importante:obbligatoria e formazione

Lalla, Giulia o chiunque altro possa darmi una mano: ho bisogno di aiuto!
Questa la situazione: neoimmessa in ruolo, mi trovo in maternità obbligatoria dal 1 febbraio. La data presunta del parto è il 25 marzo; sono rimasta in servizio fino a fine quadrimestre così da accertarmi di raggiungere il requisito dei 180 giorni di servizio (in realtà 150, visto che il primo mese di obbligatoria è "abbuonato").
Ho discusso a lungo con il mio ds, con il quale ho davvero un buon rapporto, circa la possibilità di concludere l'anno di prova in questo anno scolastico; mi ha detto che per sua esperienza la cosa si può fare.
Perciò mi informo, qui sul forum, circa questa possibilità e infatti mi è stata fatta presente la circolare ministeriale 267/1991 che dice che le docenti in obbligatoria possono essere esonerate dalla partecipazione agli incontri in presenza del corso di formazione.
Il ds mi dice che sarà sufficiente far presente la situazione al coordinatore del corso.

Nella mia provincia, Venezia, il primo incontro è previsto per lunedì 5 marzo (la scuola me lo comunica sabato 25 febbraio). Stamattina quindi chiamo l'USP per chiedere cosa devo fare e mi viene detto che chi si trova in obbligatoria deve necessariamente rinviare il tutto al prossimo anno scolastico.
Faccio presente la circolare di cui sopra e mi viene detto che faccio confusione tra obbligatoria e facoltativa.
Insisto nel dirmi certa che nel documento in questione si faccia riferimento all'obbligatoria e per tutta risposta ricevo un "ma guardi che a lei mica cambia nulla!"

Ora, so perfettamente che se anche dovessi concludere l'anno di prova il prossimo anno non ci sarebbe alcuna conseguenza perchè il tutto avrebbe effetto retroattivo, ma:
1. non vedo perchè, se esiste un documento ministeriale che prevede un certo diritto, questo mi debba essere negato
2. mi piacerebbe "chiudere il cerchio" in una scuola dove mi sono trovata veramente benissimo con ds, tutor, colleghi e alunni
3. l'anno prossimo a quest'epoca avrò una bimba di circa un anno e sarò rientrata in servizio a cattedra piena, e aggiungere l'impegno del corso di formazione sarebbe "una rogna".

Insomma, poter concludere le cose tra qualche mese mi faciliterebbe la vita, perciò vorrei qualche suggerimento sul da farsi.

Grazie!
Francesca

Nessuno che sappia darmi un'indicazione? Lalla? Giulia? Qualche collega che si sia trovata nella stessa situazione? Qualcuno che abbia saputo di qualcun altro?

recati di persona all'USP e leggete assieme la circolare. è una circolare non recente (io sono del parere che si possa essere esonerati solo dalla parte in presenza e non dal corso on line), per cui è anche possibile che non sia nota.

non ti fare convincere a rimandare all'anno prossimo, come hai detto giustamente, a volte vale anche la soddisfazione di "chiudere il cerchio"

Grazie mille Lalla!
Infatti, la mia richiesta era relativa al solo esonero dalla parte in presenza, quella on line credo di poterla gestire con (relativa) facilità.

Grazie ancora e sempre!
Francesca

quindi, come immaginavao, l'usp farà problemi per questa circolare,.,.,.immaginavo!!!!!!!!!!!! io attendo l'uscita dei corsi per potermi recare all'usp..

Guarda, è solo che c'è una generale tendenza alla semplificazione... non c'è molta voglia di sbattersi per considerare situazioni particolari... che poi, sbattersi relativamente, visto che come al solito le informazioni dobbiamo procurarcele da soli e rompere le scatole.
Comunque stamattina ho inviato una pec con la mia richiesta e in allegato la circolare in questione... la mail è stata letta... tutto tace...domattina chiamerò per sentire se si sono finalmente convinti o mi tocca andar lì a far baruffa... ma di sicuro non mollo!!!!

mi potresti inviare la circolare sulla mia email personale... ILARIAKKK@LIBERO.IT
io sto facendo di tutto per fare i 180 giorni che nn ho ankora finito... spero che mi vengano convalidati i 15 giorni che andrò in astensione obbligatoria... poi in puglia nn sono ancora usciti le date per l'inizio del corso,.,..,,.,.,.

ilaria.dechirico ha scritto: poi in puglia nn sono ancora usciti le date per l'inizio del corso,.,..,,.,.,.

a parte le regioni che hanno già avviato i corsi (emilia romagna con certezza) molte altre regioni inizieranno a fine aprile

cavolo!!!! e io fino a fine aprile che dovrei fare,????lavorare e attendere l'inizio dei corsi?nn penso di farcela???? ma potrei andare già al usp di bari e chiedere informazioni??

