La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
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La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Promemoria primo messaggio :
Ecco un altro studio che farebbe pensare ad una correlazione tra disturbi specifici dell'apprendimento e supposte " genialità":https://www.orizzontescuola.it/la-dislessia-forse-e-una-prova-di-una-personalita-geniale-una-nuova-ricerca-pubblicata-da-ricercatori-di-cambridge/
io non capisco perché questa tendenza a travalicare i limiti del ragionevole. Ma perché mai una persona che fa fatica a leggere o scrivere, a far di conto dovrebbe essere un genio?
vanno bene le intelligenze multiple, tanto per dire che siamo tutti speciali, ma rimane a mio avviso sempre il punto che un discalculico per esempio si troverà sempre a disagio con i numeri( la classica domanda: chi si fiderebbe di un ingegnere che è discalculico?) per cui alcune professioni che hanno a che fare con l'elaborazione numerica siano per questo sconsigliate.
c'è poi da chiedersi, a mio avviso punto ancora più importante, delle cause che portano ad un trend in crescita dei casi diagnosticati. questo è un argomento difficile da psicologi dell'età evolutiva, ma credo che un ruolo importante in questa direzione sia giocato dalla pervasività delle tecnologie informatiche più incentrate sulle immagini che sulla stimolazione delle aree del linguaggio e del pensiero logico-induttivo( quelle più classicamente influenzate dalla lettura di un libro)
Ecco un altro studio che farebbe pensare ad una correlazione tra disturbi specifici dell'apprendimento e supposte " genialità":https://www.orizzontescuola.it/la-dislessia-forse-e-una-prova-di-una-personalita-geniale-una-nuova-ricerca-pubblicata-da-ricercatori-di-cambridge/
io non capisco perché questa tendenza a travalicare i limiti del ragionevole. Ma perché mai una persona che fa fatica a leggere o scrivere, a far di conto dovrebbe essere un genio?
vanno bene le intelligenze multiple, tanto per dire che siamo tutti speciali, ma rimane a mio avviso sempre il punto che un discalculico per esempio si troverà sempre a disagio con i numeri( la classica domanda: chi si fiderebbe di un ingegnere che è discalculico?) per cui alcune professioni che hanno a che fare con l'elaborazione numerica siano per questo sconsigliate.
c'è poi da chiedersi, a mio avviso punto ancora più importante, delle cause che portano ad un trend in crescita dei casi diagnosticati. questo è un argomento difficile da psicologi dell'età evolutiva, ma credo che un ruolo importante in questa direzione sia giocato dalla pervasività delle tecnologie informatiche più incentrate sulle immagini che sulla stimolazione delle aree del linguaggio e del pensiero logico-induttivo( quelle più classicamente influenzate dalla lettura di un libro)
Mario1970- Messaggi : 591
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Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Ciccio.8 ha scritto:No dai, se lo pensi davvero... almeno non dirlo!
E perché non devo dirlo? Le prime espressioni grafiche della storia dell’uomo risalgono 80.000 anni fa circa, la figura dell’artista “intellettuale” è venuta fuori solo dal Rinascimento, prima l’artista era considerato un artigiano, in tempi antichissimi volendo anche sciamano, ma non di certo quello che fanno passare oggi i critici per “artista”.
Il problema che oggi chi si occupa di arte e decide cosa vale è una persona che quasi sempre o è un letterato o una persona che ha fatto studi di economia, per cui uno che non ha MAI preso un pennello in mano… La maggior parte delle teorie artistiche dall’Ottocento a oggi e sono fondamentalmente delle strategie di marketing per vendere.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Si ok,ma il problema è che oggi talenti non ce ne sono più.. non abbiamo più talenti nell arte, nella pittura,nella musica, e nemmeno nello sport nonostante che i bambini inizino a praticarne uno quando iniziano a camminare..hypernova ha scritto:Ciccio.8 ha scritto:No dai, se lo pensi davvero... almeno non dirlo!
E perché non devo dirlo? Le prime espressioni grafiche della storia dell’uomo risalgono 80.000 anni fa circa, la figura dell’artista “intellettuale” è venuta fuori solo dal Rinascimento, prima l’artista era considerato un artigiano, in tempi antichissimi volendo anche sciamano, ma non di certo quello che fanno passare oggi i critici per “artista”.
Il problema che oggi chi si occupa di arte e decide cosa vale è una persona che quasi sempre o è un letterato o una persona che ha fatto studi di economia, per cui uno che non ha MAI preso un pennello in mano… La maggior parte delle teorie artistiche dall’Ottocento a oggi e sono fondamentalmente delle strategie di marketing per vendere.
