"Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
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MarcoTerzi82
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"Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
Promemoria primo messaggio :
Interessante articolo oggi sul Corriere della Sera, alcuni stralci:
https://www.corriere.it/economia/lavoro/22_maggio_28/posto-fisso-addio-concorsi-flop-dimissioni-dipendenti-pubblici-cosa-succede-3e2b64b0-dd92-11ec-9d2a-935eb68a8d83.shtml
"Il tessuto economico e lavorativo del Meridione ha sempre spinto a guardare ai concorsi pubblici come a un’ancora di salvezza per chi vive in regioni del Paese dove il tasso di disoccupazione è sempre stato alto....Eppure, qualcosa sembra stia cambiando. Ora, ciò che era già avvenuto anni fa tra la popolazione delle regioni settentrionali, riguarda anche il Sud: ovvero, la fuga dal lavoro pubblico.A lanciare l’allarme per una situazione che si appresta a diventare decisamente spinosa per la macchina dello Stato, è il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che il 26 maggio in audizione alla Commissione Trasporti della Camera ha spiegato che «recenti assunzioni per motorizzazioni e provveditorati sono andate in parte deserte, in particolare al Nord.
Le motivazioni alla base di questo rifiuto sono varie. La prima è di natura economica: le retribuzioni non sono ritenute allettanti, soprattutto considerando il costo della vita che al Nord è decisamente superiore rispetto a quello delle regioni meridionali. Per avere un’idea, secondo un’indagine del Codacons, nel 2021 Milano era la città più cara d’Italia: per mangiare sotto la Madonnina, infatti, bisogna spendere in media il 47% in più rispetto a Napoli. In Italia, infatti, a differenza di quello che accade ad esempio negli Stati Uniti, gli stipendi (del pubblico come del privato) non sono tarati sui costi della vita della città in cui si lavora. E così, la domanda che si fanno gli aspiranti concorsisti è legittima: se 35 mila euro a Milano equivalgono a poco più di 20 mila a Palermo, perché lo stipendio di un dipendente della motorizzazione del capoluogo lombardo deve essere uguale a quello siciliano? Da qui i tanti rifiuti a una scelta di emigrazione interna."
Non sarebbe arrivato il momento di tarare gli stipendi in base al costo della vita della città in cui si lavora? Come funziona nel privato tra l'altro..
Interessante articolo oggi sul Corriere della Sera, alcuni stralci:
https://www.corriere.it/economia/lavoro/22_maggio_28/posto-fisso-addio-concorsi-flop-dimissioni-dipendenti-pubblici-cosa-succede-3e2b64b0-dd92-11ec-9d2a-935eb68a8d83.shtml
"Il tessuto economico e lavorativo del Meridione ha sempre spinto a guardare ai concorsi pubblici come a un’ancora di salvezza per chi vive in regioni del Paese dove il tasso di disoccupazione è sempre stato alto....Eppure, qualcosa sembra stia cambiando. Ora, ciò che era già avvenuto anni fa tra la popolazione delle regioni settentrionali, riguarda anche il Sud: ovvero, la fuga dal lavoro pubblico.A lanciare l’allarme per una situazione che si appresta a diventare decisamente spinosa per la macchina dello Stato, è il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, che il 26 maggio in audizione alla Commissione Trasporti della Camera ha spiegato che «recenti assunzioni per motorizzazioni e provveditorati sono andate in parte deserte, in particolare al Nord.
Le motivazioni alla base di questo rifiuto sono varie. La prima è di natura economica: le retribuzioni non sono ritenute allettanti, soprattutto considerando il costo della vita che al Nord è decisamente superiore rispetto a quello delle regioni meridionali. Per avere un’idea, secondo un’indagine del Codacons, nel 2021 Milano era la città più cara d’Italia: per mangiare sotto la Madonnina, infatti, bisogna spendere in media il 47% in più rispetto a Napoli. In Italia, infatti, a differenza di quello che accade ad esempio negli Stati Uniti, gli stipendi (del pubblico come del privato) non sono tarati sui costi della vita della città in cui si lavora. E così, la domanda che si fanno gli aspiranti concorsisti è legittima: se 35 mila euro a Milano equivalgono a poco più di 20 mila a Palermo, perché lo stipendio di un dipendente della motorizzazione del capoluogo lombardo deve essere uguale a quello siciliano? Da qui i tanti rifiuti a una scelta di emigrazione interna."
Non sarebbe arrivato il momento di tarare gli stipendi in base al costo della vita della città in cui si lavora? Come funziona nel privato tra l'altro..
