Diritto ed economia nelle scuole
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Francesca4
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Diritto ed economia nelle scuole
Prima di segnalare a tutti l'interessante link sottostante, intendo dichiarare apertamente il mio personale interesse alla questione:
SONO IN C.D.C. A19 SENZA SERVIZIO.
Ringrazio anticipatamente chi abbia il tempo e la volontà di confrontarsi sull'argomento.
http://www.orizzontescuola.it/news/diritto-ed-economia-nelle-scuole-alla-camera-dei-deputati-non-tornatoinmente-e-al-senato
SONO IN C.D.C. A19 SENZA SERVIZIO.
Ringrazio anticipatamente chi abbia il tempo e la volontà di confrontarsi sull'argomento.
http://www.orizzontescuola.it/news/diritto-ed-economia-nelle-scuole-alla-camera-dei-deputati-non-tornatoinmente-e-al-senato
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
avidodinformazioni ha scritto:E' sempre la solita storia.
E' prioritario lo studio del diritto e dell'economia
E' prioritario lo studio della musica
E' prioritario lo studio dell'educazione fisica
E' prioritaria l'educazione alle emozioni
E' prioritario il collegamento scuola-lavoro
E' prioritario l'educazione all'imprenditoria
E' prioritario educare al rispetto delle differenze.
E' prioritario tutto quindi non è prioritario niente.
Ti hanno detto di stare serena; non riesci più a farlo ?
Va bene Avido, da te il consiglio lo accetto volentieri.
Grazie di tutto.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Se il mondo della scuola fosse lungimirante, i nuovi modelli d'insegnamento dovrebbero includere tutti i campi sopracitati compreso il diritto e l'economia come stimolo per la creazione di saperi utili ai nuovi modelli di start up. Ma siamo in Italia e ci poniamo i problemi culturali, sociali ed economici anche dopo la Chiesa cattolica ( vedi l'Irlanda).
La buona scuola dovrebbe proiettarsi verso i nuovi metodi di lavoro e non sul potere ai presidi che non essendo del tutto al passo con i tempi, non capirebbero a pieno come il mondo del lavoro che conosciamo non esisterà più.
La buona scuola dovrebbe proiettarsi verso i nuovi metodi di lavoro e non sul potere ai presidi che non essendo del tutto al passo con i tempi, non capirebbero a pieno come il mondo del lavoro che conosciamo non esisterà più.
mimì68- Messaggi : 99
Data d'iscrizione : 20.11.10
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Per esperienza ho capito una cosa: i primi a non volere diritto ed economia nelle scuole sono i docenti delle altre materie.
Fin dai tempi della discussione sulla riforma Gelmini (che ha tagliato le ore di diritto ed economia in modo vergognoso) non appena proponevi, sui social, appelli o petizioni per mantenere le ore di diritto ed economia là dov'erano previste, subito si presentavano i docenti di altre materie, con fare piuttosto aggressivo, dicendo: diritto è importante? e la filosofia allora? e la storia?, e l'italiano? arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Sono quegli stessi docenti che dimostrano oggi la loro mancanza di conoscenza dei minimi principi del diritto, sbandierando la necessità di ricorsi a destra e sinistra (che ridere mi fanno) e ignorando perfino l'esistenza di una gerarchia tra le fonti del diritto.
Anche quando affidarono Cittadinanza e Costituzione (a tutti gli effetti elementi di diritto ed economia) ai docenti di lettere (che, per inciso, nel loro percorso di studi non hanno mai sostenuto un esame di diritto o economia), ci fu quasi una sollevazione popolare dei suddetti docenti di lettere, (quasi si fossero sentiti lesi nella loro maestà) contro chi faceva notare che sarebbe stato giusto e logico affidarla agli specializzati della A019.
Chi invece chiede a gran voce ore di diritto ed economia sono proprio i ragazzi, destinati a crescere nell'assoluta ignoranza giuridico-economica non per colpa loro.
Fin dai tempi della discussione sulla riforma Gelmini (che ha tagliato le ore di diritto ed economia in modo vergognoso) non appena proponevi, sui social, appelli o petizioni per mantenere le ore di diritto ed economia là dov'erano previste, subito si presentavano i docenti di altre materie, con fare piuttosto aggressivo, dicendo: diritto è importante? e la filosofia allora? e la storia?, e l'italiano? arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Sono quegli stessi docenti che dimostrano oggi la loro mancanza di conoscenza dei minimi principi del diritto, sbandierando la necessità di ricorsi a destra e sinistra (che ridere mi fanno) e ignorando perfino l'esistenza di una gerarchia tra le fonti del diritto.
