preparazione prova orale infanzia

annacarla ha scritto:

nanà1980 ha scritto:X TUTTE: dopo SETTIMANE di lavoro ho finalmente "partorito" la mia uda sull'apparato digestivo: NON sono per niente soddisfatta... sarà che non mi piaceva l'argomento e mi sono più volte incartata mentre la sviluppavo. La invio a chi mi ha dato il suo indirizzo mail, VI PREGO, CONSIGLIATEMI SERIAMENTE COME MIGLIORARLA! Aspetto commenti (anche spietati, vanno benissimo!!!)


Ciao Nanà! ho del materiale molto bello che riguarda proprio l'apparato digerente!!! è fatto bene e secondo me è il modo giusto per insegnarlo ai bambini di 5 anni!

stefania cabras ha scritto:hai gia' pensato anche all' eta'??

sunshine80 ha scritto:

nanà1980 ha scritto:cerchiamo insieme di non cadere nel tranello!
che tipo di storia pensavi? butta giù a grandi linee la tua idea che ti aiutiamo...

io volevo partire da un effetto sorpresa chiamando i bimbi intorno a me e presentandogli uno scatolone con stoffe e maschere per poi condurli nel laboratorio vero e proprio vorrei che inizialmente fossero liberi di esplorare e poi che ognuno possa inventare il suo personaggio e creare una storia...è troppo complicato???


come stimolo alla curiosità e motivazione ci siamo!!! come sviluppo della creatività pure... però valuta le difficoltà: quanti anni hanno?

sunshine80 ha scritto:ragazze mi è venuta un'altra idea...se leggessi prima una storia tipo la sirenetta e poi chiedessi ai bambini nell'angolo dei travestimenti di interpretare il ruolo che preferiscono???meglio la prima???

hopeless ha scritto:Scusate la domanda pluta:solitamente le classi son formate da 20 bimbi con età diversa è vero che si prevedono raggruppamenti di piccoli gruppi ma non potrei pensare a lezione per soli bimbi di 5 anni. Gli altri che fanno? Non dovrei coinvolgerli tutti con compiti differenti e obiettivi diversi?


potresti lavorare solo con i bambini di 5 anni nell'angolo dei travestimenti, mentre altre colleghe potrebbero occuparsi del gruppo dei 3 e dei 4, facendo svolgere loro attività come psicomotricità, o lettura e ascolto di storie

chiara.damati ha scritto:ho trovato questo trafiletto sul travestimento, spero possa esserti d'aiuto:
Il gioco del travestimento è qualcosa di speciale nel gioco simbolico. E’ il gioco del sé, forse meglio è il sé che gioca. Si è, non si è più per poi riapparire e ritrovarsi. E’ la capacità che i bambini acquisiscono di giocare con la propria immagine e la propria identità, cogliendo della realtà gli elementi che rendono ogni oggetto, ogni personaggio unico: ne colgono l’essenzialità e con essa si travestono. Al bambino basta un mantello, un pezzo di stoffa preziosa, un guanto, un cappello per caratterizzarsi, per divenire, attraverso questa sorta di “oggetto transizionale”, quel personaggio che tale oggetto caratterizza (es. corona per il re). Questa trasformazione dà l’avvio allo svolgimento di una narrazione-rappresentazione che prende luogo da quei personaggi e che spazia negli ampi perimetri della scuola e della fantasia. Si può sostenere che nei giochi di personificazione compare e viene simbolizzato l’universo infantile: le figure e i personaggi che possono riguardare il quotidiano reale o virtuale (televisione, fiabe, etc.) o le figure fantastiche che riflettono principalmente i vissuti relativi alla maturazione del mondo pulsionale. Un gioco di trasformazione dove ciò che conta non è l’apparire, il sembrare agli altri (tipico del travestimento negli adulti) ma è l’essere. Il travestimento può dunque non evocare esattamente simbolicamente e percettivamente il personaggio, ma l’oggetto (mantello, cappello, etc.) fa essere, in quanto essenza, identità di quel ruolo/personaggio che si vuole evocare. Questa complessa operazione con evidenti implicazioni di ordine ludico simbolico e psicologico ha bisogno per svolgersi al meglio di un luogo ben definito, protetto contenuto nello spazio e opaco alla vista, in cui lo specchio pare essere elemento essenziale.