È una generazione piatta..deprimente e depressa, annoiata,che non sa più desiderare e sognare.
Cloretta_2- Messaggi : 252
Data d'iscrizione : 10.06.22
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Cloretta_2 ha scritto:Si ok,ma il problema è che oggi talenti non ce ne sono più..
Il talento c’è sempre, quello che manca oggi è la giusta stimolazione affinché questo possa portare frutto. Poi c’è anche una grande superficialità nella committenza, oggi basta che il critico X dica che qualcosa vale e il paperone di turno è pronto a sborsare milioni per una cosa che non vale niente. Secoli addietro era impensabile! Oggi purtroppo gli artisti migliori sono relegati spesso a ruoli di servizio, nella pubblicità, nel cinema, nella moda ecc.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:Ciccio.8 ha scritto:No dai, se lo pensi davvero... almeno non dirlo!
E perché non devo dirlo? Le prime espressioni grafiche della storia dell’uomo risalgono 80.000 anni fa circa, la figura dell’artista “intellettuale” è venuta fuori solo dal Rinascimento, prima l’artista era considerato un artigiano, in tempi antichissimi volendo anche sciamano, ma non di certo quello che fanno passare oggi i critici per “artista”.
Il problema che oggi chi si occupa di arte e decide cosa vale è una persona che quasi sempre o è un letterato o una persona che ha fatto studi di economia, per cui uno che non ha MAI preso un pennello in mano… La maggior parte delle teorie artistiche dall’Ottocento a oggi e sono fondamentalmente delle strategie di marketing per vendere.
Tutto cambia, fa parte dell'evoluzione. Quindi bisognerebbe fare i graffiti come nel paleolitico o dipingere come nel 400? Avrebbe senso?
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Veramente l'arte rinascimentale è tutta dietro commissione, molto artigianale tutta a scopo di marketing, al soldo dei peggiori tiranni, che commissionavano opere alle botteghe e agli artisti.
Se stessimo a questi criteri, Michelangelo sarebbe una specie di mercenario baciapile
Anche l'Eneide è stata commissionata e scritta a scopo di marketing!
Che visione ingenua della produzione artistica!
Se stessimo a questi criteri, Michelangelo sarebbe una specie di mercenario baciapile
Anche l'Eneide è stata commissionata e scritta a scopo di marketing!
Che visione ingenua della produzione artistica!
Ultima modifica di lucetta.10 il Mer Lug 06, 2022 3:34 pm - modificato 1 volta.
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
baustelle ha scritto:Tutto cambia, fa parte dell'evoluzione. Quindi bisognerebbe fare i graffiti come nel paleolitico o dipingere come nel 400? Avrebbe senso?
Che materia insegni per curiosità? Senza offesa, mi sembra proprio che non hai capito una m… di quello che ho scritto. Quasi sempre a mettersi in cattedra nel nostro settore è gente che ha studiato tutt’altro. Io non mi permetterei mai di andare a disquisire su questioni matematiche, letterarie o filosofiche eppure nel nostro settore tutti pensano di poterci metter becco.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:baustelle ha scritto:Tutto cambia, fa parte dell'evoluzione. Quindi bisognerebbe fare i graffiti come nel paleolitico o dipingere come nel 400? Avrebbe senso?
Che materia insegni per curiosità? Senza offesa, mi sembra proprio che non hai capito una m… di quello che ho scritto. Quasi sempre a mettersi in cattedra nel nostro settore è gente che ha studiato tutt’altro. Io non mi permetterei mai di andare a disquisire su questioni matematiche, letterarie o filosofiche eppure nel nostro settore tutti pensano di poterci metter becco.
Ma cosa c'entra quello che insegno? Se non ho capito spiegami cosa volevi dire...
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Per chi si intende dell’argomento era chiaro quello che ho scritto, poi non è che tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come me… Ma sicuramente non confondono il ruolo che può avere l’artista nella società con quello che l’artista produce. Io comunque non parlavo di studi artistici a livello storico, ma di studi artistici pratici… L’artista fondamentalmente è uno che fa cose pratiche, farlo diventare un intellettuale è un aberrazione. Poi ripeto, io non mi permetterei mai di andare a disquisire su materie che non sono le mie, mentre nell’arte capita quotidianamente… Per cui c’entra eccome che materia uno insegna quando parla di queste cose.