Anche quando affidarono Cittadinanza e Costituzione (a tutti gli effetti elementi di diritto ed economia) ai docenti di lettere (che, per inciso, nel loro percorso di studi non hanno mai sostenuto un esame di diritto o economia), ci fu quasi una sollevazione popolare dei suddetti docenti di lettere, (quasi si fossero sentiti lesi nella loro maestà) contro chi faceva notare che sarebbe stato giusto e logico affidarla agli specializzati della A019.
Chi invece chiede a gran voce ore di diritto ed economia sono proprio i ragazzi, destinati a crescere nell'assoluta ignoranza giuridico-economica non per colpa loro.
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Il problema per molti è la visione d'insieme. Io insegno storia dell'arte con cui puoi fare collegamenti di ogni tipo dalla matematica all'informatica, compreso il diritto ma quando proponi una condivisione di obiettivi mi guardano come se venissi da Marte...questo non è un paese per spaziare nei meandri della cultura...a proposito conosco la diffrenza tra fonti e diritto
mimì68- Messaggi : 99
Data d'iscrizione : 20.11.10
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Raccogliendo l'invito alla serenità, dopo aver esplicitato il mio interesse personale, vorrei evitare però, di fare un discorso improntato alla logica del brocardo" Cicero pro domo sua".
Mi rendo perfettamente conto del fatto che l'aumento delle competenze possa rappresentare per i ragazzi un ulteriore impegno, e per i docenti un maggior carico di lavoro.
Però non posso rinunciare ad esprimere che il potenziamento di tutte le materie in cui sia previsto ossia lingue, diritto, economia, musica, arte ed educazione fisica sia assolutamente fisiologico per promuovere i talenti e le vocazioni del nostro territorio.
Non credo possa essere stilata una classifica che privilegi uno di questi insegnamenti rispetto ad altri.
Mi limito solo a ricordare che il nostro bel paese non ha risorse petrolifere o giacimenti di preziosi che possano avere un impatto significativo sull'economia mondiale.
La nostra più grande risorsa è la storia d'Italia, il nostro patrimonio è quello culturale e naturalistico.
Chiunque si accinga a studiare diritto non può prescindere dal popolo che ebbe nel suo DNA la passione del diritto e che seppe declinare a tal punto che molti degli istituti giuridici creati dalla sua genialità sono ancora operanti nel nostro ordinamento.
Quel popolo, e tanti altri, hanno lasciato centinaia di migliaia di testimonianze che attestano il loro passaggio sul nostro territorio,e non c'è praticamente suolo nel quale si scavi senza che affiorino le vestigia del passato.
Ora la valorizzazione di questo patrimonio passa per la promozione del turismo: di qui la necessità di approfondire le lingue, anche più di una, indispensabili in un mondo che si accinge ad essere sempre più globalizzato.
E poi vogliamo parlare della musica e del ballo?
Siamo pieni di veri e propri templi della musica, a Napoli abbiamo il Teatro di San Carlo che Stendhal non esitò a definire, e non a torto, il Teatro più bello del mondo, sempre ricco di proposte relative a concerti, opere e balletti ideati dai più grandi compositori del mondo.
Naturalmente non vorrei trascurare le bellezze naturali del nostro territorio ricco di terme e di cultura gastronomica essenziale al nostro benessere psicofisico.
Di qui anche l'importanza dell'educazione fisica: a tal proposito persino i Romani invitavano alla pratica dell'attività sportiva con la locuzione " mens sana in corpore sano" oltre al fatto che studi recenti hanno dimostrato uno strettissimo rapporto tra capacità motorie e capacità di attenzione e mnemoniche: si tratta di un vero e proprio balsamo per le menti dei nostri ragazzi.
Questi sono i motivi per cui non mi piace abbracciare logiche divisive nella sponsorizzazione di una materia piuttosto che di un'altra, che come ampiamente dimostrato, sono tutte indispensabili a formare i cittadini di domani, aprendo loro prospettive interessanti di lavoro anche sul nostro stesso territorio.
Mi rendo perfettamente conto del fatto che l'aumento delle competenze possa rappresentare per i ragazzi un ulteriore impegno, e per i docenti un maggior carico di lavoro.
