la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
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la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Promemoria primo messaggio :
la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Roars, 23.4.2022
[e' un vero e proprio blitz quello che si e' consumato
sulla scuola in Consiglio dei Ministri il 21 Aprile 2022; il governo
ha infatti deciso di inserire all'interno del Decreto PNRR 2,
gia' approvato il 13 Aprile, sul Pubblico Impiego, un "pacchetto scuola"
che, nei fatti, rappresenta l'ennesima contro-riforma della scuola]
https://www.gildavenezia.it/draghi-trascina-litalia-in-guerra-contro-la-scuola/
per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego
la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Roars, 23.4.2022
[e' un vero e proprio blitz quello che si e' consumato
sulla scuola in Consiglio dei Ministri il 21 Aprile 2022; il governo
ha infatti deciso di inserire all'interno del Decreto PNRR 2,
gia' approvato il 13 Aprile, sul Pubblico Impiego, un "pacchetto scuola"
che, nei fatti, rappresenta l'ennesima contro-riforma della scuola]
https://www.gildavenezia.it/draghi-trascina-litalia-in-guerra-contro-la-scuola/
per chi ha una laurea interessante per le aziende
fare l'insegnante date queste condizioni di entrata e di lavoro
sara' visto sempre piu' come un lavoro di ripiego
Ultima modifica di evolved_seasparrow_1 il Lun Apr 25, 2022 11:21 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : microaggiustamenti)
evolved_seasparrow_1- Messaggi : 1018
Data d'iscrizione : 15.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Ho sempre percepito una enorme differenza tra essere un dipendente (pubblico o privato che sia) e essere indipendente.
Non ha niente a che fare con tre giorni retribuiti (sai chissene frega) o con ferie pagate (ce le ho anch'io col contratto al 31/8).
Ha a che fare con una scelta di vita.
Quando il Provveditorato (si chiamava ancora così) mi chiamò per comunicarmi che era arrivato il mio turno per l'ingresso in ruolo, risposi di no.
Non provo alcun pentimento, sono perfettamente a mio agio cosi ho scelto la condizione che mi si addice.
Da precario puoi essere solo o un dipendente a tempo determinato o un disoccupato. Non ci sono spazi per essere indipendente.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Mi fa parecchio effetto vedere donne ultracinquantenni e uomini quarantenni totalmente accondiscendenti e incapaci di dire un no al proprio dirigente per delle questioni marginali, perché in anno di prova.
I trentenni poi oggi mi sembrano anche messo peggio.
I trentenni sono messi peggio perché loro stessi, come alunni, hanno fatto in tempo a fare TUTTO il percorso scolastico in un contesto in cui era già dato per scontato che l'insegnante non meritasse nessuna considerazione come indipendenza, e che dovesse essere un esecutore passivo dei voleri del dirigente, dei capricci degli stuenti e delle pretese dei genitori (ai quali è normale che il dirigente dia ragione). Quindi, pensano che sia normale, non si pongono nemmeno il problema che sia una stortura...
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Dipendente a tempo determinato: fa un'enorme differenza per me, almeno a livello psicologico.
Infatti ora che riaprono le graduatorie farò la mia scelta, lo stesso ho fatto lo scorso anno.
Mi sento esattamente come quando lavoravo come libero professionista.
Il lavoro è lo stesso, i benefit sono inferiori, ma il senso d'indipendenza e libera scelta rimane intatto.
Preferisco questo, tutto sommato.
Infatti ora che riaprono le graduatorie farò la mia scelta, lo stesso ho fatto lo scorso anno.
Mi sento esattamente come quando lavoravo come libero professionista.
Il lavoro è lo stesso, i benefit sono inferiori, ma il senso d'indipendenza e libera scelta rimane intatto.
Preferisco questo, tutto sommato.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Dipendente a tempo determinato: fa un'enorme differenza per me, almeno a livello psicologico.
Infatti ora che riaprono le graduatorie farò la mia scelta, lo stesso ho fatto lo scorso anno.
