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Abolizione III fascia e dottorato di ricerca

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Messaggio Da FredIII Gio Set 04, 2014 3:49 am

Con l'abolizione della III fascia delle G.I. finalmente la lungimiranza governativa italiana raggiunge il suo massimo compimento:

iscritto in III fascia non ho l'abilitazione ma un dottorato in fisica-matematica (durata 4-anni effettivi) con cui ho potuto ovviamente tenere dei corsi di esercitazioni in fisica-quantistica per studenti universitari ma non sono assolutamente idoneo a tenere nemmeno "5 ore" di supplenza in un qualsivogliasi istituto secondario, per il quale ovviamente occorrerà il 3+2+6mesi+concorso+triplo salto mortale+avvitamento e gol in rovesciata+un sacco di soldi.......

possibile che dopo anni e anni il dottorato di ricerca nella scuola arrivi addirittura a valere zero?

tralasciando lo stesso dottorato vorrei sottolineare inoltre che nei primi 7 mesi del solo corso di laurea in Fisica/Matematica si ricevono infinitamente più nozioni di quelle insegnabili in 13 anni dalla prima elementare al quinto superiore..... e non sto esagerando, è sconcertante!

di conseguenza sembra ovvio che per poter fare delle supplenze occorre laurea quinquennale + dottorato + 3+2+6mesi+concorso+triplo salto mortale+avvitamento e gol in rovesciata+un sacco di soldi....... + OVVIAMENTE IL PREMIO NOBEL

su internet 2 anni fa si scriveva questo e da oggi  con la nuova super scuola sarà anche peggio:

"Ma consideriamo ora una situazione che interessa numerosi precari, questa volta dell’Università. Chi ha conseguito un Dottorato di Ricerca è a tutti gli effetti abilitato ad insegnare in Università. Per diventare Ricercatore o Professore Universitario dovrà superare un concorso, ma non gli verrà mai chiesto di seguire un ulteriore corso di studi. E’ ritenuto infatti sufficiente ed adeguato il percorso di studi seguito (Laurea + Laurea Magistrale + Dottorato di Ricerca) per l’insegnamento in ambito universitario.

E qui sta l’assurdo: questi stessi Dottori di Ricerca, abilitati ad insegnare in Università, non sono ritenuti adeguati ad insegnare nella scuola secondaria! Per ottenere l’abilitazione dovranno superare il concorso per il TFA, frequentare un anno di studi pagando una somma spropositata di denaro, probabilmente senza poter contemporaneamente lavorare, e poi sperare che prima o poi si apra un nuovo concorso per poter entrare nelle graduatorie. E poi ci si chiede il perché dei Cervelli in fuga: questi Cervelli non stanno fuggendo via dall’Italia, ma sono piuttosto cacciati via da un Paese che non riesce ad offrire proprio nulla a coloro che possiedono il massimo grado di istruzione."

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Messaggio Da Pabloarchitect Gio Set 04, 2014 4:31 am

Concordo pienamente!

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Messaggio Da Disillusa Gio Set 04, 2014 8:16 am

FredIII ha scritto:Con l'abolizione della III fascia delle G.I. finalmente la lungimiranza governativa italiana raggiunge il suo massimo compimento:

iscritto in III fascia non ho l'abilitazione ma un dottorato in fisica-matematica (durata 4-anni effettivi) con cui ho potuto ovviamente tenere dei corsi di esercitazioni in fisica-quantistica per studenti universitari ma non sono assolutamente idoneo a tenere nemmeno "5 ore" di supplenza in un qualsivogliasi istituto secondario, per il quale ovviamente occorrerà il 3+2+6mesi+concorso+triplo salto mortale+avvitamento e gol in rovesciata+un sacco di soldi.......

possibile che dopo anni e anni il dottorato di ricerca nella scuola arrivi addirittura a valere zero?

tralasciando lo stesso dottorato vorrei sottolineare inoltre che nei primi 7 mesi del solo corso di laurea in Fisica/Matematica si ricevono infinitamente più nozioni di quelle insegnabili in 13 anni dalla prima elementare al quinto superiore..... e non sto esagerando, è sconcertante!

di conseguenza sembra ovvio che per poter fare delle supplenze occorre laurea quinquennale + dottorato + 3+2+6mesi+concorso+triplo salto mortale+avvitamento e gol in rovesciata+un sacco di soldi....... + OVVIAMENTE IL PREMIO NOBEL

su internet 2 anni fa si scriveva questo e da oggi  con la nuova super scuola sarà anche peggio:

"Ma consideriamo ora una situazione che interessa numerosi precari, questa volta dell’Università. Chi ha conseguito un Dottorato di Ricerca è a tutti gli effetti abilitato ad insegnare in Università. Per diventare Ricercatore o Professore Universitario dovrà superare un concorso, ma non gli verrà mai chiesto di seguire un ulteriore corso di studi. E’ ritenuto infatti sufficiente ed adeguato il percorso di studi seguito (Laurea + Laurea Magistrale + Dottorato di Ricerca) per l’insegnamento in ambito universitario.

E qui sta l’assurdo: questi stessi Dottori di Ricerca, abilitati ad insegnare in Università, non sono ritenuti adeguati ad insegnare nella scuola secondaria! Per ottenere l’abilitazione dovranno superare il concorso per il TFA, frequentare un anno di studi pagando una somma spropositata di denaro, probabilmente senza poter contemporaneamente lavorare, e poi sperare che prima o poi si apra un nuovo concorso per poter entrare nelle graduatorie. E poi ci si chiede il perché dei Cervelli in fuga: questi Cervelli non stanno fuggendo via dall’Italia, ma sono piuttosto cacciati via da un Paese che non riesce ad offrire proprio nulla a coloro che possiedono il massimo grado di istruzione."

