Il solito tormentone delle troppe ferie…

Promemoria primo messaggio :

https://www.orizzontescuola.it/scuola-finita-studenti-in-vacanza-i-genitori-troppi-tre-mesi-scatta-petizione-per-chiedere-fine-scuola-a-meta-luglio/

I genitori, pompati dai media, rompono ciclicamente perché vogliono il parcheggio estivo gratis, ma l’idea che mi sono fatta e che ci sia proprio la volontà di tenerci a scuola il più possibile, a prescindere. Il nostro DS nell’ultimo collegio si vantava del fatto che avevamo tenuto la scuola aperta per i PON fino alle cinque tutti i giorni. Chi lavora alle superiori non ha un’utenza che necessita di una babysitter, per cui tutta questa necessità di tenere aperto non la comprendo. Cosa ci sarà dietro?

hypernova ha scritto:

eracle ha scritto:Francamente non rimpiango affatto l'ansia di dover rincorrere clienti cattivi pagatori o le incombenze trimestrali di F24 per iVA e contributi INPS, a maggior ragione quando i clienti di cui sopra fuggivano con fatture insolute.

Infatti, praticamente diventi un agente di recupero crediti… Il fatto è che poi tante aziende ti chiedono di aprire P IVA per lavorare come se fossi dipendente, quindi proprio il massimo della fregatura! Io su quasi vent’anni di lavoro sono stata assunta si e no forse tre o quattro anni? Il resto ho sempre lavorato come se fossi un dipendente, ma a partita P IVA.

Ciope1981 ha scritto:Io invece qui vedo molta gente che vorrebbe che il pubblico applicasse le stesse regole del privato forse avendone molta nostalgia e voglia di ritornarci a lavorare.

È gente che delira oppure che non ha la più pallida idea di quello che sta dicendo, perché nel privato forse non ci ha MAI lavorato… Io ho lavorato quasi 20 anni nel privato, non nell’insegnamento, non ho mai avuto tutele sindacali di nessun tipo, facevo straordinari non pagati di continuo, le ferie erano un miraggio, bastava anche solo essere lievemente antipatici ai capi che venivi silurato… E a conti fatti prendevo anche molto meno di adesso. Come ha già detto qualcun altro, nell’insegnamento ci sono altre problematiche che fino a quando non fai il mestiere non riesci a comprendere… In tutti i casi il lavoro statale al paragone di quello privato è impagabile. Ho anche un’amica che lavorava in Maserati, per cui azienda top, ha vinto il concorso e adesso è statale, non tornerebbe mai indietro.

zippo ha scritto:Nel privato se non sai fare niente o sei mediocre ,vai a casa,nel pubblico anche se sei una pippa rimani al tuo posto a riscaldare la sedia a tempo i determinato

Nel privato invece io ho visto tantissima gente che non sapeva fare un k.. Ed era lì solo perché era molto brava ad arruffianarsi i capi, oppure andava a letto con qualcuno che contava. Per non parlare poi dei raccomandati, gente che è lì solo perché è amica o figlia di qualcuno, sono all’ordine del giorno. In pubblicità, il settore che conosco meglio, è un classico ad esempio prendere a lavorare i figli o i nipoti dei clienti per arruffianarseli…

Sono contento che Hypernova abbia descritto esattamente cos'è il lavoro nel privato, al di fuori della retorica mitologica portata avanti da alcuni forumisti e, ahimè, da quasi tutti i governanti degli ultimi trent'anni, per cui il privato è efficienza, trasparenza, meritocrazia... non è un caso se avendo i politici favorito con leggi e prebende una CLASSE IMPRENDITORIALE CIALTRONA E VERGOGNOSA ci ritroviamo oggi con i redditi più bassi di europa, zero crescita, zero produttività, zero natalità, zero speranze per un giovane, zero meritocrazia...

Maserati azienda top soprattutto perché si sta molto bene, non è certamente una di quelle piccole aziende, dove veramente devi passare la vita a LECCARE per avere il lavoro. Questo per me è l’aspetto più negativo del lavoro nel privato in Italia, oltre al fatto che non ci sono orari… Alcuni hanno la pretesa che sei a disposizione H 24.

hypernova ha scritto:Maserati azienda top soprattutto perché si sta molto bene, non è certamente una di quelle piccole aziende, dove veramente devi passare la vita a LECCARE per avere il lavoro. Questo per me è l’aspetto più negativo del lavoro nel privato in Italia, oltre al fatto che non ci sono orari… Alcuni hanno la pretesa che sei a disposizione H 24.

