Scuola occupata: attivazione dad???

Buongiorno a tutti,
Il liceo dove insegno è stato occupato dagli studenti. La DS pretende che da domani noi docenti iniziamo subito a fare lezione da casa, in dad, andando avanti col programma e segnando gli alunni assenti.
Secondo voi tutto ciò è legale?
Non ha senso. La dad si può fare per il Covid, non certo per l’occupazione.
Qual è la normativa a cui appellarmi?
Grazie infinite

Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

Per quanto riguarda il servizio, la dad è contrattualmente prevista solo per i casi legati all'emergenza sanitaria (la normativa di riferimento è il CCNI siglato lo scorso anno sulla dad). Se l'occupazione ha come conseguenza l'interruzione del servizio pubblico, si configura l'ipotesi di reato di interruzione di servizio pubblico e i responsabili dell'occupazione vanno denunciati all'autorità giudiziaria. In tal caso, come qualsiasi altra situazione in cui la prestazione lavorativa è impossibile, si applica l'art. 1256 del codice civile. Se l'obbligazione diventa impossibile per causa non dipendente dal debitore, la stessa si estingue

Arvark01 ha scritto:Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

L'interruzione del servizio non dipende dal docente ,quindi si sta a casa
Per quanto riguarda la DAD ,lasciamo stare è pura presa in giro

Arvark01 ha scritto:Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

La scuola da chi è occupata? Dai docenti? Il programma non esiste più ma ci sono le indicazioni nazionali.

Zippo ha scritto:L'interruzione del servizio non dipende dal docente ,quindi si sta a casa

E diciamo pure che dipende soprattutto dalla dirigenza, che gliel'ha lasciato fare.

Dalle mie parti, stanno spuntando come funghi dei patetici comunicati dei vari presidi delle scuole occupate, che sembrano fatti tutti con lo stampino (anche se lo stile personale e i dettagli sono diversi) in cui si dice che si condividono alcune delle motivazioni della mobilitazione, ma si disapprova la forma di protesta, appunto "perché è illegale", e si invita "a preferire la modalità del dialogo".

Va bene che per tutti gli ultimi 10 anni (molto prima del covid) le occupazioni non andavano più di moda e quindi non c'era stata occasione di leggere tali comunicati, ma santa pazienza, come è possibile che il responsabile principale della sicurezza di un ambiente pubblico e della regolarità di ciò che vi avviene, scriva candidamente in una circolare PUBBLICA "io so benissimo che nell'ambiente da me gestito stia avvenendo qualcosa di illegale, ma non faccio niente per impedirlo, e al massimo, aspetto che che si stanchino o che si degnino di rinunciare per benevola scelta propria"?

Se dovesse succedere qualcosa di brutto, non si stroncano da soli, scrivendo perle come quelle?

Arvark01 ha scritto:Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

In quanto aspirante ti consiglio di prepararti nell'ambito della legislazione, almeno il minimo per poter passare un concorso.

E comunque, anche in caso di occupazione (come tutte quelle che ho visto fino a una decina d'anni fa, e che poi erano praticamente sparite), i sotto-casi sono due:

- o gli occupanti si impadroniscono davvero del controllo dell'edificio e impediscono fisicamente di entrare agli insegnanti, o a quei compagni che non sono d'accordo con l'occupazione e vorrebbero andare in classe, ma in questo caso la denuncia per interruzione di pubblico servizio sarebbe obbligatoria...