Ultima modifica di hypernova il Mer Lug 06, 2022 4:30 pm - modificato 1 volta.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:Per chi si intende dell’argomento era chiaro quello che ho scritto, poi non è che tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come me… Ma sicuramente non confondono il ruolo che può avere l’artista nella società con quello che l’artista produce. Io comunque non parlavo di studi artistici a livello storico, ma gli studi artistici pratici… L’artista fondamentalmente è uno che fa cose pratiche, farlo diventare un intellettuale è un aberrazione.
Lo dici tu stessa che non tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come te... quindi è un'aberrazione per qualcuno.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
In tutti i casi non mi interessa disquisirne con una persona che non ne capisce niente…
hypernova- Messaggi : 2145
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Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:In tutti i casi non mi interessa disquisirne con una persona che non ne capisce niente…
Giusto. Neanche a me.
baustelle- Messaggi : 1745
Data d'iscrizione : 24.08.10
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Scusami, ma pensare che l'artista (pittore, scultore, graffitaro etc ma anche un poeta è un artista) non compia mai ed in nessun caso un'elaborazione teorica di ciò che produce ma tutto sia il frutto dell'ispirazione del momento, mi par un pò un naive. Magari non sono tutti bravi a scrivere anche opere letterarie sull'arte ma anche da altra documentazione (carteggi, lettere etc) si può evincere qualcosa sul processo/rielaborazione "intellettuale" che li ha portati ad esprimersi in un certo modo piuttosto che in un altro, vuoi anche, nel caso di un pittore, la conoscenza dei quadri di un altro autore.hypernova ha scritto:... Io comunque non parlavo di studi artistici a livello storico, ma di studi artistici pratici… L’artista fondamentalmente è uno che fa cose pratiche, farlo diventare un intellettuale è un aberrazione. ...
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Spero che tu non faccia così con i tuoi alunni o devo dedurre che i tuoi alunni ne capiscano almeno quanto te.hypernova ha scritto:In tutti i casi non mi interessa disquisirne con una persona che non ne capisce niente…
franco.71- Messaggi : 552
Data d'iscrizione : 21.01.22
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
baustelle ha scritto:hypernova ha scritto:Per chi si intende dell’argomento era chiaro quello che ho scritto, poi non è che tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come me… Ma sicuramente non confondono il ruolo che può avere l’artista nella società con quello che l’artista produce. Io comunque non parlavo di studi artistici a livello storico, ma gli studi artistici pratici… L’artista fondamentalmente è uno che fa cose pratiche, farlo diventare un intellettuale è un aberrazione.
Lo dici tu stessa che non tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come te... quindi è un'aberrazione per qualcuno.
Brrrr
La penso in modo diametralmente opposto, ma non solo io direi, dal momento che non ci sono correnti di pensiero a riguardo ma realtà condivise da una cultura mondiale, sulla quale si basano anche le linee guida per l'insegnamento.
L'arte, nelle sue varie forme, è un insieme di linguaggi non verbali, tesi a veicolare messaggi importanti, alti, profondi, nei quali la componente emozionale è basilare. L'arte visiva si basa tradizionalmente su alcuni mezzi espressivi ma non è mai schiava di quel mezzo, di quelle tecniche, altrimenti è "arte minore", o persino artigianato di dubbia qualità, se troppo condizionata dai materiali che usa, senza saperli valorizzare.
Avere poi l'idea che un'espressione originale e fortemente comunicativa dell'intelletto debba corrispondere esclusivamente al frutto di una erudizione è più che aberrante. Significa disconoscere la stessa storia dell'uomo e il concetto antropologico di cultura, dal quale derivano tutte le forme di comunicazione e le espressioni dell'intelletto. Infatti l'esempio delle prime pitture rupestri, a sostegno di questa visione meramente tecnicistica, è quanto di più sbagliato vi possa essere.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Come ho già scritto più volte, il mondo dell’arte è in mano oggi a persone che con l’arte non hanno nulla a che vedere, critici che sono sempre quasi sempre letterati, commercianti persone che si intendono di altre cose che non centrano con l’arte. Gli stessi storici dell’arte non sono artisti, moltissime volte capita che un qualcosa viene considerato arte semplicemente perché in un determinato periodo storico ha avuto successo a livello di vendite ma non è arte, semplicemente si trova sul libro di storia dell’arte (Ne abbiamo a iosa). Questa è una cosa che può capire solo chi è artista, quindi non chi ha studiato la storia dell’arte, ma non ha mai fatto la pratica artistica a livello professionale, e non ha nessuna attitudine a riguardo. È come dire la musica fino in fondo la può capire solo chi suona. Tantissime cose che vengono dette sull’arte oggi sono delle falsità, non sta scritto da nessuna parte che l’arte debba per forza comunicare qualcosa, suscitare emozioni o significare qualcosa al di fuori di sé. Come ho già scritto, io non mi permetterei mai di andare a polemizzare con una persona del settore su cose che effettivamente conosco il giusto, solo perché ne ho una spolverata dalle scuole superiori….Poi per carità ognuno può avere la sua opinione.
