commissario esterno: materia di nomina
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commissario esterno: materia di nomina
Salve a tutti. È la prima volta che vengo nominata come commissario esterno agli esami di stato, mi perdonerete quindi la banalità della domanda: la mia cdc è A052, quindi latino e greco, nella nomina leggo però che sono stata nominata per "Lingua e letteratura latina" in un liceo classico. È sottinteso che dovrò anche interrogare i candidati in greco (ed eventualmente predisporre i quesiti della terza prova)? Non vedo chi altri potrebbe farlo, ma come mai la nomina non lo specifica?
lucylucy- Messaggi : 1344
Data d'iscrizione : 10.02.14
Re: commissario esterno: materia di nomina
lucylucy ha scritto:la mia cdc è A052, quindi latino e greco, nella nomina leggo però che sono stata nominata per "Lingua e letteratura latina" in un liceo classico. È sottinteso che dovrò anche interrogare i candidati in greco (ed eventualmente predisporre i quesiti della terza prova)?
Tutte le discipline di competenza della tua classe di concorso.
PS: il colloquio non è un'interrogazione. Ricordarlo è sempre cosa buona e giusta.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
La formula è sempre imprecisa. C'è scritto filosofia ma devi interrogare anche storia, c'è scritto italiano ma devi interrogare anche latino oppure c'è scritto matematica ma devi interrogare anche fisica (nei licei).
Nel tuo caso dovrai occuparti anche del greco, d'altronde nella nomina c'è scritta anche la classe di concorso e se è A052 comprende anche il greco a differenza dell'a051.
Nel tuo caso dovrai occuparti anche del greco, d'altronde nella nomina c'è scritta anche la classe di concorso e se è A052 comprende anche il greco a differenza dell'a051.
-nina-- Messaggi : 943
Data d'iscrizione : 02.01.13
Re: commissario esterno: materia di nomina
-nina- ha scritto:La formula è sempre imprecisa
Non è affatto imprecisa, l'ordinanza ministeriale è chiara: sono oggetto di colloquio e di terza prova tutte le discipline per cui hanno titolo i commissari. Quindi sono di competenza di un commissario tutte le discipline afferenti alla sua classe di concorso.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
Grazie a tutti! Ora è chiaro, in realtà mi aveva confuso un paradosso che forse si verifica solo al classico: il commissario interno di italiano (A051, italiano e latino), che spesso ha insegnato latino nella classe, riceve la nomina solo per italiano, quindi non per tutte le discipline afferenti.
lucylucy- Messaggi : 1344
Data d'iscrizione : 10.02.14
Re: commissario esterno: materia di nomina
Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
-nina-- Messaggi : 943
Data d'iscrizione : 02.01.13
Re: commissario esterno: materia di nomina
Chiunque può intervenire e fare domande su qualsiasi argomento oggetto di discussione. È nella natura del colloquio: il commissario della disciplina non interroga, ma propone l'argomento come spunto di discussione, alla quale partecipano il candidato e tutta la commissione. È in questo modo che si valuta la reale capacità di collegamento interdisciplinare del candidato (non certo dal suo saltare di palo in frasca per attinenza nel "percorso" presentato), oltre alle competenze nella riflessione, nell'analisi e nella elaborazione. È per questo motivo che il colloquio deve essere condotto collegialmente e su un carattere interdisciplinare.-nina- ha scritto:Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
L'interrogazione si fa prima: nelle prove scritte. Purtroppo, come commissari, tendiamo spesso, anzi quasi sempre, a trasformare il colloquio in una sequenza di brevi interrogazioni.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
Vero, scusatemi per aver usato il termine "interrogazione". È giustissimo quanto ha ricordato lurk.
Farei solo una precisazione: quando ho partecipato a esami in qualità di membro interno ho notato che il colloquio si trasformava spesso in una grande arrampicata sugli specchi o, al massimo, in una sagra dell'aria fritta. È chiaro che i contenuti disciplinari, specie se non professionalizzanti, sono soprattutto un mezzo, ma se non c'è il mezzo permettetemi di dubitare che sia stato raggiunto il fine. E allora, va bene tutta la filosofia sulle origini della tragedia, ma poi (in realtà sarebbe "prima") quei quattro versi li devi saper analizzare e tradurre. E immagino di dover essere soprattutto io a verificare questo, come il collega di matematica verificherà le competenze di analisi nello studio di una funzione.