- oppure, per come me le ricordo io, si fa una finta occupazione concordata e contrattata con il preside, che concede di occupare una parte (minoritaria) della scuola, e impone però di lasciare libero tutto il resto e di non provare a muovere un dito contro chi pretende di entrare ugualmente e di avere i suoi spazi di lavoro. Dopo di che, tutti gli insegnanti entravano regolarmente a fare il loro orario: se avevano qualche studente che non era interessato a partecipare all'occupazione ma voleva andare in classe, lo ricevevano, gli facevano regolarmente lezione, e segnavano assenti tutti gli altri (anche se stavano a fare assemblea nel campino sportivo visibile fuori dalla stessa finestra dell'aula, o a pitturare striscioni nel corridoio accanto); se invece non si presentava nessuno, si limitavano a segnare "tutti assenti" e a girarsi i pollici in sala docenti come quando c'è un'ora a disposizione ma non si viene chiamati perché non c'è bisogno di supplenze. In tal modo, il dirigente si scarica la responsabilità di AMMETTERE che c'è davvero un'interruzione della didattica (perché a parole la didattica non è interrotta, chiunque vuole venire a fare lezione può farlo e gli altri risultano semplicemente assenti), e si scansa l'obbligo morale e civile di denunciare l'illegalità, che lo renderebbe impopolare.

Non vedo perché debbano esistere gli espedienti e mezzucci di "compromesso" postmoderno e digitale: se non ci sono motivazioni sanitarie per attivare comunque la dad, è previsto che la didattica si svolga A SCUOLA. Se mi fanno entrare, faccio lezione a chi c'è, e chi non c'è risulta assente e sono cavoli suoi; se tentano di non farmi entrare con richieste, intimazioni o insulti, io entro lo stesso, e se provano a bloccarmi con aggressioni fisiche (che sarebbe l'unico modo per farmi desistere), denuncio.

Ma un dirigente non può obbligarmi a lavorare da casa, se l'impedimento a entrare a scuola deriva da una scelta esplicita di tollerare una situazione illegale che ha fatto il dirigente stesso, invece di darsi da fare per interromperla.

Ciope1981 ha scritto:

Arvark01 ha scritto:Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

La scuola da chi è occupata? Dai docenti? Il programma non esiste più ma ci sono le indicazioni nazionali.

Indicazioni nazionali o no, si finisce sempre che si è indietro col programma che si dovrebbe fare. Inutile soffermarsi sui tecnicismi.

gugu ha scritto:

Arvark01 ha scritto:Non voglio mancare di rispetto agli altri docenti, in quanto anche io aspirante tale, ma così poi non potete lamentarvi se girano voci che i professori non fanno niente... La scuola è occupata e quindi per alcuni come il fenomeno di sopra vuol dire che si sta belli a casa e non si insegna? Mi ricorda una mia prof. che disse "Sbrigatevi a occupare o a fare la settimana dello studente che voglio riposarmi!"

Poi lamentiamoci che non bastano le ore, che si sta indietro col programma.

In quanto aspirante ti consiglio di prepararti nell'ambito della legislazione, almeno il minimo per poter passare un concorso.

Non c'entra nulla, qui si parla di senso morale. Dove andavo io, l'anno scorso hanno fatto un paio di giorni in cui erano tutti in DAD quando c'era chi aveva il turno in presenza, il motivo? Perché c'era la disinfestazione.

Ci sono molti di voi che non si fanno problemi a lavorare in più per gli studenti, mentre invece qui leggo solo quelli che si lamentano che i docenti sono troppo buoni, poi però se c'è l'occasione per stare a casa invece di insegnare, la si coglie al volo!

Poi soprattutto se l'occupazione è concordata col preside il mio punto ha ancora più senso...

paniscus_2.1 ha scritto:

Ma un dirigente non può obbligarmi a lavorare da casa, se l'impedimento a entrare a scuola deriva da una scelta esplicita di tollerare una situazione illegale che ha fatto il dirigente stesso, invece di darsi da fare per interromperla.

Siete fortunati... Nel privato le opzioni sono due (in caso di impedimento ad utilizzare la sede):

O si lavora da casa (se il capo e il tipo di lavoro lo permettono)
Oppure vi scalano i giorni di ferie.

E vi lamentate...

Arvark01 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

Ma un dirigente non può obbligarmi a lavorare da casa, se l'impedimento a entrare a scuola deriva da una scelta esplicita di tollerare una situazione illegale che ha fatto il dirigente stesso, invece di darsi da fare per interromperla.