Solitamente rispondo così alla persona indottrinata, che parte prevenuta perché sente un’opinione che differisce da quello che ha sempre sentito dire magari dall’insegnante di storia dell’arte. Quelli che hanno fatto proprie queste idee preconfezionate sono persone adulte non dei ragazzini.
franco.71 ha scritto:Spero che tu non faccia così con i tuoi alunni o devo dedurre che i tuoi alunni ne capiscano almeno quanto te.hypernova ha scritto:In tutti i casi non mi interessa disquisirne con una persona che non ne capisce niente…
Solitamente rispondo così alla persona indottrinata, che parte prevenuta perché sente un’opinione che differisce da quello che ha sempre sentito dire magari dall’insegnante di storia dell’arte. Quelli che hanno fatto proprie queste idee preconfezionate sono persone adulte non dei ragazzini.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:Come ho già scritto più volte, il mondo dell’arte è in mano oggi a persone che con l’arte non hanno nulla a che vedere, critici che sono sempre quasi sempre letterati, commercianti persone che si intendono di altre cose che non centrano con l’arte. Gli stessi storici dell’arte non sono artisti, moltissime volte capita che un qualcosa viene considerato arte semplicemente perché in un determinato periodo storico ha avuto successo a livello di vendite ma non è arte, semplicemente si trova sul libro di storia dell’arte. Questa è una cosa che può capire solo chi è artista, quindi non chi ha studiato la storia dell’arte, ma non ha mai fatto la pratica artistica a livello professionale, e non ha nessuna attitudine a riguardo. È come dire la musica fino in fondo la può capire solo chi suona. Tantissime cose che vengono dette sull’arte oggi sono delle falsità, non sta scritto da nessuna parte che l’arte debba per forza comunicare qualcosa, suscitare emozioni o significare qualcosa al di fuori di sé. Come ho già scritto, io non mi permetterei mai di andare a polemizzare con una persona del settore su cose che effettivamente conosco il giusto, solo perché ne ho una spolverata dalle scuole superiori….Poi per carità ognuno può avere la sua opinione.
Il vero problema allora risiede tutto nella parte evidenziata, ancora poco chiara fra l'altro.
Dal momento che prima di arrivare a quella conclusione accenni a realtà giuste, condivisibili... ma portandole a sostegno di una tesi sbagliata.
Vero, tanti pseudo artisti oggi pompati dal mercato poi si sgonfieranno e cadranno nel dimenticatoio. Faranno comunque vita da ricchi? Beati loro!
Vero anche che purtroppo alcuni rimarranno per un bel po' di anni nei testi di storia dell'arte e già è così per alcuni bluff. Io ho i miei, ma non voglio qui sbilanciarmi.
Sulla pratica artistica metà e metà, comprendo quello che intendi ma non è una verità assoluta, semplicemente riduce di molto il numero e la sostanza dei veri esperti, ma non esclude quelli validissimi nonostante la mancanza di esperienza diretta.
Poi, che tantissime cose siano oggi più "trovate" tese a stupire/spiazzare e nient'altro è vero. Questo è il frutto della "barnumizzazione" dell'arte, da ormai due secoli quasi.
Ma quando dici che ogni forma d'arte di alto livello non suscita necessariamente emozioni e riflessioni importanti, devi poi esplicitare perché le opere d'arte (fra quelle note alla critica) che ti "piacciono" particolarmente... appunto ti colpiscono, son curioso.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Guarda io non voglio convincere nessuno, ho scritto quello che penso, come faccio sempre, ma se per qualcuno sto dicendo delle cretinate può tranquillamente continuare a pensarla in un’altra maniera. Ho scritto certe cose soprattutto per sottolineare che ci sono delle situazioni in cui la persona può essere molto dotata a livello artistico e non avere invece nessuna attitudine per attività intellettuali, quindi anche DSA grave, e per come è strutturata la scuola oggi queste persone sono fortemente penalizzate. Per dire da noi al professionale grafico ci sono delle materie come diritto che a mio parere potrebbero anche non esserci e potrebbero essere sostituite con delle cose più in tema… Anche tutte quelle ore di matematica e di italiano, mi sembrano esagerate.
