I mille pregi della riforma
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I mille pregi della riforma
Una volta qualcuno mi ha chiesto di mettere in luce i punti di forza della riforma.
Bene!
Allora chiedo se ci sia sul forum una persona di buona volontà che abbia voglia di cimentarsi in questa valutazione.
Lo spunto, estremamente costruttivo ed interessante, è offerto dall'articolo evidenziato.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/04/28/news/la-buona-scuola-riforma-dai-mille-pregi-gli-insegnanti-non-vogliono-essere-giudicati-1.209880
Bene!
Allora chiedo se ci sia sul forum una persona di buona volontà che abbia voglia di cimentarsi in questa valutazione.
Lo spunto, estremamente costruttivo ed interessante, è offerto dall'articolo evidenziato.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/04/28/news/la-buona-scuola-riforma-dai-mille-pregi-gli-insegnanti-non-vogliono-essere-giudicati-1.209880
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: I mille pregi della riforma
Francesca4 ha scritto:Una volta qualcuno mi ha chiesto di mettere in luce i punti di forza della riforma.
Bene!
Allora chiedo se ci sia sul forum una persona di buona volontà che abbia voglia di cimentarsi in questa valutazione.
Lo spunto, estremamente costruttivo ed interessante, è offerto dall'articolo evidenziato.
http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/04/28/news/la-buona-scuola-riforma-dai-mille-pregi-gli-insegnanti-non-vogliono-essere-giudicati-1.209880
Nell'articolo si parla di un unico "pregio" che in realtà non esiste affatto! Questo:
"il preside che può scegliere la squadra migliore"
Peccato che non sia così come è stato più volte spiegato in questa sede: non può essere così perchè si sceglie da un albo che copre esattamente e completamente il fabbisogno di tutte le scuole della rete quindi TUTTI i docenti dell'albo devono comunque lavorare in qualche scuola, se il preside A prende un docente "bravo" questo docente è sottratto agli altri e per ogni preside che si prende "il migliore" ce ne deve per forza essere un altro che si prende il peggiore.
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: I mille pregi della riforma
ufo polemico ha scritto:C'è una ossessione punitiva nei confronti di quella sparutissima minoranza di docenti inefficaci o inefficienti; tale ossessione è talmente preponderante da non consentire agli stessi presidi una lettura più serena ed obiettiva della riforma e di rivelarne quelle criticità che sono evidenti anche condividendo lo spirito aziendalista ed efficientista della riforma.
Vogliamo migliorare la scuola? Iniziamo a finanziarla di più, a rifornirla di denaro, attrezzature e tecnici, a diminuire il numero di alunni per classe, a rivedere le indicazioni nazionali in senso restrittivo. Chiunque stia dentro alla scuola non può non sapere che il motivo per cui la scuola non funziona non sono affatto i docenti, come vuole far credere la propaganda mediatica.
Io direi che il motivo principale per cui la scuola funziona sempre peggio è il modello a cui si sta avvicinando: quello del diplomificio che punta ad accontentare l'utente/cliente anzichè a fare precise richieste e selezionare. Tutte le "riforme" viste fino ad ora andavano in questa direzione e quest'ultima in particolare è quella che più ci avvicinerebbe a quel modello fallimentare.
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: I mille pregi della riforma
ufo polemico ha scritto:C'è una ossessione punitiva nei confronti di quella sparutissima minoranza di docenti inefficaci o inefficienti; tale ossessione è talmente preponderante da non consentire agli stessi presidi una lettura più serena ed obiettiva della riforma e di rivelarne quelle criticità che sono evidenti anche condividendo lo spirito aziendalista ed efficientista della riforma.
Vogliamo migliorare la scuola? Iniziamo a finanziarla di più, a rifornirla di denaro, attrezzature e tecnici, a diminuire il numero di alunni per classe, a rivedere le indicazioni nazionali in senso restrittivo. Chiunque stia dentro alla scuola non può non sapere che il motivo per cui la scuola non funziona non sono affatto i docenti, come vuole far credere la propaganda mediatica.