è lo stesso motivo per cui un laureato e magari abilitato in lingue non può considerarsi abilitato per l'inglese alla primaria. Sono ordini diversi e l'utenza e il metodo d'insegnamento sono diversi.
In ogni caso, potrai utilizzare il dottorato come punteggio per il concorso

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Messaggio Da Atene Gio Set 04, 2014 8:45 am

Disillusa ha scritto:In ogni caso, potrai utilizzare il dottorato come punteggio per il concorso

Potrà se cambieranno le regole... per il concorso 2012 non erano previsti titoli valutabili!

Da dottore di ricerca, mi rendo conto che questo titolo vale sempre meno...

Atene

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Messaggio Da sassolino Gio Set 04, 2014 9:15 am

Mi permetto qui una breve riflessione.
è vero che durante il PhD "si ricevono infinitamente più nozioni di quelle insegnabili in 13 anni dalla prima elementare al quinto superiore". Se ci pensate però, saperle insegnare è un'altra cosa.
Non è solo questione di nozioni. Conoscere le metodologie didattiche, relazionarsi con fasce d'età in via di formazione, imparare la difficile arte della valutazione, aver avuto la possibilità durante un tirocinio di osservare un tutor esperto in azione, conoscere la normativa scolastica, avere almeno un'idea di come comportarsi con alunni con bisogni speciali, ecc...

è vero il paradosso del poter invece insegnare in università, ha sempre stupito anche me: credo sia questo il motivo per cui ogni tanto negli atenei ci si imbatte in professori davvero in gamba come ricercatori o studiosi ma totalmente incapaci di insegnare, o di dare voti equilibrati, o simili...
Ovviamente è solo un esempio e non riguarda voi, FredIII e Pabloarchitect - talvolta ci sono docenti bravissimi al di là di quello che è stato il loro percorso formativo. Però che un percorso formativo ad hoc per la scuola ci sia... beh, questo mi pare giusto, come ratio generale del sistema di reclutamento: c'è per tutte le professioni, perchè non ci dovrebbe essere per una delle più delicate e fondamentali del mondo?

Immaginatevi vostro figlio che torna a casa da scuola, lamentandosi di non capire nulla delle lezioni di inglese: eppure voi sapete che quel suo prof è preparatissimo, ha tenuto conferenze all'estero, ha alle spalle decine di pubblicazioni... Non è evidentemente detto che questo garantisca sulle sue capacità didattiche.

(E lo scrivo da dottore di ricerca che potrà insegnare chissà tra quanti anni!!!! :D)

Poi sul fatto che, da abilitati, il punteggio di chi ha un PhD debba essere valorizzato, sono d'accordissimo, poichè si tratta di una formazione ad alto livello ecc.

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Messaggio Da gugu Gio Set 04, 2014 9:17 am

Atene ha scritto:
Disillusa ha scritto:In ogni caso, potrai utilizzare il dottorato come punteggio per il concorso

Potrà se cambieranno le regole... per il concorso 2012 non erano previsti titoli valutabili!

Da dottore di ricerca, mi rendo conto che questo titolo vale sempre meno...


Ti devi essere persa la tabella "titoli valutabili". Oppure tutta la procedura concorsuale.
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Messaggio Da Atene Gio Set 04, 2014 9:29 am

gugu ha scritto:
Atene ha scritto:
Disillusa ha scritto:In ogni caso, potrai utilizzare il dottorato come punteggio per il concorso

Potrà se cambieranno le regole... per il concorso 2012 non erano previsti titoli valutabili!

Da dottore di ricerca, mi rendo conto che questo titolo vale sempre meno...


Ti devi essere persa la tabella "titoli valutabili". Oppure tutta la procedura concorsuale.

OOPPPSSSS :-)

Hai ragione!!! Amnesia galoppante...

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Messaggio Da paolo86 Gio Set 04, 2014 11:31 am

Trovo la discussione interessante, e concordo con sassolino.
Anch'io sono un neo-dottore di ricerca, e ho (se mi scusate il francesismo) un certo giramento di zebedei per non aver potuto far valere il mio PhD quest'anno, avendolo conseguito a luglio [ma per inciso, ho dovuto conseguirlo a luglio perché ho frequentato il TFA l'anno scorso perdendo sei mesi di dottorato!!] e al netto di tutto non verrò chiamato all'inizio dell'anno scolastico per i ritardi nelle GI.
Anche io ho insegnato per 4 anni all'università in corsi di fisica, e non ho potuto far valere tutto questo nemmeno un punto in graduatoria (chissà perché gli ordini scolastici diversi tipo le medie valgono ma l'università no)

Tuttavia devo ammettere che la frequenza del TFA l'anno scorso mi ha fatto molto riflettere sulla distinzione tra preparazione e capacità di insegnamento. So di essere in minoranza, ma ho trovato il corso abilitante utile e interessante, e credo che abbia contribuito alla mia formazione come insegnante più del dottorato nonostante mi abbia dato meno conoscenze sulla mia disciplina.

Detto questo, se davvero nel 2015 ci sarà un concorso che ci possa tirare fuori dallo sprofondamento delle GI forse le cose andranno per il meglio, altrimenti noi che siamo troppo giovani per essere considerati precari ma abbiamo cercato sempre di fare le cose rispettando i tempi lo prenderemo, ri-scusate il francesismo, in quel posto.