Si lecca in politica e in quelle azienducole dove si va a letto col capo per fare la segretaria o il portaborse,  cioè in quelle realtà di livello basso di skill e professionalità dove ogni persona è rimpiazzabile da un' altra.
In Ferrari, per esempio, lavorano ingegneri di alto livello, è richiesto un titolo di studio elevato, grande impegno e nessuno può permettersi di assumere un incapace solo perché lecca.
Ma questo vale anche per una banale clinica dentistica privata: forse che nella clinica privata lavora la ex cameriera come odontotecnica solo perché va a letto col direttore?
Ripeto questa storia che va avanti chi lecca funziona in politica ( il famigerato berlusconismo con il suo giro di prostitute) o in realtà in cui un lavoro  è talmente semplice o di mera rappresentanza che può essere svolto da chiunque, e allora vince chi lecca.
Nelle realtà scientifiche e industriali questo discorso non esiste

paniscus_2.1 ha scritto:Ma comunque, tornando al tema originario di questo thread, tutta 'sta gente che si indigna perché "gli insegnanti hanno troppe ferie", COSA VORREBBERO CHE FACESSERO, INVECE, gli insegnanti, per tutto luglio e una parte di agosto? Dovrebbero stare a girarsi i pollici in una scuola senza alunni? Oppure, coerentemente, questa gente vorrebbe davvero che i propri figli fossero tenuti all'obbligo scolastico per tutta l'estate, tranne quelle precise settimane che interessano come ferie ai genitori, ovviamnete diverse per ogni famiglia individualmente?

Da una parte secondo me vorrebbero che noi insegnanti rimanessimo lì a prescindere, che ci siano o meno gli alunni, perché sono invidiosi… Dall’altra, meno hanno i figli intorno più sono contenti, non si capisce nemmeno perché li facciano. Il problema comunque per me non sono tanto i genitori in sé, ma coloro che puntano il dito su di noi indicandoci come capro espiatorio su cui scaricare le proprie frustrazioni.

saracinesca ha scritto:non mi stupisco che l'Italia sia l'UNICO paese europeo in cui i salari sono diminuiti.

Be', c'è anche la Grecia, no?

No. L'incremento della Grecia è stato del 30,5% in 30 anni.

balanzone21 ha scritto:

mac67 ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:
Quando decidi che sia un diritto il posto di lavoro intoccabile fino alla pensione, devi dare in cambio qualcosa.

Il posto non è intoccabile, si può essere licenziati. Solo che i DS di solito non hanno il coraggio di procedere.

MarcoTerzi82 ha scritto:
E quando decidi che la Scuola debba "sistemare" persone che non riescono a spendere una laurea sul mercato ( sostegno a quota 200.000 posti di lavoro) , qualcosa devi dare in cambio.

Il sostegno non è una "sistemazione", ma una necessità che nasce dal mandare tutti i ragazzi disabili alle superiori. Tu non ne hai? Pensi di poterli gestire senza il/la collega di sostegno?

Al nostro tacceriano alle vongole la possibilità  teorica di licenziare un docente per gravi e documentati  motivi non basta.

Lui  sogna un pulsante sulla scrivania del Capo che gli permetta di aprire un trabocchetto sotto i piedi dei dipendenti che vuole cacciare. Un pulsante così  l'  ho visto in un cartone animato della Warner  Brothers e pure in un spot con il conte Uguccione.

Il nostro Dilbert, signore dello S.P. I. F,   ha introiettato la mentalità  dei suoi principali.

Giusto nei cartoni animati lo puoi aver visto, hai detto bene, uno come te nel privato dura come un gattino in tangenziale.
Il pubblico per essere efficiente deve smettere di garantire il posto di lavoro sicuro fino alla pensione indipendentemente da capacità ,impegno e competenze .
Qui si lavora se si ha voglia altrimenti vabbuò...ma può esistere una roba del genere?

Detto questo, i 3 mesi l'anno di ferie rientrano nei benefit di questo lavoro, non c'è bisogno di inventarsi che si lavora in luglio e altre str0nzate di chi ha paura di perdere status Quo.
Se non ci fossero i 3 mesi l'anno e le 18 ore di lezione, ne vedresti pochini di insegnanti ..