Mi sento esattamente come quando lavoravo come libero professionista.
Il lavoro è lo stesso, i benefit sono inferiori, ma il senso d'indipendenza e libera scelta rimane intatto.
Preferisco questo, tutto sommato.
Contento te. Perché è solo una sensazione. La libera scelta è insegnare o non insegnare, se si sceglie di insegnare, da precari si è solo insegnanti con meno benefit.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Praticamente avrebbe rinunciato a fare una cosa continuando a fare quella stessa cosa... fa molto Mattia Pascal
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Mattia Pascal c'entra come i cavoli a merenda.
E non è neppure "soltanto una sensazione", è parecchio di più.
Mi piace il lavoro, non lo vivo come una costrizione, la scuola non è stata la mia unica esperienza lavorativa importante, ho tratto grandi soddisfazioni lavorative sia a scuola sia fuori dalla scuola.
Ho una mentalità indipendente ed autonoma, so cavarmela in ogni situazione, non mi attacco alle cose, non mi rendo dipendente dalle situazioni e dalle alterne vicende di una situazione in cui mi trovo.
Rimarrà l'obbligo per poter esercitare la professione dell'insegnante nelle scuole statali e paritarie?
Ebbene avrò meno rimpianti, non cadrò dal pero sentendomi costretto a violare la mia libertà di scelta e a cedere i diritti sul mio corpo per non perdere il lavoro, e a settembre metterò in atto un piano B. Ovviamente, ci sto già lavorando, per non arrivare impreparato.
Sono abituato a vivere così e mi trovo bene.
Oggi ho parlato con una maestra 65enne. Ha vissuto il vaccino come una violenza enorme, ma a un anno se va bene o due dalla pensione, non si è sentita di sottrarsi alla costrizione imposta, per non perdere tutto. Me lo diceva con lacrime di rabbia, non si sarebbe vaccinata se non sotto ricatto a un passo dalla pensione.
E non è neppure "soltanto una sensazione", è parecchio di più.
Mi piace il lavoro, non lo vivo come una costrizione, la scuola non è stata la mia unica esperienza lavorativa importante, ho tratto grandi soddisfazioni lavorative sia a scuola sia fuori dalla scuola.
Ho una mentalità indipendente ed autonoma, so cavarmela in ogni situazione, non mi attacco alle cose, non mi rendo dipendente dalle situazioni e dalle alterne vicende di una situazione in cui mi trovo.
Rimarrà l'obbligo per poter esercitare la professione dell'insegnante nelle scuole statali e paritarie?
Ebbene avrò meno rimpianti, non cadrò dal pero sentendomi costretto a violare la mia libertà di scelta e a cedere i diritti sul mio corpo per non perdere il lavoro, e a settembre metterò in atto un piano B. Ovviamente, ci sto già lavorando, per non arrivare impreparato.
Sono abituato a vivere così e mi trovo bene.
Oggi ho parlato con una maestra 65enne. Ha vissuto il vaccino come una violenza enorme, ma a un anno se va bene o due dalla pensione, non si è sentita di sottrarsi alla costrizione imposta, per non perdere tutto. Me lo diceva con lacrime di rabbia, non si sarebbe vaccinata se non sotto ricatto a un passo dalla pensione.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
boh... se lo dici tu...
ormai sono trent'anni che si usa la parola "libertà" per qualunque cosa.
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
ormai sono trent'anni che si usa la parola "libertà" per qualunque cosa.
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
doppio.
Ultima modifica di Gouomi il Gio Apr 28, 2022 4:20 pm - modificato 1 volta.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
lucetta.10 ha scritto:
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
Hai perfettamente ragione. Parliamo di qualità del servizio pubblico e meno IO IO IO:
- Secondo voi assumere una persona e non poterla più licenziare qualora nel corso del tempo ci si accorga che è inadeguata, va nella direzione di garantire la migliore qualità del servizio pubblico?
- Secondo voi fare un contratto annuale ad un perfetto sconosciuto e metterlo in cattedra senza che nessuno l'abbia mai valutato va nella direzione di garantire la migiore qualità del servizio pubblico?
