile avere il riferimento normativo nel caso la scuola sollevasse dei problemi?

Fatto sta che la mia scuola ha detto chiaramente che sono accettati solo i PDA, non gli altri BES proprio perché altrimenti si avrebbe una movimentazione eccessiva degli alunni con aumento del rischio contagio, inficiando le intenzioni stesse dell'ordinanza. La tendenza delle famiglie è quella di mandare quanto più possibile i figli a scuola per motivi di organizzazione e di comodità, ma senza tener conto del fatto che potenzialmente più si muovono e più possono essere esposti al virus.

Alex_ct ha scritto:

stupita78 ha scritto:Rientra anche il personale scolastico

Sono anche io interessato. E' possibile avere il riferimento normativo nel caso la scuola sollevasse dei problemi?

Ci sono le faq della regione Lombardia e la nota ministeriale del 4 marzo

Nella mia scuola, in Lombardia, noi di strumento musicale dobbiamo continuare ad andare in presenza nonostante la nostra non sia un attività che richiede uso di laboratori. Alcuni alunni vengono a scuola con i mezzi pubblici, e anche io devo viaggiare per due ore giornaliere su treno e autobus, dal momento che abito in un'altra provincia. Mi sembra un poco azzardata questa decisione in questo periodo.....

Scuola70 ha scritto:Fatto sta che la mia scuola ha detto chiaramente che sono accettati solo i PDA, non gli altri BES proprio perché altrimenti si avrebbe una movimentazione eccessiva degli alunni con aumento del rischio contagio, inficiando le intenzioni stesse dell'ordinanza. La tendenza delle famiglie è quella di mandare quanto più possibile i figli a scuola per motivi di organizzazione e di comodità, ma senza tener conto del fatto che potenzialmente più si muovono e più possono essere esposti al virus.

Il problema sta sempre nello stesso nodo di contraddizione che (di fatto) nessuno ha il coraggio di affrontare e di sciogliere, per la paura di risultare "impopolare" o di essere contestato in quanto "poco inclusivo". Ossia, che quando certi provvedimenti (teoricamente giustissimi) pensati inizialmente per poche situazioni eccezionali diventano invece una prassi comune per concedere aiuti e facilitazioni a chiunque, allora va a finire che tutti sono "speciali" e che quindi nessuno è "speciale" rispetto agli altri.

In una situazione in cui chiunque può essere dichiarato BES anche senza nessuna certificazione medica, e senza nemmeno la richiesta della famiglia (o addirittura all'INSAPUTA della famiglia), può facilmente realizzarsi una situazione in cui più di mezza classe è BES, e allora lo spirito originale della normativa perde completamente di significato.

Oppure, peggio ancora, può capitare che nella stessa scuola ci siano classi in cui non c'è nessun BES, o al massimo ce ne sono uno o due, e classi in cui ce ne sono 12 su un totale di 25 (o per eccesso di zelo dei singoli consigli di classe che dichiarano BES chiunque, oppure perché si tratta di scuole con più indirizzi di studio diversi, in cui c'è un unico corso che è considerato "più facile" e che quindi attira tutte le iscrizioni dei più problematici).

Io segnalo il problema non tanto nelle classi in DAD dotale, ma soprattutto quelle in DDI al 50%.

Se si deve rispettare una turnazione al 50% al giorno, e contemporaneamente si deve rispettare il principio che i BES hanno diritto a stare sempre in classe tutti i giorni, va a finire che in alcune classi si fa effettivamente il 50% per tutti, e in altre classi il 50% è ricoperto esclusivamente dai casi di BES e gli altri a scuola non ci vanno mai, o ci vanno solo una volta ogni dieci giorni.

Mi sembra inevitabile che qualcuno la viva male e che lamenti una discriminazione.

paniscus_2.1 ha scritto:

Il problema sta sempre nello stesso nodo di contraddizione che (di fatto) nessuno ha il coraggio di affrontare e di sciogliere, per la paura di risultare "impopolare" o di essere contestato in quanto "poco inclusivo". Ossia, che quando certi provvedimenti (teoricamente giustissimi) pensati inizialmente per poche situazioni eccezionali diventano invece una prassi comune per concedere aiuti e facilitazioni a chiunque, allora va a finire che tutti sono "speciali" e che quindi nessuno è "speciale" rispetto agli altri.

Ma magari fossero solo i BES.
Ormai anche ai non BES su richiesta dei genitori viene concessa la presenza a scuola.

La dad così non ha senso.

La dad non ha senso.
La logica dei nostri amici virologi: chiudiamo le scuole per " salvare gli Anziani ", così i bambini vengono affidati ai nonni anziani dato che le scuole sono chiuse, gli stessi nonni che a scuole aperte i bambini vedevano 3-4 volte l anno ed ora vedono tutti i giorni.
Mm che arguzia, che tattica!!

Blizzard ha scritto:Ma magari fossero solo i BES.
Ormai anche ai non BES su richiesta dei genitori viene concessa la presenza a scuola.

Io vedo soprattutto il fenomeno contrario: cioè, che nelle classi con turnazioni al 50%, viene richiesta dai genitori la possibilità di seguire a distanza (ed essere considerati presenti) anche a chi dovrebbe essere di turno in presenza, per ragioni non legate a quarantene o ad altri problemi relativi al covid, ma per qualsiasi motivazione personale, tipo maltempo, accudimento di fratellini, guasto del motorino, o varie ed eventuali fantasiose.

paniscus_2.1 ha scritto:

Blizzard ha scritto:Ma magari fossero solo i BES.
Ormai anche ai non BES su richiesta dei genitori viene concessa la presenza a scuola.

Io vedo soprattutto il fenomeno contrario: cioè, che nelle classi con turnazioni al 50%, viene richiesta dai genitori la possibilità di seguire a distanza (ed essere considerati presenti) anche a chi dovrebbe essere di turno in presenza, per ragioni non legate a quarantene o ad altri problemi relativi al covid, ma per qualsiasi motivazione personale, tipo maltempo, accudimento di fratellini, guasto del motorino, o varie ed eventuali fantasiose.

Hai ragione: succede anche a me!

paniscus_2.1 ha scritto:

Blizzard ha scritto:Ma magari fossero solo i BES.
Ormai anche ai non BES su richiesta dei genitori viene concessa la presenza a scuola.

Io vedo soprattutto il fenomeno contrario: cioè, che nelle classi con turnazioni al 50%, viene richiesta dai genitori la possibilità di seguire a distanza (ed essere considerati presenti) anche a chi dovrebbe essere di turno in presenza, per ragioni non legate a quarantene o ad altri problemi relativi al covid, ma per qualsiasi motivazione personale, tipo maltempo, accudimento di fratellini, guasto del motorino, o varie ed eventuali fantasiose.

Mi hanno riferito questa problematica, che non è da poco. Ma su questo basta essere ferrei sul fatto che, disposizioni regionali a parte, la DaD è consentita solo per chi è in quarantena.

Per fortuna anche se consentito, è un problema minore, non tange autonomia e organizzazione del docente, o almeno non eccessivamente rispetto al problema opposto (BES e non bes in presenza con classe in dad, un occhio al PC, uno ai pochi alunni presenti).