È difficilissimo spiegare a parole quello che un artista guarda in un’opera d’arte, è completamente diverso da quello che guarda il pubblico. Il pubblico apprezza l’opera in base appunto all’emozione che suscita, all’eventuale significato, ai colori, non guarda tecnica, composizione, creatività, non è proprio in grado di cogliere certi particolari che fanno la differenza, ma è normale che sia così. Io anche parlando con un collega bravissimo di storia dell’arte lui non era in grado di riconoscere ad esempio le tecniche usate guardando le opere. Poi l’artista può non essere per niente colpito a livello sentimentale da un’opera, ma riconoscere che è una grande opera. Il primo storico dell’arte era un artista, il Vasari, purtroppo non tutti gli artisti appunto hanno le capacità intellettuali per fare anche gli storici, per cui sempre più questa attività è finita in mano a persone che sono prettamente intellettuali e non artisti. La figura del critico ha dato il definitivo colpo di grazia… Comunque oggi siamo in risalita, in tanti hanno capito la fregatura che c’è dietro certe cose, il punto più basso secondo me lo abbiamo toccato negli anni 70.
È difficilissimo spiegare a parole quello che un artista guarda in un’opera d’arte, è completamente diverso da quello che guarda il pubblico. Il pubblico apprezza l’opera in base appunto all’emozione che suscita, all’eventuale significato, ai colori, non guarda tecnica, composizione, creatività, non è proprio in grado di cogliere certi particolari che fanno la differenza, ma è normale che sia così. Io anche parlando con un collega bravissimo di storia dell’arte lui non era in grado di riconoscere ad esempio le tecniche usate guardando le opere. Poi l’artista può non essere per niente colpito a livello sentimentale da un’opera, ma riconoscere che è una grande opera. Il primo storico dell’arte era un artista, il Vasari, purtroppo non tutti gli artisti appunto hanno le capacità intellettuali per fare anche gli storici, per cui sempre più questa attività è finita in mano a persone che sono prettamente intellettuali e non artisti. La figura del critico ha dato il definitivo colpo di grazia… Comunque oggi siamo in risalita, in tanti hanno capito la fregatura che c’è dietro certe cose, il punto più basso secondo me lo abbiamo toccato negli anni 70.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
lucetta.10 ha scritto:Tra l'altro si tratta di disturbi funzionali, mi devono quindi spiegare come si possano desumere in questo o quel personaggio del passato.
Ricordo invece un corso di formazione in cui il formatore ci mostro' una stima fatta dei casi di dsa in presenza di devianza sociale e ci disse che nelle carceri era stimato come particolarmente frequente.
Significa che la persona con dsa ha una particolare propensione al male? Evidentemente no! il discorso è ben più complesso ma certo non prospettava un vantaggio nell'avere un disturbo specifico dell'apprendimento.
E dai, qui l'arrampicata sugli specchi è facile: tali "formatori" (si fa per dire) avranno sostenuto che questi soggetti sono stati spinti alla devianza perché la scuola brutta e cattiva non li ha accolti e li ha bocciati in quanto DSA, e quindi sono stati inesorabilmente destinati a una vita di marginalità e di delinquenza... oppure, in seconda battuta, avranno sostenuto che, siccome i DSA sono ereditari, alllora queste persone hanno dovuto crescere in famiglie che erano state già marginalizzate prima per gli stessi motivi, e quindi sono state svantaggiate fin dall'inizio.
Il che potrebbe anche avere una parte di ragionevolezza, ma di sicuro non identificazione automatica.
paniscus_2.1- Messaggi : 5373
Data d'iscrizione : 31.10.17
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
paniscus_2.1 ha scritto:lucetta.10 ha scritto:Tra l'altro si tratta di disturbi funzionali, mi devono quindi spiegare come si possano desumere in questo o quel personaggio del passato.
Ricordo invece un corso di formazione in cui il formatore ci mostro' una stima fatta dei casi di dsa in presenza di devianza sociale e ci disse che nelle carceri era stimato come particolarmente frequente.
Significa che la persona con dsa ha una particolare propensione al male? Evidentemente no! il discorso è ben più complesso ma certo non prospettava un vantaggio nell'avere un disturbo specifico dell'apprendimento.
