Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
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Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
Ma quanta insistenza!
FRANCI88- Messaggi : 1643
Data d'iscrizione : 14.03.11
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
MMM ha scritto:In questi giorni si sente spesso affermare che il ddl sulla scuola attualmente all'esame del Parlamento introdurrebbe la "chiamata diretta" dei docenti da parte dei dirigenti scolastici [ds]. A me pare tuttavia una semplificazione grossolana e fuorviante.
Con "chiamata diretta" si intende solitamente la facoltà dei ds di assumere (e licenziare) personale docente nel proprio istituto, selezionandoli tra coloro che hanno i requisiti per svolgere la professione docente. È un sistema di reclutamento dei docenti adottato in molti paesi europei ed anche in Italia, limitatamente alle scuole paritarie. A differenza da quanto faceva una proposta elaborata qualche anno fa dall'on. Aprea, questo ddl tuttavia non prevede nulla di tutto ciò per le scuole pubbliche.
Il ddl (art. 7, cc. 2 e 3) riconosce semplicemente al ds la possibilità di proporre incarichi di docenza, triennali e rinnovabili - su cattedra, sostegno o potenziamento dell'offerta formativa - ai docenti già di ruolo o inseriti negli albi territoriali (provinciali o sub-provinciali). Costoro sono tutti già assunti a tempo indeterminato dal MIUR. Poiché il ds non assume i docenti e coloro che non ricevono la chiamata non restano disoccupati, non si può propriamente parlare di "chiamata diretta", ma al massimo di "proposta di incarico".
Il ds è libero di proporre un incarico a qualunque docente egli ritenga adeguato ad esso sulla base del curriculum dei docenti iscritti all'albo che possiedono i requisiti formali relativi a quell'incarico (se ve ne sono), alla sola condizione che l'incarico ed i criteri adottati dal ds per la scelta siano pubblici, così che l'intero processo di conferimento dell'incarico risulti trasparente. Il ds risponderà poi delle sue scelte in base ai risultati che riuscirà ad ottenere nel corso del suo mandato, secondo un sistema di valutazione già ben delineato (d.lgs. 165/2001, DPR 80/2013) ed in via di ultimazione (pertanto passibile di ulteriori miglioramenti, come previsto dal ddl). Il docente può accettare o rifiutare l'offerta senza timore di rimanere disoccupato. Di fatto, ogni docente potrebbe ricevere più offerte tra cui scegliere, ma se non ne ricevesse alcuna, verrebbe comunque assegnato ad un incarico in una sede all'interno dell'area territoriale del suo albo dall'USR. Ogni triennio verrebbe infatti garantita un'esatta corrispondenza tra numero di iscritti agli albi territoriali e incarichi disponibili, attraverso il bilancio tra domanda di personale docente da parte dei ds approvata dall'USR, pensionamenti e bando di nuovi posti in albo assegnati tramite concorso per abilitati all'insegnamento.
Al termine dei tre anni il ds può rinnovare la proposta di incarico al docente che lo detiene o meno (per esempio, perché l'incarico non ha più ragion d'essere o perché il ds ha individuato un docente più idoneo a quell'incarico) e il docente può accettare l'offerta o meno (per esempio, perché ha nel frattempo ricevuto un'altra offerta che preferisce). È bene osservare che il mancato rinnovo dell'offerta dello stesso incarico non comporta necessariamente il trasferimento del docente ad altra sede. Il ds potrebbe infatti proporre al medesimo docente un incarico diverso presso lo stesso istituto. Nel caso in cui invece non lo facesse, il docente potrebbe ricevere una proposta di incarico dal ds di un diverso istituto, oppure potrebbe essere assegnato dall'USR ad un incarico disponibile (presumibilmente, ma - di nuovo - non necessariamente) in altra sede, sempre e comunque all'interno della stessa area provinciale o sub-provinciale. In ogni caso il docente non sarebbe licenziato e il ds non avrebbe dunque alcun potere di licenziamento, né di trasferimento del docente ad altra sede, ma, al massimo, un potere di allontanamento del docente dalla sede in cui opera il ds stesso.
Si può essere favorevoli o contrari al progetto di riforma, ma questa è, a grandi linee, la proposta contenuta nel ddl - non la chiamata diretta.
il termine "chiamata diretta" non è mai stato utilizzato negli articoli di OrizzonteScuola in relazione al DDL
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
Visto che la Riforma e la chiamata diretta ti piacciono così tanto che sembra quasi che le abbia ideate tu, dato il caratterere quasi propagandistico dei tuoi post, bene, facciamo finta che, visto che siamo in democrazia (e che -per rispondere ad un tuo commento sull'altro topic, il presidente del consiglio è stato eletto, certo, e per ben due volte, come sindaco e presidente della provincia, dai fiorentini) ci venga data la possibilità di optare per i due sistemi, il vecchio e il nuovo. Io mi prenoto già per rimanere nel vecchio, con le attuali tutele, tu naturalmente sceglierai il secondo e ti farai scegliere dal DS e se alla fine dei tre anni le vostre strade si separeranno, sceglierai felice un'altra collocazione. Mi sembra perfetto, no?