Tutto verissimo! Concordo in pieno con l'idea di questa ossessione punitiva che colpevolizza i docenti mostrando un'approssimazione, una generalizzazione e una sostanziale ignoranza di fondo che fanno paura. Perché se i docenti inefficienti ci sono, essi sono davvero una minoranza trascurabile. E nella smania di dare ai presidi il potere di liberarsene non ci si fa alcuno scrupolo a calpestare la dignità e i diritti della categoria, alla quale invece si deve rispetto. Da tutti i punti di vista.
Ma i docenti hanno forse dimenticato che questo rispetto devono pretenderlo? Si sono convinti, schiacciati dal burnout e dallo stress dovuto ai troppi problemi (come l'ambizione di fare davvero il proprio lavoro in un ambiente assolutamente ostile), di non meritarlo?
Carrie77- Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 08.10.09
Re: I mille pregi della riforma
Ma dove sono tali spunti? Gli spunti sono dati, analisi e riflessioni, non i desiderata dei dirigenti che ovviamente mirano ad aumentare il loro potere; tra l'altro nessuno considera i dirigenti dei fascisti, ma semplicemente non è opportuno dare potere a un semplice pubblico impiegato che non è il padrone della scuola.
Indomito_2014- Messaggi : 286
Data d'iscrizione : 24.08.14
Re: I mille pregi della riforma
ufo polemico ha scritto:Ma se la riforma davvero avesse mille pregi, perché la maggior parte dei docenti non la sostiene, anzi si è dichiarata totalmente contraria? risposte possibili:
1) perché i docenti sono tutti cattivoni fancazzisti politicizzati in malafede, che odiano i DS, non vogliono lavorare e non vogliono essere giudicati;
2) perché chi ha scritto la riforma è stato talmente incapace e autoreferenziale da riuscire nell'intento paradossale di ricompattare nel rifiuto una categoria storicamente non sempre così coesa.
A volte mi domando se interessi davvero su questo forum confrontarsi con onestà intellettuale, o invece la ricerca dell'avversario d'attaccare sia l'obiettivo principale di chi si dice, ma solo a parole, rispettoso delle opinioni altrui, e ce ne sono davvero tanti... anzi troppi.
Però non credo sia giusto per nessuno essere preso di mira solo perché le sue idee sono evidentemente in minoranza, e capisco che per taluni la soppressione delle opinioni diverse dalle loro costituisca un bisogno insopprimibile e assolutamente irrinunciabile, ma non sono disposta ad essere considerata la valvola di sfogo delle loro esternazioni.
Ma voglio continuare ad andare avanti, convinta che, a dispetto di quanto essi stessi credano, ci sia la speranza che un barlume di onestà possa illuminare le loro coscienze, e forse almeno qualche volta, siano disposti anche ad un confronto civile.
Allora la mia domanda è questa:
è vero o non è vero che, ad oggi, i criteri di scelta del personale precario in sostituzione siano facilmente aggirabili dai presidi, perché esistono sistemi per attribuire le supplenze lunghe ai soliti noti, eludendo nella sostanza il sistema pur rispettandolo nella forma?
Si tratta di eventualità che possono verificarsi?
Chiedo una risposta sincera con dettagli che mi descrivano come questo possa accadere.
Naturalmente gradirei una risposta nel merito, lasciando liberi coloro che non vogliano darmela di astenersi dal rispondere.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: I mille pregi della riforma
Francesca4 ha scritto:ufo polemico ha scritto:Ma se la riforma davvero avesse mille pregi, perché la maggior parte dei docenti non la sostiene, anzi si è dichiarata totalmente contraria? risposte possibili:
1) perché i docenti sono tutti cattivoni fancazzisti politicizzati in malafede, che odiano i DS, non vogliono lavorare e non vogliono essere giudicati;
2) perché chi ha scritto la riforma è stato talmente incapace e autoreferenziale da riuscire nell'intento paradossale di ricompattare nel rifiuto una categoria storicamente non sempre così coesa.
A volte mi domando se interessi davvero su questo forum confrontarsi con onestà intellettuale, o invece la ricerca dell'avversario d'attaccare sia l'obiettivo principale di chi si dice, ma solo a parole, rispettoso delle opinioni altrui, e ce ne sono davvero tanti... anzi troppi.