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
lucetta.10 ha scritto:Beh, allora direi che questa discussione si basa su una premessa clamorosamente falsa.
Quale?
lucetta.10 ha scritto:
Sai dirmi per esempio quanti fossero i meridionali tra gli iscritti totali?
C'è chi dice di avere orde di studenti settentrionali parcheggiati al pub e dediti alla più viziosa delle movida...
Non lo so e onestamente la pubblica amministrazione non può reggersi sul meridionale che emigra perchè a casa sua se non lavori con lo Stato, non lavori.
Però è un segnale significativo.
Anche nella scuola abbiamo questo problema:al Nord tantissime cattedre vacanti mentre al Centro e al Sud no. Uno dirà "vabbè chi sta al Sud andrà a prendere il ruolo dove serve al Nord".
E lo fa. Peccato però che andrà a fare una vita da povero per farsi mangiare lo stipendio da affitto e da un costo della vita maggiore, quindi prende il ruolo e il giorno dopo si attrezza per trovare il modo di rientrare. Non lo biasmio.
Come lo risolvereste voi il problema?
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:Beh, allora direi che questa discussione si basa su una premessa clamorosamente falsa.
Quale?lucetta.10 ha scritto:
Sai dirmi per esempio quanti fossero i meridionali tra gli iscritti totali?
C'è chi dice di avere orde di studenti settentrionali parcheggiati al pub e dediti alla più viziosa delle movida...
Non lo so e onestamente la pubblica amministrazione non può reggersi sul meridionale che emigra perchè a casa sua se non lavori con lo Stato, non lavori.
Però è un segnale significativo.
Anche nella scuola abbiamo questo problema:al Nord tantissime cattedre vacanti mentre al Centro e al Sud no. Uno dirà "vabbè chi sta al Sud andrà a prendere il ruolo dove serve al Nord".
E lo fa. Peccato però che andrà a fare una vita da povero per farsi mangiare lo stipendio da affitto e da un costo della vita maggiore, quindi prende il ruolo e il giorno dopo si attrezza per trovare il modo di rientrare. Non lo biasmio.
Come lo risolvereste voi il problema?
Il passaggio che manca è che il paese non può permettersi di continuare a considerare normale che il sud si spopoli, sottraendogli le risorse migliori, giovani e laureati e lasciandogli solo quelli del reddito di cittadinanza.
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Finché si pretende (|e addirittura ci si indigna se non lo fanno!) che tutte le risorse umane vadano dove sta il lavoro e non ci si preoccupa di portare occupazione al Sud dove stanno le risorse umane, che poi sono il grosso di quelli che partecipano ai concorsi pubblici, una parte del paese continuerà a frenare la crescita per TUTTI.
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Questa è solo una delle ragioni per cui sono contraria!
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
Dopodiché la gente vada dove vuole o rimanga a mangiare pane e sale a casa propria!
Il ricatto dello stipendio irrinunciabile è uguale al ricatto dello stipendio da fame!
E poi magari ti arriva anche il bamboccione del nord stanziale da generazioni che ti insulta pure!
Ultima modifica di lucetta.10 il Lun Mag 30, 2022 10:36 pm - modificato 1 volta.
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
Molto meglio lasciare il lavoro sotto casa a quelli che la fanno (e sanno fare) il minimo!
Al nord serviranno più soldi per mangiare ma serve anche taaaaaanto meno talento per campare.
Ecco un altro motivo per cui sono contraria: le gabbie salariali porterebbero più soldi in tasca ai brillanti giovani del sud favorendone la mobilità, ma anche a tanti poco meritevoli del nord col culo già fin troppo al caldo.
Sempre di assistenzialismo si parla!
Al nord serviranno più soldi per mangiare ma serve anche taaaaaanto meno talento per campare.
Ecco un altro motivo per cui sono contraria: le gabbie salariali porterebbero più soldi in tasca ai brillanti giovani del sud favorendone la mobilità, ma anche a tanti poco meritevoli del nord col culo già fin troppo al caldo.
Sempre di assistenzialismo si parla!
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:Beh, allora direi che questa discussione si basa su una premessa clamorosamente falsa.
Quale?lucetta.10 ha scritto:
Sai dirmi per esempio quanti fossero i meridionali tra gli iscritti totali?
C'è chi dice di avere orde di studenti settentrionali parcheggiati al pub e dediti alla più viziosa delle movida...
Non lo so e onestamente la pubblica amministrazione non può reggersi sul meridionale che emigra perchè a casa sua se non lavori con lo Stato, non lavori.
Però è un segnale significativo.
