Niente gita? Alunni " discriminati "

https://www.foggiatoday.it/cronaca/caso-gita-scolastica-liceo-volta-foggia-dirigente-replica-genitore.html
3 anno superiori+ 3 giorni in gita + località sciistica ( non turistica/ culturale) = M A A N C H E N O !!!!
non solo alle pretese dei genitori dovrebbe seguire una sonora pernacchia. Ma questo consiglio di classe , che ha tutta la mia stima, e si rifiuta di portare 16 enni per tre giorni e 3 notti in una località che sostanzialmente non ha nulla di storico- culturale, e che si rifiuta di fare da guida turistica e animatore del villaggio valtur a ragazzini minorenni che colgono l'ennesima occasione per far casino e saltare le lezioni, dovrebbe dare spunto per una DECISIVA ABOLIZIONE DELLE GITE DIDATTICHE DI PIU GIORNI IN OGNI SCUOLA .
A scuola devono essere ammesse esclusivamente le uscite didattiche a stretto contenuto culturale DI UN GIORNO SOLO, e gli scambi culturali negli indirizzi turistici e linguistici..
Le vacanze, le nottate a fumare e poi magari a precipitare giù dai davanzali ubriachi gliele fanno fare i genitori, gli scout o chi meglio credono , noi NON SIAMO guide turistiche e non facciamo i trenini sugli sci a mezzanotte ne i gavettoni in albergo.
E si, caro giornalista, siamo ben ancorati con ancora da 12 tonnellate al ruolo ex catedra. Se ti sconvolge la cosa, organizza tu la vacanzina in albergo di 3 giorni con dei minorenni.
Cari genitori, le vacanze sono competenza vostra e non della scuola..cercate qualcuno che vi liberi per 3 giorni dei vostri figli ,noi continueremo a spiegare le equazioni di grado superiore al secondo.. sorry!

Quando ho fatto il primo anno di prova, per entrare di ruolo alle scuole medie, sono stata quasi ricattata dalla vicaria del plesso perché non volevo portare in gita i ragazzi… Nel caso specifico non era una gita completamente avulsa da obiettivi culturali, tuttavia si trattava di un’utenza veramente di pericolosa gestione.

hypernova ha scritto:Quando ho fatto il primo anno di prova, per entrare di ruolo alle scuole medie, sono stata quasi ricattata dalla vicaria del plesso perché non volevo portare in gita i ragazzi… Nel caso specifico non era una gita completamente avulsa da obiettivi culturali, tuttavia si trattava di un’utenza veramente di pericolosa gestione.

Ho accompagnato i ragazzi a vedere musei, giardini botanici, anche milano,ma solo se me la sentivo in relazione a classi tranquille ed esclusivamente in orario mattitino- max pomeridiano. Stare via più giorni, oltre al fatto di essere incompatibile con la mia gestione familiare, comporta il pernottamento e tendenzialmente libere uscite dei ragazzi, cioè rischi altissimi. Chi non si candida è banalmente una persona prudente e intelligente.
Nel 2013, ultimo anno in cui ho avuto una quinta, ho aderito volentieri ad una serata pre- maturità con grigliata organizzata da questa classe di un aziendale. Ma si trattava di persone maggiorenni e fuori dall orario di lezione. In sostanza eravamo tra persone adulte, il che fa una differenza enorme.

linea "impossibile" oggi, ma toglim lcuriosità, come fai ad andare a trovare la notizia su foggia today? Ti leggi tutta la stampa locale nazionale? Ti danno la dritta lettori amici? O come le trovi certe notizie? Non sei mica di foggia, al più ti faccio campano...quanto alla questione gite, quando io ero piccola erano davvero un momento extra, ma adesso con tutti i vari progetti, eventie quant altro, anche io sarei per lasciarle fare alle famiglie, se proprio ci tengono,.

sempreconfusa1 ha scritto:linea "impossibile" oggi, ma toglim lcuriosità, come fai ad andare a trovare la notizia su foggia today? Ti leggi tutta la stampa locale nazionale? Ti danno la dritta lettori amici? O come le trovi certe notizie? Non sei mica di foggia, al più ti faccio campano...quanto alla questione gite, quando io ero piccola erano davvero un momento extra, ma adesso con tutti i vari progetti, eventie quant altro, anche io sarei per lasciarle fare alle famiglie, se proprio ci tengono,.