Però non credo sia giusto per nessuno essere preso di mira solo perché le sue idee sono evidentemente in minoranza, e capisco che per taluni la soppressione delle opinioni diverse dalle loro costituisca un bisogno insopprimibile e assolutamente irrinunciabile, ma non sono disposta ad essere considerata la valvola di sfogo delle loro esternazioni.
Ma voglio continuare ad andare avanti, convinta che, a dispetto di quanto essi stessi credano, ci sia la speranza che un barlume di onestà possa illuminare le loro coscienze, e forse almeno qualche volta, siano disposti anche ad un confronto civile.
Allora la mia domanda è questa:
è vero o non è vero che, ad oggi, i criteri di scelta del personale precario in sostituzione siano facilmente aggirabili dai presidi, perché esistono sistemi per attribuire le supplenze lunghe ai soliti noti, eludendo nella sostanza il sistema pur rispettandolo nella forma?
Si tratta di eventualità che possono verificarsi?
Chiedo una risposta sincera con dettagli che mi descrivano come questo possa accadere.
Naturalmente gradirei una risposta nel merito, lasciando liberi coloro che non vogliano darmela di astenersi dal rispondere.
Io non capisco come sia possibile, visto che anche le scuole sono tenute a seguire una graduatoria che è, per legge, pubblicata nell'albo di ogni scuola. Quando venivo chiamata da GI sapevo sempre chi prima di me lavorava e dove e se quella supplenza mi spettava o spettava ad altri. Francamente non riesco ad immaginare in che modo i DS possano eludere il sistema senza che gli aventi diritto se ne accorgano… però illuminatemi.
guada75- Messaggi : 77
Data d'iscrizione : 30.05.14
Re: I mille pregi della riforma
Francesca4 ha scritto:
è vero o non è vero che, ad oggi, i criteri di scelta del personale precario in sostituzione siano facilmente aggirabili dai presidi, perché esistono sistemi per attribuire le supplenze lunghe ai soliti noti, eludendo nella sostanza il sistema pur rispettandolo nella forma?
Non è vero, non sono "facilmente aggirabili" e non mi è mai capitato di venire a conoscenza di assunzioni sostanzialmente illegittime o sospettabili di essere tali.
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: I mille pregi della riforma
Ma statesereni, il governo sta alacremente lavorando per eliminare questa incredibile e soprattutto incongruente ed anacronistica graduatoria. Noi siamo per il personalismo spinto, la raccomandazione palese e per il favoreggiamento parentale e/o amicale!
ghirettina- Messaggi : 624
Data d'iscrizione : 21.03.15
Re: I mille pregi della riforma
anche in questo articolo de "Il fatto quotidiano" di oggi, sono evidenziati alcuni tra i mille pregi della riforma:
Ddl scuola, il governo che fa saltare tutte le regole
di Marina Boscaino
Certo, noi docenti siamo sotto pressione: sotto la pressione positiva di qualcosa che si sta muovendo.
Cosa? In particolare l’inerzia delle persone, che hanno assistito passivamente allo snocciolarsi degli eventi – la pubblicazione del pdf La Buona Scuola, il falso “ascolto”, la manipolazione e la falsificazione dei dati del sondaggio, Leopolde e Nazareni, il rischio concreto che tutto entrasse in un decreto legge, il peggioramento (nel ddl che invece si sta discutendo alla Camera), di quanto previsto dal progetto originario – affidando a pochissimi analisi, reazioni, mobilitazione.
Oggi, invece, il vento sembra cambiare: il 23 moltissime città italiane hanno organizzato partecipatissimi flash mob; il 24 lo sciopero indetto da alcune sigle del sindacalismo di base ha fatto registrare una partecipazione significativa. Ancora: in tutta Italia cresce l’iniziativa, con assemblee, seminari, collegi straordinari dentro le scuole. La scuola italiana sembra svegliarsi da un torpore incomprensibile; il 5 maggio, giorno dello sciopero di Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals e Cobas non è impossibile la chiusura di molti istituti scolastici.