Però non posso rinunciare ad esprimere che il potenziamento di tutte le materie in cui sia previsto ossia lingue, diritto, economia, musica, arte ed educazione fisica sia assolutamente fisiologico per promuovere i talenti e le vocazioni del nostro territorio.
Non credo possa essere stilata una classifica che privilegi uno di questi insegnamenti rispetto ad altri.
Mi limito solo a ricordare che il nostro bel paese non ha risorse petrolifere o giacimenti di preziosi che possano avere un impatto significativo sull'economia mondiale.
La nostra più grande risorsa è la storia d'Italia, il nostro patrimonio è quello culturale e naturalistico.
Chiunque si accinga a studiare diritto non può prescindere dal popolo che ebbe nel suo DNA la passione del diritto e che seppe declinare a tal punto che molti degli istituti giuridici creati dalla sua genialità sono ancora operanti nel nostro ordinamento.
Quel popolo, e tanti altri, hanno lasciato centinaia di migliaia di testimonianze che attestano il loro passaggio sul nostro territorio,e non c'è praticamente suolo nel quale si scavi senza che affiorino le vestigia del passato.
Ora la valorizzazione di questo patrimonio passa per la promozione del turismo: di qui la necessità di approfondire le lingue, anche più di una, indispensabili in un mondo che si accinge ad essere sempre più globalizzato.
E poi vogliamo parlare della musica e del ballo?
Siamo pieni di veri e propri templi della musica, a Napoli abbiamo il Teatro di San Carlo che Stendhal non esitò a definire, e non a torto, il Teatro più bello del mondo, sempre ricco di proposte relative a concerti, opere e balletti ideati dai più grandi compositori del mondo.
Naturalmente non vorrei trascurare le bellezze naturali del nostro territorio ricco di terme e di cultura gastronomica essenziale al nostro benessere psicofisico.
Di qui anche l'importanza dell'educazione fisica: a tal proposito persino i Romani invitavano alla pratica dell'attività sportiva con la locuzione " mens sana in corpore sano" oltre al fatto che studi recenti hanno dimostrato uno strettissimo rapporto tra capacità motorie e capacità di attenzione e mnemoniche: si tratta di un vero e proprio balsamo per le menti dei nostri ragazzi.
Questi sono i motivi per cui non mi piace abbracciare logiche divisive nella sponsorizzazione di una materia piuttosto che di un'altra, che come ampiamente dimostrato, sono tutte indispensabili a formare i cittadini di domani, aprendo loro prospettive interessanti di lavoro anche sul nostro stesso territorio.
Ultima modifica di Francesca4 il Lun Mag 25, 2015 7:36 pm - modificato 1 volta.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Casco dal pero, a parte la "sperimentazione" Brocca del liceo scientifico-tecnologico, in quale altro liceo si insegnava diritto ed economia?bart ha scritto:arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
lurk ha scritto:Casco dal pero, a parte la "sperimentazione" Brocca del liceo scientifico-tecnologico, in quale altro liceo si insegnava diritto ed economia?bart ha scritto:arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Mi riferisco al parere della commissione istruzione del senato (estensore sen. Asciutti del PdL) che, in data 20/01/2010 in merito alla riforma dei quadri orari dei licei "...condivide la scelta di rinunciare ad alcune discipline che erano state introdotte negli ordinamenti con talune sperimentazioni, come ad esempio diritto ed economia.".
All'epoca diversi colleghi di altre discipline, insegnanti nei licei, condivisero queste parole...
bart- Messaggi : 431
Data d'iscrizione : 01.10.09
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Quindi, diritto ed economia non è stato mai tolto dai licei (classico, scientifico, artistico) ma solo dal biennio del progetto Brocca, che peraltro era una sperimentazione che si svolgeva nell'ambito dell'istruzione tecnica, in cui l'insegnamento del diritto c'è sempre stato.bart ha scritto:lurk ha scritto:Casco dal pero, a parte la "sperimentazione" Brocca del liceo scientifico-tecnologico, in quale altro liceo si insegnava diritto ed economia?bart ha scritto:arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Mi riferisco al parere della commissione istruzione del senato (estensore sen. Asciutti del PdL) che, in data 20/01/2010 in merito alla riforma dei quadri orari dei licei "...condivide la scelta di rinunciare ad alcune discipline che erano state introdotte negli ordinamenti con talune sperimentazioni, come ad esempio diritto ed economia.".
All'epoca diversi colleghi di altre discipline, insegnanti nei licei, condivisero queste parole...