Anche nella scuola abbiamo questo problema:al Nord tantissime cattedre vacanti mentre al Centro e al Sud no. Uno dirà "vabbè chi sta al Sud andrà a prendere il ruolo dove serve al Nord".
E lo fa. Peccato però che andrà a fare una vita da povero per farsi mangiare lo stipendio da affitto e da un costo della vita maggiore, quindi prende il ruolo e il giorno dopo si attrezza per trovare il modo di rientrare. Non lo biasmio.
Come lo risolvereste voi il problema?
Ma mangiarsi lo stipendio dove? Basta affittare fuori Milano e prendere il treno, in 20 minuti si è in centro.
In ogni caso un mondo globalizzato implica la necessità di spostarsi dove c'è lavoro.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 04.11.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
Oppenheimer ha scritto:Al nord serve meno talento per campare.lucetta.10 ha scritto:Molto meglio lasciare il lavoro sotto casa a quelli che la fanno (e sanno fare) il minimo!
Al nord serviranno più soldi per mangiare ma serve anche taaaaaanto meno talento per campare.
Ecco un altro motivo per cui sono contraria: le gabbie salariali porterebbero più soldi in tasca ai brillanti giovani del sud favorendone la mobilità, ma anche a tanti poco meritevoli del nord col culo già fin troppo al caldo.
Sempre di assistenzialismo si parla!
Cioè? È piu facile aprire una pizzeria in centro a milano, dove c è una concorrenza spietata ed agguerrita perché c è gia una pizzeria affermata 100 m più avanti, oppure prendere in gestione dallo zio la stessa pizzeria ad Erice, con vista San Vito lo Capo, o a Stintino con vista torre, o ad Amalfi a picco sul mare, cioè in posti dove ci sono talmente tanti turisti, e ricambio continuo, che anche se vendi una pizza surgelata con pelati dell eurospin a 15 euro il locale pieno ce l hai lo stesso da maggio a ottobre?
Mah...
Si fanno i concorsi adesso per aprire le pizzerie?
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
lucetta.10 ha scritto:MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:Beh, allora direi che questa discussione si basa su una premessa clamorosamente falsa.
Quale?lucetta.10 ha scritto:
Sai dirmi per esempio quanti fossero i meridionali tra gli iscritti totali?
C'è chi dice di avere orde di studenti settentrionali parcheggiati al pub e dediti alla più viziosa delle movida...
Non lo so e onestamente la pubblica amministrazione non può reggersi sul meridionale che emigra perchè a casa sua se non lavori con lo Stato, non lavori.
Però è un segnale significativo.
Anche nella scuola abbiamo questo problema:al Nord tantissime cattedre vacanti mentre al Centro e al Sud no. Uno dirà "vabbè chi sta al Sud andrà a prendere il ruolo dove serve al Nord".
E lo fa. Peccato però che andrà a fare una vita da povero per farsi mangiare lo stipendio da affitto e da un costo della vita maggiore, quindi prende il ruolo e il giorno dopo si attrezza per trovare il modo di rientrare. Non lo biasmio.
Come lo risolvereste voi il problema?
Il passaggio che manca è che il paese non può permettersi di continuare a considerare normale che il sud si spopoli, sottraendogli le risorse migliori, giovani e laureati e lasciandogli solo quelli del reddito di cittadinanza.
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Finché si pretende (|e addirittura ci si indigna se non lo fanno!) che tutte le risorse umane vadano dove sta il lavoro e non ci si preoccupa di portare occupazione al Sud dove stanno le risorse umane, che poi sono il grosso di quelli che partecipano ai concorsi pubblici, una parte del paese continuerà a frenare la crescita per TUTTI.
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Questa è solo una delle ragioni per cui sono contraria!
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
Dopodiché la gente vada dove vuole o rimanga a mangiare pane e sale a casa propria!
Il ricatto dello stipendio irrinunciabile è uguale al ricatto dello stipendio da fame!
E poi magari ti arriva anche il bamboccione del nord stanziale da generazioni che ti insulta pure!
1. E' un problema di mentalità del sud Italia.
2. Fino a quando 3 Comuni commissariati su 4 si troveranno al sud Italia, fino a quando per poter svolgere una qualsiasi attività economica "importante" (senza rischiare la vita) sarà necessario chiedere la "benedizione" al mafioso di turno, di investimenti privati al sud se ne faranno pochi.
3. Mancano infrastrutture
4. In un mondo globalizzato ci si sposta dove c'è lavoro. Se vuoi lavorare in Ferrero ti sposti in Lussemburgo, non è Ferrero che viene da te. Se il lavoro c'è al nord perchè gli HQ sono situati al nord si va al nord, i pasti gratis sono finiti.
