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I docenti italiani non sono privilegiati!

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Messaggio Da Stellastellina1975 Dom Giu 21, 2015 10:17 am

Leggendo sul web i commenti degli italiani, apprendo che purtroppo la popolazione ci considera ancora una classe privilegiata ed è convinta che la nostra opposizione al ddl sia dettata esclusivamente dalla paura di essere valutati. Per questo motivo vi chiedo di leggere e di diffondere questo intervento:


La fotografia dei docenti italiani (da SANDRA ZINGARETTI)

Dedicato a quelli che "avete 3 mesi di vacanze", " lavorate 18 ore", "...ma che volete?".
TROVATEMI UN ALTRO LAVORO IN CUI CI SIANO TUTTE, DICO TUTTE, LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
Una o più lauree;
Una o più specializzazioni;
Una o più abilitazioni;
Uno o più master di perfezionamento;
Uno o più corsi di aggiornamento;
Uno o più concorsi vinti o superati;
Un periodo di precariato di durata "media" tra i 3 e i 20 anni circa;
Un'alta probabilità di andare in pensione da precari (cioè disoccupati);
Uno stipendio tra i 400 e i 1300€ max;
Un contratto collettivo nazionale scaduto da 8 anni;
Il cambio della sede di lavoro ogni anno, (da precario e non solo), spesso lontana e scomoda da raggiungere;
Il cambio di uno o più "datori di lavoro" ogni anno o più volte l'anno;
La variazione del "tipo" di lavoro, anche ogni anno (sostegno, discipline varie);
Il cambio di "clientela" ogni anno o più volte l'anno;
La "clientela" numerosa di quartieri difficili o di periferie pericolose;
Il luogo di lavoro con ambienti talmente fatiscenti che a volte ti crollano sopra;
Nessun rimborso spese per benzina o buoni pasto;
Nessuna certezza di avere carta igienica o carta per le fotocopie sul luogo di lavoro;
Il Wi-Fi assente in molti posti di lavoro, sostituito da chiavette personali a carico del lavoratore;
Le numerose varianti dell'handicap psico-fisico da gestire (BES, H, ADHD, DSA...);
Conoscenze approfondite ed aggiornate;
Competenze relazionali, pedagogiche, didattiche, educative e giuridiche;
Il pagamento dello stipendio per le supplenze che arriva anche dopo molti mesi;
Il licenziamento ai primi di giugno o, se si ha fortuna, a fine agosto;
L'incertezza assoluta di un nuovo lavoro a settembre;
Nessun diritto a permessi retribuiti di alcun tipo (se si è precari);
Nessun diritto a prendere ferie quando si vuole, se il Dirigente non le concede (precari e non);
La frequente necessità di trasferirsi in un'altra regione per trovare lavoro;
Il lavoro di correzione e preparazione (mappe concettuali, slide, ppt, riassunti, verifiche tradizionali, strutturate, semi-strutturate, miste, diversificate, differenziate, personalizzate e test) anche di domenica;
I rischi civili e penali (Culpa in vigilando, Culpa in educando);
Gli straordinari h24 non retribuiti (per non parlare dei rischi) come accompagnatore nelle uscite didattiche;
Le spese non rimborsate, durante le uscite didattiche;
Il rischio di ricorsi al TAR da parte della "clientela";
Il lavoro A LUGLIO (per Esami di Stato, corsi di recupero, esami finali di recupero, scrutini giudizi sospesi ecc...) o A FINE AGOSTO in scuole dove si toccano i 43 gradi;
Il lusso di poter andare in bagno, perché per poter fare i bisogni devi chiedere a qualcuno di buon cuore se ti sostituisce, altrimenti non ti puoi assentare;
Il rischio di minacce, danneggiamenti all'autovettura e aggressioni fisiche;
I rischi legati al pendolarismo (incidenti, danni e/o usura mezzo, patologie cervicali, dorsali e lombari);
I rischi di patologie legate al lavoro usurante (burnout; noduli alle corde vocali; allergie al gesso o agli agenti chimici dei laboratori, disturbi alla vista);
La consapevolezza che non si può "fare carriera", perché l'unica "carriera" che un docente desidera è il rispetto da parte dell'opinione pubblica e della classe politica, la dignità delle condizioni di lavoro, il rinnovo del contratto e una riforma degna di questo nome.

