sono amareggiata. Vi racconto stamani quello che mi è stato detto a scuola

Promemoria primo messaggio :

Stamani ho conosciuto a scuola una collega che fa il concorso. Ci siamo messe a chiacchierare e mi ha detto che sta studiando su dei riassuntini di filosofia. Su questo nulla di strano, sono affari suoi. Ha continuato dicendo che spera in una commissione buona che faccia "dare un occhio", visto che lei si porterà i suoi riassuntini dietro. Io le ho detto: <<ma che dici?>>. La sua risposta candida è stata, mica possiamo sapere l'intero scibile umano....ed io ovvio, ma infatti ognuno dovrebbe scrivere quello che ricorda no? Mi auguro che tu non pretenderai mai dai tuoi alunni che non copino, le ho detto e me ne sono andata.
Vi chiedo se è normale? Io non porterò nemmeno mezzo foglietto e desidererei che ci fossero futuri insegnanti onesti. Che ha da insegnare questa gente? Per me nulla

Io ritengo moralmente scandaloso che degli insegnanti provino a copiare e comunque questo è tipico dell'italiano medio che pensa che con la furbizia si vada avanti. Non penso che in altri paesi si sognino queste cose. Mi vergogno profondamente di fare parte di una classe docente che pensi di fregare gli altri in questo modo....

pikkia ha scritto:Aiutarsi con "i pizzini" non significa necessariamente essere un insegnante incompetente...

Ah no?

quoto totalrec

filosofa82 ha scritto:Io ritengo moralmente scandaloso che degli insegnanti provino a copiare e comunque questo è tipico dell'italiano medio che pensa che con la furbizia si vada avanti. Non penso che in altri paesi si sognino queste cose. Mi vergogno profondamente di fare parte di una classe docente che pensi di fregare gli altri in questo modo....

Anni fa il mio capo, parlando di ditte esterne, mi disse: "non esistono ditte oneste; esistono ditte controllate"
Mutando quel che va mutato, non esistono concorrenti onesti, esistono concorrenti controllati.
Esistono carabinieri che rubano e vuoi che non esisteno insegnanti che copiano ?
E perchè mai ? Siamo persone speciali ? Se lo fossimo ci pagherebbero 20000 € al mese, non all'anno.
L'italiano non pensa che con la furbizia si vada avanti, l'italiano sa che con la furbizia....
La chiave di tutto sono i controlli

Aneddoto personale sui concorsi "all'italiana".

Sette o otto anni fa andai a fare un concorso a Siena per un posto miserabile da bibliotecaria morta di fame.

C'era il test di cultura generale, vera fiera dell'assurdo, con domande le più varie e disparate sull'universo mondo e sulle umane vicende.
Io me ne stavo a metter giù crocette con le scatole girate e non vedevo l'ora di concludere la tortura e tornarmene a casa. A copiare non ci pensavo nemmeno, non era materialmente possibile vista l'aleatorietà e vastità dei possibili argomenti, né del resto consideravo il concorso in sé come un momento cruciale nella mia esperienza umana e lavorativa.

C'era una domanda (assurda come le altre) sull'Università di Siena: quale santa è raffigurata nel sigillo dell'università? a) Santa Caterina da Siena; b) Santa Caterina d'Alessandria; c) Santa Tecla; d) una santa a scelta.

Io non ne avevo la più pallida idea e stavo per crocettare "Santa Caterina da Siena" alla brutto cane; quando all'improvviso sento una vocina che flebilmente, da dietro, mi sussurra: "No, no, è Santa Caterina d'Alessandria!".

Mi giro e... non credo ai miei occhi.
La fonte del sussurro era una delle "commissarie", che girava tra i banchi non per garantire il regolare svolgimento della prova, bensì, evidentemente, per dare suggerimenti alle candidate che a occhio le risultavano più simpatiche.

La prova concorsuale fu poi annullata causa ricorso di alcuni partecipanti (non per i suggerimenti: era successo che il presidente, degno compare della commissaria suddetta, aveva illustrato ai candidati, all'inizio della prova, dei criteri di valutazione completamente sbagliati).

Non ripetei la prova (che avevo superato, grazie anche al prezioso e non richiesto ausilio dell'ignota commissaria benefattrice).

Da allora so che Santa Caterina d'Alessandria è patrona dell'Università di Siena. E scusate se è poco.

Zero Tagliato ha scritto:Voglio una camionetta dei carabinieri in ogni sede d'esame!!!

