Bonus montagna docenti solo dal 2023?

Buonasera a tutti,
ho letto che si sta riflettendo sull’eventualità di introdurre un bonus per i docenti che decidono di lavorare nelle scuole montane. Mi pare una decisione giustificata e anche giusta, ma mi chiedo se non sia in parte discriminatoria verso i docenti che hanno insegnato nelle stesse scuole durante il covid, facendo sacrifici e rischiando la salute…a questi insegnanti nessuno ha riconosciuto niente, e a conti fatti si tratterebbe semplicemente di riconoscere almeno il punteggio aumentato per gli anni 2020 e 2021….
Solo per riflessione, niente di più

Ciao

Chiedo scusa se ho sbagliato settore ma non sapevo dove inserire il post…

I bonus non sono retroattivi

Oppenheimer ha scritto:I bonus non sono retroattivi

Certo, hai ragione ma al di là dello strumento attuale, volevo sensibilizzare circa la possibile discriminazione di chi ha lavorato nelle stesse zone, con la stessa difficoltà, e l’aggiunta della fase critica del primo Covid. Non mi sembra giusto che un’attenzione legislativa per le zone svantaggiate e per chi decide di sacrificarsi lavorandoci debba riguardare solo chi lo farà in futuro.
Si possono introdurre misure anche oltre il bonus, se lo si vuol fare, per equiparare chi ha fatto una scelta che oggi è ripagata il doppio mentre in passato non è stato previsto nulla nonostante - in aggiunta- una fase pandemica davvero difficile…

Perdonami ma non sono d accordo con te.
Le zone di montagna , durante il covid, per definizione ( parlo di chi ha avuto paura del contagio, non a nome mio) sono rimaste ai margini della pandemia.per ovvi motivi ( clima salubre, densità di popolazione molto bassa, pochi alunni per classe....).
Ricordo ad esempio il caso di Cogne , luogo in cui io ho casa , che fu preso come "caso anomalo" per il bassissimo numero di casi: e vabbè, in  bassa stagione 4 gatti, vallata chiusa quindi no zona di transito , il motivo è presto detto.
Alcune località del cuneese più remote , ad esempio, rimasero completamente fuori dalla pestilenza a cavallo del 1630 .
Il bonus deve incentivare i docenti ad occupare posti in zone impervie, scomode,  per evitare lo spopolamento e garantire alle comunità locali la presenza della scuola. Ma in caso di epidemie , stare lontano dalle città è una manna dal cielo.l abbiamo imparato dal Decameron no?

Satie2021 ha scritto:ma mi chiedo se non sia in parte discriminatoria verso i docenti che hanno insegnato nelle stesse scuole durante il covid, facendo sacrifici e rischiando la salute…a questi insegnanti nessuno ha riconosciuto niente, e a conti fatti si tratterebbe semplicemente di riconoscere almeno il punteggio aumentato per gli anni 2020 e 2021….
Solo per riflessione, niente di più

Ciao

Sei sicura? In quale regione hai lavorato durante il covid? Il punteggio aumentato non lo potranno mai riconoscere, anche perché da una certa data in poi la scuola ha chiuso e si è passati alla dad...questo almeno per il periodo da te menzionato.

Io ho avuto un accredito di ben 4 euro, ma credo che al Nord qualcosa debba essere arrivato, per quei giorni.

Oppenheimer ha scritto:Perdonami ma non sono d accordo con te.
Le zone di montagna , durante il covid, per definizione ( parlo di chi ha avuto paura del contagio, non a nome mio) sono rimaste ai margini della pandemia.per ovvi motivi ( clima salubre, densità di popolazione molto bassa, pochi alunni per classe....).

Forse Cogne aveva una certa fama per cui anche il virus è passato oltre...chissà, ma a me non risulta che in tutte le zone di montagna sia come tu riferisci, può trattarsi di casi davvero a sé. Per quel che ne so, anche centri molto piccoli hanno avuto problematiche di ricoveri e di forti aumenti di contagi, e non si spiega magari come mai ci sia questa differenza regionale tra parte nord e parte sud...per esempio così è accaduto in sardegna, anche se non considero le città capoluogo dove ovviamente i casi in percentuale sono sempre stati alti.