Ti ho appena inviato una mail con l'allegato. Secondo me ti conviene intanto farla presente alla segreteria della scuola, in modo tale che almeno loro sappiano come presentare la tua situazione all'usp quando questo annuncerà l'avvio dei corsi, visto che in teoria dovrebbero sbrigarsela tra loro.

In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
1) sono sufficienti 150 gg. di servizio più 1 mese di astensione obbligatoria;
2) una volta iniziata l'obbligatoria si possono svolgere i CORSI ON LINE, ma "non" quelli in presenza;
3) si può svolgere la tesina e portare a termine la relativa "presentazione" al DS.

Quindi rimane per l'anno successivo solo la parte IN PRESENZA del corso di formazione (ovviamente se si è già in obbligatoria).
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

aurum77 ha scritto:In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
1) sono sufficienti 150 gg. di servizio più 1 mese di astensione obbligatoria;
2) una volta iniziata l'obbligatoria si possono svolgere i CORSI ON LINE, ma "non" quelli in presenza;
3) si può svolgere la tesina e portare a termine la relativa "presentazione" al DS.

Quindi rimane per l'anno successivo solo la parte IN PRESENZA del corso di formazione (ovviamente se si è già in obbligatoria).
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

Punti 1, 2 e3 perfettamente coerenti con ciò che indicano le circolari miur, quindi niente di nuovo.

Più che altro, se fossi le tue colleghe in maternità (interdizione/obbligatoria) chiederei all'AT la logica del punto 3 con la frequenza in presenza del corso nell'anno successivo...

scusate, ma la circolare dice di essere esonerati, non di posticiparlo!!!

ilaria.dechirico ha scritto:scusate, ma la circolare dice di essere esonerati, non di posticiparlo!!!

Esatto.

Il punto 3 con quello che dice dopo, cioè il fatto di "finire" la formazione in presenza nell'anno successivo non sta in piedi. La risposta infatti è semplice: se mi dai l'opportunità di esonero del corso, anche solo di quello in presenza, e discutere però la relazione col ds e col comitato, viene da sé che ci dovrà essere poi la conferma o la non conferma della prova. Quindi in caso di conferma, l'anno successivo non dovrò "finire" di seguire nessun corso di formazione.

Per chiarezza, tenendo presenti le indicazioni ministeriali le possibilità sono queste.

Docente in interdizione/maternità:

1. per i 180 gg vale il primo mese di obbligatoria/interdizione. Ciò vuol dire che potrò svolgere 150 gg, i 30 del primo mese che andranno a sommarsi con i 150. Se ho il requisito dei 180 gg e mi trovo in maternità, potrò ugualmente sostenere la discussione della relazione. Se invece non raggiungo i 180 gg a causa della maternità, il rinvio della prova non comporterà variazione nella decorrenza giuridica ed economica.

2. posso essere esonerata in parte o totalmente dal corso di formazione: se ho svolto i 180 gg posso ugualmente sostenere la relazione. Se invece non ho svolto i 180 gg ma tutto il corso, allora l'anno successivo, con il rinvio dell'anno di prova, non dovrò svolgere le attività.

3. se invece ho i 180 gg e il corso di formazione ma non svolgerò la relazione finale, questa può essere svolta l'anno successivo.

Sicuramente dal momento che la formazione è online e in presenza, un AT può a mio avviso decidere di esonerare solo in parte la docente in maternità e cioè per quelle ore in presenza, perché da casa si possono svolgere quelle online.

La 267/1991 dice:


"Si conferma, altresì, la possibilità di discutere la relazione da parte di quei docenti che, pur avendo prestato il prescritto servizio minimo di 180 giorni, non abbiano potuto, per giustificati e documentati motivi, da segnalare al coordinatore del corso e da comprovarsi nella relazione finale relativa al corso medesimo, partecipare alle obbligatorie attività seminariali, ovvero le abbiano potute frequentare solo parzialmente.