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Mattia Pascal c'entra come i cavoli a merenda.
E non è neppure "soltanto una sensazione", è parecchio di più.
Mi piace il lavoro, non lo vivo come una costrizione, la scuola non è stata la mia unica esperienza lavorativa importante, ho tratto grandi soddisfazioni lavorative sia a scuola sia fuori dalla scuola.
Ho una mentalità indipendente ed autonoma, so cavarmela in ogni situazione, non mi attacco alle cose, non mi rendo dipendente dalle situazioni e dalle alterne vicende di una situazione in cui mi trovo.
Rimarrà l'obbligo per poter esercitare la professione dell'insegnante nelle scuole statali e paritarie?
Ebbene avrò meno rimpianti, non cadrò dal pero sentendomi costretto a violare la mia libertà di scelta e a cedere i diritti sul mio corpo per non perdere il lavoro, e a settembre metterò in atto un piano B. Ovviamente, ci sto già lavorando, per non arrivare impreparato.
Sono abituato a vivere così e mi trovo bene.
Oggi ho parlato con una maestra 65enne. Ha vissuto il vaccino come una violenza enorme, ma a un anno se va bene o due dalla pensione, non si è sentita di sottrarsi alla costrizione imposta, per non perdere tutto. Me lo diceva con lacrime di rabbia, non si sarebbe vaccinata se non sotto ricatto a un passo dalla pensione.
Una sessantacinquenne che vive il vaccino come una violenza enorme invece di essere contenta che ci sia.
Povera Italia!
Cotanta insipienza mi fa venire in mente il titolo di una vecchia canzone di Caparezza.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
guarda, ribadisco che le esperienze personali e i percorsi bizzarri di ciascuno di noi mi interessano abbastanza poco.
Mi pare evidente che non si possa valutare la qualità di un servizio dalle scelte bizzarre, coerenti, ideologiche o casuali del prof Pinco Pallo che ha scelto di abilitarsi, mettersi in graduatoria per il ruolo e poi rifiutarlo (magari presentandosi anche alla convocazione, con grande colpo di teatro!) per difendere non so quale idea di libertà o perchè non gradisce i coronamenti.
Mi pare altrettanto evidente che un servizio pubblico subappaltato a personale precario in percentuale significativa non è auspicabile nè sul piano dei diritti dei lavoratori nè tantomeno su quello della salvaguardia del servizio, e perfino su Marte costituisce un elemento chiaro di una cattiva gestione
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
lucetta.10 ha scritto:
Mi pare altrettanto evidente che un servizio pubblico subappaltato a personale precario in percentuale significativa non è auspicabile nè sul piano dei diritti dei lavoratori nè tantomeno su quello della salvaguardia del servizio, e perfino su Marte costituisce un elemento chiaro di una cattiva gestione
E dell'illicenziabilità di noi docenti di ruolo cosa ne pensi? Che sul precariato s'è capito...
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Mattia Pascal c'entra come i cavoli a merenda.
E non è neppure "soltanto una sensazione", è parecchio di più.
Mi piace il lavoro, non lo vivo come una costrizione, la scuola non è stata la mia unica esperienza lavorativa importante, ho tratto grandi soddisfazioni lavorative sia a scuola sia fuori dalla scuola.
Ho una mentalità indipendente ed autonoma, so cavarmela in ogni situazione, non mi attacco alle cose, non mi rendo dipendente dalle situazioni e dalle alterne vicende di una situazione in cui mi trovo.
Rimarrà l'obbligo per poter esercitare la professione dell'insegnante nelle scuole statali e paritarie?
Ebbene avrò meno rimpianti, non cadrò dal pero sentendomi costretto a violare la mia libertà di scelta e a cedere i diritti sul mio corpo per non perdere il lavoro, e a settembre metterò in atto un piano B. Ovviamente, ci sto già lavorando, per non arrivare impreparato.
Sono abituato a vivere così e mi trovo bene.
