Riforma o riformina?
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@melia
zippo
herman il lattoniere
takabanda
8 partecipanti
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Riforma o riformina?
Siamo alle solite: accuse, proclami, soluzioni facili e di comodo.
“Rimetteremo a posto la scuola, le daremo il giusto rilievo che merita!! “
La colpa è degli insegnanti non preparati e adeguati o dell’intero SISTEMA AUTOREFERENZIALE (in primis i Piani Alti per poi scendere ai DS in giù)?
Il controllato che è a sua volta controllore fa ridere ai polli.
Ma sicuramente vogliono che sia così; non possiamo pensare che nel 2022 ci siano ancora imbecilli che possano pensarla diversamente.
Quindi cosa si è pensato di fare nell’immediato?
DIAMO LA COLPA AGLI INSEGNANTI (ovvero spariamo sulla Croce Rossa)!!
Che molti insegnanti facciano questo mestiere di ripiego perché il mondo del lavoro privato non li assorbe (più delle volte non hanno incompetenze adeguate) è un dato di fatto.
Purtroppo, è il risvolto del sistema che genera incompetenze: regalare attestati diplomi e lauree solo per fare andare avanti la baracca SCUOLA e non avere rotture di scatole e lo stipendio facile.
E lo si vede quando passi al setaccio nei concorsi o nei colloqui di lavoro dove non ci sono le persone che ti conoscono, che ti hanno preparato e che sistematicamente chiudono gli occhi e le orecchie nelle sedi di valutazione denominate esami… EVVIVA!!
Poi c’è ancora PURTROPPO l’esigenza del “posto fisso” come direbbe Zalone. Obiettivo: uscire dalla palude che il territorio (specialmente il sud d’Italia) riserva loro a causa delle decisioni politiche AFFARISTICHE E MAFIOSE cioè “disoccupazione permanente”.
Ma poi vogliamo parlare della preparazione dei DS e delle loro competenze?
Molti bravi e meritevoli,
altri perfetti imbecilli senz’arte né parte che solo loro sanno come abbiano potuto avere una laurea e passare un concorso per occupare questo posto (io una mezza idea ce l’avrei!)
Gente arrogante e cattiva con il complesso di inferiorità;
molti parlano un italiano da libri di storia (tipico di chi nella quotidianità parla il dialetto) e si atteggiano da signori o grande dame ma la loro provenienza da bassa provincia italiana traspare a mille miglia.
Attenti a farsi belli con scartoffie piene di fuffa (PTOF),
comunicati e resoconti annuali di comodo (“I ragazzi della mia scuola raggiungono COMPETENZE, CONOSCENZE… tutto quello che finisca per ENZE fa fico.
Nella mia scuola passano tutti!).
[E mi verrebbe da dire “E vai di tarallucci e vino!]
Come ha potuto lo Stato affidare a queste persone un compito così delicato?
Nella riforma si rivedrà anche il loro arruolamento?
Staremo come sempre alla finestra a vedere chi farà/non farà qualcosa.
LA DOMANDA CHE VI PONGO È LA SEGUENTE:
nel sistema globale nel quale viviamo (con tutte le difficoltà crescenti per poter accedere al mondo del lavoro)
ha ancora senso concepire la scuola come un parcheggio per gli alunni e insistere sui percorsi scolastici standard (insegnare tutto a tutti… purché non rimanga niente a nessuno!);
ha senso arruolare insegnanti senza qualità e competenze, aspiranti disoccupati, giusto per portare l’elettorato dalla propria parte (assistenzialismo, favoritismo, finto proselitismo, ecc.)?
Potrai accaparrarti l’elettore con i soliti trucchetti,
occuperai indegnamente la poltrona da ministro, da amministratore o da dirigente
ma andando il mondo da tutt’altra parte,
quando lo Stato andrà in default (e siamo vicini)
ce ne andremo tutti a casa.
Allora noi ci ricorderemo di te!!