Rientra in tale ipotesi, a titolo esemplificativo, la fattispecie riguardante l’insegnante che, pur avendo prestato il servizio minimo di 180 giorni, sia impedita in tutto o in parte alla frequenza delle attività da astensione obbligatoria ex legge n. 1204/1971 (da documentare con attestazione di organi sanitari e, ove del caso, dai competenti ispettorati del lavoro).

Nel caso inverso (docente che abbia frequentato regolarmente le attività seminariali e che, tuttavia, per legittimo impedimento non abbia compiuto i 180 giorni di servizio minimo richiesto) la proroga della prova, ex art. 58, penultimo comma, del D.P.R. n. 417/1974, all’anno scolastico successivo non esigerà la ripetizione della partecipazione alle attività seminariali.”

“La discussione della relazione, infine, può essere rinviata all'anno successivo allorché il docente, in possesso dei prescritti requisiti di servizio e di partecipazione alle attività di formazione, sia legittimamente impedito solo al momento della discussione stessa.”

Dunque la proroga della prova è prevista solo se non ho il requisito dei 180 gg. Ma se ce l'ho ma sono stata esonerata dalla formazione e mi permetti di discutere la relazione finale, vuol dire che anche nel caso di semi-esonero (solo attività in presenza) l'anno successivo non dovrò finire il corso.

aurum77 ha scritto:In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
...
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

Gentile Ilaria...
come ho detto, questo è il comportamento "sul campo"... che vedo... frequentando anch'io il corso...
Questa è la mia testimonianza diretta (da non interessato).
Se alla fine concederanno come dici tu... meglio ancora; ne sarei strafelice per le mie colleghe che si sentirebbero decisamente più sollevate se riuscissero a terminare l'intero iter "quanto prima".

anche perchè si vocifera che questo sia l'ultimo anno di "ANNO DI PROVA" e chedo sia giustissimo che finisca questo calvario,,..,., nn riesco a capire il motivo di dover affrontare questo anno di prova dopo aver conseguito una laurea!!!!!!!! e lavorato 10 anni nella scuola!!!e cmq l'anno di prova del personale ata è di solo 30 giorni!!!!! il mondo sta cambiando!!!!
cmq vorrei capire se solo chi è in astensione obbligatoria è valida la circolare io dovrei finire i 180 e poi vorrei stare a casa perchè nn riesco piu a gestire il bambino assegnatomi.... infatti al ginecologo ho chiesto di aspettare prima di darmi il certificato perchè vorrei finere i 180 gg.. io entrerò nell'obbligatira il 15 giugno e ad aprile(quando inizieranno i corsi) io sarò in gravidanza a rischio.... help me!!!!!!!!!!

aurum77 ha scritto:

aurum77 ha scritto:In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
...
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

Gentile Ilaria...
come ho detto, questo è il comportamento "sul campo"... che vedo... frequentando anch'io il corso...
Questa è la mia testimonianza diretta (da non interessato).
Se alla fine concederanno come dici tu... meglio ancora; ne sarei strafelice per le mie colleghe che si sentirebbero decisamente più sollevate se riuscissero a terminare l'intero iter "quanto prima".

Ma noi avvertiamo le colleghe che ll'AT deve concederlo se sono esonerate, anche in parte, dal corso ma hanno comunque i 180 gg di servizio. Senza quindi rimandare la parte residua del corso di formazione all'anno successivo.

Altrimenti viene negato loro un diritto stabilito da una circolare ministeriale. Quindi preoccupiamoci che l'AT rispetti la normativa e che le colleghe in maternità non si vedano negate un diritto.

Proprio l'esperienza che hai riportato sul "campo" ci evidenzia un errore di procedura, quindi avvertiamole.

ilaria.dechirico ha scritto:anche perchè si vocifera che questo sia l'ultimo anno di "ANNO DI PROVA" e chedo sia giustissimo che finisca questo calvario,,..,., nn riesco a capire il motivo di dover affrontare questo anno di prova dopo aver conseguito una laurea!!!!!!!! e lavorato 10 anni nella scuola!!!e cmq l'anno di prova del personale ata è di solo 30 giorni!!!!! il mondo sta cambiando!!!!
cmq vorrei capire se solo chi è in astensione obbligatoria è valida la circolare io dovrei finire i 180 e poi vorrei stare a casa perchè nn riesco piu a gestire il bambino assegnatomi.... infatti al ginecologo ho chiesto di aspettare prima di darmi il certificato perchè vorrei finere i 180 gg.. io entrerò nell'obbligatira il 15 giugno e ad aprile(quando inizieranno i corsi) io sarò in gravidanza a rischio.... help me!!!!!!!!!!