Io sono ottimista di natura, e spero di poter fare una supplenza come si deve quest'anno chiamato da II fascia GI, poi con il concorso di poter sperare nel ruolo in tempi ragionevoli. Se così non sarà, effettivamente gli aspiranti supplenti con titoli valutabili saranno schiacciati da chi ha avuto l'opportunità di conquistarsi le GaE che a noi è preclusa semplicemente per l'età.

paolo86

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Messaggio Da FredIII Gio Set 04, 2014 4:53 pm

paolo86 ha scritto:Trovo la discussione interessante, e concordo con sassolino.
Anch'io sono un neo-dottore di ricerca, e ho (se mi scusate il francesismo) un certo giramento di zebedei per non aver potuto far valere il mio PhD quest'anno, avendolo conseguito a luglio [ma per inciso, ho dovuto conseguirlo a luglio perché ho frequentato il TFA l'anno scorso perdendo sei mesi di dottorato!!] e al netto di tutto non verrò chiamato all'inizio dell'anno scolastico per i ritardi nelle GI.
Anche io ho insegnato per 4 anni all'università in corsi di fisica, e non ho potuto far valere tutto questo nemmeno un punto in graduatoria (chissà perché gli ordini scolastici diversi tipo le medie valgono ma l'università no)

Tuttavia devo ammettere che la frequenza del TFA l'anno scorso mi ha fatto molto riflettere sulla distinzione tra preparazione e capacità di insegnamento. So di essere in minoranza, ma ho trovato il corso abilitante utile e interessante, e credo che abbia contribuito alla mia formazione come insegnante più del dottorato nonostante mi abbia dato meno conoscenze sulla mia disciplina.

Detto questo, se davvero nel 2015 ci sarà un concorso che ci possa tirare fuori dallo sprofondamento delle GI forse le cose andranno per il meglio, altrimenti noi che siamo troppo giovani per essere considerati precari ma abbiamo cercato sempre di fare le cose rispettando i tempi lo prenderemo, ri-scusate il francesismo, in quel posto.

Io sono ottimista di natura, e spero di poter fare una supplenza come si deve quest'anno chiamato da II fascia GI, poi con il concorso di poter sperare nel ruolo in tempi ragionevoli. Se così non sarà, effettivamente gli aspiranti supplenti con titoli valutabili saranno schiacciati da chi ha avuto l'opportunità di conquistarsi le GaE che a noi è preclusa semplicemente per l'età.

Perché il dottorato, che in teoria è un corso di formazione, prevede delle borse di studio mentre, ad esempio, il TFA, è a pagamento e per di più costa uno sproposito? Come faccio io a mantenere una famiglia senza essere pagato, anzi rimettendoci tanti soldi senza alcuna garanzia di insegnamento per più di un anno? Mi sembrerebbe molto più logico che un tirocinio di questo tipo sia previsto nei primi 6-12 mesi del contratto di lavoro che uno firma solo dopo aver superato il concorso, quindi che sia un tirocinio (ovviamente pagato) da effettuarsi e superare solo DOPO aver vinto il concorso pena la decadenza del posto di lavoro.... Che senso ha fermarsi dal lavorare (inteso con fare qualcosa in cambio di soldi) senza avere nessuna garanzia futura (se non superi il concorso hai perso soldi e tempo....)? Che faccio, chiamo a casa e dico, papà mammà controordine, torno a casa da voi per un paio d'anni e dovete mantenere me e la mia compagna (ed eventuali figli), dopo che i miei hanno festeggiato per il fatto che sia andato fuori di casa? PS: io ho superato da poco i 30 anni

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Messaggio Da gugu Gio Set 04, 2014 4:58 pm

Ognuno nella vita fa delle scelte. Il dottorato non "abilita" ad insegnare all'università altrimenti saresti un docente universitario e non vorresti insegnare nella scuola. Il dottorato non ha nulla a che vedere con la didattica né tanto meno copre aree generali della stessa.
Se uno fa il dottorato vuole fare ricerca; se non riesce a rimanere nell'università e vuole insegnare segua i percorsi abilitativi che gli altri hanno seguito, altrimenti faccia abilitare i docenti della secondaria per l'università.
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Messaggio Da cerbero97 Gio Set 04, 2014 5:06 pm

gugu ha scritto:Ognuno nella vita fa delle scelte. Il dottorato non "abilita" ad insegnare all'università altrimenti saresti un docente universitario e non vorresti insegnare nella scuola. Il dottorato non ha nulla a che vedere con la didattica né tanto meno copre aree generali della stessa.
Se uno fa il dottorato vuole fare ricerca; se non riesce a rimanere nell'università e vuole insegnare segua i percorsi abilitativi che gli altri hanno seguito, altrimenti faccia abilitare i docenti della secondaria per l'università.


Esatto gugu, anch'io sono dottore di ricerca ma ho sempre saputo sin dall'inizio che il titolo non era spendibile per l'insegnamento nelle scuole. Non confondiamo la ricerca con la didattica, sono due realtà totalmente distinte e irrelate. Io tengo dei piccoli corsi (30 ore) di lingua latina per gli studenti della triennale, ma non ho alcuna abilitazione per farlo, semplicemente ogni anno esce un bando e io presento domanda con i miei titoli. Mi sembra si stia facendolo solo un gran pasticcio qui: anche perché pure la carriera di docenza universitaria richiede un 'percorso' abilitante che in realtà consiste nel sottoporre a una commissione le proprie 12/15 pubblicazioni scientifiche (la cosiddetta 'abilitazione scientifica nazionale').