Ma da dove digiti,  dalla cima del monte Toc?  Che vordi ' linea impazzita? Sono le radiazioni gamma della prima bomba di Putin?
Comunque io consulto esclusivamente le news online,non leggendo giornali o guardando la tv. Il motivo per cui mi compaiono questioni del liceo di Nocera Inferiore sarà dovuto all algoritmo di gugle

no, nn c'entrano né putin né mauro corona...non riesco sia ttacca e si stacca continuamente, a volte c'è il manipolatore che opera volontariamente, altre ci sono gli £agenti atmosferici", oggi credo che seconda chje ho detto, neanchefoggia today mi ha fatto leggere, e anche le altre cose.
p.s. nocera inferiore però non è in puglia...

hypernova ha scritto:Quando ho fatto il primo anno di prova, per entrare di ruolo alle scuole medie, sono stata quasi ricattata dalla vicaria del plesso perché non volevo portare in gita i ragazzi… Nel caso specifico non era una gita completamente avulsa da obiettivi culturali, tuttavia si trattava di un’utenza veramente di pericolosa gestione.

E alla fine hai ceduto?

In ultima analisi il dirigente , valendosi del decreto Lorenzini, potrebbe imporre ai prof l' accompagnamento alle gite , come pure un cod dress ( caldeggiato dal nostro telepasionario putirrapiattista) pei docenti . Infatti molti colleghi non sanno, o fingono di non sapere, che il suddetto decreto può essere reso inoperante invocando la clausola dell' extraterritorialita'. D' altronde un ipotetico stato d' emergenza bellico potrebbe dare davvero ai nostri " capi" quei " pieni poteri" che nemmeno la famigerata bona sola era riuscita a conferire. Tra Covid ostinato e fregole guerrafondaie siamo messi punto bene, ma il nostro Brontolo delle terre piatte si attacca a certe amene notiziole pur di concionare.

Oppenheimer ha scritto:Comunque io consulto esclusivamente le news online, non leggendo giornali o guardando la tv.

e si vede

herman il lattoniere ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:Comunque io consulto esclusivamente le news online, non leggendo giornali o guardando la tv.

e si vede

riuscite a rimanere in tema? o è difficile anche questo?

la questione posta è all'ordine del giorno in tutte le scuole.

sinceramente l'insistenza da parte del genitore mi sembra fuori luogo, in questo momento

inoltre da parte della scuola c'è forse un fraintendimento: prima si trovano gli accompagnatori e poi si propone agli studenti. Proprio per evitare questo.
Cioè si propone di fare quello che si può fare, e che abbia una valenza didattica (ammetto di ignorare cosa ci sia a Campitello Matese, ma sono molto curiosa).

balanzone21 ha scritto:E alla  fine hai ceduto?

Non ho ceduto, ma ho rischiato… ovviamente in anno di prova per il ruolo sei più ricattabile, non a caso insistevano con me.

lallaorizzonte ha scritto:prima si trovano gli accompagnatori e poi si propone agli studenti. Proprio per evitare questo.

Infatti bisognerebbe fare così… Trovando anche degli eventuali sostituti nel caso qualcuno per cause di forza maggiore si debba assentare.

lallaorizzonte ha scritto:...
Cioè si propone di fare quello che si può fare, e che abbia una valenza didattica (ammetto di ignorare cosa ci sia a Campitello Matese, ma sono molto curiosa).

