Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
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Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Gentili colleghi, secondo voi è normale convocare un prof in presidenza a dare spiegazione di ogni insufficienza data (allo scritto ed all'orale)?
Io capisco che il quinto anno faccia un po' paura, che l'ammissione sia uno scoglio da superare, ma davvero è il docente a dover essere messo in discussione professionalmente se una parte della classe non recupera lo scarso rendimento del I quadrimestre, nemmeno dopo più di 30 giorni di recupero (ripetizioni e verifiche)?
E se la studentesca non raggiunge il tanto agognato 5,51 (per avere il 6 da arrotondamento) nemmeno a fare l'interrogazione riproponendo le stesse domande (a risposta singola e chiusa) dello scritto?
È lecito convocare (anche su richiesta dei genitori) un docente dopo ogni tema copiato da internet, verifica consegnata in bianco, quiz copiato da appunti nascosti?
(sì, questo è il trend - aprire il libro non è un'opzione contemplata...e nemmeno seguire la lezione).
Come può un prof difendere la propria autonomia e professionalità se ad ogni valutazione negativa deve partire una sequela di pressioni e velate minacce e convocazioni in presidenza?
Addirittura, uno dei genitori (rappresentante in c.d.c nonché collega), visti i risultati negativi del proprio figlio, alla fine del I quadrimestre, ha riferito di voler fare una petizione contro il prof. (che, però, non è l'unico ad aver valutato negativamente lo stesso studente).
Ad oggi, e con tutta questa pressione è quasi impossibile lavorare serenamente.
Ogni buon consiglio è ben accetto.
Io capisco che il quinto anno faccia un po' paura, che l'ammissione sia uno scoglio da superare, ma davvero è il docente a dover essere messo in discussione professionalmente se una parte della classe non recupera lo scarso rendimento del I quadrimestre, nemmeno dopo più di 30 giorni di recupero (ripetizioni e verifiche)?
E se la studentesca non raggiunge il tanto agognato 5,51 (per avere il 6 da arrotondamento) nemmeno a fare l'interrogazione riproponendo le stesse domande (a risposta singola e chiusa) dello scritto?
È lecito convocare (anche su richiesta dei genitori) un docente dopo ogni tema copiato da internet, verifica consegnata in bianco, quiz copiato da appunti nascosti?
(sì, questo è il trend - aprire il libro non è un'opzione contemplata...e nemmeno seguire la lezione).
Come può un prof difendere la propria autonomia e professionalità se ad ogni valutazione negativa deve partire una sequela di pressioni e velate minacce e convocazioni in presidenza?
Addirittura, uno dei genitori (rappresentante in c.d.c nonché collega), visti i risultati negativi del proprio figlio, alla fine del I quadrimestre, ha riferito di voler fare una petizione contro il prof. (che, però, non è l'unico ad aver valutato negativamente lo stesso studente).
Ad oggi, e con tutta questa pressione è quasi impossibile lavorare serenamente.
Ogni buon consiglio è ben accetto.
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Primo consiglio: trascrivi un giudizio analitico pertinente a supporto del voto numerico. A quel punto possono anche appigliarsi ai testicoli degli angeli.
Secondo consiglio: prendi in disparte il genitore-collega e dopo esserti accertata che non ci siano testimoni e che non abbia registratori accesi, digli che il suo geniale pargolo è una testa de cocio e che per quel che ti riguarda padre e figlio possono andare a fare in cielo se il pargolo non si decide a mettere il sederino sulla sedia.
Secondo consiglio: prendi in disparte il genitore-collega e dopo esserti accertata che non ci siano testimoni e che non abbia registratori accesi, digli che il suo geniale pargolo è una testa de cocio e che per quel che ti riguarda padre e figlio possono andare a fare in cielo se il pargolo non si decide a mettere il sederino sulla sedia.
Ospite- Ospite
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Grazie gian, per la leggiadrissima perifrasi
Ogni correzione è commentata (nel senso che segue a forma corretta/motivo della non correttezza).
Il voto finale (se non si tratta di prova a punti) è suddiviso a sua volta in giudizio sulla "forma" (correttezza ortografica, sintattica e presentazione...c'è ancora chi non mette la traccia o la mette di fantasia) e contenuto (proprietà di linguaggio, attinenza alla traccia)...
Manca, in effetti, anche un giudizio analitico e dettagliato.
Del resto, meno lo studente studia, più il prof lavora.
Ogni correzione è commentata (nel senso che segue a forma corretta/motivo della non correttezza).