Ah, non ci saranno le forze dell'ordine insieme ai docenti addetti alla vigilanza? Credevo che, con questi presupposti, la loro presenza fosse ormai scontata.

totalrec ha scritto:
Da allora so che Santa Caterina d'Alessandria è patrona dell'Università di Siena. E scusate se è poco.

Io avrei raffigurato Ipazia, alessandrina di ben altra statura.

ladytron ha scritto:

Zero Tagliato ha scritto:Voglio una camionetta dei carabinieri in ogni sede d'esame!!!

Ah, non ci saranno le forze dell'ordine insieme ai docenti addetti alla vigilanza? Credevo che, con questi presupposti, la loro presenza fosse ormai scontata.

Eh che spreco di risorse !
Basta un'autocertificazione che non hai copiato.

Ritorniamo sul libro....che è meglio.

Beh, se dovessimo monitorare i continui sbalzi del sistema nervoso, dovuti a ricorsi Anief, bigliettini, soffiate, amicizie in commissione, cristi e madonne vari, il contenimento dell'ansia, della rabbia, dello stress psico-fisico sarebbe forse impossibile.
In merito ai ricorsi, trovo che siano un'arrampicata sugli specchi, foriera di un'ulteriore spirale di ricorsi, che, per quel che mi riguarda, potrebbe avere come unica conseguenza positiva qualche giorno in più per studiare, in nome di quella giustizia per la quale le prove dovrebbero essere sostenute da tutti, ricorsisti e non, nel medesimo momento.
Chi utilizza i bigliettini credo non si sia mai schiodato dalla logica della scuola media, ma non me ne meraviglio, se raffronto questa modalità alla media qualitativa degli insegnanti che conosco.

Roberto_R ha scritto:

totalrec ha scritto:
Da allora so che Santa Caterina d'Alessandria è patrona dell'Università di Siena. E scusate se è poco.

Io avrei raffigurato Ipazia, alessandrina di ben altra statura.

mhmmm
almeno sai chi è santa caterina d'alessandria?

o almeno sai dirmi qualche teorema importante dimostrato da Ipazia?

Un bel tacer non fu mai scritto.

ramjet ha scritto:

Roberto_R ha scritto:

totalrec ha scritto:
Da allora so che Santa Caterina d'Alessandria è patrona dell'Università di Siena. E scusate se è poco.

Io avrei raffigurato Ipazia, alessandrina di ben altra statura.

mhmmm
almeno sai chi è santa caterina d'alessandria?

o almeno sai dirmi qualche teorema importante dimostrato da Ipazia?

Un bel tacer non fu mai scritto.

Di Santa Caterina non sapevo nulla prima di leggere il post, poi sono andato in rete e su wiki ho letto che è stata santificata perchè martire, uccisa perchè non si è convertita al paganesimo, riuscendo semmai lei stessa a convertire alcune persone importanti al cristianesimo.
Peccato che l'abbiano uccisa, ovvio, ma le conversioni non sono questione che mi entusiasma (sono ateo).
Di Ipazia so che è stata uccisa perchè donna colta e pagana, che non si sottometteva all'autorità religiosa cristiana (probabile mandante San Cirillo).
Insomma è una martire laica, ad un ateo certamente più simpatica; ma ovviamente è una questione di opinioni.

Voi siete troppo ottimisti ed avete troppa fiducia sull'altrui onestà (compresa quella dei "vigilanti"), io spero almeno che non sia permesso andare in bagno, puoi competere con un docente poco preparato che cerca di scopiazzare, non puoi competere con qualcuno che tablet alla mano ha accesso a tutto lo scibile!

totalrec ha scritto:

pikkia ha scritto:Aiutarsi con "i pizzini" non significa necessariamente essere un insegnante incompetente...

Ah no?

No!!!Significa comportarsi in modo scorretto... ma è ovvio che una cosa non esclude l'altra.

ragazzi dopo tanti giorni di studio per la prima volta mi fermo e penso alla categoria "raccomandati"... che tristezza. poche ore fa mi ha chiamato mia madre per dirmi che sua cugina, che partecipera' al concorso, si sta organizzando per avere una raccomandazione (nel mio paese ci sono diversi insegnanti inseriti negli elenchi della commissione) e mi dice: "Mia cugina mi ha chiesto se conosci qualcuno che puo' avere un occhio di riguardo per voi" ragazzi, ho urlato come una pazza dicendo che mai e poi mai sarei scesa a compromessi! L'integrita' per fare questo lavoro e' INDISPENSABILE! Chi, invece di studiare, perde tempo alla ricerca di scorciatoie non DEVE preparare le future generazioni alla vita! Non puo'!
Dopo questa conversazione, pero', mi sento triste. Tante ore sui libri e poi arrivano loro, i Raccomandati...che sono piu' forti...nooooo, non puo' essere cosi', ma forse lo e'!

pikkia ha scritto:

totalrec ha scritto:

pikkia ha scritto:Aiutarsi con "i pizzini" non significa necessariamente essere un insegnante incompetente...