Oppenheimer ha scritto:Perdonami ma non sono d accordo con te.
Le zone di montagna , durante il covid, per definizione ( parlo di chi ha avuto paura del contagio, non a nome mio) sono rimaste ai margini della pandemia.per ovvi motivi ( clima salubre, densità di popolazione molto bassa, pochi alunni per classe....).
Ricordo ad esempio il caso di Cogne , luogo in cui io ho casa , che fu preso come "caso anomalo" per il bassissimo numero di casi: e vabbè, in  bassa stagione 4 gatti, vallata chiusa quindi no zona di transito , il motivo è presto detto.
Alcune località del cuneese più remote , ad esempio, rimasero completamente fuori dalla pestilenza a cavallo del 1630 .
Il bonus deve incentivare i docenti ad occupare posti in zone impervie, scomode,  per evitare lo spopolamento e garantire alle comunità locali la presenza della scuola. Ma in caso di epidemie , stare lontano dalle città è una manna dal cielo.l abbiamo imparato dal Decameron no?

A me pare invece che tu definisca certo qualcosa che non conosci, e lo fai con qualche supponenza. Cortina durante la pandemia era affogata di malati, altre zone dolomitiche come Auronzo pure durante la seconda ondata e altrettanto parti di Trentino.
In ogni caso non è di questo che intendevo parlare, volevo solo proporre una riflessione appena più profonda su quanto ho scritto e che non ripeto.
Prima di scrivere “per definizione”, “abbiamo imparato dal Decameron” ( che non è l’unico contributo sulle pestilenze in Italia, sebbene sia meraviglioso), potresti semplicemente sfogliare quei brutti fogli quotidiani in cui ci sono le cronache locali, e fare un piccolo lavoro di ricerca, che notoriamente svolgono da tempo immemore tutti gli storici della salute.

sempreconfusa1 ha scritto:

Satie2021 ha scritto:ma mi chiedo se non sia in parte discriminatoria verso i docenti che hanno insegnato nelle stesse scuole durante il covid, facendo sacrifici e rischiando la salute…a questi insegnanti nessuno ha riconosciuto niente, e a conti fatti si tratterebbe semplicemente di riconoscere almeno il punteggio aumentato per gli anni 2020 e 2021….
Solo per riflessione, niente di più

Ciao

Sei sicura? In quale regione hai lavorato durante il covid? Il punteggio aumentato non lo potranno mai riconoscere, anche perché da una certa data in poi la scuola ha chiuso e si è passati alla dad...questo almeno per il periodo da te menzionato.

Io ho avuto un accredito di ben 4 euro, ma credo che al Nord qualcosa debba essere arrivato, per quei giorni.

A me non risulta ma mi informerò e ti ringrazio per averlo scritto. In ogni caso qui si parla di raddoppio di punteggi, e mi pare e lo ribadisco una beffa bella e buona per chi in montagna ci ha lavorato senza tanti incentivi e durante la prima fase della pandemia che non era certo l’Omicron di adesso. Quanto al lavorare in Dad, certo, non avevamo i ragazzi in presenza ma molte di noi l’hanno comunque svolta a scuola per decisione del Dirigente scolastico, quindi a conti fatti forse abbiamo lavorato peggio e di più, di certo non meglio e meno di una lezione in presenza

" le stelle stanno in cielo.
I sogni...non lo so
So solo che son pochi
Quelli che si avverano"
Vasco.
In bocca al lupo per le tue ambizioni

Oppenheimer ha scritto:" le stelle stanno in cielo.
I sogni...non lo so
So solo che son pochi
Quelli che si avverano"
Vasco.
In bocca al lupo per le tue ambizioni

Fortunatamente ho altre ambizioni musicali :-)