Rivolgiti al tuo AT. In ogni caso la circolare è ancora il punto di rifermento importante.

Paolo1974 ha scritto:

aurum77 ha scritto:

aurum77 ha scritto:In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
...
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

Gentile Ilaria...
come ho detto, questo è il comportamento "sul campo"... che vedo... frequentando anch'io il corso...
Questa è la mia testimonianza diretta (da non interessato).
Se alla fine concederanno come dici tu... meglio ancora; ne sarei strafelice per le mie colleghe che si sentirebbero decisamente più sollevate se riuscissero a terminare l'intero iter "quanto prima".

Ma noi avvertiamo le colleghe che ll'AT deve concederlo se sono esonerate, anche in parte, dal corso ma hanno comunque i 180 gg di servizio. Senza quindi rimandare la parte residua del corso di formazione all'anno successivo.

Altrimenti viene negato loro un diritto stabilito da una circolare ministeriale. Quindi preoccupiamoci che l'AT rispetti la normativa e che le colleghe in maternità non si vedano negate un diritto.

Proprio l'esperienza che hai riportato sul "campo" ci evidenzia un errore di procedura, quindi avvertiamole.

Giustissimo Paolo!!! E' pazzesco che si debba sempre combattere per far valere un diritto che è sancito dalla legislazione scolastica... per non dire quanto scandaloso sia che questa stessa legislazione sia spesso completamente sconosciuta a chi di mestiere si dovrebbe occupare di questo...

@Ilaria: è vero che nella circolare si parla espressamente dell'obbligatoria, ma si menzionano anche casi di impedimento comprovato e documentato... e un certificato che ti dichiara in anticipata per necessità legate ad una serena gravidanza direi che taglia la testa al toro... Ma, al solito, fatti trovare preparata ed agguerrita!

ps.per la cronaca stamattina la persona che si occupa di questo all'UST di Venezia mi ha detto che prima di darmi una risposta definitiva deve contattare la direttrice dell'USR Veneto...

frasma ha scritto:

Paolo1974 ha scritto:

aurum77 ha scritto:

aurum77 ha scritto:In E. Romagna questo è il comportamento "sul campo" tenuto verso le mie colleghe in maternità:
...
Non ho seguito la normativa, ma le mie colleghe interessate hanno approfondito e ritengono corretto questo comportamento degli AT.

Gentile Ilaria...
come ho detto, questo è il comportamento "sul campo"... che vedo... frequentando anch'io il corso...
Questa è la mia testimonianza diretta (da non interessato).
Se alla fine concederanno come dici tu... meglio ancora; ne sarei strafelice per le mie colleghe che si sentirebbero decisamente più sollevate se riuscissero a terminare l'intero iter "quanto prima".

Ma noi avvertiamo le colleghe che ll'AT deve concederlo se sono esonerate, anche in parte, dal corso ma hanno comunque i 180 gg di servizio. Senza quindi rimandare la parte residua del corso di formazione all'anno successivo.

Altrimenti viene negato loro un diritto stabilito da una circolare ministeriale. Quindi preoccupiamoci che l'AT rispetti la normativa e che le colleghe in maternità non si vedano negate un diritto.

Proprio l'esperienza che hai riportato sul "campo" ci evidenzia un errore di procedura, quindi avvertiamole.

Giustissimo Paolo!!! E' pazzesco che si debba sempre combattere per far valere un diritto che è sancito dalla legislazione scolastica... per non dire quanto scandaloso sia che questa stessa legislazione sia spesso completamente sconosciuta a chi di mestiere si dovrebbe occupare di questo...

@Ilaria: è vero che nella circolare si parla espressamente dell'obbligatoria, ma si menzionano anche casi di impedimento comprovato e documentato... e un certificato che ti dichiara in anticipata per necessità legate ad una serena gravidanza direi che taglia la testa al toro... Ma, al solito, fatti trovare preparata ed agguerrita!

ps.per la cronaca stamattina la persona che si occupa di questo all'UST di Venezia mi ha detto che prima di darmi una risposta definitiva deve contattare la direttrice dell'USR Veneto...

Per legge l'interdizione è equiparata a tutti gli effetti al congedo obbligatorio. Quindi ciò che vale per l'obbligatoria vale per l'interdizione.