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Messaggio Da FredIII Gio Set 04, 2014 5:36 pm

cerbero97 ha scritto:
gugu ha scritto:Ognuno nella vita fa delle scelte. Il dottorato non "abilita" ad insegnare all'università altrimenti saresti un docente universitario e non vorresti insegnare nella scuola. Il dottorato non ha nulla a che vedere con la didattica né tanto meno copre aree generali della stessa.
Se uno fa il dottorato vuole fare ricerca; se non riesce a rimanere nell'università e vuole insegnare segua i percorsi abilitativi che gli altri hanno seguito, altrimenti faccia abilitare i docenti della secondaria per l'università.


Esatto gugu, anch'io sono dottore di ricerca ma ho sempre saputo sin dall'inizio che il titolo non era spendibile per l'insegnamento nelle scuole. Non confondiamo la ricerca con la didattica, sono due realtà totalmente distinte e irrelate. Io tengo dei piccoli corsi (30 ore) di lingua latina per gli studenti della triennale, ma non ho alcuna abilitazione per farlo, semplicemente ogni anno esce un bando e io presento domanda con i miei titoli. Mi sembra si stia facendolo solo un gran pasticcio qui: anche perché pure la carriera di docenza universitaria richiede un 'percorso' abilitante che in realtà consiste nel sottoporre a una commissione le proprie 12/15 pubblicazioni scientifiche (la cosiddetta 'abilitazione scientifica nazionale').

si infatti, la cosiddetta 'abilitazione scientifica nazionale', prevede il superamento di tre prove, il pagamento di 5000 euro, la perdita di un anno di tempo ed una tesina finale...

il presentare le pubblicazioni (frutto di un duro lavoro durante i quali si viene pagati) e basta è equivalente nel caso di un ricercatore a presentare gli anni di servizio per supplenze già effettuate nella scuola (duranti i quali si viene pagati).....

riguardo "Io tengo dei piccoli corsi (30 ore) di lingua latina per gli studenti della triennale, ma non ho alcuna abilitazione per farlo, semplicemente ogni anno esce un bando e io presento domanda con i miei titoli." posso assicurarti che ho provato anch'io nell'analogo in fisica, peccato che si presenti l'ordinario, l'associato o il ricercatore a tempo indeterminato di turno che per arrotondare si presenta e ti soffia il posto......

riguardo l'abilitazione universitaria per i docenti della secondaria è esattamente quello che succedeva di norma decenni fa, infatti più della metà del parco docenti universitario della mia facoltà è stata assunta di ruolo a tempo indeterminato non solo senza dottorato o abilitazione, ma anche senza nessuno concorso.... ovviamente ora non ci sono i fondi perché noi dobbiamo pagare le loro pensioni d'oro per questo nel frattempo è richiesta a nostre spese anni di super formazione.....

infine non credo di essere l'unico che il primo giorno di università del corso di analisi matematica la prima frase pronunciata dal prof è stata: chi viene dal liceo scientifico (dove in teoria si ricevono più nozioni di matematica che in ogni altra scuola) dimentichi tutto in fretta, perchè quello imparato non solo non serve a nulla ma può confondere le idee.... Non solo ho appurato con i mesi che avesse ragione, ma mi sono chiesto, anziché insegnare 3 scemenze e fare una marea di esercizi senza mai approfondire le basi teoriche di quanto fatto per 5 anni di liceo non potevo iniziare con lo studiare analisi matematica a 15 anni? Avrei finalmente compreso tutto e subito e non avrei perso un mare di tempo inutilmente.....

Probabilmente tra materie umanistiche e scientifiche c'è troppa differenza tra liceo e università per comprendere dall'esterno l'assurdità del problema...... poi in particolare parlo della mia esperienze riguardo la fisica e la matematica.....

se in primo liceo avessi avuto il docente di analisi dell'università (QUELLO NON ABILITATO) con lo stesso programma magari più diluito e con lo stesso metodo di insegnamento, mi sarei commosso dalla gioia visto la procedura iper-logico deduttiva dell'insegnamento, anzichè parlare dell'incompleto nulla per anni di liceo dove ti insegnano fare 100 disequazioni e 1000 integrali ma non ti dico nemmeno cosa siano i numeri nè la matematica stessa nè da dove escano le regole di risoluzione nè perché esistano, nè soprattuto che senza un corso di TEORIA della MATEMATICA qualunque calcolo analitico è la cosa più stupida e inutile del MONDO!

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Messaggio Da gugu Gio Set 04, 2014 5:55 pm

FredIII ha scritto:
se in primo liceo avessi avuto il docente di analisi dell'università (QUELLO NON ABILITATO) con lo stesso programma magari più diluito e con lo stesso metodo di insegnamento, mi sarei commosso dalla gioia visto la procedura iper-logico deduttiva dell'insegnamento, anzichè parlare dell'incompleto nulla per anni di liceo dove ti insegnano fare 100 disequazioni e 1000 integrali ma non ti dico nemmeno cosa siano i numeri nè la matematica stessa nè da dove escano le regole di risoluzione nè perché esistano, nè soprattuto che senza un corso di TEORIA della MATEMATICA qualunque calcolo analitico è la cosa più stupida e inutile del MONDO!


