Dubbi su PART - TIME

Buongiorno, come da titolo vorrei dei chiarimenti sul part-time per i docenti.

Per ragioni personali, ho sempre preferito e preferisco lavorare su spezzoni, il che però comporta una maggiore selezione nella scelta degli istituti e, contestualmente, una più ristretta possibilità di ottenere incarichi annuali o al 30/6. Fatta questa premessa, e anche in vista dell'aggiornamento delle graduatorie il prossimo anno, mi domando:

1) caso COI: se al fine di ampliare la gamma di possibilità si inserisce un maggior numero di comuni/distretti/istituti (posto che verrà mantenuta l'assegnazione dei posti tramite algoritmo), qual'è la probabilità che - una volta individuato come assegnatario - un DS conceda il part-time sulla cattedra ottenuta? Naturalmente, non parlo di probabilità puramente matematica, ma di quali fattori/motivazioni possano incidere sulla concessione. So che il PT è a discrezione del dirigente e dipende anche dalla percentuale di docenti già in regime parziale su quella cdc, ma non mi è chiaro se questa percentuale si riferisca a quella cdc in tutta la regione/provincia, oppure nel singolo istituto. Dove è possibile eventualmente consultare questi dati?

2) caso COE (sia stesso comune, sia diverso): questo comporta ovviamente un aumento ancor maggiore delle possibilità, a fronte però di un aggravio logistico noto a tutti. Nel caso di cattedre esterne, è più semplice che il DS della scuola "principale" accordi il PT così da poter "gestire" il docente solo sul proprio istituto?

In linea generale, se si viene individuati come supplenti al 30/6 o al 31/8 e facendo immediatamente richiesta di PT, dopo quanto tempo entrerebbe in vigore?

Grazie sin da ora.

Il part time deve essere sempre concesso, a meno che non si verifichino una di queste due situazioni:
1) nella provincia e per la tua cdc è già stata superata la percentuale massima di docenti in part time (altamente improbabile)
I numeri li puoi richiedere all'usp.. ma ti assicuro che il limite è molto molto difficile da essere raggiunto.
2) il dirigente deve avere un validissimo motivo legato a cause di servizio... praticamente non dovrebbe esistere alcun altro disponibile ad insegnare quella disciplina.

Quindi, sia per il punto 1 che il 2, a meno che tu non insegni su una cdc particolarissima per la quale il numero di docenti in provincia è di poche unità, puoi stare tranquillo.

Per il resto non so aiutarti.

Titti76 ha scritto:

deve essere sempre concesso

non e' assolutamente vero
a parte pochi casi riconducibili
a situazione personale gravissima

https://www.agenzialavoro.tn.it/Schede-informative/Il-contratto-di-lavoro-a-tempo-parziale-part-time

il preside non deve neanche motivare il < no >

puo' dire < no > soltanto per cattiveria pura e semplice

Alex91 ha scritto:

lavorare su spezzoni

devi domandare soltanto spezzoni

una ottima ragione
per non dare il tempo parziale
e' che se ti assenti per una qualsiasi ragione
e deve essere convocato un supplente
questo dovrebbe aver diritto a uno stipendio pieno
a maggior ragione se arriva da distante
esempio: dal sud arriva al nord

(136)

Grazie ad entrambi per i chiarimenti.
Solo un punto non mi è chiaro nell'ultima risposta: se mi viene concesso (poniamo) un PT per 12 ore su 18, le 6 ore residue verrebbero comunque assegnate da G.i., a quel punto io lavorerei su uno spezzone di dodici ore. Una eventuale assenza su questo tempo parziale, perché mai dovrebbe determinare la corresponsione dello stipendio per intero a chi andrebbe a sostituirmi? Una volta ho preso 9 ore di un docente di ruolo che aveva il part-time di 15 ore (le altre 6 erano andate a completamento di un altro collega sopra di me in graduatoria), mica mi hanno pagato uno stipendio da 18 ore.
O c'è qualcosa che mi sfugge?

Alex91 ha scritto:

non mi e' chiaro nell'ultima risposta: se (...)

semplicemente non ci siamo capiti
e' ovvio che poi nel caso di tempo parziale
un supplente e' pagato soltanto per le ore svolte

e non si puo' portare via le ore
a chi ha preso il resto delle ore

ed e' questo il problema
per il quale il tempo parziale
NON e' un diritto che puo' essere richiesto
(neanche andando dal Giudice del Lavoro)

se si arriva da distante
e si deve prendere minimo una camera
(o a maggior ragione un appartamento)
con un tempo parziale si va in perdita

stipendio parziale meno spese = perdita economica mensile

sono pochi quelli che accettano
di lavorare in perdita per fare punteggio
(anche se esistono)

(189)

evolved_seasparrow_1 ha scritto:

ed e' questo il problema
per il quale il tempo parziale
NON e' un diritto che puo' essere richiesto
(neanche andando dal Giudice del Lavoro)

a parte pochi casi riconducibili
a situazione personale gravissima

< hanno diritto alla trasformazione a tempo parziale:

i lavoratori affetti da patologie oncologiche o cronico-degenerative

il lavoratore che la chiede in luogo
del congedo parentale o entro i limiti dello stesso ancora spettante >

https://www.agenzialavoro.tn.it/Schede-informative/Il-contratto-di-lavoro-a-tempo-parziale-part-time

(197)

Buongiorno, dato che il post mi sembra "risolto", mi permetto di scrivere il mio quesito a proposito di part time senza aprire un nuovo post.

Velocemente: se un docente fa tutta la carriera in part time (parlo ad esempio di 40 anni) quando andrà in pensione, cosa succederà dato che avrà versato la metà dei contributi? In teoria dovrebbe lavorare 80 anni invece di 40 ma non credo che sia un'impresa fattibile, quindi?

Grazie mille e buone feste a tutte e a tutti!

Giulio Testa ha scritto:Buongiorno, dato che il post mi sembra "risolto", mi permetto di scrivere il mio quesito a proposito di part time senza aprire un nuovo post.

Velocemente: se un docente fa tutta la carriera in part time (parlo ad esempio di 40 anni) quando andrà in pensione, cosa succederà dato che avrà versato la metà dei contributi? In teoria dovrebbe lavorare 80 anni invece di 40 ma non credo che sia un'impresa fattibile, quindi?

Grazie mille e buone feste a tutte e a tutti!

quindi andrà in pensione per vecchiaia e non per anzianità

e si accontenterà di ciò che avrà maturato.

Capito. Si andrà in pensione quando si raggiungerà l'età massima cui è consentito lavorare (che attualmente mi risulta essere 70 anni) e logicamente di pensione si prenderà circa la metà perché si è versato la metà dei contributi.