E dai, qui l'arrampicata sugli specchi è facile: tali "formatori" (si fa per dire) avranno sostenuto che questi soggetti sono stati spinti alla devianza perché la scuola brutta e cattiva non li ha accolti e li ha bocciati in quanto DSA, e quindi sono stati inesorabilmente destinati a una vita di marginalità e di delinquenza... oppure, in seconda battuta, avranno sostenuto che, siccome i DSA sono ereditari, alllora queste persone hanno dovuto crescere in famiglie che erano state già marginalizzate prima per gli stessi motivi, e quindi sono state svantaggiate fin dall'inizio.
Il che potrebbe anche avere una parte di ragionevolezza, ma di sicuro non identificazione automatica.
Il formatore ovviamente si riferiva al passato (e sono certa, anche molto al presente).
Ti pare strano che individui con un disturbo dell'apprendimento abbiano più difficoltà a inserirsi e siano a maggior rischio devianza? O che un disturbo funzionale sia più frequente e gestito comunque peggio in contesti deprivati? Perché credi che i dsa siano cento volte di più nei professionali che non al liceo classico?
La scuola non ha responsabilità a prescindere?
A ma pare tutto abbastanza ovvio...ed è una delle ragioni per cui mi pare invece assurdo il legame con la genialità e l'eccellenza artistica
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
hypernova ha scritto:Guarda io non voglio convincere nessuno, ho scritto quello che penso, come faccio sempre, ma se per qualcuno sto dicendo delle cretinate può tranquillamente continuare a pensarla in un’altra maniera. Ho scritto certe cose soprattutto per sottolineare che ci sono delle situazioni in cui la persona può essere molto dotata a livello artistico e non avere invece nessuna attitudine per attività intellettuali ¹, quindi anche DSA grave, e per come è strutturata la scuola oggi queste persone sono fortemente penalizzate. Per dire da noi al professionale grafico ci sono delle materie come diritto che a mio parere potrebbero anche non esserci e potrebbero essere sostituite con delle cose più in tema… Anche tutte quelle ore di matematica e di italiano, mi sembrano esagerate ².
È difficilissimo spiegare a parole quello che un artista guarda in un’opera d’arte, è completamente diverso da quello che guarda il pubblico. Il pubblico apprezza l’opera in base appunto all’emozione che suscita, all’eventuale significato, ai colori, non guarda tecnica, composizione, creatività, non è proprio in grado di cogliere certi particolari che fanno la differenza, ma è normale che sia così. Io anche parlando con un collega bravissimo di storia dell’arte lui non era in grado di riconoscere ad esempio le tecniche usate guardando le opere. Poi l’artista può non essere per niente colpito a livello sentimentale da un’opera, ma riconoscere che è una grande opera ³. Il primo storico dell’arte era un artista, il Vasari, purtroppo non tutti gli artisti appunto hanno le capacità intellettuali per fare anche gli storici, per cui sempre più questa attività è finita in mano a persone che sono prettamente intellettuali e non artisti. La figura del critico ha dato il definitivo colpo di grazia… Comunque oggi siamo in risalita, in tanti hanno capito la fregatura che c’è dietro certe cose, il punto più basso secondo me lo abbiamo toccato negli anni 70.
Purtroppo mi tocca sezionare e appuntare alcune parti dell'intervento, perché anche qui alcune cose sono condivisibili ma altre non hanno un'attinenza logica, o almeno non quella che tu riporti.
1. In realtà non stai parlando di vero talento artistico ma di attitudine, ottima per apprendere le basi tecniche. Si tratta comunque di una coordinazione di osservazione/espressione che è a tutti gli effetti una capacità dell'intelletto. Non a caso da anni si parla di diverse intelligenze. Ma da qui al vero linguaggio artistico, consapevole, maturo, originale... ne passa. Ecco perché la scuola che mira alla preparazione professionale (nel senso di professionistica) aggiunge altri saperi importanti.
2. Avendo insegnato al professionale anch'io sono però d'accordo sul fatto che in quegli indirizzi e con quell'utenza così... "naive" molte materie andrebbero tolte ed altre alleggerite. ATTENZIONE però, il corso sarà più a misura di certi allievi ma con la nostra consapevolezza che questi difficilmente acquisiranno determinate competenze. Per la formazione di veri artisti, il discorso si fa ancora più lungo, articolato e complicato. O vogliamo ancora credere che l'arte non si insegna, che sia frutto del genio e del talento innato, come professato da certe idee tardo romantiche?
