Cambiamento scuola 2022

salve a tutti, noto IN GENERALE un cambiamento dell'approccio degli studenti verso l'insegnante, visto più come un tutor che un professore. bisogna SEMPRE seguire la griglia in maniera matematica, gli studenti hanno il diritto di recuperare anche dopo i 4 (ai miei tempi lo sognavo), spesso ti contestano voti nonostante il calcolo finale, si tende a mettere il 6 facile o i genitori ti mangiano. e vedo anche più distrazione, si tende a fare come a casa propria, (ammetto che a volte mi venne il dubbio che un ragazzo mi stesse facendo una foto). che ne pensate? ho esagerato volutamente per comunicare bene il mio pensiero, ma in generale questa è la situazione, poi ovviamente dipende sempre dalla classe e dal prof. ho 27 anni e quando andavo a scuola le cose erano diverse in tutto.
saluti.

Benvenuta nella nuova scuola. Tranquilla io appena ci misi piede, 7 anni fa a 26 anni, pensai le stesse cose.
Poi ci si fa l'abitudine...più o meno.

sabryschool ha scritto:Benvenuta nella nuova scuola. Tranquilla io appena ci misi piede, 7 anni fa a 26 anni, pensai le stesse cose.
Poi ci si fa l'abitudine...più o meno.

grazie cara. sono un ragazzo comunque ahah... se ti va raccontami la tua esperienza. ciao!
G

non puo farci nulla, e' cosi' ormai. Se vuoi campare senza prenderti un infarto accetta un consiglio: non dare troppe insufficienze e ti eviterai tantissime grane. Alla fine, che ti cambia.

maxwell41 ha scritto:

sabryschool ha scritto:Benvenuta nella nuova scuola. Tranquilla io appena ci misi piede, 7 anni fa a 26 anni, pensai le stesse cose.
Poi ci si fa l'abitudine...più o meno.

grazie cara. sono un ragazzo comunque ahah... se ti va raccontami la tua esperienza. ciao!
G

Chiedo scusa per il Lei.
La mia esperienza: entrata a scuola per una supplenza annuale a 26 anni, a soli 8 anni di distanza dall'esame di maturità, ho trovato differenze abissali con la scuola vissuta da alunno.
Magicamente tutti gli studenti con più o meno problematiche hanno ora a disposizione strumenti compensativi e misure dispensative, calcolatrici, vocabolari, tempi aggiuntivi, soluzioni altamente individualizzate, la scuola costruita attorno all'alunno praticamente.
Bocciature più rare della neve, insufficienze ormai riservate solo ai casi gravissimi, comunicazioni su comunicazioni alle famiglie, che a volte considerano i docenti alla stregua dei babysitter, e se il figlio si fa la settimana bianca prof non è che si potrebbe collegare un'oretta per aggiornarlo sul programma nuovo?!
Risultato: alle medie ci sono ragazzini che non sanno neanche allacciarsi le scarpe da soli.
Forse esagero ma secondo me il troppo assistenzialismo fa più bene che male.
Buone cose!

marialina ha scritto:non puo farci nulla, e' cosi' ormai. Se vuoi campare senza prenderti un infarto accetta un consiglio: non dare troppe insufficienze e ti eviterai tantissime grane. Alla fine, che ti cambia.

Che  razza di discorsi!

Ma che bei consigli che dai ! Complimenti  vivissimi!

balanzone21 ha scritto:

marialina ha scritto:non puo farci nulla, e' cosi' ormai. Se vuoi campare senza prenderti un infarto accetta un consiglio: non dare troppe insufficienze e ti eviterai tantissime grane. Alla fine, che ti cambia.

Che  razza di discorsi!

Ma che bei consigli che dai ! Complimenti  vivissimi!