Secondo te è un caso che Esselunga non abbia supermercati dal Lazio in giù (oltre al problema delle Coop rosse, ma anche in questo caso sempre di mentalità si stratta)? O che l'ex Rettore della Sapienza (cosentino) appena ha appreso, di essere stato nominato commissario per la sanità in Calabria, ha rinunciato all'incarico per motivi personali?
Ultima modifica di cdfjgrjgnjugf il Mar Mag 31, 2022 12:39 am - modificato 7 volte.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
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cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
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Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
lucetta.10 ha scritto:Oppenheimer ha scritto:Al nord serve meno talento per campare.lucetta.10 ha scritto:Molto meglio lasciare il lavoro sotto casa a quelli che la fanno (e sanno fare) il minimo!
Al nord serviranno più soldi per mangiare ma serve anche taaaaaanto meno talento per campare.
Ecco un altro motivo per cui sono contraria: le gabbie salariali porterebbero più soldi in tasca ai brillanti giovani del sud favorendone la mobilità, ma anche a tanti poco meritevoli del nord col culo già fin troppo al caldo.
Sempre di assistenzialismo si parla!
Cioè? È piu facile aprire una pizzeria in centro a milano, dove c è una concorrenza spietata ed agguerrita perché c è gia una pizzeria affermata 100 m più avanti, oppure prendere in gestione dallo zio la stessa pizzeria ad Erice, con vista San Vito lo Capo, o a Stintino con vista torre, o ad Amalfi a picco sul mare, cioè in posti dove ci sono talmente tanti turisti, e ricambio continuo, che anche se vendi una pizza surgelata con pelati dell eurospin a 15 euro il locale pieno ce l hai lo stesso da maggio a ottobre?
Mah...
Si fanno i concorsi adesso per aprire le pizzerie?
Anche la criminalità organizzata sta abbandonando il sud, adesso puntano sul nord.
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cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 04.11.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
Il caso riportato nell'articolo però mi sembra diverso dalle problematiche di noi insegnanti, spesso costretti ad accettare sedi al nord ai tempi della buona scuola o in seguito ad altri processi di stabilizzazione. I concorsi pubblici per ministeri o agenzie varie indicano già il contingente di posti per regione e il candidato sceglie la sede per cui concorrere, con retribuzione già nota.
Il precariato nel pubblico impiego statale è minimo, non esistono sistemi di reclutamento diversi dal concorso e quindi appare strano che il vincitore rinunci, poiché nel momento in cui partecipa conosce le regole del gioco. Una possibile risposta può essere la partecipazione a più concorsi e quindi la speranza di vincerne un altro con destinazione gradita.
Il precariato nel pubblico impiego statale è minimo, non esistono sistemi di reclutamento diversi dal concorso e quindi appare strano che il vincitore rinunci, poiché nel momento in cui partecipa conosce le regole del gioco. Una possibile risposta può essere la partecipazione a più concorsi e quindi la speranza di vincerne un altro con destinazione gradita.
eracle- Messaggi : 58
Data d'iscrizione : 16.05.22
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
lucetta.10 ha scritto:
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
In Italia il 13,4% dei lavoratori sono pubblici e l'86,4% privati. Nel privato esiste la gabbia salariale.
Che noia ti darebbe sapere che il collega di Monza ha uno stipendio maggiore perchè il costo della vita li è maggiore?
Ad oggi lui va dal macellaio e paga più di altri un kg di carne e guadagna quanto l'altro.
Ad oggi la gente al Nord non si trasferisce perchè lo stipendio offerto non è adeguato mentre al Sud lo è ( esuberi in tutte le cdc).
Offrire sviluppo e lavoro al Sud richiede interventi su lungo periodo poichè serve investire sull'istruzione, fare la guerra alla criminalità e aspettare che muoia la generazione ormai irrecuperabile e compromessa dalla meridionalizzazione. Non è semplice.
Non puoi buttare i soldi a pioggia poichè la criminalità organizzata farebbe subito man bassa.
Il Sud deve passare da una ingente campagna di istruzione e di presenza dello Stato, la mentalità meridionale non la risolvi in 5 anni.
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
Oppenheimer ha scritto:A volte mi chiedo questi colleghi che tipo di visione sociale e storica hanno.MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
In Italia il 13,4% dei lavoratori sono pubblici e l'86,4% privati. Nel privato esiste la gabbia salariale.