“Rimetteremo a posto la scuola, le daremo il giusto rilievo che merita!! “
La colpa è degli insegnanti non preparati e adeguati o dell’intero SISTEMA AUTOREFERENZIALE (in primis i Piani Alti per poi scendere ai DS in giù)?
Il controllato che è a sua volta controllore fa ridere ai polli.
Ma sicuramente vogliono che sia così; non possiamo pensare che nel 2022 ci siano ancora imbecilli che possano pensarla diversamente.
Quindi cosa si è pensato di fare nell’immediato?
DIAMO LA COLPA AGLI INSEGNANTI (ovvero spariamo sulla Croce Rossa)!!
Che molti insegnanti facciano questo mestiere di ripiego perché il mondo del lavoro privato non li assorbe (più delle volte non hanno incompetenze adeguate) è un dato di fatto.
Purtroppo, è il risvolto del sistema che genera incompetenze: regalare attestati diplomi e lauree solo per fare andare avanti la baracca SCUOLA e non avere rotture di scatole e lo stipendio facile.
E lo si vede quando passi al setaccio nei concorsi o nei colloqui di lavoro dove non ci sono le persone che ti conoscono, che ti hanno preparato e che sistematicamente chiudono gli occhi e le orecchie nelle sedi di valutazione denominate esami… EVVIVA!!
Poi c’è ancora PURTROPPO l’esigenza del “posto fisso” come direbbe Zalone. Obiettivo: uscire dalla palude che il territorio (specialmente il sud d’Italia) riserva loro a causa delle decisioni politiche AFFARISTICHE E MAFIOSE cioè “disoccupazione permanente”.
Ma poi vogliamo parlare della preparazione dei DS e delle loro competenze?
Molti bravi e meritevoli,
altri perfetti imbecilli senz’arte né parte che solo loro sanno come abbiano potuto avere una laurea e passare un concorso per occupare questo posto (io una mezza idea ce l’avrei!)
Gente arrogante e cattiva con il complesso di inferiorità;
molti parlano un italiano da libri di storia (tipico di chi nella quotidianità parla il dialetto) e si atteggiano da signori o grande dame ma la loro provenienza da bassa provincia italiana traspare a mille miglia.
Attenti a farsi belli con scartoffie piene di fuffa (PTOF),
comunicati e resoconti annuali di comodo (“I ragazzi della mia scuola raggiungono COMPETENZE, CONOSCENZE… tutto quello che finisca per ENZE fa fico.
Nella mia scuola passano tutti!).
[E mi verrebbe da dire “E vai di tarallucci e vino!]
Come ha potuto lo Stato affidare a queste persone un compito così delicato?
Nella riforma si rivedrà anche il loro arruolamento?
Staremo come sempre alla finestra a vedere chi farà/non farà qualcosa.
LA DOMANDA CHE VI PONGO È LA SEGUENTE:
nel sistema globale nel quale viviamo (con tutte le difficoltà crescenti per poter accedere al mondo del lavoro)
ha ancora senso concepire la scuola come un parcheggio per gli alunni e insistere sui percorsi scolastici standard (insegnare tutto a tutti… purché non rimanga niente a nessuno!);
ha senso arruolare insegnanti senza qualità e competenze, aspiranti disoccupati, giusto per portare l’elettorato dalla propria parte (assistenzialismo, favoritismo, finto proselitismo, ecc.)?
Potrai accaparrarti l’elettore con i soliti trucchetti,
occuperai indegnamente la poltrona da ministro, da amministratore o da dirigente
ma andando il mondo da tutt’altra parte,
quando lo Stato andrà in default (e siamo vicini)
ce ne andremo tutti a casa.
Allora noi ci ricorderemo di te!!
takabanda- Messaggi : 109
Data d'iscrizione : 03.08.20
Re: Riforma o riformina?
le domande retoriche... boh...
herman il lattoniere- Messaggi : 1676
Data d'iscrizione : 15.11.17
Re: Riforma o riformina?