Si vede che non hai mai messo piede in una scuola. Sicuramente un TFA sulla parte pedagogica (ma anche una bella esperienza in un professionale) ti schiarirebbe di molto le idee sull'insegnamento secondario. Forse ti conviene restare nel mondo universitario in Italia o all'estero.
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Messaggio Da FredIII Gio Set 04, 2014 6:19 pm

gugu ha scritto:
FredIII ha scritto:
se in primo liceo avessi avuto il docente di analisi dell'università (QUELLO NON ABILITATO) con lo stesso programma magari più diluito e con lo stesso metodo di insegnamento, mi sarei commosso dalla gioia visto la procedura iper-logico deduttiva dell'insegnamento, anzichè parlare dell'incompleto nulla per anni di liceo dove ti insegnano fare 100 disequazioni e 1000 integrali ma non ti dico nemmeno cosa siano i numeri nè la matematica stessa nè da dove escano le regole di risoluzione nè perché esistano, nè soprattuto che senza un corso di TEORIA della MATEMATICA qualunque calcolo analitico è la cosa più stupida e inutile del MONDO!


Si vede che non hai mai messo piede in una scuola. Sicuramente un TFA sulla parte pedagogica (ma anche una bella esperienza in un professionale) ti schiarirebbe di molto le idee sull'insegnamento secondario. Forse ti conviene restare nel mondo universitario in Italia o all'estero.

sfondi una porta aperta:
da tempo parlo e conosco gente che insegna da anni in lingue, in fisica e in matematica (oltre ad avere parenti che lo fanno da 30 anni in matematica stessa figurati) e conosco gente che ha studiato fisica, filosofia e pedagogia (in successione), e posso assicurarti che mi hanno ribadito sempre 2 cose:

1- il livello scolastico degli ultimi 15 anni è peggiorato in maniera incredibile, ovvero la qualità dell'insegnamento come contenuti è caduta in maniera rovinosa (non pensavo in tutta onestà si potesse peggiorare)
2- gli insegnamenti pedagogici sarebbero da bandire al 95% per la loro supponente demenzialità......

a questo punto mi fai pensare che il punto 1 sia conseguenza del punto 2..... mahhhhh

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Messaggio Da cerbero97 Gio Set 04, 2014 9:00 pm

FredIII ha scritto:
gugu ha scritto:
FredIII ha scritto:
se in primo liceo avessi avuto il docente di analisi dell'università (QUELLO NON ABILITATO) con lo stesso programma magari più diluito e con lo stesso metodo di insegnamento, mi sarei commosso dalla gioia visto la procedura iper-logico deduttiva dell'insegnamento, anzichè parlare dell'incompleto nulla per anni di liceo dove ti insegnano fare 100 disequazioni e 1000 integrali ma non ti dico nemmeno cosa siano i numeri nè la matematica stessa nè da dove escano le regole di risoluzione nè perché esistano, nè soprattuto che senza un corso di TEORIA della MATEMATICA qualunque calcolo analitico è la cosa più stupida e inutile del MONDO!


Si vede che non hai mai messo piede in una scuola. Sicuramente un TFA sulla parte pedagogica (ma anche una bella esperienza in un professionale) ti schiarirebbe di molto le idee sull'insegnamento secondario. Forse ti conviene restare nel mondo universitario in Italia o all'estero.

sfondi una porta aperta:
da tempo parlo e conosco gente che insegna da anni in lingue, in fisica e in matematica (oltre ad avere parenti che lo fanno da 30 anni in matematica stessa figurati) e conosco gente che ha studiato fisica, filosofia e pedagogia (in successione), e posso assicurarti che mi hanno ribadito sempre 2 cose:

1- il livello scolastico degli ultimi 15 anni è peggiorato in maniera incredibile, ovvero la qualità dell'insegnamento come contenuti è caduta in maniera rovinosa (non pensavo in tutta onestà si potesse peggiorare)
2- gli insegnamenti pedagogici sarebbero da bandire al 95% per la loro supponente demenzialità......

a questo punto mi fai pensare che il punto 1 sia conseguenza del punto 2..... mahhhhh


Purtroppo se la qualità dell'insegnamento è crollata negli ultimi anni, ciò è dovuto proprio al fatto che un reclutamento massiccio e selvaggio a cavallo degli anni 2000 ha portato sulle cattedre di scuole medie e superiori gente senza la minima idea di basilari nozioni pedagogiche, che, volenti o nolenti, bisogna possedere per rapportarsi ad adolescenti di 12-17 anni. Negli ultimi anni con SSIS, TFA e in parte con i PAS si sta cercando di mettere un po' di ordine nell'abilitazione all'insegnamento (anche se per convinzione personale credo che tali percorsi debbano sempre prevedere una selezione iniziale sulla base delle conoscenze e non del servizio). Mi accodo a gugu: se puoi, resta nella ricerca e lascia perdere la didattica. Certo sono necessari dei sacrifici: a parte pochi predestinati, ormai un aspirante ricercatore in Italia deve mettere da parte l'idea di farsi una famiglia fino ai 40 anni e fino ai 35 forse deve mettere in conto di farsi sostenere finanziariamente dalla famiglia. Io sono un 'cacciatore di borse' post-doc in tutt'altro ambito rispetto al tuo e posso solo immaginare quanto possa essere affascinante fare ricerche e scoperte in fisica teorica (il tuo ambito, se non ho capito male). Guarda quanto ti offre l'estero, soprattutto i Paesi anglosassoni (America, Canada, ecc.) in termini di borse post-doc: sono tantissime in ambito umanistico, chissà quante ancor di più in fisica! Io stesso, pur non avendo alcuna conoscenza (a parte quella dei tre docenti che hanno scritto una lettera di presentazione per me) e pur avendo conseguito il dottorato in una disciplina umanistica in un piccolo dipartimento nato da una decina di anni, ho vinto quest'anno una piccola borsa a Chicago. So perfettamente che questa esperienza non cambierà la mia vita (finito il periodo coperto dalla borsa, si torna a casa..) e so anche che mi andrà di lusso se andrò alla pari con tutte le spese (viaggio, vitto e alloggio) che dovrò affrontare. Ma la passione per la ricerca è un qualcosa che ti senti dentro e sei disposto a tutto pur di assecondarla. Penso tu mi possa capire!