Il voto finale (se non si tratta di prova a punti) è suddiviso a sua volta in giudizio sulla "forma" (correttezza ortografica, sintattica e presentazione...c'è ancora chi non mette la traccia o la mette di fantasia) e contenuto (proprietà di linguaggio, attinenza alla traccia)...
Manca, in effetti, anche un giudizio analitico e dettagliato.
Del resto, meno lo studente studia, più il prof lavora.
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Camilla13 ha scritto:Del resto, meno lo studente studia, più il prof lavora.
Verissimo :-\
Ospite- Ospite
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Questa settimana in un IV un ragazzo non ha svolto il compito assegnato alla sua fila ma quello del compagno di banco alla riconsegna dello stesso valutato come compito fuori traccia da me è andato a protestare con la vicepreside, che purtroppo ho scoperto essere per il male minore cioè il furbetto avra la possibilita di ripetere il compito perche non posso dimostrare che ha scambiato il foglio con l unico ragazzo che non aveva compagno di banco e a cui ricordo chiaramente di aver assegnato l altro compito. Per la vicepreside la mia parola vale come quella del ragazzo, però la classe ha una coordinatrice con le p.... che mi ha fatto trascrivere l accaduto sul registro elettronico per poi discuterne in CdC( ovviamente conoscendo il tipo non ha avuto dubbi sull accaduto) ma mi ha anche dato un ottimo consiglio: sul foglio con le tracce delle verifiche mettere i nomi degli alunni e farli firmare alla consegna alegare al compito la griglia di valutazione, in questo modo ci rimettono i fannulloni perché con una griglia rigida e dettagliata non ci sara nessun aggiustamento dei voti verdo l alto, che alla vice preside tanto piace!
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
gian ha scritto:Camilla13 ha scritto:Del resto, meno lo studente studia, più il prof lavora.
Verissimo :-\
Ovviamente lavoro di preparazione verifiche molto piu lungo!
pasqui74- Messaggi : 1485
Data d'iscrizione : 27.05.14
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Certo, l'intervento risolutore di un coordinatore "con le palle" sarebbe impagabile, ma non è questo il caso.
Il coordinatore è stato il primo a dare ad intendere che la studentesca andasse male SOLO nelle materie del prof. Salvo poi essere smentito in sede di scrutinio: metà della classe aveva insufficienze in tutte le materie del futuro scritto - terza prova inclusa - e non solo in quelle del prof...però solo il prof è stato convocato a ruota continua. Evidentemente, gli altri 3 e 4 non sono altrettanto insopportabili/inaccettabili.
Resta il quesito: è lecito convocare sempre e comunque lo stesso prof, senza proporre/disporre invece un bel c.d.c. straordinario per discuterne in maniera collegiale?
(gli altri docenti, per dire, non sapevano nulla delle continue convocazioni del prof...è stato il prof ad informarli, chiedendo se anche loro fossero stati interpellati a più riprese...).
Quando finisce il lecito "interesse" del genitore per l'andamento scolastico dei figli e comincia la molestia e lo stalking?
Il coordinatore è stato il primo a dare ad intendere che la studentesca andasse male SOLO nelle materie del prof. Salvo poi essere smentito in sede di scrutinio: metà della classe aveva insufficienze in tutte le materie del futuro scritto - terza prova inclusa - e non solo in quelle del prof...però solo il prof è stato convocato a ruota continua. Evidentemente, gli altri 3 e 4 non sono altrettanto insopportabili/inaccettabili.
Resta il quesito: è lecito convocare sempre e comunque lo stesso prof, senza proporre/disporre invece un bel c.d.c. straordinario per discuterne in maniera collegiale?
(gli altri docenti, per dire, non sapevano nulla delle continue convocazioni del prof...è stato il prof ad informarli, chiedendo se anche loro fossero stati interpellati a più riprese...).
Quando finisce il lecito "interesse" del genitore per l'andamento scolastico dei figli e comincia la molestia e lo stalking?
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Purtroppo è difficile inquadrare queste zone grigie senza una piena cognizione per poter definire dove termina un interesse giustificabile del genitore e dove inizia lo stalking. In ogni modo è inconcepibile che un docente debba essere abbandonato ad affrontare i conflitti da solo. Se ci sono dei problemi e non si riesce a superarli in un confronto diretto è opportuno che se ne parli in consiglio di classe, che piaccia o meno.