Ma anche loro sono sotto pressione. Da metà di aprile si susseguono contestazioni pesanti alla volta di esponenti del partito-governo e del governo-partito. È su tutti i quotidiani l’infelice e scandalosa dichiarazione di un ministro della Repubblica italiana (sic!) – Giannini, spalleggiata dall’impudica Puglisi – che ha dato degli “squadristi” a docenti, studenti e genitori che l’hanno contestata qualche giorno fa alla Festa dell’Unità di Bologna: “Gli squadristi strillano, gli altri assistono passivi, ma la rivoluzione si farà”.
Stigma dei cuor di leone della sinistra Pd, che certamente non faranno seguire al loro biasimo alcuna azione concreta, ci si può ormai giurare. Non essere d’accordo, dunque, comporta l’irresponsabile e odiosa accusa di squadrismo: vergogna! Soprattutto vergogna per questa calunniosa violenza verbale, che non è solo forma, ma transita attraverso la pervicace pratica della bugia, della concretizzazione di fatti (non avvenuti) affidata alle parole: ‘Continuerà a presentare la Buona Scuola nel paese?’ – chiede l’intervistatore al ministro Giannini – “Certo, le urla antidemocratiche non mi fermano. La consultazione sulla Buona Scuola, noi, l’abbiamo fatta davvero. Via internet siamo entrati nelle case di due milioni di persone”. Nemmeno il nervosismo generato dal diffuso dissenso può giustificare tanta volgarità.
A proposito di violenza: sono stati governo e Miur a far trovare – il giorno della conclusione della sedicente consultazione (i cui numeri lievitano giorno dopo giorno, ora siamo arrivati a 2 milioni!) – 4 file di poliziotti in tenuta antisommossa ad accogliere i docenti che volevano consegnare pacificamente al ministro le delibere dei propri collegi, contrarie alla Buona Scuola.
Sempre a proposito di violenza (non uso volontariamente la parola squadrismo che lascio alla sapiente linguista Giannini, che ne ha colpevolmente abusato): in Commissione – dove si sta discutendo la più pericolosa controriforma della scuola del Dopoguerra – la situazione è paradossale, dopo le false “audizioni record”. Da quando il Ddl è stato associato al DEF le regole sono saltate. È stato imposto che verrà stabilita una data di scadenza per la discussione e solo gli emendamenti presentati in Commissione potranno essere discussi in Aula; e non è improbabile che anche lì i tempi verranno contingentati.
Lunedì 27 è cominciata la discussione in Commissione, con la prospettiva di protrarla anche sabato e domenica 2 e 3 maggio, in modo da portare terminare tutto per il 4 o il 5 maggio. E l’ipotesi non è peregrina: “Approvato l’articolo 1 del ddl Buona Scuola in commissione”. Ecco il twitter di lunedì pomeriggio del tronfio e meritevolissimo Faraone: nonostante i 40 emendamenti proposti all’art. 1 del ddl, l’approvazione immediata dell’emendamento della relatrice Pd ha precluso la discussione di tutti gli altri presentati dall’opposizione, non essendo stato concesso il tempo per intervenire con i subemendamenti (le proposte alternative all’unico emendamento approvato). Si tratta di questioni tecniche: ma se proviamo a comprendere questo tipo di strategia, ci renderemo conto che l’intero ddl passerà in tempi record. E ci renderemo conto della gravissima sospensione della democrazia in questo Paese.
L’uomo unico al comando – di cui il dirigente scolastico dell’art.7 valutatore, reclutatore, decisore unico è un clone in scala – spadroneggia sulle istituzioni forte dello scodinzolo acritico dei suoi valletti. Formalmente si tratta di un ddl; ma il governo lo sta gestendo come roba sua, come un decreto legge, su cui rende impossibile qualsiasi tipo di intervento.
Il Parlamento è totalmente silenziato. La riforma della scuola sarà quella del partito del padrone.