Oggi ho parlato con una maestra 65enne. Ha vissuto il vaccino come una violenza enorme, ma a un anno se va bene o due dalla pensione, non si è sentita di sottrarsi alla costrizione imposta, per non perdere tutto. Me lo diceva con lacrime di rabbia, non si sarebbe vaccinata se non sotto ricatto a un passo dalla pensione.
Di grazia, ma che cambierebbe, se tu fossi di ruolo, l'eventuale obbligo del vaccino? Non potresti ugualmente licenziarti se non lo vuoi fare? Il rimpianto lo prova solo chi è di ruolo? Un insegnante precario che prende la cattedra ogni anno non lo proverebbe decidendo di abbandonare per cause di forza maggiore? Non c'entra niente essere di ruolo o non esserlo c'entra il nostro modo di pensare e di prendere decisioni.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
Hai perfettamente ragione. Parliamo di qualità del servizio pubblico e meno IO IO IO:
- Secondo voi assumere una persona e non poterla più licenziare qualora nel corso del tempo ci si accorga che è inadeguata, va nella direzione di garantire la migliore qualità del servizio pubblico?
- Secondo voi fare un contratto annuale ad un perfetto sconosciuto e metterlo in cattedra senza che nessuno l'abbia mai valutato va nella direzione di garantire la migiore qualità del servizio pubblico?
1. Insistere a millantare che l'illicenziabilità (che poi non è nemmeno tale) del personale sia la causa del cattivo servizio è francamente una stupidaggine, una cosa che viene normalmente recitata come un peana e affermata in modo apodittico da chi è abituato a lavorare solo sotto l'occhio attento di un kapò o con lo zuccherino di un incentivo o una coccola dal capetto di turno. La qualità del personale della scuola è la cosa che ancora salva la faccia a un servizio che assorbe una percentuale di PIL non paragonabile a quella dei paesi civili, priva di strutture e mezzi e carica di burocrazia demenziale e riforme decorative. Che nella scuola operino insegnanti non meritevoli cui si dovrebbe minacciare il licenziamento è veramente un camuffamento, e va respinto al mondo dello sfruttamento del privato, cui il pubblico non deve mai tendere.
2. Perfettamente d'accordo. Eppure anche qui, non si può non rilevare che la qualità perfino del precario alla prima nomina sia alta rispetto a quanto potrebbe essere.
La scuola si regge SOLO sul personale che vi opera, per il resto è in stato di totale abbandono. Affermare che per raddrizzarla servirebbe incidere sulle garanzie dei lavoratori è veramente insopportabile, una provocazione senza alcun fondamento
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Oppenheimer ha scritto:Ma al di la della tua autoreferenzialita piuttosto spinta e audace, puoi dimostrare che i tuoi alunni hanno conoscenze e capacità superiori agli sfortunati alunni di una precaria tua pari, una volta arrivati alle superiori? Perche sennò ce la ridiamo e ce la cantiamo da soli..lucetta.10 ha scritto:boh... se lo dici tu...
ormai sono trent'anni che si usa la parola "libertà" per qualunque cosa.
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
L'unica cosa certificata è la preparazione di alcuni docenti... e non di altri.
Questi sono i dati incontestabili di cui disponiamo: l'arruolamento "a domanda" autocertificato non garantisce nulla e non può durare più della gestione delle assenze temporanee del personale. Un servizio in cui si operi per anni senza concorso e abilitazione è una stortura e un danno per l'utenza che, se non altro, non ha la garanzia della continuità didattica... immaginiamo se si facesse in ospedale!
Ultima modifica di lucetta.10 il Gio Apr 28, 2022 5:06 pm - modificato 1 volta.
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Quale concorso avresti superato nel 1997?
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
lucetta.10 ha scritto:MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
Hai perfettamente ragione. Parliamo di qualità del servizio pubblico e meno IO IO IO:
- Secondo voi assumere una persona e non poterla più licenziare qualora nel corso del tempo ci si accorga che è inadeguata, va nella direzione di garantire la migliore qualità del servizio pubblico?