Tranquillo il punto di non ritorno è vicino molto vicino,takabanda ha scritto:Siamo alle solite: accuse, proclami, soluzioni facili e di comodo.
“Rimetteremo a posto la scuola, le daremo il giusto rilievo che merita!! “
La colpa è degli insegnanti non preparati e adeguati o dell’intero SISTEMA AUTOREFERENZIALE (in primis i Piani Alti per poi scendere ai DS in giù)?
Il controllato che è a sua volta controllore fa ridere ai polli.
Ma sicuramente vogliono che sia così; non possiamo pensare che nel 2022 ci siano ancora imbecilli che possano pensarla diversamente.
Quindi cosa si è pensato di fare nell’immediato?
DIAMO LA COLPA AGLI INSEGNANTI (ovvero spariamo sulla Croce Rossa)!!
Che molti insegnanti facciano questo mestiere di ripiego perché il mondo del lavoro privato non li assorbe (più delle volte non hanno incompetenze adeguate) è un dato di fatto.
Purtroppo, è il risvolto del sistema che genera incompetenze: regalare attestati diplomi e lauree solo per fare andare avanti la baracca SCUOLA e non avere rotture di scatole e lo stipendio facile.
E lo si vede quando passi al setaccio nei concorsi o nei colloqui di lavoro dove non ci sono le persone che ti conoscono, che ti hanno preparato e che sistematicamente chiudono gli occhi e le orecchie nelle sedi di valutazione denominate esami… EVVIVA!!
Poi c’è ancora PURTROPPO l’esigenza del “posto fisso” come direbbe Zalone. Obiettivo: uscire dalla palude che il territorio (specialmente il sud d’Italia) riserva loro a causa delle decisioni politiche AFFARISTICHE E MAFIOSE cioè “disoccupazione permanente”.
Ma poi vogliamo parlare della preparazione dei DS e delle loro competenze?
Molti bravi e meritevoli,
altri perfetti imbecilli senz’arte né parte che solo loro sanno come abbiano potuto avere una laurea e passare un concorso per occupare questo posto (io una mezza idea ce l’avrei!)
Gente arrogante e cattiva con il complesso di inferiorità;
molti parlano un italiano da libri di storia (tipico di chi nella quotidianità parla il dialetto) e si atteggiano da signori o grande dame ma la loro provenienza da bassa provincia italiana traspare a mille miglia.
Attenti a farsi belli con scartoffie piene di fuffa (PTOF),
comunicati e resoconti annuali di comodo (“I ragazzi della mia scuola raggiungono COMPETENZE, CONOSCENZE… tutto quello che finisca per ENZE fa fico.
Nella mia scuola passano tutti!).
[E mi verrebbe da dire “E vai di tarallucci e vino!]
Come ha potuto lo Stato affidare a queste persone un compito così delicato?
Nella riforma si rivedrà anche il loro arruolamento?
Staremo come sempre alla finestra a vedere chi farà/non farà qualcosa.
LA DOMANDA CHE VI PONGO È LA SEGUENTE:
nel sistema globale nel quale viviamo (con tutte le difficoltà crescenti per poter accedere al mondo del lavoro)
ha ancora senso concepire la scuola come un parcheggio per gli alunni e insistere sui percorsi scolastici standard (insegnare tutto a tutti… purché non rimanga niente a nessuno!);
ha senso arruolare insegnanti senza qualità e competenze, aspiranti disoccupati, giusto per portare l’elettorato dalla propria parte (assistenzialismo, favoritismo, finto proselitismo, ecc.)?
Potrai accaparrarti l’elettore con i soliti trucchetti,
occuperai indegnamente la poltrona da ministro, da amministratore o da dirigente
ma andando il mondo da tutt’altra parte,
quando lo Stato andrà in default (e siamo vicini)
ce ne andremo tutti a casa.