"rinomato centro di sport invernali dell'Italia meridionale" (fonte wikipedia)

Scusate, ma esattamente DOVE sta la notizia?

a) nessun insegnante è obbligato ad accompagnare le gite, è appunto una scelta. Sei disponibile ad accompagnare? Lo fai. NON sei disponibile? Non lo fai. (detto a titolo personale, a me farebbe ancora più paura una gita in una stazione sciistica piuttosto che in una città d'arte con tentazioni e discoteche... la probabilità di incidente brutto è ancora più alta)

b) le gite non dovrebbero essere organizzate all'ultimo momento in base ai desiderata degli alunni, ma PROGRAMMATE dal consiglio di classe, già nelle sedute di ottobre e novembre, ossia quando si stila il documento generale di programmazione. E quindi, già in quella sede, ognuno dovrebbe dichiarare individualmente se dà la disponibilità ad accompagnare le gite o no, facendolo mettere a verbale. Se nel consiglio di classe non emerge nessuna disponibilità, si mette a verbale che non è possibile probgrammare alcuna gita per mancanza di accompagnatori disponibili. PUNTO.

c) l'organizzazione dell'eventuale gita (anche nel caso che ci si metta d'accordo per accorpare più classi diverse) è appunto materia su cui l'ultima parola spetta al singolo consiglio di classe. Per cui, non valgono un fico secco le obiezioni e le proteste delle famiglie sul fatto che si sia fatta "disparità tra una classe e l'altra" e che "non è giusto che la terza A faccia la gita e la terza C no", o che "i nostri sono l'unica classe di tutta la scuola che non ha mai fatto nemmeno una gita in tre anni" (evidentemente se non hanno mai trovato qualcuno che ce li portasse , ci sarà un motivo)

Tutto questo, da sempre, indipendentemente dagli sconquassi economici e organizzativi dovuti al covid negli ultimi anni.

Sempre a titolo personale: io da moltissimi anni mi sono sempre rifiutata di accompagnare le gite di più giorni, ma ho sempre avuto cura di farlo SENZA specificare alcuna motivazione. Dopo di che, dopo un paio d'anni molto determinati, non me l'ha chiesto più nessuno, e nessuno ha mai più tentato di farmi sentire in colpa. Non c'è bisogno di giustificarsi sul piano personale, o di dimostrare che c'è un problema serio, basta dire di no. Invece, quei colleghi che si sbracciano a dire "mi dispiace, io l'avrei fatto tanto volentieri, ma purtroppo non posso perché devo pensare ai figli piccoli", o alla mamma anziana, o al trasloco, o ai lavori di ristrutturazione in casa, e così via, poi si ritrovano regolarmente qualcuno che insiste a oltranza. Se si accetta l'idea di dover dimostrare di sentirsi in colpa per non aver potuto accompagnare la gita, poi è inevitabile che ogni volta provino a farcisi sentire davvero.

I peggiori, poi, sono quelli che accompagnano sempre le gite, immancabilmente tutti gli anni, magari in qualche annata se ne fanno anche più di una, ma che NON ammettono di farlo volentieri, e che poi fanno finta di lamentarsi e se la prendono con chi non le fa, dicendo che "non è giusto che debba sacrificarmi sempre io, dovreste prendervi le vostre responsabilità anche voi, bisognerebbe fare a turno". Io rispondo semplicemente che, se la gita è davvero tutto questo pesante sacrificio, possono tranquillamente fare come me e dire di no, come ho detto di no io.

lallaorizzonte ha scritto:
inoltre da parte della scuola c'è forse un fraintendimento: prima si trovano gli accompagnatori e poi si propone agli studenti. Proprio per evitare questo.

Infatti: in un istituto che funziona si procede così.

paniscus_2.1 ha scritto:Scusate, ma esattamente DOVE sta la notizia?

a) nessun insegnante è obbligato ad accompagnare le gite, è appunto una scelta. Sei disponibile ad accompagnare? Lo fai. NON sei disponibile? Non lo fai. (detto a titolo personale, a me farebbe ancora più paura una gita in una stazione sciistica piuttosto che in una città d'arte con tentazioni e discoteche... la probabilità di incidente brutto è ancora più alta)

b) le gite non dovrebbero essere organizzate all'ultimo momento in base ai desiderata degli alunni, ma PROGRAMMATE dal consiglio di classe, già nelle sedute di ottobre e novembre, ossia quando si stila il documento generale di programmazione. E quindi, già in quella sede, ognuno dovrebbe dichiarare individualmente se dà la disponibilità ad accompagnare le gite o no, facendolo mettere a verbale. Se nel consiglio di classe non emerge nessuna disponibilità, si mette a verbale che non è possibile probgrammare alcuna gita per mancanza di accompagnatori disponibili. PUNTO.