Farei solo una precisazione: quando ho partecipato a esami in qualità di membro interno ho notato che il colloquio si trasformava spesso in una grande arrampicata sugli specchi o, al massimo, in una sagra dell'aria fritta. È chiaro che i contenuti disciplinari, specie se non professionalizzanti, sono soprattutto un mezzo, ma se non c'è il mezzo permettetemi di dubitare che sia stato raggiunto il fine. E allora, va bene tutta la filosofia sulle origini della tragedia, ma poi (in realtà sarebbe "prima") quei quattro versi li devi saper analizzare e tradurre. E immagino di dover essere soprattutto io a verificare questo, come il collega di matematica verificherà le competenze di analisi nello studio di una funzione.
lucylucy- Messaggi : 1344
Data d'iscrizione : 10.02.14
Re: commissario esterno: materia di nomina
Verissimo, lucylucy. Il docente della disciplina è comunque determinante sia per condurre il colloquio sia per orientare la commissione su quelle che sono le competenze del candidato. Altrimenti il colloquio si potrebbe ridurre ad un mero scambio di barzellette. Come del resto hai fatto notare: spesso, con la scusa di quel che dovrebbe essere un colloquio si finisce per trasformarlo in un'arrampicata sugli specchi.lucylucy ha scritto:Vero, scusatemi per aver usato il termine "interrogazione". È giustissimo quanto ha ricordato lurk.
Farei solo una precisazione: quando ho partecipato a esami in qualità di membro interno ho notato che il colloquio si trasformava spesso in una grande arrampicata sugli specchi o, al massimo, in una sagra dell'aria fritta. È chiaro che i contenuti disciplinari, specie se non professionalizzanti, sono soprattutto un mezzo, ma se non c'è il mezzo permettetemi di dubitare che sia stato raggiunto il fine. E allora, va bene tutta la filosofia sulle origini della tragedia, ma poi (in realtà sarebbe "prima") quei quattro versi li devi saper analizzare e tradurre. E immagino di dover essere soprattutto io a verificare questo, come il collega di matematica verificherà le competenze di analisi nello studio di una funzione.
Ma questo ritengo sia una responsabilità dei commissari: se i commissari sono così minus habens da non rendersi conto che il candidato si arrampica allegramente sugli specchi, forse dovrebbero cambiare mestiere.
Vedi, io sono fondamentalmente garantista. Sia durante l'anno sia in occasione degli esami cerco sempre di cogliere gli aspetti positivi prima di intestardirmi nella ricerca degli aspetti negativi. Però sono intransigente su una cosa: non tollero che mi si prenda per il sedere (e i miei studenti lo sanno benissimo). Quando uno studente cerca di prendermi per il sedere pensando di "guidare" a suo piacimento la verifica (o il colloquio), la mia "ghiandola pineale" inizia a scalpitare e in men che non si dica prende il comando di tutto l'encefalo e ordina di scatenare l'inferno al suo comando. E a quel punto divento bastardo dentro.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
SOS, ghiandola pineale sola al comando!;-)))
lucylucy- Messaggi : 1344
Data d'iscrizione : 10.02.14
Re: commissario esterno: materia di nomina
lurk ha scritto:Chiunque può intervenire e fare domande su qualsiasi argomento oggetto di discussione. È nella natura del colloquio: il commissario della disciplina non interroga, ma propone l'argomento come spunto di discussione, alla quale partecipano il candidato e tutta la commissione. È in questo modo che si valuta la reale capacità di collegamento interdisciplinare del candidato (non certo dal suo saltare di palo in frasca per attinenza nel "percorso" presentato), oltre alle competenze nella riflessione, nell'analisi e nella elaborazione. È per questo motivo che il colloquio deve essere condotto collegialmente e su un carattere interdisciplinare.-nina- ha scritto:Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
L'interrogazione si fa prima: nelle prove scritte. Purtroppo, come commissari, tendiamo spesso, anzi quasi sempre, a trasformare il colloquio in una sequenza di brevi interrogazioni.