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
MMM ha scritto:In questi giorni si sente spesso affermare che il ddl sulla scuola attualmente all'esame del Parlamento introdurrebbe la "chiamata diretta" dei docenti da parte dei dirigenti scolastici [ds]. A me pare tuttavia una semplificazione grossolana e fuorviante.
Con "chiamata diretta" si intende solitamente la facoltà dei ds di assumere (e licenziare) personale docente nel proprio istituto, selezionandoli tra coloro che hanno i requisiti per svolgere la professione docente. È un sistema di reclutamento dei docenti adottato in molti paesi europei ed anche in Italia, limitatamente alle scuole paritarie. A differenza da quanto faceva una proposta elaborata qualche anno fa dall'on. Aprea, questo ddl tuttavia non prevede nulla di tutto ciò per le scuole pubbliche.
Il ddl (art. 7, cc. 2 e 3) riconosce semplicemente al ds la possibilità di proporre incarichi di docenza, triennali e rinnovabili - su cattedra, sostegno o potenziamento dell'offerta formativa - ai docenti già di ruolo o inseriti negli albi territoriali (provinciali o sub-provinciali). Costoro sono tutti già assunti a tempo indeterminato dal MIUR. Poiché il ds non assume i docenti e coloro che non ricevono la chiamata non restano disoccupati, non si può propriamente parlare di "chiamata diretta", ma al massimo di "proposta di incarico".
Il ds è libero di proporre un incarico a qualunque docente egli ritenga adeguato ad esso sulla base del curriculum dei docenti iscritti all'albo che possiedono i requisiti formali relativi a quell'incarico (se ve ne sono), alla sola condizione che l'incarico ed i criteri adottati dal ds per la scelta siano pubblici, così che l'intero processo di conferimento dell'incarico risulti trasparente. Il ds risponderà poi delle sue scelte in base ai risultati che riuscirà ad ottenere nel corso del suo mandato, secondo un sistema di valutazione già ben delineato (d.lgs. 165/2001, DPR 80/2013) ed in via di ultimazione (pertanto passibile di ulteriori miglioramenti, come previsto dal ddl). Il docente può accettare o rifiutare l'offerta senza timore di rimanere disoccupato. Di fatto, ogni docente potrebbe ricevere più offerte tra cui scegliere, ma se non ne ricevesse alcuna, verrebbe comunque assegnato ad un incarico in una sede all'interno dell'area territoriale del suo albo dall'USR. Ogni triennio verrebbe infatti garantita un'esatta corrispondenza tra numero di iscritti agli albi territoriali e incarichi disponibili, attraverso il bilancio tra domanda di personale docente da parte dei ds approvata dall'USR, pensionamenti e bando di nuovi posti in albo assegnati tramite concorso per abilitati all'insegnamento.
Al termine dei tre anni il ds può rinnovare la proposta di incarico al docente che lo detiene o meno (per esempio, perché l'incarico non ha più ragion d'essere o perché il ds ha individuato un docente più idoneo a quell'incarico) e il docente può accettare l'offerta o meno (per esempio, perché ha nel frattempo ricevuto un'altra offerta che preferisce). È bene osservare che il mancato rinnovo dell'offerta dello stesso incarico non comporta necessariamente il trasferimento del docente ad altra sede. Il ds potrebbe infatti proporre al medesimo docente un incarico diverso presso lo stesso istituto. Nel caso in cui invece non lo facesse, il docente potrebbe ricevere una proposta di incarico dal ds di un diverso istituto, oppure potrebbe essere assegnato dall'USR ad un incarico disponibile (presumibilmente, ma - di nuovo - non necessariamente) in altra sede, sempre e comunque all'interno della stessa area provinciale o sub-provinciale. In ogni caso il docente non sarebbe licenziato e il ds non avrebbe dunque alcun potere di licenziamento, né di trasferimento del docente ad altra sede, ma, al massimo, un potere di allontanamento del docente dalla sede in cui opera il ds stesso.
Si può essere favorevoli o contrari al progetto di riforma, ma questa è, a grandi linee, la proposta contenuta nel ddl - non la chiamata diretta.
Dov'è nel DPR 80/2013 il punto in cui si valuta la chiamata dagli albi?
