DS prepotente

Promemoria primo messaggio :

Buongiorno a tutti. Nella mia scuola si è creato un muro contro muro da parte del DS nei confronti di alcuni insegnanti. Apparentemente non dice e non fa nulla ma alla prima occasione utile (e non se ne lascia scappare una!) è un rimprovero continuo anche con parole offensive della professionalità del docente; spesso dice che siamo incapaci, che è stufo di noi, che purtroppo non ha il potere di licenziarci ma spera sempre che chiediamo trasferimento o che decidiamo di svolgere un altro mestiere. Le frasi vengono pronunciate con violenza, nel tentativo di terrorizzarci. La situazione è davvero pesante, non si lavora con tranquillità, si ha il terrore di commettere il più piccolo errore per non ricorrere in eventuali rimproveri (e la parola rimprovero, credetemi, non rende l'idea di quello che può essere), alcuni docenti si sono rifiutati di accompagnare gli alunni in gita per evitare un qualsiasi problema. La colpa è sempre nostra: dei casi di bullismo, dei litigi tra ragazzi, delle valutazioni insufficienti, di come gli alunni salgono e scendono le scale. I sindacati, interpellati, dicono che non si può fare nulla, che siamo troppo pochi per poter agire, che se gli altri insegnanti non si lamentano dobbiamo sopportare. Questo dirigente tra l'altro, ha già subito una sospensione anni fa per il suo atteggiamento, e ora lo ripete perchè è convinto che tanto siamo pecore e può dire di noi ciò che vuole. Inoltre ha dalla sua i docenti del suo staff che lo informano di ogni cosa, comportandosi proprio come spie. Ha parlato male di noi anche davanti ai genitori del Consiglio d'Istituto. La maggior parte dei docenti colpiti si sta rassegnando alla situazione, io vorrei fare qualcosa ma non so cosa, visto che neanche i sindacati ci appoggiano.

antalia ha scritto:Magari la giusta via di mezzo fra dittatura e anarchia sarebbe auspicabile, entrambi gli estremi sono deleteri a livello organizzativo e ambientale!

A livello umano ti do ragione, a livello lavorativo invece mi sono resa conto che nelle scuole tipo professionali, oggi, ci vuole un dittatore. Fino a quando a scuola c’erano delle regole, che alunni e genitori erano TENUTI a rispettare, ci poteva lavorare anche della gente normale, adesso per riuscire a tenere testa a certe situazioni devi essere una iena… La vedo molto grigia.

hypernova ha scritto:

antalia ha scritto:Magari la giusta via di mezzo fra dittatura e anarchia sarebbe auspicabile, entrambi gli estremi sono deleteri a livello organizzativo e ambientale!

A livello umano ti do ragione, a livello lavorativo invece mi sono resa conto che nelle scuole tipo professionali, oggi, ci vuole un dittatore. Fino a quando a scuola c’erano delle regole, che alunni e genitori erano TENUTI a rispettare, ci poteva lavorare anche della gente normale, adesso per riuscire a tenere testa a certe situazioni devi essere una iena… La vedo molto grigia.

Concordo, però è molto difficile far capire ciò a chi vive un Mondo lavorativo totalmente diverso.
Chi sta alle Medie vive problematiche che stanno anni luce distanti da quelle del Professionale.
Chi sta al Liceo idem.
Ognuno con le sue problematiche.

gugu ha scritto:Non vorrei sbagliarmi, ma Antalia è titolare in un blasonato liceo classico.

liceo classico e scientifico e lascio il "blasone" a qualche altro/a fortunato/a come me e con tantissimi auguri! :-)))

MarcoTerzi82 ha scritto:

hypernova ha scritto:

antalia ha scritto:Magari la giusta via di mezzo fra dittatura e anarchia sarebbe auspicabile, entrambi gli estremi sono deleteri a livello organizzativo e ambientale!