E qui casca il presunto genio, magari DSA o qualcos'altro di vago ed eventuale. Ci potranno essere in rarissimi casi ed è incoraggiante pensare, almeno da parte di ragazzi e famiglie, che invece sia quasi un automatismo di compensazione del disagio impartito da "madre natura", ma finora io non ne ho mai trovati. Alcuni hanno raggiunto buone abilità e una posizione lavorativa, quello sì, quindi diciamo realisticamente di cosa stiamo parlando.
3. Sul tuo scindere ancora l'attività creativa dell'artista da quella dell'intellettuale-non-artista, ancora non trovo alcuna logica né efficacia negli esempi che porti. Il mondo ha sempre funzionato così, molti sono i finti esperti, tantissimi scrivono e commentano quello che conoscono poco e male, in ogni campo, ma basta distinguere, prepararsi e riconoscere il valore di certe affermazioni.
Lo hai quasi scritto, l'opera d'arte stessa ha una stratificazione di valori e significati e non tutti possono essere colti senza preparazione... ma grandi storici hanno affermato che la vera opera d'arte non si pone questi limiti, affascina già solo ad una lettura superficiale l'osservatore non esperto e poi coinvolge pienamente chi ne sa interpretare tutti i codici. Così è per ogni forma d'arte, anche e soprattutto per la musica, per cui quella tua osservazione andrebbe ribaltata piuttosto. Cioè chiederci sempre di più perché, per esempio, certe porcate alla moda siano così apprezzate, pur fondandosi sul nulla mischiato col niente.
Così come ti appaiono ridicoli pseudo critici dai discorsi vuoti, altrettanto risultano patetici gli artistoidi taaaanto bravi ma che non sanno esprimere a parole ciò che realizzano, che non sanno motivare un minimo la loro ricerca e il loro linguaggio. Tra i due estremi patologici ci saranno dei professionisti "intellettualmente" validi, che dici?
Anch'io, durante le mie mostre, alla persona supponente e stronza che mi chiede una spiegazione delle opere posso rispondere che, per l'appunto, non c'è problema di comprensione, se non comprende il messaggio è sufficiente che guardi le figure.
Se con altre, anche di animo semplice e poca istruzione, ho invece il piacere di avere uno scambio è perché vedo che qualcosa è stato colto e c'è della sana curiosità. Non è un obbligo fortunatamente, è sempre una comunicazione fra intelletti.
Ciccio.8- Messaggi : 3319
Data d'iscrizione : 24.02.15
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Ciccio.8 ha scritto:baustelle ha scritto:hypernova ha scritto:Per chi si intende dell’argomento era chiaro quello che ho scritto, poi non è che tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come me… Ma sicuramente non confondono il ruolo che può avere l’artista nella società con quello che l’artista produce. Io comunque non parlavo di studi artistici a livello storico, ma gli studi artistici pratici… L’artista fondamentalmente è uno che fa cose pratiche, farlo diventare un intellettuale è un aberrazione.
Lo dici tu stessa che non tutti quelli che hanno studiato arte la pensano come te... quindi è un'aberrazione per qualcuno.
Brrrr
La penso in modo diametralmente opposto, ma non solo io direi, dal momento che non ci sono correnti di pensiero a riguardo ma realtà condivise da una cultura mondiale, sulla quale si basano anche le linee guida per l'insegnamento.
L'arte, nelle sue varie forme, è un insieme di linguaggi non verbali, tesi a veicolare messaggi importanti, alti, profondi, nei quali la componente emozionale è basilare. L'arte visiva si basa tradizionalmente su alcuni mezzi espressivi ma non è mai schiava di quel mezzo, di quelle tecniche, altrimenti è "arte minore", o persino artigianato di dubbia qualità, se troppo condizionata dai materiali che usa, senza saperli valorizzare.
Avere poi l'idea che un'espressione originale e fortemente comunicativa dell'intelletto debba corrispondere esclusivamente al frutto di una erudizione è più che aberrante. Significa disconoscere la stessa storia dell'uomo e il concetto antropologico di cultura, dal quale derivano tutte le forme di comunicazione e le espressioni dell'intelletto. Infatti l'esempio delle prime pitture rupestri, a sostegno di questa visione meramente tecnicistica, è quanto di più sbagliato vi possa essere.
Da storica dell'arte (non presunta, titolata) condivido in toto.