Che noia ti darebbe sapere che il collega di Monza ha uno stipendio maggiore perchè il costo della vita li è maggiore?
Ad oggi lui va dal macellaio e paga più di altri un kg di carne e guadagna quanto l'altro.
Ad oggi la gente al Nord non si trasferisce perchè lo stipendio offerto non è adeguato mentre al Sud lo è ( esuberi in tutte le cdc).
Offrire sviluppo e lavoro al Sud richiede interventi su lungo periodo poichè serve investire sull'istruzione, fare la guerra alla criminalità e aspettare che muoia la generazione ormai irrecuperabile e compromessa dalla meridionalizzazione. Non è semplice.
Non puoi buttare i soldi a pioggia poichè la criminalità organizzata farebbe subito man bassa.
Il Sud deve passare da una ingente campagna di istruzione e di presenza dello Stato, la mentalità meridionale non la risolvi in 5 anni.
Siete fermi agli anni 80. " al sud c è la criminalita"
Al nord da almeno 2 decenni abbiamo un fiorire pazzesco di attività malavitose, corruzione, comuni commissariati per mafia, il piemonte da anni è infestato da fenomeni criminali legati alla ndrangheta. L intero settore dell amministrazione pubblica è corrotto , ad ogni livello, in ogni provincia. Per non parlare dei gestori delle autostrade pubbliche
E ANCORA SIAMO QUA A PARLARE DEL SUD IN MANO ALLA CRIMINALITA!
https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2022/05/05.-Riepilogo-per-regione.pdf
Dal 2010 ad oggi, su 170 commissariamenti per MAFIA, 6 sono stati nelle Regioni dei NORD e 164 nelle Regioni del SUD.
Dati ufficiali alla mano, non mie opinioni.
Mia opinione invece è che il Sud sia privo totalmente di infrastrutture di ogni tipo( ferrovie zero, logistica zero, Sanità allo sbando tanto che molti si fanno curare al Nord, presenza dello Stato assente, corruzione dilagante) ma soprattutto il problema numero 1 è che la popolazione ormai è connivente. E' questo il vero problema.
Per risolverlo serve un piano ventennale che parta dall'istruzione e dal controllo dei territori: lo Stato deve far vedere che c'è, non regalando soldi, bensì tutelando qualsiasi imprenditore che voglia investire in quei territori. E deve fare la guerra alla popolazione ormai assuefatta (e connivente) al degrado e alla Meridionalizzazione ( visione distorta dello Stato, Società e regole).
Storia lunga che urta la sensibilità del Meridionale il quale si chiude a riccio e intraprende la classica difesa per risentimento dicento "Al Nord non siete tanto meglio...". Un disco rotto..
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
MarcoTerzi82 ha scritto:Oppenheimer ha scritto:A volte mi chiedo questi colleghi che tipo di visione sociale e storica hanno.MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
In Italia il 13,4% dei lavoratori sono pubblici e l'86,4% privati. Nel privato esiste la gabbia salariale.
Che noia ti darebbe sapere che il collega di Monza ha uno stipendio maggiore perchè il costo della vita li è maggiore?
Ad oggi lui va dal macellaio e paga più di altri un kg di carne e guadagna quanto l'altro.
Ad oggi la gente al Nord non si trasferisce perchè lo stipendio offerto non è adeguato mentre al Sud lo è ( esuberi in tutte le cdc).
Offrire sviluppo e lavoro al Sud richiede interventi su lungo periodo poichè serve investire sull'istruzione, fare la guerra alla criminalità e aspettare che muoia la generazione ormai irrecuperabile e compromessa dalla meridionalizzazione. Non è semplice.
Non puoi buttare i soldi a pioggia poichè la criminalità organizzata farebbe subito man bassa.
Il Sud deve passare da una ingente campagna di istruzione e di presenza dello Stato, la mentalità meridionale non la risolvi in 5 anni.
Siete fermi agli anni 80. " al sud c è la criminalita"
Al nord da almeno 2 decenni abbiamo un fiorire pazzesco di attività malavitose, corruzione, comuni commissariati per mafia, il piemonte da anni è infestato da fenomeni criminali legati alla ndrangheta. L intero settore dell amministrazione pubblica è corrotto , ad ogni livello, in ogni provincia. Per non parlare dei gestori delle autostrade pubbliche
E ANCORA SIAMO QUA A PARLARE DEL SUD IN MANO ALLA CRIMINALITA!
https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2022/05/05.-Riepilogo-per-regione.pdf
Dal 2010 ad oggi, su 170 commissariamenti per MAFIA, 6 sono stati nelle Regioni dei NORD e 164 nelle Regioni del SUD.