Anche fuori e con ogni strategia la “rivoluzione” sta cercando di mettere il bavaglio al dissenso e allo sciopero del 5 maggio. Come il vero e proprio braccio armato del Miur e del governo, l’Invalsi – come prontamente denunciato da Unicobas e Cobas – ha spostato le prove del 5. La paura di una mobilitazione straordinaria ha portato ad un inedito ed inaudito abuso di potere, non lontano dal configurarsi come antisindacale.
Non accettarlo sta a noi; pretendendo da noi stessi una partecipazione inesausta in difesa della democrazia; e, dai sindacati che ci rappresentano, un atteggiamento intransigente rispetto ad un testo inemendabile. A noi “squadristi”, offesi da un ministro della Repubblica che non tollera il contraddittorio, se non nella falsa democrazia dei segni di spunta su un sondaggio online, di cui non abbiamo mai avuto la rendicontazione, non rimane che continuare a manifestare democraticamente il nostro no. E ricordare, al momento del voto, chi ci ha portato fino a qui.
Ddl scuola, il governo che fa saltare tutte le regole
di Marina Boscaino
Certo, noi docenti siamo sotto pressione: sotto la pressione positiva di qualcosa che si sta muovendo.
Cosa? In particolare l’inerzia delle persone, che hanno assistito passivamente allo snocciolarsi degli eventi – la pubblicazione del pdf La Buona Scuola, il falso “ascolto”, la manipolazione e la falsificazione dei dati del sondaggio, Leopolde e Nazareni, il rischio concreto che tutto entrasse in un decreto legge, il peggioramento (nel ddl che invece si sta discutendo alla Camera), di quanto previsto dal progetto originario – affidando a pochissimi analisi, reazioni, mobilitazione.
Oggi, invece, il vento sembra cambiare: il 23 moltissime città italiane hanno organizzato partecipatissimi flash mob; il 24 lo sciopero indetto da alcune sigle del sindacalismo di base ha fatto registrare una partecipazione significativa. Ancora: in tutta Italia cresce l’iniziativa, con assemblee, seminari, collegi straordinari dentro le scuole. La scuola italiana sembra svegliarsi da un torpore incomprensibile; il 5 maggio, giorno dello sciopero di Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals e Cobas non è impossibile la chiusura di molti istituti scolastici.
Ma anche loro sono sotto pressione. Da metà di aprile si susseguono contestazioni pesanti alla volta di esponenti del partito-governo e del governo-partito. È su tutti i quotidiani l’infelice e scandalosa dichiarazione di un ministro della Repubblica italiana (sic!) – Giannini, spalleggiata dall’impudica Puglisi – che ha dato degli “squadristi” a docenti, studenti e genitori che l’hanno contestata qualche giorno fa alla Festa dell’Unità di Bologna: “Gli squadristi strillano, gli altri assistono passivi, ma la rivoluzione si farà”.
Stigma dei cuor di leone della sinistra Pd, che certamente non faranno seguire al loro biasimo alcuna azione concreta, ci si può ormai giurare. Non essere d’accordo, dunque, comporta l’irresponsabile e odiosa accusa di squadrismo: vergogna! Soprattutto vergogna per questa calunniosa violenza verbale, che non è solo forma, ma transita attraverso la pervicace pratica della bugia, della concretizzazione di fatti (non avvenuti) affidata alle parole: ‘Continuerà a presentare la Buona Scuola nel paese?’ – chiede l’intervistatore al ministro Giannini – “Certo, le urla antidemocratiche non mi fermano. La consultazione sulla Buona Scuola, noi, l’abbiamo fatta davvero. Via internet siamo entrati nelle case di due milioni di persone”. Nemmeno il nervosismo generato dal diffuso dissenso può giustificare tanta volgarità.
A proposito di violenza: sono stati governo e Miur a far trovare – il giorno della conclusione della sedicente consultazione (i cui numeri lievitano giorno dopo giorno, ora siamo arrivati a 2 milioni!) – 4 file di poliziotti in tenuta antisommossa ad accogliere i docenti che volevano consegnare pacificamente al ministro le delibere dei propri collegi, contrarie alla Buona Scuola.
