Corsi di formazione. Qual è la vostra esperienza?

Buongiorno,
si parla moltissimo di formazione in queste giornate; vorrei aprire un confronto su quanto essa abbia inciso sulla vostra professionalità:

1.Formazione in accesso.

SSIS: percorso disomogeneo, dove le varie parti (Didattica generale, Didattica delle materie, Tirocinio) non avevano un filo logico o un efficace coordinamento. Nessun elemento sulla burocrazia scolastico, a mio avviso fondamentale. Durata eccessiva (2 anni).

Specializzazione sul sostegno: percorso maggiormente omogeneo. Durata corretta (1 anno) ma comunque per accedervi era obbligatoria alla SSIS; ora si può frequentare il TFA sostegno anche senza abilitazione, mi sembra più corretto. Anche se a livello molto generico, forniva alcune competenze e alcuni strumenti per la professione.

2.Formazione in itinere.

Corsi per DSA/BES: quelli che ho svolto erano generiche esortazioni a occuparsi di queste situazioni, non venivano affrontati gli aspetti tecnici e legali.

Corsi di Informatica: in linea generale più utili, specialmente quando hanno un obiettivo preciso e circoscritto (es. una determinata applicazione).

Corsi legati alla Pedagogia: lontani dalla nostra professione, non producono competenze, semmai possono ampliare, se realizzati molto bene, la cultura generale.

Corsi di lingua: ne ho svolto uno solo in tutta la mia carriera, ma fu molto utile per riprendere in mano l'Inglese.

Corsi legati alle mie materie: possono fornire stimoli, ma non possono competere con lo studio individuale e autonomo.

Io ho svolto il TFA e l'esperienza, tutto sommato, è stata utile. Mi hanno spiegato la normativa, la progettazione didattica e anche la questione BES.
Io ho fatto tutto ciò prima di mettere piede in aula, quindi non mi sono trovata spiazzata quando ho ottenuto l'incarico, cosa che invece noto con i supplenti.
I punti deboli del percorso, a mio parere, sono stati i seguenti:
- alcuni corsi di didattica disciplinare completamente svincolati dalla realtà scolastica;
- uno dei tutor scolastici era in evidente burnout, perciò l'esperienza di tirocinio con quella persona è stata orribile;
- costo e impegno eccessivi per un percorso che non ha garantito l'immissione in ruolo se non previo concorso.
Ho fatto poi 2 anni di prova in due gradi diversi. Tempo perso. L'unica cosa utile è stato il peer to peer.
Infine le 25 ore di corso sul sostegno per me sono state un fiume di chiacchiere con poca sostanza. Forse, se fosse stato in presenza e non online, l'esito sarebbe stato migliore.

Ho svolto PAS su materia, il primo modo per abilitarmi sulla disciplina che volevo insegnare, tutto troppo compresso, zero normativa, zero pedagogia speciale (neanche una bibliografia di riferimento), per materia lezioni interessanti e stimoli interessanti anche dal punto di vista didattico. Colmiamo le lacune, alle mie ore il docente di sostegno è cosa rarissima o eccezionale, e quindi TFA sostegno, con selezione di sole 35 unità, ma  comunque superabile con le conoscenze possedute. Alcuni docenti universitari o colleghi, bravi che hanno dato molto, quello di normativa molto giovane e competente, alcuni pietosi: fuffa, fuffa e ancora fuffa, tra cui l'ordinario responsabile del corso.
Il corso delle 25 ore di sostegno, come al solito poggiante sull'evoluzione normativa, dispense che si trovano in ogni dove, tutor di in ordine di scuola molto differente o qualche specialista con interventi più "vomitati" che utili.

SSIS due anni più due corsi Forcom a metà degli anni Duemila. Erano corsi in cui veniva spedito il materiale a casa con dei questionari di cui si dovevano inviare le risposte più una prova finale in presenza.
Tutta fuffa anche perché negli anni della SSIS tutti parlavano di moduli e percorsi trasversali invece poi sul campo tutti seguivamo il libro e il programma tradizionale.

- 24 CFU presso un'importante e stimata università pubblica, che non nomino per pietà: ore buttate.
- Master online in didattica metacognitiva: decisamente più utile dei 24 CFU in presenza, ho imparato molto studiando la letteratura scientifica per scrivere la tesi.
- anno di prova e formazione: mi limito a citare saracinesca:

saracinesca ha scritto:L'unica cosa utile è stato il peer to peer.

- SSIS utile ma estenuante e per certi versi umiliante, in quanto i corsisti erano trattati come studenti di scuola superiore. Tirocinio eccessivo. Dopo 4 anni e 4 abilitazioni, oltre all'esaurimento nervoso, ho ottenuto una preparazione troppo approfondita se paragonata a quella docenti della vecchia guardia e di quelli immessi in ruolo senza una formazione specifica in presenza. Nessun riconoscimento di carriera, nemmeno nella graduatoria interna.
- anno di prova inutile, una vera perdita di tempo. Forse sono riuscita a insegnare qualcosa alla mia docente tutor, totalmente priva di cultura e predisposizione all'insegnamento. Che depressione.
- 25 ore di formazione sull'inclusione quasi totalmente fuori tema, gestite da una collega che ha utilizzato slide di corsi aventi finalità differenti e che ha letto per tutte le ore destinate alla formazione in presenza. Qualche video da guardare in modalità asincrona, con riassunto della normativa presentato tramite slide lette ad alta voce in maniera noiosa durante tutto il video.