Sti discorsi disfattisti vanno avanti da tempo . " ma si che ti frega non fare nulla dai 6 a tutti"
Sono un po odiosi in un forum di insegnanti..
Tanto più che ho vissuto 5 anni con alcune maestre di mio figlio che hanno fatto assaporare alle famiglie il dolce sapore del dipendente statale imboscato .
Per quanto mi riguarda, farò l insegnante finché la mia funzione principale sarà trasmettere conoscenze e competenze disciplinari.. non riuscirei a passare il tempo a fare il giocoliere e simulare cose che non mi competono..

sabryschool ha scritto:

maxwell41 ha scritto:

sabryschool ha scritto:Benvenuta nella nuova scuola. Tranquilla io appena ci misi piede, 7 anni fa a 26 anni, pensai le stesse cose.
Poi ci si fa l'abitudine...più o meno.

grazie cara. sono un ragazzo comunque ahah... se ti va raccontami la tua esperienza. ciao!
G

Chiedo scusa per il Lei.
La mia esperienza: entrata a scuola per una supplenza annuale a 26 anni, a soli 8 anni di distanza dall'esame di maturità, ho trovato differenze abissali con la scuola vissuta da alunno.
Magicamente tutti gli studenti con più o meno problematiche hanno ora a disposizione strumenti compensativi e misure dispensative, calcolatrici, vocabolari, tempi aggiuntivi, soluzioni altamente individualizzate, la scuola costruita attorno all'alunno praticamente.
Bocciature più rare della neve, insufficienze ormai riservate solo ai casi gravissimi, comunicazioni su comunicazioni alle famiglie, che a volte considerano i docenti alla stregua dei babysitter, e se il figlio si fa la settimana bianca prof non è che si potrebbe collegare un'oretta per aggiornarlo sul programma nuovo?!
Risultato: alle medie ci sono ragazzini che non sanno neanche allacciarsi le scarpe da soli.
Forse esagero ma secondo me il troppo assistenzialismo fa più bene che male.
Buone cose!

Tranquilla. che dire, concordo moltissimo con te. inoltre, ormai i compiti sono quasi interamente a risposta chiusa o multipla. bella istruzione.

maxwell41 ha scritto: bisogna SEMPRE seguire la griglia in maniera matematica

La griglia c'è per una questione paraculistica, poi le cose te le fai tornare come vuoi. Questione di mestiere.

maxwell41 ha scritto:
gli studenti hanno il diritto di recuperare anche dopo i 4 (ai miei tempi lo sognavo),

Ad inizio secondo quadrimestre lo dico chiaro a tutti: "non pensate di venire frignando a Maggio a chiedere di recuperare il vostro far niente durante l'anno..".
Poi se a Maggio qualcuno di questi ci prova lo stesso, lo purgo in un orale volutamente pilotato e prende 4.
Che problemi c'è? Anche qui, questione di mestiere.  

maxwell41 ha scritto:
spesso ti contestano voti nonostante il calcolo finale

Perchè al momento non ti rispettano come docente. Poi con il passare del tempo, quando sarai più autorevole questa cosa verrà meno.
Ovviamente tutto ciò non vale nei professionali.

maxwell41 ha scritto:
si tende a mettere il 6 facile o i genitori ti mangiano.

Ad oggi fortunatamente nessun genitore in un ricevimento si è mai azzardato a contestare niente. Ma è probabile che prima o poi succederà. Nel tal caso,chi lo farà,verrà liquidato con un "Prenda un appuntamento con il Dirigente ed esponga formale reclamo, il colloquio finisce qui arrivederci". Molto semplice.

marialina ha scritto:non puo farci nulla, e' cosi' ormai. Se vuoi campare senza prenderti un infarto accetta un consiglio: non dare troppe insufficienze e ti eviterai tantissime grane. Alla fine, che ti cambia.

Di fatto le Superiori sono diventate le nuove Medie, dove tutti prendono il diploma. Le Lauree Triennali sono le nuove Superiori

am

MarcoTerzi82 ha scritto:

Che problemi c'è? Anche qui, questione di mestiere.  