Sempre a proposito di violenza (non uso volontariamente la parola squadrismo che lascio alla sapiente linguista Giannini, che ne ha colpevolmente abusato): in Commissione – dove si sta discutendo la più pericolosa controriforma della scuola del Dopoguerra – la situazione è paradossale, dopo le false “audizioni record”. Da quando il Ddl è stato associato al DEF le regole sono saltate. È stato imposto che verrà stabilita una data di scadenza per la discussione e solo gli emendamenti presentati in Commissione potranno essere discussi in Aula; e non è improbabile che anche lì i tempi verranno contingentati.
Lunedì 27 è cominciata la discussione in Commissione, con la prospettiva di protrarla anche sabato e domenica 2 e 3 maggio, in modo da portare terminare tutto per il 4 o il 5 maggio. E l’ipotesi non è peregrina: “Approvato l’articolo 1 del ddl Buona Scuola in commissione”. Ecco il twitter di lunedì pomeriggio del tronfio e meritevolissimo Faraone: nonostante i 40 emendamenti proposti all’art. 1 del ddl, l’approvazione immediata dell’emendamento della relatrice Pd ha precluso la discussione di tutti gli altri presentati dall’opposizione, non essendo stato concesso il tempo per intervenire con i subemendamenti (le proposte alternative all’unico emendamento approvato). Si tratta di questioni tecniche: ma se proviamo a comprendere questo tipo di strategia, ci renderemo conto che l’intero ddl passerà in tempi record. E ci renderemo conto della gravissima sospensione della democrazia in questo Paese.
L’uomo unico al comando – di cui il dirigente scolastico dell’art.7 valutatore, reclutatore, decisore unico è un clone in scala – spadroneggia sulle istituzioni forte dello scodinzolo acritico dei suoi valletti. Formalmente si tratta di un ddl; ma il governo lo sta gestendo come roba sua, come un decreto legge, su cui rende impossibile qualsiasi tipo di intervento.
Il Parlamento è totalmente silenziato. La riforma della scuola sarà quella del partito del padrone.
Anche fuori e con ogni strategia la “rivoluzione” sta cercando di mettere il bavaglio al dissenso e allo sciopero del 5 maggio. Come il vero e proprio braccio armato del Miur e del governo, l’Invalsi – come prontamente denunciato da Unicobas e Cobas – ha spostato le prove del 5. La paura di una mobilitazione straordinaria ha portato ad un inedito ed inaudito abuso di potere, non lontano dal configurarsi come antisindacale.
Non accettarlo sta a noi; pretendendo da noi stessi una partecipazione inesausta in difesa della democrazia; e, dai sindacati che ci rappresentano, un atteggiamento intransigente rispetto ad un testo inemendabile. A noi “squadristi”, offesi da un ministro della Repubblica che non tollera il contraddittorio, se non nella falsa democrazia dei segni di spunta su un sondaggio online, di cui non abbiamo mai avuto la rendicontazione, non rimane che continuare a manifestare democraticamente il nostro no. E ricordare, al momento del voto, chi ci ha portato fino a qui.
michetta- Messaggi : 6017
Data d'iscrizione : 17.08.11
Re: I mille pregi della riforma
Tralascio tutta la prima parte, di cui ho capito ben poco.Francesca4 ha scritto:Allora la mia domanda è questa:
è vero o non è vero che, ad oggi, i criteri di scelta del personale precario in sostituzione siano facilmente aggirabili dai presidi, perché esistono sistemi per attribuire le supplenze lunghe ai soliti noti, eludendo nella sostanza il sistema pur rispettandolo nella forma?
Non mi risulta che siano facilmente aggirabili. Criteri e procedure sono così rigidi che nella maggior parte dei casi ogni interessato e chiunque sia minimamente informato sa già al 90-95% in quale scuola avrà l'incarico. Al punto che spesso c'è chi rinuncia ad un incarico dall'ufficio scolastico provinciale (da graduatoria a esaurimento) quando sa che può contare, sulla base della sua posizione in graduatoria d'istituto, su una supplenza più vantaggiosa per ragioni logistiche o contestuali. Dalle mie parti si sa anche quali insegnanti chiederanno la maternità al 14 ottobre e quanti sono gli iscritti in graduatoria che sono ancora senza incarico. Al punto che ogni precario un po' navigato può più o meno pianificare i suoi impegni per l'anno scolastico che sta iniziando.
