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Messaggio Da speranza Dom Set 21, 2014 3:30 pm

Promemoria primo messaggio :

Nei 148000 docenti da immettere in ruolo dalle Gae sono compresi anche quelli che sono inseriti in più graduatorie?

speranza

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Messaggio Da Ospite Lun Set 22, 2014 4:11 pm

A mio parere, guardando troppo nel proprio piatto (o nel piatto del vicino) si perde la dimensione della tavola e di trasmettere messaggi completamente falsati. Cerchiamo di fare il punto della situazione e ragionare con la testa invece invece di farlo con la pancia. Analizzo e rispondo frase per frase.

iaiataf ha scritto:Ma come fate a far passare la gente che pretende il rispetto dei propri diritti per schizzinosa?
Se ti prendi la briga di andare a leggere i miei interventi su questo argomento potrai verificare che non imputo a nessuno di essere schizzinoso. Ritengo che lavorare nell'ambito territoriale della propria residenza-radice sia un'aspettativa sacrosanta.
Al tempo stesso faccio notare di aver usato il termine "aspettativa" e non quello di "diritto". Esistono ben altri diritti. Come ad esempio ritengo più sacrosanto il diritto di potersi spostare in questo pianeta senza che questo comporti dei costi insostenibili e senza sentirsi stranieri in casa altrui. Ma qui rischio di andare paurosamente off topic. Mi limito a dire che nell'attuale ordinamento socioeconomico non esiste il diritto ad avere un lavoro sotto casa.
Per anni ho creduto in altre concezioni del sistema sociale ed economico, per anni mi sono scontrato con l'idea che la proprietà privata è sacra e inviolabile, che il profitto è sacro e inviolabile, che la competizione sociale ed economica è sacra e inviolabile. L'umanità ha deciso che il rampantismo sociale ed economico è il bene, che la fratellanza, il comunismo, il socialismo, l'anarchismo, lo sviluppo sostenibile sono il male. Non capivo ma mi sono adeguato. Sono passati gli anni, sto invecchiando in un sistema sociale ed economico che non condivido, cerco di "sopravvivere" senza danneggiare o dissanguare il mio prossimo, ho perso tutte le mie speranze in quello che potevo vedere come "un mondo migliore". Ma per favore, non tiriamo in ballo "diritti" che non sono sanciti da nessuna Costituzione. La Costituzione italiana sancisce il diritto al lavoro, non il diritto al lavoro sotto casa.
Ovviamente non mi permetto di giudicare "schizzinoso" chi vuole un lavoro secondo le proprie aspettative, lo vogliamo tutti. Da qui a chiederlo come diritto dovuto ce ne passa.

iaiataf ha scritto:Sono questi i ragionamenti più pericolosi per la democrazia.
No, i ragionamenti più pericolosi per la democrazia sono quelli che hanno sempre portato il cittadino a votare per il candidato che prospettava le migliori aspettative per i propri scopi personali. Non per il candidato che prospettava la migliore soluzione per le proprie aspettative, non per il candidato che prospettava la migliore soluzione per la collettività. Ieri si votava per logiche clientelari e per interessi privati, oggi si vota per logiche populiste e demagogiche (la cosa, in realtà non cambia, cambia solo la "narrazione" usando un termine oggi in voga). E' questa la democrazia? No. Tanto meno è democrazia chiedere il soddisfacimento delle aspettative personali. Se poi vogliamo continuare a prenderci in giro pensando di essere in un sistema democratico perché possiamo scegliere, al momento di porre una crocetta su un foglio, tra un Berlusconi, un Renzi o un Grillo, e pretendere di vedere soddisfatte le nostre aspettative personali, allora sì, siamo in democrazia. Ma questa non è la mia democrazia.

iaiataf ha scritto:Le GE sono provinciali le GM regionali. Basta.
Appunto. Le GE non sono state concepite per far avere il posto fisso in provincia, sono state concepite come sistema di reclutamento per gli incarichi a tempo determinato organizzato, giustamente, su una base territoriale. Le GM sono state concepite per far avere il posto fisso in un ambito territoriale. Che poi abbiano pasticciato nel corso di 15 anni sulle finalità di queste graduatorie e, a maggior ragione, sulla gestione, è un altro paio di maniche. Ma è inammissibile che uno strumento sia giusto quando viene incontro alle nostre aspettative personali e sia ingiusto quando non lo fa. Uno strumento è giusto o ingiusto in un contesto generale e non in funzione del singolo individuo.