Risulta arduo intervenire in un colloquio di inglese per un "non addetto ai lavori" o parlare del concetto di umorismo in Pirandello se non si conosce bene l'autore.
Ultima modifica di -nina- il Sab Giu 06, 2015 7:29 pm - modificato 1 volta.
-nina-- Messaggi : 943
Data d'iscrizione : 02.01.13
Re: commissario esterno: materia di nomina
Sì, era appunto quello che dicevamo io e lurk, credo. Però anche una domanda fatta da un "non addetto", se intelligente, può essere stimolante. Anche una richiesta di chiarimento spinge il candidato a confrontarsi con un interlocutore interessato.
Una volta un docente di matematica chiese a una candidata cosa fosse esattamente questo aoristo di cui parlavamo tanto. La risposta della ragazza fu decisiva nell'attribuzione della lode!
Una volta un docente di matematica chiese a una candidata cosa fosse esattamente questo aoristo di cui parlavamo tanto. La risposta della ragazza fu decisiva nell'attribuzione della lode!
lucylucy- Messaggi : 1344
Data d'iscrizione : 10.02.14
Re: commissario esterno: materia di nomina
-nina- ha scritto:Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
In realtà se non mi sbaglio un commissario può intervenire nel colloquio non solo nelle classi in cui è abilitato, ma in tutte quelle che può insegnare col suo titolo di studio.
Quindi per ogni materia all'esame potrebbero esserci più commissari che possono fare domande sull'argomento.
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
Sono commissario interno per Scienze. Se si parlerà di idrolisi salina, è molto probabile che i soli interlocutori saremo io e il candidato. Se si parlerà di effetto serra è possibile che ne esca fuori una discussione a cinque tra presidente e commissari di varie discipline, con il candidato che si limita ad annuire sorridendo e gongolandosi a vedere che il tempo passa senza essere spulciato. Se si parlerà di amplificazione del DNA ricombinato attraverso colture di Escherichia coli, commissari e presidente si dedicheranno a chiacchierare sotto voce parlando del più e del meno, ma se durante il colloquio salterà fuori che l'insulina per i diabetici non è più estratta dal pancreas dei maiali bensì è insulina umana prodotta da batteri geneticamente modificati, qualche commissario, incuriosito, potrebbe chiedere come diavolo riescono a far produrre ad un batterio un ormone umano.-nina- ha scritto:Risulta arduo intervenire in un colloquio di inglese per un "non addetto ai lavori" o parlare del concetto di umorismo in Pirandello se non si conosce bene l'autore.
Da parte mia, mastico un po' d'inglese anche senza certificazione, ma mi guarderò bene dall'intervenire perché la mia pronuncia farebbe scompisciare dalle risate Totò e De Filippo. Mastico anche un po' d'informatica, anche se non ho alcun titolo, ma mi guarderò bene dall'intervenire in un'eventuale domanda sulla formulazione di una query in SQL per modificare a cascata i dati di due tabelle collegate da una relazione uno a molti in un database relazionale, perché probabilmente riuscirei a mettere in difficoltà il candidato più di quanto volesse farlo il commissario esterno.
In definitiva, si presume che un commissario abbia la capacità di valutare arbitrariamente se, quando e come intervenire in un colloquio o, preferibilmente, se sia il caso di tacere e far finta di ascoltare ;-)
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
Non è proprio così, tutti i commissari hanno facoltà di fare domande su qualsiasi argomento attinente ai programmi svolti, indipendentemente dalla disciplina e dai titoli che si possiedono. Ovviamente le loro domande devono essere pertinenti e non devono essere finalizzate a mettere in crisi il candidato, perciò il buon senso suggerisce di intervenire solo se si ha cognizione dell'argomento.ayreon ha scritto:-nina- ha scritto:Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
In realtà se non mi sbaglio un commissario può intervenire nel colloquio non solo nelle classi in cui è abilitato, ma in tutte quelle che può insegnare col suo titolo di studio.
Quindi per ogni materia all'esame potrebbero esserci più commissari che possono fare domande sull'argomento.