Paolo Tuguri- Messaggi : 241
Data d'iscrizione : 27.03.15
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
MMM, a me sembra oltremodo complesso e caotico il nuovo modello di reclutamento.( se dovesse essere approvato, ma lo escludo). il ds che fa una proposta di incarico ad un docente, perchè ritiene le sue competenze, la sua formazione e bla bla bla, si ritroverà ,comunque, con docenti che accetteranno solo per convenienza, ossia vicinanza del posto di lavoro e altro, poichè il ds non avrà potere contrattuale, ossia non potrà proporre retribuzioni diverse tali da influire sulla scelta del docente. la gratificazione professionale è importante ma non è la priorità. per circa 1300 euro, io accetterò quello che conviene di più a me non al ds, a meno che non me ne proponga 2000. forse alllora ci potrei fare un pensierino.
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
minollo ha scritto:MMM, a me sembra oltremodo complesso e caotico il nuovo modello di reclutamento.( se dovesse essere approvato, ma lo escludo). il ds che fa una proposta di incarico ad un docente, perchè ritiene le sue competenze, la sua formazione e bla bla bla, si ritroverà ,comunque, con docenti che accetteranno solo per convenienza, ossia vicinanza del posto di lavoro e altro, poichè il ds non avrà potere contrattuale, ossia non potrà proporre retribuzioni diverse tali da influire sulla scelta del docente. la gratificazione professionale è importante ma non è la priorità. per circa 1300 euro, io accetterò quello che conviene di più a me non al ds, a meno che non me ne proponga 2000. forse alllora ci potrei fare un pensierino.
Infatti questa storia della scelta del DS "ingessata" da tutto il resto (no libertà di scelta del docente, nessuna contrattazione sullo stipendio, nessuna valutazione oggettiva delle performance degli studenti, ecc.) ha poco senso.
Se si vuole passare ad un sistema inglese lo si faccia per tutto, altrimenti si rimanga nella situazione dei punteggi-merito-scelta.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
MMM ha scritto:
In ogni caso, sarei grato a Lella se volesse evidenziare errori o inesattezze nella mia lettura del Ddl, così come risulta da quanto scritto sopra.
propone una versione un po' semplicistica della riforma, non tenendo conto di alcune conseguenze pratiche che si verranno a determinare.
innanzitutto va chiarito che l''iscrizione negli albi - secondo quanto proposto dall'attuale testo del DDL - riguarderà i neoassunti 2015, e coloro che dal prossimo anno richiederanno mobilità.
tra questi ultimi bisogna far rientrare, volenti o nolenti, i sovrannumerari.
cosa ne sarà di questi ultimi? il docente che perde 7 ore nella propria scuola di titolarità, rientra in un albo per le rimanenti? con lo scacco di doverci rimanere 3 anni anche se il suo posto si riformasse?
come si conciliano le tutele garantite (pressuppongo che per imbarcarti in tale conversazione conosca perfettamente il CCNI sulla mobilità) per legge? Su questo il DDL non dice una parola, e a mio parere, è grave.
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
Nonostante la'' chiamarta diretta'' abbia dei fini condivisibili, non avrà l'effetto desiderato. Prevarrà l'interesse dei singoli a discapito del resto. Quanti saranno i ds che riusciranno a far valere l'interesse pubblico su quello dei singoli? Non credo convenga neanche ai ds questo sistema.
clacl- Messaggi : 644
Data d'iscrizione : 02.12.14
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
certo, i ds saranno ds senza portafoglio. forse i primi a dover osteggiare questa proposta dovrebbero essere prprio i ds, rischiano di dover entrare loro in classe se poi non avranno " selezionato" il DOCENTE che li soddisfa. pensate al ds di un paesino mal collegato, più che dei docenti residenti chi potrà accettare. e per le scuole disagiate con forte dispersione scolastica, zone " calde" a rischio,immagino che ci sarà la fila dei docenti con sfilze di titoli pronti per i colloqui. se non avrai possibilità di offerta, anche economica, la vedo dura. se le mie competenze altre, ossia oltre i canonici requisiti per quella cl di concorso, ti intressano, allora parliamone.altrimenti vado ad insegnare sotto casa, ne guadagno in tempo e salute.
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
A volte mi chiedo, se il governo abbia valutato tutte le criticità della '' chiamata diretta'' e le conseguenze che un sistema di questo tipo mette in campo.
clacl- Messaggi : 644
Data d'iscrizione : 02.12.14
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
mirco81 ha scritto:non è certo il signor MMM a dover spiegare a noi docenti cosa sia la "chiamata diretta" proposta da questa governo ...
e non certo tale signore , che non credo affatto sia un docente, può stabilire il senso della definizione di "chiamata diretta"; infatti tale definizione è stata attribuita dall'intero paese e non da un singolo individuo....
tutto il Paese ITALIA per "chiamata diretta" intende un sistema in cui sia il preside a "chiamare" un docente a prescinde se si tratti di assunzione o incarico....