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Messaggio Da caminante Gio Set 04, 2014 11:03 pm

Ciao FredIII,
mi spiace che tu abbia incontrato testimonianze così negative dell'insegnamento in Italia.

Tuttavia io conosco docenti che dopo aver studiato con passione la teoria di un certa disciplina hanno trovato altrettanto interesse a imparare a insegnarla.

Anche la didattica e la pedagogia possono essere viste come occasioni di ricerca.

Magari in quel 5% di discorsi non supponenti e non demenziali di un Paulo Freire, un don Milani, un Antoine de la Galanderie, un Dewey o una Montessori puoi trovare la motivazione a prendere una supplenza, anche di poche ore e in un paesino sperduto lontano.
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Messaggio Da FredIII Ven Set 05, 2014 12:53 am

cerbero97 ha scritto:
FredIII ha scritto:
gugu ha scritto:
FredIII ha scritto:
se in primo liceo avessi avuto il docente di analisi dell'università (QUELLO NON ABILITATO) con lo stesso programma magari più diluito e con lo stesso metodo di insegnamento, mi sarei commosso dalla gioia visto la procedura iper-logico deduttiva dell'insegnamento, anzichè parlare dell'incompleto nulla per anni di liceo dove ti insegnano fare 100 disequazioni e 1000 integrali ma non ti dico nemmeno cosa siano i numeri nè la matematica stessa nè da dove escano le regole di risoluzione nè perché esistano, nè soprattuto che senza un corso di TEORIA della MATEMATICA qualunque calcolo analitico è la cosa più stupida e inutile del MONDO!


Si vede che non hai mai messo piede in una scuola. Sicuramente un TFA sulla parte pedagogica (ma anche una bella esperienza in un professionale) ti schiarirebbe di molto le idee sull'insegnamento secondario. Forse ti conviene restare nel mondo universitario in Italia o all'estero.

sfondi una porta aperta:
da tempo parlo e conosco gente che insegna da anni in lingue, in fisica e in matematica (oltre ad avere parenti che lo fanno da 30 anni in matematica stessa figurati) e conosco gente che ha studiato fisica, filosofia e pedagogia (in successione), e posso assicurarti che mi hanno ribadito sempre 2 cose:

1- il livello scolastico degli ultimi 15 anni è peggiorato in maniera incredibile, ovvero la qualità dell'insegnamento come contenuti è caduta in maniera rovinosa (non pensavo in tutta onestà si potesse peggiorare)
2- gli insegnamenti pedagogici sarebbero da bandire al 95% per la loro supponente demenzialità......

a questo punto mi fai pensare che il punto 1 sia conseguenza del punto 2..... mahhhhh




Purtroppo se la qualità dell'insegnamento è crollata negli ultimi anni, ciò è dovuto proprio al fatto che un reclutamento massiccio e selvaggio a cavallo degli anni 2000 ha portato sulle cattedre di scuole medie e superiori gente senza la minima idea di basilari nozioni pedagogiche, che, volenti o nolenti, bisogna possedere per rapportarsi ad adolescenti di 12-17 anni. Negli ultimi anni con SSIS, TFA e in parte con i PAS si sta cercando di mettere un po' di ordine nell'abilitazione all'insegnamento (anche se per convinzione personale credo che tali percorsi debbano sempre prevedere una selezione iniziale sulla base delle conoscenze e non del servizio). Mi accodo a gugu: se puoi, resta nella ricerca e lascia perdere la didattica. Certo sono necessari dei sacrifici: a parte pochi predestinati, ormai un aspirante ricercatore in Italia deve mettere da parte l'idea di farsi una famiglia fino ai 40 anni e fino ai 35 forse deve mettere in conto di farsi sostenere finanziariamente dalla famiglia. Io sono un 'cacciatore di borse' post-doc in tutt'altro ambito rispetto al tuo e posso solo immaginare quanto possa essere affascinante fare ricerche e scoperte in fisica teorica (il tuo ambito, se non ho capito male). Guarda quanto ti offre l'estero, soprattutto i Paesi anglosassoni (America, Canada, ecc.) in termini di borse post-doc: sono tantissime in ambito umanistico, chissà quante ancor di più in fisica! Io stesso, pur non avendo alcuna conoscenza (a parte quella dei tre docenti che hanno scritto una lettera di presentazione per me) e pur avendo conseguito il dottorato in una disciplina umanistica in un piccolo dipartimento nato da una decina di anni, ho vinto quest'anno una piccola borsa a Chicago. So perfettamente che questa esperienza non cambierà la mia vita (finito il periodo coperto dalla borsa, si torna a casa..) e so anche che mi andrà di lusso se andrò alla pari con tutte le spese (viaggio, vitto e alloggio) che dovrò affrontare. Ma la passione per la ricerca è un qualcosa che ti senti dentro e sei disposto a tutto pur di assecondarla. Penso tu mi possa capire!

si il mio ambito è stato un particolare settore della fisica teorica, a cui negli ultimi 10 anni hanno chiuso gradualmente i rubinetti in favore di progetti più direttamente legati alla fisica sperimentale e soprattutto "più alla moda attuale" facendo scemare ogni sogno iniziale a meno di non essere mosochisti e continuare a lavorare gratis o mantenuti da qualcuno 6 mesi si e gli altri pure...