c) l'organizzazione dell'eventuale gita (anche nel caso che ci si metta d'accordo per accorpare più classi diverse) è appunto materia su cui l'ultima parola spetta al singolo consiglio di classe. Per cui, non valgono un fico secco le obiezioni e le proteste delle famiglie sul fatto che si sia fatta "disparità tra una classe e l'altra" e che "non è giusto che la terza A faccia la gita e la terza C no", o che "i nostri sono l'unica classe di tutta la scuola che non ha mai fatto nemmeno una gita in tre anni" (evidentemente se non hanno mai trovato qualcuno che ce li portasse , ci sarà un motivo)

Tutto questo, da sempre, indipendentemente dagli sconquassi economici e organizzativi dovuti al covid  negli ultimi anni.

Sempre a titolo personale: io da moltissimi anni mi sono sempre rifiutata di accompagnare le gite di più giorni, ma ho sempre avuto cura di farlo SENZA specificare alcuna motivazione. Dopo di che, dopo un paio d'anni molto determinati, non me l'ha chiesto più nessuno, e nessuno ha mai più tentato di farmi sentire in colpa. Non c'è bisogno di giustificarsi sul piano personale, o di dimostrare che c'è un problema serio, basta dire di no. Invece, quei colleghi che si sbracciano a dire "mi dispiace, io l'avrei fatto tanto volentieri, ma purtroppo non posso perché devo pensare ai figli piccoli", o alla mamma anziana, o al trasloco, o ai lavori di ristrutturazione in casa, e così via, poi si ritrovano regolarmente qualcuno che insiste a oltranza. Se si accetta l'idea di dover dimostrare di sentirsi in colpa per non aver potuto accompagnare la gita, poi è inevitabile che ogni volta provino a farcisi sentire davvero.  

I peggiori, poi, sono quelli che accompagnano sempre le gite, immancabilmente tutti gli anni, magari in qualche annata se ne fanno anche più di una, ma che NON ammettono di farlo volentieri, e che poi fanno finta di lamentarsi e se la prendono con chi non le fa, dicendo che "non è giusto che debba sacrificarmi sempre io, dovreste prendervi le vostre responsabilità anche voi, bisognerebbe fare a turno". Io rispondo semplicemente che, se la gita è davvero tutto questo pesante sacrificio, possono tranquillamente fare come me e dire di no, come ho detto di no io.

La categoria di ipocriti di cui favelli è appunto di coloro che simulano il " grande dispiacere "di dover portare i ragazzi in gite di piu giorni, ma poi puntualmente non vedono l'ora di partire per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .
Tutto questo già lo sappiamo,ma ciò che è vergognoso dell articolo è la colpevolizzazione sei docenti che,giustamente, si sono rifiutati..
Nella nuova scuola dei balocchi , quella delle carezze e della tenerezza di bianchi &co, è inammissibile che il prof non accompagni le classi: ma come,questi ragazzi bisogna farli divertire, svagare, tenerli il più lontano possibile dalle lezioni, e tu ti rifiuti? Che scandalo questi prof ancorati alla scuola estinta della geografia delle matematica, delle versioni, dei temi..
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

Oppenheimer ha scritto:
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof  che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

Indipendentemente dalle osservazioni fatte sopra, dovrebbe essere OVVIO che per la partecipazione alla gita si dovrebbe ricevere un incentivo economico, come noralmente si fa con le trasferte di lavoro e per le ore di straordinario in altre professioni. Se un docente accetta una situazione in cui si trova a lavorare 24 ore su 24 per un certo numero di giorni, con enormi responsabilità di sorveglianza e di sicurezza degli alunni, mi sembrerebbe il minimo, che venisse adeguatamente pagato. Uno dei motivi per cui mi rifiuto di farlo è appunto anche questo, anche se non è certo l'unico, e nemmeno il più importante, ci sono altre considerazioni che contano molto di più...,