in altri termini la definizione "chiamata diretta" comprende sia la chiamata ai fini dell'assunzione che la chiamata ai fini dell'incarico;
e il mondo della scuola rifiuta entrambe queste due modalità .
il mondo della scuola ritiene che entrambe le modalità della "chiamata diretta" conferiscano un eccesso di potere e arbitrarietà ai presidi sminuendo il ruolo e la dignità degli insegnati;
il fronte del NO ALLA CHIAMATA DIRETTA si è esteso nel paese ben oltre l' ambito della scuola e ritiene che tale sistema produrrebbe; clientelismo, favoritismi,servilismo , insoddisfazione e frustrazione nei docenti e per questo un grave peggioramento del sistema scuola e della sua efficacia nel suo mandato formativo e sopratutto educativo.
il governo dovrebbe rappresentare i suoi elettori e le loro aspirazioni,
tutto questo accade mentre i sondaggi dicono che il PD è in fase calante,
una cosa è certa che con questa legge sulla scuola, definita un “mostro giuridico”, gli insegnanti sono alla ricerca di altre referenze politiche, perché il PD ha tradito il suo mandato politico facendo oltraggio su tutti gli insegnanti. ......
Ma su questo forum si potrebbero evitare propagande politiche che troverebbero posto in altri luoghi?
Chi è questo mirco81 per dire cosa vuole o non vuole "la scuola" o quale partito debba votare o non votare "la scuola".
Sinceramente è fastidioso leggere più volte al giorno, in più post, sempre le stesse frasi che nulla portano al tema del post stesso ma si riducono a mera propaganda.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
clacl ha scritto:A volte mi chiedo, se il governo abbia valutato tutte le criticità della '' chiamata diretta'' e le conseguenze che un sistema di questo tipo mette in campo.
su questo possiamo risponderti con sicurezza: no.
per farlo avrebbe avuto bisogno di ben altri tempi.
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
Perplessa ha scritto:Visto che la Riforma e la chiamata diretta ti piacciono così tanto che sembra quasi che le abbia ideate tu, dato il caratterere quasi propagandistico dei tuoi post, bene, facciamo finta che, visto che siamo in democrazia (e che -per rispondere ad un tuo commento sull'altro topic, il presidente del consiglio è stato eletto, certo, e per ben due volte, come sindaco e presidente della provincia, dai fiorentini) ci venga data la possibilità di optare per i due sistemi, il vecchio e il nuovo. Io mi prenoto già per rimanere nel vecchio, con le attuali tutele, tu naturalmente sceglierai il secondo e ti farai scegliere dal DS e se alla fine dei tre anni le vostre strade si separeranno, sceglierai felice un'altra collocazione. Mi sembra perfetto, no?
sono perfettamente d'accordo con te Perplessa...anch'io sono perplessa, e molto
MLucia- Messaggi : 512
Data d'iscrizione : 01.04.14
Re: Alcune osservazioni sul ddl e la cosiddetta "chiamata diretta"
mirco81 ha scritto:non è certo il signor MMM a dover spiegare a noi docenti cosa sia la "chiamata diretta" proposta da questa governo ...
e non certo tale signore , che non credo affatto sia un docente, può stabilire il senso della definizione di "chiamata diretta"; infatti tale definizione è stata attribuita dall'intero paese e non da un singolo individuo....
tutto il Paese ITALIA per "chiamata diretta" intende un sistema in cui sia il preside a "chiamare" un docente a prescinde se si tratti di assunzione o incarico....
in altri termini la definizione "chiamata diretta" comprende sia la chiamata ai fini dell'assunzione che la chiamata ai fini dell'incarico;
e il mondo della scuola rifiuta entrambe queste due modalità .
il mondo della scuola ritiene che entrambe le modalità della "chiamata diretta" conferiscano un eccesso di potere e arbitrarietà ai presidi sminuendo il ruolo e la dignità degli insegnati;
il fronte del NO ALLA CHIAMATA DIRETTA si è esteso nel paese ben oltre l' ambito della scuola e ritiene che tale sistema produrrebbe; clientelismo, favoritismi,servilismo , insoddisfazione e frustrazione nei docenti e per questo un grave peggioramento del sistema scuola e della sua efficacia nel suo mandato formativo e sopratutto educativo.
il governo dovrebbe rappresentare i suoi elettori e le loro aspirazioni,
tutto questo accade mentre i sondaggi dicono che il PD è in fase calante,
una cosa è certa che con questa legge sulla scuola, definita un “mostro giuridico”, gli insegnanti sono alla ricerca di altre referenze politiche, perché il PD ha tradito il suo mandato politico facendo oltraggio su tutti gli insegnanti. ......
sono d'accordo con Mirco
MLucia- Messaggi : 512
Data d'iscrizione : 01.04.14
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