PROCEDURA CAMBIO CONTOCORRENTE

Sono docente a tempo indeterminato,  mi trovo a dover cambiare il conto corrente. Oggi sono andata in segreteria e l impiegata mi ha detto che devo fare tutta la procedura da sola su NOI PA, mi ci vorrà un pin.Domani ci provo. C'è qualcuno che si è trovato in tae situazione? Ed è corretto ciò che mi ha detto l addetta?

Sì, ma il pin te lo deve dare la segreteria! Mica te lo inventi tu.

1) chiedi il PIN al DSGA. Di norma è il DSGA che si occupa di queste operazioni, a meno che non abbia delegato ad un applicato di segreteria l'esecuzione di queste istanze
2) una volta ottenuto il PIN comunica la variazione dell'IBAN su NOIPA. Trovi la procedura nel menu all'interno dell'area riservata. La comunicazione della variazione delle coordinate bancarie sarà convalidata solo inserendo il PIN
3) non estinguere il vecchio conto corrente finché non vedrai accreditato lo stipendio sul nuovo conto. In caso di disguidi nell'attivazione dell'accredito sul nuovo conto (cosa molto probabile se la comunicazione delle nuove coordinate bancarie avviene oltre la fine del mese), lo stipendio ti verrà comunque accreditato sul vecchio conto.

tutto corretto quello che mi avete detto voi.Solo che quando sono passata in segreteria, dopo le 4, c'era un impiegata sola ,non la dsga , andro' la prossima settimana . Il vecchio conto l ho gia' estinto....anche perchè era un trasferimento di filiale all 'interno dello stesso istituto di credito. ho visto che col pin si puo' cambiare anche la residenza, secondo voi cambia qualcosa nello stipendio? non so a livello di addizionale comunale , familiari conviventi ecc...

stefy1879 ha scritto:tutto corretto quello che mi avete detto voi.Solo che quando sono passata in segreteria, dopo le 4, c'era un impiegata sola ,non la dsga , andro' la prossima settimana . Il vecchio conto l ho gia' estinto....

Scusa, ma lo stipendio di febbraio dove sarà accreditato? Lo sai che rischi ritardi per l'accredito? A meno che non ci sia uno storno dall'agenzia in cui era acceso il vecchio conto all'agenzia in cui hai il nuovo contro.

ho visto che col pin si puo' cambiare anche la residenza, secondo voi cambia qualcosa nello stipendio? non so a livello di addizionale comunale , familiari conviventi ecc...

Se il trasferimento è nell'ambito della stessa regione può cambiare l'aliquota dell'addizionale comunale. In tal caso è meglio comunicare al più presto all'amministrazione il cambio del domicilio fiscale, Il cambio di residenza non implica necessariamente una modifica per quanto riguarda i familiari, almeno per quanto riguarda l'aspetto fiscale: le agevolazioni fiscali (detrazione per familiari a carico) si applicano in funzione del vincolo di parentela e del reddito dei familiari a carico (che non deve superare una determinata soglia), a prescindere dalla residenza. Per circa 20 anni io e mia moglie abbiamo avuto residenze diverse ma ho sempre fruito della detrazione IRPEF per coniuge a carico. Non so se si applica lo stesso criterio anche per gli assegni familiari.

Hai ragione Gian, ed ho scelto un momento del mese infelice x trasferire il conto . Andrò Martedi mattina a chiedere il pin e ne avremo 17, poi farò subito la procedura.  L importante è che lo stipendio di Febbraio non mi vada "perso"...poi se ritarda non c'è problema. Secondo voi si può" perdere" l accredito di un docente a tempo indeterminato? Non so come funzionano i meccanismi del Tesoro,  immagino sia tutto informatizzato e centralizzato...

stefy1879 ha scritto:Hai ragione Gian, ed ho scelto un momento del mese infelice x trasferire il conto . Andrò Martedi mattina a chiedere il pin e ne avremo 17, poi farò subito la procedura.  L importante è che lo stipendio di Febbraio non mi vada "perso"...poi se ritarda non c'è problema. Secondo voi si può" perdere" l accredito di un docente a tempo indeterminato? Non so come funzionano i meccanismi del Tesoro,  immagino sia tutto informatizzato e centralizzato...

Immagini bene e proprio per questo motivo è naturale aspettarsi l'imprevisto: le procedure informatizzate sono stupide e funzionano egregiamente se l'ambito di applicazione è compatibile e coerente con lo standard. Tuttavia gli standard non prevedono tutta la casistica associata all'aleatorietà perciò resta un margine di grossa incertezza in merito alla gestione dell'imprevedibile.

Nel caso specifico (il tuo) arriverà per via telematica un ordine di accredito di una somma su un conto inesistente (perché terminato). La modalità con cui sarà gestito l'evento dipende da molteplici fattori. Alcuni esempi:
1) l'accredito sarà dirottato automaticamente sul nuovo conto. Questo è possibile solo se nella banca dati del vecchio istituto di credito viene mantenuto un record che reindirizza ad un'altra banca dati. Cosa fattibilissima ma presumo poco probabile: nessun istituto di credito ha l'interesse a mantenere banche dati appesantite da servizi destinati a ex clienti
2) l'accredito sarà gestito da operatori che, preso atto del disguido, provvederanno a dirottare "manualmente" l'accredito all'indirizzo appropriato. Altra soluzione fattibile, in genere quando si fa l'estinzione di un conto, nella procedura viene indicato un nuovo indirizzo bancario a cui dirottare eventuali istanze pervenute dopo l'estinzione. La procedura di dirottamento non sarà immediata in quanto richiede un protocollo di esecuzione che implica l'intervento del fattore umano, quindi richiederà tempi di esecuzione (e relativi ritardi) dell'ordine di pochi giorni o, addirittura, una o più settimane. Le banche sono veloci nell'esecuzione di istanze che riguardano i loro clienti, un po' meno quanto riguardano ex clienti.
3) il sistema informatico rileva l'errore e annulla l'operazione di ricezione. L'istanza telematica automatizzata ritorna al centro meccanografico di Latina e lì sono cazzi acidi: se in un'agenzia bancaria che gestisce un numero limitato di utenze prevedendo protocolli procedurali di emergenza che passano attraverso gli operatori, in un cenro meccanografico che gestisce decine o centinaia di migliaia di utenze, l'intoppo in un sistema informatico automatizzato può richiedere tempi biblici per la sua risoluzione.

La cosa migliore - a mio parere - è quella di segnalare il problema al CRT RTS (Ragioneria Territoriale dello Stato) di competenza in modo che il fattore umano possa intervenire in tempi relativamente brevi per risolvere il problema. In caso contrario rischi che il tuo stipendio (che in ogni modo non andrà mai perso) sia disponibile dopo settimane, se non mesi, di ritardo.

Cos è CRT ?

stefy1879 ha scritto:Cos è CRT ?

Scusami, è il frutto della mia mente taroccata. Volevo scrivere RTS (Ragioneria Territoriale dello Stato), invece mi è uscito fuori l'acronimo che identifica i monitor a tubo cadotico :-D