Oppenheimer ha scritto:
La categoria di ipocriti di cui favelli è appunto di coloro che simulano il " grande dispiacere "di dover portare i ragazzi in gite di piu giorni, ma poi puntualmente non vedono l'ora di partire per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .
Tutto questo già lo sappiamo,ma ciò che è vergognoso dell articolo è la colpevolizzazione sei docenti che,giustamente, si sono rifiutati..
Nella nuova scuola dei balocchi , quella delle carezze e della tenerezza di bianchi &co, è inammissibile che il prof non accompagni le classi: ma come,questi ragazzi bisogna farli divertire,  svagare, tenerli il più lontano possibile dalle lezioni, e tu ti rifiuti? Che scandalo questi prof ancorati alla scuola estinta della geografia   delle matematica, delle versioni, dei temi..
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof  che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

a me sembra che la Dirigente abbia risposto correttamente e, ribadisco, forse c'è stato un errore nell'organizzazione (e sicuramente nella comunicazione alle famiglie).
il padre fa il padre, la scuola deve fare la scuola. Anche le uscite didattiche sono scuola, se ben organizzate. Ma questo lo sai da solo.

paniscus_2.1 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof  che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

Indipendentemente dalle osservazioni fatte sopra, dovrebbe essere OVVIO che per la partecipazione alla gita si dovrebbe ricevere un incentivo economico, come noralmente si fa con le trasferte di lavoro e per le ore di straordinario in altre professioni. Se un docente accetta una situazione in cui si trova a lavorare 24 ore su 24 per un certo numero di giorni, con enormi responsabilità di sorveglianza e di sicurezza degli alunni, mi sembrerebbe il minimo, che venisse adeguatamente pagato. Uno dei motivi per cui mi rifiuto di farlo è appunto anche questo, anche se non è certo l'unico, e nemmeno il più importante, ci sono altre considerazioni che contano molto di più...,

Secondo me il nostro impareggiabile sovranista non vede l' ora che glielo chiedano per poter dire un bel NO roboante.

lallaorizzonte ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
La categoria di ipocriti di cui favelli è appunto di coloro che simulano il " grande dispiacere "di dover portare i ragazzi in gite di piu giorni, ma poi puntualmente non vedono l'ora di partire per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .
Tutto questo già lo sappiamo,ma ciò che è vergognoso dell articolo è la colpevolizzazione sei docenti che,giustamente, si sono rifiutati..
Nella nuova scuola dei balocchi , quella delle carezze e della tenerezza di bianchi &co, è inammissibile che il prof non accompagni le classi: ma come,questi ragazzi bisogna farli divertire,  svagare, tenerli il più lontano possibile dalle lezioni, e tu ti rifiuti? Che scandalo questi prof ancorati alla scuola estinta della geografia   delle matematica, delle versioni, dei temi..
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof  che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

a me sembra che la Dirigente abbia risposto correttamente e, ribadisco, forse c'è stato un errore nell'organizzazione (e sicuramente nella comunicazione alle famiglie).
il padre fa il padre, la scuola deve fare la scuola. Anche le uscite didattiche sono scuola, se ben organizzate. Ma questo lo sai da solo.

Le località appenniniche o alpine in inverno , come quella citata nell articolo, non sono fruibili come in estate: fa freddo, c è neve, ghiaccio, non è che di possa fare passeggiate o giocare a calcio. Se si va si fanno sport invernali.
Le scuole della mia zona organizzano, per ovvia vicinanza, la giornata sulla neve in località della via Lattea:  proprio per evitare che sia una giornata persa a cazzeggiare nei bar,chi partecipa è obbligato ad acquistare a  sua scelta l ingresso al palaghiaccio oppure 1-2 ore di scuola di sci con un maestro: in questo modo la giornata serve per avvicinare agli sport sulla neve i ragazzi, dopodiché pero' chi vuole prosegue su altri canali ( io andavo la domenica a sciare con il Cai alle superiori e con il Cus al politecnico).
Ho accompagnato un anno una classe alla giornata sulla neve seguendo il discorso pattinaggio su ghiaccio..qua chi non se la sente di sciare può imparare a pattinare,o meglio provare, magari quando c è l insegnante che insegna ai più svegli limoni o banane.
Questo è,  a mio avviso,il modo di fare gita  evitando quindi con cura nottate in albergo   balconi scavalcati,  alcolici nascosti in camera e tutto ciò che NON è scuola e che afferisce a ciò che i ragazzi possono liberamente fare per i fatti loro.