Sulla posizione di insegnanti di altre discipline non c'è da stupirsi, perché l'introduzione di una disciplina in un monte orario vincolato va a scapito di un'altra. In tutta sincerità, saresti stato d'accordo con una proposta di rimozione del diritto dagli istituti tecnici per potenziare o ampliare le discipline tecnologiche?
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Al liceo delle scienze umane, diritto è stato mantenuto al biennio ma tolto dall'ultimo anno.
chicca70- Messaggi : 3610
Data d'iscrizione : 26.12.14
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Vorrei ricordare che nei trienni degli istituti tecnici-con l'eccezione di quello economico-il diritto è stato già "rimosso" completamente dalla riforma Gelmini.Poco è rimasto ,quindi, da cancellare per potenziare altre discipline...
Certo,fa un po' sorridere il voto a 18 anni,senza qualche nozione di economia e diritto.Ma gli argomenti a favore di queste discipline sarebbero tanti ed oramai ampiamente ripetuti...
Certo,fa un po' sorridere il voto a 18 anni,senza qualche nozione di economia e diritto.Ma gli argomenti a favore di queste discipline sarebbero tanti ed oramai ampiamente ripetuti...
panicindetroit- Messaggi : 11
Data d'iscrizione : 18.06.13
Re: Diritto ed economia nelle scuole
In quello che ho frequentato io, ad esempio, liceo scientifico sperimentale. Un anno di diritto e uno di economia, nel biennio unitario. Post Brocca (io per fortuna l'ho scampata per un anno), ha continuato ad essere insegnato nel socio-pedagogico, credo, e in qualche Liceo con impianto econonomico dell'Autonomia.lurk ha scritto:Casco dal pero, a parte la "sperimentazione" Brocca del liceo scientifico-tecnologico, in quale altro liceo si insegnava diritto ed economia?bart ha scritto:arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Se la Legge Brocca abbia riguardato anche l'istruzione tecnica non lo ricordo, ma a differenza di qel che scrivi sono sicura che riguardava il riordino delle sperimentazioni nei licei. La mia maxi-sperimentazione ex-decreti delegati, con biennio unitario e triennio con sezioni pluri-indirizzo che si dividevano e ricostituivano poi in gruppi- classe trasversali d'indirizzo fu ricondotta a più miti consigli (un bel risparmio...), creando mono-indirizzi liceali, con la possibilità di fantomatiche passerelle da un indirizzo all'altro. All'inizio ci fu un tentativo di opporsi, credo, con applicazione posticipata del dettato della legge, ma poi la logica dei tagli ebbe la meglio.lurk ha scritto:
Quindi, diritto ed economia non è stato mai tolto dai licei (classico, scientifico, artistico) ma solo dal biennio del progetto Brocca, che peraltro era una sperimentazione che si svolgeva nell'ambito dell'istruzione tecnica, in cui l'insegnamento del diritto c'è sempre stato.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Parliamo di sperimentazioni che per il numero limitato hanno un ruolo troppo marginale per rappresentare una realtà strutturale preesistente. Cosa ben diversa dalla "sperimentazione" del progetto Brocca che, per la sua ampia diffusione, era ormai uscito dalla configurazione di ciclo "sperimentale".Perplessa ha scritto:In quello che ho frequentato io, ad esempio, liceo scientifico sperimentale. Un anno di diritto e uno di economia, nel biennio unitario. Post Brocca (io per fortuna l'ho scampata per un anno), ha continuato ad essere insegnato nel socio-pedagogico, credo, e in qualche Liceo con impianto econonomico dell'Autonomia.lurk ha scritto:Casco dal pero, a parte la "sperimentazione" Brocca del liceo scientifico-tecnologico, in quale altro liceo si insegnava diritto ed economia?bart ha scritto:arrivando a dire, alla faccia della solidarietà per quello che si stava delineando un taglio epocale di ore e di cattedre, che bene facevano a togliere queste materie dai licei!!!
Quindi continuo a chiedermi: in quale liceo si insegnava diritto ed economia, oltre al "liceo" scientifico-tecnologico del progetto Brocca?
Faccio notare che in 4-5 scuole è in corso la sperimentazione del liceo di durata quadriennale. Questo è sufficiente ad affermare che il percorso liceale ha una durata quadriennale? No, non direi.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Mi correggo, era la Cm:27/91, non la Brocca, sorry.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Perplessa ha scritto:Se la Legge Brocca abbia riguardato anche l'istruzione tecnica non lo ricordo, ma a differenza di qel che scrivi sono sicura che riguardava il riordino delle sperimentazioni nei licei.lurk ha scritto:
Quindi, diritto ed economia non è stato mai tolto dai licei (classico, scientifico, artistico) ma solo dal biennio del progetto Brocca, che peraltro era una sperimentazione che si svolgeva nell'ambito dell'istruzione tecnica, in cui l'insegnamento del diritto c'è sempre stato.