Stellastellina1975

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Messaggio Da pepe Dom Giu 21, 2015 10:18 am

Non facciamoci più insultare!!!!
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Messaggio Da Ospite Dom Giu 21, 2015 10:32 am

Stellastellina1975 ha scritto:Leggendo sul web i commenti degli italiani, apprendo che purtroppo la popolazione ci considera ancora una classe privilegiata ed è convinta che la nostra opposizione al ddl sia dettata esclusivamente dalla paura di essere valutati. Per questo motivo vi chiedo di leggere e di diffondere questo intervento:


La fotografia dei docenti italiani (da SANDRA ZINGARETTI)

Dedicato a quelli che "avete 3 mesi di vacanze", " lavorate 18 ore", "...ma che volete?".
TROVATEMI UN ALTRO LAVORO IN CUI CI SIANO TUTTE, DICO TUTTE, LE SEGUENTI CARATTERISTICHE:
Una o più lauree;
Una o più specializzazioni;
Una o più abilitazioni;
Uno o più master di perfezionamento;
Uno o più corsi di aggiornamento;
Uno o più concorsi vinti o superati;
Un periodo di precariato di durata "media" tra i 3 e i 20 anni circa;
Un'alta probabilità di andare in pensione da precari (cioè disoccupati);
Uno stipendio tra i 400 e i 1300€ max;
Un contratto collettivo nazionale scaduto da 8 anni;
Il cambio della sede di lavoro ogni anno, (da precario e non solo), spesso lontana e scomoda da raggiungere;
Il cambio di uno o più "datori di lavoro" ogni anno o più volte l'anno;
La variazione del "tipo" di lavoro, anche ogni anno (sostegno, discipline varie);
Il cambio di "clientela" ogni anno o più volte l'anno;
La "clientela" numerosa di quartieri difficili o di periferie pericolose;
Il luogo di lavoro con ambienti talmente fatiscenti che a volte ti crollano sopra;
Nessun rimborso spese per benzina o buoni pasto;
Nessuna certezza di avere carta igienica o carta per le fotocopie sul luogo di lavoro;
Il Wi-Fi assente in molti posti di lavoro, sostituito da chiavette personali a carico del lavoratore;
Le numerose varianti dell'handicap psico-fisico da gestire (BES, H, ADHD, DSA...);
Conoscenze approfondite ed aggiornate;
Competenze relazionali, pedagogiche, didattiche, educative e giuridiche;
Il pagamento dello stipendio per le supplenze che arriva anche dopo molti mesi;
Il licenziamento ai primi di giugno o, se si ha fortuna, a fine agosto;
L'incertezza assoluta di un nuovo lavoro a settembre;
Nessun diritto a permessi retribuiti di alcun tipo (se si è precari);
Nessun diritto a prendere ferie quando si vuole, se il Dirigente non le concede (precari e non);
La frequente necessità di trasferirsi in un'altra regione per trovare lavoro;
Il lavoro di correzione e preparazione (mappe concettuali, slide, ppt, riassunti, verifiche tradizionali, strutturate, semi-strutturate, miste, diversificate, differenziate, personalizzate e test) anche di domenica;
I rischi civili e penali (Culpa in vigilando, Culpa in educando);
Gli straordinari h24 non retribuiti (per non parlare dei rischi) come accompagnatore nelle uscite didattiche;
Le spese non rimborsate, durante le uscite didattiche;
Il rischio di ricorsi al TAR da parte della "clientela";
Il lavoro A LUGLIO (per Esami di Stato, corsi di recupero, esami finali di recupero, scrutini giudizi sospesi ecc...) o A FINE AGOSTO in scuole dove si toccano i 43 gradi;
Il lusso di poter andare in bagno, perché per poter fare i bisogni devi chiedere a qualcuno di buon cuore se ti sostituisce, altrimenti non ti puoi assentare;
Il rischio di minacce, danneggiamenti all'autovettura e aggressioni fisiche;
I rischi legati al pendolarismo (incidenti, danni e/o usura mezzo, patologie cervicali, dorsali e lombari);
I rischi di patologie legate al lavoro usurante (burnout; noduli alle corde vocali; allergie al gesso o agli agenti chimici dei laboratori, disturbi alla vista);
La consapevolezza che non si può "fare carriera", perché l'unica "carriera" che un docente desidera è il rispetto da parte dell'opinione pubblica e della classe politica, la dignità delle condizioni di lavoro, il rinnovo del contratto e una riforma degna di questo nome.