Siete fortunati... Nel privato le opzioni sono due

E infatti, guarda caso, stai cercando di scappare via dal privato per andare a insegnare.

Vuoi scappare da un ambiente in cui ti costringono a vessazioni e obbedienze feudali ingiustificate,
per andare poi a rivendicare che, se lavorassi nella scuola, le troveresti normali lo stesso,
e te le accolleresti lo stesso per scelta sacrificale, anche se non fossi costretto?

E allora chi te lo fa fare, di andare via dal privato per entrare a scuola? Resta pure dove sei...

paniscus_2.1 ha scritto:

Arvark01 ha scritto:

paniscus_2.1 ha scritto:

Ma un dirigente non può obbligarmi a lavorare da casa, se l'impedimento a entrare a scuola deriva da una scelta esplicita di tollerare una situazione illegale che ha fatto il dirigente stesso, invece di darsi da fare per interromperla.

Siete fortunati... Nel privato le opzioni sono due

E infatti, guarda caso, stai cercando di scappare via dal privato per andare a insegnare.

Vuoi scappare da un ambiente in cui ti costringono a vessazioni e obbedienze feudali ingiustificate,
per andare poi a rivendicare che, se lavorassi nella scuola, le troveresti normali lo stesso,
e te le accolleresti lo stesso per scelta sacrificale, anche se non fossi costretto?

E allora chi te lo fa fare, di andare via dal privato per entrare a scuola? Resta pure dove sei...

Guarda caro mio, io voglio prendere l'abilitazione, e mi piacerebbe insegnare, ma se dovessi arrivare al ruolo quasi sicuramente non lo accetterei. Sto bene dove sto, è una delle poche aziende dove non ci sono le problematiche che ti ho detto sopra, inoltre fra poco entrerò alle Ferrovie dello Stato, quindi diventare insegnante per essere statale è l'ultimo dei miei problemi, fare il professore è una cosa che farei per pura passione.

E non sto dicendo che le troverei normali, perché da una parte (privato) se non ti mettono in condizioni di lavorare, spesso ti mettono in ferie, tu invece dici di non voler lavorare anche se ci sono le condizioni parziali (DAD causa occupazione).

Purtroppo quelli come te sono quelli che danno la pessima nomea ai docenti, che dovrebbero essere ricompensati meglio, poi ovviamente la popolazione vede quelli come te e dice "Li pagano pure troppo!".

Arvark01 ha scritto:E non sto dicendo che le troverei normali, perché da una parte (privato) se non ti mettono in condizioni di lavorare, spesso ti mettono in ferie, tu invece dici di non voler lavorare anche se ci sono le condizioni parziali (DAD causa occupazione).

L'occupazione NON E' una causa di forza maggiore, come un'epidemia o un disastro naturale.

E non è nemmeno una questione di lotta armata eversiva di quelle toste, ma è solo una recita mantenuta in piedi solo finché si ha la garanzia di non rischiare nulla.

Basterebbe dire agli occupanti che se non sbaraccano sarà chiamata la polizia (o saranno date insufficienze in condotta a tutti, con relativo rischio di bocciatura), e svanirebbe come neve al sole. Se il dirigente sceglie di non farlo, non è professionalmente etico che poi si rivalga sugli insegnanti utilizzando abusivamente dei provvedimenti che sarebbero previsti per motivazioni specifiche completamete diverse.

Al momento attuale, in Italia, la DAD è prevista solo per complicazioni legate al covid.
Per cui, malattia conclamata, o quarantena obbligatoria, o lockdown generalizzato.
NON per qualsiasi capriccio di singoli o di gruppi non autorizzati.

Se il dirigente vuole che gli insegnanti facciano lezione, DEVE sbattersi per garantire il loro diritto a entrare a scuola e a fare lezione nell'orario previsto, non costringerli a lavorare da casa quando la legge non lo prevede.