cosa può fare un ds di fronte a un cellualre rubato

Il caso è il seguente, siamo alle medie
Il regolamento di istituto prevde che gli alunni possano avere il cellulare spento nello zaino
Ad un ragazzino il cellualre sparisce dalla tasca del giubbino
Alcuni compagni asseriscono di avere visto il compagno x con in mano il cellulare rubato
Il ds chiede spiegazioni, il ragazzo nega, vengono chiamati i genitori che difendono il ragazzo, cercano tra le sue cose, non trovano nulla e ora chiedono di essere lasciati in pace
Cosa può fare un ds di fronte a un caso del genere? Può continuare ad "indagare" o non può far nulla?

Direi nulla. Non c'è nessuna prova e il DS non è la polizia.

Nei regolamenti di solito viene anche scritto di non portare a scuola, o comunque di conservare con cura, oggetti di valore.

Il ragazzo e la famiglia impareranno che la Società è questa, che ci si deve difendere preventivamente (es. non portando il cell. a scuola oppure tenendolo con sè) e impareranno che la Giustizia è una cosa complessa e che non ci devono essere giustizieri. Il DS imparerà, dopo aver certamente esortato a restituire il maltolto, a educare in modo "complesso" - dialogando con le famiglie e il ragazzo - quando le soluzioni ai problemi non ci sono (troppo comodo e irrealistico se il cellulare "saltasse fuori!"). Il ragazzino che ha rubato passerà dalla furbizia per aver rubato a sentire la propria coscienza, prima o poi. Più "poi" che "prima" e forse non nei tre anni di scuola media.

La Scuola in ogni caso non è responsabile degli oggetti personali che vengono smarriti.

gugu ha scritto:

Nei regolamenti di solito viene anche scritto di non portare a scuola, o comunque di conservare con cura, oggetti di valore.

c'è scritto che possono tenerlo in cartella spento

Bene, si aggiunga nel POF per il prossimo anno la frase che ti ha suggerito Gugu.

Per questo episodio, non mi sembra che ci siano altre modalità di gestione di quelle suggerite da Gugu, cioè modalità educative: e l'educazione non ha soluzioni facili nè magiche ma lunghe e difficili e soprattutto si raccoglie domani o dopodomani quello che si semina oggi. I genitori - primi educatori - lo dovrebbero ben sapere e la scuola - che è 'educatrice solo in seconda', dopo la famiglia; e che alle superiori non più neanche educatrice perchè l'educazione, mano a mano che l'alunno cresce e il pensiero si secondarizza, avviene attraverso le discipline insegnate cioè attraverso l'istruizione).

Mi auguro che nè il D.S. nè gli insegnanti - sotto la spinta sociale della famiglia - non si faccia, dalla famiglia medesima, delegare di azioni che non è tenuto a compiere. Si potrebbe persino dire che il cellulare perso rispetto alle cose importanti della vita non è poi la fine del mondo ed anzi educa l'alunno all'economia della descrescita (liberante da bisogni indotti) a cui tutti dobbiamo abituarci. E si potrebbe anche aggiungere che chi ha compito il brutto gesto di rubare - gesto che è stato stigmatizzato - imparerà col tempo a fare i conti con la propria coscienza, tra qualche giorno, mese, anno, pluriennio.