Ah...chi rinfaccia i 3 mesi e le 18 ore sono i lavoratori a cartellino relcusi in ufficio/azienda 8.30/17.30 con fine pena pensionamento . È comprensibile

"Se non ci fossero i 3 mesi l'anno e le 18 ore di lezione, ne vedresti pochini di insegnanti ..."
appunto quello che dico sempre io, sono l'unico motivo rimasto per cui convenga fare l'insegnante

MarcoTerzi82 ha scritto:
Se non ci fossero i 3 mesi l'anno e le 18 ore di lezione, ne vedresti pochini di insegnanti ..

Tu riesci a fare 3 mesi di ferie all'anno e lavorare solo 18 ore alla settimana? Beato te. Evidentemente è il tuo unico motivo di scelta e ne metti in campo tutte le strategie (per fare il meno possibile).

Cloretta_2 ha scritto:Si lecca in politica e in quelle azienducole dove si va a letto col capo per fare la segretaria o il portaborse,  cioè in quelle realtà di livello basso di skill e professionalità dove ogni persona è rimpiazzabile da un' altra…Nelle realtà scientifiche e industriali questo discorso non esiste

Io non ho mai lavorato in realtà scientifiche o industriali, nel mio settore (grafica e pubblicità) le aziende sono quasi tutte piccole, al di fuori di alcune multinazionali dove comunque la gestione alla fine risulta comunque lo stesso “familiare”, in quanto sono praticamente dei frachising. In questo tipo di aziende sei sempre sostituibile, quando hanno bisogno di una professionalità veramente di alto livello, se non c’è già all’interno, lavorano con un freelance… La maggioranza delle aziende in Italia statisticamente sono del tipo da me descritto. Ma anche se non vai nell’azienda dove devi leccare per rimanerci a lavorare, il privato in Italia da un trattamento quasi sempre molto a sfavore rispetto al lavoro statale, sia dal punto di vista contrattuale, che per quanto riguarda straordinari e ferie.

Cloretta_2 ha scritto:forse che nella clinica privata lavora la ex cameriera come odontotecnica solo perché va a letto col direttore?

A questo livello magari no, ma tra la persona veramente competente e seria, che non fa la ruffiana e non fa gli extra col capo, preferiscono spesso e volentieri quella sullo stile “Minetti”… questa è stata la mia esperienza.

gugu ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:
Se non ci fossero i 3 mesi l'anno e le 18 ore di lezione, ne vedresti pochini di insegnanti ..

Tu riesci a fare 3 mesi di ferie all'anno e lavorare solo 18 ore alla settimana? Beato te. Evidentemente è il tuo unico motivo di scelta e ne metti in campo tutte le strategie (per fare il meno possibile).

Si tra Natale Pasqua e interruzioni estive faccio 3 mesi. Pure tu.
Non ho detto che lavoro 18 ore la settimana,mi riferivo al vantaggio di essere in sede obbligato per 18 ore settimanali.

MarcoTerzi82 ha scritto:

balanzone21 ha scritto:

mac67 ha scritto:

MarcoTerzi82 ha scritto:
Quando decidi che sia un diritto il posto di lavoro intoccabile fino alla pensione, devi dare in cambio qualcosa.

Il posto non è intoccabile, si può essere licenziati. Solo che i DS di solito non hanno il coraggio di procedere.

MarcoTerzi82 ha scritto:
E quando decidi che la Scuola debba "sistemare" persone che non riescono a spendere una laurea sul mercato ( sostegno a quota 200.000 posti di lavoro) , qualcosa devi dare in cambio.

Il sostegno non è una "sistemazione", ma una necessità che nasce dal mandare tutti i ragazzi disabili alle superiori. Tu non ne hai? Pensi di poterli gestire senza il/la collega di sostegno?

Al nostro tacceriano alle vongole la possibilità  teorica di licenziare un docente per gravi e documentati  motivi non basta.

Lui  sogna un pulsante sulla scrivania del Capo che gli permetta di aprire un trabocchetto sotto i piedi dei dipendenti che vuole cacciare. Un pulsante così  l'  ho visto in un cartone animato della Warner  Brothers e pure in un spot con il conte Uguccione.

Il nostro Dilbert, signore dello S.P. I. F,   ha introiettato la mentalità  dei suoi principali.

Giusto nei cartoni animati lo puoi aver visto, hai detto bene, uno come te nel privato dura come un gattino in tangenziale.
Il pubblico per essere efficiente deve smettere di garantire il posto di lavoro sicuro fino alla pensione indipendentemente da capacità ,impegno e competenze .
Qui si lavora se si ha voglia altrimenti vabbuò...ma può esistere una roba del genere?