ma se leggi i commenti agli articoli sulla scuola di questi ultimi giorni le persone scrivono di noi come della "casta"

Non sarà che il rispetto lo abbiamo gettato via da soli quando abbiamo accettato il promuoviamo tutti "sono ragazzi" e le minacce dei DS ed i discorsi della quantità di utenza?


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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 10:36 am

Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?
Quello che si legge non è il sintomo della domanda, ma la diretta conseguenza.
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Messaggio Da barbaZOO Dom Giu 21, 2015 10:37 am

Chi ci conosce e vive vicino a noi sa bene quanto ci dedichiamo al nostro lavoro.
Ovviamente l'opinione pubblica è fatta anche di persone che hanno avuto una brutta esperienza scolastica, che spesso si traduce con brutti ricordi che condizionano il parere personale.
Il problema non è questa fetta di "brutti ricordi" bensì la strumentalizzazione che ne viene fatta.

Io, come tanti, non sono contrario ad una riforma che miri a migliorare l'esito del mio lavoro, ma sono contrario a far passare come riforma un'azione politica che mira a togliere quanto ottenuto con decenni di lotte sindacali.
NON sto parlando dei PRIVILEGI perché non mi risulta l'esistenza di essi a favore del personale scolastico; conosco invece i benefici di legge a tutela del lavoratore e conosco anche, purtroppo, i benefici delle relazioni personali che permettono a qualcuno di rispettare gli impegni/obblighi lavorativi con una certa "elasticità" (due pesi e due misure).

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Messaggio Da JaneEyre Dom Giu 21, 2015 11:04 am

Quante volte ho sentito la frase: non farei mai l'insegnante. Poi però ci definiscono privilegiati.
Non mi sembra che ci sia così tanta gente che vuole insegnare, ne conosco di più che ripiega sull'insegnamento dopo aver svolto un altro lavoro e conferma che nella scuola le condizioni lavorative sono peggiori. (ma in mancanza d'altro...)

Chi ci definisce privilegiati ma non ha mai insegnato dovrebbe tacere. Io non mi esprimo sul lavoro degli altri visto che ho sempre fatto l'insegnante.

JaneEyre

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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 11:10 am

JaneEyre ha scritto:Quante volte ho sentito la frase: non farei mai l'insegnante. Poi però ci definiscono privilegiati.
Non mi sembra che ci sia così tanta gente che vuole insegnare, ne conosco di più che ripiega sull'insegnamento dopo aver svolto un altro lavoro e conferma che nella scuola le condizioni lavorative sono peggiori. (ma in mancanza d'altro...)

Chi ci definisce privilegiati ma non ha mai insegnato dovrebbe tacere. Io non mi esprimo sul lavoro degli altri visto che ho sempre fatto l'insegnante.


Tra i docenti di ruolo, i precari abilitati, i non abilitati si è oltre 1.200.000 persone.
Non mi sembrano poi così pochi.
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Messaggio Da Cozza Dom Giu 21, 2015 11:15 am

gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?
Quello che si legge non è il sintomo della domanda, ma la diretta conseguenza.
Perché nel privato, oggi soprattutto...purtroppo c'è anche di peggio.
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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 11:18 am

tellina ha scritto:
gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?
Quello che si legge non è il sintomo della domanda, ma la diretta conseguenza.
Perché nel privato, oggi soprattutto...purtroppo c'è anche di peggio.


