Modello inglese per la scuola.

Promemoria primo messaggio :

Senza green pass ovunque
Senza mascherine all aperto, ma prima di natale nemmeno dentro le scuole
Senza le profezie sciagurate e fosche di " esperti" veri o presunti.
Senza gli appelli dei presidi e degli sceriffi per chiudere le scuole.
Senza i prof che temono " la carneficina"
Ma con razionalità e pragmatismo.

Contagi e decessi in calo, ma soprattutto SCUOLE APERTE, SENZA ALCUN DUBBIO.
Ripeto SCUOLE APERTE.
ww.repubblica.it/cronaca/2022/01/09/news/covi_uk-333223154/

Against all odds, conterebbe Phil collins..
Aggiungere una w al link

https://www.quotidiano.net/cronaca/covid-bambini-rischi-rianimazione-1.7237066
Su queste notizie vorrei sapere se il golpista borghese mantiene la stessa sicumera: terrorismo mediatico, falsi positivi, nessun vaccino pediatrico, frutta e verdura e chi più ne ha più ne metta.

paniscus_2.1 ha scritto:Noto che anche in questo caso siamo arrivati al patetico pronome "they" usato al singolare, per essere inclusivi.
E il bello è che stanno cercando di imporlo anche nelle traduzioni in altre lingue in cui suonerebbe ancora peggio

Ma se proprio si vuole usare il "they", cosa costava scrivere
"Can CHILDREN go to school if someone in their household has Covid?",
rispettando le concordanze?

Da quanto ne so io il "they" quando non è conosciuto il genere della persona di cui si parla è una regola dell'inglese standard (non in contesti altamente formali) in uso da diversi secoli, a me a scuola la insegnavano addirittura come regola base per accordare i pronomi senza la pesantezza di dover scrivere tutte le volte "he/his/him or she/her". Non credo sia dovuto alla recente smania di inclusività linguistica, se leggi un testo anche datato, anche letterario in inglese è comunissimo trovarlo.

ww.quotidiano.net/cronaca/covid-bambini-rischi-rianimazione-1.7237066
Su queste notizie vorrei sapere se il golpista borghese mantiene la stessa sicumera: terrorismo mediatico, falsi positivi, nessun vaccino pediatrico, frutta e verdura e chi più ne ha più ne metta.[/quote]

Mah..io a 3 anni finii in ospedale per convulsioni a causa di un febbrone preso a causa di una influenza..
L influenza è sempre stata una patologia di gravità medio bassa, ma non bassa come il raffreddore.
Comunque sto ancora cercando riscontri di " 3 ventenni in rianimazione" raccontati da lopalco in puglia, giugno 2020..
Quanto a questo ondeggiare del covid tra fasce di età, a seconda del momento e di chi vogliono vaccinare, ho già espresso un parere.
C è una sentenza definitiva costituita dai pareri negativi al vaccino pediatrico da parte dei pediatri tedeschi e di altri Stati europei.. questo basta e chiude il discorso..non saranno gli articoli del cuotidiano a farmi cambiare idea

paniscus_2.1 ha scritto:

Junio78 ha scritto:
Addirittura i ragazzi vanno a scuola anche se in famiglia hanno un caso positivo, se asintomatici.
"Can a child go to school if someone in their household has Covid?

Noto che anche in questo caso siamo arrivati al patetico pronome "they" usato al singolare, per essere inclusivi.
E il bello è che stanno cercando di imporlo anche nelle traduzioni in altre lingue in cui suonerebbe ancora peggio

Ma se proprio si vuole usare il "they", cosa costava scrivere
"Can CHILDREN go to school if someone in their household has Covid?",
rispettando le concordanze?

Guarda che non c'entra con il discorso che fai, è semplicemente una marca del neutro propria della lingua inglese, comparsa nel Middle English e considerata dall'inglese contemporaneo come propria del registro colloquiale.

Perplessa ha scritto:
Ma se proprio si vuole usare il "they", cosa costava scrivere
"Can CHILDREN go to school if someone in their household has Covid?",
rispettando le concordanze?

Guarda che non c'entra con il discorso che fai, è semplicemente una marca del neutro propria della lingua inglese, comparsa nel Middle English e considerata dall'inglese contemporaneo come propria del registro colloquiale.

E si usava già a quell'epoca per indicare un individuo solo e con il successivo verbo al singolare?

Mai vista in parecchi decenni di abitudine a legere fonti inglesi, sia scientifiche, che divulgative che narrative.
Mai vista nemmeno in un libro scolastico di grammatica inglese, né in quelli dei tempi miei, né in quelli dei mei figli,
e nemmeno in quelli che ho usato pochi anni fa per prepararrmi all'esame Cambridge.
E' emersa solo negli ultimi 5/10 anni nel gergo giornalistico e amministrativo.

Comunque, ho in famiglia un interprete bilingue, glielo chiedo (e non "lo chiedo loro").

paniscus_2.1 ha scritto:

Perplessa ha scritto:
Ma se proprio si vuole usare il "they", cosa costava scrivere
"Can CHILDREN go to school if someone in their household has Covid?",
rispettando le concordanze?

Guarda che non c'entra con il discorso che fai, è semplicemente una marca del neutro propria della lingua inglese, comparsa nel Middle English e considerata dall'inglese contemporaneo come propria del registro colloquiale.

E si usava già a quell'epoca per indicare un individuo solo e con il successivo verbo al singolare?

Mai vista in parecchi decenni di abitudine a legere fonti inglesi, sia scientifiche, che divulgative che narrative.
Mai vista nemmeno in un libro scolastico di grammatica inglese, né in quelli dei tempi miei, né in quelli dei mei figli,
e nemmeno in quelli che ho usato pochi anni fa per prepararrmi all'esame Cambridge.
E' emersa solo negli ultimi 5/10 anni nel gergo giornalistico e amministrativo.

Comunque, ho in famiglia un interprete bilingue, glielo chiedo (e non "lo chiedo loro").

Eppure è così. Io ho fatto le medie nei primi anni 2000, quindi forse non fa testo, ma lo ricordo nelle prove di Use of English, anche nei testi di letteratura, i lettori di madrelingua che ce la ponevano come regola. Non conosco un altro modo di accordare i pronomi al singolare se non si conosce il genere della persona di cui si sta parlando (tranne dire tutte le volte "he or she" ma è pesantissimo) per quanto so io è proprio la regola standard. Lo trovi comunemente dappertutto, prova a leggerti qualche testo di letteratura, lo trovi, forse anche in Shakespeare. Nei testi in inglese consultati per la tesi, non recenti, l'ho trovato spessissimo, la questione sociale non c'entra nulla.
La questione recente del they come pronome sorge perché oggi molti individui che non si riconoscono in un genere esigono che ci si riferisca ad essi con il they, pure se si conosce benissimo il loro sesso. È molto diverso dal they al singolare per accordarsi a un nome di cui non si conosce il genere o che è al singolare ma può riferirsi a una moltitudine (everybody, anyone ad esempio).

Io la conosco proprio come regola da almeno 20 anni.