Allora noi ci ricorderemo di te!!
quello che mi fa paura è l'esercito dei pensionati li so ka -zzi................senza pensione a fine mese
zippo- Messaggi : 316
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: Riforma o riformina?
zippo ha scritto:
quello che mi fa paura è l'esercito dei pensionati li so ka -zzi................senza pensione a fine mese
Quando non ci saranno soldi per i pensionati, non ce ne saranno neanche per gli stipendi degli statali.
@melia- Messaggi : 4461
Data d'iscrizione : 12.07.15
Età : 65
Località : Padova
Re: Riforma o riformina?
Oppenheimer ha scritto:"Il gioco d’azzardo si colloca fra le prime industrie italiane, accanto al settore manifatturiero e dell’energia. Nel panorama mondiale l’Italia risulta ai primi posti per il Gratta e Vinci e ha un numero sproporzionato di slot, persino maggiore del Nevada (lo Stato di Las Vegas, per capirsi). Inoltre la maggioranza degli italiani non considera come giochi d’azzardo proprio quelli più diffusi, visti in genere come innocui: Lotto, Enalotto e, appunto, Gratta e Vinci. Nel 2019 gli italiani hanno speso 111 miliardi di euro nei giochi d’azzardo"@melia ha scritto:zippo ha scritto:
quello che mi fa paura è l'esercito dei pensionati li so ka -zzi................senza pensione a fine mese
Quando non ci saranno soldi per i pensionati, non ce ne saranno neanche per gli stipendi degli statali.
Dato che tra i più accaniti sperperatori ci sono molti pensionati, qualcuno impedisca loro di buttare 30-40 euro ogni mattina al tabaccaio, invece che parlare di pensioni che non bastano
Bum!
Applausi a scena aperta
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: Riforma o riformina?
Alle numerose piaghe italiche si aggiunga pure quella dei pensionati, che oltre ad ostinarsi a non defungere dilapidano miliardi in gratta e vinci.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: Riforma o riformina?
takabanda ha scritto:Siamo alle solite: accuse, proclami, soluzioni facili e di comodo.
“Rimetteremo a posto la scuola, le daremo il giusto rilievo che merita!! “
La colpa è degli insegnanti non preparati e adeguati o dell’intero SISTEMA AUTOREFERENZIALE (in primis i Piani Alti per poi scendere ai DS in giù)?
Il controllato che è a sua volta controllore fa ridere ai polli.
Ma sicuramente vogliono che sia così; non possiamo pensare che nel 2022 ci siano ancora imbecilli che possano pensarla diversamente.
Quindi cosa si è pensato di fare nell’immediato?
DIAMO LA COLPA AGLI INSEGNANTI (ovvero spariamo sulla Croce Rossa)!!
Che molti insegnanti facciano questo mestiere di ripiego perché il mondo del lavoro privato non li assorbe (più delle volte non hanno incompetenze adeguate) è un dato di fatto.
Purtroppo, è il risvolto del sistema che genera incompetenze: regalare attestati diplomi e lauree solo per fare andare avanti la baracca SCUOLA e non avere rotture di scatole e lo stipendio facile.
E lo si vede quando passi al setaccio nei concorsi o nei colloqui di lavoro dove non ci sono le persone che ti conoscono, che ti hanno preparato e che sistematicamente chiudono gli occhi e le orecchie nelle sedi di valutazione denominate esami… EVVIVA!!
Poi c’è ancora PURTROPPO l’esigenza del “posto fisso” come direbbe Zalone. Obiettivo: uscire dalla palude che il territorio (specialmente il sud d’Italia) riserva loro a causa delle decisioni politiche AFFARISTICHE E MAFIOSE cioè “disoccupazione permanente”.
Ma poi vogliamo parlare della preparazione dei DS e delle loro competenze?