Ma è una pessima giustificazione. Altrimenti si penserà che si fa l'insegnante solo per ripiego, che si fa l'insegnante perchè non essendoci valutazione ma solo una graduatoria non si deve mai rispondere di quello che si fa o meno.
Insomma non si fa altro che alimentare quello che già si pensa del mondo della scuola.
Sono concorde nel dire che senza un cambio radicale a tutti i livelli quell'idea non solo verrà mantenuta ma peggiorerà nel tempo. O la scuola cambia o è di fatto finita.


Ultima modifica di gugu il Dom Giu 21, 2015 11:19 am - modificato 1 volta.
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Messaggio Da lurk Dom Giu 21, 2015 11:19 am

gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?

In effetti ci sono lavori più gratificanti. E sembra ci sia meno concorrenza

http://www.notiziediprato.it/news/oltre-600-domande-per-il-posto-di-operatore-ecologico-si-allungano-i-tempi-della-graduatoria

Quale mistero della natura umana può spiegare perché in centinaia di migliaia sgomitino per fare un lavoro frustrante come quello dell'insegnante quando si può aspirare a fare un lavoro gratificante come quello dell'operatore ecologico?

Della serie "Alla fiera delle banalità"

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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 11:20 am

lurk ha scritto:
gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?

In effetti ci sono lavori più gratificanti. E sembra ci sia meno concorrenza

http://www.notiziediprato.it/news/oltre-600-domande-per-il-posto-di-operatore-ecologico-si-allungano-i-tempi-della-graduatoria

Quale mistero della natura umana può spiegare perché in centinaia di migliaia sgomitino per fare un lavoro frustrante come quello dell'insegnante quando si può aspirare a fare un lavoro gratificante come quello dell'operatore ecologico?

Della serie "Alla fiera delle banalità"

Non fai altro che darmi ragione.
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Messaggio Da Stellastellina1975 Dom Giu 21, 2015 11:20 am

Secondo me soltanto una piccola parte di interlocutori è disinformata sull'effettivo lavoro dei docenti. La maggior parte sono persone frustrate, non soddisfatte dalla propria professione (appunto perché nel privato al giorno d'oggi c'è di peggio), che quindi gettano fango sul lavoro degli altri, qualsiasi esso sia, incoraggiati dalla strumentalizzazione che ne fanno i media. I genitori degli adolescenti a maggior ragione, non avendo tempo (né voglia) di educarli e seguirli come si deve, danno tutta la responsabilità dei loro insuccessi agli insegnanti. E lo fanno soltanto perché è comodo farlo.

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Messaggio Da lurk Dom Giu 21, 2015 11:22 am

gugu ha scritto:
lurk ha scritto:
gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?

In effetti ci sono lavori più gratificanti. E sembra ci sia meno concorrenza

http://www.notiziediprato.it/news/oltre-600-domande-per-il-posto-di-operatore-ecologico-si-allungano-i-tempi-della-graduatoria

Quale mistero della natura umana può spiegare perché in centinaia di migliaia sgomitino per fare un lavoro frustrante come quello dell'insegnante quando si può aspirare a fare un lavoro gratificante come quello dell'operatore ecologico?

Della serie "Alla fiera delle banalità"

Non fai altro che darmi ragione.

In realtà sto dicendo che dici supidaggini

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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 11:24 am

lurk ha scritto:
gugu ha scritto:
lurk ha scritto:
gugu ha scritto:Per quanto mi riguarda si torna sempre al quesito principale: se fare il docente è così frustrante perchè ci sono centinaia di migliaia di persone che vogliono fare il docente?

In effetti ci sono lavori più gratificanti. E sembra ci sia meno concorrenza

http://www.notiziediprato.it/news/oltre-600-domande-per-il-posto-di-operatore-ecologico-si-allungano-i-tempi-della-graduatoria

Quale mistero della natura umana può spiegare perché in centinaia di migliaia sgomitino per fare un lavoro frustrante come quello dell'insegnante quando si può aspirare a fare un lavoro gratificante come quello dell'operatore ecologico?