iaiataf ha scritto:Non possono fare finta di niente. Noi cittadini dobbiamo rispettare la legge ma anche loro, che le leggi le scrivono.
Loro chi? Sul piano teorico del diritto, il governo e il legislatore non rappresentano gli interessi di una singola categoria, ma gli interessi di un'intera collettività. Sul piano teorico del diritto, il governo e il legislatore devono attuare i provvedimenti che sono nell'interesse della collettività, non del singolo. Se provi a sondare scoprirai che molti altri cittadini non sono affatto contenti del fatto che saranno sottratte risorse per l'assunzione di 150 mila insegnanti (o giù di lì). Molti cittadini sono convinti che gli insegnanti sono troppi, che molti di loro dovrebbero essere sbattuti fuori a calci in c. e far lavorare di più quelli che restano, possibilmente pagandoli di meno. Perché chi non è insegnante e chi non aspira ad essere insegnante non ha alcun interesse che ci siano più insegnanti. Al limite può avere interesse nel fatto che ci siano pochi insegnanti che lavorino bene e che pesino il meno possibile sul bilancio dello Stato, in modo da dover sostenere un'imposizione fiscale di minore entità.
Nell'immaginario collettivo, pertanto, le leggi non si scrivono per favorire gli insegnanti e gli aspiranti insegnanti, si scrivono per favorire gli interessi della collettività. E l'interesse comune, nell'immaginario collettivo, è una Scuola che funzioni bene ma che costi poco. Per l'uomo della strada è più auspicabile una Scuola formata da un solo insegnante che produca gli stessi risultati di una Scuola formata da dieci insegnanti.

Altrimenti domani si alza la mattina un ministro e ci toglie la laurea.
Nell'immaginario collettivo di una nazione democratica, il ministro è sostenuto da una maggioranza eletta dal popolo. Se il ministro fa una scelta sbagliata il popolo punisce la maggioranza che l'ha sostenuto votando per un'altra maggioranza. Quindi, sempre nell'immaginario collettivo, se un ministro ci toglie la laurea è perché ritiene che possa essere utile alla collettività e si dovrà in un secondo momento attendere la valutazione a posteriori dell'elettorato che l'ha sostenuto più o meno direttamente.

Facessero il prossimo concorso nazionale.
Quindi? cosa proponi, l'eliminazione delle graduatorie attuali e un azzeramento? Non capisco il senso di questa frase.

A noi non possono cambiare le regole a giochi finiti. Abbiamo gli stessi diritti di chi è stato assunto quest' anno nella regione o provincia stabilita.
No, in un patto sociale le regole si possono cambiare anche a giochi finiti se questo va a beneficio della collettività. Scommetto che sei il primo a scandalizzarti per il fatto che il contributo di solidarietà a carico delle pensioni d'oro sia stato cassato perché si tratterebbe di un diritto acquisito. Scommetto che sei il primo che acclamerebbe come giusto un provvedimento che annulla le pensioni acquisite da ex insegnanti dopo 18 anni di servizio (le cosiddette "baby pensioni"). Scommetto che sei il primo che riterrebbe giusto un azzeramento di tutti gli organici e una selezione a cui dovrebbero partecipare annualmente tutti, insegnanti di ruolo, precari, II-III fascia e neoabilitati, per fare in modo che nella scuola lavorino i più meritevoli e i più capaci. A prescindere da qualsiasi anzianità e inquadramento giuridico. Scommetto che saresti favorevole a qualsiasi provvedimento non lesivo dei tuoi interessi personali, a prescindere dai diritti acquisiti. A questo punto dovresti però spiegarmi perché il tuo è un diritto acquisito e quello altrui no.

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Messaggio Da iaiataf Lun Set 22, 2014 4:20 pm

Grazie generals ma non ti ho chiesto nulla. Non capisco il tuo tono stizzito. Non sai se sono in GE o GM. Non sai se sono prima o centesima. Io non parlo di diritti solo personali ma di tutta la categoria. Non ho chiesto qualcosa due volte, quindi la tua frase iniziale non ha senso. Qui si continua a bacchettare e a dare del disinformato a chi come me esprime civilmente il proprio pensiero, e in particolare il proprio fermo no a questa pseudo riforma. Se leggi bene non ho parlato di diritto all' assunzione ma ho detto che le GE sono provinciali e le GM regionali e che se ci assumono devono farlo sulla base delle regole da loro stabilite. Non sono aspettative quelle di cui parlo ma diritti. Gli idonei poi non li ho proprio nominati. Mi hai voluto dare una lezioncina di educazione civica fuorviando il mio pensiero. Ti ringrazio comunque perché tutto è utile da sapere. Ma rimane il fatto che se ci facciamo andare sempre bene tutto, perderemo ogni credibilità come categoria, ed è un peccato. Facciamo un lavoro delicato e difficile e come tutti abbiamo il diritto di farlo con dignità.