Molti bravi e meritevoli,
altri perfetti imbecilli senz’arte né parte che solo loro sanno come abbiano potuto avere una laurea e passare un concorso per occupare questo posto (io una mezza idea ce l’avrei!)
Gente arrogante e cattiva con il complesso di inferiorità;
molti parlano un italiano da libri di storia (tipico di chi nella quotidianità parla il dialetto) e si atteggiano da signori o grande dame ma la loro provenienza da bassa provincia italiana traspare a mille miglia.
Attenti a farsi belli con scartoffie piene di fuffa (PTOF),
comunicati e resoconti annuali di comodo (“I ragazzi della mia scuola raggiungono COMPETENZE, CONOSCENZE… tutto quello che finisca per ENZE fa fico.
Nella mia scuola passano tutti!).
[E mi verrebbe da dire “E vai di tarallucci e vino!]
Come ha potuto lo Stato affidare a queste persone un compito così delicato?
Nella riforma si rivedrà anche il loro arruolamento?
Staremo come sempre alla finestra a vedere chi farà/non farà qualcosa.
LA DOMANDA CHE VI PONGO È LA SEGUENTE:
nel sistema globale nel quale viviamo (con tutte le difficoltà crescenti per poter accedere al mondo del lavoro)
ha ancora senso concepire la scuola come un parcheggio per gli alunni e insistere sui percorsi scolastici standard (insegnare tutto a tutti… purché non rimanga niente a nessuno!);
ha senso arruolare insegnanti senza qualità e competenze, aspiranti disoccupati, giusto per portare l’elettorato dalla propria parte (assistenzialismo, favoritismo, finto proselitismo, ecc.)?
Potrai accaparrarti l’elettore con i soliti trucchetti,
occuperai indegnamente la poltrona da ministro, da amministratore o da dirigente
ma andando il mondo da tutt’altra parte,
quando lo Stato andrà in default (e siamo vicini)
ce ne andremo tutti a casa.
Allora noi ci ricorderemo di te!!
Ok va bene più o meno tutto però non capisco cosa c'entri la provenienza di bassa provincia e la solita solfa dell'insegnamento come ripiego ( tipici discorsi da bar di bassissima provincia!!) Ci sono corsi di laurea come lettere, filosofia, fisica, matematica che non hanno particolari sbocchi al di fuori dell' insegnamento insegnamento, non è detto che chi abbia questa laurea sia vocato all'insegnamento, può darsi che ha tentato a fare lo scrittore o ad entrare nella NASA o all' Accademia della Crusca o la docenza universitaria e non essendo riuscito ha ripiegato sull'insegnamento unica chance rimastagli.
Ci sono altre lauree che hanno teoricamente più sbocchi nel privato, ma solo se hai lo studio del papà ! Quindi non vedo perché un laureato in economia ad es. possa essere meno motivato di un laureato in lettere che non è riuscito a fare il giornalista o non ha avuto abbastanza capacità di prendere una laurea più difficile .
R.- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 16.04.22
Re: Riforma o riformina?
takabanda ha scritto:Siamo alle solite: accuse, proclami, soluzioni facili e di comodo.
“Rimetteremo a posto la scuola, le daremo il giusto rilievo che merita!! “
La colpa è degli insegnanti non preparati e adeguati o dell’intero SISTEMA AUTOREFERENZIALE (in primis i Piani Alti per poi scendere ai DS in giù)?
Il controllato che è a sua volta controllore fa ridere ai polli.
Ma sicuramente vogliono che sia così; non possiamo pensare che nel 2022 ci siano ancora imbecilli che possano pensarla diversamente.
Quindi cosa si è pensato di fare nell’immediato?
DIAMO LA COLPA AGLI INSEGNANTI (ovvero spariamo sulla Croce Rossa)!!
Che molti insegnanti facciano questo mestiere di ripiego perché il mondo del lavoro privato non li assorbe (più delle volte non hanno incompetenze adeguate) è un dato di fatto.