Ah no?

No!!!Significa comportarsi in modo scorretto... ma è ovvio che una cosa non esclude l'altra.

Se usi i bigliettini, qualche competenza ti manca di sicuro..

Dovremmo confrontarci ad armi pari! Studiare. Punto. I "pizzini" li usi se non sai, se non conosci!

assunta u ha scritto:Dovremmo confrontarci ad armi pari! Studiare. Punto. I "pizzini" li usi se non sai, se non conosci!

No: li usa chi non ha voglia di studiare.

si si, scusa. Intendevo proprio quello

assunta u ha scritto: che tristezza. poche ore fa mi ha chiamato mia madre per dirmi che sua cugina, che partecipera' al concorso, si sta organizzando per avere una raccomandazione ... ho urlato come una pazza dicendo che mai e poi mai sarei scesa a compromessi!

Nel mio post, qualche pagina fa, ho raccontato la mia esperienza del concorso del 1990.
Come ben vedete i tempi sono cambiati, i concorsi li hanno modificati, ma il "vizietto"di cercare scorciatoie non muore mai.
I raccomandati sono sempre esistiti e sempre esisteranno, non è qualunquismo è realismo.
Sta a noi scegliere dove stare. Ma scegliere consapevolmente, sapendo che potrebbe passarci davanti chi sa meno di noi.
Il raccomandato vero non porta "pizzini" al concorso, non gli servono, non ce l'ha scritto in faccia di avere la strada spianata, anzi dissimula.
Ognuno farà poi i conti con la propria coscienza.

stefi2010 ha scritto:Il raccomandato vero non porta "pizzini" al concorso, non gli servono, non ce l'ha scritto in faccia di avere la strada spianata, anzi dissimula.

Spero di non cagionare la chiusura di un altro thread dicendo quanto sto per dire. Ormai hanno ammazzato più thread di OS le mie opinioni non allineate che formiche la bomboletta di Baygon che tengo sotto il lavandino.

Comunque.

Non sono solita suddividere il mondo in persone oneste vs. persone disoneste.
Non ho mai incontrato in vita mia una persona che potesse dirsi "onesta" in ogni ambito della sua vita relazionale. Anzi, le persone più indegne che io abbia mai conosciuto erano quelle che cianciavano di onestà e correttezza ad ogni piè sospinto. Considero la distinzione tra "onestà" e "disonestà" come pura astrazione che ciascuno di noi, a seconda delle circostanze, utilizza al meglio che può come clava per farsi strada tra i propri simili. E' una distinzione che aborro e che - almeno ai miei occhi - qualifica immediatamente la persona che ho di fronte: chi mi parla di "onestà", "moralità" e cose così o è un cialtrone che, presunta onestà a parte, non possiede nessun'altra qualità oggettiva da vantare, oppure sta cercando di truffarmi. In entrambi i casi lo evito.

Sono invece solita dividere il mondo in persone competenti e persone incompetenti. La padronanza nel proprio campo di specializzazione non è un'astrazione, ma una qualità concretamente tangibile e verificabile. Di conseguenza, non ho nulla in contrario se una persona dotata di tali qualità utilizza, ad esempio, una raccomandazione (o "cooptazione", come la si definisce in termini meno brutali) per accedere al livello professionale che le spetta di diritto senza dover sopportare le assurde trafile che una procedura concorsuale impone ai suoi candidati.
Ho conosciuto in vita mia solo due persone notoriamente assunte "per cooptazione" nell'ambiente liceale/universitario; ed erano persone di grande competenza, cultura e umanità. Quali che fossero i metodi che avevano utilizzato per raggiungere il loro status, la loro carica era ricoperta più che degnamente.