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Messaggio Da iaiataf Lun Set 22, 2014 4:39 pm

Adesso rispondo al caro Gian che dietro tanti " scommetto" mi ha attribuito delle cose mostruose. Anche a te piace denigrare chi non ha le tue stesse idee e già questo e` grave. Siamo colleghi credo. Se tu ritieni che per il bene collettivo possano anche toglierci la laurea c' è poco da dire, rispetto il tuo punto di vista, ma lo considero assurdo. Se per te votare è solo mettere una crocetta per interesse individuale ok.  Ma se ti secca che io abbia usato il termine schizzinoso dicendo che nei tuoi interventi esso non compare (infatti io non lo attributivo a un tuo post) immagina quanto sgradevole sia per me leggere quello che tu mi attribuisci con tanta leggerezza e saccenza. Anche io sono una persona per la quale le battaglie individuali a niente servono, se non inserite in uno scenario di crescita collettiva. Non sai che persona, donna, docente io sia. Quindi non stravolgere il mio pensiero.
Sei sicuro di quello che dici sulle GE? A me sembra che tu sia in pieno delirio di onnipotenza. Tu conosci il retropensiero degli altri, giudichi, ammonisci. A te il compito di fare ordine. Hai una tua democrazia, un tuo concetto di Stato. Usi le parole degli altri, deformandole, per dimostrare come solo in te risieda la verità. E` molto scorretto quello che hai fatto a me, ma non importa. Serve a capire tante cose su questo Paese e sulla scuola.


Ultima modifica di iaiataf il Lun Set 22, 2014 5:13 pm - modificato 1 volta.

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Messaggio Da iaiataf Lun Set 22, 2014 4:41 pm

Grazie ancora a generals per la sua ulteriore risposta. Buona serata

iaiataf

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Messaggio Da Ospite Lun Set 22, 2014 5:25 pm

iaiataf ha scritto:Adesso rispondo al caro Gian che dietro tanti " scommetto" mi ha attribuito delle cose mostruose. Anche a te piace denigrare chi non ha le tue stesse idee e già questo e` grave. Siamo colleghi credo. Se tu ritieni che per il bene collettivo possano anche toglierci la laurea c' è poco da dire, rispetto il tuo punto di vista, ma lo considero assurdo. Se per te votare è solo mettere una crocetta per interesse individuale ok.  Ma se ti secca che io abbia usato il termine schizzinoso dicendo che nei tuoi interventi esso non compare (infatti io non lo attributivo a un tuo post) immagina quanto sgradevole sia per me leggere quello che tu mi attribuisci con tanta leggerezza e saccenza. Anche io sono una persona per la quale le battaglie individuali a niente servono, se non inserite in uno scenario di crescita collettiva. Non sai che persona, donna, docente io sia. Quindi non stravolgere il mio pensiero.
Il mio post (mai l'avessi fatto) è stato ispirato da un generico appello al rispetto dei diritti. E non sono intervenuto per denigrare, ma per cercare di porre dei paletti all'uso improprio delle parole. Fra cui la parola "diritto". Non ho espresso idee mie, ho solo fatto quello che si suol dire "avvocato del diavolo". E ho voluto sottolineare l'importante differenza che c'è fra un diritto e un'aspettativa.

