Riforma: un invito alla riflessione, senza pregiudizi
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AlfredoP
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Riforma: un invito alla riflessione, senza pregiudizi
Promemoria primo messaggio :
Mi scuso anticipatamente per il "wall of text".
1. Mentre scrivo siamo al 13 giugno. Dopo un percorso a dir poco accidentato il DDL ( inizialmente formulato come Decreto Legge, cosa che si evince chiaramente dal primo testo approdato alla Camera), si trova nelle pastoie della burocrazia parlamentare rischiando di diventare terreno su cui scaricare conflitti e tensioni politiche. Questa contingenza riduce moltissimo la possibilità di un'analisi oggettiva, tecnica e razionale da parte dei parlamentari, esacerbandone invece l'approccio ideologico, ed esponendo il DDL ad un uso strumentale per altri fini.
2. I tempi utili. Inizialmente si doveva approvare il tutto entro il 15 aprile. Poi entro il 30 aprile, infine entro il 15 maggio. Si è passati poi al 31 maggio (data prevista nel testo iniziale come limite ultimo per la formazione dell'organico funzionale), fino a porre la scadenza ultima al 15 giugno. Arriva Renzi e "concede" altre due settimane: 30 giugno. Spontaneamente viene da chiedersi _perché_ la fretta iniziale è diventata via via molto relativa. Quali erano le ragioni della fretta iniziale e quali sono quelle della fretta relativa attuale. Un senatore PD (renziano) della commissione istruzione chiede al MIUR chiarimenti su questo aspetto, senza ottenere risposta. La sensazione è che qualcuno stia bluffando.
3. Il mondo della scuola è unito e compatto nel rifiuto della riforma. Senza elencare le ragioni dei pro e dei contro, mi limito a considerare i dati: sciopero 5 maggio adesione all'80% (primo sciopero unitario dopo 8 anni); manifestazioni e flash-mob autoconvocati ad oltranza in tutta Italia, sciopero degli scrutini adesione dell'80% con picco del 100% in alcune scuole, scioperi della fame a staffetta in varie città. Su questi dati nulla si può dire tranne che la stragrande maggioranza dei lavoratori della scuola è contrario. Come può un governo, in un Stato democratico occidentale, non fermarsi e riflettere di fronte ad una tale mobilitazione? Come potrebbe essere vissuta dal mondo della scuola, l'imposizione forzata di una riforma profondamente osteggiata e quali conseguenze sociali e politiche avrebbe questo "strappo", essendo la scuola una delle istituzioni fondamentali della Repubblica? Illuminanti a questo proposito le parole, pronunciate durante una delle varie manifestazioni di protesta, di una giovane maestra mentre incalza un senatore PD davanti alla sede del partito: "Davvero pensate di imporre questa riforma anche se il mondo della scuola vi dice in tutti i modi di fermarvi?"
4. Assunzioni. E' il tema più controverso perché da un lato ciò che viene promesso è in forte controtendenza rispetto alla politica dei tagli del passato, dall'altro produce il più grande conflitto tra le varie categorie di precari mai visto nella storia recente. Inoltre la volontà di "esaurire" le GAE in un solo anno comporta, a livello normativo, una serie di vincoli e contropartite che modificano radicalmente le regole di reclutamento, dando luogo ad una serie di forzature (tra tutte: mobilità forzata e cancellazione dalle GAE in caso di rinuncia) che preoccupano e intimoriscono i precari. A questo va aggiunto che le assunzioni sono legate a doppio filo con i nuovi poteri del preside, configurando di fatto una chiamata diretta. Criteri draconiani di reclutamento ed esclusione di molte fasce di precari rendono il piano più una fonte di nuovi problemi che una soluzione efficace.
5. Nella scuola, anche laddove si introducevano davvero risorse e potenziamenti senza stravolgere l'impianto generale del sistema scolastico (penso ai programmi Brocca o al bilinguismo nei licei, o alle medie etc.), si è sempre proceduto in modo sperimentale, lasciando ai singoli istituti la possibilità di attivare o meno le novità proposte. Una riforma mastodontica come quella voluta da Renzi, non dovrebbe prima attraversare una fase di sperimentazioni in modo da valutarne scientificamente gli effetti, positivi o negativi che siano?
Ho cercato di esprimere i miei dubbi affidandomi a fatti e dati reali, evitando il più possibile il mio punto di vista personale, che come è noto è di forte contrarietà alla riforma. Mi auguro di leggere analisi e commenti non "ideologici" anche se so che prescindere dal proprio vissuto risulta quasi impossibile.
Mi scuso anticipatamente per il "wall of text".
1. Mentre scrivo siamo al 13 giugno. Dopo un percorso a dir poco accidentato il DDL ( inizialmente formulato come Decreto Legge, cosa che si evince chiaramente dal primo testo approdato alla Camera), si trova nelle pastoie della burocrazia parlamentare rischiando di diventare terreno su cui scaricare conflitti e tensioni politiche. Questa contingenza riduce moltissimo la possibilità di un'analisi oggettiva, tecnica e razionale da parte dei parlamentari, esacerbandone invece l'approccio ideologico, ed esponendo il DDL ad un uso strumentale per altri fini.