A livello umano ti do ragione, a livello lavorativo invece mi sono resa conto che nelle scuole tipo professionali, oggi, ci vuole un dittatore. Fino a quando a scuola c’erano delle regole, che alunni e genitori erano TENUTI a rispettare, ci poteva lavorare anche della gente normale, adesso per riuscire a tenere testa a certe situazioni devi essere una iena… La vedo molto grigia.

Concordo, però è molto difficile far capire ciò a chi vive un Mondo lavorativo totalmente diverso.
Chi sta alle Medie vive problematiche che stanno anni luce distanti da quelle del Professionale.
Chi sta al Liceo idem.
Ognuno con le sue problematiche.

e invece vi capisco perfettamente, ho fatto la mia gavetta e 4 anni di professionale e concordo sul pugno di ferro in determinati contesti, poche regole ma ferree e coerenza fra parole e fatti, ma irrita pensare che io parlo di in una scuola tranquilla con utenza medio-alta che viene evitata da tutti perché effettivamente è insostenibile rimanerci!

MarcoTerzi82 ha scritto:Chi sta alle Medie vive problematiche che stanno anni luce distanti da quelle del Professionale.

Dipende… In certe scuole medie di paese, o di estrema periferia, ho visto delle situazioni che nemmeno al professionale dove sono adesso ho mai visto.

antalia ha scritto:ma irrita pensare che io parlo di in una scuola tranquilla con utenza medio-alta che viene evitata da tutti perché effettivamente è insostenibile rimanerci!

Per quella che è stata la mia esperienza, questi ambienti lavorativi malsani non diventano così a causa di una sola persona, ma per una serie di soggetti “malati” che si trovano insieme e si danno man forte tra loro.

Per quella che è stata la mia esperienza, questi ambienti lavorativi malsani non diventano così a causa di una sola persona, ma per una serie di soggetti “malati” che si trovano insieme e si danno man forte tra loro.[/quote]

concordo su tutta la linea, non è un caso che in questa scuola anche la relazione interpersonale con i colleghi è stata superficiale e limitata ai contatti formali, diversamente da quanto accade altrove, sono riuscita a legare solo con 2-3 colleghi, tutti venuti dall'esterno, precari o trasferiti, dopo 3 anni non conosco praticamente nessuno e molti nemmeno salutano.

Se resti in un posto del genere o lo fai per quieto vivere o perché fondamentalmente non trovi nulla di strano in determinati comportamenti , evidentemente non hai mai conosciuto ambienti "sani".

antalia ha scritto:
Per quella che è stata la mia esperienza, questi ambienti lavorativi malsani non diventano così a causa di una sola persona, ma per una serie di soggetti “malati” che si trovano insieme e si danno man forte tra loro.

concordo su tutta la linea, non è un caso che in questa scuola anche la relazione interpersonale con i colleghi è stata superficiale e limitata ai contatti formali,  diversamente da quanto accade altrove, sono riuscita a legare solo con 2-3 colleghi, tutti venuti dall'esterno, precari o trasferiti, dopo 3 anni non conosco praticamente nessuno e molti nemmeno salutano.

Se resti in un posto del genere o lo fai per quieto vivere o perché fondamentalmente non trovi nulla di strano in determinati comportamenti , evidentemente non hai mai conosciuto ambienti "sani".

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Va tutto bene,  se non che non capisco perché un ambiente sano prevederebbe " rapporti interpersonali tra docenti "
L ambiente sano mi lascia fare il mio lavoro in serenità.. non sono interessato a legare con i colleghi

L'ambiente sano ti consente di lavorare con serenità e anche di creare rapporti di collaborazione e di amicizia, se capita e se lo vuoi....ho colleghe che sono poi diventate amiche e che continuo a vedere tuttora.
Per me andare al lavoro non è solo timbrare un cartellino, evidentemente abbiamo idee diverse sul tema...in questi 3 anni mi sono sentita un ingranaggio in un sistema, totalmente appiattita!