Detto questo, i 3 mesi l'anno di ferie rientrano nei benefit di questo lavoro, non c'è bisogno di inventarsi che si lavora in luglio e altre str0nzate di chi ha paura di perdere status Quo.
Se non ci fossero i 3 mesi l'anno e le 18 ore di lezione, ne vedresti pochini di insegnanti ..

E tu invece per quanti anni hai fatto il fantozzi in tangeazienda prima di essere congedato dal sior paron? Io ho svolto per decenni un' onorevole professione la cui essenza sfugge alla tua mentalità filopadronale.

Pensi che gli insegnanti francesi e quelli teutonici siano facilmente licenziabili e abbiano meno vacanze? Se è così pensi male.

Ripeti pappagallescamente i luoghi comuni diffusi dalla demagogia imperante e ai quali non bisognerebbe darsi la pena di replicare.Sembri un agit prop dell' ANP.

I tuoi colleghi non sono responsabili della tua frustrazione professionale.

PS: chi ti dice che io ho sempre e solo lavorato nella Scuola?

Me lo dice questa paura filo sindacalista che traspare quando si parla di meritocrazia,efficienza e competenza.
Io sono di ruolo ed il fatto che il sistema permetta di scegliere se lavorare o se non fare niente in base a come ci gira, mi fa vomitare . Oppure vedere certi colleghi imbarazzanti che hanno tra le mani l'educazione di 25 adolescenti e che non possono essere cacciati perché ormai hanno vinto il win for Life. Altro che Fantozzi..
Lo dico perché vorrei un ambiente migliore .
Quelli come te sono gli "statalizzati" da combattere .

Noo, avete anticipato di un mese l'ormai decennale forum-fiera estiva dei luoghi comuni! Senza avvisare?

MarcoTerzi82 ha scritto:Me lo dice questa paura filo sindacalista che traspare quando si parla di meritocrazia,efficienza e competenza.
Io sono di ruolo ed il fatto che  il sistema permetta di scegliere se lavorare o se non fare niente in base a come ci gira, mi fa vomitare . Oppure vedere certi colleghi imbarazzanti che hanno tra le mani l'educazione di 25 adolescenti e che non possono essere cacciati perché ormai hanno vinto il win for Life. Altro che Fantozzi..
Lo dico perché  vorrei un ambiente migliore .
Quelli come te sono gli "statalizzati" da combattere .

Strano, si lamenta del poco lavoro dei colleghi quello che fa 3 mesi di ferie l'anno. Mah ...

MarcoTerzi82 ha scritto:… vedere certi colleghi imbarazzanti che hanno tra le mani l'educazione di 25 adolescenti e che non possono essere cacciati perché ormai hanno vinto il win for Life. Altro che Fantozzi…

Come già stato abbondantemente detto, per come è diventata la scuola oggi (parcheggio e diplomificio) questo genere di docente affabulatore e nullafacente è più che mai desiderato e voluto dai genitori e dal MIUR. A scuola ho avuto sempre problemi quando ho fatto lavorare troppo, mai il contrario. L’ideale ministeriale è far fare agli alunni solo quello che piace.

Ma se il privato davvero fosse così efficiente, meritocratico e trasparente come qualcuno si ostina a dire, perché l'Italia è l'unico paese in Europa nel quale le retribuzioni, la produttività del lavoro, la presenza di grandi marchi e la loro competitività e il PIL sono calati o crollati negli ultimi 20-30 anni? Per colpa del pubblico che copre una parte minoritaria del prodotto interno lordo? Per colpa della scuola che è stata a più riprese saccheggiata di risorse?
Perché vi ostinate a fare l'esempio delle grandi imprese della cosiddetta "eccellenza" italiana, che sono una parte minuscola del mondo imprenditoriale italiano, nelle quali magari veramente le cose funzionano bene, e non guardate invece l'ufficetto e lo studiolo che tengono i dipendenti in finta partita iva con lo spettro del licenziamento perenne e con la richiesta di orari assurdi, che mandano via le donne in gravidanza, che cambiano i praticanti a scadenze mensili, che accettano lavori in perdita per la visibilità e tutte queste altre belle cose qui? Il mondo produttivo italiano si basa sulle PMI e le PMI sono queste... la Ferrari è un caso decisamente isolato per dedurne che l'industria italiana, o meglio quel poco che ne rimane, funzioni così.
E invece l'economia italiana si basa sulla rendita, spesso di posizione... il baretto, il lido balneare con canone pari a 1/100 del fatturato reale, il bed and breakfast, la ristorazione, la cooperativa sfigata di autotrasportatori con contratto esterno per la multinazionale, quella di infermieri... ma invece preferiamo dire che tutto va bene e che il problema è il pubblico, l'unica realtà che garantisca quei diritti sindacali che sono costati decenni di lotte tipo ferie, diritto alla malattia, alla maternità, orari garantiti, stipendio basso ma sicuro...