Della serie "Alla fiera delle banalità"

Non fai altro che darmi ragione.

In realtà sto dicendo che dici supidaggini


Ma tu vuoi forse dire che il lavoro da docente rientra nel gruppo dell'ammortizzatore sociale di lusso?
Mi pare tu voglia andare a parare lì.
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Messaggio Da lurk Dom Giu 21, 2015 11:26 am

gugu ha scritto:Ma tu vuoi forse dire che il lavoro da docente rientra nel gruppo dell'ammortizzatore sociale di lusso?
Mi pare tu voglia andare a parare lì.

No, voglio semplicemente dire che la tua banalità te la potevi risparmiare. Se non l'hai capito, ti sto dando del troll. È chiaro, adesso, dove voglio andare a parare?

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Messaggio Da JaneEyre Dom Giu 21, 2015 11:26 am

gugu ha scritto:
JaneEyre ha scritto:Quante volte ho sentito la frase: non farei mai l'insegnante. Poi però ci definiscono privilegiati.
Non mi sembra che ci sia così tanta gente che vuole insegnare, ne conosco di più che ripiega sull'insegnamento dopo aver svolto un altro lavoro e conferma che nella scuola le condizioni lavorative sono peggiori. (ma in mancanza d'altro...)

Chi ci definisce privilegiati ma non ha mai insegnato dovrebbe tacere. Io non mi esprimo sul lavoro degli altri visto che ho sempre fatto l'insegnante.


Tra i docenti di ruolo, i precari abilitati, i non abilitati si è oltre 1.200.000 persone.
Non mi sembrano poi così pochi.

In base a cosa dici che sono tanti o pochi? Hai fatto il confronto con altri paesi o con altri lavori? Sono tutte persone che vogliono insegnare o che ci provano perché sembra che lo possano fare tutti o che si lavori poco? Hai fatto un rapporto tra posti disponibili e aspiranti rispetto ad altri lavori?
La tua affermazione non mi convince.

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Messaggio Da Ospite Dom Giu 21, 2015 11:27 am

Non dobbiamo spiegazioni a nessuno, siamo pubblici ufficiali e dobbiamo onorare un contratto e un codice di comportamento... dopo a martedì dimostreremo anche il nostro peso politico.

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Messaggio Da gugu Dom Giu 21, 2015 11:30 am

JaneEyre ha scritto:
In base a cosa dici che sono tanti o pochi? Hai fatto il confronto con altri paesi o con altri lavori? Sono tutte persone che vogliono insegnare o che ci provano perché sembra che lo possano fare tutti o che si lavori poco? Hai fatto un rapporto tra posti disponibili e aspiranti rispetto ad altri lavori?
La tua affermazione non mi convince.

E' la frase in neretto che mi incupisce.
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Messaggio Da Ospite Dom Giu 21, 2015 11:31 am

Stellastellina1975 ha scritto:Secondo me soltanto una piccola parte di interlocutori è disinformata sull'effettivo lavoro dei docenti. La maggior parte sono persone frustrate, non soddisfatte dalla propria professione (appunto perché nel privato al giorno d'oggi c'è di peggio), che quindi gettano fango sul lavoro degli altri, qualsiasi esso sia, incoraggiati dalla strumentalizzazione che ne fanno i media. I genitori degli adolescenti a maggior ragione, non avendo tempo (né voglia) di educarli e seguirli come si deve, danno tutta la responsabilità dei loro insuccessi agli insegnanti. E lo fanno soltanto perché è comodo farlo.

e mettici anche che non di rado sono peggio dei figli

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Messaggio Da Stellastellina1975 Dom Giu 21, 2015 11:38 am

JaneEyre ha scritto:Quante volte ho sentito la frase: non farei mai l'insegnante. Poi però ci definiscono privilegiati.

Questo conferma ciò che dicevo poco fa. Si tratta solo di persone frustrate che disprezzano per il gusto di farlo.