Da quando c'è stata la boutade governativa ho letto di tutto e di più sempre con l'appello a diritti più o meno condivisi:
1) il diritto degli insegnanti di ruolo ad avere gli scatti di anzianità secondo il regime attuale contro l'ipotesi di assunzioni massive
2) il diritto degli insegnanti di ruolo alla mobilità contro l'idea degli organici funzionali finalizzata a inserire i precari della GAE
3) il diritto dei precari delle GAE ad essere assunti contro le aspettative degli insegnanti di ruolo che si vedrebbero ridotti gli avanzamenti di stipendio e la possibilità di fruire della mobilità annuale
4) il diritto degli idonei delle GM ad essere assunti prima dei precari GAE o viceversa
5) il diritto dei neoassunti delle GAE ad essere assunti nella provincia di iscrizione anche se i posti non ci sono per tutti
6) il diritto dei precari di seconda fascia ad essere assunti prima dei precari GAE se hanno meno anni d'insegnamento
7) il diritto dei precari di seconda o terza fascia a poter accedere alle supplenze anche se questo viene reso vano dalle assunzioni "massive" dalla GAE
il diritto dei neoabilitati alle assunzioni solo da concorso perché basato su criteri meritocratici
9) il diritto degli abilitati a fare un concorso aperto solo agli abilitati perché hanno sostenuto i costi di un corso abilitante
10) ecc. (e chi più ne ha più ne metta)

Diritti, diritti, diritti. E ogni diritto è prioritario su altri diritti, guarda caso è prioritario il diritto che si sarebbe acquisito e che verrebbe minacciato da altri diritti.

Intanto mostriamo il deprimente quadretto dei capponi che Renzo porta all'azzeccagarbugli. Deprimente perché ciascuno di noi reclama il proprio diritto pretendendo che sia elevato al rango di diritto dell'intera categoria e aspettandosi la solidarietà dell'intera categoria. Pronti a vedere come avversario chi ha diritti differenti.
Siamo una categoria? NO, siamo un insieme disordinato di persone, ciascuna con il proprio interesse personale, incapaci di concordare un obiettivo primario comune e, tanto meno, di assumere una presa di posizione comune e compatta nella rivendicazione di un eventuale diritto comune. Ergo, non c'è speranza.

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Messaggio Da iaiataf Lun Set 22, 2014 5:35 pm

Tutto rispettabile e giusto, finché non si perde di vista il rispetto per il pensiero altrui. Finché non si citano le parole degli altri per attribuirgli il senso che si vuole. La collettività che tanto difendi è fatta di persone, singole, che vanno rispettate. Cerchiamo di affermare il nostro pensiero senza prevaricare il prossimo. Dialoghiamo, confrontiamoci civilmente, senza credere di essere depositari del sapere assoluto. Per me la parola diritto ha un valore, per te un altro. OK. Ma non è distruggendoci a vicenda che diventeremo una categoria compatta.

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Messaggio Da catiusciagr Lun Set 22, 2014 6:58 pm

@ gian (e aiaitaf).

E' sufficiente nel tuo elenco di "diritti" cambiare "diritto" con ASPETTATIVA, per rendersi conto che questa "riforma" scontenta tutti.
Tutti proprio no, sicuramente va bene per i futuri ammessi al ruolo che sono disposti a cambiare provincia e regione, ma non per chi, avendo creato nella propria sede un "mondo" stabile, per es. una famiglia, vede ora davanti a sè un'incognita difficile da gestire.

"Ergo, non c'è speranza",

così concludi il post qui sopra...
ed io ripeto "non c'è speranza" e mi riferisco  non al mondo ma alle aspettative deluse, alla comprensione che tutto è stato fatto per risparmiare quattro soldi (perchè la riforma è un gran risparmio!), ovvero per gonfiarsi della buona azione compiuta e tutto senza nessun riferimento ad una scuola davvero "nuova" , seria, bella....
una scuola (quella del patto) in cui tutti saranno scontenti e sfruttati, in cui, dopo qualche anno, anche i nuovi docenti del 2015/16 cominceranno a brontolare...

L'ho scritto già altrove e per me resta un rebus.
Con riferimento alla secondaria di I e II grado, saranno immessi in ruolo più o meno 45.000 persone poichè bisogna escludere coloro che sono entrati già ques'anno, oltre agli iscritti di aaaa ed eeee.
Non solo, dai 45.000 bisogna escludere coloro che comunque  sarebbero entrati a sett 2015, snellendo se pur di poco le gae.
Mettiamo che siano 15'000.
A conti fatti (per evidente eccesso) i "nuovi" non sarebbero più di 30.000.
Dunque, mediamente, in ogni scuola ci sarà un solo nuovo docente o anche meno giacchè gli ins di disegno, ed. fisica, musica e diritto avrebbero trovato una sistemazione curriculare.

quell'unico (o quasi docente) dovrebbe:
-prendere qualche cattedra rimasta vacante;
-prendere altre ore disponibili (gli spezzoni);
-far "funzionare" la scuola;
-all'occorrenza far supplenze varie (solo alcune, perchè le "brevi" sarebbero assegnate a tutti...);
-mettere su qualche progetto.....
-se si può altro ancora.
ora, poichè questo non è possibile e poichè non è previsto l'intervento di supplenti normali...
mi chiedo come sarà risolto il problema di classi senza insegnante per poco o lungo tempo...