Non ho motivo o ragione di smentirti, conosco la realtà dell'istruzione professionale e tecnica, conosco pochissimo quella dell'istruzione liceale (ho insegnato un solo anno in un liceo, peraltro in completamento cattedra orario).
Non so nei licei, ma negli istituti tecnici la sperimentazione Brocca ha avuto una diffusione molto ampia, al punto che in quasi tutti gli istituti tecnici che conosco e che hanno un numero congruo di sezioni c'è stata l'attivazione del liceo scientifico-tecnologico.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Dato che sono andata a ricontrollare, Il progetto Brocca prevedeva l'istituzione di un "liceo economico". So che da queste parti ce ne era uno al Pesenti di Cascina (Pi), anche'esso ex maxi-sperimentazione. Altrove non so. A quanto mi consta, da quanto riferivano molti ragazzi che frequentavano Lingue a Pisa, in Sardegna le sperimentazioni non erano molto diffuse, per cui è anche possibile che nella vostra realtà non esistessero licei del genere.lurk ha scritto:
Parliamo di sperimentazioni che per il numero limitato hanno un ruolo troppo marginale per rappresentare una realtà strutturale preesistente. Cosa ben diversa dalla "sperimentazione" del progetto Brocca che, per la sua ampia diffusione, era ormai uscito dalla configurazione di ciclo "sperimentale".
Quindi continuo a chiedermi: in quale liceo si insegnava diritto ed economia, oltre al "liceo" scientifico-tecnologico del progetto Brocca?
Faccio notare che in 4-5 scuole è in corso la sperimentazione del liceo di durata quadriennale. Questo è sufficiente ad affermare che il percorso liceale ha una durata quadriennale? No, non direi.
In ogni caso concordo con te, i licei col diritto non erano certamente il tipo di percorso liceale più diffuso.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
[quote="lurk"]
Credo che allora diciamo entrambi la stessa cosa: l'impianto della Legge Brocca riguardava il riordino dei licei e ha permesso l'introduzione di questi corsi anche negli istituti tecnici, scientifico-tecnologico negli Itis e Liceo economico negli ITC. Ossia non ha toccato progetti come IGEA o altro, puramente tecnici, ma ha introdotto nuovi corsi liceali nei tecnici, in parallelo.Perplessa ha scritto:
Non ho motivo o ragione di smentirti, conosco la realtà dell'istruzione professionale e tecnica, conosco pochissimo quella dell'istruzione liceale (ho insegnato un solo anno in un liceo, peraltro in completamento cattedra orario).
Non so nei licei, ma negli istituti tecnici la sperimentazione Brocca ha avuto una diffusione molto ampia, al punto che in quasi tutti gli istituti tecnici che conosco e che hanno un numero congruo di sezioni c'è stata l'attivazione del liceo scientifico-tecnologico.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Perplessa ha scritto:lurk ha scritto:Credo che allora diciamo entrambi la stessa cosa: l'impianto della Legge Brocca riguardava il riordino dei licei e ha permesso l'introduzione di questi corsi anche negli istituti tecnici, scientifico-tecnologico negli Itis e Liceo economico negli ITC. Ossia non ha toccato progetti come IGEA o altro, puramente tecnici, ma ha introdotto nuovi corsi liceali nei tecnici, in parallelo.Perplessa ha scritto:
Non ho motivo o ragione di smentirti, conosco la realtà dell'istruzione professionale e tecnica, conosco pochissimo quella dell'istruzione liceale (ho insegnato un solo anno in un liceo, peraltro in completamento cattedra orario).
Non so nei licei, ma negli istituti tecnici la sperimentazione Brocca ha avuto una diffusione molto ampia, al punto che in quasi tutti gli istituti tecnici che conosco e che hanno un numero congruo di sezioni c'è stata l'attivazione del liceo scientifico-tecnologico.
L'importante è capirsi :-)
Aggiungo, in riferimento ad uno dei tuoi post immediatamente precedenti, che hai perfettamente ragione in merito alla specificità della Sardegna: probabilmente questo è dovuto alla limitata dimensione del bacino d'utenza, perciò la sperimentazione ha riguardato per lo più l'introduzione dello scientifico-tecnologico negli istituti tecnici.