Anch'io ho incontrato persone che mi dicono: "Non farei mai l'insegnante, è un lavoro ripetitivo, ci vuole troppa pazienza, ecc..." però mi dicono anche: "Molti insegnanti sono fannulloni e incompetenti, leggono il giornale in classe, hanno scelto quel lavoro solo per farsi tre mesi di vacanza, ci vorrebbe più controllo da parte del preside, è giusto che li possa licenziare, ecc..."

Ma guarda un pò... prima disprezzano il lavoro dell'insegnante dicendo che non lo vorrebbero mai fare, poi però ci invidiano perché non siamo soggetti a controlli e facciamo tre mesi di vacanza (cose, tra l'altro, totalmente false)?
C'è decisamente qualcosa che non quadra...




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Messaggio Da JaneEyre Dom Giu 21, 2015 11:45 am

gugu ha scritto:
JaneEyre ha scritto:
In base a cosa dici che sono tanti o pochi? Hai fatto il confronto con altri paesi o con altri lavori? Sono tutte persone che vogliono insegnare o che ci provano perché sembra che lo possano fare tutti o che si lavori poco? Hai fatto un rapporto tra posti disponibili e aspiranti rispetto ad altri lavori?
La tua affermazione non mi convince.

E' la frase in neretto che mi incupisce.

E' un dato di fatto che la maggior parte della gente in Italia pensi questo. Inutile negarlo.
Io dico sempre: se hai una laurea e i crediti formativi necessari, mettiti in graduatoria e prova, poi ci rivediamo e mi dirai. Di solito la conversazione finisce lì.

Tra parentesi, sono al pc perché mi sono messa alle 9 a preparare del materiale per gli Esami di Stato. Lo straordinario credo non sia previsto...

JaneEyre

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Messaggio Da Procopio Mar Giu 23, 2015 11:15 am

Stellastellina1975 ha scritto:
JaneEyre ha scritto:Quante volte ho sentito la frase: non farei mai l'insegnante. Poi però ci definiscono privilegiati.

Questo conferma ciò che dicevo poco fa. Si tratta solo di persone frustrate che disprezzano per il gusto di farlo.

Anch'io ho incontrato persone che mi dicono: "Non farei mai l'insegnante, è un lavoro ripetitivo, ci vuole troppa pazienza, ecc..." però mi dicono anche: "Molti insegnanti sono fannulloni e incompetenti, leggono il giornale in classe, hanno scelto quel lavoro solo per farsi tre mesi di vacanza, ci vorrebbe più controllo da parte del preside, è giusto che li possa licenziare, ecc..."

Ma guarda un pò... prima disprezzano il lavoro dell'insegnante dicendo che non lo vorrebbero mai fare, poi però ci invidiano perché non siamo soggetti a controlli e facciamo tre mesi di vacanza (cose, tra l'altro, totalmente false)?
C'è decisamente qualcosa che non quadra...



E' la prova provata che la cosiddetta "opinione pubblica" considera il lavoro di docente alla stregua di una vincita al lotto o di un posto elargito come ricompensa dal portico di turno alla fine di una vittoria elettorale: che facciano un regolare corso di studi universitario, che provino lo sconforto di non riuscire a trovare un lavoro per il quale si sono spesi i miglior anni della nostra vita, che facciano un regolare concorso a cattedra e lo superino, che si incalliscano il fondoschiena nei numerosi ed inutili corsi di aggiornamento "deliberati dal Collegio dei docenti (leggi d.s.)", che si trovino intrappolati con una legge che personalmente avrebbe dovuto mandarmi in pensione già dal settembre 2014 e che poi è cambiata "in corso d'opera" e poi ne riparliamo. Basta con questa opinione pubblica che si esprime attraverso i giornali ed i media perché in realtà tutti e due esprimono solo la "voce del padrone" e del partito politico di turno! Meditate gente, meditate!

Procopio

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I docenti italiani non sono privilegiati! Empty Re: I docenti italiani non sono privilegiati!

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