Unica soluzione, mi pare, potrebbe essere quella di impegnare a tempo pieno tutti gli insegnanti in servizio attuando un quadro orario flessibile che si adegui alle necessità del momento.

Davvero non so...o qui si tratta solo di chiacchiere o è vera la prima esternazione di Reggi: gli insegnati lavoreranno 36 ore!

ma torniamo alle aspettative
La mia ASPETTATIVA delusa è Questa:
iscritta in II fascia (tfa e pas) e anche in III e in procinto di frequentare in soprannumero un altro tfa per la cdc ao59.
lasciando stare ipotesi o aspettative su nomina a TI, speravo di continuare a lavorare nella scuola così come faccio dal 2009.

Non è un diritto, lo so bene; era una speranza... Ma il governo ha bisogno di quei quattro soldi...
e contonua a oglierli ai più poveri...
Tornando al rebus, ringrazio chi saprà  e  vorrà risolverlo.

catiusciagr

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Messaggio Da Ospite Lun Set 22, 2014 7:11 pm

iaiataf ha scritto:Tutto rispettabile e giusto, finché non si perde di vista il rispetto per il pensiero altrui. Finché non si citano le parole degli altri per attribuirgli il senso che si vuole. La collettività che tanto difendi è fatta di persone, singole, che vanno rispettate. Cerchiamo di affermare il nostro pensiero senza prevaricare il prossimo. Dialoghiamo, confrontiamoci civilmente, senza credere di essere depositari del sapere assoluto. Per me la parola diritto ha un valore, per te un altro. OK. Ma non è distruggendoci a vicenda che diventeremo una categoria compatta.
Ma io non voglio affatto prevaricare e non ritengo di essere depositario del sapere assoluto. Non ho assunto alcuna posizione in merito a questa "riforma" salvo quella di ritenere che, nei termini in cui è stata proposta e si svilupperà, si rivelerà un mezzo fallimento (per tutti). Faccio le mie constatazioni sulla base del fatto che non ci si sta confrontando, si sta solo difendendo a spada tratta quello che riteniamo giusto per noi singoli individui. Posso anche sbagliare nell'interpretare il tuo pensiero ma allora replica, fammi notare dove sbaglio e se il rilievo è pertinente dovrò necessariamente riformulare.

In merito al diritto, ciascuno di noi ha una percezione del diritto, personalmente ritengo che siano diritti insindacabili quelli che non limitano i diritti altrui, per questo ho messo in discussione il tuo approccio (chiedo scusa se ti ho offeso, non era mia intenzione), perché ho l'impressione che ciascuno di noi stia difendendo un proprio diritto contro le aspettative di altri.

Detto questo, per capirci, non rinnego il diritto dei precari GAE ad essere immessi in ruolo, non rinnego il diritto ad un'equa progressione stipendiale, non rinnego il diritto di lavorare per chi rimarrà tagliato fuori da questa immissione "massiva", non rinnego il diritto di chi lavora in un'altra regione a poter avvicinarsi alla propria famiglia, ecc. Ma diamine, rendiamoci conto che questo pacchetto, a prescindere da come sarà formulato e realizzato nella sua configurazione definitiva, renderà comunque felici alcuni e renderà infelici altri. Allora, in un confronto leale, dovremmo tutti chiederci quali possono essere le soluzioni che massimizzano il beneficio collettivo e minimizzano il costo collettivo. E' più importante che difendere l'immissione in ruolo 150 mila precari tagliando fuori tutti gli altri o difendere il diritto alla speranza di un lavoro di tutti, sia pure nella precarietà generale? E' più importante garantire la progressione stipendiale a tutti quelli che sono o saranno di ruolo oppure proporre un costo strutturale e perpetuo per controbilanciare una misura una tantum? E' più importante preservare il diritto alla mobilità di chi è già di ruolo o garantire il diritto alla stabilità territoriale di chi entrerà di ruolo? e così via.

