Emendamento Sen. Ruta: Valutazione anno di prova

L'emendamento dell'art. 11, c. 3 proposto dal Sen. Ruta (PD - docente di ruolo nella scuola secondaria di secondo grado) dispone che la valutazione del periodo di prova sia "affidata al Consiglio di classe per la scuola secondaria... presiedut[o] dal dirigente scolastico con la sola presenza della componente docente e coadiuvato da un docente con funzioni di tutor designato dal Collegio dei docenti".

A quale Consiglio di classe si fa riferimento, visto che ogni docente, compreso quello in anno di prova, di regola fa parte di diversi Consigli di classe?

A tutti. Se ne hai 9 fai nove prove; vinci se ne superi 5.
Mi pare ovvia l'assurdità di tale emendamento.
Se proprio non si vogliono genitori e studenti basta lasciare tutto come è ora, un'amichevole conversazioni con dei colleghi e i pasticcini successivi.

E meno male che si tratta di un docente di ruolo, come tiene a precisare l'articolo di OS: "Di conseguenza, gli emendamenti proposti, provenendo da “persona di scuola” e non da gente che di scuola ha solo sentito parlare, sono da tenere in debita considerazione." Stiamo a posto...

Comunque, genitori e studenti tutta la vita! Altrimenti manca l'emozione, il pathos... in confronto, i pasticcini coi colleghi sono di una noia mortale!

gugu ha scritto:A tutti. Se ne hai 9 fai nove prove; vinci se ne superi 5.
Mi pare ovvia l'assurdità di tale emendamento.
Se proprio non si vogliono genitori e studenti basta lasciare tutto come è ora, un'amichevole conversazioni con dei colleghi e i pasticcini successivi.

Sarebbe molto bello se lasciassero tutto com è ora!
Un tempo sarei stata felice di essere giudicata dai colleghi delle stesse mie classi (che almeno fanno il mio stesso mestiere e conoscono i miei alunni) piuttosto che dai genitori e gli alunni, a causa del conflitto di interessi che si verrebbe a creare. Ma adesso, se i colleghi diventeranno miei avversari (visto che aspireranno ad essere valutati positivamente dal DS), il conflitto di interessi non ci sarà comunque? Mah...

Stellastellina1975 ha scritto:piuttosto che dai genitori e gli alunni, a causa del conflitto di interessi che si verrebbe a creare

A dire la verità io non avrei problemi ad avere come giudici i genitori e gli alunni. Nel bene e nel male ho quasi sempre conquistato il loro rispetto e i relativi riconoscimenti, sia pure del tutto informali. Un esempio, l'ultimo, capitato proprio sabato sera: https://www.orizzontescuolaforum.net/t105320-piccoli-quotidiani-successi-nell-insuccesso-quotidiano

1) I genitori e gli alunni non hanno le competenze per giudicare il lavoro di un docente. I loro giudizi spesso si basano più sulla simpatia/antipatia oppure sulla capacità di relazionarsi a livello umano. Ma non certamente sulle sue competenze o ancora meno sulle capacità didattiche. Sai quante volte ho fatto delle scelte didattiche (già sperimentate con buoni risultati) che invece non sono state capite dai genitori?

2) Il conflitto di interessi mi sembra palese: tu dai un buon voto a me così io poi lo dò a te! Il "giudicato" non può valutare colui che lo giudica, è assurdo. Basta avere un briciolo di buon senso per capirlo!

Che poi nella maggior parte dei casi anch'io abbia instaurato un buon rapporto con studenti e genitori, questa è tutta un'altra storia. Ma è questione di fortuna più che altro. Se ti capita una classe di str***zetti, che fai? Ti fai ricattare da loro per non perdere il posto?? Ma dai...

Un conto è voler essere assunti in ruolo e un altro conto è far finta di farvi piacere questa porcheria...

Stellastellina1975 ha scritto:Un conto è voler essere assunti in ruolo e un altro conto è far finta di farvi piacere questa porcheria...

1) sono già di ruolo, eh
2) sono uno dei detrattori più accaniti di questa riforma

Sul resto il discorso sarebbe troppo lungo e off topic. Non sono un fautore della valutazione fatta da studenti e famiglie, ho solo detto che il giudizio di studenti, genitori e, aggiungo qui, colleghi, sarebbe l'ultimo dei miei problemi.

lurk ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:Un conto è voler essere assunti in ruolo e un altro conto è far finta di farvi piacere questa porcheria...

1) sono già di ruolo, eh
2) sono uno dei detrattori più accaniti di questa riforma

Sul resto il discorso sarebbe troppo lungo e off topic. Non sono un fautore della valutazione fatta da studenti e famiglie, ho solo detto che il giudizio di studenti, genitori e, aggiungo qui, colleghi, sarebbe l'ultimo dei miei problemi.

Ah allora ok :-)
Nel mio caso non è proprio l'ultimo dei problemi, visto che alla fine dell'anno di prova si può essere licenziati.

Stellastellina1975 ha scritto:
Ah allora ok :-)  
Nel mio caso non è proprio l'ultimo dei problemi, visto che alla fine dell'anno di prova si può essere licenziati.

C'est la méritocratie, ma cherie

Tradotto in bruscolini, se fai bene il tuo lavoro non hai nulla da temere. Almeno così fanno intendere i sostenitori della "riforma". Se così non è, allora c'è qualcosa che non funge :-)

lurk ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:
Ah allora ok :-)  
Nel mio caso non è proprio l'ultimo dei problemi, visto che alla fine dell'anno di prova si può essere licenziati.

C'est la méritocratie, ma cherie

Tradotto in bruscolini, se fai bene il tuo lavoro non hai nulla da temere. Almeno così fanno intendere i sostenitori della "riforma". Se così non è, allora c'è qualcosa che non funge :-)

Se ti valutano i genitori e gli studenti allora per avere l'assoluta certezza di essere assunto devi essere simpatico, poco autoritario, insegnare cose facili e dare voti alti.
Tutto ciò non ha molto a che vedere col fare bene il proprio lavoro.

Stellastellina1975 ha scritto:

lurk ha scritto:

Stellastellina1975 ha scritto:
Ah allora ok :-)  
Nel mio caso non è proprio l'ultimo dei problemi, visto che alla fine dell'anno di prova si può essere licenziati.

C'est la méritocratie, ma cherie

Tradotto in bruscolini, se fai bene il tuo lavoro non hai nulla da temere. Almeno così fanno intendere i sostenitori della "riforma". Se così non è, allora c'è qualcosa che non funge :-)

Se ti valutano i genitori e gli studenti allora per avere l'assoluta certezza di essere assunto devi essere simpatico, poco autoritario, insegnare cose facili e dare voti alti.
Tutto ciò non ha molto a che vedere col fare bene il proprio lavoro.

L'esperienza mi insegna che per raccogliere la stima di studenti e genitori puoi essere più o meno simpatico ma autorevole (non necessariamente autoritario), insegnare bene e dare voti congrui.