La norma prescrive che siano oggetto di colloquio tutte le discipline del quinto anno per cui almeno uno dei commissari ha titolo. La norma prevede anche che il colloquio sia collegiale e interdisciplinare.
Si continua a fare confusione tra interrogazione e colloquio.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
lurk ha scritto:Non è proprio così, tutti i commissari hanno facoltà di fare domande su qualsiasi argomento attinente ai programmi svolti, indipendentemente dalla disciplina e dai titoli che si possiedono. Ovviamente le loro domande devono essere pertinenti e non devono essere finalizzate a mettere in crisi il candidato, perciò il buon senso suggerisce di intervenire solo se si ha cognizione dell'argomento.ayreon ha scritto:-nina- ha scritto:Mi risulta che tu possa fare domande anche in letteratura italiana e latina, se sei abilitata per l'insegnamento di tali materie.
In realtà se non mi sbaglio un commissario può intervenire nel colloquio non solo nelle classi in cui è abilitato, ma in tutte quelle che può insegnare col suo titolo di studio.
Quindi per ogni materia all'esame potrebbero esserci più commissari che possono fare domande sull'argomento.
La norma prescrive che siano oggetto di colloquio tutte le discipline del quinto anno per cui almeno uno dei commissari ha titolo. La norma prevede anche che il colloquio sia collegiale e interdisciplinare.
Si continua a fare confusione tra interrogazione e colloquio.
Ovviamente era sottinteso che l'insegnante di italiano non interviene negli argomenti di elettronica e che se un commissario interviene è perché conosce l'argomento, e probabilmente lo conosce se è tra i suoi titoli. Per esempio, l'anno scorso, pur essendo commissari di altre materie, eravamo in tre a intervenire in matematica (io, il commissario di matematica, e il presidente)
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
Ed è quello che in genere succede. Il possesso di un titolo è naturalmente la condizione più frequente che rende possibile l'intervento di un altro commissario, ma non strettamente necessaria. Può anche capitare che si intervenga pur non avendo alcuna cognizione dell'argomento, lucylucy ha fatto un esempio proprio ieri. Un argomento può suscitare l'interesse di un "non addetto", il quale interviene chiedendo un chiarimento o un approfondimento.ayreon ha scritto:Ovviamente era sottinteso che l'insegnante di italiano non interviene negli argomenti di elettronica e che se un commissario interviene è perché conosce l'argomento, e probabilmente lo conosce se è tra i suoi titoli. Per esempio, l'anno scorso, pur essendo commissari di altre materie, eravamo in tre a intervenire in matematica (io, il commissario di matematica, e il presidente)
È chiaro che in questi casi è importante che il commissario competente gestisca la situazione come intermediario, indirizzando il candidato anche con una rettifica del quesito, se necessario. Al limite anche mettendo un paletto e sostituendosi al candidato se la domanda presenta un certo grado di difficoltà. Se il colloquio deve accertare le competenze del candidato, non deve comunque trasformarsi in una corsa a ostacoli.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
Da normativa
La semplice passione o curiosità per l'argomento non permette al commissario di fare domande.Ognuno di essi (commissari n.d.r.) interroga nelle discipline per le quali hanno titolo.
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
Immagino che abbia preso quella citazione dalle FAQ del sito del ministero ( [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ).ayreon ha scritto:Da normativaLa semplice passione o curiosità per l'argomento non permette al commissario di fare domande.Ognuno di essi (commissari n.d.r.) interroga nelle discipline per le quali hanno titolo.
1) Le FAQ non sono normativa, sono solo un'interpretazione semplificata della normativa
2) In ogni modo interpreti male il senso di quella FAQ: non si riferisce al singolo commissario, ma alla commissione nel suo complesso (i membri delle commissioni). Il senso di quella FAQ sta nel principio che tutte le discipline dell'ultimo anno e per le quali i commissari hanno l'abilitazione devono essere coinvolte nel colloquio. Non è scritto che un commissario non possa porre quesiti (che non significa "interrogazione") su un argomento che non è attinente alla sua classe di abilitazione.
Veniamo alla normativa vera e propria.