- Secondo voi fare un contratto annuale ad un perfetto sconosciuto e metterlo in cattedra senza che nessuno l'abbia mai valutato va nella direzione di garantire la migiore qualità del servizio pubblico?
1. Insistere a millantare che l'illicenziabilità (che poi non è nemmeno tale) del personale sia la causa del cattivo servizio è francamente una stupidaggine, una cosa che viene normalmente recitata come un peana e affermata in modo apodittico da chi è abituato a lavorare solo sotto l'occhio attento di un kapò o con lo zuccherino di un incentivo o una coccola dal capetto di turno. La qualità del personale della scuola è la cosa che ancora salva la faccia a un servizio che assorbe una percentuale di PIL non paragonabile a quella dei paesi civili, priva di strutture e mezzi e carica di burocrazia demenziale e riforme decorative. Che nella scuola operino insegnanti non meritevoli cui si dovrebbe minacciare il licenziamento è veramente un camuffamento, e va respinto al mondo dello sfruttamento del privato, cui il pubblico non deve mai tendere.
2. Perfettamente d'accordo. Eppure anche qui, non si può non rilevare che la qualità perfino del precario alla prima nomina sia alta rispetto a quanto potrebbe essere.
La scuola si regge SOLO sul personale che vi opera, per il resto è in stato di totale abbandono. Affermare che per raddrizzarla servirebbe incidere sulle garanzie dei lavoratori è veramente insopportabile, una provocazione senza alcun fondamento
Quindi ricapitolando: il precario può essere inadeguato, il docente di ruolo no.
Il tuo ragionamento mi pare un po' un tantino autoreferenziale e partigiano.
Ho alcuni colleghi che sono dei totali incompetenti e continuare a farli insegnare è un danno enorme.
Cosa c'è di kapò nel vigilare sull'efficienza dei lavoratori?
Se a un certo punto tiri i remi in barca, perchè la collettività deve continuare a garantirti il posto di lavoro? Perchè tieni famiglia e siccome hai sempre fatto l'insegnante non vuoi finire tra gli scaffali dell'Eurospin?
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Il tema è vivere un servizio fondamentale dello stato come il palcoscenico per il proprio ego e intrattenere sui propri progetti per il futuro e i sogni nel cassetto.
Sarebbe più interessante che invece di tutte queste storie di "scelte" si parlasse della qualità di un servizio pubblico (e non di una palestra) affidato in larga parte a precariato pluriennale, piuttosto che a personale stabile e vincitore di concorso che garantisce formazione e continuità didattica.
Cosa gusta ai singoli è veramente di nessun interesse
Hai perfettamente ragione. Parliamo di qualità del servizio pubblico e meno IO IO IO:
- Secondo voi assumere una persona e non poterla più licenziare qualora nel corso del tempo ci si accorga che è inadeguata, va nella direzione di garantire la migliore qualità del servizio pubblico?
- Secondo voi fare un contratto annuale ad un perfetto sconosciuto e metterlo in cattedra senza che nessuno l'abbia mai valutato va nella direzione di garantire la migiore qualità del servizio pubblico?
1. Insistere a millantare che l'illicenziabilità (che poi non è nemmeno tale) del personale sia la causa del cattivo servizio è francamente una stupidaggine, una cosa che viene normalmente recitata come un peana e affermata in modo apodittico da chi è abituato a lavorare solo sotto l'occhio attento di un kapò o con lo zuccherino di un incentivo o una coccola dal capetto di turno. La qualità del personale della scuola è la cosa che ancora salva la faccia a un servizio che assorbe una percentuale di PIL non paragonabile a quella dei paesi civili, priva di strutture e mezzi e carica di burocrazia demenziale e riforme decorative. Che nella scuola operino insegnanti non meritevoli cui si dovrebbe minacciare il licenziamento è veramente un camuffamento, e va respinto al mondo dello sfruttamento del privato, cui il pubblico non deve mai tendere.
2. Perfettamente d'accordo. Eppure anche qui, non si può non rilevare che la qualità perfino del precario alla prima nomina sia alta rispetto a quanto potrebbe essere.