Sono del tutto ignorante sulla realtà extraisolana e probabilmente faccio un grave errore sistematico a considerare come rappresentativa la realtà che conosco direttamente.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
è quello che facciamo un po' tutti, in fondo :-)lurk ha scritto:
Aggiungo, in riferimento ad uno dei tuoi post immediatamente precedenti, che hai perfettamente ragione in merito alla specificità della Sardegna: probabilmente questo è dovuto alla limitata dimensione del bacino d'utenza, perciò la sperimentazione ha riguardato per lo più l'introduzione dello scientifico-tecnologico negli istituti tecnici.
Sono del tutto ignorante sulla realtà extraisolana e probabilmente faccio un grave errore sistematico a considerare come rappresentativa la realtà che conosco direttamente.
Perplessa- Messaggi : 2181
Data d'iscrizione : 02.03.11
Re: Diritto ed economia nelle scuole
Ringrazio gli autori dei post che precedono per aver edotto tutti sullo stato dell'arte della A19 e del suo ruolo assolutamente marginale e residuale rispetto alla formazione dei ragazzi.
La conoscenza del diritto invece, ha molto a che fare con le loro vite future ed ha un impatto non trascurabile sulle stesse.
Come potrebbe, infatti, come pure è stato giustamente evidenziato, un diciottenne scegliere, in sede di esercizio del diritto di voto,da chi farsi rappresentare, senza una valutazione consapevole e critica del funzionamento del nostro sistema economico e del nostro ordinamento giuridico?
Con quali strumenti potrebbe operare la differenza tra fuffa(termine tanto in voga) e sostanza, entrambe presenti nella dialettica politica?
Quello che però ancora non mi è chiara è la modalità attraverso la quale questa riforma intenda realizzare il potenziamento della disciplina.
Inoltre credo che, senza l'estensione dello studio del diritto a tutte scuole di ordine e grado, sarà ben difficile assorbire gli oltre 7000 docenti che quest'anno rimarrebbero nelle gae se ci si volesse limitare alla sola copertura delle cattedre vacanti a seguito del turn over pensionistico.
Temo che nemmeno l' istituzione dell'organico funzionale potrebbe risolvere completamente il problema.
La conoscenza del diritto invece, ha molto a che fare con le loro vite future ed ha un impatto non trascurabile sulle stesse.
Come potrebbe, infatti, come pure è stato giustamente evidenziato, un diciottenne scegliere, in sede di esercizio del diritto di voto,da chi farsi rappresentare, senza una valutazione consapevole e critica del funzionamento del nostro sistema economico e del nostro ordinamento giuridico?
Con quali strumenti potrebbe operare la differenza tra fuffa(termine tanto in voga) e sostanza, entrambe presenti nella dialettica politica?
Quello che però ancora non mi è chiara è la modalità attraverso la quale questa riforma intenda realizzare il potenziamento della disciplina.
Inoltre credo che, senza l'estensione dello studio del diritto a tutte scuole di ordine e grado, sarà ben difficile assorbire gli oltre 7000 docenti che quest'anno rimarrebbero nelle gae se ci si volesse limitare alla sola copertura delle cattedre vacanti a seguito del turn over pensionistico.
Temo che nemmeno l' istituzione dell'organico funzionale potrebbe risolvere completamente il problema.
Francesca4- Messaggi : 3552
Data d'iscrizione : 23.02.15
Re: Diritto ed economia nelle scuole
paniscus_2.0 ha scritto:Sai, Francesca, negli ultimi anni è stato un continuo susseguirsi di leggi e riforme palesemente incostituzionali, che implicano violazioni di contratti, violazioni dei diritti fondamentali del cittadino, violazioni della laicità dello stato, violazioni del principio di uguaglianza e di non discriminazione, e quant'altro (e non mi riferisco SOLO alla riforma sulla scuola, ma a aquasi tutti gli ambiti della vita civile, dalla salute alla previdenza al lavoro).
Bene, c'è un sacco di gente che queste "innovazioni" le approva e le sostiene, o che comunque non ci trova nulla di male e non capisce dove stia il problema.
Quindi tu dici che è tutta colpa del fatto che non hanno studiato diritto a scuola?
No ......molto.più probabile che non abbiano studiato e basta.....
knot2- Messaggi : 699
Data d'iscrizione : 26.05.15
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