purtroppo la mia passione per la ricerca, molto forte e ambiziosa a 19 anni (altrimenti non mi sarei sognato di fare  fisica, in particolare teorica) ha iniziato a vacillare sui 23 anni e si è quasi del tutto spenta dopo i 26-27 anni... sapete il motivo principale che mi ha quasi bruciato tutto l'entusiasmo iniziale? I motivi economici! Quando mi sono dovuto scontrare con il fatto che il denaro ricevuto se e quando lo era non è sufficiente a poter vivere una vita serena e indipendente, a poter fare una visita medica imprevista, a poter pagare l'assicurazione auto a dover perdere sempre tempo a cercare di riuscire a porre rimedio alla necessità di denaro, cosa incompatibile con una qualunque ricerca in fisica che richiede 24/24ore di totale concentrazione, bè sinceramente ho capito di essere in un vicolo cieco, in cui si doveva scegliere tra continuare ad essere masochisti, trovare un mecenate disposto a mantenervi o cambiare mestiere...
non volendo al momento cambiare paese anche per necessità affettive credo che la mia esperienza nella ricerca sia terminata nonostante le pubblicazioni internazionali in ambiti veramente importanti del settore... (come altri miei colleghi d'altronde)

sono veramente stufo di vedere che i miei vecchi amici che non hanno studiato ora alla mia età sono sposati con famiglia e vivono una vita serena, mentre io, che ero quello con il massimo dei voti alle elementari, alle medie, con la più alta media scolastica di tutto il liceo di 1000 persone, che ho avuto la media voti del 30/30 spaccato nel mio corso di laurea senza dover togliere mai nessun esame, per poter avere una vita propria devo sperare nei 40 anni se tutto va bene e soprattutto se mi occupo solo di ciò che piace alla maggioranza (che magari tra 20 anni sarà di nuovo la minoranza come spesso accade in fisica)

il mio professore di riferimento mi ha sempre confermato che il mio problema fosse il fatto di essere nato troppo tardi, bastavano almeno 10 anni prima e tutto sarebbe stato più semplice, dottorato-post-doc-assegni-posto di ricerca a tempo indeterminato ecc.

inoltre, non so voi, ma la mia famiglia, come molte altre che conosco, non ha mai pensato alla possibilità di sostenere un figlio vita natural durante senza fargli pesare qualunque spese a lui dovuta, per me la laurea è stata una forma di liberazione dato che i miei contavano i giorni e le spese (tasse annuali) sostenute e non sono stato nemmeno uno studente fuori sede...  
quindi solo l'idea di pensare che almeno fino a 35 anni avrei dovuto essere finanziato integralmente mi avrebbe fatto venire le convulsioni......

detto questo è più di un anno che sto approfondendo privatamente studi di informatica personali per cercare di cambiare ambito (comunque a me molto gradito) e tentare di fare qualcosa per mettermi in proprio per riuscire a crearmi uno stipendio dignitoso con tutte le incertezze e le paure del caso, e nel frattempo ho provato a guadagnare qualcosa per mantermi facendo trading finanziario! usando i risparmi delle borse di studio! (io che prima dei 24 anni non sapevo nemmeno di che colore fossero le banconote)

per inciso: quando accennai per curiosità a mia madre dell'esistenza del TFA a pagamento mi ha guardato con gli occhi di fuori, dicendomi: "ma come, alla tua età, ancora devi cacciarli tu i soldi???? ehhhh"

per finire: quest'anno mi sono iscritto alla graduatorie di istituto di III fascia, e in molte scuole della mia città per alcune delle 7 classi di concorso (matematica, fisica, elettronica, informatica ecc) a cui posso accedere sono dalla terza alla settima posizione........ ora Renzi le abolisce, mi sembra giusto, chi non ha soldi per finanziarsi i corsi di formazione abilitanti non ha diritto nemmeno a provarci!

Un pensiero di sinistra :-) dedicato al premier: ahhhhh se esistesse il reddito minimo garantito (impropriamente: reddito di cittadinanza) come in tutti o quasi gli altri paesi..... non mi sarei dovuto avvelenare la vita..... tra una borsa di studio e l'altra potevo mangiare bere e dormire, senza pensarci, senza dover dare conto a nessuno, e forse ora sarei  impegnatissimo a continuare il sogno che avevo a 19 anni, nella ricerca, per far progredire l'umanità e dare valore all'Italia e non a sfogarmi in maniera rancorosa su questo forum!

come disse Renzi a maggio: il reddito di cittadinanza non crea lavoro!!!!! ahahahahahah

PS: prima di 2 anni fa non sapevo nemmeno che il reddito minimo garantito esistesse e che quindi la vita poteva essere vissuta secondo le proprie scelte fino in fondo e non quelle imposte dagli altri!


Ultima modifica di FredIII il Ven Set 05, 2014 2:07 am - modificato 1 volta.