Deve verificarsi un concorso di elementi che possano offrire quel margine di manovra discrezionale che permetta di operare in palese malafede. Che questo concorso possa poi collimare con un eventuale conflitto d'interessi rende l'eventualità ai limiti minimi delle probabilità. Teoricamente è possibile che la linea di congiunzione tra la posizione della stella polare con la posizione della luna alle 4 del mattino del 4 ottobre possa indicare un punto in cui si verifichi un terremoto di magnitudo 4.0 esattamente 4 mesi dopo. Poi ci si può costruire tutto un castello di leggende metropolitane, in merito. Del resto, qualche mese fa ho visto una foto di due scie chimiche che si incrociavano a X sopra uno stadio in cui si stava svolgendo una partita che era finita in pareggio.Si tratta di eventualità che possono verificarsi?
Questa risposta dovresti chiederla alla tua compagna di pizzata. Se devo basarmi sulla mia esperienza personale posso dirti addirittura che in genere i dirigenti scolastici non si occupano, per ragioni di tempo, delle procedure di chiamata per le supplenze, integralmente delegata alla segreteria didattica. Vengono solo informati quotidianamente sullo stato dell'arte della procedura in corso.Chiedo una risposta sincera con dettagli che mi descrivano come questo possa accadere.
Naturalmente gradirei una risposta nel merito, lasciando liberi coloro che non vogliano darmela di astenersi dal rispondere.
Poi può capitare che, in occasione di una congiunzione astrale, il dirigente X della scuola Y sappia che un docente di sua conoscenza è preceduto da altri due in una procedura. Allora può anche capitare che imponga alla segreteria di stringere con i tempi sulle telefonate e fare in modo che i due saltino, magari perché non hanno risposto al primo squillo di telefono, ma si tratta di casi eccezionali. Come le scie chimiche che si intersecano sopra lo stadio.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: I mille pregi della riforma
Francesca4 ha scritto:
Allora la mia domanda è questa:
è vero o non è vero che, ad oggi, i criteri di scelta del personale precario in sostituzione siano facilmente aggirabili dai presidi, perché esistono sistemi per attribuire le supplenze lunghe ai soliti noti, eludendo nella sostanza il sistema pur rispettandolo nella forma?
Si tratta di eventualità che possono verificarsi?
Chiedo una risposta sincera con dettagli che mi descrivano come questo possa accadere.
Naturalmente gradirei una risposta nel merito, lasciando liberi coloro che non vogliano darmela di astenersi dal rispondere.
ti rispondo io. Non è vero. Ogni precario sceglie, per le graduatorie di istituto, 20 scuole. Quando le scuole assegnano una supplenza, gli estremi del contratto devono essere affissi all'albo (anche pretorio).
se non lo fanno, il docente può chiedere di avere conto e ragione della supplenza assegnata.
qualora dovesse incontrare reticenze nella comunicazione della supplenza assegnata, può far intervenire i sindacati.
pertanto, ad oggi, il sistema, se lo si vuole far funzionare, funziona.
questo non vuol dire che nelle graduatorie non ci siano magagne, ma quelle che resistono sono determinate dall'inerzia degli interessati. Chi conosce bene le regole e il sistema sa come muoversi, come far rispettare i propri diritti, nella più assoluta trasparenza.
in questo OrizzonteScuola.it è stato un faro, da più di dieci anni.