Corsi esterni.
- Master Unimarconi di disciplina specifica: interessante e ben organizzato per la fruizione online, poco utile per la didattica, ma valido come approfondimento culturale personale.
- Corso tipo CELTA seguito all'estero, con esame finale e certificazione valida a livello internazionale: due mesi intensi, faticosi e utili sul piano formativo, culturale e professionale. Nessun riconoscimento da parte del MIUR.
- Seminari di disciplina seguiti online o in presenza: generalmente interessanti e utili a stimolare la riflessione sulla propria didattica.
- Corsi per la preparazione di certificazioni linguistiche: utili per tenere viva la conoscenza della lingua straniera e per il confronto con docenti madrelingua e con gli altri corsisti.

Sono entrata in ruolo per concorso ordinario abilitante, quindi niente SSIS, PAS o altro. Per quanto riguarda i corsi di formazione/aggiornamento ne ho seguiti sempre di molti tipi. In quasi 40 anni di insegnamento non meno di un paio all'anno.

I più utili e interessanti

1. Quelli disciplinari gestiti dall'università. A Padova quasi ogni anno propongono corsi di didattica della matematica e della fisica che sono proprio adatti all'insegnamento nelle scuole secondarie. Tra questi ho fatto anche un corso di perfezionamento in Didattica della Fisica, l'unico a pagamento, ma sono rientrata tra i 4 vincitori di borsa di studio, quindi è stato anche questo a gratis.

2. Quelli di approfondimento gestiti dal CNR e dall'INFN.

3. Quelli regionali sulle competenze gestionali per la scuola dell'autonomia.

Ovviamente ho seguito anche qualche corso di fuffologia. In qualcuno di questi non c'era solo fuffa, ma avrebbero potuto essere riassunti in due puntate, anziché spalmati in dieci.

Ricordo anche quelli dell'INDIRE denominati "M@tabel" sui progetti dell'UMI Matematica 2003 e 2004, erano molto dispersivi e, per me che già avevo lavorato su quel materiale, anche un po' sorpassati.
Meglio quelli sull'INValSI, con l'analisi dell'evoluzione dello stesso tipo di domanda tra livelli di istruzione diversi. Molto più vicini al mio modo di lavorare, dove cerco di spendere sempre un po' di tempo ad analizzare problemi simili da affrontare diversamente a seconda delle competenze raggiunte.

Formazione in accesso.
Ssis. Sul momento interessante ma poi inutile nella pratica scolastica. In compenso ho stretto un paio di amicizie, quindi almeno a livello personale, ha avuto una sua utilità.

Formazione in itinere
Seconda laurea in storia moderna e terza laurea in arti visive:
Convegni e conferenze organizzati da dipartimenti universitari, associazioni o fondazioni.
Webinar organizzati dalla Loescher.
Per tutte queste attività valgono le medesime considerazioni: qualche ricaduta sulle mie lezioni c'è stata, ma non era questa la finalità originaria della mia partecipazione. Ho seguito corsi e studiato per puro piacere personale, non per la scuola.
L'unica vera formazione didattica mi deriva dai suggerimenti di mia madre, ex docente di scienze naturali e successivamente preside.

@melia ha scritto:Meglio quelli sull'INValSI, con l'analisi dell'evoluzione dello stesso tipo di domanda tra livelli di istruzione diversi. Molto più vicini al mio modo di lavorare, dove cerco di spendere sempre un po' di tempo ad analizzare problemi simili da affrontare diversamente a seconda delle competenze raggiunte.

Forse te lo avevo già chiesto... ma avresti qualche riferimento più specifico? Mi interessa molto.

fntscnzt ha scritto:
Forse te lo avevo già chiesto... ma avresti qualche riferimento più specifico? Mi interessa molto.

L'esempio classico: il problema che con un po' di fantasia si risolve con un'equazione o una disequazione di secondo grado in seconda, lo si può anche rappresentare graficamente con una parabola in terza, mentre in quinta si può risolvere con le derivate e quindi non c'è alcun vincolo alla scelta dell'incognita.
Oppure il problema di algebra applicata alla geometria che si semplifica molto con l'uso della trigonometria.
Oppure partendo dalla stessa serie di dati, con l'aumento delle competenze, è possibile chiedere di determinare cose diverse.

@melia ha scritto:

fntscnzt ha scritto:
Forse te lo avevo già chiesto... ma avresti qualche riferimento più specifico? Mi interessa molto.

L'esempio classico: il problema che con un po' di fantasia si risolve con un'equazione o una disequazione di secondo grado in seconda, lo si può anche rappresentare graficamente con una parabola in terza, mentre in quinta si può risolvere con le derivate e quindi non c'è alcun vincolo alla scelta dell'incognita.
Oppure il problema di algebra applicata alla geometria che si semplifica molto con l'uso della trigonometria.
Oppure partendo dalla stessa serie di dati, con l'aumento delle competenze, è possibile chiedere di determinare cose diverse.

Intendevo riferimento ai corsi seguiti.

Il corso sull'INValSi era promosso dalla rete di scuole del mio distretto. Erano due lezioni tenute dal Prof. Tomasi. Ho trovato il link ad una lezione tenuta lo scorso anno che credo sia simile a quelle che ho seguito io, anche se quelle seguite erano impostate sul lavoro a gruppi e quindi più diluite.
https://youtu.be/JA0ea2grggQ