DPR n. 323 del 1998 (Regolamento recante disciplina degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore)
Art. 4 (Contenuto ed esito dell'esame), comma 5:
Art. 5 (Modalità di invio, formazione e svolgimento delle prove d'esame), comma 7:
5. Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell'argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Esso si svolge su argomenti di interesse pluridisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso.
7. Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso, tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti proposti al candidato a norma dell'articolo 4, comma 5. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo di un documento, di un progetto o di altra indicazione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi alle prove scritte.
O.M. n. 11 del 2015 (Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato...)
Art. 11 (Sostituzione dei componenti le commissioni), comma 7:
Art. 21 (Colloquio). Per semplicità ne cito le parti funzionali all'oggetto della nostra discussione.
7. Durante l’espletamento del colloquio, nell’ipotesi di assenza temporanea dei commissari, devono essere interrotte tutte le operazioni d’esame relative allo stesso. Il colloquio deve svolgersi, infatti, in un’unica soluzione temporalealla presenza dell’intera commissione che procede all’attribuzione del relativo punteggio nello stesso giorno nel quale viene effettuato.
1. Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, di collegarle nell'argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Esso si svolge su temi di interesse multidisciplinare, attinenti alle Indicazioni Nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, relativi ai programmi e al lavoro didattico dell'ultimo anno di corso. Il colloquio si svolge in un'unica soluzione temporale, alla presenza dell'intera commissione. Non possono sostenere il colloquio più candidati contemporaneamente.
2. [omissis] deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare e con riferimento costante e rigoroso al lavoro didattico realizzato nella classe durante l'ultimo anno di corso. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta [omissis] di cui il candidato individua le componenti culturali, approfondendole. [omissis]
3. [omissis]
4. La commissione deve curare l'equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del colloquio. Si precisa che i commissari sia interni che esterni, allo scopo di favorire il coinvolgimento nel colloquio del maggior numero possibile delle discipline comprese nel piano degli studi dell’ultimo anno di corso, conducono l’esame in tutte le materie per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
5. [omissis]
6. [omissis]
7. [omissis]
A parte il fatto che nella normativa non si parla mai di interrogazione ti invito a porre attenzione al fatto che viene sistematicamente sottolineato il carattere multidisciplinare e la presenza collegiale dell'intera commissione nello svolgimento del colloquio. Ma soprattutto, la normativa rende palese la finalità del colloquio, che non è quella di accertare la conoscenza dei contenuti quanto quella di accertare la capacità del candidato di organizzare le conoscenze in suo possesso e di affrontare una discussione (art. 5 comma 7 del DPR e art. 21 comma 1 e 2 dell'OM).
Per intenderci, addirittura, molti dei contenuti specifici indicati nei programmi presentati dal consiglio di classe non dovrebbero neppure essere richiesti con un'interrogazione (come spesso viene fatto), perché la loro specificità esula dal carattere multidisciplinare del colloquio e dalle sue finalità. È il candidato, piuttosto, che deve citare o richiamare questi contenuti specifici se sono funzionali alle sue argomentazioni. La commissione valuta il modo in cui il candidato affronta la discussione e utilizza le conoscenze in suo possesso, non deve verificare in modo mirato il possesso di queste conoscenze con un'interrogazione.
Il colloquio è una discussione. Se viene spesso trasformato in una sequenza di interrogazioni a compartimenti stagni si deve sostanzialmente a due motivi:
1) L'equivoco di fondo generato dai commissari, convinti di dover accertare le conoscenze in sede di colloquio con interrogazioni mirate.
2) L'incapacità di molti studenti di organizzare in modo strutturato i contenuti di loro conoscenza ed estrapolarli in modo dinamico per integrarli in una trattazione di carattere multidisciplinare. Tant'è che spesso, molti dei nostri giovani, in evidente difficoltà nel problem solving e nelle competenze di analisi, di collegamento e elaborazione autonoma, ricorrono al piano B: mi faccia lei la domanda.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
Sei andato un po' oltre.
Io ho detto due cose, la prima è che l'avere titolo è diverso dall'avere abilitazione. La seconda è che se non c'è il commissario di elettronica ma quello di informatica è ingegnere allora anche elettronica fa parte delle materie.