Dati ufficiali alla mano, non mie opinioni.
Mia opinione invece è che il Sud sia privo totalmente di infrastrutture di ogni tipo( ferrovie zero, logistica zero, Sanità allo sbando tanto che molti si fanno curare al Nord, presenza dello Stato assente, corruzione dilagante) ma soprattutto il problema numero 1 è che la popolazione ormai è connivente. E' questo il vero problema.
Per risolverlo serve un piano ventennale che parta dall'istruzione e dal controllo dei territori: lo Stato deve far vedere che c'è, non regalando soldi, bensì tutelando qualsiasi imprenditore che voglia investire in quei territori. E deve fare la guerra alla popolazione ormai assuefatta (e connivente) al degrado e alla Meridionalizzazione ( visione distorta dello Stato, Società e regole).
Storia lunga che urta la sensibilità del Meridionale il quale si chiude a riccio e intraprende la classica difesa per risentimento dicento "Al Nord non siete tanto meglio...". Un disco rotto..
Sottoscrivo anche gli spazi. Il problema è che il sud è caduto in un circolo vizioso che si autoalimenta con effetti negativi per il sud stesso.
L'esempio da seguire è quello della Lombardia. E personalmente chi se ne frega con chi andava in vacanza il Presidente Formigoni, ce ne fossero in tutta Italia di presidenti di Regione così.
Ultima modifica di cdfjgrjgnjugf il Mar Mag 31, 2022 6:56 pm - modificato 4 volte.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
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Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
MarcoTerzi82 ha scritto:Oppenheimer ha scritto:A volte mi chiedo questi colleghi che tipo di visione sociale e storica hanno.MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
In Italia il 13,4% dei lavoratori sono pubblici e l'86,4% privati. Nel privato esiste la gabbia salariale.
Che noia ti darebbe sapere che il collega di Monza ha uno stipendio maggiore perchè il costo della vita li è maggiore?
Ad oggi lui va dal macellaio e paga più di altri un kg di carne e guadagna quanto l'altro.
Ad oggi la gente al Nord non si trasferisce perchè lo stipendio offerto non è adeguato mentre al Sud lo è ( esuberi in tutte le cdc).
Offrire sviluppo e lavoro al Sud richiede interventi su lungo periodo poichè serve investire sull'istruzione, fare la guerra alla criminalità e aspettare che muoia la generazione ormai irrecuperabile e compromessa dalla meridionalizzazione. Non è semplice.
Non puoi buttare i soldi a pioggia poichè la criminalità organizzata farebbe subito man bassa.
Il Sud deve passare da una ingente campagna di istruzione e di presenza dello Stato, la mentalità meridionale non la risolvi in 5 anni.
Siete fermi agli anni 80. " al sud c è la criminalita"
Al nord da almeno 2 decenni abbiamo un fiorire pazzesco di attività malavitose, corruzione, comuni commissariati per mafia, il piemonte da anni è infestato da fenomeni criminali legati alla ndrangheta. L intero settore dell amministrazione pubblica è corrotto , ad ogni livello, in ogni provincia. Per non parlare dei gestori delle autostrade pubbliche
E ANCORA SIAMO QUA A PARLARE DEL SUD IN MANO ALLA CRIMINALITA!
https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2022/05/05.-Riepilogo-per-regione.pdf
Dal 2010 ad oggi, su 170 commissariamenti per MAFIA, 6 sono stati nelle Regioni dei NORD e 164 nelle Regioni del SUD.
Dati ufficiali alla mano, non mie opinioni.
Mia opinione invece è che il Sud sia privo totalmente di infrastrutture di ogni tipo( ferrovie zero, logistica zero, Sanità allo sbando tanto che molti si fanno curare al Nord, presenza dello Stato assente, corruzione dilagante) ma soprattutto il problema numero 1 è che la popolazione ormai è connivente. E' questo il vero problema.
Per risolverlo serve un piano ventennale che parta dall'istruzione e dal controllo dei territori: lo Stato deve far vedere che c'è, non regalando soldi, bensì tutelando qualsiasi imprenditore che voglia investire in quei territori. E deve fare la guerra alla popolazione ormai assuefatta (e connivente) al degrado e alla Meridionalizzazione ( visione distorta dello Stato, Società e regole).
Storia lunga che urta la sensibilità del Meridionale il quale si chiude a riccio e intraprende la classica difesa per risentimento dicento "Al Nord non siete tanto meglio...". Un disco rotto..
"Fare la guerra alla popolazione"
Me coj****!
