Invasioni barbariche e GaE

Salve a tutti colleghi,
sconcertata dalla notizia incresciosa della decisione dell'attuale governo di accorciare a 3 gli anni di permanenza dopo il ruolo in una provincia (ciò incentiverà gli sbarchi in massa e alla cieca in altre GaE) mi chiedo, ma so che lo fanno in molti, come ancora ci sia gente che parla di graduatorie ad esurimento. Forse intendono "esaurimento nervoso"? Allora capisco. Ma come si può esaurire una GaE se continuano a permettere ad ognuno di spostarsi ogni tre anni facendo continuamente cambiare (in peggio molto spesso) l'assetto delle GaE e causando, ancor peggio, l'esodo di chi invece avrebbe diritto a lavorare a casa propria? Guardate la situazione di Trento ad esempio: lì, intelligentemente, si sono tutelati dal resto del Paese chiudendo le immissioni da fuori provincia, fino al VERO esurimento delle loro GaE. Non credete che abbia più senso dire "sono decimo, o ventesimo" e posso più o meno calcolare quando andrò in ruolo perchè ho TOT persone davanti a me e stop, invece di continuare a barcollare nel nulla attendendo una nuova incursione barbarica????

Non puoi precludere la liberà mobilità ai lavoratori. L'Italia è un'unica Nazione: le province, le regioni, il nord e il sud, non sono stati separati. Quando un docente di Palermo va a Milano per lavorare vedi che resta sempre in Italia....non so se te ne sei accorta!

l'italia è unita solo sulla carta.
di fatto le divisioni e le differenze sono ancora evidentissime.
e così chi vive al sud non trova lavoro (nemmeno nella scuola)...
chi vive al nord spesso si ritrova (come la ministra passata) a trasferirsi al sud pur di riuscire a passare un concorso...
lo schifo è pari alla disperazione.
disperazione di chi resta, precario a vita e vien scavalcato sistematicamente grazie a votazioni altrui prese altrove (magari validissime ma vien comunque da chiedersi perchè sempre più vantaggiose...)
disperazione di chi parte e scavalca e non lo fa mai a cuor leggero, parimenti costretto dalle circostanze a fare una scelta spesso devastante che divide intere famiglie (quante colleghe lavorano qui...ma hanno marito e figli altrove...).
non è una vita e non riesco a vederlo come un sistema di vita e di lavoro dignitoso questo.
limite mio sicuramente, ma non ci riesco.
sogno da sempre abilitazioni regionali, torniamo al medioevo anche formalmente...tanto tutta questa modernità giova comunque a pochissimi se non a nessuno.
le necessità per questa regione sono tot, fai un conto delle possibilità, vedi dove ti conviene lavorare per vivere, lì abilitati e lì rimani.
così anche il precariato avrebbe un seppur minimo conteggio ipotetico degli anni da passare prima del ruolo...
sapere con certezza di che morte morire...sarà poco poetico ma personalmente lo troverei rilassante.

Fino a quando ci saranno persone che si sentono "derubate" da chi viene dal Sud, l'Italia sarà divisa virtualmente.
Per una volta ho avuto il piacere di sentirmi parte di un gruppo che aveva una sola bandiera ... mi riferisco al gruppo di studio che si è creato quando è iniziata l'avventura del concorso ... Ci scambiavamo idee e strategie per risolvere gli assurdi test pre-selelezione. Quante soluzioni abbiamo trovato insieme, senza chiederci se eravamo del Nord o del Sud, insieme lottavamo contro un solo nemico ...