Che non sia una interrogazione ma un colloquio siamo d'accordo ma la domanda iniziale era diversa.
Io ho detto due cose, la prima è che l'avere titolo è diverso dall'avere abilitazione. La seconda è che se non c'è il commissario di elettronica ma quello di informatica è ingegnere allora anche elettronica fa parte delle materie.
Che non sia una interrogazione ma un colloquio siamo d'accordo ma la domanda iniziale era diversa.
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
Se sono andato oltre è perché mi hai messo nella condizione di dover replicare ad una tua precisazione in palese antitesi alla mia interpretazione: ho risposto alla tua affermazione (La semplice passione o curiosità per l'argomento non permette al commissario di fare domande", peraltro suffragata dalla presunta citazione di una norma inesistente.
Comunque per me possiamo anche chiudere l'off topic.
Comunque per me possiamo anche chiudere l'off topic.
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
Re: commissario esterno: materia di nomina
No, scusa, ma non sono d'accordo. Un commissario che non ha un titolo di studio che gli permette di insegnare matematica NON può fare domande in matematica. Chiamale interrogazioni o colloqui, ma durante la discussione con lo studente, se si è entrati in matematica, quello di storia non può fare domande se non di storia. E questo è scritto chiaramente:
Conducono l’esame in tutte le materie per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
Il senso della norma è che, se per caso il commissario di matematica non è stato nominato ma c'è quello di Informatica col titolo adatto, allora sarà lui a condurre l'esame per la materia matematica. Se non c'è nessuno col titolo di studio in storia dell'arte, allora questa materia sarà FUORI dall'esame, e nessun commissario potrà fare domande su storia dell'arte. Questo è chiarissimo. Non capisco da dove leggi che la semplice curiosità di uno dei commissari permette di fare domande in materie non attinenti. Se lo fai possono fare ricorso e vincerlo tranquillamente. Se non c'è il commissario di matematica NESSUNO è in grado legalmente di dire allo studente che quello che dice non è corretto.
Conducono l’esame in tutte le materie per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
Il senso della norma è che, se per caso il commissario di matematica non è stato nominato ma c'è quello di Informatica col titolo adatto, allora sarà lui a condurre l'esame per la materia matematica. Se non c'è nessuno col titolo di studio in storia dell'arte, allora questa materia sarà FUORI dall'esame, e nessun commissario potrà fare domande su storia dell'arte. Questo è chiarissimo. Non capisco da dove leggi che la semplice curiosità di uno dei commissari permette di fare domande in materie non attinenti. Se lo fai possono fare ricorso e vincerlo tranquillamente. Se non c'è il commissario di matematica NESSUNO è in grado legalmente di dire allo studente che quello che dice non è corretto.
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
lurk ha scritto:
Ed è quello che in genere succede. Il possesso di un titolo è naturalmente la condizione più frequente che rende possibile l'intervento di un altro commissario, ma non strettamente necessaria.
Assolutamente no. E' necessario.
Che poi, SE è presente il commissario di matematica, quello di storia voglia fare una domanda di curiosità ci può stare MA la risposta la validerà quello di matematica, o sarà lui a dire che l'argomento non è inerente chiudendo la discussione. Ma lo conduce lui. Se il commissario di matematica non c'è SONO VIETATE le domande di matematica.
Ovviamente prendo matematica come esempio a me vicino, vale per tutte.
ayreon- Messaggi : 300
Data d'iscrizione : 31.07.12
Re: commissario esterno: materia di nomina
Sono andato un po' oltre e qui mi fermo.
Nel thread sono riportati i testi della normativa, con tanto di riferimento, e le nostre rispettive interpretazioni. Chiunque, se vuole leggere, può farsi l'idea che ritiene opportuna.
Non sei d'accordo con me? È un tuo diritto. :-)
Nel thread sono riportati i testi della normativa, con tanto di riferimento, e le nostre rispettive interpretazioni. Chiunque, se vuole leggere, può farsi l'idea che ritiene opportuna.
Non sei d'accordo con me? È un tuo diritto. :-)
lurk- Messaggi : 818
Data d'iscrizione : 14.04.15
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