Oppenheimer ha scritto:

lallaorizzonte ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:
La categoria di ipocriti di cui favelli è appunto di coloro che simulano il " grande dispiacere "di dover portare i ragazzi in gite di piu giorni, ma poi puntualmente non vedono l'ora di partire per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .
Tutto questo già lo sappiamo,ma ciò che è vergognoso dell articolo è la colpevolizzazione sei docenti che,giustamente, si sono rifiutati..
Nella nuova scuola dei balocchi , quella delle carezze e della tenerezza di bianchi &co, è inammissibile che il prof non accompagni le classi: ma come,questi ragazzi bisogna farli divertire,  svagare, tenerli il più lontano possibile dalle lezioni, e tu ti rifiuti? Che scandalo questi prof ancorati alla scuola estinta della geografia   delle matematica, delle versioni, dei temi..
Ecco perché va assolutamente introdotto un " merito"economico ai prof  che più si dedicano a fare gli animatori turistici e i progettini petalosi.

a me sembra che la Dirigente abbia risposto correttamente e, ribadisco, forse c'è stato un errore nell'organizzazione (e sicuramente nella comunicazione alle famiglie).
il padre fa il padre, la scuola deve fare la scuola. Anche le uscite didattiche sono scuola, se ben organizzate. Ma questo lo sai da solo.

Le località appenniniche o alpine in inverno , come quella citata nell articolo, non sono fruibili come in estate: fa freddo, c è neve, ghiaccio, non è che di possa fare passeggiate o giocare a calcio. Se si va si fanno sport invernali.
Le scuole della mia zona organizzano, per ovvia vicinanza, la giornata sulla neve in località della via Lattea:  proprio per evitare che sia una giornata persa a cazzeggiare nei bar,chi partecipa è obbligato ad acquistare a  sua scelta l ingresso al palaghiaccio oppure 1-2 ore di scuola di sci con un maestro: in questo modo la giornata serve per avvicinare agli sport sulla neve i ragazzi, dopodiché pero' chi vuole prosegue su altri canali ( io andavo la domenica a sciare con il Cai alle superiori e con il Cus al politecnico).
Ho accompagnato un anno una classe alla giornata sulla neve seguendo il discorso pattinaggio su ghiaccio..qua chi non se la sente di sciare può imparare a pattinare,o meglio provare, magari quando c è l insegnante che insegna ai più svegli limoni o banane.
Questo è,  a mio avviso,il modo di fare gita  evitando quindi con cura nottate in albergo   balconi scavalcati,  alcolici nascosti in camera e tutto ciò che NON è scuola e che afferisce a ciò che i ragazzi possono liberamente fare per i fatti loro.

sono d'accordo , anche se non tutto è prevedibile. A meno che la giornata non sia così intensa che i ragazzi la sera non abbiano neanche la forza di bere un bicchiere d'acqua.

Oppenheimer ha scritto:


La categoria ....per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .

non credere...ultimamente io ho visto che si insiste molto su quelli che la famiglia non ce l'hanno, proprio perché non ce l'hanno...evidentemente qualche problema di personale accompagnatore (per quelle di più giorni, ovviamente) c'è. E mi sembra più che naturale, tra l'altro, viste le condizioni.

sempreconfusa1 ha scritto:

Oppenheimer ha scritto:


La categoria    ....per varie ragioni ( stare lontano da casa e dalla moglie/marito insopportabili, fare gli amiconi dei ragazzi o semplicemente farsi la vacanzina gratis) .

non credere...ultimamente io ho visto che si insiste molto su quelli che la famiglia non ce l'hanno, proprio perché non ce l'hanno...evidentemente qualche problema di personale accompagnatore (per quelle di più giorni, ovviamente) c'è. E mi sembra più che naturale, tra l'altro, viste le condizioni.

Ma davvero ci sono tutte queste pressioni?

a me è capitato di vederlo, forse dipenderà dalla scuola, dalla composizione dell'organico, non saprei...e in periodo pre covid...però non è una pressione minacciosa, io parlerei più di "insistenza" nel cercare accompagnatori.