Sono coordinatore di sede, in pratica sono l'unico referente in sede, dal momento che la preside viene una volta l'anno. Sia per il ruolo che occupo sia perché sono sempre disponibile al dialogo senza lesinare l'autocritica, mi capita perciò di fare talvolta anche da catalizzatore di eventuali malcontenti espressi da studenti o da genitori (per la verità piuttosto rari, ma esistono comunque). Invito sempre gli interessati a parlarne apertamente e direttamente con il docente interessato evitando naturalmente conflitti e processi. La mia frase canonica è "io rispondo delle mie azioni e in ogni caso non voglio discutere in assenza di un contraddittorio". Perciò respingo dal principio qualsiasi tentativo di coinvolgermi come arbitro di parte. Cerco di dare dei consigli per un approccio costruttivo, offrendomi se serve anche a fare da intermediario.
A mio parere si devono perciò informare tutti i colleghi del consiglio di classe e fare in modo che la controversia sia portata in sede di consiglio di classe. È opportuno che la riunione si svolga serenamente, senza che si trasformi in un processo contro il docente o contro lo studente o contro il genitore: si discutono i problemi e si cerca una soluzione costruttiva. È chiaro che in un contesto del genere l'eventuale malafede salirà a galla. Se invece il conflitto nasce da incomprensioni, da preconcetti, da malintesi è ancora possibile venirne a capo in un confronto leale e costruttivo. Ma finché si presterà il fianco ai sotterfugi non può esserci via d'uscita.
Sono coordinatore di sede, in pratica sono l'unico referente in sede, dal momento che la preside viene una volta l'anno. Sia per il ruolo che occupo sia perché sono sempre disponibile al dialogo senza lesinare l'autocritica, mi capita perciò di fare talvolta anche da catalizzatore di eventuali malcontenti espressi da studenti o da genitori (per la verità piuttosto rari, ma esistono comunque). Invito sempre gli interessati a parlarne apertamente e direttamente con il docente interessato evitando naturalmente conflitti e processi. La mia frase canonica è "io rispondo delle mie azioni e in ogni caso non voglio discutere in assenza di un contraddittorio". Perciò respingo dal principio qualsiasi tentativo di coinvolgermi come arbitro di parte. Cerco di dare dei consigli per un approccio costruttivo, offrendomi se serve anche a fare da intermediario.
A mio parere si devono perciò informare tutti i colleghi del consiglio di classe e fare in modo che la controversia sia portata in sede di consiglio di classe. È opportuno che la riunione si svolga serenamente, senza che si trasformi in un processo contro il docente o contro lo studente o contro il genitore: si discutono i problemi e si cerca una soluzione costruttiva. È chiaro che in un contesto del genere l'eventuale malafede salirà a galla. Se invece il conflitto nasce da incomprensioni, da preconcetti, da malintesi è ancora possibile venirne a capo in un confronto leale e costruttivo. Ma finché si presterà il fianco ai sotterfugi non può esserci via d'uscita.
Ospite- Ospite
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Da che ne ho capito, ogni problema si risolverebbe se il prof acconsentisse a garantire il 6 a tutti. Il problema è che è un po' difficile valutare 6 un'interrogazione che è una mezza scena muta o un compito in classe svolto per metà (o pieno di errori gravi di grammatica - vedi: è senza accento e ha senza l'h). Siamo pur sempre alle superiori...e gli studenti da valutare sono tutti maggiorenni. Neanche un BES in tutta la classe.
Una cosa è essere magnanimi e dare una mano...una cosa è fare giochi di prestigio e trasformare una media del 3 in una media del 6.
Una cosa è essere magnanimi e dare una mano...una cosa è fare giochi di prestigio e trasformare una media del 3 in una media del 6.
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Camilla13 ha scritto:Da che ne ho capito, ogni problema si risolverebbe se il prof acconsentisse a garantire il 6 a tutti. Il problema è che è un po' difficile valutare 6 un'interrogazione che è una mezza scena muta o un compito in classe svolto per metà (o pieno di errori gravi di grammatica - vedi: è senza accento e ha senza l'h). Siamo pur sempre alle superiori...e gli studenti da valutare sono tutti maggiorenni. Neanche un BES in tutta la classe.
Una cosa è essere magnanimi e dare una mano...una cosa è fare giochi di prestigio e trasformare una media del 3 in una media del 6.
Oppure si cerca una via di mezzo...
Ospite- Ospite
Re: Bossing, minacce e pressioni (in vista dell'ammissione agli esami)
Eh. La via di mezzo tra 3 e 6 è 4,5...non abbastanza per essere ammessi alla maturità comunque.
Camilla13- Messaggi : 118
Data d'iscrizione : 28.06.13
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