Per lo stesso motivo, non nutro il minimo rispetto per i puzzolenti plebei che si presentano ai concorsi con le mutande straripanti di bigliettini. Se non è questo un segno manifesto di incompetenza nel proprio campo di specializzazione, oltre che di deprecabile assenza di decoro, non so che cos'altro lo sia. Oltretutto, di "raccomandati" ne ho conosciuti solo un paio, entrambi, come dicevo, meritevoli del loro ruolo; di vincitori di concorso (o di esame SSIS) per esondazione lombare di cartucciere ne ho conosciuti a centinaia, tutti - o quasi - meritevoli di una carriera nella cottura di doppi cheeseburger, non certo nei gradi della pubblica istruzione.

totalrec ha scritto:

stefi2010 ha scritto:Il raccomandato vero non porta "pizzini" al concorso, non gli servono, non ce l'ha scritto in faccia di avere la strada spianata, anzi dissimula.

Di conseguenza, non ho nulla in contrario se una persona dotata di tali qualità utilizza, ad esempio, una raccomandazione (o "cooptazione", come la si definisce in termini meno brutali) per accedere al livello professionale che le spetta di diritto senza dover sopportare le assurde trafile che una procedura concorsuale impone ai suoi candidati.
Ho conosciuto in vita mia solo due persone notoriamente assunte "per cooptazione" nell'ambiente liceale/universitario; ed erano persone di grande competenza, cultura e umanità. Quali che fossero i metodi che avevano utilizzato per raggiungere il loro status, la loro carica era ricoperta più che degnamente.

Dovresti cercare di capire che l'essere competente non può dispensare dal dover "sopportare le assurde trafile" che permettono al competente di emergere sugli incompetenti. La raccomandazione, o cooptazione, è di per sé una pratica immorale. Sarebbe immorale anche se, per assurdo, si raccomandassero o si cooptassero sempre le persone più meritevoli (cosa che, nella pratica, avviene piuttosto di rado).

Athanasius ha scritto:La raccomandazione, o cooptazione, è di per sé una pratica immorale. Sarebbe immorale anche se, per assurdo, si raccomandassero o si cooptassero sempre le persone più meritevoli (cosa che, nella pratica, avviene piuttosto di rado).

Come ho appena detto, "immorale" è un termine che non significa niente.
Non mi interessa sapere se un insegnante è morale o immorale.
Mi interessa sapere se è competente oppure no.
Se lo è, l'immoralità rappresenta (anche ammesso che le si possa attribuire un qualsivoglia significato), dal mio punto di vista, un neo del tutto trascurabile.

Athanasius ha scritto:

totalrec ha scritto:

stefi2010 ha scritto:Il raccomandato vero non porta "pizzini" al concorso, non gli servono, non ce l'ha scritto in faccia di avere la strada spianata, anzi dissimula.

Di conseguenza, non ho nulla in contrario se una persona dotata di tali qualità utilizza, ad esempio, una raccomandazione (o "cooptazione", come la si definisce in termini meno brutali) per accedere al livello professionale che le spetta di diritto senza dover sopportare le assurde trafile che una procedura concorsuale impone ai suoi candidati.
Ho conosciuto in vita mia solo due persone notoriamente assunte "per cooptazione" nell'ambiente liceale/universitario; ed erano persone di grande competenza, cultura e umanità. Quali che fossero i metodi che avevano utilizzato per raggiungere il loro status, la loro carica era ricoperta più che degnamente.

Dovresti cercare di capire che l'essere competente non può dispensare dal dover "sopportare le assurde trafile" che permettono al competente di emergere sugli incompetenti. La raccomandazione, o cooptazione, è di per sé una pratica immorale. Sarebbe immorale anche se, per assurdo, si raccomandassero o si cooptassero sempre le persone più meritevoli (cosa che, nella pratica, avviene piuttosto di rado).

A parità di bravura è giusto che vada avanti il cooptato o il non cooptato? E' tutto qui il dilemma! Per il fighetto raccomandato in virtù di diritti di nascita è più logico che sia lui in quanto erede di potente padre a mo di figlio di notaio ad accedere a posizioni di rilievo. E' raro trovare un figlio di cotanto padre o madre arrendersi all'evidenza e altruisticamente cedere il passo ad un peone senza nome magari leggermente più studioso di lui!

totalrec ha scritto:

stefi2010 ha scritto:Il raccomandato vero non porta "pizzini" al concorso, non gli servono, non ce l'ha scritto in faccia di avere la strada spianata, anzi dissimula.

Spero di non cagionare la chiusura di un altro thread dicendo quanto sto per dire. Ormai hanno ammazzato più thread di OS le mie opinioni non allineate che formiche la bomboletta di Baygon che tengo sotto il lavandino.

Chiudete questo thread, c'è pubblicità occulta !