herman il lattoniere ha scritto:Ma se il privato davvero fosse così efficiente, meritocratico e trasparente come qualcuno si ostina a dire, perché l'Italia è l'unico paese in Europa nel quale le retribuzioni, la produttività del lavoro, la presenza di grandi marchi e la loro competitività e il PIL sono calati o crollati negli ultimi 20-30 anni?

Beh su questo non credo che ci siano solo delle colpe da parte degli imprenditori, il nostro tipo di aziende non potrà mai essere competitivo con delle multinazionali… Pagano zero tasse, fanno produrre tutto o quasi nel terzo mondo e vengono qui a sciacallare a più non posso. I nostri governanti hanno svenduto le nostre migliori aziende pubbliche, privatizzandole, al miglior offerente. Io ho iniziato a lavorare nel 97 ed era tutta un’altra musica, la crisi è arrivata con l’euro.
Quello che temo è che vogliano fare la stessa cosa anche con la scuola, l’istruzione è una grossa fetta di mercato che fa gola a molti.

hypernova ha scritto:

herman il lattoniere ha scritto:Ma se il privato davvero fosse così efficiente, meritocratico e trasparente come qualcuno si ostina a dire, perché l'Italia è l'unico paese in Europa nel quale le retribuzioni, la produttività del lavoro, la presenza di grandi marchi e la loro competitività e il PIL sono calati o crollati negli ultimi 20-30 anni?

Beh su questo non credo che ci siano solo delle colpe da parte degli imprenditori, il nostro tipo di aziende non potrà mai essere competitivo con delle multinazionali… Pagano zero tasse, fanno produrre tutto o quasi nel terzo mondo e vengono qui a sciacallare a più non posso. I nostri governanti hanno svenduto le nostre migliori aziende pubbliche, privatizzandole, al miglior offerente. Io ho iniziato a lavorare nel 97 ed era tutta un’altra musica, la crisi è arrivata con l’euro.
Quello che temo è che vogliano fare la stessa cosa anche con la scuola, l’istruzione è una grossa fetta di mercato che fa gola a molti.

No, infatti le colpe non sono solo degli imprenditori, che però rimangono in larga parte di basso o bassissimo livello... la colpa è anche di quei politici che, svendendo aziende, impedendo la loro competitività internazionale e riformando il mercato del lavoro a misura di sciacalli, hanno devastato il terreno economico e produttivo italiano e fatto sì che l'Italia sia l'unico paese europeo nel quale si sta sostanzialmente peggio di trent'anni fa, sia a livello di redditi che di qualità della vita che di aspettative.

herman il lattoniere ha scritto:la colpa è anche di quei politici che [...]

Non dimentichiamoci anche tutti i governi dal 1981 al 1994, che hanno fatto talmente tanto debito da raddoppiarlo in termini percentuali sul PIL (portandolo al 120 % nel '94). Ci hanno legato le mani sul futuro: alla prima crisi, fronteggiata in emergenza con altro debito (es. il 2008), non possono che seguire misure di austerità (governo Monti), visto che l'alternativa è il fallimento dello Stato.
Adesso mi pare che ci risiamo dentro, visto che il debito è schizzato al 150 % del PIL, no?

Quindi... mi pare di scorgere in lontananza molte nuvole oscure, magari con altri nomi, altri protagonisti, altri "migliori", ma nella sostanza non sarà altro che un Monti II, chissà...

Learner ha scritto:Adesso mi pare che ci risiamo dentro, visto che il debito è schizzato al 150 % del PIL, no?

Io non me ne intendo e può essere anche che dico una cretinata, ma ci sono alcuni economisti che dicono che il fatto di avere un debito così alto è funzionale al pagare degli interessi alle banche, per cui è assolutamente voluto.

hypernova ha scritto:

Learner ha scritto:Adesso mi pare che ci risiamo dentro, visto che il debito è schizzato al 150 % del PIL, no?

Io non me ne intendo e può essere anche che dico una cretinata, ma ci sono alcuni economisti che dicono che il fatto di avere un debito così alto è funzionale al pagare degli interessi alle banche, per cui è assolutamente voluto.

Vabbè, a chi la spara più grossa.