2. I tempi utili. Inizialmente si doveva approvare il tutto entro il 15 aprile. Poi entro il 30 aprile, infine entro il 15 maggio. Si è passati poi al 31 maggio (data prevista nel testo iniziale come limite ultimo per la formazione dell'organico funzionale), fino a porre la scadenza ultima al 15 giugno. Arriva Renzi e "concede" altre due settimane: 30 giugno. Spontaneamente viene da chiedersi _perché_ la fretta iniziale è diventata via via molto relativa. Quali erano le ragioni della fretta iniziale e quali sono quelle della fretta relativa attuale. Un senatore PD (renziano) della commissione istruzione chiede al MIUR chiarimenti su questo aspetto, senza ottenere risposta. La sensazione è che qualcuno stia bluffando.
3. Il mondo della scuola è unito e compatto nel rifiuto della riforma. Senza elencare le ragioni dei pro e dei contro, mi limito a considerare i dati: sciopero 5 maggio adesione all'80% (primo sciopero unitario dopo 8 anni); manifestazioni e flash-mob autoconvocati ad oltranza in tutta Italia, sciopero degli scrutini adesione dell'80% con picco del 100% in alcune scuole, scioperi della fame a staffetta in varie città. Su questi dati nulla si può dire tranne che la stragrande maggioranza dei lavoratori della scuola è contrario. Come può un governo, in un Stato democratico occidentale, non fermarsi e riflettere di fronte ad una tale mobilitazione? Come potrebbe essere vissuta dal mondo della scuola, l'imposizione forzata di una riforma profondamente osteggiata e quali conseguenze sociali e politiche avrebbe questo "strappo", essendo la scuola una delle istituzioni fondamentali della Repubblica? Illuminanti a questo proposito le parole, pronunciate durante una delle varie manifestazioni di protesta, di una giovane maestra mentre incalza un senatore PD davanti alla sede del partito: "Davvero pensate di imporre questa riforma anche se il mondo della scuola vi dice in tutti i modi di fermarvi?"
4. Assunzioni. E' il tema più controverso perché da un lato ciò che viene promesso è in forte controtendenza rispetto alla politica dei tagli del passato, dall'altro produce il più grande conflitto tra le varie categorie di precari mai visto nella storia recente. Inoltre la volontà di "esaurire" le GAE in un solo anno comporta, a livello normativo, una serie di vincoli e contropartite che modificano radicalmente le regole di reclutamento, dando luogo ad una serie di forzature (tra tutte: mobilità forzata e cancellazione dalle GAE in caso di rinuncia) che preoccupano e intimoriscono i precari. A questo va aggiunto che le assunzioni sono legate a doppio filo con i nuovi poteri del preside, configurando di fatto una chiamata diretta. Criteri draconiani di reclutamento ed esclusione di molte fasce di precari rendono il piano più una fonte di nuovi problemi che una soluzione efficace.
5. Nella scuola, anche laddove si introducevano davvero risorse e potenziamenti senza stravolgere l'impianto generale del sistema scolastico (penso ai programmi Brocca o al bilinguismo nei licei, o alle medie etc.), si è sempre proceduto in modo sperimentale, lasciando ai singoli istituti la possibilità di attivare o meno le novità proposte. Una riforma mastodontica come quella voluta da Renzi, non dovrebbe prima attraversare una fase di sperimentazioni in modo da valutarne scientificamente gli effetti, positivi o negativi che siano?
Ho cercato di esprimere i miei dubbi affidandomi a fatti e dati reali, evitando il più possibile il mio punto di vista personale, che come è noto è di forte contrarietà alla riforma. Mi auguro di leggere analisi e commenti non "ideologici" anche se so che prescindere dal proprio vissuto risulta quasi impossibile.
Fantaman- Messaggi : 1454
Data d'iscrizione : 30.08.12
Re: Riforma: un invito alla riflessione, senza pregiudizi
gugu ha scritto:
La tua analisi mi pare abbastanza contraddittoria.
Se la riforma che si vuole è quella di destra, mi pare che l'entrata in maggioranza a giorni di una parte di FI potrebbe farla approvare così come è, anche in tempi veloci.
E rimane comunque aperta la possibilità delle nomine giuridiche, sempre possibili.
Ovviamente il tutto va poi legato alla situazione personale di ogni utente che scrive.
Le tue parole (che verosimilmente servono a rassicurare te) sono uno sprone a continuare il pressing contro il governo per tutti quei docenti che pensavano di smettere con le proteste credendo di aver ormai vinto la battaglia
Babbeus- Messaggi : 1746
Data d'iscrizione : 17.03.15
Re: Riforma: un invito alla riflessione, senza pregiudizi
Babbeus ha scritto:gugu ha scritto:
La tua analisi mi pare abbastanza contraddittoria.
Se la riforma che si vuole è quella di destra, mi pare che l'entrata in maggioranza a giorni di una parte di FI potrebbe farla approvare così come è, anche in tempi veloci.
E rimane comunque aperta la possibilità delle nomine giuridiche, sempre possibili.
Ovviamente il tutto va poi legato alla situazione personale di ogni utente che scrive.
Le tue parole (che verosimilmente servono a rassicurare te) sono uno sprone a continuare il pressing contro il governo per tutti quei docenti che pensavano di smettere con le proteste credendo di aver ormai vinto la battaglia
Cosa avrebbero vinto? Mi sfugge.
gugu- Messaggi : 39712
Data d'iscrizione : 28.09.09
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