Io non ho alcuna certezza, contrariamente a molti altri che, in questi giorni, non hanno alcun dubbio su cosa difendere e cosa contrastare in questa fantomatica riforma (per ora solo fantomatica).

Sono un insegnante di ruolo, per me sarebbe comodo difendere il mio diritto ad una progressione stipendiale, se non fosse per il fatto che in ogni caso gli scatti saranno toccati, a prescindere da quanti neoimmessi ci saranno a settembre 2015. Sarebbe comodo difendere il mio diritto ad un passaggio di cattedra prima che in quella classe di concorso confluiscano dei neoimmessi. Sarebbe comodo difendere un mio eventuale diritto ad avvicinarmi a casa, se non fosse per il fatto che attualmente ho preferito viaggiare a 40 km di distanza per fare un insegnamento che mi piace più di quello che, ad esempio, quest'anno avrei potuto ottenere in una scuola che dista 200 m dalla mia abitazione. Sarebbe comodo aspirare al mantenimento di una posizione privilegiata che mi offre un margine maggiore di benefici se non fosse che mi sento un merda a lavorare fianco a fianco con colleghi che hanno la mia età e la mia anzianità ma vegetano da un quarto di vita nel limbo di una graduatoria che non ti offre alcuna garanzia. Al tempo stesso, come ho detto altre volte, non mi aspetto nulla di buono da una improvvisa riforma, ancora da scrivere e applicare, spacciata come panacea di tutti i mali all'insegna della demagogia più subdola (l'immagine prevalente di questa riforma è che i precari saranno eliminati, tutto il resto è passato come "marginale").

Questa riforma farà parecchi scontenti, ma il punto è che non c'è nessuna riforma che potrebbe fare tutti contenti. E probabilmente si rivelerà, a posteriori, una riforma che ci presenterà un conto da pagare. A tutti. Come è successo per tutte le passate riforme. Una cosa è certa: ho il buon gusto di sperare che tanti colleghi che vegetano attualmente nelle graduatorie ad esaurimento e che vivono nella precarietà da 10-15-20 anni possano finalmente raggiungere questo atteso traguardo. Qualsiasi condizione, per loro sarà migliore di quella attuale e migliore dei piccoli benefici di cui godiamo attualmente noi "di ruolo". Più avanti avremo tutti quanti da lamentarci di una condizione peggiore. Ma non diamo la colpa a chi ora sta aspettando l'immissione in ruolo o a chi ci impedirà di ottenre un trasferimento fra due anni o a chissà chi altro.

La competizione tra insegnanti fa il gioco di qualcun altro, che al momento sta sguazzando alla grande proprio rafforzato da questa stupida competizione.

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Messaggio Da Ospite Lun Set 22, 2014 7:21 pm

catiusciagr ha scritto:@ gian (e aiaitaf).

E' sufficiente nel tuo elenco di "diritti" cambiare "diritto" con ASPETTATIVA, per rendersi conto che questa "riforma" scontenta tutti.
E' quello che ho appena scritto. E se leggi il mio primo intervento parlavo di aspettative, non di diritti.

Tornando al rebus, ringrazio chi saprà  e  vorrà risolverlo.
Non entro nel merito dei calcoli a tavolino. Credo che la realtà dei dati aggregati sia troppo complessa per realizzare un modello previsionale sufficientemente affidabile. Per farlo dovrei prendermi in mano i dati degli organici in tutta l'Italia, delle graduatorie di tutte le province e di tutte le classi di concorso e lavorare sui dati non aggregati, scindendo le realtà territoriali e geografiche e quelle delle singole classi di concorso. Impiegherei mesi per farlo, perciò diffido di chiunque in 15 giorni o in un mese, ministro o insegnante, mi spari un modello previsionale. Fare previsioni sui dati aggregati riserva parecchie sorprese. E queste sorprese andranno delineandosi nei prossimi mesi.

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Messaggio Da iaiataf Lun Set 22, 2014 7:23 pm

Non si può argomentare di fronte ad una sequenza di "scommetto" basati sul nulla. Mi fa piacere che si siano abbassati i toni e spero che in futuro in questa e altre sedi ci si possa confrontate lealmente tra colleghi. Affermiamo le nostre idee senza macellare il pensiero altrui. Collaboriamo, abbiamo tutti qualcosa da imparare e da offrire. Buona serata.

