commissario ad acta e giudice del lavoro
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commissario ad acta e giudice del lavoro
Non sono assolutamente d'accordo con chi sostiene che i ricorrenti inseriti a pettine per avere il ruolo sottratto loro nel biennio 2009/2010 debbano fare ricorso al giudice del lavoro.
è stato nominato un commissario ad acta che non può limitarsi ad intimare alla P.A. di riconoscere l'inserimento "pleno iure", ma DEVE se del caso sostituirsi alla P.A. ed adottare i provvedimenti omessi.
è scandaloso che ci si ostini - dopo il riconoscimento da parte di TAR, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale - a non dare attuazione ai nostri diritti.
Secondo me l'eventuale condotta dei dirigenti USP che non dovessero provvedere in tal senso, sarebbe penalmente rilevante (328, 323 c.p.).
è stato nominato un commissario ad acta che non può limitarsi ad intimare alla P.A. di riconoscere l'inserimento "pleno iure", ma DEVE se del caso sostituirsi alla P.A. ed adottare i provvedimenti omessi.
è scandaloso che ci si ostini - dopo il riconoscimento da parte di TAR, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale - a non dare attuazione ai nostri diritti.
Secondo me l'eventuale condotta dei dirigenti USP che non dovessero provvedere in tal senso, sarebbe penalmente rilevante (328, 323 c.p.).
m.precaria- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 28.04.11
Re: commissario ad acta e giudice del lavoro
m.precaria ha scritto:Non sono assolutamente d'accordo con chi sostiene che i ricorrenti inseriti a pettine per avere il ruolo sottratto loro nel biennio 2009/2010 debbano fare ricorso al giudice del lavoro.
è stato nominato un commissario ad acta che non può limitarsi ad intimare alla P.A. di riconoscere l'inserimento "pleno iure", ma DEVE se del caso sostituirsi alla P.A. ed adottare i provvedimenti omessi.
è scandaloso che ci si ostini - dopo il riconoscimento da parte di TAR, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale - a non dare attuazione ai nostri diritti.
Secondo me l'eventuale condotta dei dirigenti USP che non dovessero provvedere in tal senso, sarebbe penalmente rilevante (328, 323 c.p.).
Gli USP (oggi chiamati AT) stanno inserendo i ricorrenti, ma il danno subìto va determinato in modo ufficiale. Se il MIUR lo farà sua sponte, tanto meglio. Cioè predisporrà un ufficio, uno sportello, un modulo, qualsiasi cosa, che tu ricorrente compilerai e poi ti verrà calcolato se e dove avresti lavorato, se a TI o TD, e di conseguenza si quantificherà il danno.
Se tutto ciò il MIUR non lo predispone, o ci pensa un nuovo commissario (che stavolta dovrà avere il mandato di calcolare questo danno), oppure bisogna rivolgersi alla magistratura. Voglio dire, il commissario ha anche il mandato di dare i ruoli o gli incarichi mancati (in termini, per questi ultimi, di soldi e punteggio mancati)? E' indicato nel suo mandato? Lo chiedo sul serio perché non lo so.
Comunque non ho la sfera di cristallo, e ribadisco che sono sempre pronto a farmi stupire in positivo dalle Istituzioni. Ma sinceramente punterei sul giudice del lavoro se dovessi scommettere su chi se ne occuperà davvero...
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
Re: commissario ad acta e giudice del lavoro
m.precaria ha scritto:Non sono assolutamente d'accordo con chi sostiene che i ricorrenti inseriti a pettine per avere il ruolo sottratto loro nel biennio 2009/2010 debbano fare ricorso al giudice del lavoro.
è stato nominato un commissario ad acta che non può limitarsi ad intimare alla P.A. di riconoscere l'inserimento "pleno iure", ma DEVE se del caso sostituirsi alla P.A. ed adottare i provvedimenti omessi.
è scandaloso che ci si ostini - dopo il riconoscimento da parte di TAR, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale - a non dare attuazione ai nostri diritti.
Secondo me l'eventuale condotta dei dirigenti USP che non dovessero provvedere in tal senso, sarebbe penalmente rilevante (328, 323 c.p.).
Non capisco questa (inutile) sfuriata.
Chi è che sostiene che i ricorrenti inseriti a pettine per avere il ruolo sottratto loro nel biennio 2009/2010 debbano fare ricorso al giudice del lavoro?
Chi ti ha negato questo ruolo? Qualche collega forse?
Se fai parte delle famose 11 ordinanze esecutive del TAR
non dovrebbero essereci problemi.
Non pensi sia argomento da fare sbrigare agli avvocati dei sindacati di categoria, nel caso questa evenienza accada realmente e non secondo... future, probabili, eventuali ipotesi di corridoio paventate dai più irriducibili no-pettine?
foreveryoung- Messaggi : 565
Data d'iscrizione : 13.03.11
Re: commissario ad acta e giudice del lavoro
la volontà del Ministero di non procedere alle immissioni dei ricorrenti inseriti a pettine è indicata in uno dei resoconti degli ultimi incontri con il MIUR:
"l’inserimento a pettine agisce cautelarmente e chi ne beneficia deve ricorrere al Giudice ordinario per ottenere l’effettività e l’esecutività del provvedimento di inserimento, che è meramente cautelare e che, di per sé, non produce alcun diritto alla nomina"
così facendo si elude un provvedimento che la magistratura ha già emesso.
"l’inserimento a pettine agisce cautelarmente e chi ne beneficia deve ricorrere al Giudice ordinario per ottenere l’effettività e l’esecutività del provvedimento di inserimento, che è meramente cautelare e che, di per sé, non produce alcun diritto alla nomina"
così facendo si elude un provvedimento che la magistratura ha già emesso.
m.precaria- Messaggi : 44
Data d'iscrizione : 28.04.11
Re: commissario ad acta e giudice del lavoro
m.precaria ha scritto:la volontà del Ministero di non procedere alle immissioni dei ricorrenti inseriti a pettine è indicata in uno dei resoconti degli ultimi incontri con il MIUR:
"l’inserimento a pettine agisce cautelarmente e chi ne beneficia deve ricorrere al Giudice ordinario per ottenere l’effettività e l’esecutività del provvedimento di inserimento, che è meramente cautelare e che, di per sé, non produce alcun diritto alla nomina"
così facendo si elude un provvedimento che la magistratura ha già emesso.
Mi rivolgerei in ogni caso agli avvocati che ti hanno seguito, per capire davvero cosa il commissario è tenuto a fare e cosa invece sarebbe compito del MIUR. Ovviamente se esce fuori che il danno lo deve definire il MIUR, e il MIUR non si decide a farlo, ovviamente va citato in giudizio nuovamente.
Mi spiace sinceramente, ma non vedo altre vie se il mandato del commissario non prevede anche la definizione e risoluzione del danno. Ma questo certamente gli avvocati che ti hanno seguito sapranno dirtelo.
In bocca al lupo!!!
Albith- Messaggi : 10621
Data d'iscrizione : 22.08.10
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