Ad oggi fortunatamente nessun genitore in un ricevimento si è mai azzardato a contestare niente. Ma è probabile che prima o poi succederà. Nel tal caso,chi lo farà,verrà liquidato con un "Prenda un appuntamento con il Dirigente ed esponga formale reclamo, il colloquio finisce qui arrivederci". Molto semplice.

Ammazza, sei proprio un asso di esperienza, complimenti. A proposito di genitori però, forseTi sfugge che, per quelli che veramente vogliono metterti in difficoltà, e hanno i mezzi per farlo, non c'è bisogno che tu glielop dica, vanno direttamente dal DS senza passare dal professore. Ancora più semplice.

sempreconfusa1 ha scritto:


Ammazza, sei proprio un asso di esperienza, complimenti. A proposito di genitori però, forseTi sfugge che, per quelli che veramente vogliono metterti in difficoltà, e hanno i mezzi per farlo, non c'è bisogno che tu glielop dica, vanno direttamente dal DS senza passare dal professore. Ancora più semplice.

Cosa dovrei temere? Griglie sempre rispettate, compiti sempre disponibili per verificare la correttezza del voto: assegno dei punti ad ogni esercizio, il voto è aritmetica.
I miei 4 sono incontestabili. Chi ha paura dei genitori , non è sicuro di saper fare bene questo mestiere.

ma non volevo sottolineare la tua audacia, o il timore dell'inesperto, quanto il fatto che spesso non serve che gli indichi il DS visto che magari già ci sono passati.
E la scocciatura viene anche per chi non ha timore alcuno.

apprezzo sempre i consigli di chi ha tanta esperienza. io sono alle prime armi e faccio tesoro dei vostri consigli.

maxwell41 ha scritto:salve a tutti, noto IN GENERALE un cambiamento dell'approccio degli studenti verso l'insegnante, visto più come un tutor che un professore.

Che non sarebbe neanche un male, ma è un concetto totalmente incompatibile buona parte degli insegnanti italiani, che alimenta una concezione dell'istruzione che porta anche lo studente a non essere compatibile con questo punto.

bisogna SEMPRE seguire la griglia in maniera matematica

Ma qualcuno le legge davvero le griglie, e le capisce?

gli studenti hanno il diritto di recuperare anche dopo i 4 (ai miei tempi lo sognavo)

Però a settembre tutto gratis, magicamente recuperati anche i 2?
Io non concepisco i colleghi che a inizio aprile chiudono ogni possibilità di recupero perché "eeeeh la media è troppo bassa, non è recuperabile". Che bel messaggio che si trasmette incentivare a non fare più una bega per oltre 2 mesi? Poi lo so anch'io che nella maggior parte dei casi le performance fanno ancora più schifo, ma ho visto anche dei mezzi miracoli.

spesso ti contestano voti nonostante il calcolo finale, si tende a mettere il 6 facile o i genitori ti mangiano.

Mi è capitato più di una volta che il voto più comune di una verifica fosse DUE (anche con un sacco di misteriori NOVE e DIECI e la quasi totale mancanza di qualcosa in "mezzo"), chiunque ha solamente espresso qualche perplessità, neanche contestazione ma solo perplessità, si è trovato: dispense con sottolineature, slide, verifiche con correzioni e annotazioni, esercizi svolti prima della verifica, domande assegnate prima della verifica come compito, videolezioni. Nessuno studente o genitore ha mai avuto il coraggio di attaccarmi... mentre qualche collega sì, un paio, ma questo meriterebbe un thread a parte (da intitolare: il collega rosikone).

e vedo anche più distrazione

Io no, nel senso che eravamo distratti anche 20 anni fa.

si tende a fare come a casa propria

Per certi versi sarebbe anche questo un bene

sabryschool ha scritto:
Bocciature più rare della neve, insufficienze ormai riservate solo ai casi gravissimi, comunicazioni su comunicazioni alle famiglie, che a volte considerano i docenti alla stregua dei babysitter, e se il figlio si fa la settimana bianca prof non è che si potrebbe collegare un'oretta per aggiornarlo sul programma nuovo?!