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Messaggio Da Ospite Lun Set 22, 2014 7:42 pm

iaiataf ha scritto:Non si può argomentare di fronte ad una sequenza di "scommetto" basati sul nulla. Mi fa piacere che si siano abbassati i toni e spero che in futuro in questa e altre sedi ci si possa confrontate lealmente tra colleghi. Affermiamo le nostre idee senza macellare il pensiero altrui. Collaboriamo, abbiamo tutti qualcosa da imparare e da offrire. Buona serata.
E va' be, scusami per lo "scommetto", ho un linguaggio scritto colloquiale, non pensavo che potesse offendere. Potevi benissimo mandarmi a quel paese frase dopo frase entrando nel merito dei contenuti, non della forma.

Comunque non ho abbassato i toni, ho solo rimodulato per farti capire che la mia non voleva essere un'aggressione ma solo un confronto critico e senza guerre di trincea ;-)

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Messaggio Da gugu Lun Set 22, 2014 8:15 pm

avidodinformazioni ha scritto:150000 è un numero malsano.

Non è richiesto dalla commissione di giustizia, non tutti hanno 3 anni.

Non è atteso dai 150000, alcuni figurano in GaE e sono ben contenti di continuare a figurarvi soltanto.

Non è utile alla scuola, 50000 servono per coprire le cattedre vuote e 70000 sono il 10% degli organici di fatto, un numero più che sufficiente per l'organico funzionale.

Non è costituito tutto da meritevoli, alcuni sono dei bei caproni, in seconda fascia c'è gente più meritevole dei peggiori della GaE (non tutti ovviamente).

Credo e spero che 150000 si ridurrà ad un più prosaico 100000; questo eviterebbe la deportazione di massa.


Quando la matematica è un'opinione e 120 è uguale a 100.
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148000 reali o no? - Pagina 2 Empty Re: 148000 reali o no?

Messaggio Da Dec Lun Set 22, 2014 11:18 pm

generals ha scritto:
Dec ha scritto:
generals ha scritto:Mah, sembra che si scenda dalle nuvole. A me risulta che già oggi (come in passato) migliaia di persone per ottenere prima il ruolo si siano trasferite in altre province GAE con conseguente sacrifici personali in caso di assunzione, in molti casi un vero e proprio esodo di massa. E' da decenni che con sacrificio si va al nord nella speranza di avere prima il ruolo. Adesso scopriamo eventualmente la possibilità di cambiare provincia ma per ottenere immediatamente il ruolo e ci si lamenta. Davvero incredibile!!

Il punto è che in passato queste persone si sono sempre trasferite volontariamente, anche se spinte da necessità economiche. Nessun governo si è mai sognato di dire loro che se non accettavano il ruolo in una regione diversa sarebbero state cancellate anche dalla graduatoria della provincia che avevano liberamente scelto. Ora sembra che lo si voglia fare proprio con quelle persone che hanno sempre rifiutato di trasferirsi o che, dopo averlo fatto senza ottenere il ruolo, hanno scelto di ritornare indietro.
ma in cambio stanno offrendo una immissione in ruolo immediata con un piano epocale. L'alternativa per tanti sarebbe non entrare mai di ruolo e magari neanche fare supplenze o continuare per sempre con l'inferno delle supplenze. Non mi pare così assurdo, no?
Detto questo capisco ovviamente il disagio ma nel pdf tra l'altro si parla di altra provincia, non necessariamente regione. Altrimenti bisogna poi aspettare che si liberi il posto nella provincia scelta, semmai questo avverrà, questo è il problema....

Io sostengo che una persona deve essere libera di scegliere e che per poter scegliere deve avere tutti gli elementi a disposizione. Chi lo dice che le supplenze sono necessariamente un inferno e il ruolo necessariamente il paradiso? Lo dici tu e magari sarà vero per te, ma dovreste farvi una ragione del fatto che non tutto quello che vale per voi debba valere per tutti. Io mi chiedo quale valore legale potrà avere il censimento di dicembre, in assenza di dati certi sulla ripartizione dei ruoli. Se dico no, sono tagliato fuori anche se poi salta fuori un posto che mi interessa? Se dico sì, sono costretto ad accettare tutto quello che mi propongono (o in alternativa a cambiare mestiere) rinunciando a quello che mi era stato garantito al momento dell'abilitazione? Se mi si fa una proposta, io voglio leggere tutte le clausole, come quando vado a comprare qualcosa. A me sembra che la questione fondamentale sia questa, non se il piano sia più o meno epocale. Agitare lo spettro del non entrare mai di ruolo non serve a niente, quando sappiamo tutti benissimo che non è così, se non per qualche sessantenne, che fa un altro lavoro e che alla scuola è poco interessato (e che quasi certamente rinuncerà all'immissione), e che nel giro di pochi anni avremmo l'immissione anche senza Renzi.

