Con il mio indirizzo di PEC posso scrivere esclusivamente a chi ha un indirizzo di PEC?

Scusate la domanda, forse banale, ma ho bisogno di sapere subito. Vi spiego: sto per fare una segnalazione al provveditorato. Posso utilizzare il mio indirizzo PEC e inviare la mia email all'indirizzo PEC del provveditorato?

Grazie.

Aggiungo che è la prima volta che sto utilizzando il mio indirizzo PEC.

Sì, puoi scrivere solo a chi ha indirizzo PEC. Per quanto concerne i CSA, anch'io ho scritto diverse volte ma mai nessuna risposta nonostante la mail sia stata accettata e consegnata. Insomma, nn so se è perchè gli ho scritto un sacco di insolenze che non mi hanno risposto o perchè sono degli incapaci e non sanno neanche come aprire una email...Io propendo per la seconda, per cui se devi segnalare qualcosa di urgente vai di persona o al massimo telefona!

puoi inviare email solo ad altre pec

La PEC governativa per i cittadini, quella per intenderci che si fa alle poste oppure tramite istanze online per noi docenti, può funzionare solo per comunicare verso una pubblica amministrazione dotata di una pec governativa oppure per ricevere mail da una pubblica amministrazione.


Una PEC governativa cittadino NON PUO' comunicare verso altre PEC cittadino o altre PEC private: esistono molti provider che forniscono pec certificate MOOOOLTO più flessibili e utili, dal costo annuo irrisorio (circa 5 euro al mese per un uso privato).


Detto ciò, faccio a tutti presente che è meglio NON USARE la pec cittadino per comunicare con una pubblica amministrazione. Il motivo è legato a questi aspetti, che Brunetta si è ben visto dal pubblicizzare (e che vi enumero per esperienza diretta):


Per quanto ne dica la legge, la PEC ha un grosso problema quando il destinatario è una pubblica amministrazione: non c'è la ricevuta di ritorno. Magari qui molti mi diranno che non è vero, che anzi il server manda subito una mail di ritorno che ha pieno valore legale, ed è verissimo, ma il punto è che è il server che vi ha risposto e non un funzionario della PA. Una raccomandata postale viene consegnata all'impiegato delle poste che vi rilascia una ricevuta e poi il plico arriva alla PA e lì un impiegato firma la cartolina che ritorna poi a noi. Nella PEC non è assicurato che qualcuno apra la mail, la legga e la smisti all'ufficio a cui è indirizzata.


E' vero che, in caso di contestazione, una volta che esca fuori che nessuno in quella PA ha avuto la bontà di aprire la PEC e quindi la nostra mail è difatti rimasta lettera muta, ci sono tutti gli estremi per aprire un buco in petto a quella PA: ma io sono dell'opinione che se invio una mail con la PEC il mio scopo è accelerare i tempi e risparmiarmi una coda alle poste nonché la spesa della raccomandata, e non affrontare una causa legale, non vi pare?

Il punto è che le raccomandate, e in genere l'invio della posta, segue delle normative, e dei regolamenti, ormai molto consolidati, mentre le PEC restano una cosa strana. La PEC cittadino è nominale, e infatti se mi mandano sulla PEC una notifica di sfratto, si dà per ricevuta al primo colpo, e non posso contestarla in nessun caso! Invece la PEC delle pubbliche amministrazioni è generica, non si sa chi ne sia responsabile e, a quanto ne so, non esistono regolamenti chiari che stabiliscano il mansionario di chi, nella specifica PA, debba occuparsene.

Non è secondario che, da un mio personale sondaggio fra alcune scuole, che non ha nessun valore statistico ma solo di mera curiosità, riguardo alla PEC le risposte sono state:

1) La PEC? E che cos'è?

2) Sì, abbiamo aperto una PEC ma non la usiamo mai: il MIUR non ci ha formato per usarla...

3) La usa solo la segretaria (intesa come direttore amministrativo e non gli applicati); se spedite qualcosa lì a noi non arriva.

4) Sì, ce l'abbiamo, ma contano solo le raccomandate A/R: le e-mail non sono legali per i documenti ufficiali.


Quindi, come consiglio generale, e dato che ho usato la PEC con varie PA (Inps, scuole, comuni) ed il risultato è sempre stato lettera morta, è di NON USARE MAI LA PEC. In particolare l'Inps, bontà sua, mi ha proprio informato che i loro regolamenti interni recitano che non si devono accettare documenti inviati tramite PEC, anche se in questo caso la mia richiesta di chiarimenti deve aver alzato un polverone esagerato, per quanto io sia rimasto sulla richiesta di informazioni senza (e sottolineo: SENZA) nessun tono offeso o minaccioso. Infatti il giorno dopo mi chiama il direttore dell'Inps di zona in persona per dirmi che tutta la documentazione era a posto ed era arrivata a destinazione correttamente... non so, quanti di voi sono stati contattati dall'Inps per dire che quello che avevate spedito era giunto a destinazione senza problemi???


Ho quindi capito che per loro la PEC è un problema: non sanno come gestirla ma se un cittadino la usa, loro sono in torto due volte se non la leggono. In primo luogo si dà per scontato che la aprano, e in secondo luogo si dà per scontato che l'abbiano ricevuta se il server dà l'OK.


Ovviamente resta fermo invece il consiglio di controllarla spesso per noi docenti, direi anche due volte al giorno, se siamo in attesa di una chiamata dalle scuole. Se le scuole saranno, come pare, obbligate a usarle come canale privilegiato per comunicarci delle supplenze, allora prendiamola come una casella di posta per i telegrammi, ma ribadisco: NON PENSATE DI USARLA PER COMUNICAZIONI IN USCITA.


Per quello usate il solito telefono e, per i documenti, l'ancor più solita raccomandata A/R (poste permettendo).

Grazie, Albith, per i consigli che hai voluto dare.

Ho provato a mandare un email dal mio indirizzo PEC all'indirizzo PEC del mio Provveditorato, ma con esito negativo. Sul sito della posta certificata, dopo aver scritto il messaggio e averlo inviato, compare un messaggio che dice che l'indirizzo PEC del mio Provveditorato non è ammesso. A qualcuno è già successo? Che bisogna fare, se si vuole inviare un messaggio da una PEC a un'altra PEC?

serena ha scritto:Grazie, Albith, per i consigli che hai voluto dare.

Ho provato a mandare un email dal mio indirizzo PEC all'indirizzo PEC del mio Provveditorato, ma con esito negativo. Sul sito della posta certificata, dopo aver scritto il messaggio e averlo inviato, compare un messaggio che dice che l'indirizzo PEC del mio Provveditorato non è ammesso. A qualcuno è già successo? Che bisogna fare, se si vuole inviare un messaggio da una PEC a un'altra PEC?

Ah, dimenticavo di dirvi che alcune PA avevano già un indirizzo PEC ma con un protocollo informatico diverso da quello dell'attuale PEC governativa. Brunetta informa che entro l'anno o giù di lì, tutte le PA dovranno munirsi della PEC governativa.

Infatti la PEC governativa comunica solo con altre PEC governative e non con altre PEC di altri gestori.

Ad esempio io ho anche una PEC fornita dalla mia banca con la quale NON POSSO comunicare con una PEC governativa di una PA.

Se state pensando che sono soldi delle nostre tasse buttati al vento come coriandoli, avete perfettamente ragione ;-)