La scuola si regge SOLO sul personale che vi opera, per il resto è in stato di totale abbandono. Affermare che per raddrizzarla servirebbe incidere sulle garanzie dei lavoratori è veramente insopportabile, una provocazione senza alcun fondamento
Quindi ricapitolando: il precario può essere inadeguato, il docente di ruolo no.
Il tuo ragionamento mi pare un po' un tantino autoreferenziale e partigiano.
Ho alcuni colleghi che sono dei totali incompetenti e continuare a farli insegnare è un danno enorme.
Cosa c'è di kapò nel vigilare sull'efficienza dei lavoratori?
Se a un certo punto tiri i remi in barca, perchè la collettività deve continuare a garantirti il posto di lavoro?
Veramente ho scritto di adeguatezza PERFINO dei precari nella scuola attuale, nonostante la mancanza di valutazione quindi non capisco da cosa tu desuma quello che dici... più o meno argomentato come "i prof non c'hanno voglia de lavorà", che più che un elemento di un ragionamento mi pare una robetta da sfogatoio al bar.
Dire che la collettività non dovrebbe pagare chi non lavora ha più o meno lo stesso spessore che affermare di volere la pace nel mondo o la felicità per tutti i bambini buoni.
vabbè... scriveremo al ministero per raddrizzare le storture del tuo collegio docenti e chiederemo un paio di guardiani a presidio dei laboratori, salveremo il sistema di istruzione tarato dal pigro maestro Carmelo.
Avanti la prossima protesta sull'orticello!
Ultima modifica di lucetta.10 il Gio Apr 28, 2022 5:21 pm - modificato 1 volta.
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
gugu ha scritto:Gouomi ha scritto:Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Quale concorso avresti superato nel 1997?
Ma vuoi proprio cavillare ...
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Mi pare altrettanto evidente che un servizio pubblico subappaltato a personale precario in percentuale significativa non è auspicabile nè sul piano dei diritti dei lavoratori nè tantomeno su quello della salvaguardia del servizio, e perfino su Marte costituisce un elemento chiaro di una cattiva gestione
E dell'illicenziabilità di noi docenti di ruolo cosa ne pensi? Che sul precariato s'è capito...
... perchè, oggi l'interrogazione era su illicenziabilità e precariato signora maestra?
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
gugu ha scritto:Gouomi ha scritto:Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Quale concorso avresti superato nel 1997?
Accontento la tua piccola pignoleria.
Passato concorso 1990, insegnato alcuni anni, però su altra cdc che sentivo più affine in una paritaria, chiamato nel 1997 da provveditorato probabilmente per esaurimento gm o gae, non ricordo.
Avendo rifiutato, depennato.
Gouomi- Messaggi : 421
Data d'iscrizione : 08.08.21
Re: la via crucis per poter insegnare (non liberamente) non avra' mai fine
Gouomi ha scritto:gugu ha scritto:Gouomi ha scritto:Guarda, sono in possesso di abilitazione da concorso ordinario esattamente come te.
Potrei essere in ruolo da circa 25 anni.
E mi rendo conto di rendere un servizio di qualità molto superiore a molti soggetti in ruolo da anni.
Quale concorso avresti superato nel 1997?
Accontento la tua piccola pignoleria.
Passato concorso 1990, insegnato alcuni anni, però su altra cdc che sentivo più affine in una paritaria, chiamato nel 1997 da provveditorato probabilmente per esaurimento gm o gae, non ricordo.
Avendo rifiutato, depennato.
effettivamente la paritaria dà ampie possibilità di esercitare il proprio spirito libero anticonformista, e la propria indipendenza intellettuale e morale...
Ecco, la scuola paritaria è per me una scelta assolutamente inconcepibile, sia sul piano della scelta lavorativa che su quello della libertà di insegnamento. Che si schifi il ruolo nella scuola pubblica in nome della propria "mentalità indipendente e autonoma", ma si lavori anni in una paritaria è ben bizzarro
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
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