Blocco sul nascere anche questo. Videolezioni e dispense, nessuno ha il bisogno di chiedere niente.
Inizialmente è stata una faticaccia ma è stato un ottimo investimento.

maxwell41 ha scritto:
Tranquilla. che dire, concordo moltissimo con te. inoltre, ormai i compiti sono quasi interamente a risposta chiusa o multipla. bella istruzione.

Mai fatti in vita mia. Non so perché giri questa idea.

Insegno da 7 anni e ho finito il liceo nel 1991, ho fatto un altro lavoro per tanti anni. Entrare nella scuola di oggi è stato uno choc tale che ci ho messo più di tre anni per riuscire a capire come funzionava questa assurda situazione. Personalmente non la reputo più nemmeno scuola… È un parcheggio dove veniamo incaricati dall’alto di indottrinare su vari temi e quando ci riusciamo dobbiamo anche insegnare qualcosa di serio. Non sono mai stata a favore dell’eliminazione dei voti e degli esami, ma avendo visto la farsa a cui ci hanno costretto, adesso sono tra quelli che sostengono che bisognerebbe eliminare tutto… solo frequenza e alla fine un attestato.

hypernova ha scritto:Insegno da 7 anni e ho finito il liceo nel 1991, ho fatto un altro lavoro per tanti anni. Entrare nella scuola di oggi è stato uno choc tale che ci ho messo più di tre anni per riuscire a capire come funzionava questa assurda situazione. Personalmente non la reputo più nemmeno scuola… È un parcheggio dove veniamo incaricati dall’alto di indottrinare su vari temi e quando ci riusciamo dobbiamo anche insegnare qualcosa di serio. Non sono mai stata a favore dell’eliminazione dei voti e degli esami, ma avendo visto la farsa a cui ci hanno costretto, adesso sono tra quelli che sostengono che bisognerebbe eliminare tutto… solo frequenza e alla fine un attestato.

Alla fine una testata.. sarebbe meglio

Anche…

maxwell41 ha scritto: ho 27 anni e quando andavo a scuola le cose erano diverse in tutto.
saluti.

Se ti può consolare quando tu eri ancora al liceo io insegnavo già da anni e notavo una differenza abissale tra voi studenti e come eravamo noi (sono entrato nella scuola subito dopo la laurea, per cui tra me e gli studenti c'erano ancora meno anni di differenza).
Al contrario non trovo nessuna differenza fra gli studenti di 7 anni fa (voi) e gli attuali studenti. I fattori di valutazione in campo sono talmente numerosi che non è possibile proporre alcuna analisi realistica o, quanto meno, oggettiva.
Poi se si vuole proporre la solita problematica della gestione delle classe da parte dei giovani supplenti è un altro discorso.

hypernova ha scritto:Insegno da 7 anni e ho finito il liceo nel 1991, ho fatto un altro lavoro per tanti anni. Entrare nella scuola di oggi è stato uno choc tale che ci ho messo più di tre anni per riuscire a capire come funzionava questa assurda situazione. Personalmente non la reputo più nemmeno scuola… È un parcheggio dove veniamo incaricati dall’alto di indottrinare su vari temi e quando ci riusciamo dobbiamo anche insegnare qualcosa di serio. Non sono mai stata a favore dell’eliminazione dei voti e degli esami, ma avendo visto la farsa a cui ci hanno costretto, adesso sono tra quelli che sostengono che bisognerebbe eliminare tutto… solo frequenza e alla fine un attestato.