Purtroppo, è il risvolto del sistema che genera incompetenze: regalare attestati diplomi e lauree solo per fare andare avanti la baracca SCUOLA e non avere rotture di scatole e lo stipendio facile.
E lo si vede quando passi al setaccio nei concorsi o nei colloqui di lavoro dove non ci sono le persone che ti conoscono, che ti hanno preparato e che sistematicamente chiudono gli occhi e le orecchie nelle sedi di valutazione denominate esami… EVVIVA!!
Poi c’è ancora PURTROPPO l’esigenza del “posto fisso” come direbbe Zalone. Obiettivo: uscire dalla palude che il territorio (specialmente il sud d’Italia) riserva loro a causa delle decisioni politiche AFFARISTICHE E MAFIOSE cioè “disoccupazione permanente”.
Ma poi vogliamo parlare della preparazione dei DS e delle loro competenze?
Molti bravi e meritevoli,
altri perfetti imbecilli senz’arte né parte che solo loro sanno come abbiano potuto avere una laurea e passare un concorso per occupare questo posto (io una mezza idea ce l’avrei!)
Gente arrogante e cattiva con il complesso di inferiorità;
molti parlano un italiano da libri di storia (tipico di chi nella quotidianità parla il dialetto) e si atteggiano da signori o grande dame ma la loro provenienza da bassa provincia italiana traspare a mille miglia.
Attenti a farsi belli con scartoffie piene di fuffa (PTOF),
comunicati e resoconti annuali di comodo (“I ragazzi della mia scuola raggiungono COMPETENZE, CONOSCENZE… tutto quello che finisca per ENZE fa fico.
Nella mia scuola passano tutti!).
[E mi verrebbe da dire “E vai di tarallucci e vino!]
Come ha potuto lo Stato affidare a queste persone un compito così delicato?
Nella riforma si rivedrà anche il loro arruolamento?
Staremo come sempre alla finestra a vedere chi farà/non farà qualcosa.
LA DOMANDA CHE VI PONGO È LA SEGUENTE:
nel sistema globale nel quale viviamo (con tutte le difficoltà crescenti per poter accedere al mondo del lavoro)
ha ancora senso concepire la scuola come un parcheggio per gli alunni e insistere sui percorsi scolastici standard (insegnare tutto a tutti… purché non rimanga niente a nessuno!);
ha senso arruolare insegnanti senza qualità e competenze, aspiranti disoccupati, giusto per portare l’elettorato dalla propria parte (assistenzialismo, favoritismo, finto proselitismo, ecc.)?
Potrai accaparrarti l’elettore con i soliti trucchetti,
occuperai indegnamente la poltrona da ministro, da amministratore o da dirigente
ma andando il mondo da tutt’altra parte,
quando lo Stato andrà in default (e siamo vicini)
ce ne andremo tutti a casa.
Allora noi ci ricorderemo di te!!
Ok va bene più o meno tutto però non capisco cosa c'entri la provenienza di bassa provincia e la solita solfa dell'insegnamento come ripiego (tipici discorsi da bar di bassissima provincia per usare lo stesso gergo!) .
Ci sono corsi di laurea come lettere, filosofia, fisica, matematica che non hanno molti sbocchi al di fuori dell'insegnamento, non è detto che chi abbia questa laurea sia vocato all'insegnamento, può darsi che abbia provato fare lo scrittore o ad entrare nella NASA o all' Accademia della Crusca o la docenza universitaria e non essendo riuscito ha ripiegato sull'insegnamento unica chance rimastagli.
Ci sono altre lauree che hanno teoricamente più sbocchi nel privato, ma solo se hai lo studio del papà ! Quindi non vedo perché un laureato in economia ad es. possa essere meno motivato di un laureato in lettere che non è riuscito a fare il giornalista o non ha avuto abbastanza capacità per prendere una laurea più difficile .
R.- Messaggi : 2
Data d'iscrizione : 16.04.22
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