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Messaggio Da Dec Lun Set 22, 2014 11:30 pm

gugu ha scritto:
iaiataf ha scritto:Ma come fate a far passare la gente che pretende il rispetto dei propri diritti per schizzinosa? Sono questi i ragionamenti più pericolosi per la democrazia. Le GE sono provinciali le GM regionali. Basta. Non possono fare finta di niente. Noi cittadini dobbiamo rispettare la legge ma anche loro, che le leggi le scrivono. Altrimenti domani si alza la mattina un ministro e ci toglie la laurea. Facessero il prossimo concorso nazionale. A noi non possono cambiare le regole a giochi finiti. Abbiamo gli stessi diritti di chi è stato assunto quest' anno nella regione o provincia stabilita.

Mi pare che il problema non si ponga; se vuoi rimanere nella tua provincia e tutto l'organico viene riempito dalle assunzioni ci rimani senza poter lavorare. Mi pare l'unico punto da aggiustare; si rimane in GE non lavorando.

Perché tu credi davvero che, dopo l'assunzione dei 148.000, nessun altro lavorerà più come insegnante?

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Messaggio Da Dec Lun Set 22, 2014 11:45 pm

generals ha scritto:addirittura queste supplenze e il precariato nella scuola non sono l'inferno? ti devi essere davvero abituato (assuefatto) in modo patologico per dire una cosa del genere.
Sul discorso ricognizione non penso proprio sia vincolante, serve al ministero per fare una programmazione. molti, e ne conosco, non accetteranno perchè hanno altra occupazione, altri dovranno dare un'indicazione sulla classe se ne fanno parte di più di una.
Sulla tua conclusione, e cioè che senza riforma avremmo l'assunzione di tutti in pochi anni, si commenta da sola secondo me....essendo quanto più lontano dalla realtà.

Di fronte a frasi come quelle che ho evidenziato e che sono totalmente prive di argomentazione, credo in effetti che sia difficile continuare a dialogare.
Praticamente mi hai dato del pazzo e del visionario. Accetto anche questo, figurati, ma non mi sembra che questo rafforzi le tue tesi.

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Messaggio Da Dec Lun Set 22, 2014 11:47 pm

generals ha scritto:
Dec ha scritto:
gugu ha scritto:
iaiataf ha scritto:Ma come fate a far passare la gente che pretende il rispetto dei propri diritti per schizzinosa? Sono questi i ragionamenti più pericolosi per la democrazia. Le GE sono provinciali le GM regionali. Basta. Non possono fare finta di niente. Noi cittadini dobbiamo rispettare la legge ma anche loro, che le leggi le scrivono. Altrimenti domani si alza la mattina un ministro e ci toglie la laurea. Facessero il prossimo concorso nazionale. A noi non possono cambiare le regole a giochi finiti. Abbiamo gli stessi diritti di chi è stato assunto quest' anno nella regione o provincia stabilita.

Mi pare che il problema non si ponga; se vuoi rimanere nella tua provincia e tutto l'organico viene riempito dalle assunzioni ci rimani senza poter lavorare. Mi pare l'unico punto da aggiustare; si rimane in GE non lavorando.

Perché tu credi davvero che, dopo l'assunzione dei 148.000, nessun altro lavorerà più come insegnante?
Bhè dopo questa maxi assunzione di 150 mila+60 mila concorso ne passerà di tempo per liberare posti in organico funzionale, tanti sono comunque notevolmente giovani rispetto all'età media dei docenti in ruolo. Scommettiamo qualcosa?

L'organico funzionale rimarrà su questi numeri o diminuirà man mano che ci saranno i pensionamenti? Perché nel primo caso mi sembra evidente che i vecchi docenti di ruolo che andranno in pensione dovranno essere sostituiti; infatti già si prevede un nuovo concorso per coprire questi posti dal 2016 al 2018 (se non ricordo male). Rileggendo ho visto che questi 60.000 li avevi già considerati. Dal 2019 non andrà più in pensione nessuno?

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