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Ciccio.8 ha scritto:
3. Sul tuo scindere ancora l'attività creativa dell'artista da quella dell'intellettuale-non-artista, ancora non trovo alcuna logica né efficacia negli esempi che porti. Il mondo ha sempre funzionato così, molti sono i finti esperti, tantissimi scrivono e commentano quello che conoscono poco e male, in ogni campo, ma basta distinguere, prepararsi e riconoscere il valore di certe affermazioni.
Enorme è infatti la responsabilità del docente. ;-)
Stefania Biancani- Messaggi : 7010
Data d'iscrizione : 01.07.16
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
@ Ciccio.8: Ma guarda possiamo stare qui a parlarne fino a domani, siamo su due rette parallele che non si incontrano. Ci sono stati artisti nella storia dell’arte che avevano solo il talento tecnico o solo la creatività e non per questo non sono stati ottimi artisti. Poi sicuramente il genio è quello che ha entrambe le cose, ma non è una cosa da tutti. L’arte che sia grafica, pittura, scenografia o altro si impara facendola, lavorando con dei professionisti bravi come allievo, facendo tante prove, risolvendo tante situazioni diverse, facendo ricerca. La creatività e la predisposizione ad imparare la tecnica non si insegnano, sono doti che bisogna già possedere. Poi sicuramente anche un ciuccio se lo fai lavorare continuamente su delle cose dopo un po’ qualcosa impara, ma solo chi ha delle buone basi di partenza può raggiungere dei risultati veramente ottimi. L’opera per un artista ha valore o meno in sé stessa, tutte le varie menate che devi conoscere il contesto e il periodo storico in cui è stata prodotta per poterla capire, sono scuse che hanno inventato per giustificare schifezze assurde. A me sinceramente anche di quello che hanno detto i grandi storici dell’arte non interessa più di tanto, al di fuori del discorso storico. Alcuni possono aver avuto anche delle buone intuizioni, ma è sempre un punto di vista non artistico. Non è vero che l’opera d’arte vera affascina necessariamente anche lo spettatore inesperto… Al pubblico tante volte piacciono cose dozzinali e cose molto belle passano inosservate. L’arte per me non ha bisogno di nessun discorso carino per essere spiegata o motivata, e NON è un linguaggio. Quest’ultima cosa proprio per me è la fregnaccia più grossa che hanno detto a riguardo negli ultimi secoli.
Beh ci credo voi siete creati in serie, a meno che non siete anche voi degli artisti non potete avere un’opinione personale a riguardo, al di fuori del credo dominante… Prendete per buono quasi tutto quello che leggete sui libri di storia dell’arte.
Stefania Biancani ha scritto:Da storica dell'arte (non presunta, titolata) condivido in toto.
Beh ci credo voi siete creati in serie, a meno che non siete anche voi degli artisti non potete avere un’opinione personale a riguardo, al di fuori del credo dominante… Prendete per buono quasi tutto quello che leggete sui libri di storia dell’arte.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
E aggiungo, a proposito proprio degli storici dell’arte che sono fra i maggiori responsabili e diffusori di una certa visione distorta e venduta dell’arte nella contemporaneità. Sarà più competente sulla sua materia un medico, o una persona che si occupa di studiare la storia della medicina? La risposta viene da sé… Oggi invece chissà perché quello che ha scritto o scrive di storia dell’arte ha più voce in capitolo di quello che crea arte, in nessun ambito succede questa cosa, solo nelle arti visive, chissà perché? Lo storico dell’arte, a meno che non sia anche artista, sarebbe utilissimo se si occupasse SOLO di storia, senza entrare nel merito di cosa vale e cosa no, di cosa è l’arte e di cosa non lo è. La sua comprensione dell’arte si limita fondamentalmente allo studio dei fatti storici, che è comunque un aspetto importante nelle arti visive, ma a ognuno il suo mestiere.
hypernova- Messaggi : 2145
Data d'iscrizione : 26.05.14
Re: La dislessia? Forse è la prova di una personalità geniale.
Anche per la storia della letteratura è la stessa cosa e direi anche per i commentatori sportivi. Ci sono grandi differenze tra chi crea e chi studia i risultati, e non è assolutamente detto che chi produce una scultura o scrive un romanzo o fa un gol ne sappia di più o sappia valutare meglio gli aspetti tecnici.
Come Napoleone non era più accreditati a parlare di storia di uno storico
Come Napoleone non era più accreditati a parlare di storia di uno storico
lucetta.10- Messaggi : 720
Data d'iscrizione : 06.02.22
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