Giusto! Si mandino i bersaglieri in Sudistan come nel 1861 e si decreti lo stato d' assedio. Si trovi eziandio un nuovo prefetto Morì che faccia vedere i sorci verdi ai bobbonici collusi.
Poi qualcuno si incavola se gli danno del fascio.
balanzone21- Messaggi : 773
Data d'iscrizione : 29.08.21
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
balanzone21 ha scritto:MarcoTerzi82 ha scritto:Oppenheimer ha scritto:A volte mi chiedo questi colleghi che tipo di visione sociale e storica hanno.MarcoTerzi82 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:
Non eri tu quello che diceva che era questo il problema dell'emigrazione in Italia? Perché non va più bene per l'emigrazione interna?
Le gabbie salariali sarebbero l'ennesimo intervento miope che continuerebbe a spopolare metà del paese e lasciarlo a maggese, come succede da Cavour.
Il tema non dovrebbe essere offrire più soldi a chi DEVE emigrare per lavorare, ma offrire sviluppo e lavoro alla parte del paese che si pretende che contribuisca solo svendendo i suoi figli... nell'interesse di tutti, non solo di chi sta al sud.
In Italia il 13,4% dei lavoratori sono pubblici e l'86,4% privati. Nel privato esiste la gabbia salariale.
Che noia ti darebbe sapere che il collega di Monza ha uno stipendio maggiore perchè il costo della vita li è maggiore?
Ad oggi lui va dal macellaio e paga più di altri un kg di carne e guadagna quanto l'altro.
Ad oggi la gente al Nord non si trasferisce perchè lo stipendio offerto non è adeguato mentre al Sud lo è ( esuberi in tutte le cdc).
Offrire sviluppo e lavoro al Sud richiede interventi su lungo periodo poichè serve investire sull'istruzione, fare la guerra alla criminalità e aspettare che muoia la generazione ormai irrecuperabile e compromessa dalla meridionalizzazione. Non è semplice.
Non puoi buttare i soldi a pioggia poichè la criminalità organizzata farebbe subito man bassa.
Il Sud deve passare da una ingente campagna di istruzione e di presenza dello Stato, la mentalità meridionale non la risolvi in 5 anni.
Siete fermi agli anni 80. " al sud c è la criminalita"
Al nord da almeno 2 decenni abbiamo un fiorire pazzesco di attività malavitose, corruzione, comuni commissariati per mafia, il piemonte da anni è infestato da fenomeni criminali legati alla ndrangheta. L intero settore dell amministrazione pubblica è corrotto , ad ogni livello, in ogni provincia. Per non parlare dei gestori delle autostrade pubbliche
E ANCORA SIAMO QUA A PARLARE DEL SUD IN MANO ALLA CRIMINALITA!
https://www.avvisopubblico.it/home/wp-content/uploads/2022/05/05.-Riepilogo-per-regione.pdf
Dal 2010 ad oggi, su 170 commissariamenti per MAFIA, 6 sono stati nelle Regioni dei NORD e 164 nelle Regioni del SUD.
Dati ufficiali alla mano, non mie opinioni.
Mia opinione invece è che il Sud sia privo totalmente di infrastrutture di ogni tipo( ferrovie zero, logistica zero, Sanità allo sbando tanto che molti si fanno curare al Nord, presenza dello Stato assente, corruzione dilagante) ma soprattutto il problema numero 1 è che la popolazione ormai è connivente. E' questo il vero problema.
Per risolverlo serve un piano ventennale che parta dall'istruzione e dal controllo dei territori: lo Stato deve far vedere che c'è, non regalando soldi, bensì tutelando qualsiasi imprenditore che voglia investire in quei territori. E deve fare la guerra alla popolazione ormai assuefatta (e connivente) al degrado e alla Meridionalizzazione ( visione distorta dello Stato, Società e regole).
Storia lunga che urta la sensibilità del Meridionale il quale si chiude a riccio e intraprende la classica difesa per risentimento dicento "Al Nord non siete tanto meglio...". Un disco rotto..
"Fare la guerra alla popolazione"
Me coj****!
Giusto! Si mandino i bersaglieri in Sudistan come nel 1861 e si decreti lo stato d' assedio. Si trovi eziandio un nuovo prefetto Morì che faccia vedere i sorci verdi ai bobbonici collusi.
Poi qualcuno si incavola se gli danno del fascio.
No, sarebbe sufficiente affidare agli USA la gestione economica e militare del sud Italia. Risolverebbero ogni tipo di problema.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 04.11.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
cdfjgrjgnjugf ha scritto:
L'esempio da seguire è quello della Lombardia.