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Messaggio Da spielrein Ven Set 05, 2014 1:14 am

FredIII ha scritto:

si il mio ambito è stato un particolare settore della fisica teorica, a cui negli ultimi 10 anni hanno chiuso gradualmente i rubinetti in favore di progetti più direttamente legati alla fisica sperimentale e soprattutto "più alla moda attuale" facendo scemare ogni sogno iniziale a meno di non essere mosochisti e continuare a lavorare gratis o mantenuti da qualcuno 6 mesi si e gli altri pure...

purtroppo la mia passione per la ricerca, molto forte e ambiziosa a 19 anni (altrimenti non mi sarei sognato di fare  fisica, in particolare teorica) ha iniziato a vacillare sui 23 anni e si è quasi del tutto spenta dopo i 26-27 anni... sapete il motivo principale che mi ha quasi bruciato tutto l'entusiasmo iniziale? I motivi economici! Quando mi sono dovuto scontrare con il fatto che il denaro ricevuto se e quando lo era non è sufficiente a poter vivere una vita serena e indipendente, a poter fare una visita medica imprevista, a poter pagare l'assicurazione auto a dover perdere sempre tempo a cercare di riuscire a porre rimedio alla necessità di denaro, cosa incompatibile con una qualunque ricerca in fisica che richiede 24/24ore di totale concentrazione, bè sinceramente ho capito di essere in un vicolo cieco, in cui si doveva scegliere tra continuare ad essere masochisti, trovare un mecenate disposto a mantenervi o cambiare mestiere...
non volendo al momento cambiare paese anche per necessità affettive credo che la mia esperienza nella ricerca sia terminata nonostante le pubblicazioni internazionali in ambiti veramente importanti del settore... (come altri miei colleghi d'altronde)

sono veramente stufo di vedere che i miei vecchi amici che non hanno studiato ora alla mia età sono sposati con famiglia e vivono una vita serena, mentre io, che ero quello con il massimo dei voti alle elementari, alle medie, con la più alta media scolastica di tutto il liceo di 1000 persone, che ho avuto la media voti del 30/30 spaccato nel mio corso di laurea senza dover togliere mai nessun esame, per poter avere una vita propria devo sperare nei 40 anni se tutto va bene e soprattutto se mi occupo solo di ciò che piace alla maggioranza (che magari tra 20 anni sarà di nuovo la minoranza come spesso accade in fisica)

il mio professore di riferimento mi ha sempre confermato che il mio problema fosse il fatto di essere nato troppo tardi, bastavano almeno 10 anni prima e tutto sarebbe stato più semplice, dottorato-post-doc-assegni-posto di ricerca a tempo indeterminato ecc.

inoltre, non so voi, ma la mia famiglia, come molte altre che conosco, non ha mai pensato alla possibilità di sostenere un figlio vita natural durante senza fargli pesare qualunque spese a lui dovuta, per me la laurea è stata una forma di liberazione dato che i miei contavano i giorni e le spese (tasse annuali) sostenute e non sono stato nemmeno uno studente fuori sede...  
quindi solo l'idea di pensare che almeno fino a 35 anni avrei dovuto essere finanziato integralmente mi avrebbe fatto venire le convulsioni......

detto questo è più di un anno che sto approfondendo privatamente studi di informatica personali per cercare di cambiare ambito (comunque a me molto gradito) e tentare di fare qualcosa per mettermi in proprio per riuscire a crearmi uno stipendio dignitoso con tutte le incertezze e le paure del caso, e nel frattempo ho provato a guadagnare qualcosa per mantermi facendo trading finanziario! usando i risparmi delle borse di studio! (io che prima dei 24 anni non sapevo nemmeno di che colore fossero le banconote)

per inciso: quando accennai per curiosità a mia madre dell'esistenza del TFA a pagamento mi ha guardato con gli occhi di fuori, dicendomi: "ma come, alla tua età, ancora devi cacciarli tu i soldi???? ehhhh"

per finire: quest'anno mi sono iscritto alla graduatorie di istituto di III fascia, e in molte scuole della mia città per alcune delle 7 classi di concorso (matematica, fisica, elettronica, informatica ecc) a cui potrei insegnare sono dalla terza alla settima posizione........ ora Renzi le abolisce, mi sembra giusto, chi non ha soldi per finanziarsi i corsi di formazione abilitanti non ha diritto nemmeno a provarci!

Un pensiero di sinistra :-) dedicato al premier: ahhhhh se esistesse il reddito minimo garantito (impropiamente: reddito di cittadinanza) come in tutti o quasi gli altri paesi..... non mi sarei dovuto avvelenare la vita..... tra una borsa di studio e l'altra potevo mangiare bere e dormire, senza pensarci, senza dover dare conto a nessuno, e forse ora sarei  impegnatissimo a continuare il sogno che avevo a 19 anni, nella ricerca, per far progredire l'umanità e dare valore all'Italia e non a sfogarmi in maniera rancorosa su questo forum!

come disse Renzi a maggio: il reddito di cittadinanza non crea lavoro!!!!! ahahahahahah

PS: prima di 2 anni fa non sapevo nemmeno che il reddito minimo garantito esistesse e che quindi la vita poteva essere vissuta secondo le proprie scelte fino in fondo e non quelle imposte dagli altri!

tieni duro fred ; )

se sei su fb, se vuoi c'è questo gruppo di dottori di ricerca che chiedono di avere almeno l'abilitazione, io sono una di loro
https://www.facebook.com/groups/712336465455572/?ref=ts&fref=ts

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Messaggio Da FredIII Ven Set 05, 2014 2:03 am

spielrein ha scritto:

tieni duro fred   ; )

se sei su fb, se vuoi c'è questo gruppo di dottori di ricerca che chiedono di avere almeno l'abilitazione, io sono una di loro
https://www.facebook.com/groups/712336465455572/?ref=ts&fref=ts

grazie! dopo do un'occhiata!

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Messaggio Da FredIII Ven Set 05, 2014 4:28 pm

@spielrein ho visto online di altre lettere al ministero e petizioni sull'argomento negli ultimi due anni, sono state tutte completamente ignorate?

FredIII

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