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: I mille pregi della riforma
francesca4, scusami, ma sei diventata patetica. non so in che contesto vivi, ma anche io non ho mai visto fare "trucchetti" per assegnare le supplenze, sia da parte di dirigenti che di segreterie.e, comunque, se invece tu ne hai le prove, a maggior ragione dovresti essere contraria alla chiamata diretta che tanto sostieni, figurati cosa sarebbero capaci di fare dalle tue parti.
ho l'impressione che della scuola hai esperienze indirette o per sentito dire.anche tu, come altri in questo forum, vi siete lasciati incantare dalle promesse assunzioni, di cui dubito ancora fortemente.
tu che sei paladina della legalità. del merito, mi spieghi qual è il buon senso che guida una riforma che immetterebbe in ruolo persone in ge senza servizio escludendo DOCENTI in gi, abilitati e con anni di servizio? anche solo il buon senso griderebbe alla scandalo.eppure questo è lo stesso buon senso che ha guidato il ddl. la gae non è una graduatoria di merito, rappresentava una graduatoria da cui attingere per le immissioni o supplenze annuali. io sono in ge da decenni, mi auguro che, in un modo o nell'altro, possa finire questo calvario, perchè è stato snervante e logorante. chi conosce la scuola, perchè la vive direttamante da anni, non può sostenere questa riforma. solo dall'esterno non comprendono le nostre ragioni. i miei parenti, per esempio, proprio non capiscono perchè io faccia sciopero, "ma come ti danno finalmente il ruolo e tu lo rifiuti?" questa è l' opinione pubblica, questo è quello che vogliono trasmettere. sì, io lo rifiuto a queste condizioni.
ho l'impressione che della scuola hai esperienze indirette o per sentito dire.anche tu, come altri in questo forum, vi siete lasciati incantare dalle promesse assunzioni, di cui dubito ancora fortemente.
tu che sei paladina della legalità. del merito, mi spieghi qual è il buon senso che guida una riforma che immetterebbe in ruolo persone in ge senza servizio escludendo DOCENTI in gi, abilitati e con anni di servizio? anche solo il buon senso griderebbe alla scandalo.eppure questo è lo stesso buon senso che ha guidato il ddl. la gae non è una graduatoria di merito, rappresentava una graduatoria da cui attingere per le immissioni o supplenze annuali. io sono in ge da decenni, mi auguro che, in un modo o nell'altro, possa finire questo calvario, perchè è stato snervante e logorante. chi conosce la scuola, perchè la vive direttamante da anni, non può sostenere questa riforma. solo dall'esterno non comprendono le nostre ragioni. i miei parenti, per esempio, proprio non capiscono perchè io faccia sciopero, "ma come ti danno finalmente il ruolo e tu lo rifiuti?" questa è l' opinione pubblica, questo è quello che vogliono trasmettere. sì, io lo rifiuto a queste condizioni.
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: I mille pregi della riforma
ho riletto il mio commento, perdonate la mia forma, ma vado di fretta. come ogni santo giorno vado a scuola e devo farmi 80 km. non è un lamento perchè ho scelto io,ed è quello che voglio continuare a fare. (nella mia scuola il 100% aderisce allo sciopero).
minollo- Messaggi : 289
Data d'iscrizione : 18.08.12
Re: I mille pregi della riforma
Francesca non solo non sei patetica... Ma sei forse l'unica non accecata dalla necessità di mantenere lo status quo. Cecità che non fa vedere le importanti modifiche al ddl che faranno cadere lo spauracchio del dirigente dittatore. L'esca che convoglia la massa a scioperare. Per quanto riguarda la presunta bontà dell'attuale sistema... Non vedo cosa si possa commentare... A questo punto. Sappi che in tanti ti seguiamo e la pensiamo come te. Non desistere.
T0PIS- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 03.03.15
Re: I mille pregi della riforma
T0PIS ha scritto:Per quanto riguarda la presunta bontà dell'attuale sistema... Non vedo cosa si possa commentare... A questo punto.
cosa c'è di non corretto in quello che ho detto io?
lallaorizzonte- Moderatore
- Messaggi : 24491
Data d'iscrizione : 28.09.09
Re: I mille pregi della riforma
Rispondo ad entrambi rimandandovi alle centinaia di migliaia di pagine del forum... Troverete argomenti a sufficienza... Sia perché la questione è vastissima, sia per una impossibilità a fare ora una elencazione dettagliata ed esaustiva... Se poi mi si chiede cosa c'è di sbagliato nell'attuale sistema... Le vedute sono troppo distanti... Temo.. E non certo per sottrarmi ad un confronto...
T0PIS- Messaggi : 42
Data d'iscrizione : 03.03.15
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