Quello dei consultori sottratti al pubblico e appaltati tutti a CL?
O quello di chi propugna l'abolizione totale della figura del medico di base "tanto non ci va più nesssuno"?
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
paniscus_2.1 ha scritto:cdfjgrjgnjugf ha scritto:
L'esempio da seguire è quello della Lombardia.
Quello dei consultori medici appaltati tutti a CL?
Sì quello. Comunque non mi risulta siano tutti appaltati a CL e anche se fosse il cittadino comune non se ne accorge nemmeno.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 04.11.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
cdfjgrjgnjugf ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:cdfjgrjgnjugf ha scritto:
L'esempio da seguire è quello della Lombardia.
Quello dei consultori medici appaltati tutti a CL?
Sì quello. Comunque non mi risulta siano tutti appaltati a CL e anche se fosse il cittadino comune non se ne accorge nemmeno.
Bene, trollometro a fondo scala.
Più di due mezze righe non ci spendo, avanti il prossimo.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
paniscus_2.1 ha scritto:cdfjgrjgnjugf ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:cdfjgrjgnjugf ha scritto:
L'esempio da seguire è quello della Lombardia.
Quello dei consultori medici appaltati tutti a CL?
Sì quello. Comunque non mi risulta siano tutti appaltati a CL e anche se fosse il cittadino comune non se ne accorge nemmeno.
Bene, trollometro a fondo scala.
Più di due mezze righe non ci spendo, avanti il prossimo.
Le ripeto la sanità funziona. A me basta questo, poi che il consultorio sia appaltato a CL, PD, FDI, Paperino o topolino non mi cambia la vita.
cdfjgrjgnjugf- Messaggi : 108
Data d'iscrizione : 04.11.17
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
cdfjgrjgnjugf ha scritto:paniscus_2.1 ha scritto:cdfjgrjgnjugf ha scritto:
L'esempio da seguire è quello della Lombardia.
Quello dei consultori medici appaltati tutti a CL?
Sì quello. Comunque non mi risulta siano tutti appaltati a CL e anche se fosse il cittadino comune non se ne accorge nemmeno.
Un mio cugino (vero, con una "g" sola) che abita in terra leghista e li ha pure votati con convinzione anni fa (parecchi, ormai) lamenta che la sanità lombarda è cara da paura, perché il pubblico in pratica non esiste (tempi biblici).
mac67- Messaggi : 7123
Data d'iscrizione : 09.04.12
Località : Pianeta Terra
Re: "Il rifiuto di spostarsi lontano da casa"
balanzone21 ha scritto:"Fare la guerra alla popolazione"
Me coj****!
Giusto! Si mandino i bersaglieri in Sudistan come nel 1861 e si decreti lo stato d' assedio. Si trovi eziandio un nuovo prefetto Morì che faccia vedere i sorci verdi ai bobbonici collusi.
Poi qualcuno si incavola se gli danno del fascio.
Eh si, purtroppo si. Per estirpare la mentalità meridionale, devi fare la guerra al meridionale che lotterà con tutte le sue forze per mantenere lo status quo.
Stessa cosa per riformare la Scuola: devi fare la guerra a noi docenti che abbiamo interessi divergenti rispetto a chi deve far funzionare il servizio. Noi, al di la della retorica sulla missione di vita e su quanto amiamo i ragazzi, lottiamo per migliorare la nostra qualità di vita lavorativa ( più soldi, meno impegni etc..) e spesso questo va collidere con la qualità e la bontà del servizio.
Idem per la riforma delle pensioni: devi fare la guerra al pensionato retributivo il quale mica è contento di farsi ricalcolare la pensione(che ruba in quanto percepisce più di quanto versato).
Etc etc etc...
Al Sud devi mandare i "carri armati"(metaforicamente) e fare la guerra a chi non vuole scapitarci qualcosa o semplicemente a chi ha paura di scapitarci qualcosa e preferisce la conservazione dello status quo.
E' chiaro che non mi aspetto che il Meridionale dica "ah si si ottimo....mi fai il chiul0 sodo ma poi tra 20 anni il Sud smette di essere Medioevo e si torna allo Stato civile. Non ne godrò direttamente io ma lo farà mio figlio/mio nipote". SI come no....guarda te i pensionati che guerra hanno fatto quando qualcuno parlava di ricalcolo....eppure rubano soldi ai nipoti....
Se potessi firmare 50 anni Draghi, lo farei all'istante
MarcoTerzi82- Messaggi : 640
Data d'iscrizione : 16.03.21
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