Entrare nella scuola in età avanzata è sempre un grosso problema; da una parte perché si fa effettivamente molto fatica a comprendere le dinamiche di gestione, dall'altra perché è chiaro il non interesse per questa professione, alla quale si approda per motivazioni diverse, assolutamente non sindacabili (più tempo libero, lavoro vicino a casa, più tutele, perdita di un altro lavoro, ecc.). Purtroppo per chi vive la scuola in questo modo è difficile trovare qualche aspetto positivo e tenderà a vivere una situazione di insoddisfazione e frustrazione fino alla pensione (questo anche se prova continuamente a cambiare scuola, essendo la problematica interna al docente e non esogena).

gugu ha scritto:

hypernova ha scritto:Insegno da 7 anni e ho finito il liceo nel 1991, ho fatto un altro lavoro per tanti anni. Entrare nella scuola di oggi è stato uno choc tale che ci ho messo più di tre anni per riuscire a capire come funzionava questa assurda situazione. Personalmente non la reputo più nemmeno scuola… È un parcheggio dove veniamo incaricati dall’alto di indottrinare su vari temi e quando ci riusciamo dobbiamo anche insegnare qualcosa di serio. Non sono mai stata a favore dell’eliminazione dei voti e degli esami, ma avendo visto la farsa a cui ci hanno costretto, adesso sono tra quelli che sostengono che bisognerebbe eliminare tutto… solo frequenza e alla fine un attestato.

Entrare nella scuola in età avanzata è sempre un grosso problema; da una parte perché si fa effettivamente molto fatica a comprendere le dinamiche di gestione, dall'altra perché è chiaro il non interesse per questa professione, alla quale si approda per motivazioni diverse, assolutamente non sindacabili (più tempo libero, lavoro vicino a casa, più tutele, perdita di un altro lavoro, ecc.). Purtroppo per chi vive la scuola in questo modo è difficile trovare qualche aspetto positivo e tenderà a vivere una situazione di insoddisfazione e frustrazione fino alla pensione (questo anche se prova continuamente a cambiare scuola, essendo la problematica interna al docente e non esogena).

E' così...hai ragione gugù, lo vedo nella mia scuola. Aggiungo che anche i ragazzi percepiscono questo malessere (non sono stupidi....) e se ne approfittano

gugu ha scritto:Purtroppo per chi vive la scuola in questo modo è difficile trovare qualche aspetto positivo e tenderà a vivere una situazione di insoddisfazione e frustrazione fino alla pensione (questo anche se prova continuamente a cambiare scuola, essendo la problematica interna al docente e non esogena).

Non è vero, nella scuola dove lavoro adesso ci sto da quattro anni, ci sto bene e ci vorrei rimanere fino alla pensione, se non fosse che il mio ideale sarebbe lavorare su una diversa cdc, che dove insegno adesso non c’è. Sicuramente io non sono la persona che è nata con la vocazione all’insegnamento… È il lavoro che faceva mia madre, penso di saperlo fare anche discretamente, ma sicuramente se avessi potuto scegliere avrei fatto altro. Ma anche fra quelli che insegnano da 20/30 anni e sono nati veramente con la vocazione per questo lavoro, io sinceramente non sento entusiasmi per questo nuovo modo di fare scuola. Se poi tu sei convinto che la scuola di oggi sia veramente formativa e funzioni rispetto la tua opinione, dal mio punto di vista però è un qualcosa che non è condiviso dalla maggioranza dei colleghi. A scuola da me, anche tra le persone che insegnano da più anni che hanno più esperienza, sento solo delle gran lamentele.

hypernova ha scritto: sento solo delle gran lamentele.

Trovate delle soluzioni. Oppure c'è qualcosa che non va anche in questa scuola? Altrimenti la risposta che mi dai è del tutto illogica.

Che soluzioni dobbiamo trovare? è il concetto stesso di scuola che è cambiato. scuola costruita attorno agli alunni che manda in crisi i seri docenti. poi magari dipenderà dalla scuola stessa, ma in generale ormai è così.

maxwell41 ha scritto:Che soluzioni dobbiamo trovare? è il concetto stesso di scuola che è cambiato. scuola costruita attorno agli alunni che manda in crisi i seri docenti. poi magari dipenderà dalla scuola stessa, ma in generale ormai è così.

Probabilmente manda in crisi un serio supplente di 27 anni.
Che scuola hai fatto fino al 2014, dove stai insegnando oggi?